al 31 dicembre 2020
Indice
Riferimento dei contenuti ai requisiti regolamentari di informativa 3
Riferimento alle raccomandazioni EDTF 3
Riferimento ai requisiti EBA 7
Riferimento alle informazioni richieste dal CRR 11
Misure adottate nel contesto dell'epidemia Covid-19 dalle Autorità di vigilanza europee
e dagli Stati membri nazionali 15
Ambito di applicazione 35
Fondi Propri 45
Total Loss Absorbing Capacity 64
Requisiti di capitale 69
Rischio di credito 83
Esposizioni deteriorate e oggetto di misure di concessione 83
Uso del metodo standardizzato 108
Uso del metodo IRB 114
Uso delle tecniche di attenuazione del rischio 166
Esposizione al rischio di controparte 172
Rischio di mercato 185
Esposizione e uso dei modelli interni 185
Esposizioni in strumenti di capitale non incluse nel portafoglio di negoziazione 188
Esposizioni al rischio di tasso di interesse su posizioni non incluse nel portafoglio di
negoziazione 190
Esposizioni in posizioni verso la cartolarizzazione 195
Rischio operativo 215
Uso dei metodi avanzati di misurazione 215
Rischio di liquidità 221
Coefficiente di copertura della liquidità 221
Attività vincolate e non vincolate 224
Riserve di liquidità e strategie di raccolta 226
Leva finanziaria 231
Glossario/Abbreviazioni 237
Allegato 1 - Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale
e degli strumenti TLAC eligible 251
Allegato 2 - Ambito di applicazione 253
Allegato 3 - Riconduzione dati quantitativi tra le tabelle dell'Informativa 263
Dichiarazione del Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari 273
Dichiarazione conforme agli Orientamenti EBA 2016/11 sugli obblighi di informativa ai
sensi della parte otto del Regolamento (UE) n.575/2013 e successivi aggiornamenti 275
Avvertenze:
Tutti gli importi, se non diversamente indicato, sono da intendere in milioni di euro.
Le informazioni sono riferite all'area di consolidamento prudenziale.
L'eventuale mancata quadratura tra i dati esposti nel presente documento dipende esclusivamente dagli arrotondamenti.
Le grandezze esposte sono coerenti con le versioni più recenti delle segnalazioni di vigilanza trasmesse per ciascun periodo; pertanto, talune grandezze possono evidenziare variazioni rispetto a precedenti pubblicazioni.
Gli importi non ponderati relativi alle "garanzie rilasciate e impegni a erogare fondi", sia per la metodologia standard, sia per la metodologia basata su rating interni, sono stati considerati in base all'equivalente creditizio, se non diversamente indicato.
Si segnala che l'informativa dovuta dalle banche di rilevanza sistemica viene pubblicata sul sito internet del gruppo UniCredit nei tempi previsti dalla normativa di riferimento (https://www.unicreditgroup.eu/it/investors/financial-reports.html).
L'Informativa del gruppo UniCredit è predisposta in coerenza con una procedura (Ordine di Servizio) adottata in applicazione dell'articolo 431(3) del CRR, che ne delinea i controlli interni e il processo. Gli elementi chiave di tale procedura sono:
- identificazione di ruoli e responsabilità degli organi sociali, delle funzioni aziendali, e delle società del gruppo coinvolte nel processo di produzione dell'Informativa;
- identificazione delle informazioni da pubblicare (in coerenza con le Linee Guida EBA 2014/14 e 2016/11 e con gli articoli 432 e 433 del CRR e, in riferimento al 31 dicembre 2020, con il successivo aggiornamento del Regolamento (UE) n.2019/876);
- istruzioni per la contribuzione delle società del gruppo e relativi controlli;
- consolidamento delle informazioni contribuite relativi controlli;
- approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione;
- pubblicazione sul sito internet del gruppo UniCredit;
- valutazione relativa alla ripubblicazione di documenti Pillar III, già pubblicati, al fine dell'allineamento con le versioni più recenti delle segnalazioni di vigilanza trasmesse.
Le tabelle oggetto di riconduzione dei dati alle altre tabelle dell'Informativa come rappresentato nell'Allegato 3, presentano una nota specifica per facilitarne l'identificazione.
Riferimento dei contenuti ai requisiti regolamentari di informativa
Riferimento dei contenuti ai requisiti regolamentari di informativa
In coerenza con le linee guida EBA "GL/2014/14"1 e successivo aggiornamento contenuto nelle linee guida EBA "GL/2016/11"2, le tabelle che seguono riportano il riferimento alla collocazione, nel presente documento o nel documento Bilanci e Relazioni al 31 dicembre 2020, delle informazioni oggetto di pubblicazione annuale.
Riferimento alle raccomandazioni EDTF
Il 29 ottobre 2012 è stato pubblicato il documento "Enhancing the risk disclosures of banks" redatto dal gruppo di lavoro internazionale Enhanced Disclosure Task Force - EDTF costituito sotto l'auspicio del Financial Stability Board (FSB). Il documento contiene 32 raccomandazioni volte a rafforzare la trasparenza informativa delle banche sui profili di rischio per i quali gli investitori hanno evidenziato la necessità di avere informazioni più chiare e complete.
RACCOMANDAZIONE EDTF | RIFERIMENTO NEL PRESENTE DOCUMENTO (P3)/BILANCI E RELAZIONI AL 31.12.2020 (BIL) | SEZIONE/PARAGRAFO/TABELLA | |
Raccomandazioni generali | |||
1.Informativa - Indicizzazione delle informazioni di rischio | P3 | Indice | La presente Informativa rappresenta il documento in cui sono rappresentate tutte le informazioni di rischio inclusi i riferimenti ad altri documenti o mezzi di informazione |
2.Informativa - Terminologia e misure di rischio | P3 | Glossario | Al termine del presente documento è presente un Glossario / Dizionario delle abbreviazioni. Specifici parametri e definizioni si trovano nelle singole sezioni legate ai rischi |
3.Rischi principali ed emergenti | BIL | Nota integrativa consolidata Parte E - Informazioni sui rischi e sulle politiche di copertura | Sezione 2 - Rischi del consolidato prudenziale - 2.6 - Altri rischi - Rischi principali ed emergenti |
4. Nuovi indicatori chiave regolamentari | P3 | Leva finanziaria | Informativa quantitativa |
Rischio di liquidità | Coefficiente di copertura della liquidità | ||
Fondi Propri | Total Loss Absorbing Capacity | ||
Governo del rischio e strategie / modello di business della gestione del rischio | |||
5.Assetto organizzativo | BIL | Nota integrativa consolidata Parte E - Informazioni sui rischi e sulle politiche di copertura | Premessa |
Sezione 2 - Rischi del consolidato prudenziale: | |||
2.1 Rischio di credito | |||
Informazione di natura qualitativa:
| |||
2.2 Rischio di mercato | |||
2.4 Rischio di liquidità | |||
2.5 Rischi operativi - A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio operativo | |||
6.Cultura del rischio | BIL | Nota integrativa consolidata Parte E - Informazioni sui rischi e sulle politiche di copertura | Premessa - La cultura del rischio nel gruppo UniCredit |
Sito web gruppo UniCredit | https://www.unicreditgroup.eu/it/governance/compensation.html | ||
7.Gestione del rischio e modello di business | BIL | Nota integrativa consolidata Parte E - Informazioni sui rischi e sulle politiche di copertura | Premessa |
Sezione 2 - Rischi del consolidato prudenziale - 2.6 - Altri Rischi - Altri rischi inclusi nel Capitale Economico (Business, immobiliare, investimenti finanziari); Rischio reputazionale | |||
Nota integrativa consolidata Parte L - Informativa di settore | Sezione A. Schema primario - Tabella "A.2 - Distribuzione per settore di attività: dati patrimoniali e totale attivo ponderato (RWA)" | ||
P3 | Requisiti di capitale | Tabella "Segmentazione delle attività ponderate per il rischio" | |
8.Informativa sullo Stress Testing | BIL | Nota integrativa consolidata Parte E - Informazioni sui rischi e sulle politiche di copertura | Sezione 2 - Rischi del consolidato prudenziale: |
2.1 Rischio di credito - Informazione di natura qualitativa | |||
2.2 Rischio di mercato | |||
2.4 Rischio di liquidità | |||
2.5 Rischi operativi | |||
P3 | Rischio di credito | Esposizione al rischio di controparte |
1 "Guidelines on materiality, proprietary and confidentiality and on disclosure frequency under Articles 432(1), 432(2) and 433 of Regulation (EU) No 575/2013".
2 "Guidelines on disclosure requirements under Part Eight of Regulation (EU) No 575/2013".
Riferimento dei contenuti ai requisiti regolamentari di informativa
RACCOMANDAZIONE EDTF | RIFERIMENTO NEL PRESENTE DOCUMENTO (P3)/BILANCI E RELAZIONI AL 31.12.2020 (BIL) | SEZIONE/PARAGRAFO/TABELLA | |
Adeguatezza patrimoniale ed attività ponderate per il rischio | |||
9.Requisiti aggiuntivi di capitale e buffer | P3 | Requisiti di capitale | Tabella "Adeguatezza patrimoniale" |
10.Patrimonio di Vigilanza: sintesi e riconciliazione | P3 | Fondi Propri | Tabelle: |
"Riconciliazione dello Stato Patrimoniale e regolamentare con riconduzione agli elementi dei Fondi Propri" | |||
"Modello per la pubblicazione delle informazioni sui Fondi Propri" | |||
11.Patrimonio di Vigilanza: variazioni nel periodo | P3 | Fondi Propri | Tabella "Evoluzione dei Fondi Propri" |
12.Pianificazione del capitale - livelli target | BIL | Nota integrativa consolidata Parte F - Informazioni sul patrimonio consolidato | Sezione 1 - Il patrimonio consolidato |
Relazione sulla gestione consolidata | Risultati del Gruppo - Gestione del capitale e creazione di valore - Rafforzamento patrimoniale | ||
13.Attività ponderate per il rischio ed attività di business | P3 | Requisiti di capitale | Tabella "Segmentazione delle attività ponderate per il rischio" |
14.Metodi e modelli per il calcolo delle attività ponderate per il rischio | P3 | Requisiti di capitale | Tabelle: |
"Rischio di credito e controparte" | |||
"Adeguatezza patrimoniale" | |||
"Requisito patrimoniale per rischio di mercato" | |||
Rischio di credito | Uso del metodo IRB | ||
Esposizione al rischio di controparte | |||
Rischio di mercato | Esposizione e uso dei modelli interni | ||
Rischio operativo | Descrizione del metodo per il calcolo del requisito patrimoniale (AMA) | ||
BIL | Nota integrativa consolidata Parte E - Informazioni sui rischi e sulle politiche di copertura | Sezione 2 - Rischi del consolidato prudenziale - 2.2 Rischio di mercato | |
15.Attività ponderate per il rischio calcolate secondo la metodologia basata sui rating interni | P3 | Rischio di credito | Uso del metodo IRB e tabelle: |
"Metodologia basata sui rating interni - Metodo Avanzato" | |||
"Metodologia basata sui rating interni - Metodo Avanzato - Esposizioni al dettaglio" | |||
"Rating Master Scale di Gruppo" | |||
16.Attività ponderate per il rischio: variazioni nel periodo | P3 | Requisiti di capitale | Tabelle: |
"Variazioni annuali delle attività ponderate per il rischio" | |||
"EU OV1 - Overview dei RWA" | |||
17.Attività ponderate per il rischio - Backtesting | P3 | Rischio di credito | Uso del metodo IRB - paragrafi: |
Confronto tra perdita attesa e accantonamenti | |||
Performance dei modelli: raffronto tra stime e risultati effettivi | |||
BIL | Nota integrativa consolidata Parte E - Informazioni sui rischi e sulle politiche di copertura | Sezione 2 - Rischi del consolidato prudenziale - 2.2 Rischio di mercato | |
Liquidità | |||
18.Liquidità | BIL | Nota integrativa consolidata Parte E - Informazioni sui rischi e sulle politiche di copertura | Sezione 2 - Rischi del consolidato prudenziale - 2.4 Rischio di liquidità |
P3 | Rischio di liquidità | Riserve di liquidità e strategie di raccolta | |
Ambito di applicazione | Impedimenti giuridici o sostanziali, attuali o prevedibili, che ostacolano il rapido trasferimento di risorse patrimoniali o di fondi all'interno del Gruppo |
Riferimento dei contenuti ai requisiti regolamentari di informativa
RACCOMANDAZIONE EDTF | RIFERIMENTO NEL PRESENTE DOCUMENTO (P3)/BILANCI E RELAZIONI AL 31.12.2020 (BIL) | SEZIONE/PARAGRAFO/TABELLA | |
Funding | |||
19.Raccolta - attività impegnate | P3 | Rischio di liquidità | Attività vincolate e non vincolate |
20.Raccolta - analisi della maturity | P3 | Rischio di mercato | Esposizioni al rischio di tasso di interesse su posizioni non incluse nel portafoglio di negoziazione |
BIL | Nota integrativa consolidata Parte E - Informazioni sui rischi e sulle politiche di copertura | Sezione 2 - Rischi del consolidato prudenziale - 2.4 Rischio di liquidità - Tabella "Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie" | |
21. Strategia di raccolta | BIL | Nota integrativa consolidata Parte E - Informazioni sui rischi e sulle politiche di copertura | Sezione 2 - Rischi del consolidato prudenziale - 2.4 Rischio di liquidità |
P3 | Rischio di liquidità | Riserve di liquidità e strategie di raccolta | |
Rischio di mercato | |||
22.Rischio di mercato - legame con le posizioni incluse nell'informativa sul rischio di mercato | P3 | Rischio di mercato | Esposizione e uso dei modelli interni: |
paragrafo "Misure di rischio" | |||
tabella "Legame tra le misure di rischio di mercato e le poste a bilancio" | |||
23.Rischio di mercato - altri significativi fattori di rischio | BIL | Nota integrativa consolidata Parte E - Informazioni sui rischi e sulle politiche di copertura | Sezione 2 - Rischi del consolidato prudenziale - 2.2 Rischio di mercato |
24.Rischio di mercato - informativa sui modelli | |||
25.Rischio di mercato - tecniche per misurare il rischio di perdite oltre i parametri e misure di rischio rappresentati | |||
Rischio di credito | |||
26.Rischio di credito - Profilo di rischio generale e concentrazione del rischio di credito | P3 | Rischio di credito | Tabelle: |
"Esposizioni in titoli di debito Sovrano ripartite per Stato controparte e portafoglio di classificazione" | |||
"Finanziamenti verso controparti Sovrane ripartite per Stato controparte" | |||
"EU CR1-A", "EU CRB-C", "EU CRB-D", "EU CRB-E" | |||
Tabella 8 "Variazioni della consistenza dei prestiti e delle anticipazioni deteriorati" | |||
"Disaggregazione dei prestiti e delle anticipazioni alle società non finanziarie per codici NACE" | |||
27.Rischio di credito - Politiche sui crediti deteriorati e a sofferenza | BIL | Nota integrativa consolidata Parte E - Informazioni sui rischi e sulle politiche di copertura | Sezione 2 - Rischi del consolidato prudenziale - 2.1 Rischio di credito - Informazione di natura qualitativa: |
3. Esposizioni creditizie deteriorate - 3.1 Strategie e politiche di gestione | |||
4. Attività finanziarie oggetto di rinegoziazioni commerciali e esposizioni oggetto di concessioni | |||
Nota integrativa consolidata Parte A - Politiche contabili | Sezione A.2 Parte relativa alle principali voci di bilancio - 3 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | ||
P3 | Rischio di credito | Tabella 4 "Esposizioni non deteriorate e deteriorate e relativi accantonamenti" | |
28.Rischio di credito - Dinamiche dei crediti deteriorati e a sofferenza | P3 | Rischio di credito | Tabelle "EU CR2-A", "EU CR2-B" |
Tabella 8 "Variazioni della consistenza dei prestiti e delle anticipazioni deteriorati" | |||
BIL | Nota integrativa consolidata Parte E - Informazioni sui rischi e sulle politiche di copertura | Sezione 2 - Rischi del consolidato prudenziale - 2.1 Rischio di credito - Informazione di natura qualitativa - 4. Attività finanziarie oggetto di rinegoziazioni commerciali e esposizioni oggetto di concessioni | |
Nota integrativa consolidata Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato | Sezione 4 - Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - Voce 40 (Tabelle 4.1 e 4.2) |
Riferimento dei contenuti ai requisiti regolamentari di informativa
RACCOMANDAZIONE EDTF | RIFERIMENTO NEL PRESENTE DOCUMENTO (P3)/BILANCI E RELAZIONI AL 31.12.2020 (BIL) | SEZIONE/PARAGRAFO/TABELLA | |
29.Rischio di credito - Esposizione in derivati | BIL | Nota integrativa consolidata Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato | Sezione Altre informazioni - Tabella 6. Attività finanziarie oggetto di compensazione in bilancio, oppure soggette ad accordi-quadro di compensazione o ad accordi similari |
Sezione Altre informazioni - Tabella 7. Passività finanziarie oggetto di compensazione in bilancio, oppure soggette ad accordi-quadro di compensazione o ad accordi similari | |||
Nota integrativa consolidata Parte E - Informazioni sui rischi e sulle politiche di copertura | Sezione 2 Rischi del consolidato prudenziale: | ||
2.1 Rischio di credito - Informativa relativa agli strumenti finanziari derivati di negoziazione con la clientela | |||
2.3 Gli strumenti derivati e le politiche di copertura - paragrafi 2.3.1 Gli strumenti derivati di negoziazione, 2.3.2 Le coperture contabili - Informazioni di natura quantitativa e 2.3.3 Altre informazioni sugli strumenti derivati (di negoziazione e di copertura) | |||
P3 | Rischio di credito | Esposizione al rischio di controparte | |
30.Tecniche di attenuazione del rischio | P3 | Rischio di credito | Uso delle tecniche di attenuazione del rischio - Tabella "Distribuzione delle garanzie reali su esposizioni creditizie verso banche e clientela" |
Uso delle tecniche di attenuazione del rischio - Tabella "Distribuzione delle garanzie personali su esposizioni creditizie verso banche e clientela" | |||
Uso delle tecniche di attenuazione del rischio - Tabella "EU CR3" | |||
Esposizione al rischio di controparte | |||
Altri rischi | |||
31.Altri rischi - tipologie di rischio e relativa gestione | BIL | Nota integrativa consolidata Parte E - Informazioni sui rischi e sulle politiche di copertura | Premessa |
Sezione 2 - Rischi del consolidato prudenziale - 2.6 - Altri rischi | |||
P3 | Rischio operativo | Descrizione del metodo per il calcolo del requisito patrimoniale (AMA) | |
32.Altri rischi - eventi pubblicamente noti | BIL | Nota integrativa consolidata Parte E - Informazioni sui rischi e sulle politiche di copertura | Sezione 2 - Rischi del consolidato prudenziale: |
2.5 Rischi operativi - B. Rischi derivanti da pendenze legali, C. Rischi derivanti da cause giuslavoristiche e D. Rischi derivanti da contenziosi di natura tributaria | |||
2.6 Altri rischi - Rischi principali ed emergenti | |||
Informazioni aggiuntive richieste dal documento "Recommendations on a comprehensive set of IFRS 9 Expected Credit Loss disclosures" dalla Taskforce on Disclosures about Expected Credit Losses | BIL | Nota integrativa consolidata | Parte A - Politiche contabili: |
A.1 - Parte generale; Sezione 2 - Principi generali di redazione | |||
A.2 - Parte relativa alle principali voci di bilancio | |||
Parte E - Informazioni sui rischi e sulle politiche di copertura, Sezione 2 - Rischi del consolidato prudenziale - 2.1 Rischio di credito: | |||
2.3 Metodi di misurazione delle perdite attese | |||
Tabella "A.1.3 Consolidato prudenziale - Attività finanziarie, impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate: trasferimenti tra i diversi stadi di rischio di credito (valori lordi e nominali)" | |||
Tabella "A.1.2 Consolidato prudenziale - Attività finanziarie, impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate: dinamica delle rettifiche di valore complessive e degli accantonamenti complessivi" |
Riferimento dei contenuti ai requisiti regolamentari di informativa
Riferimento ai requisiti EBA
INFORMAZIONI QUALITATIVE | INFORMAZIONI QUANTITATIVE | RIFERIMENTO NEL PRESENTE DOCUMENTO (P3)/BILANCI E RELAZIONI AL 31.12.2020 (BIL) |
EBA/GL/2016/11 - Guidelines on disclosure requirements under Part Eight of Regulation (EU) No 575/2013 | ||
Table 1 - EU OVA - Metodo di gestione del rischio da parte dell'ente | BIL | Nota integrativa consolidata - Parte E - Informazioni sui rischi e sulle politiche di copertura: - Premessa - Sezione 2 - Rischi del consolidato prudenziale - 2.6 Altri rischi |
P3 | Rischio di credito - Uso delle tecniche di attenuazione del rischio | |
Table 2: EU CRA - Informazioni qualitative generali sul rischio di credito | BIL | Nota integrativa consolidata - Parte E - Informazioni sui rischi e sulle politiche di copertura - Sezione 2 - Rischi del consolidato prudenziale - 2.1 Rischio di Credito - Informazione di natura qualitativa - 1. Aspetti generali - 2. Politiche di gestione del rischio di credito |
Table 3: EU CCRA - Obblighi di informativa qualitativa sul rischio di | P3 | Rischio di credito - Esposizione al rischio di controparte |
cToanbtlreop4a: ErteU(MCCRRA)- Obblighi di informativa qualitativa sul rischio di mercato | BIL | Nota integrativa consolidata - Parte E - Informazioni sui rischi e sulle politiche di copertura - Sezione 2 - Rischi del consolidato prudenziale - 2.2. Rischio di mercato |
Table 5: EU LIA - Descrizione delle differenze tra gli importi delle esposizioni contabili e quelli delle esposizioni determinate ai fini regolamentari | P3 | Ambito di applicazione |
BIL | Nota integrativa consolidata - Parte A Politiche contabili - A.4 - Informativa sul fair value | |
Table 6: EU CRB-A - Informativa aggiuntiva in merito alla qualità creditizia delle attività | BIL | Nota integrativa consolidata: - Parte E - Informazioni sui rischi e sulle politiche di copertura - Sezione 2 - Rischi del consolidato prudenziale - 2.1 Rischio di Credito - Informazione di natura qualitativa - 3. Esposizioni creditizie deteriorate - 3.1 Strategie e politiche di gestione - Parte A Politiche contabili - Sezione A.2 Parte relativa alle principali voci di bilancio - 3 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
Table 7: EU CRC - Obblighi di informativa qualitativa sulle tecniche di CRM | P3 | Rischio di credito - Uso delle tecniche di attenuazione del rischio |
Table 8: EU CRD - Obblighi di informativa qualitativa sull'uso di rating esterni in base al metodo standardizzato per il rischio di credito da parte dell'ente | P3 | Rischio di credito - Uso del metodo standardizzato |
Table 9: EU CRE - Obblighi di informativa qualitativa sui modelli IRB | P3 | Rischio di credito - Uso del metodo IRB |
Table 10: EU MRB - Obblighi di informativa qualitativa per gli enti che utilizzano il metodo dei modelli interni (IMA) | BIL | Nota integrativa consolidata - Parte E - Informazioni sui rischi e sulle politiche di copertura - Sezione 2 - Rischi del consolidato prudenziale - 2.2. Rischio di mercato |
Template 1: EU LI1 - Differenze tra il perimetro di consolidamento contabile e quello regolamentare e riconciliazione delle poste di bilancio con le categorie di rischio regolamentari | P3 | Ambito di applicazione |
Template 2: EU LI2 - Principali differenze tra gli importi delle esposizioni determinate a fini regolamentari e i valori contabili determinati in base al perimetro di consolidamento regolamentare |
Riferimento dei contenuti ai requisiti regolamentari di informativa
INFORMAZIONI QUALITATIVE | INFORMAZIONI QUANTITATIVE | RIFERIMENTO NEL PRESENTE DOCUMENTO (P3)/BILANCI E RELAZIONI AL 31.12.2020 (BIL) |
Template 3: EU LI3 - Differenze nei perimetri di consolidamento (entità per entità) | P3 | Allegato 2 - Ambito di applicazione |
Template 4 - EU OV1 - Overview dei RWA | P3 | Requisiti di capitale |
Template 5 - CR10 - IRB (finanziamenti specializzati - Slotting criteria e strumenti di capitale) | ||
Template 6: EU INS1 - Partecipazioni non dedotte in imprese di assicurazione | - | Non pubblicata in quanto non applicabile al 31.12.2020 |
Template 7: EU CRB-B - Valore totale e medio delle esposizioni nette | P3 | Rischio di credito - Esposizioni deteriorate e oggetto di misure di concessione |
Template 8: EU CRB-C - Ripartizione geografica delle esposizioni | ||
Template 9: EU CRB-D - Concentrazione delle esposizioni per settore o tipologia di controparte | ||
Template 10: EU CRB-E - Scadenza delle esposizioni | ||
Template 11: EU CR1-A - Qualità creditizia delle esposizioni per classe di esposizione e tipologia di strumento | ||
Template 16: EU CR2-A - Dinamica delle rettifiche di valore specifiche e generiche | ||
Template 17: EU CR2-B - Dinamica delle esposizioni deteriorate lorde: crediti e titoli di debito | ||
Template 18: EU CR3 - Tecniche di mitigazione del rischio | P3 | Rischio di credito - Uso delle tecniche di attenuazione del rischio |
Template 19: EU CR4 - Metodo standardizzato - Esposizione al rischio di credito ed effetti dell'attenuazione del rischio di credito (CRM) | P3 | Rischio di credito - Uso del metodo standardizzato |
Template 20 - EU CR5 - Rischio di credito - approccio standardizzato | ||
Template 21 - EU CR6: IRB - Esposizioni per rischio di credito suddivise per classe di esposizione e per scala di PD (AIRB, FIRB, Strumenti di capitale) | P3 | Rischio di credito - Uso del metodo IRB |
Template 22: EU CR7 - Metodo IRB - Effetto sui RWA dei derivati su crediti utilizzati nell'ambito delle tecniche di attenuazione del rischio di credito (CRM) | ||
Template 23 - EU CR8 - Variazione dei RWA relativi ad esposizioni creditizie calcolate con metodi IRB | ||
Template 24: EU CR9 - Metodo IRB - Backtesting della PD per classe di esposizione (AIRB, FIRB, Strumenti di capitale metodo PD/LGD) | ||
Template 25: EU CCR1 - Analisi dell'esposizione al CCR per metodi applicati | P3 | Rischio di credito - Esposizione al rischio di controparte |
Template 26: EU CCR2 - Requisito di capitale per il rischio di aggiustamento della valutazione del credito (CVA) | ||
Template 27: EU CCR8 - Esposizioni verso Controparti Centrali (CCP) |
Riferimento dei contenuti ai requisiti regolamentari di informativa
INFORMAZIONI QUALITATIVE | INFORMAZIONI QUANTITATIVE | RIFERIMENTO NEL PRESENTE DOCUMENTO (P3)/BILANCI E RELAZIONI AL 31.12.2020 (BIL) |
Template 28 - EU CCR3 - Approccio standardizzato - Esposizione al rischio di controparte suddiviso per portafoglio regolamentare e ponderazione | P3 | Rischio di credito - Uso del metodo standardizzato |
Template 29 - EU CCR4 - IRB - Esposizioni CCR suddivise per portafoglio e per scala di PD (AIRB, FIRB) | P3 | Rischio di credito - Esposizione al rischio di controparte |
Template 30 - EU CCR7 - Variazione dei RWA relativi a rischio di controparte con approccio IMM | ||
Template 31: EU CCR5-A - Impatto della compensazione e delle garanzie detenute sul valore di esposizione | ||
Template 32: EU CCR5-B - Composizione delle garanzie ai fini di calcolo dell'esposizione al rischio di controparte (CCR) | ||
Template 33: EU CCR6 - Derivati creditizi | ||
Template 34 - EU MR1 - Rischio di mercato - approccio standardizzato | P3 | Requisiti di capitale |
Template 35 - EU MR2-A - Rischio di mercato - Approccio di modello interno (IMA) | P3 | Rischio di mercato |
Template 36 - EU MR2-B - Flusso dei RWA per esposizione al Rischio di Mercato - Approccio di modello interno | ||
Template 37: EU MR3 - Valori IMA per portafogli di negoziazione regolamentare | ||
Template 38: EU MR4 - Confronto tra stime del VaR e utili/perdite | BIL | Nota integrativa consolidata - Parte E - Informazioni sui rischi e sulle politiche di copertura - Sezione 2 - Rischi del consolidato prudenziale - 2.2. Rischio di mercato |
EBA/GL/2017/01 - Guidelines on LCR disclosure to complement the disclosure of liquidity risk management under Article 435 of Regulation (EU) No 575/2013 | ||
Table EU LIQA on liquidity risk management | BIL | Nota integrativa consolidata - Parte E - Informazioni sui rischi e sulle politiche di copertura - Sezione 2 - Rischi del consolidato prudenziale - 2.4 Rischio di liquidità |
Template EU LIQ1 (informazioni qualitative) | P3 | Rischio di liquidità - Coefficiente di copertura della liquidità |
Template EU LIQ1 (informazioni quantitative) | ||
EBA/GL/2018/10 - Guidelines on disclosure of non-performing and forborne exposures | ||
Tabella 1: Qualità creditizia delle esposizioni oggetto di misure di concessione | P3 | Rischio di credito - Esposizioni deteriorate e oggetto di misure di concessione |
Tabella 2: Qualità delle misure di concessione | ||
Tabella 3: Qualità creditizia delle esposizioni deteriorate e non deteriorate per giorni di scaduto | ||
Tabella 4: Esposizioni non deteriorate e deteriorate e relativi accantonamenti | ||
Tabella 5: Qualità delle esposizioni deteriorate per area geografica | ||
Tabella 6: Qualità creditizia dei prestiti e delle anticipazioni per settore |
Riferimento dei contenuti ai requisiti regolamentari di informativa
INFORMAZIONI QUALITATIVE | INFORMAZIONI QUANTITATIVE | RIFERIMENTO NEL PRESENTE DOCUMENTO (P3)/BILANCI E RELAZIONI AL 31.12.2020 (BIL) |
Tabella 7: Valutazione delle garanzie reali - prestiti e anticipazioni | P3 | Rischio di credito - Esposizioni deteriorate e oggetto di misure di concessione |
Tabella 8: Variazioni della consistenza dei prestiti e delle anticipazioni deteriorati | ||
Tabella 9: Garanzie reali ottenute acquisendone il possesso e mediante procedimenti esecutivi | ||
Tabella 10: Garanzie reali ottenute acquisendone il possesso e mediante procedimenti esecutivi - dettaglio per anzianità | ||
EBA/ITS/2020/06 - Final Report on draft ITS on disclosure and reporting on MREL and TLAC | ||
EU KM2 - Metriche principali | P3 | Fondi Propri - Total Loss Absorbing Capacity |
EU TLAC1: Composizione del TLAC (a livello del gruppo soggetto a risoluzione) | ||
EU TLAC 3 - Entità soggetta a risoluzione - Gerarchia dei creditori | ||
EBA Statement on supervisory reporting and Pillar 3 disclosure in light of Covid-19 | ||
EBA "Statement" emesso il 31 marzo 2020 -Segnalazione di vigilanza e informativa Pillar 3 nel contesto dell'epidemia Covid-19 | P3 | Capitolo "Misure adottate nel contesto dell'epidemia Covid-19 dalle Autorità di vigilanza europee e dagli Stati membri nazionali" |
EBA/GL/2020/07 - Guidelines on reporting and disclosure of exposures subject to measures applied in response to the COVID‐19 crisis | ||
Tabella 1: Informazioni su prestiti ed anticipazioni oggetto di moratoria legislativa e non legislativa | P3 | Rischio di credito - Esposizioni deteriorate e oggetto di misure di concessione |
Tabella 2: Breakdown per Maturity residua dei prestiti ed anticipazioni oggetto di moratoria legislativa e non legislativa | ||
Tabella 3: Informazioni su nuovi prestiti e anticipazioni originati a seguito degli schemi di garanzie pubbliche introdotte per rispondere alla crisi COVID-19 | ||
EBA/GL/2020/11 - Guidelines on supervisory reporting and disclosure requirements in compliance with the CRR 'quick fix' in response to the COVID‐ 19 pandemic | ||
LRCom: Informativa armonizzata sul coefficiente di leva finanziaria | P3 | Leva finanziaria |
EBA/GL/2020/12 - Guidelines amending Guidelines EBA/GL/2018/01 on uniform disclosures under Article 473a of Regulation (EU) No 575/2013 (CRR) on the transitional period for mitigating the impact of the introduction of IFRS 9 on own funds to ensure compliance with the CRR 'quick fix' in response to the COVID-19 pandemic | ||
Modello IFRS9-FL - Confronto dei fondi propri e dei coefficienti patrimoniali e di leva finanziaria degli enti, con e senza l'applicazione delle disposizioni transitorie in materia di IFRS 9 o analoghe perdite attese su crediti | P3 | Fondi Propri |
Inoltre, con riferimento a talune best practices identificate da EBA nel Report "on assessment of Institutions' Pillar 3 Disclosure" (EBA/Rep/2020/09), si riporta di seguito quanto segue:
l'informativa in termini di sostenibilità finanziaria e rischi ESG (rischi ambientali, sociali e di governance) è riportata, sulla base delle normative in vigore, sul sito web di Gruppo al linkhttps://www.unicreditgroup.eu/it.html, sezione "Sostenibilità". La sezione include il Bilancio Integrato di UniCredit al linkhttps://www.unicreditgroup.eu/it/a-sustainable-bank/sustainability-reporting.html. Si precisa che l'informativa sui rischi ambientali, sociali e di governance richiesta ai fini Pillar 3 verrà fornita come previsto dall'Articolo 449a del CRR2 a partire da dicembre 2022;
al fine di favorire la comprensione della coerenza dei dati quantitativi tra le tabelle della presente Informativa, l'Allegato 3 riporta la riconduzione delle principali grandezze regolamentari rappresentate nelle varie tabelle.
Riferimento dei contenuti ai requisiti regolamentari di informativa
Riferimento alle informazioni richieste dal CRR
La tabella riporta le informazioni richieste dal Regolamento (UE) n.575/2013 e successivo aggiornamento del Regolamento (UE) n.2019/876 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 20 maggio 2019 ("CRR2") con riferimento ai requisiti in vigore al 31 dicembre 2020.
ARTICOLO DEL CRR | CONTENUTO | RIFERIMENTO NEL PRESENTE DOCUMENTO (P3)/BILANCI E RELAZIONI AL 31.12.2020 (BIL) | RIFERIMENTO A DOCUMENTI ESTERNI | |
435 | Obiettivi e politiche di gestione del rischio | BIL | Nota integrativa consolidata - Parte E - Informazioni sui rischi e sulle politiche di copertura: | Documento "Relazione del Governo Societario" sul sito web del gruppo UniCredit (https://www.unicreditgroup.eu/it/governance/governance-system-and-policies.html) che riporta le informazioni sul governo societario, incluso il Comitato Controlli Interni e Rischi e il numero di volte in cui quest'ultimo si è riunito |
Premessa | ||||
Sezione 2 - Rischi del consolidato prudenziale: | ||||
2.1 Rischio di credito - Informazione di natura qualitativa - 1. Aspetti generali - 2. Politiche di gestione del rischio di credito | ||||
2.2 Rischio di mercato | ||||
2.4 Rischio di liquidità | ||||
2.5 Rischi operativi - A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio operativo | ||||
2.6 Altri rischi | ||||
P3 | Rischio di liquidità - Coefficiente di copertura della liquidità | |||
436 | Ambito di applicazione | P3 | Ambito di applicazione | |
Allegato 2 - Ambito di applicazione | ||||
437/437a | Fondi Propri/Fondi Propri e passività ammissibili | P3 | Fondi Propri | Sito web del gruppo UniCredit: - Termini e condizioni completi di tutti gli strumenti di capitale (articolo 437, comma 1, lettera c) linkhttps://www.unicreditgroup.eu/it/investors/funding-and-ratings/programs/bank-capital.html - Allegato 1 in formato editabile (excel) al linkhttps://www.unicreditgroup.eu/it/investors/third-pillar-basel-two-and-three.html) |
Fondi Propri - Total Loss Absorbing Capacity | ||||
Allegato 1 Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale e degli strumenti TLAC eligible | ||||
BIL | Nota integrativa consolidata - Parte F - Informazioni sul patrimonio consolidato - Sezione 1 Il Patrimonio consolidato - tabelle: | |||
B.1 Patrimonio consolidato: ripartizione per tipologia di impresa | ||||
B.2 Riserve da valutazione delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: composizione | ||||
B.3 Riserve da valutazione delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: variazioni annue | ||||
B.4 Riserve da valutazione relative a piani a benefici definiti: variazioni annue | ||||
438 | Requisiti di Capitale | P3 | Requisiti di capitale | |
BIL | Nota integrativa consolidata - Parte F - Informazioni sul patrimonio consolidato - Sezione 1 - Il patrimonio consolidato | |||
Relazione sulla gestione consolidata - Risultati del Gruppo - Gestione del capitale e creazione di valore - Rafforzamento patrimoniale |
Riferimento dei contenuti ai requisiti regolamentari di informativa
ARTICOLO DEL CRR | CONTENUTO | RIFERIMENTO NEL PRESENTE DOCUMENTO (P3)/BILANCI E RELAZIONI AL 31.12.2020 (BIL) | RIFERIMENTO A DOCUMENTI ESTERNI |
439 | Esposizione al rischio di controparte | P3 | Rischio di credito - Esposizione al rischio di controparte |
BIL | Nota integrativa consolidata - Parte E - Informazioni sui rischi e sulle politiche di copertura - Sezione 2 Rischi del consolidato prudenziale - 2.3 Gli strumenti derivati e le politiche di copertura - paragrafi 2.3.1 Gli strumenti derivati di negoziazione, 2.3.2 Le coperture contabili - Informazioni di natura quantitativa e 2.3.3 Altre informazioni sugli strumenti derivati (di negoziazione e di copertura) | ||
440 | Riserve di capitale | P3 | Requisiti di capitale |
441 | Indicatori dell'importanza sistemica a livello mondiale | Sito web del gruppo UniCredit linkhttps://www.unicreditgroup.eu/it/investors/financial-reports.html - (sezione G-SIBs Disclosure) | |
442 | Rettifiche per il rischio di credito | P3 | Rischio di credito - Esposizioni deteriorate e oggetto di misure di concessione |
BIL | Nota integrativa consolidata: | ||
Parte E - Informazioni sui rischi e sulle politiche di copertura - Sezione 2 - Rischi del consolidato prudenziale - 2.1 Rischio di credito - Informazione di natura qualitativa - 1. Aspetti generali - 2. Politiche di gestione del rischio di credito - 3. Esposizioni creditizie deteriorate - 4. Attività finanziarie oggetto di rinegoziazioni commerciali e esposizioni oggetto di concessioni | |||
Parte A Politiche contabili - Sezione A.2 Parte relativa alle principali voci di bilancio - 3 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | |||
443 | Attività non vincolate | P3 | Rischio di liquidità - Attività vincolate e non vincolate |
444 | Uso delle ECAI | P3 | Rischio di credito - Uso del metodo standardizzato |
Rischio di credito - Uso del metodo IRB (tabella "Rating Master Scale di Gruppo") | |||
Esposizioni in posizioni verso la cartolarizzazione (Elenco delle ECAI) | |||
445 | Esposizione al rischio di mercato | P3 | Rischio di mercato |
Requisiti di capitale - tabella EU MR1 | |||
BIL | Nota integrativa consolidata - Parte E - Informazioni sui rischi e sulle politiche di copertura - Sezione 2 - Rischi del consolidato prudenziale - 2.2 Rischio di mercato | ||
446 | Rischio operativo | P3 | Rischio operativo |
BIL | Nota integrativa consolidata - Parte E - Informazioni sui rischi e sulle politiche di copertura - Sezione 2 - Rischi del consolidato prudenziale - 2.5 Rischi operativi - A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio operativo | ||
447 | Informativa sulle metriche principali | P3 | Fondi Propri |
Fondi Propri - Total Loss Absorbing Capacity | |||
Requisiti di capitale - tabella EU OV1 | |||
Leva finanziaria | |||
Rischio di liquidità - Coefficiente di copertura della liquidità |
Riferimento dei contenuti ai requisiti regolamentari di informativa
ARTICOLO DEL CRR | CONTENUTO | RIFERIMENTO NEL PRESENTE DOCUMENTO (P3)/BILANCI E RELAZIONI AL 31.12.2020 (BIL) | RIFERIMENTO A DOCUMENTI ESTERNI |
448 | Esposizione al rischio di tasso di interesse su posizioni non incluse nel portafoglio di negoziazione | P3 | Rischio di mercato - Esposizione al rischio di tasso di interesse su posizioni non incluse nel portafoglio di negoziazione |
449 | Esposizione in posizioni verso la cartolarizzazione | P3 | Esposizioni in posizioni verso la cartolarizzazione |
Requisiti di capitale - tabella EU OV1 | |||
BIL | Allegato 3 "Cartolarizzazioni - tavole qualitative" (informazioni in forma tabellare delle caratteristiche delle operazioni di cartolarizzazione sia tradizionali, comprese le auto-cartolarizzazioni, che sintetiche) | ||
Nota integrativa consolidata - Parte E - Informazioni sui rischi e sulle politiche di copertura - Sezione 2 - Rischi del consolidato prudenziale - 2.1 Rischio di credito - C. Operazioni di cartolarizzazioni (tabelle C.1 e C.2 con riferimento alle perdite contabilizzate nel periodo in corso, relativamente alle esposizioni cartolarizzate) | |||
450 | Politica di remunerazione | Sito web del gruppo UniCredit linkhttps://www.unicreditgroup.eu/it/governance/compensation.html | |
451/451a | Leva finanziaria/Informativa sui requisiti in materia di liquidità | P3 | Leva finanziaria |
Rischio di liquidità - Coefficiente di copertura della liquidità | |||
452 | Uso del metodo IRB per il rischio di credito | P3 | Rischio di credito - Uso del metodo IRB |
453 | Uso di tecniche di attenuazione del rischio di credito | P3 | Rischio di credito - Uso delle tecniche di attenuazione del rischio |
454 | Uso dei metodi avanzati di misurazione per il rischio operativo | P3 | Rischio operativo - Uso dei metodi avanzati di misurazione |
455 | Uso di modelli interni per il rischio di mercato | P3 | Rischio di mercato - Esposizione e uso dei modelli interni |
Rischio di mercato - Esposizione al rischio di tasso di interesse su posizioni non incluse nel portafoglio di negoziazione | |||
BIL | Nota integrativa consolidata - Parte E - Informazioni sui rischi e sulle politiche di copertura - Sezione 2 - Rischi del consolidato prudenziale - 2.2. Rischio di mercato | ||
Nota integrativa consolidata - Parte A - Politiche contabili - A.4 - Informativa sul fair value |
Misure adottate nel contesto dell'epidemia Covid-19 dalle Autorità di vigilanza europee e dagli Stati membri nazionali
Misure adottate nel contesto dell'epidemia Covid-19 dalle Autorità di vigilanza europee e dagli Stati membri nazionali
Misure adottate nel contesto dell'epidemia Covid-19 dalle Autorità di vigilanza europee e dagli Stati membri nazionali
La presente sezione è predisposta in coerenza con il documento "Statement on supervisory reporting and Pillar 3 disclosures in light of Covid-19"
emesso da EBA in data 31 marzo 20203.
Panoramica delle misure adottate dalla Banca Centrale Europea e dall'Autorità Bancaria Europea
Nel corso del 2020, il Consiglio Direttivo della Banca Centrale Europea (BCE) ha deciso una serie di misure atte a garantire che le banche direttamente supervisionate potessero continuare a svolgere il loro ruolo di finanziamento dell'economia reale alla luce degli effetti economici del Covid-19.
Inoltre, l'Autorità Bancaria Europea (European Banking Authority - EBA) ha pubblicato diverse dichiarazioni per illustrare aspetti interpretativi del funzionamento del quadro prudenziale in relazione alla classificazione dei prestiti in default, all'identificazione delle esposizioni forborne ed al loro trattamento contabile, con l'intento di garantire coerenza e comparabilità nelle metriche di rischio nell'ambito del settore bancario europeo, fondamentali per monitorare gli effetti dell'attuale crisi.
Tra le misure sopra delineate, si possono citare le seguenti:
Misure della BCE emesse il 12 marzo 2020:
- Riserve di Capitale e Liquidità : le banche possono utilizzare a pieno le riserve di capitale e liquidità; in particolare le banche posso operare temporaneamente al di sotto:
dei requisiti di Secondo Pilastro (Pillar 2 Guidance);
della Riserva di Conservazione del Capitale (sono inoltre possibili revisioni dei tassi della Riserva di Capitale Anticiclica da parte delle Autorità nazionali);
del Coefficiente di Copertura della Liquidità (LCR).
- Requisito di Secondo Pilastro (Pillar 2): le banche sono autorizzate ad utilizzare parzialmente strumenti di capitale che non qualificano come Capitale Primario di Classe 1 (CET1) (ad esempio gli strumenti di Additional Tier 1 e Tier 2) per soddisfare i requisiti di Secondo Pilastro (P2R); ciò anticipa una misura inizialmente pianificata per gennaio 2021, nel contesto della revisione della Direttiva sui Requisiti di Capitale (Capital Requirements Directive - CRD V).
- TLTROIII: la BCE ha annunciato la revisione delle condizioni riferite alle operazioni mirate di rifinanziamento a più lungo termine (Targeted Longer-Term Refinancing Operations; TLTRO), introducendo misure più favorevoli. Il Consiglio Direttivo della BCE ha deciso di modificare alcuni dei parametri rilevanti della terza serie del programma TLTROIII per supportare la prosecuzione dell'accesso di imprese e famiglie al credito bancario, al fine di fronteggiare il contesto di temporanea esigenza di liquidità associata alla pandemia.
- Altre misure di sostegno: discussione con le banche su specifiche misure, quali la revisione di calendari, processi e scadenze (ad esempio, la BCE prenderà in considerazione la riprogrammazione delle ispezioni in loco e l'estensione delle scadenze per le azioni correttive derivanti da recenti ispezioni on-site ed analisi sui modelli interni). E' stato inoltre comunicato il posticipo di 6 mesi anche dell'emissione delle decisioni TRIM4, delle lettere di follow-up ispettive, e delle decisioni non ancora formalizzate relative ai modelli interni, a meno di richiesta della decisione da parte della banca.
Misure dell'EBA emesse il 12 marzo 2020:
- Flessibilità incorporata nel quadro regolamentare a sostegno del settore bancario: coordinamento tra EBA e le autorità competenti a livello nazionale per uno sforzo congiunto volto ad alleviare gli oneri operativi per le banche nell'attuale contesto.
- EBA Stress Test: decisione di posticipare al 2021 l'esercizio di Stress Test in ambito UE; ciò consentirà alle banche di concentrarsi e garantire continuità alle loro attività principali, incluso il sostegno alla clientela.
Misure della BCE emesse il 20 marzo 2020:
- Pro-ciclicità nella perdita attesa sulle attività creditizie (Expected Credit Loss - ECL) (IFRS9): nel quadro dei principi contabili internazionali IFRS9, ai fini delle stime di ECL connessi alle politiche di copertura, BCE ha raccomandato alle banche di attribuire un maggior peso allo scenario stabile di lungo periodo evidenziato dall'esperienza pregressa, in particolare laddove vi sia incertezza nell'elaborare previsioni ragionevoli e sostenibili.
- Moratorie e garanzie pubbliche: flessibilità (all'interno della Guidance di BCE su Non-performing Loans5 e del relativo Addendum6) in merito alla classificazione delle inadempienze probabili, quando le banche fanno ricorso alle garanzie pubbliche connesse al Covid-19; la BCE ha esteso tale flessibilità anche alla classificazione come inadempienze probabili delle esposizioni coperte da moratorie ex-lege sui pagamenti connesse al Covid-19 con riferimento alle tempistiche e all'ambito della valutazione. Per quanto riguarda le garanzie pubbliche, le FAQs indicano che la BCE applicherà una copertura attesa dello 0% per nuove esposizioni deteriorate che fruiscano di garanzie pubbliche, nei primi sette anni di anzianità di queste NPE.
- Applicazione del regime transitorio IFRS9: la BCE ha raccomandato alle banche che non abbiano effettuato scelte in tal senso, di implementare le disposizioni transitorie connesse all'adozione del principio IFRS9 secondo quanto previsto nel Regolamento Europeo n.575/2013 (Capital Requirements Regulation - CRR).
3 La sezione include le misure emesse fino alla fine del mese di gennaio 2021 e che hanno un impatto sui valori e sui coefficienti del gruppo UniCredit al 31 dicembre 2020.Il documento EBA è consultabile al seguente link:https://eba.europa.eu/eba-provides-additional-clarity-on-measures-mitigate-impact-covid-19-eu-banking-sector.
4 Targeted Review of Internal Models.
5 Banca Centrale Europea: "Guidance to banks on non-performing loans", emesso nel mese di marzo 2017.
6 Banca Centrale Europea: "Addendum to the ECB Guidance to banks on non-performing loans: supervisory expectations for prudential provisioning of non-performing exposures", emesso nel mese di marzo 2018.
Misure adottate nel contesto dell'epidemia Covid-19 dalle Autorità di vigilanza europee e dagli Stati membri nazionali
Misure EBA emesse il 25 marzo 2020 (sul tema, si vedano anche le misure EBA del 2 aprile 2020):
- Flessibilità nel quadro prudenziale: l'EBA ha richiesto flessibilità e pragmatismo nell'applicazione del quadro prudenziale, ed ha chiarito che, in caso di moratoria del debito, non vi è un'automatica classificazione in default, a forborne, e del peggioramento dello stage IFRS9.
- Misurazione del rischio: l'EBA ha tuttavia insistito sull'importanza di un'adeguata misurazione del rischio aspettandosi, ove possibile, che le banche diano priorità alla valutazione della capacità di pagamento dei singoli debitori.
Misure BCE emesse il 27 marzo 2020:
- Richiesta della BCE alle banche di non procedere al pagamento dei dividendi almeno fino ad ottobre 2020: la BCE ha aggiornato la propria raccomandazione in merito alla distribuzione dei dividendi da parte delle banche. Al fine di incrementare la capacità di assorbimento delle perdite, e supportare il credito alle famiglie, piccole imprese ed aziende corporate, le banche non dovrebbero corrispondere dividendi per gli anni 2019 e 2020, almeno fino all'1 ottobre 2020. Le banche dovrebbero inoltre astenersi dal riacquisto di azioni proprie volte alla remunerazione degli azionisti.
Misure EBA emesse il 31 marzo 2020:
- Solida base di capitale: l'EBA ha supportato tutte le misure finora adottate per assicurare che le banche mantengano una solida base di capitale e forniscano il necessario sostegno all'economia; a tale scopo, l'EBA ha reiterato ed ampliato la propria indicazione alle banche di astenersi dalla distribuzione dei dividendi, o dai riacquisti di azioni proprie volti alla remunerazione degli azionisti ed a valutare le proprie politiche di remunerazione in linea con i rischi derivanti dalla situazione economica.
Misure BCE emesse l'1 aprile 2020:
- Orientamento e riferimenti nell'utilizzo di previsioni: la BCE ha richiesto di evitare l'utilizzo di assunzioni eccessivamente pro-cicliche nella stima delle ECL durante la pandemia Covid-19; in particolare, gli orientamenti riguardano anche: i) la valutazione collettiva del significativo aumento nel rischio di credito (Significant Increase in Credit Risk - SICR); ii) l'utilizzo di previsioni macroeconomiche di lungo periodo; iii) l'adozione di previsioni macroeconomiche circoscritte a specifici anni.
Linee guida EBA emesse il 2 aprile 2020:
- Linee guida sul trattamento delle moratorie, ex-lege e non, applicate prima del 30 giugno 2020: l'EBA ha chiarito che le moratorie di pagamento (ex-lege e non) non attivano la classificazione a forbearance e la valutazione delle ristrutturazioni onerose; in particolare, le linee guida hanno integrato gli orientamenti dell'EBA sull'applicazione della definizione di default per quanto concerne il trattamento delle ristrutturazioni onerose (è stato chiarito che le moratorie di pagamento, se basate sull'applicazione di leggi nazionali, ovvero su iniziative concordate a livello di industria/settore privato, laddove ampiamente applicate dai principali istituti creditizi, non comportano la classificazione forbearance e non è necessaria la verifica della sussistenza dei requisiti per la riconduzione tra le ristrutturazioni onerose).
Misure BCE emesse il 14 aprile 2020:
- BCE esprime il proprio supporto alle azioni intraprese dalle Autorità macro-prudenziali dell'area Euro al fine di indirizzare gli impatti sul settore finanziario derivanti dal Covid-19 attraverso l'eliminazione o la riduzione delle riserve di capitale: la BCE ha valutato le notifiche sottoposte dalle Autorità macro-prudenziali nazionali per ciascuna misura prevista dal CRR e dalla CRD, emettendo una decisione di "non-obiezione" e, di conseguenza, approvando le misure adottate per ridurre i requisiti di capitale, compresa la riserva di capitale anticiclica.
Misure BCE emesse il 16 aprile 2020:
- La Vigilanza Bancaria della BCE ha fornito una misura temporanea per mitigare il requisito patrimoniale per il rischio di mercato, consentendo alle banche di effettuare un aggiustamento per ridurre il moltiplicatore del rischio di mercato della sua componente qualitativa; il moltiplicatore del rischio di mercato viene utilizzato per compensare una possibile sottostima delle banche nel calcolo dei requisiti di capitale per il rischio di mercato. La deduzione della componente qualitativa dal moltiplicatore del rischio di mercato ne compensa in parte l'incremento della parte quantitativa che può generarsi quando la volatilità dei mercati è superiore a quella definita nei modelli interni delle banche.
Misure EBA emesse il 22 aprile 2020:
- Ulteriori misure e linee guida sulla flessibilità concessa nel contesto Covid-19:
Rischio di mercato - Valutazione Prudente: nuovi standard regolamentari per attenuare l'eccessivo effetto pro-ciclico delle attuali norme (impatto atteso non prima del secondo trimestre 2020, applicabile transitoriamente fino al 31 dicembre 2020);
Rischio di mercato - VaR: chiarimento sulla flessibilità già presente nel CRR per i moltiplicatori derivanti da back-testing, ed indicazione che una revisione del periodo per lo Stressed VaR potrà essere posticipato fino alla fine del 2020;
Rischio di mercato - Fundamental Review of the Trading Book (FRTB) - Standardised Approach (SA): slittamento al 30 settembre 2021 (quale reference date) del primo reporting relativo all'Approccio Standard del FRTB secondo il CRR2;
Supervisory Review and Evaluation Process 2020: chiarimento circa il focus, nel contesto delle verifiche da parte delle Autorità, sui rischi materiali e sulle vulnerabilità relative alla crisi attuale, unitamente alla capacità delle banche di affrontarla;
Misure adottate nel contesto dell'epidemia Covid-19 dalle Autorità di vigilanza europee e dagli Stati membri nazionali
Cartolarizzazioni: chiarimento sull'applicazione del trattamento migliorativo in caso di classificazione come credito deteriorato / ristrutturato in presenza di moratoria legale o privata; nelle transazioni con significativo trasferimento del rischio, quest'ultimo non sarà influenzato indebitamente;
Resilienza operativa digitale: EBA ha sottolineato l'importanza - nell'attuale situazione particolarmente difficile - della resilienza operativa e della gestione del rischio di sicurezza informatica.
Misure EBA emesse il 18 giugno 2020:
- EBA estende le tempistiche di applicazione delle proprie Linee Guida sulle moratorie dei pagamenti fino al 30 settembre 2020. Riconoscendo il ruolo cruciale delle banche nel finanziare il business ed i cittadini su scala europea nel corso della pandemia Covid-19, l'EBA ha
deciso di estendere di 3 mesi l'applicazione delle proprie Linee Guida sulle moratorie di pagamento (ex-lege e non), pertanto fino al 30
settembre 2020 (rif. "Linee guida EBA emesse il 2 aprile 2020").
Pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell'UE, in data 26 giugno 2020, del Regolamento (UE) 2020/873 (CRR "Quick fix") che apporta modifiche mirate al "Capital Requirements Regulation" (UE) 2013/575 (CRR) e al "revised Capital Requirements Regulation" (UE) 2019/876 (CRR2) che entra in vigore ed è applicabile dal 27 giugno 2020:
A partire dal reporting del secondo trimestre 2020, sono applicati i seguenti cambiamenti:
- applicazione del fattore di sostegno alle PMI in conformità all'art. 501 della CRR2 relativo alla rettifica dei requisiti patrimoniali per le esposizioni verso PMI non in stato di default;
- applicazione di un trattamento prudenziale più favorevole ai prestiti verso pensionati o dipendenti con un contratto a tempo indeterminato che sono garantiti da pensioni o stipendi in conformità all'art.123 della CRR2;
- applicazione di un trattamento temporaneo del debito pubblico emesso nella valuta di un altro Stato membro di cui al nuovo art. 500a della CRR2. Fino a dicembre 2022 il fattore di ponderazione del rischio applicato alle esposizioni trattate con il metodo standardizzato è pari allo 0% del fattore di ponderazione del rischio assegnato a tali esposizioni in conformità dell'articolo 114, paragrafo 2;
- estensione di 2 anni del regime transitorio per mitigare gli impatti sui Fondi Propri derivanti dall'introduzione di IFRS9 (articolo 473a (8) del Regolamento (UE) N.575/2013);
- introduzione temporanea del filtro prudenziale per utili e perdite non realizzati misurati al fair value con impatto sulla redditività complessiva, riferito alle esposizioni verso amministrazioni centrali, regionali o locali, nel periodo dall'1 gennaio 2020 al 31 dicembre 2022.
Misure BCE emesse il 28 luglio 2020:
- BCE estende la raccomandazione di non pagare dividendi fino a gennaio 2021 e fornisce chiarimenti circa le tempistiche di ristoro dei buffer.
La BCE ha esteso la propria raccomandazione nei confronti delle banche circa la distribuzione di dividendi ed il riacquisto di azioni proprie fino al 1° gennaio 2021, richiedendo peraltro di assumere un atteggiamento particolarmente moderato circa le remunerazioni variabili. Essa ha inoltre chiarito che, al fine di non agire pro-ciclicamente, fornirà tempistiche adeguate alle banche per il ristoro delle proprie riserve di capitale e liquidità. L'aggiornamento di tale raccomandazione in merito alla distribuzione dei dividendi rimane temporanea ed eccezionale, ed è volta a preservare la capacità delle banche di assorbire le perdite e supportare l'economia nel presente contesto di eccezionale incertezza.
La BCE valuterà se la propria posizione dovrà rimanere necessaria anche nel quarto trimestre del 2020, tenendo in considerazione la stabilità del sistema finanziario e l'affidabilità delle pianificazioni sul capitale.
Per le medesime motivazioni, i.e. preservare la capacità delle banche di assorbire le perdite e sostenere l'economia reale attraverso la concessione del credito, la BCE ha peraltro emesso una lettera nei confronti delle banche, richiedendo estrema moderazione in riferimento al pagamento di remunerazioni variabili, per esempio riducendo l'ammontare complessivo di remunerazioni variabili, ovvero deferendole nel tempo oppure considerando l'utilizzo di strumenti quali azioni proprie.
Gli stessi principi si applicano al ristoro del coefficiente di copertura della liquidità (LCR), che sarà valutato dalla BCE considerando sia elementi specificatamente riferibili alla banca (e.g. accesso al mercato della liquidità), sia fattori specifici di mercato (e.g. domanda di liquidità da parte di famiglie, imprese e altri partecipanti al mercato).
In ogni caso, la BCE si impegna nel permettere alle banche di operare al di sotto della Pillar 2 Guidance (P2G) e del requisito combinato di riserva di capitale almeno fino al termine del 2022, ed al di sotto del LCR almeno fino al termine del 2021, senza necessariamente determinare azioni automatiche di supervisione.
Misure BCE emesse il 17 settembre 2020:
- BCE consente una riduzione temporanea del coefficiente di leva finanziaria delle banche dopo aver dichiarato circostanze eccezionali dovute alla pandemia (Decisione (EU) 2020/1306).
La BCE ha annunciato la decisione sull'esclusione temporanea di talune esposizioni verso le banche centrali dalla misura dell'esposizione complessiva alla luce della pandemia Covid-19 al fine di agevolare l'attuazione delle politiche monetarie, confermando la sussistenza di circostanze eccezionali dovute alla pandemia Covid-19 (ai sensi dell'articolo 500b(2) introdotto dal Regolamento (UE) 2020/873 - "CRR Quick Fix" - che modifica i Regolamenti (UE) n.575/2013 e (UE) n.2019/876). Le banche beneficeranno della misura di sgravio fino al 27 giugno 2021.
Misure adottate nel contesto dell'epidemia Covid-19 dalle Autorità di vigilanza europee e dagli Stati membri nazionali
Misure EBA emesse il 21 settembre 2020:
- EBA elimina gradualmente le sue linee guida sulle moratorie legislative e non legislative per il rimborso dei prestiti.
L' EBA elimina gradualmente i suoi orientamenti sulle moratorie di pagamento legislative e non legislative in conformità con la scadenza di fine settembre (rif. "Linee guida EBA emesse il 2 aprile 2020" e "Misure EBA emesse il 18 giugno 2020"). Il trattamento regolamentare stabilito nelle Linee guida continuerà ad applicarsi a tutti i pagamenti concessi in base alle moratorie di pagamento ammissibili prima del 30 settembre 2020. Le banche possono continuare a supportare i propri clienti con moratorie di pagamento anche dopo il 30 settembre 2020; tali prestiti devono essere valutati caso per caso secondo il consueto quadro prudenziale.
Misure EBA emesse il 2 dicembre 2020:
- EBA ha deciso di riattivare le proprie Linee guida sulle moratorie legislative e non legislative. Tale riattivazione garantisce che anche i prestiti, che in precedenza non avevano beneficiato di moratorie di pagamento, possano ora beneficiarne. Con la riattivazione di queste Linee guida, l'EBA riconosce le circostanze eccezionali della seconda ondata COVID-19. Le linee guida riviste, che si applicano fino al 31 marzo 2021, includono ulteriori salvaguardie contro il rischio di un aumento indebito delle perdite non riconosciute nel bilancio delle banche (rif. "Linee guida EBA emesse il 2 aprile 2020"; "Misure EBA emesse il 18 giugno 2020" e "Misure EBA emesse il 21 settembre 2020").
Misure BCE emesse il 15 dicembre 2020:
- BCE chiede alle banche di non distribuire o di limitare i dividendi fino a settembre 2021.
BCE ha raccomandato alle banche di esercitare massima prudenza in merito ai dividendi e al riacquisto di azioni proprie. A tal fine, la BCE ha chiesto a tutte le banche di considerare la possibilità di non distribuire dividendi in contanti né riacquistare azioni proprie oppure di limitare tali distribuzioni fino al 30 settembre 2021. La raccomandazione riflette inoltre una valutazione della stabilità del sistema finanziario ed è stata elaborata in stretta collaborazione con il Comitato europeo per il rischio sistemico.
Tenuto conto della persistente incertezza circa l'impatto economico della pandemia Covid-19, la BCE si attende che i dividendi e i riacquisti di azioni proprie restino entro il 15% dell'utile cumulato del 2019-2020, oppure non superino 20 punti base in termini di coefficiente di capitale primario di classe 1 (CET1), applicando il valore che risulta più basso. Le banche che intendano conferire dividendi o riacquistare azioni proprie devono essere dotate di redditività e solido profilo patrimoniale. Le banche dovrebbero astenersi dalla distribuzione provvisoria dei dividendi a valere sull'utile del 2021. La precedente raccomandazione del 27 marzo 2020 (e la successiva proroga del 28 luglio) sulla sospensione temporanea di tutti i dividendi in contante e i riacquisti di azioni proprie riflette le circostanze eccezionali e impegnative che l'economia europea ha affrontato nel 2020. La raccomandazione rivista è finalizzata a salvaguardare la capacità delle banche di assorbire le perdite e fornire sostegno all'economia.
La raccomandazione, connessa alle circostanze eccezionali presenti, resterà in vigore sino alla fine di settembre 2021. In quel momento, in assenza di sviluppi avversi significativi, la BCE intende abrogare la raccomandazione e riprendere a valutare i piani patrimoniali e di distribuzione delle banche in base agli esiti del normale ciclo di vigilanza.
Le banche dovrebbero continuare a utilizzare le riserve di capitale e di liquidità per erogare credito e assorbire le perdite. La BCE non richiederà alle banche di iniziare a ricostituire le riserve patrimoniali prima che sia raggiunto il picco della riduzione del capitale.
In una comunicazione alle banche, la BCE ha inoltre ribadito le proprie aspettative nei loro confronti di adottare estrema moderazione riguardo alla componente variabile della remunerazione secondo la stessa tempistica prevista per i dividendi e i riacquisti di azioni proprie (30 settembre 2021). L'autorità di vigilanza esaminerà attentamente le politiche di remunerazione, con particolare riguardo al loro impatto sulla capacità delle banche di mantenere una solida base patrimoniale.
Orientamento del Comitato di Basilea per la Vigilanza Bancaria sulle misure introdotte dai Governi e dalle Autorità:
Per completezza, si segnala che il Comitato di Basilea per la Vigilanza Bancaria (Basel Committee on Banking Supervision - BCBS), con documento emesso il 3 aprile 2020, ha espresso il proprio orientamento sulle misure introdotte dai Governi e dalle Autorità per riflettere l'impatto del Covid-19; più precisamente il Comitato ha convenuto che gli effetti di riduzione del rischio derivanti dalle varie misure di sostegno straordinario adottate nelle giurisdizioni degli stati membri dovrebbero essere riconosciute nei requisiti patrimoniali basati sul rischio. Il Comitato ha altresì convenuto che le misure di sostegno straordinarie adottate dovrebbero essere prese in considerazione dalle banche in sede di calcolo delle loro perdite attese del credito.
Panoramica delle principali misure dagli Stati Membri Nazionali
Italia:
- Moratoria su mutui a clientela privata (iniziativa UniCredit); caratteristiche principali: I) sospensione della rata (quota capitale) per i clienti che, prima della crisi, non mostravano difficoltà finanziarie e la cui transazione non è forborne; II) durata massima: 12 mesi.
Misure adottate nel contesto dell'epidemia Covid-19 dalle Autorità di vigilanza europee e dagli Stati membri nazionali
- Moratoria su mutui a soggetti privati (iniziativa del Governo); principali caratteristiche: I) il campo di applicazione viene anche esteso ai clienti che soffrivano di difficoltà finanziarie ante crisi, purché il ritardo nei pagamenti non superi i 90 giorni, nonché ai lavoratori autonomi e professionisti; II) durata massima: 18 mesi; III) il fondo pagherà gli interessi maturati sul debito residuo durante il periodo di sospensione fino al 50%; IV) la moratoria già in vigore per i dipendenti è estesa ai lavoratori autonomi e ai professionisti che abbiano subito a causa dell'emergenza un calo nel fatturato superiore al 33%; V) soppresso il requisito ISEE7 (limite di reddito); VI) sospensione dell'intera rata (capitale e interessi). Il Decreto-legge "Ristori" (entrato in vigore il 25 dicembre 2020) ha prorogato: i) fino al 31 dicembre 2021 la possibilità per la banca di sospendere le rate del mutuo senza attendere l'intervento di Consap; II) fino al 9 aprile 2022 l'accesso al Fondo anche in caso di mutui in ammortamento da meno di un anno (no proroga intervento Fondo per lavoratori autonomi, liberi professionisti e imprenditori individuali).
- Moratoria per le PMI (iniziativa dell'Associazione Bancaria Italiana e di UniCredit); principali caratteristiche: I) sospensione della rata (quota capitale); II) durata massima 12 mesi; III) controparti performing ad esclusione dei finanziamenti in relazione ai quali sia stata già concessa la sospensione o l'allungamento nell'arco dei 24 mesi precedenti la data di presentazione della domanda.
- Moratoria per le Micro Imprese e le PMI (iniziativa del Governo); principali caratteristiche: I) irrevocabilità (fino al 30.06.2021) delle line di credito garantite "fino a revoca" e dei prestiti concessi su anticipo di crediti (la garanzia copre il 33% della linea di credito utilizzata tra la data di entrata in vigore del decreto e il 30.06.2021); II) il rinvio (fino al 30. 06.2021 alle stesse condizioni) del rimborso di prestiti non rateali che scadono prima del 30.06.2021 (la garanzia copre il 33%); III) la sospensione (fino al 30.06.2021) del pagamento delle rate (capitale e interessi) dei prestiti con scadenza prima del 30.06.2021 (la garanzia copre il 33%).
- Decreto-legge "Liquidità" del 8 aprile 2020, convertito con modificazioni dalla Legge n. 40 del 5 giugno 2020, contenente misure temporanee per il sostegno alla liquidità delle imprese. Si prevede, fino al 31 dicembre 2020, la possibilità di concedere garanzie di SACE8 tra il 70% ed il 90% per finanziamenti alle imprese, comprese le PMI che abbiano pienamente utilizzato la loro capacità di accesso al Fondo Centrale di Garanzia, con durata fino a 6 anni e con specifica finalità (costi del personale, costi relativi a canoni di locazione o di affitto di ramo d'azienda, investimenti o capitale circolante per stabilimenti produttivi e attività imprenditoriali localizzati in Italia). La garanzia è a prima richiesta, incondizionata, esplicita, irrevocabile, e conforme ai requisiti previsti dalla normativa di vigilanza prudenziale ai fini della migliore mitigazione del rischio.
Lo stesso Decreto prevede anche delle modifiche al Fondo Centrale di Garanzia con valenza fino al 31 dicembre 2020, con miglioramenti e semplificazioni tra cui l'estensione della garanzia anche alle MID CAP (fino a 499 dipendenti), l'incremento della copertura al 90% (100% in caso di riassicurazione), l'innalzamento dell'importo massimo garantito a 5 milioni di euro, l'iter semplificato per la misura di finanziamenti fino a 25.000 euro con durata 7 anni (innalzati a 30.000, durata max 10 anni dalla Legge di Conversione n. 40 di Giugno 2020), e rinegoziazioni/consolidamento del debito con finanza aggiuntiva minima (10%, limite aumentato al 25% dalla predetta Legge di Conversione). Il Decreto prevede inoltre la concessione della garanzia su portafogli di finanziamenti e portafogli di minibond a valere sulla disponibilità del Fondo (fermo restando che l'85% della dotazione del fondo deve essere destinata ai singoli finanziamenti).
- Misure fiscali (misure a supporto dell'economia in materia fiscale): l'art. 55 del D.L. n. 18/2020 fornisce la possibilità di convertire le esistenti Deferred Tax Assets relative a perdite fiscali IRES a riporto (indipendentemente dal fatto che sia stato iscritto o meno un corrispondente Deferred Tax Assets) e alle eccedenze ACE9 in crediti d'imposta, a seguito della cessione - entro il 31 dicembre 2020, al di fuori del Gruppo e con eliminazione contabile (derecognition) - dei crediti vantati verso debitori inadempienti da almeno 90 giorni. A fronte dell'importo trasformato è dovuto (a partire dal 2021) il pagamento di un canone dell'1,5%. Dal punto di vista del capitale regolamentare, il CET1 beneficerà di tale potenziale conversione; dall'altro lato, tali attività rappresentano le posizioni dei crediti correnti nei confronti dell'Autorità, pertanto sono ponderate per il rischio allo zero %.
- Decreto Legge "Rilancio" del 19 maggio 2020, n. 34, convertito in Legge n. 77 del 17 luglio 2020, contenente fra l'altro molteplici misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all'economia, connesse all'emergenza epidemiologica da Covid-19. Fra gli interventi previsti, tale Legge:
riconosce, per i soggetti (non banche) che esercitano abitualmente attività d'impresa o arti e professioni in locali aperti al pubblico, un credito di imposta del 60% delle spese sostenute nel 2020 (fino ad un massimo di 80.000 euro) per gli interventi di adeguamento degli ambienti di lavoro per il contenimento della diffusione del virus Covid-19. Il credito d'imposta è cumulabile con altre agevolazioni per le medesime spese, è utilizzabile esclusivamente in compensazione ed è cedibile ad altri soggetti, compresi Istituti di credito e altri Intermediari finanziari, con facoltà di successiva cessione del credito;
riconosce, per i soggetti che esercitano abitualmente attività d'impresa o arti e professioni, un credito di imposta del 60% delle spese sostenute nel 2020 (fino ad un massimo di 60.000 euro) per gli interventi di sanificazione e di acquisto di dispositivi di protezione. Il credito d'imposta è cumulabile con altre agevolazioni per le medesime spese, è utilizzabile esclusivamente in compensazione ed è cedibile ad altri soggetti, compresi Istituti di credito e altri Intermediari finanziari, con facoltà di successiva cessione del credito;
7 Indicatore della Situazione Economica Equivalente.
8 SACE società per azioni del gruppo italiano Cassa Depositi e Prestiti, specializzata nel settore assicurativo-finanziario; col il Decreto assume il ruolo di soggetto statale di riferimento e di riassicurazione per gli istituti di credito che presteranno sostegno alle imprese.
9 Aiuto alla Crescita Economica.
Misure adottate nel contesto dell'epidemia Covid-19 dalle Autorità di vigilanza europee e dagli Stati membri nazionali
eleva al 110% l'aliquota di detrazione delle spese sostenute dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021 per specifici interventi in ambito di efficienza energetica, di interventi antisismici, di installazione di impianti fotovoltaici o delle infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici. Le nuove disposizioni consentono di fruire di una detrazione di imposta del 110 per cento delle spese sostenute per le finalità suddette, a determinate condizioni, e si aggiungono a quelle già vigenti che disciplinano le detrazioni delle spese spettanti per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio, inclusi quelli di riduzione del rischio sismico (i.e. Sismabonus) e di riqualificazione energetica degli edifici (i.e. Ecobonus). La detrazione è normalmente ripartita tra gli aventi diritto in 5 quote annuali, entro i limiti di capienza dell'imposta annua derivante dalla dichiarazione dei redditi. In alternativa alla fruizione diretta della detrazione, il Contribuente (principalmente Privati e Condomini) può optare per un contributo anticipato sotto forma di sconto dai fornitori dei beni o servizi, oppure, anche in questo caso, per la cessione del credito di imposta - corrispondente alla detrazione spettante - ad altri soggetti, ivi inclusi gli Istituti di credito e altri Intermediari finanziari, con facoltà di successiva cessione;
introduce due nuove agevolazioni riservate agli investimenti delle persone fisiche nelle start up e nelle PMI innovative. Si riconosce un tax credit del 50 % della somma investita dal contribuente nel capitale sociale di una o più startup innovative o PMI innovative, direttamente ovvero per il tramite di OICR. L'investimento massimo detraibile non può eccedere, in ciascun periodo d'imposta, l'importo di 100.000 euro (300.000 euro per le PMI innovative) e deve essere mantenuto per almeno tre anni;
introduce una doppia agevolazione per i conferimenti in società di medie dimensioni: un tax credit per il conferente pari al 20% del conferimento; un tax credit per la conferitaria pari al 50% delle perdite eccedenti il 10% del patrimonio netto, al lordo delle perdite stesse, fino a concorrenza del 30 % dell'aumento di capitale.
- Decreto Legge "Agosto" del 14 agosto 2020, n. 104, convertito in Legge n. 126 del 13 ottobre 2020, contenente fra l'altro molteplici misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all'economia, connesse all'emergenza epidemiologica da Covid-19. Principali misure introdotte dalla Legge:
proroga della moratoria alle PMI prevista dal Decreto Legge Cura Italia al 31 gennaio 2021 (precedentemente 30 settembre 2020). La proroga opera automaticamente, salva rinuncia espressa da parte dell'impresa beneficiaria;
introduzione di alcune modifiche tecniche alla possibilità prevista dall'art. 55 del D.L. n. 18/2020 di convertire le DTA in crediti di imposta (applicazione a regimi speciali, quali consolidato e trasparenza);
estensione del perimetro garanzia finanziamenti garantiti dal Fondo Centrale di Garanzia alle imprese che abbiano ottenuto, su operazioni finanziarie garantite dal Fondo, un prolungamento della garanzia per temporanea difficoltà del soggetto beneficiario, a condizione che le stesse rispettino i requisiti;
estensione del perimetro garanzia "Fondo Centrale di Garanzia" 30.000 euro a tutte le persone fisiche esercenti attività di cui alla sezione K del codice ATECO (la sezione include le attività di intermediazione finanziaria, incluse le assicurazioni, le riassicurazioni e i fondi pensione, nonché le attività ausiliarie dell'intermediazione finanziaria. Sono incluse anche le attività di assunzione e detenzione di attività finanziarie, quali l'attività delle holding, delle società fiduciarie, delle società di gestione dei fondi ed altri intermediari finanziari);
estensione del perimetro garanzia SACE anche alle imprese che sono state ammesse alla procedura del concordato con continuità aziendale (o piani attestati e accordi di ristrutturazione) a condizione che alla data di presentazione della domanda le loro esposizioni non siano classificabili come esposizioni deteriorate, non presentino importi in arretrato e il soggetto finanziatore possa ragionevolmente presumere il rimborso integrale dell'esposizione alla scadenza;
estensione della moratoria, limitatamente alle rate dei mutui, per il settore turistico al 31 marzo 2021 specificando che per imprese del settore turistico si intendono: imprese turistico-ricettive, agenzie di viaggio e turismo e tour operator, aziende termali e centri per il benessere fisico, soggetti che gestiscono parchi di divertimento o parchi tematici, soggetti che svolgono attività di guida e assistenza turistica.
- Legge di Bilancio 2021: La Legge di Bilancio 2021 prevede che le Mid Cap (imprese con un numero di dipendenti non superiore a 499) possono accedere allo strumento Garanzia Italia -SACE dall'1 marzo 2021 al 30 giugno 2021 alle seguenti condizioni: concessione delle garanzie a titolo gratuito, percentuale di copertura del 90% e importo massimo dei finanziamenti 5 milioni di euro. Per il rilascio delle garanzie si prevede inoltre I) che non si applichi l'obbligo per l'impresa beneficiaria di gestire i livelli occupazionali attraverso accordi sindacali, II) la procedura semplificata per il rilascio della garanzia. A partire dall'1 luglio 2021 le mid cap possono beneficiare delle garanzie rilasciate da SACE a condizioni di mercato e con una percentuale di copertura dell'80%. Inoltre, la Legge di Bilancio 2021 prevede: i) estensione della "Garanzia Italia - SACE" anche alle rinegoziazioni di finanziamenti esistenti (purché vi sia credito aggiuntivo almeno del 25% in più, e a condizione che il rilascio della garanzia determini un minor costo e/o una maggior durata del finanziamento), II) estensione della "Garanzia Italia-SACE" alle imprese che accedono a strumenti alternativi al finanziamento bancario, quali le cessioni del credito. La stessa Legge proroga la garanzia del FCG fino al 30 giugno 2021 (28 febbraio 2021 per le Mid-Cap) e prevede che i finanziamenti fino a 30k previsti dal Decreto-Liquidità (art. 13, comma 1, lettera m) DL 23/2020) possono avere durata fino a 15 anni (anche se già in corso all'1 gennaio 2021).
Viene inoltre introdotta una misura volte a migliorare e chiarire alcuni aspetti operativi delle operazioni di cartolarizzazione: I) si consente alle SVP di essere prenditori di finanziamenti; II) si chiarisce che le somme da chiunque corrisposte (purché in relazione ai crediti) sono destinate al soddisfacimento dei diritti incorporati nei titoli emessi; III) si chiarisce che la società veicolo di appoggio può essere destinataria di beni non solo per effetto di operazioni di compravendita, ma anche di operazioni straordinarie.
In materia di superbonus la Legge di Bilancio 2021 prevede la proroga a giugno 2022 (rispetto al previgente termine del 31 dicembre 2021) con alcune correzioni volte ad estendere l'ambito di applicazione dell'agevolazione.
Misure adottate nel contesto dell'epidemia Covid-19 dalle Autorità di vigilanza europee e dagli Stati membri nazionali
Altri principali paesi:
Numerosi paesi in cui il Gruppo opera hanno approvato leggi per la concessione di moratorie sui pagamenti al fine di garantire a soggetti privati e imprese liquidità sufficiente a contrastare l'effetto delle misure di lockdown:
- Croazia:
Non sono state istituite specifiche moratorie di Legge; moratorie e termini dilatori (cosiddette misure "stand-still") sono stati offerte dalle banche commerciali fino al 30 settembre 2020 alla clientela retail e corporate, con applicazione effettiva su richiesta della clientela.
Per la clientela retail, la moratoria ha previsto la sospensione del pagamento fino a 6 mesi, a partire dalla data di approvazione; per la clientela corporate: (i) termini dilatori fino a 3 mesi, e (ii) moratoria di pagamento con estensione della scadenza finale fino a 6 mesi (fino a 12 mesi per taluni settori con significativa stagionalità, per esempio il settore turistico).
La quota interessi ha continuato a maturare durante il periodo di sospensione del pagamento quota capitale.
Le banche commerciali continuano, anche successivamente al 30 settembre 2020, a offrire misure di supporto alla clientela attraverso moratoria e termini dilatori.
- Ungheria:
Il 18 marzo 2020 è stata approvata la legge che ha richiesto alle banche di concedere moratorie alla clientela retail, corporate ed istituti finanziari diversi dalle banche; tale legge determina la modifica automatica nel piano di ammortamento previsto per i finanziamenti in essere senza la necessità di una specifica richiesta da parte del cliente.
Per tutta la clientela, la moratoria prevede la sospensione dei pagamenti dal 18 marzo 2020 al 31 dicembre 2020 (alla clientela è permesso rinunciare alla moratoria, ovvero optare nuovamente per la sua richiesta, senza limitazioni in merito al numero di scelte); pertanto i pagamenti dovuti in questo arco di tempo saranno rimandati nel 2021 determinando così un aumento della vita residua del finanziamento.
La quota interessi continuerà a maturare sulla quota capitale delle rate oggetto di sospensione; gli interessi maturati al termine della moratoria sono sospesi e distribuiti linearmente sulle rate rimanenti.
Il 22 dicembre 2020 il governo ungherese ha emanato l'estensione della moratoria fino al 30 giugno 2021 per lo stesso ambito di clientela.
I clienti già soggetti a moratoria sugli obblighi di pagamento nel mese di dicembre non devono richiedere la proroga della moratoria, che viene concessa automaticamente dal 1 gennaio 2021.
I clienti che non erano in moratoria nel mese di dicembre 2020 devono dichiarare di voler aderire nel mese di gennaio 2021.
Per le posizioni rilevanti coinvolte devono essere applicate le stesse regole adottate prima del 31 dicembre 2020 (adesione/non adesione, estensione della scadenza, distribuzione degli interessi cumulati ecc.).
- Slovacchia:
La legge che impone alle banche di fornire moratoria alla clientela retail ed alle imprese è stata approvata in data 9 aprile 2020; prevede - per tutti i clienti - un periodo massimo di moratoria di 9 mesi (6 mesi per i prodotti di leasing), su richiesta della clientela.
I debitori possono richiedere il posticipo delle rate durante il periodo di pandemia iniziato ufficialmente il 12 marzo 2020. Nel caso di posizioni creditizie collegate alla clientela retail, i debitori possono richiedere la sospensione della quota capitale e della componente interessi; nel caso di posizioni creditizie collegate alla clientela corporate, i debitori possono richiedere la sospensione della quota capitale e della componente interessi, ovvero il differimento della sola quota capitale (gli interessi sarebbero comunque corrisposti durante il periodo di sospensione), ovvero per il differimento del ripagamento della posizione creditizia in un'unica soluzione.
La quota interessi continuerà a maturare durante il periodo di sospensione; tuttavia, la quota di interessi da corrispondere per il periodo di sospensione non è capitalizzabile.
- Bosnia e Erzegovina:
Le decisioni da parte dei delle autorità Bancarie (nella Federazione di Bosnia e Erzegovina, e nella Repubblica di Srpska), che obbligano di concedere misure temporanee di moratoria nei confronti della clientela a fronte di richiesta, sono state approvate alla fine di marzo 2020. In coerenza con tali decisioni, una prima misura temporanea può essere approvata, su richiesta della clientela, fino alla cancellazione della situazione straordinaria in essere.
Dopo la conclusione della moratoria temporanea, ulteriori misure speciali potranno essere approvate dalle banche, su richiesta della clientela, fino ad un periodo massimo di 6 mesi.
La quota interessi continuerà a maturare durante il periodo di sospensione del pagamento della quota capitale delle rate oggetto di sospensione.
Le Autorità hanno adottato nuove decisioni (nella Federazione di Bosnia e Erzegovina, a fine agosto e nella Repubblica di Srpska ad inizio settembre) secondo cui le misure speciali possono essere approvate dalla Banca su richiesta del cliente.
I clienti possono richiedere le misure speciali fino al 31 dicembre 2020.
Il periodo massimo per cui la moratoria può essere approvata è pari a 6 mesi mentre altre misure possono essere approvate fino ai 12 mesi. Misure temporanee o speciali approvate precedentemente (secondo le decisioni di marzo) non sono incluse nel periodo massimo prescritto dalle nuove decisioni.
Misure adottate nel contesto dell'epidemia Covid-19 dalle Autorità di vigilanza europee e dagli Stati membri nazionali
- Slovenia:
La prima moratoria legislativa, emanata a fine marzo 2020, ha richiesto alle banche di fornire moratoria alla clientela retail ed alle imprese è stata approvata prima della fine del mese di marzo 2020.
Essa si applica: (i) per quanto concerne i prestatori, alle banche ed agli enti di risparmio con sede legale in Slovenia, nonché alle filiali slovene di banche europee; (ii) per quanto concerne i debitori, alle aziende, cooperative, fondazioni, istituzioni (con sede legale in Slovenia), imprenditori singoli, agricoltori, persone fisiche (se cittadini sloveni residenti in Slovenia).
I debitori potevano richiedere il posticipo delle rate, inclusi gli interessi maturati, durante il periodo di pandemia iniziato ufficialmente il 12 marzo 2020. La data di scadenza per effettuare la richiesta di moratoria era fissata al 15 novembre 2020.
La seconda moratoria legislativa emanata alla fine di novembre 2020 proroga la data di applicazione fino al 31 gennaio 2021 e prevede anche modifiche ai beneficiari delle moratorie includendo le persone fisiche non cittadine con residenza permanente nella Repubblica di Slovenia. La Garanzia di Stato è applicabile anche per questa moratoria legislativa con il limite di 200 milioni che rimane invariato e si applica congiuntamente per entrambe le moratorie legislative.
La terza moratoria legislativa emanata alla fine di dicembre 2020 stabilisce che tutte le moratorie concesse ai sensi della seconda legge sono limitate a un periodo di 9 mesi (nella seconda legge la data di scadenza era il 31 gennaio 2021) mentre gli altri requisiti della seconda e della prima la legge rimangono invariati.
Tutte le moratorie (legislative o private) sono soggette alle regole di forbearance in linea con le linee guida EBA.
- Repubblica ceca:
La normativa che richiede alle banche di concedere moratoria alla clientela corporate e retail è stata approvata in data 17 aprile 2020; la sospensione copre il periodo che va dall'1 maggio 2020 fino al 31 ottobre 2020, a fronte di richiesta della clientela.
I debitori possono richiedere la sospensione per un periodo inferiore, fino al 31 luglio 2020; nel caso di credito al consumo (retail), i debitori possono effettuare richiesta per la sospensione dell'intera rata (i.e. quota capitale e quota interessi); nel caso di crediti corporate, i debitori possono richiedere la sospensione della sola quota capitale (mentre la quota interessi sarebbe comunque pagata durante il periodo di sospensione).
La quota interessi continua a maturare durante periodo di sospensione del pagamento; ad ogni modo, non viene applicata alcuna capitalizzazione degli interessi per il periodo di sospensione (i.e. il calcolo e la maturazione degli "interessi sugli interessi" non viene applicata).
- Romania:
L'Ordinanza di Emergenza Governativa 37/2020 che impone alle banche di concedere la moratoria nei confronti della clientela è stata approvata in data 30 marzo 2020, mentre le Norme applicative sono state approvate in data 6 aprile 2020; il rinvio dei pagamenti copre un periodo massimo di 9 mesi, a partire dalla richiesta formulata dalla clientela, comunque non eccedente il 31 dicembre 2020.
Per tutte le posizioni creditizie, eccetto per i mutui alla clientela retail, la quota interessi relativa al periodo di sospensione sarà capitalizzata, ed il loro pagamento sarà distribuito lungo la durata contrattuale del credito. Per i mutui alla clientela retail, la quota interessi dovuta per il periodo di sospensione sarà trattata come un ulteriore credito, con una durata massima di 5 anni a partire dal termine della sospensione, senza l'applicazione di alcun interesse (in considerazione di una garanzia pari al 100% dell'ammontare concessa dal Ministero delle Finanze); la quota capitale sarà invece distribuita lungo la durata contrattuale del credito.
Inoltre, il 31 dicembre 2020 il governo ha emesso un'ordinanza che proroga le moratorie fino al 31 marzo 2021, applicabile a partire dall'1 gennaio 2021. Tale nuova moratoria si applica ai finanziamenti erogati a privati, SME e corporate prima di marzo 2020 che hanno beneficiato o meno della prima moratoria.
Il periodo di sospensione massimo consentito (per capitale e interessi) è di 9 mesi (nel caso in cui il debitore abbia beneficiato anche della precedente moratoria - legislative o non legislative, è consentito un periodo di sospensione cumulato massimo pari a 9 mesi).
Per i mutui gli interessi sono a carico dello Stato e pagabili in 5 anni mentre per i debitori non privati viene richiesta una dichiarazione secondo cui il reddito degli ultimi 3 mesi è inferiore del 25% rispetto al medesimo periodo dell'anno precedente.
- Bulgaria:
Non sono state approvate specifiche moratorie di legge; le moratorie, unitamente ad altre misure di supporto, sono offerte dalle banche commerciali del paese alla clientela retail e corporate, a fronte di specifica richiesta di attivazione da parte del cliente. In coerenza con le linee guida EBA del 25 marzo 2020, tale moratoria è definita come "non di legge", in quanto proposta dalla Associazione delle Banche Bulgare, ed approvata dalla Banca Nazionale Bulgara in data 10 aprile 2020.
Secondo tale tipologia di moratoria non legislativa, la clientela poteva effettuare richiesta di applicazione fino al 22 giugno 2020 al fine di ottenere la sospensione del pagamento (quota capitale, e/o quota interessi) per 6 mesi. In ogni caso, l'estensione del pagamento era consentita non oltre il 31 dicembre 2020. Alla fine del mese di giugno 2020, la moratoria (proposta dall'Associazione delle Banche Bulgare, ed approvata dalla Banca Nazionale Bulgara, è stata prolungata di ulteriori 3 mesi, consentendo alla clientela di effettuare richiesta fino al 21 settembre 2020.
Con decisione della Banca Nazionale Bulgara dell'11 dicembre 2020 è stata approvata una proposta dell'Associazione delle banche bulgare di proroga della moratoria, che consente ai clienti di richiedere una moratoria fino al 23 marzo 2021. I clienti possono ottenere una sospensione dei pagamenti di capitale e / o interessi fino a 9 mesi cumulativamente per tutte le misure moratorie applicate. La proroga dei pagamenti è consentita fino al 31 dicembre 2021.
Misure adottate nel contesto dell'epidemia Covid-19 dalle Autorità di vigilanza europee e dagli Stati membri nazionali
In coerenza con le norme relative allo "stato di emergenza" emesse dal Parlamento Bulgaro in data 13 marzo 2020, non venivano applicati interessi di mora sui pagamenti posticipati. L'ordinaria quota interessi maturava con riferimento alla quota capitale della rata sospesa. L'addebito degli interessi di mora è stato reintrodotto al termine del periodo di stato di emergenza.
In data 19 marzo 2020, la Banca Nazionale Bulgara ha annunciato tre ulteriori misure per mitigare l'impatto negativo derivante dalla pandemia Covid-19:
- vietare la distribuzione dei dividendi per tutte le banche in Bulgaria, con l'obiettivo di rafforzare la loro posizione di capitale;
- revocare gli incrementi del coefficiente di capitale anti-ciclico, precedentemente programmati per il 2020 ed il 2021;
- introdurre specifiche limitazioni relative al collocamento di liquidità verso l'estero.
- Germania:
La legge che richiede alle banche di fornire moratoria ai privati e alle piccole imprese è stata approvata in data 1 aprile 2020; a norma di legge, la clientela può richiedere una moratoria dei pagamenti compresi tra l'1 aprile ed il 30 giugno 2020.
- Serbia:
La normativa emessa dalla Banca Nazionale Serba che richiede alle banche di fornire moratoria a tutti i clienti è stata approvata in data 17 marzo 2020 (per la prima moratoria), il 27 luglio 2020 (per la seconda moratoria) ed il 14 dicembre 2020 (sostegno al debitore). La normativa relativa alla prima e seconda moratoria determina la modifica automatica del piano dei pagamenti previsto per i finanziamenti in essere, senza la necessità di una richiesta da parte del cliente, a meno di una richiesta esplicita di non adesione. Per la terza moratoria è necessaria la richiesta del debitore che ha/potrebbe avere in futuro difficoltà a causa delle circostanze causate dalla pandemia Covid-19, e il debitore non doveva essere in stato di NPL prima della comparsa della pandemia.
Per tutta la clientela, la durata della moratoria riguarda:
- prima moratoria: il periodo compreso fra il 31 marzo 2020 e il 30 giugno 2020, ad eccezione della clientela che aveva aderito a precedenti moratorie fino alla data di approvazione della nuova legge;
- seconda moratoria: il periodo compreso fra l'1 agosto 2020 e il 30 settembre 2020; gli importi non pagati a luglio posso essere altresì inclusi;
- terza moratoria: sostegno al debitore, riprogrammazione e rifinanziamento dei prestiti. Le richieste di sgravio possono essere presentate alla banca nel periodo 15 dicembre 2020 - 30 aprile 2021, con l'approvazione di un periodo di sospensione di sei mesi e corrispondente proroga del periodo di rimborso. La banca ha l'obbligo di decidere sulla richiesta e di informare il debitore entro 30 giorni.
Ai sensi della prima e seconda moratoria, il capitale dovuto (senza la componente interessi) per entrambe le moratorie, nei tempi indicati, sarà capitalizzato al termine del periodo di moratoria ed i piani di pagamento saranno ridefiniti prevedendo l'estensione della scadenza dei presiti.
Durante la moratoria, le rate e gli interessi saranno posticipate; al termine della sospensione del pagamento, sarà calcolato un nuovo piano di ammortamento, al tasso di interesse originario, per il periodo esteso dalla durata della moratoria. La base per il nuovo piano di ammortamento per entrambe le moratorie è il capitale originario senza gli interessi maturati durante il periodo della moratoria, su cui verrà distribuito in parti uguali l'interesse maturato durante il periodo di moratoria. Con la terza moratoria, durante il periodo di sospensione la banca calcola gli interessi ed il debitore, nella richiesta stessa, decide se pagare gli interessi durante il periodo di sospensione o dopo la sua scadenza. In quest'ultimo caso, si può convenire che gli interessi calcolati durante il periodo di sospensione debbano essere rimborsati dopo la fine di tale periodo o possano essere capitalizzati sul debito e distribuiti uniformemente durante il periodo di rimborso.
- Austria:
La moratoria di legge sui crediti (Covid-19 JuBG) riguarda la sospensione del pagamento sia della quota capitale, sia della quota interessi, dovuti nel periodo tra l'1 aprile 2020 ed il 31 gennaio 2021, e si applica alle posizioni creditizie con famiglie e micro-imprese originatesi prima del 15 marzo 2020, a condizione che le problematiche di pagamento siano connesse alla pandemia Covid-19.
In aggiunta alla moratoria di legge sui crediti sono state concesse anche moratorie sui crediti di carattere privato EBA-compliant, a seguito della finalizzazione di un accordo a livello di settore bancario e la notifica ad EBA a settembre. Le moratorie di carattere privato hanno trovato applicazione specialmente sui clienti non coperti dalla moratoria di legge sui crediti, in particolare istituzioni non finanziarie.
Oltre alle moratorie EBA-compliant (secondo le "Guidelines on legislative and non-legislative moratoria on loan repayments applied in the light of the Covid-19 crisis", "EBA/GL/2020/02", "EBA/GL/2020/08", "EBA/GL/2020/15"), sono state poste in essere anche moratorie bank specific ed altre misure di Forbearance, indipendentemente dalle regolamentazioni locali.
Dal punto di vista legale, le posizioni creditizie garantite dallo Stato sono state erogate al fine di assicurare la necessaria liquidità alla clientela; pertanto, tali posizioni sono garantite fino al 100% in funzione delle specificità relative allo schema di garanzia.
- Russia:
Una moratoria dei pagamenti (nello specifico, la Legge Federale N106-FZ) è stata approvata in data 3 aprile 2020; si applica alla clientela retail, agli imprenditori ed alla clientela PMI appartenente a 24 settori stabiliti dal Governo (i.e. turismo, aviazione, cultura, sport, etc.), che hanno subito i maggiori impatti dal Covid-19.
Misure adottate nel contesto dell'epidemia Covid-19 dalle Autorità di vigilanza europee e dagli Stati membri nazionali
Il termine del programma, stabilito al 30 settembre 2020, prevede le seguenti caratteristiche:
- una sospensione del pagamento, ovvero una diminuzione dell'importo da corrispondere, oppure un rinnovo della posizione; per le PMI è prevista una sospensione sia della quota capitale, sia della quota interessi;
- interessi e sanzioni per pagamenti non corrisposti fino all'inizio del periodo di moratoria erano sospesi;
- gli interessi che maturano durante il periodo di moratoria saranno corrisposti alla scadenza della posizione creditizia (per le carte di credito, saranno dovuti pagamenti di pari importo ogni 30 giorni per i 720 giorni successivi alla scadenza della moratoria);
- il periodo di sospensione può avere una scadenza massima di 6 mesi.
In conformità alla dichiarazione dell'ESMA10 che ha chiarito che è improbabile che le modifiche contrattuali derivanti da tali moratorie possano essere considerate come sostanziali, il Gruppo non ha proceduto alla cancellazione contabile delle relative esposizioni creditizie11. Una perdita da modifica è conseguentemente rilevata in voce "140. Utili/Perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni", qualora l'incremento nei futuri pagamenti non sia sufficiente a remunerare il Gruppo per il periodo di posticipo anche alla luce delle leggi e dei regolamenti locali. Al 31 dicembre 2020 l'ammontare della perdita derivante da modifiche contrattuali riconosciuto a conto economico è stato pari a 13 milioni.
Con riferimento alla valutazione del "Significativo Incremento del Rischio di Credito" (SICR) si fa rimando alla Nota integrativa consolidata, Parte E Sezione 2 - Rischi del consolidato prudenziale, 2.1 Rischio di Credito, 2.3 Metodi di misurazione delle perdite attese.
10 Dichiarazione pubblica dell'ESMA: "Implicazioni contabili dell'epidemia di Covid-19 sul calcolo delle perdite attese su crediti in conformità all'IFRS9" del 25 marzo 2020.
11 Secondo l'IFRS9, le modifiche contrattuali devono essere contabilizzate (i) se significative, attraverso la cancellazione contabile, (ii) se non significative attraverso il ricalcolo dell'esposizione lorda attualizzando i flussi finanziari contrattuali dopo la modifica al tasso di interesse effettivo originale. Lo standard non fornisce indicazioni sul fatto che una modifica sia significativa o meno.
Misure adottate nel contesto dell'epidemia Covid-19 dalle Autorità di vigilanza europee e dagli Stati membri nazionali
Impatti sui valori e sui coefficienti del gruppo UniCredit
L'insieme delle misure sopra delineate hanno generato impatti sui valori e sui coefficienti del gruppo UniCredit, ovvero hanno comportato l'adozione di talune decisioni; la descrizione è riportata all'interno delle specifiche tavole del presente documento, secondo quanto sintetizzato nella tabella sottostante (che in taluni casi può già riportare una rappresentazione compiuta del fenomeno):
MISURA | IMPATTI PER IL GRUPPO UNICREDIT | RIFERIMENTO ALLA SEZIONE/TABELLA DEL PRESENTE DOCUMENTO OVVERO AD ALTRA INFORMATIVA |
Comunicato stampa da parte della BCE in merito alla distribuzione di dividendi ed al riacquisto di azioni proprie (emesso in data 27 marzo 2020) | Il Consiglio di Amministrazione di UniCredit S.p.A. ha deliberato di ritirare - senza modificare l'ordine del giorno dell'Assemblea degli Azionisti del 9 aprile 2020 - la proposta di distribuzione di un dividendo. Di conseguenza, al 31 marzo 2020, il Capitale Primario di Classe 1 del gruppo UniCredit, nonché quello di UniCredit S.p.A., sono incrementati per 1.404 milioni, non procedendo più alla deduzione di tale ammontare. | Fondi Propri |
Comunicato stampa da parte della BCE in merito alla distribuzione di dividendi ed al riacquisto di azioni proprie (emesso in data 27 marzo 2020) | Il Consiglio di Amministrazione di UniCredit S.p.A. ha deliberato di ritirare - senza modificare l'ordine del giorno dell'Assemblea degli Azionisti del 9 aprile 2020 - la proposta relativa all'autorizzazione per l'acquisto di azioni proprie ed alla successiva cancellazione. Tale ritiro risulta neutrale ai fini del calcolo dei Fondi Propri al primo trimestre 2020, in quanto non erano previste deduzioni nel calcolo dei Fondi Propri al quarto trimestre 2019. | - |
Raccomandazione della BCE del 15 dicembre 2020 sulla distribuzione di dividendi nel corso della pandemia COVID- 19 e che abroga la raccomandazione BCE/2020/35 (BCE/2020/62) | Il Consiglio di Amministrazione di UniCredit del 10 febbraio 2021 ha approvato la revisione per il solo anno finanziario 2020 della c.d. "Dividend Policy" sulla remunerazione degli azionisti, così come approvata dal Consiglio di Amministrazione nell'ambito del piano strategico Team 23, in conformità con le raccomandazioni della BCE emesse il 15 dicembre 2020, aggiornando la comunicazione del 28 luglio 2020. Tale raccomandazione, dal titolo "ECB asks banks to refrain from or limit dividends until September 2021", richiede alle banche di limitare il pagamento di dividendi al minore tra (i) 15% dell'utile cumulato rettificato riferito al periodo 2019-20 e (ii) 20 punti base del CET1 ratio. Per UniCredit, il valore minore è rappresentato dal 15% ("ECB cap") dell'utile cumulato riferito agli anni 2019 e 2020, rettificato come da raccomandazione della BCE. In particolare, in accordo con la raccomandazione della BCE, l'utile cumulato rettificato riferito al periodo 2019-20 a livello consolidato, sul quale è applicato il 15% di payout ratio, è calcolato rettificando il profitto/ perdita dei seguenti item: (i) svalutazione di avviamento e attività immateriali, (ii) svalutazione delle attività fiscali differite che dipendono dalla redditività futura e non derivano da differenze temporanee al netto delle passività fiscali associate, (iii) riclassifica da riserve relative ad altre componenti di conto economico complessivo accumulate a conto economico e (iv) pagamento di cedole relative a strumenti Capitale aggiuntivo di classe 1 contabilizzati a patrimonio netto. L'ammontare che risulta dal calcolo è pari a 447 milioni, la cui distribuzione è prevista per (i) il 60% tramite dividendo in contanti (268 milioni) e per (ii) il 40% tramite riacquisto di azioni (179 milioni). La componente in contanti del dividendo è stata dedotta dai Fondi Propri al 4Q2020, mentre la componente di riacquisto di azioni sarà dedotta una volta ricevuta l'autorizzazione da BCE. | Fondi Propri |
Raccomandazione da parte di BCE nei confronti delle banche che non hanno applicato l'aggiustamento transitorio (previsto nel CRR) connesso all'applicazione del principio IFRS9 (emessa in data 20 marzo 2020) | A partire dall'1 gennaio 2018, è stato adottato il principio contabile IFRS9, che prevede un nuovo contesto per il calcolo degli accantonamenti basato sulla perdita attesa piuttosto che sulla perdita sostenuta. Al momento della prima applicazione, il gruppo UniCredit ha deciso di non applicare l'aggiustamento transitorio relativo ad IFRS9. Essendo ancora possibile per il gruppo UniCredit beneficiare delle disposizioni transitorie IFRS9 per via della possibilità concessa dalla norma di modificare - per una sola volta durante il periodo transitorio - la scelta effettuata in fase iniziale, il gruppo UniCredit ha richiesto all'Autorità Competente l'autorizzazione per l'applicazione dell'aggiustamento transitorio secondo il quadro rivisto dal CRR2, sia per la componente statica (i.e. effetti della prima adozione | Fondi Propri |
Misure adottate nel contesto dell'epidemia Covid-19 dalle Autorità di vigilanza europee e dagli Stati membri nazionali
MISURA | IMPATTI PER IL GRUPPO UNICREDIT | RIFERIMENTO ALLA SEZIONE/TABELLA DEL PRESENTE DOCUMENTO OVVERO AD ALTRA INFORMATIVA |
contabilizzati al 1 gennaio 2018) che per la componente dinamica (i.e. considerando separatamente (i) l'aumento delle LLP tra il 1 gennaio 2018 e l'1 gennaio 2020 e (ii) l'aumento delle rettifiche di valore su crediti contabilizzate dopo l'1 gennaio 2020). L'Autorità Competente ha concesso l'autorizzazione ad applicare le disposizioni transitorie di cui all'articolo 473a del CRR a partire dal secondo trimestre 2020 (si rimanda al paragrafo "Disposizioni transitorie connesse all'applicazione del principio IFRS9" del capitolo Fondi Propri per l'impatto sui valori e sui coefficienti). | ||
Autorizzazione da parte di BCE all'utilizzo parziale di strumenti di capitale che non qualificano come Capitale Primario di Classe 1 (e.g. strumenti di Additional Tier 1 ovvero Tier 2), ai fini del requisito di Pillar 2 (emesso in data 12 marzo 2020) | A partire dal 12 marzo 2020, ai fini del calcolo dei requisiti di capitale, il "Total SREP Capital requirements" (TSCR) deve includere:
Sulla base di quanto sopra, con riferimento al quarto trimestre 2020, il gruppo UniCredit è tenuto a rispettare - su base consolidata - un "Overall Capital Requirement"12 (OCR) in termini di Total Capital pari a 13,29% (9,75% TSCR + 3,54% per il requisito combinato di riserva di capitale), di cui una quota del 9,03% composta da Capitale Primario di Classe 1 in relazione ai seguenti elementi:
| Fondi Propri |
Riduzione di taluni coefficienti di riserva di capitale anticiclica operate dalle Autorità nel corso del 2020 |
Nel corso del 2020, alcune Autorità Nazionali hanno rivisto i coefficienti di riserva di capitale anticiclica applicabili agli stati. In riferimento al quarto trimestre 2020 i coefficienti di riserva di capitale anticiclica sono rimasti invariati rispetto al terzo trimestre 2020; nello specifico, la riserva di capitale anticiclica per il gruppo UniCredit è risultata pari allo 0,04% (vis-à-vis: 0,10% nel primo trimestre 2020; 0,06% nel secondo trimestre 2020; 0,04% nel terzo trimestre 2020). Per completezza, si riporta che talune giurisdizioni (e.g. Bulgaria, Francia, Germania) hanno cancellato gli incrementi dei coefficienti programmati per i successivi periodi. | Fondi Propri |
12 Overall Capital Requirement = TSCR + requisito combinato di riserva di capitale.
13 Il requisito relativo al coefficiente di riserva di capitale anticiclica, che è parte del requisito combinato di riserva di capitale con la riserva di conservazione del capitale e la riserva per gli enti a rilevanza sistemica globale, deve essere calcolato con frequenza trimestrale.
Misure adottate nel contesto dell'epidemia Covid-19 dalle Autorità di vigilanza europee e dagli Stati membri nazionali
MISURA | IMPATTI PER IL GRUPPO UNICREDIT | RIFERIMENTO ALLA SEZIONE/TABELLA DEL PRESENTE DOCUMENTO OVVERO AD ALTRA INFORMATIVA |
Importi accordati per aperture di credito a revoca (art. 56 del Decreto Legge 17/3 2020, n.18) | Secondo quanto stabilito dal citato Decreto Legge italiano, non possono essere revocati dalle banche - dal 29 febbraio 2020 al 30 settembre 2020, neanche per la parte non ancora utilizzata - le aperture di credito a revoca e i prestiti accordati a fronte di anticipi su crediti (alle piccole e medie imprese con esposizioni debitorie "in bonis"). Dal punto di vista regolamentare, la classificazione di tali linee è stata comunque mantenuta inalterata - data la temporalità delle misure, ed al fine di non generare conseguenze inattese sui profili di liquidità e di capitale delle banche - in considerazione del fatto che la revocabilità / irrevocabilità è sancita contrattualmente, e non sono in corso rettifiche contrattuali ai rapporti in essere con i clienti beneficiari delle misure del Decreto, seppur la Banca sia tenuta ad attenersi alle misure del Decreto. | - |
Assunzioni della Banca Centrale Europea in merito al calcolo delle ECL IFRS9 per l'aggiornamento dello scenario macro-economico (emesse in data 1 aprile 2020, richiamando a propria volta la comunicazione IASB14 emessa in data 27 marzo 2020) | Le comunicazioni rese dallo IASB e dalla BCE sono state interpretate dal gruppo UniCredit nel senso di procedere ad un aggiornamento degli scenari macro-economici, tenendo in particolare considerazione: (I) l'utilizzo di dati ed informazioni rivenienti dai Dipartimenti di Ricerca economica interni alle banche, nonché fonti esterne affidabili; (II) l'applicazione di coperture ovvero aggiustamenti ex-post laddove non risulti possibile riflettere tali cambiamenti all'interno dei modelli. Di conseguenza, il gruppo UniCredit ha condotto ulteriori approfondimenti ed analisi, incluso l'aggiornamento degli scenari macro-economici da parte della propria unità interna di Research, pubblicato all'interno del documento15 "The UniCredit Economics Chartbook". Sulla base dell'esito delle analisi, il gruppo UniCredit ha deciso di rivedere, al 31 marzo 2020, gli scenari macro-economici per tutte le proprie giurisdizioni. Detti scenari macro-economici sono stati confermati sia con riferimento al secondo sia con rifermento al terzo trimestre 2020. Con riferimento al quarto trimestre 2020 il Gruppo, in coerenza con i propri processi interni, ha aggiornato gli scenari macroeconomici utilizzati per il calcolo della ECL IFRS9. Nello specifico il processo definito per includere scenari macroeconomici multipli è pienamente coerente con i processi di stima utilizzati dal gruppo UniCredit per ulteriori scopi di gestione del rischio di credito (es. i modelli usati per tradurre le previsioni macroeconomiche in previsioni di perdite creditizie attese sono gli stessi utilizzati anche nell'ambito degli stress test dell' EBA e dell' ICAAP). Analogamente ad altri processi (ICAAP) gli scenari sono rilasciati dalla funzione indipendente di UniCredit Research. In particolare il Gruppo ha selezionato tre scenari macroeconomici per la determinazione della componente prospettica ("forward looking") delle perdite attese: uno scenario base ("Baseline"), uno scenario migliorativo rispetto al baseline ("scenario positivo") ed uno scenario peggiorativo rispetto al baseline ("scenario negativo") a cui sono applicati opportuni fattori di ponderazione. Gli scenari positivo e negativo rappresentano delle realizzazioni alternative, rispettivamente migliore e peggiore rispetto a quello base in termini di evoluzione delle economie dei paesi in cui opera il Gruppo e si differenziano dallo scenario base per quanto riguarda le attese in merito agli effetti macroeconomici dell'evoluzione della pandemia, della distribuzione di vaccini e delle politiche economiche adottate dai governi. | Comunicato stampa emesso in data 22 aprile 2020 Relazione sulla gestione consolidata al 31 dicembre 2020 (Parte A - Politiche contabili; Sezione 2 - Principi generali di redazione; e Parte E - Informazioni sui rischi e sulle politiche di copertura, Sezione 2 - Rischi del consolidato prudenziale, 2.1 Rischio di Credito, 2.3 Metodi di misurazione delle perdite attese) |
14 In data 27 marzo 2020, lo IASB ("IFRS 9 and Covid-19") ha emesso una comunicazione raccomandando di includere nelle proiezioni future sia gli specifici effetti connessi al Covid-19, sia le connesse misure a supporto. In particolare, la comunicazione ha chiarito che i cambiamenti nelle condizioni economiche dovrebbero essere riflessi negli scenari macro-economici e nelle loro ponderazioni, anche attraverso coperture ovvero aggiustamenti qualora non risultasse possibile rifletterli nei modelli.
15 Consultabile al seguente link:https://www.research.unicredit.eu/DocsKey/economics_docs_2020_176448.ashx?EXT=pdf&KEY=C814QI31EjqIm_1zIJDBJFQWHqiVh6iWv-rRmfm0wlw=&T=1.
Misure adottate nel contesto dell'epidemia Covid-19 dalle Autorità di vigilanza europee e dagli Stati membri nazionali
MISURA | IMPATTI PER IL GRUPPO UNICREDIT | RIFERIMENTO ALLA SEZIONE/TABELLA DEL PRESENTE DOCUMENTO OVVERO AD ALTRA INFORMATIVA |
Misura di sostegno temporanea della BCE per mitigare i requisiti di capitale regolamentare relativi al rischio di mercato (emessa in data 16 aprile 2020) | La BCE ha permesso di escludere le violazioni di back-testing hypothetical e actual, registrate nel periodo di marzo 2020, dal calcolo dell'addendo definito secondo l'articolo 366(3) del Regolamento (EU) N.575/2013. La decisione è stata adottata in linea con l'articolo 550c del "CRR quick-fix" approvato nel mese di giugno 2020 e revoca precedenti misure di mitigazione dell'addendo applicate per il reporting del primo trimestre 2020. Con riferimento al quarto trimestre 2020 a livello del gruppo UniCredit, non si sono verificate violazioni di back-testing hypothetical e actual; pertanto la riduzione di RWA realizzatasi nel secondo trimestre 2020 per circa -1,9 miliardi è rimasta invariata al quarto trimestre 2020. | Tabelle EU OV1 e EU MR2-B del documento Pillar III al 30 giugno 202016 |
Revisione da parte di BCE delle condizioni riferite alle operazioni mirate di rifinanziamento a più lungo termine (Targeted Longer-Term Refinancing Operations III; TLTRO III) (emessa in data 12 Marzo 2020) | In data 18 giugno 2020 UniCredit ha ottenuto nell'asta TLTRO III della Banca Centrale Europea l'assegnazione di 94,3 miliardi a livello di Gruppo, in linea con l'importo massimo richiedibile, così ripartiti:
Le operazioni in essere del TLTRO II sono state rimborsate entro fine giugno 2020. | Rischio di liquidità |
Regolamento (EU) 2020/873 del 24 giugno 2020 (CRR "Quick fix") che modifica i Reg. (UE) n.575/2013 e (UE) 2019/876 per quanto riguarda alcuni adeguamenti in risposta alla pandemia di Covid-19 | Si riportano di seguito i trattamenti applicati a livelli di Gruppo alla data del 31 dicembre 2020:
| Fondi Propri (paragrafo "Disposizioni transitorie connesse all'applicazione del principio IFRS9") Leva finanziaria |
Riduzione temporanea della BCE del coefficiente di leva finanziaria delle banche dopo aver dichiarato circostanze eccezionali dovute alla pandemia Covid-19 (emessa in data 17 settembre 2020) | Con riferimento al quarto trimestre 2020, il Gruppo UniCredit ha applicato l'esenzione temporanea delle esposizioni verso Banche Centrali secondo quanto previsto dall'articolo 500b introdotto dal Regolamento (UE) 2020/873. | Leva finanziaria |
Si rimanda, inoltre, alle seguenti sezioni della Nota integrativa consolidata al 31 dicembre 2020 per tutti gli impatti, anche di natura contabile:
Parte A Politiche contabili, Sezione 2 - Principi generali di redazione e Sezione 5 - Altri aspetti;
Parte B Informazioni sullo stato patrimoniale - Attivo (incluse le informazioni relative ai finanziamenti oggetto di concessione conforme/non conforme alle linee guida EBA):
- Sezione 4 - Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - Voce 40 (tabella "4.4a Finanziamenti valutati al costo ammortizzato oggetto di misure di sostegno Covid-19: valore lordo e rettifiche di valore complessive");
Parte C - Informazioni sul conto economico:
- Sezione 8 - Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito - Voce 130 (tabella "8.1a Rettifiche di valore nette per rischio di credito relativo a finanziamenti valutati al costo ammortizzato oggetto di misure di sostegno Covid-19: composizione");
16 Le tabelle EU OV1 e EU MR2-B citate sono oggetto di pubblicazione trimestrale e pertanto espongono il confronto con i dati del trimestre precedente; per tale ragione l'impatto in oggetto, verificatosi nel corso del primo semestre 2020, è rappresentato nelle tabelle riportate nel documento Pillar III al 30 giugno 2020.
Misure adottate nel contesto dell'epidemia Covid-19 dalle Autorità di vigilanza europee e dagli Stati membri nazionali
Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura, Sezione 2 - Rischi del consolidato prudenziale, 2.1 Rischio di credito:
- Informazioni di natura qualitativa:
2. Politiche di gestione del rischio di credito, 2.3 Metodi di misurazione delle perdite attese;
4. Attività finanziarie oggetto di rinegoziazioni commerciali ed esposizioni oggetto di concessioni;
- Informazioni di natura quantitativa (incluse le informazioni relative ai finanziamenti oggetto di concessione conforme/non conforme alle linee guida EBA), A. Qualità del credito, A.1 Esposizioni creditizie deteriorate e non deteriorate: consistenze, rettifiche di valore, dinamica e distribuzione economica; tabelle:
A.1.3a Finanziamenti oggetto di misure di sostegno Covid-19: trasferimenti tra i diversi stadi di rischio di credito (valori lordi);
A.1.5a Finanziamenti oggetto di misure di sostegno Covid-19: valori lordi e netti.
Considerazioni sulla gestione dei rischi
La pandemia di Covid-19 ha scatenato una crisi sanitaria globale implicando rapidamente un impatto senza precedenti sull'economia globale a causa delle prolungate misure di blocco - sia a livello nazionale che locale - così come delle restrizioni di viaggio/commercio. In termini di rischi macroeconomici e (geo) politici, la pandemia di Covid-19 ha spostato l'attenzione in tutto il mondo verso sforzi e misure a livello mondiale e nazionale per far fronte a questa crisi. Ha avuto un impatto nell'accelerazione della massiccia digitalizzazione delle istituzioni finanziarie e uno spostamento verso un nuovo modello operativo con canali di assistenza clienti remoti/online. Le prospettive del percorso di evoluzione della pandemia rimangono ancora altamente incerte, così come l'entità dell'impatto economico.
I rapidi progressi nello sviluppo e nell'approvazione dei primi vaccini Covid-19 da parte delle autorità competenti stanno incoraggiando ad accelerare il recupero. Tuttavia, il loro processo di implementazione e distribuzione sembra essere ancora più lento di quanto originariamente previsto in molti paesi e la loro efficacia, anche alla luce dei nuovi ceppi di virus recentemente dichiarati più contagiosi, deve ancora essere valutata.
Dopo lo scoppio della pandemia nei primi mesi dell'anno, UniCredit ha affrontato la crisi attuando e migliorando costantemente misure preventive e linee guida per affrontare l'emergenza Covid-19, gestendo proattivamente la situazione in evoluzione in tutte le dimensioni del suo profilo di rischio. Per ulteriori informazioni sugli impatti della pandemia Covid-19 sui rischi, si veda quanto riportato sotto in merito alle tipologie di rischio.
Rischio di credito
Con riferimento al rischio di credito, UniCredit ha accolto positivamente tutte le iniziative volte a sostenere l'economia reale messe in atto dal Governo dell'UE e, in via addizionale, offre ulteriori misure per supportare i clienti in questo periodo e ridurre il più possibile gli effetti negativi della crisi. Tutte le concessioni sono definite per rispondere il più rapidamente possibile allo svantaggio derivante dal temporaneo rallentamento del ciclo economico e dei relativi possibili impatti di liquidità. Il potenziale impatto sul profilo di rischio della banca è mitigato:
con l'acquisizione di garanzie pubbliche in coerenza con i meccanismi messi in atto dai vari governi;
con una valutazione ex ante e nel continuo del profilo di rischio del cliente.
UniCredit ha definito i principi guida del Gruppo per l'erogazione, il monitoraggio e la gestione delle misure di moratoria/soluzioni all'emergenza, per far fronte al nuovo contesto e individuare tempestivamente potenziali segnali di deterioramento della qualità degli attivi.
Con specifico riferimento alle misure di moratoria, ed al fine di limitare gli effetti delle misure di restrizione messe in atto per contenere la pandemia Covid-19, il gruppo UniCredit ha messo a disposizione della clientela un insieme di iniziative, le cui caratteristiche specifiche sono diverse in ciascun paese in termini di clienti di riferimento e di tipologia di prodotti, ed in genere consentono il rinvio del pagamento di rate e l'aumento della durata residua delle esposizioni creditizie.
Tra tali iniziative, alcune moratorie soddisfano specificatamente la definizione di "General Payment" (moratorie governative o assimilate non governative) secondo le "Linee guida in tema di moratorie, ex-lege e non, sui rimborsi di prestiti applicate alla luce della crisi Covid-19"17, pubblicate dall'EBA ad aprile 2020 (e aggiornate a settembre e dicembre 2020) in quanto ampiamente applicate dagli istituti creditizi sulla base di leggi nazionali, ovvero su iniziative private concordate a livello di industria/settore. Il gruppo UniCredit ha altresì messo in opera altre iniziative di moratoria non specificatamente riferite alle suddette linee guida EBA e concesse, quindi, come ulteriori strumenti di supporto alla clientela per far fronte al contesto di difficoltà ed indipendentemente dalla legislazione nazionale o da iniziative private industriali o settoriali.
Sulla base delle Linee guida EBA sopra menzionate, le Linee guida definite dalla Capogruppo indirizzano pertanto tutte le società sul processo di assegnazione del rating e sul trattamento regolamentare delle moratorie sopra menzionate e schemi di garanzia.
Nello specifico sono consentiti diversi trattamenti regolatori in termini di classificazione Forbearance e rilevazione del Default, in particolare dal punto di vista della valutazione delle inadempienze probabili (UTP - Unlikely To Pay):
la concessione delle moratorie di tipo General Payment non attiva automaticamente una classificazione di forbearance, tuttavia una specifica valutazione è volta a verificare la difficoltà finanziaria; in tal caso la valutazione di inadempienza probabile è applicata sia durante il periodo di moratoria sia subito dopo la sua conclusione;
per le altre iniziative di moratoria concesse specificatamente dalla Banca viene applicato invece il normale processo di forbearance che valuta la difficoltà finanziaria al momento della concessione; in tal caso la valutazione di inadempienza probabile è applicata al momento della concessione e dopo la stessa.
17 Linee guida EBA in tema di moratorie, ex-lege e non, sui rimborsi di finanziamenti applicate alla luce della crisi Covid-19 emesse il 2 aprile 2020 ("EBA/GL/2020/02") e successivo aggiornamento EBA/GL/2020/15.
Misure adottate nel contesto dell'epidemia Covid-19 dalle Autorità di vigilanza europee e dagli Stati membri nazionali
Linee guida specifiche sono stabilite altresì per l'assegnazione del rating con la richiesta di adottare un approccio prospettico per la componente qualitativa del rating con l'obiettivo di incorporare un potenziale rimbalzo macroeconomico combinato con le previsioni settoriali, se applicabile. Tali linee guida sono considerate valide fino alla durata delle General Payment Moratoria e fino alla fine del 2020 per le iniziative specifiche della Banca.
Rischio di liquidità
Il rallentamento dell'attività economica causato dal blocco dei movimenti e delle attività operative in Europa e dalle misure prese dai Governi per fronteggiare gli effetti dell'attuale emergenza sanitaria ed economica ha avuto un impatto sulle operazioni del Gruppo nei diversi Paesi del suo perimetro. I piani di gestione della business continuity sono stati attivati per assicurare il regolare svolgimento delle attività di tesoreria ed il regolare flusso informativo agli amministratori della banca ed ai supervisori.
Sebbene la situazione complessiva di liquidità del Gruppo sia sana e sotto controllo costante, alcuni rischi si possono materializzare nei prossimi mesi, condizionati al blocco e alle limitazioni alla mobilità imposte dal Governo e all'atteso recupero economico.
I rischi più rilevanti a cui il Gruppo è esposto sono: i) un uso eccezionalmente alto delle linee di credito revocabili ed irrevocabili da parte delle imprese; ii) la capacità di rifinanziare il debito istituzionale in scadenza ed i potenziali flussi di cassa o di beni in garanzia in uscita che il Gruppo potrebbe fronteggiare in caso di riduzione del rating delle banche o del debito sovrano delle geografie in cui il Gruppo opera. Inoltre, alcuni rischi possono emergere dai limiti applicati ai prestiti tra banche appartenenti a Paesi diversi e già inaspriti in alcuni Paesi.
Un importante fattore di mitigazione di questi rischi sono le direttive di gestione della banca riferite alle situazioni di emergenza, come delineate nel sistema di regole interne delle banche del Gruppo e le misure previste dalla Banca Centrale Europea, che hanno garantito una maggiore flessibilità nella gestione dell'attuale situazione di liquidità facendo leva sulle riserve di liquidità disponibili.
Rischio di mercato
Per quanto riguarda il rischio di mercato, i bruschi movimenti di mercato e l'incremento della relativa volatilità seguiti all'epidemia di Covid-19 si sono tradotti in un generale aumento delle metriche di misurazione del rischio sia manageriali che regolamentari. Di conseguenza, si è registrato un incremento degli RWA di rischio di mercato da modello interno. In risposta alla pandemia di Covid-19, il Parlamento europeo ha approvato una modifica del regolamento (UE) 575/2013 e (UE) 2019/876, che consente alle istituzioni di escludere dal calcolo dell'addendo quantitativo del moltiplicatore, gli sforamenti di VaR associati alle circostanze eccezionali legate al Covid-19, purché tali eccezioni non derivino da carenze del modello interno; questo ha consentito di ridurre l'impatto in termini di RWA di rischio di mercato da modello interno. Comunque, l'evoluzione della crisi e lo sviluppo delle metriche di rischio correlate è sotto stretto monitoraggio da parte di entrambe le funzioni di Rischio e di Business. L'approccio prudente adottato nella gestione delle posizioni dall'inizio della crisi si è tradotto in una progressiva riduzione dell'utilizzo dei limiti.
Rischi operativi
Per quanto riguarda i rischi operativi, sono state effettuate analisi volte a identificare i rischi derivanti dai cambiamenti di processo tempo per tempo adottati per tutelare la salute dei dipendenti e dei clienti.
Con riferimento ai rischi operativi individuati, si è poi proceduto alla valutazione dell'efficacia delle misure di mitigazione del rischio anche mediante analisi comparative tra diverse società controllate del Gruppo.
Inoltre, sono stati attivati specifici controlli di secondo livello finalizzati a presidiare le aree oggetto di cambiamenti più significativi. E' stato attivato un monitoraggio specifico degli incidenti operativi legati, anche indirettamente, all'epidemia Covid-19 per intercettare tempestivamente potenziali criticità di processo o comportamenti non adeguati.
Misure adottate nel contesto dell'epidemia Covid-19 dalle Autorità di vigilanza europee e dagli Stati membri nazionali
Riferimenti alle pubblicazioni BCE e EBA
12 marzo 2020:
- BCE: decisioni di Politica Monetaria;
- BCE: la Vigilanza Bancaria fornisce capitale temporaneo e sgravi operativi in risposta al coronavirus;
- BCE: annuncia misure per sostenere le condizioni di liquidità bancaria e l'attività del mercato monetario;
- BCE: annuncia un allentamento nelle condizioni per le operazioni di rifinanziamento a più lungo termine (targeted longer-term refinancing operations - TLTRO III);
- EBA: Dichiarazione sulle azioni per mitigare l'impatto del Covid-19 sul settore bancario della UE.
20 marzo 2020:
- BCE: la Vigilanza Bancaria offre ulteriore flessibilità alle banche in risposta al coronavirus;
- BCE: Domande più frequenti (FAQ) sulle misure regolamentari della BCE in risposta al coronavirus.
25 marzo 2020:
- EBA: Dichiarazione sull'applicazione del quadro regolamentare in materia di Default, Forbearance e IFRS9 alla luce delle misure del Covid-19;
- EBA: Dichiarazione sui problemi dei consumatori e dei pagamenti alla luce del Covid-19;
- EBA: Attività posticipate dell'EBA.
27 marzo 2020:
- EBA: comunicato stampa attraverso il quale viene richiesto alle Banche di non corrispondere dividendi almeno fino ad ottobre 2020, astenendosi peraltro dal riacquisto di azioni proprie finalizzato alla remunerazione degli azionisti.
31 marzo 2020:
- EBA fornisce ulteriori chiarimenti sulle misure per mitigare l'impatto del Covid-19 sul settore bancario dell'UE (Statement on supervisory reporting and Pillar 3 disclosures in light of Covid-19; Statement on dividends distribution, share buybacks and variable remuneration; Statement on actions to mitigate financial crime risks in the Covid-19 pandemic).
1 aprile 2020:
- BCE: IFRS9 nel contesto della pandemia di coronavirus (Covid-19).
2 aprile 2020:
EBA: Linee guida (EBA/GL/2020/02) in tema di moratorie, legislative e non, sui rimborsi di prestiti applicate alla luce della crisi Covid-19.
3 aprile 2020:
- BCBS: Misure per riflettere l'impatto del Covid-19 (orientamento sulle misure straordinarie per alleviare l'impatto economico e finanziario del Covid-19).
14 aprile 2020:
- BCE supporta le azioni macro-prudenziali definite in risposta alla pandemia da coronavirus.
16 aprile 2020:
- BCE fornisce una misura temporanea per mitigare il requisito patrimoniale per il rischio di mercato.
22 aprile 2020:
- EBA fornisce ulteriori indicazioni sull'uso della flessibilità in relazione a Covid-19 e chiede una maggiore attenzione ai rischi.
18 giugno 2020:
- EBA ha esteso le tempistiche di applicazione delle proprie Linee Guida sulle moratorie dei pagamenti fino al 30 settembre 2020.
26 giugno 2020:
- Pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell'UE del Regolamento CRR "Quick fix" che apporta modifiche mirate al "Capital Requirements Regulation" (CRR) e al "revised Capital Requirements Regulation" (CRR2).
28 luglio 2020:
- BCE raccomanda di non effettuare pagamenti di dividendi fino a gennaio 2021 e fornisce chiarimenti circa le tempistiche per il ristoro delle riserve.
Misure adottate nel contesto dell'epidemia Covid-19 dalle Autorità di vigilanza europee e dagli Stati membri nazionali
17 settembre 2020:
- Decisione della BCE sulla riduzione temporanea del coefficiente di leva finanziaria delle banche dopo aver dichiarato circostanze eccezionali dovute alla pandemia Covid-19.
21 settembre 2020:
- EBA elimina gradualmente le sue linee guida sulle moratorie legislative e non legislative per il rimborso dei prestiti.
2 dicembre 2020:
- EBA decide di riattivare le proprie Linee guida sulle moratorie legislative e non legislative.
15 dicembre 2020:
- BCE chiede alle banche di non distribuire o di limitare i dividendi fino a settembre 2021.
Misure adottate nel contesto dell'epidemia Covid-19 dalle Autorità di vigilanza europee e dagli Stati membri nazionali
Misure adottate nel contesto dell'epidemia Covid-19 dalle Autorità di vigilanza europee e dagli Stati membri nazionali
Ambito di applicazione
Ambito di applicazione
Denominazione della banca cui si applicano gli obblighi d'informativa
UniCredit S.p.A., Capogruppo del gruppo bancario "UniCredit" iscritto all'Albo dei Gruppi Bancari.
Illustrazione delle differenze nelle aree di consolidamento rilevanti per i fini prudenziali e di bilancio
In questa sezione dell'Informativa del gruppo UniCredit è riportata l'area di consolidamento prudenziale del gruppo UniCredit.
L'area di consolidamento è costruita secondo la normativa prudenziale e che la stessa differisce dall'area di consolidamento del Bilancio consolidato, che si riferisce allo standard IAS/IFRS con conseguenti differenze tra i dati finanziari presenti in questo documento e quelli inseriti nel Bilancio consolidato alla stessa data.
Tali diversi trattamenti sono esposti nelle liste presenti in questa sezione:
Entità consolidate
- società bancarie, finanziarie e strumentali controllate direttamente o indirettamente da UniCredit S.p.A. a cui si applica il metodo di consolidamento integrale;
- società bancarie, finanziarie e strumentali partecipate direttamente o indirettamente da UniCredit S.p.A. in misura pari o superiore al 20 per cento, quando siano controllate congiuntamente con altri soggetti e/o in base ad accordi con essi; a queste si applica il metodo di consolidamento proporzionale;
- altre società bancarie e finanziarie partecipate direttamente o indirettamente da UniCredit S.p.A. in misura pari o superiore al 20 per cento o comunque sottoposte a influenza notevole, cui si applica il metodo del patrimonio netto;
- imprese, diverse dalle società bancarie, finanziarie e strumentali, controllate direttamente o indirettamente da UniCredit S.p.A. in modo esclusivo
o congiunto oppure sottoposte ad influenza notevole, cui si applica il metodo del patrimonio netto.
Entità soggette al trattamento per i Fondi propri ai sensi degli articoli 46 e 48 del CRR
- società del settore finanziario in cui è detenuto un investimento non significativo / significativo, soggette a deduzione dai Fondi propri.
Nel contenuto della presente informativa che fa riferimento ai dati consolidati, non sono incluse le partecipazioni che singolarmente presentano un valore inferiore a 1.000 euro:
n.54 controllate e società a controllo congiunto
n.7 collegate
n.152 partecipazioni di minoranza iscritte nei portafogli "Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value" o "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva".
Si segnala che nel Bilancio consolidato sono ricomprese tra le partecipazioni n.130 imprese (n. 126 al 31 dicembre 2019) valutate al costo, controllate direttamente o da imprese consolidate integralmente, di cui:
n. 15 appartenenti al Gruppo Bancario (n.13 al 31 dicembre 2019, cfr. allegato 2 "Ambito di applicazione");
n. 115 non appartenenti al Gruppo Bancario (n. 113 al 31 dicembre 2019).
Residuano al 31 dicembre 2020 n.66 entità controllate non consolidate non ricomprese nella voce partecipazioni dello Stato Patrimoniale regolamentare.
In allegato 2 "Ambito di applicazione" al presente documento sono riportate le seguenti informazioni:
Aree di consolidamento rilevanti per i fini prudenziali e di bilancio al 31 dicembre 2020;
Denominazione di tutte le controllate non incluse nel consolidamento e ammontare aggregato delle loro deficienze patrimoniali rispetto ad eventuali requisiti patrimoniali obbligatori.
Cambio del metodo di consolidamento di Yapi Ve Kredi Bankasi A.Ş
Nell'ultimo trimestre del 2019, il Gruppo ha iniziato a porre in essere alcune transazioni che hanno condotto alla riduzione della partecipazione detenuta in Yapi Kredi Bank (YKB):
in data 25 novembre 2019, il Consiglio di Amministrazione di UniCredit S.p.A. ha approvato la cessione al Group Koç del 9,02% (vs 40,95% detenuto alla data) dell'investimento detenuto in YKB e nelle sue controllate; il closing di tale transazione è avvenuto nel primo trimestre 2020;
in data 5 febbraio 2020, UniCredit S.p.A. ha annunciato il lancio del collocamento di azioni ordinarie in YKB quotate alla Bosa valori di Istanbul, per una quota pari all'11,93% del capitale. L'accelerated book building (ABB) è stato completato con successo in data 6 febbraio 2020, con la cessione dell'intero 11,93% del capitale ad investitori istituzionali.
Pertanto, nel corso del primo trimestre 2020, le quote pari al 9,02% ed all'11,93% sono state oggetto di derecognition contabile, portando la capogruppo UniCredit S.p.A. a detenere in YKB una quota del 20% al 30 giugno 2020, rispetto al 40,95% iniziale.
Ambito di applicazione
In riferimento a tale quota residua del 20%, dal punto di vista regolamentare (rif. comunicato stampa pubblicato in data 11 marzo 2020), in data 10 marzo 2020 la Banca Centrale Europea ha notificato ad UniCredit la propria decisione di ammettere l'applicazione del metodo del patrimonio netto. Pertanto, a partire dal primo trimestre del 2020: (i) gli RWA consolidati del gruppo UniCredit non includono più la contribuzione proporzionale da parte di YKB (40,95% fino al quarto trimestre 2019; la riduzione di RWA in riferimento al primo trimestre del 2020 è risultata pari a circa 20 miliardi); (ii) la quota detenuta del 20% è soggetta al meccanismo della deduzione condizionale, applicabile agli investimenti significativi nelle entità del settore finanziario; (iii) i ratios consolidati di liquidità regolamentare del gruppo UniCredit non includono più YKB (100% fino al quarto trimestre
2019); (iv) le tabelle contenute nella presente informativa non includono la contribuzione proporzionale relativa a Yapi Ve Kredi Bankasi A.Ş, risultando valutata secondo il metodo del patrimonio netto ai fini regolamentari.
Ambito di applicazione
EU LI1 - Differenze tra il perimetro di consolidamento contabile e quello regolamentare e riconciliazione delle poste di bilancio con le categorie di rischio regolamentari(*)
(milioni di €)
A | B | C | |||
VALORI CONTABILI | VALORI CONTABILI | ||||
RIPORTATI NEI | IN BASE AL | ||||
DOCUMENTI DI | PERIMETRO DI | SOGGETTI AL | |||
BILANCIO | CONSOLIDAMENTO | RISCHIO DI | |||
DESCRIZIONE | PUBBLICATI(*) | REGOLAMENTARE(*) | CREDITO | SOGGETTI AL CCR | CARTOLARIZZAZIONE |
ATTIVO | |||||
Cassa e disponibilità liquide | 101.707 | 101.707 | 101.707 | - | - |
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto | 87.825 | 87.822 | 14.862 | 50.910 | 213 |
economico: | 72.705 | 72.705 | - | 49.707 | 70 |
a) Attività finanziarie detenute per la negoziazione | |||||
a.1) Pronti contro termine attivi | 1.887 | 1.887 | - | 1.887 | - |
a.2) Strumenti derivati | 45.162 | 45.162 | - | 45.092 | 70 |
b) Attività finanziarie designate al fair value | 226 | 226 | 165 | 157 | 61 |
c) Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | 14.894 | 14.891 | 14.697 | 1.046 | 82 |
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività | 72.737 | 72.690 | 71.562 | 17.856 | 1.128 |
complessiva | |||||
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: | 623.501 | 623.992 | 546.761 | 82.202 | 15.663 |
a) Crediti verso banche | 117.489 | 117.487 | 91.680 | 25.080 | - |
a.1) Pronti contro termine attivi | 25.080 | 25.080 | 25.080 | - | |
b) Crediti verso clientela | 506.012 | 506.505 | 455.081 | 35.757 | 15.663 |
b.1) Pronti contro termine attivi | 35.757 | 35.757 | - | 35.757 | - |
Derivati di copertura | 3.802 | 3.802 | - | 3.802 | - |
Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura | 3.886 | 3.886 | 3.886 | - | - |
generica (+/-) | |||||
Partecipazioni | 4.354 | 4.781 | 4.716 | - | - |
Riserve tecniche a carico dei riassicuratori | - | - | - | - | - |
Attività materiali | 9.939 | 9.164 | 9.164 | - | - |
Attività immateriali | 2.117 | 2.117 | 857 | - | - |
di cui: avviamento | - | - | - | - | - |
Attività fiscali: | 13.098 | 13.097 | 11.854 | - | - |
a) Correnti | 1.737 | 1.736 | 1.736 | - | - |
b) Differite | 11.361 | 11.361 | 10.118 | - | - |
Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione | 2.017 | 2.034 | 2.034 | - | - |
Altre attività | 6.473 | 7.118 | 7.074 | - | - |
Totale dell'attivo | 931.456 | 932.210 | 774.478 | 154.769 | 17.003 |
PASSIVO | |||||
Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: | 775.747 | 776.078 | - | 68.774 | - |
a) Debiti verso banche | 172.473 | 172.415 | - | 30.278 | - |
a.1) Pronti contro termine passivi | 30.278 | 30.278 | - | 30.278 | - |
b) Debiti verso clientela | 500.750 | 501.139 | - | 38.496 | - |
b.1) Pronti contro termine passivi | 38.496 | 38.496 | - | 38.496 | - |
c) Titoli in circolazione | 102.524 | 102.524 | - | - | - |
Passività finanziarie di negoziazione | 47.787 | 47.787 | - | 38.295 | - |
a) Strumenti derivati | 35.843 | 35.843 | - | 35.843 | - |
b) Pronti contro termine passivi | 2.452 | 2.452 | - | 2.452 | - |
Passività finanziarie designate al fair value | 10.568 | 10.568 | - | - | - |
Derivati di copertura | 5.699 | 5.699 | - | 5.699 | - |
Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di | 6.065 | 6.065 | - | - | - |
copertura generica (+/-) | |||||
Passività fiscali: | 1.358 | 1.306 | 1.194 | - | - |
a) Correnti | 792 | 775 | - | - | - |
b) Differite | 566 | 531 | 1.194 | - | - |
Passività associate ad attività in via di dismissione | 761 | 700 | - | - | - |
Altre passività | 12.749 | 13.306 | - | - | - |
Trattamento di fine rapporto del personale | 592 | 591 | - | - | - |
Fondi per rischi e oneri | 10.188 | 10.124 | - | - | - |
Totale del passivo | 871.514 | 872.224 | 1.194 | 112.768 | - |
Note: | |||||
(*) |
F | G |
VALORI CONTABILI DELLE POSTE DI BILANCIO(**) | |
NON SOGGETTI AI | |
REQUISITI IN | |
MATERIA DI FONDI | |
PROPRI O | |
SOGGETTI AL | SOGGETTI A |
RISCHIO DI | DEDUZIONE DAL |
MERCATO(***) | CAPITALE( **** ) |
- | - |
72.635 | 112 |
72.635 | - |
1.887 | - |
45.092 | - |
- | - |
- | 112 |
- | - |
- | 731 |
- | 727 |
- | - |
- | 4 |
- | - |
- | - |
- | - |
- | 65 |
- | - |
- | - |
- | 1.219 |
- | - |
- | 828 |
- | - |
- | 828 |
- | - |
- | 44 |
72.635 | 2.998 |
- | |
- | 707.304 |
- | 142.137 |
- | - |
- | 462.643 |
- | - |
- | 102.524 |
47.787 | - |
35.843 | - |
2.452 | - |
- | 10.568 |
- | - |
- | 6.065 |
- | 1.067 |
- | 775 |
- | 292 |
700 | |
- | 13.306 |
- | 591 |
- | 10.124 |
47.787 | 749.725 |
D
E
Le differenze tra gli importi di cui alle colonne a) e b) sono sostanzialmente imputabili alla diversa composizione dei perimetri IAS/IFRS rispetto ai perimetri regolamentari (rif. Allegato 2 - Ambito di applicazione).
Tra gli elementi del passivo esposti nella tavola non sono riportate le voci del patrimonio netto già oggetto di esposizione nella tavola
"Riconciliazione dello Stato Patrimoniale contabile e regolamentare con riconduzione agli elementi dei Fondi Propri", entro la sezione "Fondi Propri" del presente documento.
Ambito di applicazione
(**)
La ripartizione dei valori della colonna b) nelle colonne da c) a f) è stata effettuata in coerenza con il seguente approccio:
per le voci dell'attivo in funzione delle tipologie di rischio a cui ciascuna voce di bilancio può essere soggetta, considerando anche gli elementi che generano un assorbimento patrimoniale nullo;
per le voci del passivo considerando l'ammontare delle passività che concorrono al calcolo delle attività ponderate per il rischio oppure sono utilizzate in compensazione di elementi dell'attivo.
La somma dei valori esposti nelle colonne da c) a g) può essere diverso dall'importo in colonna b) per i seguenti motivi:
alcuni elementi sono soggetti a più tipologie di rischio nell'ambito del framework regolamentare (e.g. derivati e pronti contro termine attivi classificati nella voce "Attività finanziarie detenute per la negoziazione");
in riferimento ad attività e passività fiscali gli ammontari esposti nelle colonne c) e g): (i) includono gli effetti derivanti dall'aggiustamento transitorio di IFRS9; (ii) sono espressi al netto delle passività fiscali differite secondo le regole di compensazione definite dal CRR, che sono differenti dalle logiche di netting contabile riflesse nei valori di bilancio in colonna b).
(***)
L'ammontare esposto nella colonna f) non corrisponde a quanto riportato nella colonna "Perimetro VaR" della tabella "Legame tra le misure di rischio di mercato e le poste a bilancio", all'interno della sezione "Rischi di mercato" del presente documento, in quanto i valori di bilancio esposti in tale tabella si riferiscono al perimetro di consolidamento civilistico.
( **** )
L'ammontare esposto nella colonna g) include:
per le voci dell'attivo, gli elementi soggetti a deduzione dai Fondi Propri per un ammontare totale di 2.998 miliardi (in coerenza, con riferimento alla tabella "Modello per la pubblicazione delle informazioni sui Fondi Propri" esposta all'interno della sezione "Fondi Propri" del presente documento, con la somma delle voci 8, 10, 15, 20a e 55; la somma di tali elementi differisce per un ammontare pari a 39 milioni in quanto l'effetto positivo derivante dall'aggiustamento transitorio di IFRS9 connesso alla voce 10 è riportato nella voce 9);
per la voce delle "Attività Fiscali", l'ammontare (pari a 828 milioni) tiene conto dell'effetto positivo derivante dall'aggiustamento transitorio IFRS9 (pari a 39 milioni). Con riferimento alla tabella "Modello per la pubblicazione delle informazioni sui Fondi Propri" la voce 10 non include l'effetto positivo derivante dall'aggiustamento transitorio di IFRS9 che è riportato nella voce 9;
per la voce delle "Attività Immateriali", l'ammontare: (i) riflette l'applicazione della nuova metodologia per il calcolo della deduzione per i software assets in linea con l'articolo 36 (1) (b) del CRR; (ii) è rappresentato al netto delle passività fiscali differite (pari a 55 milioni) utilizzate in riduzione dell'ammontare della deduzione;
per le voci del passivo, oltre all'ammontare degli elementi del passivo che non rientrano nel framework di calcolo delle attività ponderate per il rischio (per un totale di 750 miliardi), l'ammontare delle passività fiscali differite (pari a 292 milioni), includono gli effetti derivanti dall'aggiustamento transitorio di IFRS9, e sono utilizzate in riduzione delle attività fiscali differite che si basano sulla redditività futura e non derivano da differenze temporanee soggette a deduzione dei Fondi Propri.
Ambito di applicazione
EU LI2 - Principali differenze tra gli importi delle esposizioni determinate a fini regolamentari e i valori contabili determinati in base al perimetro di consolidamento regolamentare(*)
(milioni di €)
Valore contabile delle attività in base al
perimetro di consolidamento regolamentare
1
(come nella tabella EU LI1) (**)
2
Valore contabile delle passività in base al perimetro di consolidamento regolamentare (come nella tabella EU LI1) (***)
3
4
Importo netto totale in base al perimetro di consolidamento regolamentare ( **** ) Importi fuori bilancio
5
6
Differenze per Cartolarizzazioni (A) Differenze per SFT (B)
7
8
9
10
Differenze per Derivati (C) Differenze per rettifiche di valore (D) Contributi prefinanziati al fondo di garanzia Differenze per esposizioni on-balance (E)
11
Importi delle esposizioni considerate ai fini regolamentari
A | B | C | D |
ESPOSIZIONI SOGGETTE A | |||
SCHEMA DELLA | |||
RISCHIO DI CREDITO | CCR | CARTOLARIZZAZIONE | |
774.478 | 154.769 | 17.003 | |
1.194 | 112.768 | - | |
774.478 | 154.769 | 17.003 | |
80.710 | - | - | |
- | - | 669 | |
- | (95.355) | - | |
- | (17.892) | - | |
13.423 | - | - | |
- | 1.763 | - | |
(12.737) | - | - | |
855.874 | 43.285 | 17.673 |
946.251
113.962
946.251
342.611
669
(95.355)
(17.892)
13.423
1.763
(12.737)
916.832
Nota:
Il valore dell'esposizione soggetta al requisito regolamentare (i.e. EAD) esposta nella presente tabella (916.832 milioni) non è in quadratura con la voce A.1 della tabella "Adeguatezza Patrimoniale", colonna "Importi non ponderati" (902.348 milioni) poiché include il valore di EAD per le seguenti voci:
Esposizioni verso controparti centrali nella forma di contributi prefinanziati al fondo garanzia;
Altre attività diverse dai crediti.
EU LIA - Commento sulle differenze tra gli importi delle esposizioni determinate a fini regolamentari e i valori contabili (note riferite alla tabella sopra)
(*)
La presente tabella espone la riconduzione tra (i) valore di bilancio sul perimetro di consolidamento regolamentare (come esposto nella tabella EU LI 1) e (ii) valore dell'esposizione soggetta al requisito regolamentare (i.e. EAD) per le posizioni soggette a rischio di credito, rischio di controparte, framework delle cartolarizzazioni.
Si precisa che nella presente tabella non sono esposte (i) le esposizioni soggette a rischi di mercato per cui il concetto di EAD non è strettamente applicabile e (ii) le esposizioni soggette a deduzione dai Fondi Propri.
(**)
Con riferimento alla riga 1, l'ammontare nelle colonne da b) a d) corrisponde al valore di bilancio sul perimetro di consolidamento regolamentare delle attività esposto nelle colonne c) - e) della tavola EU LI 1 del presente documento.
(***)
Con riferimento alla riga 2, l'ammontare nelle colonne b) e c) corrisponde al valore di bilancio sul perimetro di consolidamento regolamentare delle passività esposto rispettivamente nelle colonne c) e d) della tavola EU LI 1 del presente documento.
( **** )
L'ammontare riportato nella riga 3 coincide con quanto esposto nella riga 1, in quanto eventuali compensazioni contabili di attività e passività sono già riflesse negli ammontari rappresentati in riga 1.
A.
La variazione positiva connessa alle "Differenze per cartolarizzazioni" si riferisce principalmente a:
posizioni verso le cartolarizzazioni dove il Gruppo ha un ruolo di sponsor. La rappresentazione "linea per linea" comporta l'iscrizione nel bilancio consolidato:
- direttamente delle attività detenute dai veicoli, per quelli oggetto di consolidamento, in sostituzione dei precedenti finanziamenti ad essi concessi
o delle passività sottoscritte dalle società del Gruppo, ora oggetto di elisione;
- dei finanziamenti nei confronti delle sottostanti Purchase companies, nel caso di veicoli di livello subordinato non consolidati.
Ambito di applicazione
Nel caso di Purchase companies non consolidate, il Bilancio consolidato, pur non comprendendo le attività iscritte nei libri di queste ultime, rappresenta l'ammontare massimo del rischio sostenuto dal Gruppo, che, nel caso di Purchase companies finanziate integralmente dai conduits oggetto di consolidamento, corrisponde all'ammontare delle attività delle Purchase companies medesime.
A livello regolamentare il rischio verso il Programma Conduit (ABCP) è misurato dalla linea di liquidità fornita dal Gruppo a ciascuna Purchase Company (per maggiori dettagli si faccia riferimento alla sezione "Esposizioni in posizioni verso la cartolarizzazione" del presente documento);
garanzie con effetto sul valore dell'esposizione.
B.
La variazione negativa connessa alle "Differenze per SFT" si riferisce principalmente ai seguenti effetti riconosciuti nel calcolo dell'esposizione soggetta al requisito regolamentare (i.e. EAD) ai sensi del CRR:
applicazione di accordi di compensazione (i.e. master netting agreement);
applicazione dei modelli EEPE per il calcolo dell'EAD;
inclusione delle garanzie reali secondo il metodo integrale di valutazione degli SFT.
C.
La variazione negativa connessa alle "Differenze per derivati" si riferisce principalmente ai seguenti effetti riconosciuti nel calcolo dell'esposizione soggetta al requisito regolamentare (i.e. EAD) ai sensi del CRR:
inclusione nel perimetro del rischio di controparte anche dei derivati con fair value negativo rappresentati contabilmente tra le passività;
applicazione dei modelli EEPE per il calcolo dell'EAD;
applicazione dei master netting agreement e compensazione con collateral su derivati OTC.
D.
La variazione positiva connessa alle "Differenze per rettifiche di valore" si riferisce all'inclusione delle rettifiche di valore su crediti nel calcolo dell'EAD per le esposizioni valutate con i metodi IRB.
E.
La variazione negativa connessa alle "Differenze per esposizioni on-balance" si riferisce principalmente all'esclusione del framework del rischio di credito di:
cash collateral postato a fronte di derivati OTC passivi soggetti a master netting agreement, il cui ammontare è stato ricompreso nel calcolo dell'EAD per il rischio di controparte (rif. nota C);
attività fornite come garanzia reale ad una CCP che non sono aggredibili in caso di procedura concorsuale, qualora la CCP diventi insolventi (margine segregato); l'ente può attribuire un valore dell'esposizione pari a zero alle esposizioni al rischio di controparte per tali attività ai sensi dell'articolo 306 del CRR;
garanzie con effetto sul valore dell'esposizione.
Ambito di applicazione
Applicazione degli obblighi in materia di informativa su base consolidata e per le filiazioni più importanti
Come previsto dall'articolo 13 del Regolamento (UE) n. 575/2013 ("CRR") e successivi aggiornamenti, il gruppo UniCredit, in qualità di "ente impresa madre nell'UE", rispetta gli obblighi di cui alla parte otto sulla base della situazione consolidata.
Inoltre, le grandi filiazioni e le filiazioni di interesse rilevante nel rispettivo mercato locale, che pubblicano le informazioni specificate agli articoli 437, 438, 440, 442, 450, 451, 451a e 453 (su base individuale o subconsolidata), sono le seguenti:
Informativa su base individuale:
- UniCredit Bank AG.
Informativa su base subconsolidata:
- UniCredit Bank Austria AG;
- UniCredit Banka Slovenija DD;
- Zagrebačka Banka DD;
- UniCredit Bulbank AD;
- UniCredit Bank Czech Republic and Slovakia, a.s.;
- UniCredit Bank Hungary Zrt;
- UniCredit Bank SA (Romania).
Impedimenti giuridici o sostanziali, attuali o prevedibili, che ostacolano il rapido trasferimento di risorse patrimoniali o di fondi all'interno del Gruppo
Patti parasociali, requisiti regolamentari e accordi contrattuali possono limitare la capacità del Gruppo di accedere alle attività o regolare le passività delle entità controllate o restringere la possibilità di queste ultime di distribuire capitale e/o dividendi.
Con riferimento ai patti parasociali si segnala che relativamente alle entità consolidate UniCredit BPC Mortgages S.r.l. e UniCredit OBG S.r.l., società costituite ex legge 130/99 per l'esecuzione di operazioni di cartolarizzazione o di emissione di obbligazioni bancarie garantite, sono presenti patti parasociali che consentono la distribuzione di dividendi solo una volta soddisfatte le pretese creditorie dei creditori garantiti e dei portatori delle obbligazioni bancarie garantite.
Nell'ambito dell'operazione di scissione del ramo CEE Banking da UniCredit Bank Austria AG (UCBA) a UniCredit S.p.A, perfezionatasi nel corso del 2016, UniCredit S.p.A. ha sottoscritto un accordo con UniCredit Bank Austria AG e i suoi azionisti di minoranza che prevede fino al 30 giugno 2024 l'impegno di UniCredit a: (i) non deliberare, in qualità di azionista di UniCredit Bank Austria AG, distribuzioni di dividendi di quest'ultima qualora, anche in conseguenza della distribuzione, il CET1 ratio (individuale e consolidato) scendesse al di sotto della soglia del (a) 14% o (b) del più alto tasso minimo di CET1 richiesto al momento dal quadro normativo applicabile, più eventuali buffer richiesti, e (ii) sostenere ogni decisione manageriale e delibera consiliare di UCBA volta a salvaguardare tali requisiti di CET1.
Il gruppo UniCredit è un gruppo bancario soggetto alla disciplina prevista dalla Direttiva (UE) 2019/878 del Parlamento europeo e del Consiglio (cosiddetta CRD V), che modifica la direttiva 2013/36/UE sull'"accesso all'attività degli enti creditizi e sulla vigilanza prudenziale sugli enti creditizi e sulle imprese di investimento" e dal Regolamento (UE) 2019/876 del Parlamento europeo e del Consiglio (cosiddetta CRR 2), che modifica il regolamento (UE) n.575/2013 relativo ai "requisiti prudenziali per gli enti creditizi e le imprese di investimento" e che controlla istituti finanziari soggetti alla medesima disciplina.
La capacità delle banche e delle altre società vigilate controllate di distribuire capitale o dividendi è, quindi, vincolata al rispetto di detta disciplina sia in termini di requisiti patrimoniali che in termini di "Ammontare Massimo Distribuibile" nonché dall'eventuale ulteriore normativa applicabile a livello nazionale e da ulteriori raccomandazioni emanate, tempo per tempo, dalle autorità competenti.
In particolare, con riferimento alle misure adottate nel contesto dell'epidemia Covid-19 dalle Autorità di vigilanza europee, la Banca Centrale
Europea (BCE) il 15 dicembre 2020 ha emesso la raccomandazione "sulla distribuzione di dividendi nel corso della pandemia COVID-19 e che abroga la raccomandazione BCE/2020/35 (BCE/2020/62)" chiedendo alle banche di limitare la distribuzione di dividendi in contanti e il riacquisto di azioni proprie fino al 30 settembre 2021. Secondo la raccomandazione, i dividendi devono rimanere entro il 15% dell'utile cumulato del 2019-2020 aggiustato per alcune componenti neutrali sul calcolo del CET1 e non superare 20 punti base in termini di coefficiente di CET1. Questa raccomandazione abroga le precedenti misure della stessa BCE datate 27 luglio 2020 e 27 marzo 2020 che, integrando la misura di EBA del 31 marzo 2020, avevano sospeso il pagamento del dividendo 2019. Le distribuzioni ordinarie di Unicredit S.p.A. nel 2021 rispetteranno i vincoli previsti dalla raccomandazione (per i dettagli si rimanda al capitolo Fondi Propri, paragrafo "Utile/perdita di periodo consolidato riconosciuto nei Fondi Propri").
Infine, anche in considerazione di raccomandazioni ricevute dalle Autorità di vigilanza locali, talune società controllate del gruppo UniCredit, nel corso del 2020, hanno annullato la delibera di distribuzione del dividendo 2019.
Ambito di applicazione
I requisiti patrimoniali richiesti per il 2021 al gruppo UniCredit condivisi con la Banca Centrale Europea (BCE), anche a seguito del Supervisory Review Evaluation Process (SREP) condotto nel 2020, sono superiori a quelli minimi previsti dalla normativa citata. Per l'informativa dei requisiti patrimoniali del gruppo UniCredit per il 2020 e i risultati del processo SREP 2019, si rimanda al capitolo "Fondi Propri".
Per quanto riguarda invece le controllate, si segnala che presso alcune giurisdizioni e altre entità estere del Gruppo possono essere presenti impegni a mantenere il capitale regolamentare al di sopra delle soglie normative minime anche a seguito del processo SREP posto in essere a livello locale.
Con riferimento alla liquidità disponibile a livello di Gruppo, questa risente, in termini di libera circolazione tra entità basate in paesi diversi, di talune limitazioni connesse ai limiti prudenziali delle "Grandi esposizioni", secondo le definizioni regolamentari del CRR e sulla base delle decisioni adottate in materia dagli Stati Membri (in tema di "cross border intragroup exposures"), alcune delle quali adottate di recente nell'ambito delle misure volte a fronteggiare la recente emergenza sanitaria: ne consegue che parte della liquidità disponibile può essere soggetta ad impedimenti che ne limitano il suo trasferimento tra entità del Gruppo. Ulteriori dettagli sono riportati nella Nota integrativa consolidata al 31 dicembre 2020, Parte E - Informazioni sui rischi e sulle politiche di copertura, Sezione 2 - Rischi del consolidato prudenziale, 2.4 Rischio di liquidità.
Con riferimento agli accordi contrattuali si segnala che il gruppo UniCredit ha emesso strumenti finanziari il cui rimborso anticipato, riacquisto o ripagamento prima della loro scadenza contrattuale è subordinato all'autorizzazione da parte dell'autorità competente. Il valore contabile di tali strumenti al 31 dicembre 2020 è pari a 40.199 milioni e include gli strumenti di capitale e gli strumenti eleggibili ai fini TLAC.
Al 31 dicembre 2020, il gruppo UniCredit ha in essere alcuni accordi di alleanza, nonché alcuni patti parasociali stipulati con altre controparti nell'ambito di accordi di co-investimento (e.g. accordi per la costituzione di joint venture), con particolare riferimento al settore assicurativo. Nell'ambito di tali accordi, come da prassi di mercato, sono previste clausole protettive dell'investimento che, a seconda dei casi, consentono alle parti di negoziare le rispettive posizioni sull'investimento sottostante in caso di "uscita" dallo stesso, attraverso meccanismi di obbligo ad acquistare e/o obbligo a vendere. Tali previsioni trovano normalmente applicazione dopo un determinato periodo di tempo e/o al verificarsi di specifici eventi, anche collegati agli accordi di distribuzione sottostanti.
Al 31 dicembre 2020, UniCredit S.p.A. non ha in essere impegni definitivi ad acquistare le partecipazioni di pertinenza di una o più controparti contrattuali.
Ambito di applicazione
Ambito di applicazione
Fondi Propri
Fondi Propri
A partire dall'1 gennaio 2014, il calcolo dei requisiti di capitale tiene conto del quadro regolamentare denominato "Basilea 3", trasposto nel Regolamento n.575/2013/UE relativo ai requisiti prudenziali per gli enti creditizi e le imprese di investimento (Capital Requirements Regulation - "CRR"), aggiornato con il Regolamento n.876/2019 ("CRR2") e successivamente modificato con il Regolamento 873/2020, e nella Direttiva 2013/36/UE sull'accesso all'attività degli enti creditizi e sulla vigilanza prudenziale sugli enti creditizi e sulle imprese di investimento (Capital Requirements Directive IV - "CRDIV"), secondo il recepimento nella normativa regolamentare italiana.
Tale regolamentazione prevede la seguente articolazione dei Fondi Propri:
Capitale di Classe 1 (Tier 1 Capital), composto a propria volta da:
- Capitale primario di Classe 1 (Common Equity Tier 1 - CET1) e
- Capitale aggiuntivo di Classe 1 (Additional Tier 1 - AT1);
Capitale di Classe 2 (Tier 2 - T2).
La somma del Capitale di Classe 1 e del Capitale di Classe 2 compone il Totale dei Fondi Propri (Total Capital).
Si segnala che, nell'ambito dell'aggiornamento al Regolamento n.575/2013 trasposto nel Regolamento n.876/2019 (i.e. CRR2), le principali modifiche che hanno impatti sul calcolo dei Fondi Propri di Gruppo applicabili a partire dal 30 giugno 2019 riguardano le condizioni di computabilità degli strumenti di capitale aggiuntivo di Classe 1 e di capitale di Classe 2. In particolare, a fronte delle nuove condizioni previste dagli articoli 52 e 63 del CRR2, è stato introdotto un regime di grandfathering con durata fino al 28 giugno 2025 applicabile agli strumenti emessi prima del 27 giugno 2019 che non rispettino le nuove condizioni di computabilità (rif. articolo 494b del CRR2); si precisa che tale regime si va a sommare al regime di grandfathering già previsto ai sensi degli articoli 484 - 491 del CRR.
Requisiti e riserve di capitale18 per il gruppo UniCredit
I requisiti minimi di capitale applicabili al Gruppo al 31 dicembre 2020 sono pari ai seguenti ratio patrimoniali (Pillar 1) in coerenza con l'articolo 92 del CRR:
CET1: 4,50%
T1: 6,00%
Total Capital: 8,00%
In aggiunta a tali livelli patrimoniali, per il 2020 il Gruppo deve inoltre rispettare i seguenti requisiti:
1,75%, requisito di Pillar 2 (Pillar 2 Requirement) richiesto in coerenza con i risultati SREP; l'applicazione anticipata dell'articolo 104a della Direttiva CRDV, quale misura straordinaria emanata dalla BCE per far fronte all'emergenza sanitaria del Covid-19, consente alle banche di soddisfare il requisito di Pillar 2 con strumenti di capitale aggiuntivo di classe 1 e di classe 2 (i.e. almeno 75% con Tier 1 ed almeno 56,25% con Common Equity Tier 1).
2,50%, riserva di conservazione del capitale ("CCB" buffer), in coerenza con l'articolo 129 della CRDIV;
1,00%, riserva per gli enti a rilevanza sistemica globale ("G-SII" buffer)19;
0,04%, riserva di capitale anticiclica20 (CCyB buffer), in coerenza con l'articolo 130 della CRDIV, calcolata trimestralmente.
Pertanto, al 31 dicembre 2020, il Gruppo deve rispettare i seguenti requisiti complessivi:
CET1: 9,03%
T1: 10,85%
Total Capital: 13,29%
18 La riserva di capitale a fronte del rischio sistemico (systemic risk buffer), volta a prevenire ed attenuare il rischio sistemico o macroprudenziale non ciclico di lungo periodo non previsto dal CRR, non è applicabile al 31 dicembre 2020 in Italia.
19 Si precisa che la Banca d'Italia ha inoltre identificato il gruppo UniCredit come istituzione a rilevanza sistemica nazionale, decidendo di applicare una riserva di capitale aggiuntiva (O-SII buffer); il livello della riserva di capitale O-SII è pari a 0,75% nel 2020, e raggiungerà il livello target dell'1,00% nel 2021. Va tuttavia considerato che l'articolo 131.14 della CRD IV richiede l'applicazione della riserva di capitale più elevata tra la riserva di capitale per le G-SII e la riserva di capitale per le O-SII; pertanto il gruppo UniCredit deve rispettare il requisito connesso alla riserva di capitale G-SII pari all'1,00% per il 2020.
20 Valore arrotondato alla seconda cifra decimale. Con riferimento al 31 dicembre 2020: (I) la riserva anticiclica da applicare è generalmente pari a 0%, con l'eccezione dei seguenti paesi: Repubblica Ceca (0,50%); Hong Kong (1,00%); Norvegia (1,00%); Slovacchia (1,00%); Lussemburgo (0,25%); Bulgaria (0,50%) (II) con riferimento all'esposizione verso le controparti Italiane, la Banca d'Italia ha identificato il tasso pari allo 0%.
Fondi Propri
Di seguito si riporta uno schema di sintesi dei requisiti di capitale e delle riserve per il gruppo UniCredit che evidenzia anche i requisiti di "Total SREP Capital Requirement" (TSCR) e i requisiti di "Overall Capital Requirement" (OCR) richiesti a seguito degli esiti dello SREP condotto nel 2019 ed applicabili per il 2020.
La tabella riflette l'applicazione anticipata dell'articolo 104a.4 della CRDV, come sopra specificato.
Requisiti e riserve di capitale per il gruppo UniCredit nel 2020
REQUISITO | CET1 | T1 | TOTAL CAPITAL |
A) Requisiti di Pillar 1 4,50% 6,00% 8,00% | |||
B) Requisiti di Pillar 2 0,98% 1,31% 1,75% | |||
C) TSCR (A+B) 5,48% 7,31% 9,75% | |||
D) Requisito combinato di riserva di capitale: 3,54% 3,54% 3,54% | |||
di cui: 1. riserva di conservazione del capitale (CCB) 2,50% 2,50% 2,50% | |||
2. riserva per gli enti a rilevanza sistemica globale (G-SII) 1,00% 1,00% 1,00% | |||
3. riserva di capitale anticiclica specifica per UniCredit (CCyB) 0,04% 0,04% 0,04% | |||
E) OCR (C+D) 9,03% 10,85% 13,29% |
Note connesse ai Requisiti di Pillar 2:
CET1: tale ammontare rappresenta la quota minima di requisito SREP da coprire tramite CET1, nell'assunzione, verificata per il quarto trimestre
2020, che l'ammontare di AT1 ecceda il minimo regolamentare pari all'1,50% (i.e. essendo pari a 2,26%).
T1: tale ammontare rappresenta la quota minima di requisito SREP da coprire tramite il T1, nell'assunzione, verificata per il quarto trimestre 2020,
che l'ammontare di T2 ecceda il minimo regolamentare pari al 2,00% (i.e. essendo pari a 2,50%).
La tabella di seguito riporta i ratios patrimoniali transitori21 del gruppo UniCredit al 31 dicembre 2020 ed il confronto con i periodi precedenti.
Ratios patrimoniali transitori del gruppo UniCredit al 31 dicembre 2020
UNICREDIT GROUP RATIO PATRIMONIALI TRANSITORI | 4° TRIM 20 | 3° TRIM 20 | 2° TRIM 20 | 1° TRIM 20 | 4° TRIM 19 | |
RATIOS | DELTA T/T | DELTA A/A | ||||
CET1 Capital ratio 15,96% | 0,81% | 2,74% | 15,15% | 14,54% | 13,44% | 13,22% |
Tier 1 Capital ratio 18,22% | 0,89% | 3,32% | 17,33% | 16,63% | 15,48% | 14,90% |
Total capital ratio 20,72% | 0,86% | 3,03% | 19,86% | 19,44% | 18,01% | 17,69% |
Ratios patrimoniali transitori di UniCredit S.p.A.
La tabella di seguito riporta i ratios patrimoniali transitori22 di UniCredit S.p.A. al 31 dicembre 2020 ed il confronto con i periodi precedenti.
Ratios patrimoniali transitori di UniCredit S.p.A.
UNICREDIT SPA - RATIO PATRIMONIALI TRANSITORI | 4° TRIM 20 | 3° TRIM 20 | 2° TRIM 20 | 1° TRIM 20 | 4° TRIM 19 | |
RATIOS | DELTA T/T | DELTA A/A | ||||
CET1 Capital ratio 22,50% | -0,22% | 1,38% | 22,71% | 21,61% | 20,95% | 21,11% |
Tier 1 Capital ratio 26,37% | -0,06% | 2,33% | 26,43% | 25,14% | 24,40% | 24,04% |
Total Capital ratio 30,68% | -0,00% | 1,81% | 30,68% | 29,78% | 28,47% | 28,86% |
Utile/perdita di periodo consolidato riconosciuto nei Fondi Propri
Al 31 dicembre 2020, il gruppo UniCredit ha registrato una perdita di -2.785 milioni, riconosciuta interamente nei Fondi Propri.
Il 15 dicembre 2020, facendo seguito alla comunicazione del 28 luglio 2020, la BCE ha pubblicato la raccomandazione, dal titolo "ECB asks banks to refrain from or limit dividends until September 2021", in cui viene richiesto alle banche di limitare il pagamento di dividendi al minore tra (i) 15% dell'utile cumulato rettificato riferito al periodo 2019-20 e (ii) 20 punti base del CET1 ratio. Per UniCredit, il valore minore è rappresentato dal 15% ("ECB cap") dell'utile cumulato riferito agli anni 2019 e 2020, rettificato come da raccomandazione della BCE.
In particolare, in accordo con la raccomandazione della BCE, l'utile cumulato rettificato riferito al periodo 2019-20 a livello consolidato, sul quale è applicato il 15% di payout ratio, è calcolato rettificando il profitto/ perdita dei seguenti item: (i) svalutazione di avviamento e attività immateriali, (ii) svalutazione delle attività fiscali differite che dipendono dalla redditività futura e non derivano da differenze temporanee al netto delle passività fiscali associate, (iii) riclassifica da riserve relative ad altre componenti di conto economico complessivo accumulate a conto economico e (iv) pagamento di cedole relative a strumenti Capitale aggiuntivo di classe 1 contabilizzati a patrimonio netto.
21 Gli aggiustamenti transitori al 31 dicembre 2020 sono: (i) il regime di grandfathering per gli strumenti di Additional Tier 1 e Tier 2, e (ii) regime transitorio IFRS9 applicabile a partire dal 30 giugno 2020.
22 L'aggiustamento transitorio al 31 dicembre 2020 è connesso al regime di grandfathering per gli strumenti di Additional Tier 1 e Tier 2.
Fondi Propri
L'ammontare che risulta dal calcolo è pari a 447 milioni, la cui distribuzione è prevista per (i) il 60% tramite dividendo in contanti (268 milioni) e per (ii) il 40% tramite riacquisto di azioni (179 milioni). La componente in contanti del dividendo è stata dedotta dai Fondi Propri al quarto trimestre 2020, mentre la componente di riacquisto di azioni sarà dedotta una volta ricevuta l'autorizzazione da BCE.
Fondi Propri consolidati transitori
Gli aggiustamenti transitori al 31 dicembre 2020 sono relativi a:
grandfathering per gli strumenti di AT1 e T2: si evidenzia che risulta applicabile il 20% del limite di phase-out per gli strumenti di Capitale Aggiuntivo di Classe 1 e Capitale di Classe 2 soggetti a grandfathering, in coerenza con l'articolo 486 del CRR (30% nel 2019). E' inoltre applicabile (fino al 2025) il nuovo regime di grandfathering secondo l'articolo 494b del CRR2, applicabile agli strumenti di Capitale Aggiuntivo di Classe 1 e Capitale di Classe 2 emessi prima del 27 giugno 2019 che non rispettano le nuove condizioni di computabilità introdotte dagli articoli 52 e 63 del CRR2;
aggiustamento transitorio IFRS9: a partire dal giugno 2020, il gruppo UniCredit ha ricevuto dall'Autorità Competente l'autorizzazione ad applicare le disposizioni transitorie in materia di IFRS9 di cui all'articolo 473a del CRR. L'approccio metodologico è riportato nel paragrafo seguente.
Disposizioni transitorie connesse all'applicazione del principio IFRS9
A partire dall'1 gennaio 2018, è entrato in vigore il principio contabile IFRS9, che prevede un nuovo framework per il calcolo degli accantonamenti su crediti basato sulle perdite attese invece che sulle perdite sostenute. Al momento della prima applicazione, il gruppo UniCredit ha deciso di non applicare l'aggiustamento transitorio previsto nel CRR relativo ad IFRS9.
Essendo ancora possibile per il gruppo UniCredit beneficiare delle disposizioni transitorie IFRS9 per via della possibilità concessa dalla norma di modificare, per una sola volta durante il periodo transitorio, la scelta effettuata in fase iniziale, e anche alla luce della raccomandazione emanata dalla BCE in data 20 marzo 2020 indirizzata agli istituti che non avevano già implementato le disposizioni transitorie relative a IFRS9, il gruppo UniCredit ha richiesto all'Autorità Competente l'autorizzazione per l'applicazione dell'aggiustamento transitorio secondo il quadro rivisto dal CRR2, sia per la componente statica (i.e. effetti della prima adozione contabilizzati al 1 gennaio 2018) che per la componente dinamica (i.e. considerando separatamente (i) l'aumento delle LLP tra l'1 gennaio 2018 e l'1 gennaio 2020 e (ii) l'aumento delle rettifiche di valore su crediti contabilizzate dopo il 1 gennaio 2020). L'Autorità Competente ha concesso l'autorizzazione ad applicare le disposizioni transitorie di cui all'articolo 473a del CRR a partire dal secondo trimestre 2020.
Da un punto di vista metodologico, è opportuno ricordare che l'aggiustamento transitorio IFRS9 rappresenta un aggiustamento positivo "una tantum" da rilevare nel calcolo del CET1, che non genera impatti indiretti sul calcolo di altri elementi del CET1 se non sull'importo delle attività fiscali differite derivanti da differenze temporali. A tal proposito, considerando quanto disposto dall'articolo 473a, paragrafo 7, del CRR2, la parte di DTA derivante da differenze temporali connessa all'aggiustamento transitorio deve essere esclusa dall'importo delle DTA da dedurre dal CET1 dopo aver effettuato la compensazione regolamentare.
Con riferimento ad ogni componente dell'aggiustamento transitorio, è opportuno menzionare i seguenti aspetti connessi all'impostazione del calcolo:
la componente statica dell'aggiustamento transitorio deve considerare (rif. agli elementi A2,SA e A2,IRB, art.473a) l'intero ammontare delle rettifiche di valore su crediti, sia riferite ad attività in bonis che ad attività deteriorate, separatamente per le esposizioni standard (STD) e IRB, contabilizzate in fase di First Time Adoption del principio contabile IFRS9. Ai sensi dell'articolo 473a del CRR2 modificato, l'aggiustamento transitorio corrispondente alla componente statica è calcolato applicando i seguenti fattori percentuali: 70% per il 2020, 50% per il 2021, 25% per il 2022, 0% a partire dal 2023;
la componente dinamica dell'aggiustamento transitorio include solo le rettifiche di valore su crediti riferite alle attività in bonis (ossia la somma delle rettifiche di valore su crediti determinate ai sensi IFRS9 classificate come Stage 1 e Stage 2) secondo quanto previsto dall'articolo 473a, paragrafo 3. Inoltre, la componente dinamica si compone dei due elementi seguenti:
- elemento 1: l'incremento delle rettifiche di valore su crediti tra il 1 gennaio 2020 e il 1 gennaio 2018; nel caso delle esposizioni IRB l'importo delle rettifiche di valore su crediti viene ridotto, ad entrambe le date, dalle perdite attese regolamentari (EL). L'elemento 1 è soggetto alle seguenti percentuali transitorie (le stesse applicate alla componente statica): 70% per il 2020, 50% per il 2021, 25% per il 2022, 0% a partire dal 2023;
- elemento 2: l'aumento delle rettifiche di valore su crediti registrate dopo il 1 gennaio 2020. Nel caso delle esposizioni IRB, l'ammontare delle rettifiche di valore su crediti è ridotto della perdita attesa regolamentare (EL) sia al 1 gennaio 2020 che alle successive date di riferimento. L'elemento 2 è soggetto alle seguenti percentuali transitorie: 100% per il 2020 e 2021, 75% per il 2022, 50% per il 2023, 25% per il 2024, 0% a partire dal 2025;
in ultimo, secondo quanto previsto dall'articolo 473a, paragrafo 7, del CRR2 modificato, l'adeguamento transitorio applicato al CET1 e relativo al portafoglio delle esposizioni standard (i.e. ABSA) deve riflettersi nel calcolo transitorio delle attività ponderate per il rischio, al fine di considerare l'aumento del valore dell'esposizione determinato conformemente all'articolo 111, paragrafo 1, del CRR e dovuto al minore importo delle rettifiche di valore su crediti che riduce il CET1.
Al quarto trimestre del 2020, in termini quantitativi, l'aggiustamento transitorio IFRS9 ha portato un effetto positivo sul CET1 pari a 2,6 miliardi, uguale a 81 punti base; quindi, mentre il Ratio Transitorio di CET1 è pari a 15,96%, il ratio Fully Loaded di CET1 è pari a 15,14%. Inoltre, alla stessa data, l'aggiustamento transitorio IFRS9 ha avuto un impatto negativo sul T2 pari a -0,4 miliardi originato dal ricalcolo dell'eccedenza delle rettifiche di valore relative al portafoglio IRB computabile nel T2.
Fondi Propri
Nuovo framework prudenziale per il trattamento dei software assets
L'articolo 36(1)(b) del CRR è stato modificato, come parte del "Risk Reduction Measures package", introducendo un'esenzione dalla deduzione dei software assets dal Capitale primario di classe 1, con l'obiettivo principale di incoraggiare gli investimenti in software in un contesto di evoluzione del settore bancario in un ambiente più digitale. Viste anche le misure adottate per fronteggiare l'epidemia Covid-19, questo Regolamento è entrato in vigore il giorno successivo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dell'EU, avvenuta in data 22 dicembre 2020, quindi risulta applicabile dal quarto trimestre 2020.
In particolare, con riferimento a ciascuna componente da calcolare per l'applicazione del nuovo framework prudenziale, è opportuno menzionare le seguenti interpretazioni del Regolamento:
l'ammortamento prudenziale deve essere calcolato a livello di singolo software asset, tenendo in considerazione i seguenti aspetti:
- durata: a differenza di quello contabile, per il quale la durata dell'ammortamento delle attività immateriali deve riflettere solamente la loro vita utile, la durata dell'ammortamento prudenziale coincide con il minore tra la vita utile di ciascun software e 3 anni;
- data di inizio: l'ammortamento prudenziale e quello contabile devono partire nello stesso momento, ovvero quando il software diviene disponibile per l'utilizzo;
l'ammontare da dedurre dal Capitale primario di classe 1 è calcolato sottraendo l'ammortamento contabile cumulato dall'ammortamento prudenziale cumulato;
l'ammontare da ponderare al 100% è calcolato sottraendo l'ammontare dedotto dal Capitale primario di classe 1 dal valore contabile netto dell'asset;
nel caso in cui l'ammortamento dell'asset non fosse ancora iniziato (quindi il software è ancora in fase di costruzione), l'ammontare della deduzione sarebbe pari al suo valore netto contabile alla data di riferimento e l'ammontare da ponderare al 100% sarebbe pari a zero.
In termini quantitativi, al 31 dicembre 2020, il nuovo trattamento prudenziale dei software assets determina un effetto positivo di circa 22 punti base per il Gruppo UniCredit a livello consolidato, derivante da: (i) una minor deduzione dal Capitale primario di classe 1 per 736 milioni (deduzione di 1.269 milioni al quarto trimestre 2020, in confronto ad una deduzione di 2.005 milioni al terzo trimestre 2020); (ii) un'aumento delle attività ponderate per il rischio per 857 milioni.
Requisiti di capitale da detenere, a seguito delle misure adottate nel contesto dell'epidemia di Covid-19, fornite dalle Autorità di vigilanza europee
Tra le misure emanate dalla BCE nel 2020 alla luce degli effetti economici derivanti dall'emergenza sanitaria Covid-19, si riepilogano di seguito le principali novità in termini di requisiti di capitale:
le banche possono operare temporaneamente al di sotto della Pillar II Guidance (P2G), ed al di sotto della riserva di conservazione del capitale (CCB);
le banche sono autorizzate a utilizzare parzialmente strumenti di capitale che non si qualificano come capitale primario di classe 1 (ad es. strumenti di Additional Tier 1 o di Tier 2) per soddisfare il requisito di Pillar II (P2R) grazie all'anticipazione dell'applicazione dell'articolo 104a, paragrafo 4 della CRD V, la cui entrata in vigore era inizialmente prevista nel 2021. Di conseguenza, a fronte del requisito di Pillar 2 richiesto in coerenza con i risultati dello SREP e pari a 1,75%, il gruppo UniCredit deve rispettare mediante il Capitale Primario di Classe 1 almeno lo 0,98%, e mediante il Capitale di Classe 1 almeno l'1,31%, coerentemente con quanto esposto nella tabella "Requisiti e riserve di capitale per il gruppo UniCredit nel 2020", riportata nella presente sezione;
le banche, a seguito della raccomandazione della BCE del 15 dicembre 2020 (BCE/2020/62) che aggiorna la comunicazione del 28 luglio 2020 (BCE/2020/35), dovrebbero limitare il pagamento di dividendi al minore tra (i) 15% dell'utile cumulato rettificato riferito al periodo 2019-20 e (ii) 20 punti base del CET1 ratio".
Revisione Coefficienti di riserva di capitale anticiclica, a seguito delle misure adottate nel contesto dell'epidemia di Covid-19, fornite dalle Autorità di vigilanza europee
La riserva di capitale anticiclica (CCyB buffer), in coerenza con l'articolo 130 della CRDIV viene calcolata trimestralmente.
Durante il terzo trimestre del 2020, a seguito dell'emergenza sanitaria Covid-19 e in seguito ad alcuni rilasci già applicati nel primo e nel secondo trimestre 2020, alcune Autorità Nazionali hanno rivisto i coefficienti di riserva di capitale anticiclica applicabili agli stati, con l'obiettivo di ridurre il requisito di capitale da detenere a fronte della stessa.
I coefficienti applicabili al quarto trimestre del 2020 risultano invariati rispetto al terzo trimestre 2020, la riserva di capitale anticiclica del gruppo UniCredit, pari a 0,04%, è in linea con il terzo trimestre 2020.
Deduzione per investimenti in società del settore finanziario ed attività fiscali differite che dipendono dalla redditività futura e derivano da differenze temporanee
In riferimento al 31 dicembre 2020, UniCredit eccede la soglia di deduzione condizionale connessa a investimenti significativi in strumenti di capitale primario di classe 1 emessi da entità del settore finanziario e attività fiscali differite che dipendono dalla redditività futura e derivano da differenze temporanee generando una deduzione complessiva dal Capitale Primario di Classe 1 pari a 104 milioni. A tal proposito, si precisa che l'ammontare totale di attività fiscali differite che dipendono dalla redditività futura e derivano da differenze temporanee sommato agli strumenti del capitale primario di classe 1 emessi da soggetti del settore finanziario in cui UniCredit ha un investimento significativo e detenuti da UniCredit direttamente, indirettamente e sinteticamente, eccede la soglia del 17,65% dell'importo residuo degli elementi del capitale primario di classe 1 a seguito dell'applicazione delle rettifiche e delle detrazioni di cui agli articoli da 32 a 36 del CRR.
Si precisa inoltre che il valore riportato in questa voce non tiene conto degli effetti derivanti dall'aggiustamento transitorio dovuto a IFRS9.
Fondi Propri
Fondo Atlante e Italian Recovery Fund (ex Fondo Atlante II)
Al 31 dicembre 2020, l'investimento detenuto da UniCredit nelle quote del Fondo Atlante e nell'Italian Recovery Fund (ex Fondo Atlante II), pari a circa 350 milioni, è sostanzialmente riferito ad investimenti in note di cartolarizzazione connesse a crediti deteriorati: il trattamento regolamentare delle quote dei Fondi iscritte nel bilancio di UniCredit prevede l'applicazione dell'articolo 128 del CRR (Posizioni associate a un rischio particolarmente elevato).
In riferimento agli impegni residui, pari a 9 milioni, il trattamento regolamentare prevede l'applicazione di un fattore di conversione del 100% ("rischio pieno" in applicazione dell'Allegato I del CRR) ai fini del calcolo delle relative attività di rischio ponderate.
Conglomerato finanziario
Alla data del 31 dicembre 2020, il gruppo UniCredit risulta esonerato dalla vigilanza supplementare, pur essendo riconosciuto come conglomerato finanziario dal Joint Committee (rif. comunicazione JC 2020 68).
1. Capitale primario di Classe 1 (Common Equity Tier 1 - CET1)
Il Capitale primario di Classe 1 (Common Equity Tier 1 - CET1) è composto prevalentemente dai seguenti elementi:
Principali elementi del Capitale primario di Classe 1, riconosciuti soltanto se possono essere utilizzati senza restrizioni e senza indugi dall'ente per la copertura dei rischi o delle perdite nel momento in cui tali rischi o perdite si verificano: (I) strumenti di capitale (azioni ordinarie) purché siano soddisfatte le condizioni di cui all'articolo 28 o, ove applicabile, all'articolo 29 del CRR; (II) sovrapprezzi di emissione relativi agli strumenti di cui al punto (I); (III) utili non distribuiti; (IV) altre componenti di conto economico complessivo accumulate; (V) altre riserve; si comprendono inoltre tra gli elementi del Capitale primario di Classe 1 anche gli interessi di minoranza per l'ammontare computabile riconosciuto dal CRR.
Filtri prudenziali del Capitale primario di Classe 1: (I) filtro su utili connessi a margini futuri derivanti da operazioni di cartolarizzazione; (II) filtro connesso alle riserve di valore equo relative ai profitti e alle perdite generati dalla copertura dei flussi di cassa degli strumenti finanziari che non sono valutati al valore equo; (III) filtro connesso ai profitti e le perdite sulle passività dell'ente, valutate al valore equo, dovuti all'evoluzione del merito di credito dell'ente; (IV) filtro connesso ai profitti e le perdite su derivati passivi dovuti a variazioni del merito di credito dell'ente; (V) filtro relativo alle rettifiche di valore supplementari (prudent valuation).
Detrazioni dagli elementi del Capitale primario di Classe 1: (I) attività immateriali; (II) attività fiscali differite (DTA) che si basano sulla redditività futura e che non derivano da differenze temporanee; (III) eccedenza delle perdite attese rispetto alle rettifiche di valore (shortfall) per le posizioni valutate secondo metodi IRB; (IV) attività dei fondi pensione a prestazioni definite nel bilancio dell'ente; (V) strumenti propri del capitale primario di Classe 1 detenuti dall'ente direttamente, indirettamente e sinteticamente, compresi gli strumenti propri del capitale primario di Classe 1 che l'ente ha l'obbligo reale o eventuale di acquistare, in virtù di un obbligo contrattuale esistente; (VI) esposizioni dedotte dal Capitale primario di Classe 1 in luogo della ponderazione al 1.250% tra gli RWA; (VII) investimenti non significativi in strumenti di CET1 emessi da società del settore finanziario (dedotti per la quota eccedente la soglia normativamente prevista); (VIII) attività fiscali differite (DTA) che dipendono dalla redditività futura e derivano da differenze temporanee ed investimenti significativi in strumenti di CET1 emessi da società del settore finanziario (dedotti per la quota eccedente le soglie normativamente previste).
Al 31 dicembre 2020, il Capitale primario di Classe 1 è composto da azioni ordinarie emesse da UniCredit S.p.A., pari a 20.439 milioni; tra gli altri elementi, la presente voce non include 609 milioni connessi alle azioni ordinarie sottostanti il contratto di Usufrutto (Cashes), che sono riclassificati, come risultato del calcolo del Phase-out secondo le regole del grandfathering del CRR1, nel capitale aggiuntivo di classe 1 per 517 milioni e nel capitale di classe 2 per 92 milioni.
2. Capitale aggiuntivo di Classe 1 (Additional Tier 1 - AT1)
Gli elementi positivi dell'AT1 sono rappresentati da: (I) strumenti di capitale, riconosciuti soltanto se rispettano le condizioni di cui all'articolo 52 del CRR2; (II) sovrapprezzi di emissione relativi agli strumenti di cui al punto (I); (III) strumenti di capitale computabili nei Fondi Propri in ragione delle disposizioni transitorie previste dal CRR e dal CRR2 (c.d. grandfathering). Si comprendono inoltre tra gli elementi del Capitale Aggiuntivo di Classe 1 anche gli interessi di minoranza per l'ammontare computabile non riconosciuto già nel Capitale Primario di Classe 1.
3. Capitale di Classe 2 (Tier 2 - T2)
Gli elementi positivi del T2 sono rappresentati da: (I) strumenti di capitale e prestiti subordinati, quando sono rispettate le condizioni di cui all'articolo 63 del CRR2; (II) sovrapprezzi di emissione relativi agli strumenti di cui al punto (I); (III) eventuali eccedenze delle rettifiche di valore rispetto alle perdite attese per le posizioni ponderate secondo i metodi IRB; (IV) strumenti di capitale e prestiti subordinati computabili nei Fondi Propri in ragione delle disposizioni transitorie previste dal CRR e dal CRR2 (cosiddetto grandfathering). Si comprendono inoltre tra gli elementi del Capitale di Classe 2 anche gli interessi di minoranza per l'ammontare computabile non riconosciuto già nel Capitale di Classe 1 e gli strumenti di Capitale di Classe 2 emessi da filiazioni per l'ammontare computabile riconosciuto ai sensi del CRR.
Alla data del 31 dicembre 2020, i Fondi Propri del Gruppo:
non includono gli strumenti con maturity di 7 anni con un piano di ammortamento contrattuale con inizio prima del 5° anno, emessi dopo la data del 31 dicembre 2011;
includono, tra gli strumenti grandfathered soggetti all'articolo 484(5) del CRR, gli strumenti emessi prima del 31 dicembre 2011 e soggetti a regime di granfathering ai sensi del CRR;
includono gli strumenti emessi prima del 27 giugno 2019, soggetti a grandfathering secondo l'articolo 494b del CRR2.
Fondi Propri
Modello per la pubblicazione delle informazioni sui Fondi Propri(*) - (Articolo 492, paragrafo 3 e 4 del CRR)
(milioni di €)
31.12.2020 | 31.12.2019 | ||
Capitale primario di classe 1 (CET1): strumenti e riserve | |||
1 | Strumenti di capitale e le relative riserve sovrapprezzo azioni (A) | 29.820 | 33.591 |
di cui: Azioni ordinarie | 29.820 | 33.591 | |
2 | Utili non distribuiti (B) | 23.023 | 16.372 |
3 | Altre componenti di conto economico complessivo accumulate (e altre riserve) (C) | 1.715 | 1.852 |
5 | Interessi di minoranza (importo consentito nel capitale primario di classe 1 consolidato) | 90 | 122 |
5a | Utili di periodo verificati da persone indipendenti al netto di tutti gli oneri o dividendi prevedibili | - | 1.967 |
6 | Capitale primario di classe 1 (CET1) prima delle rettifiche regolamentari | 54.648 | 53.904 |
Capitale primario di classe 1 (CET1): rettifiche regolamentari | |||
7 | Rettifiche di valore supplementari | (195) | (184) |
8 | Attività immateriali (al netto delle relative passività fiscali) (D) | (1.221) | (2.815) |
9 | Aggiustamento transitorio connesso a IFRS9 (E) | 2.648 | - |
10 | Attività fiscali differite che dipendono dalla redditività futura,escluse quelle derivanti da differenze temporanee (al netto delle passività fiscali dove siano soddisfatte le condizioni di cui all' articolo 38 (3)) (F) | (867) | (698) |
11 | Riserve di valore equo relative agli utili e alle perdite generati dalla copertura dei flussi di cassa | 48 | 72 |
12 | Importi negativi risultanti dal calcolo degli importi delle perdite attese | (14) | (11) |
14 | Utili o perdite su passività valutate al valore equo dovuti alle variazioni del merito di credito | 51 | (63) |
15 | Attività dei fondi pensione a prestazioni definite | (44) | (41) |
16 | Strumenti propri di capitale primario di classe 1 detenuti dall'ente direttamente o indirettamente | (11) | (8) |
20 | Altre deduzioni del capitale di classe 1 dovute all'articolo 3 del CRR (G) | (114) | - |
20a | Importo dell'esposizione dei seguenti elementi, che possiedono i requisiti per ricevere un fattore di ponderazione del rischio pari al 1250%, quando l'ente opta per la deduzione | (69) | (102) |
20c | di cui: Posizioni verso cartolarizzazioni | (69) | (102) |
22 | Importo eccedente la soglia del 17,65% (H) | (104) | - |
23 | di cui: Strumenti di capitale primario di classe 1 di soggetti del settore finanziario detenuti dall'ente direttamente o indirettamente, quando l'ente ha un investimento significativo in tali soggetti | (61) | - |
25 | di cui: Attività fiscali derivanti da differenze temporanee | (43) | - |
25a | Perdite relative all'esercizio in corso (I) | (2.785) | - |
28 | Totale delle rettifiche regolamentari al capitale primario di classe 1 (CET1) | (2.677) | (3.850) |
29 | Capitale primario di classe 1 (CET1) | 51.971 | 50.054 |
Capitale aggiuntivo di classe 1 (AT1): strumenti | |||
30 | Strumenti di capitale (J) | 4.953 | 3.713 |
33 | Importo degli elementi ammissibili di cui all'articolo 484 (4) soggetti a eliminazione progressiva dal capitale aggiuntivo di classe 1 (K) | 2.402 | 2.658 |
34 | Capitale di classe 1 ammissibile incluso nel capitale aggiuntivo di classe 1 consolidato (compresi gli interessi di minoranza non inclusi nella riga 5) emesso da filiazioni e detenuto da terzi | 27 | 20 |
36 | Capitale aggiuntivo di classe 1 (AT1) prima delle rettifiche regolamentari | 7.382 | 6.392 |
Capitale aggiuntivo di classe 1 (AT1): rettifiche regolamentari | |||
37 | Strumenti propri di capitale aggiuntivo di classe 1 detenuti dall'ente direttamente o indirettamente | (32) | (29) |
40 | Strumenti di capitale aggiuntivo di classe 1 di soggetti del settore finanziario detenuti dall'ente direttamente, indirettamente o sinteticamente quando l'ente ha un investimento significativo in tali soggetti (importo superiore alla soglia del 10% e al netto di posizioni corte ammissibili) | - | (3) |
43 | Totale delle rettifiche regolamentari al capitale aggiuntivo di classe 1 (AT1) | (32) | (32) |
44 | Capitale aggiuntivo di classe 1 (AT1) | 7.350 | 6.360 |
45 | Capitale di classe 1 (T1= CET1 + AT1) | 59.321 | 56.414 |
Fondi Propri
segue: Modello per la pubblicazione delle informazioni sui Fondi Propri(*) - (Articolo 492, paragrafo 3 e 4 del CRR)
(milioni di €)
31.12.2020 | 31.12.2019 | ||
Capitale di classe 2 (T2): strumenti e accantonamenti | |||
46 | Strumenti di capitale (L) | 7.963 | 9.656 |
47 | Importo degli elementi ammissibili di cui all'articolo 484 (5), soggetti a eliminazione progressiva dal capitale di classe 2 | 92 | 68 |
48 | Strumenti di Fondi Propri ammissibili inclusi nel capitale di classe 2 consolidato (compresi gli interessi di minoranza e strumenti di capitale aggiuntivo di classe 1 non inclusi nella riga 5 o nella riga 34) emessi da filiazioni e detenuti da terzi | 452 | 533 |
50 | Rettifiche di valore su crediti | 996 | 1.072 |
51 | Capitale di classe 2 (T2) prima delle rettifiche regolamentari | 9.503 | 11.330 |
Capitale di classe 2 (T2): rettifiche regolamentari | |||
52 | Strumenti propri di capitale di classe 2 detenuti dall'ente direttamente o indirettamente e prestiti subordinati | (106) | (193) |
55 | Strumenti di capitale di classe 2 e prestiti subordinati di soggetti del settore finanziario detenuti dall'ente direttamente o indirettamente, quando l'ente ha un investimento significativo in tali soggetti (al netto di posizioni corte ammissibili) (M) | (836) | (570) |
56 | Rettifiche regolamentari applicate al capitale di classe 2 in relazione agli importi soggetti a trattamento pre-CRR e trattamenti transitori, soggetti a eliminazione progressiva ai sensi del regolamento (UE) No 575/2013 (ossia importi residui CRR) (N) | (419) | - |
57 | Totale delle rettifiche regolamentari al capitale di classe 2 (T2) | (1.360) | (763) |
58 | Capitale di classe 2 (T2) | 8.143 | 10.568 |
59 | Capitale totale (TC= T1+T2) | 67.464 | 66.982 |
60 | Totale delle attività ponderate per il rischio | 325.665 | 378.718 |
Coefficienti e riserve di capitale | |||
61 | Capitale primario di classe 1 (in percentuale dell'importo dell'esposizione al rischio) | 15,96% | 13,22% |
62 | Capitale di classe 1 (in percentuale dell'importo dell'esposizione al rischio) | 18,22% | 14,90% |
63 | Capitale totale (in percentuale dell'importo dell'esposizione al rischio) | 20,72% | 17,69% |
64 | Requisito della riserva di capitale specifica dell'ente (requisito relativo al capitale primario di classe 1 a norma dell'articolo 92 (1) (a)), più requisiti della riserva di conservazione del capitale, della riserva di capitale anticiclica, della riserva di capitale a fronte del rischio sistemico, della riserva di capitale degli enti a rilevanza sistemica, in percentuale dell'importo dell'esposizione al rischio) (O) | 8,04% | 8,09% |
65 | di cui: Requisito della riserva di conservazione del capitale | 2,50% | 2,50% |
66 | di cui: Requisito della riserva di capitale anticiclica | 0,04% | 0,09% |
67a | di cui: Riserva di capitale dei Global Systemically Important Institutions (G-SII - enti a rilevanza sistemica a livello globale) o degli Other Sistemically Important Institution (O-SII - enti a rilevanza sistemica) | 1,00% | 1,00% |
68 | Capitale primario di classe 1 disponibile per le riserve di capitale (in percentuale dell'importo dell'esposizione al rischio) (P) | 7,92% | 5,13% |
Importi inferiori alle soglie di deduzione (prima della ponderazione del rischio) | |||
72 | Capitale di soggetti del settore finanziario detenuto direttamente o indirettamente, quando l'ente non ha un investimento significativo in tali soggetti (importo inferiore alla soglia del 10% e al netto di posizioni corte ammissibili) | 1.788 | 1.694 |
73 | Strumenti di capitale primario di classe 1 di soggetti del settore finanziario detenuti dall'ente direttamente o indirettamente, quando l'ente ha un investimento significativo in tali soggetti (importo inferiore alla soglia del 10% e al netto di posizioni corte ammissibili) | 4.432 | 3.924 |
75 | Attività fiscali differite che derivano da differenze temporanee (importo inferiore alla soglia del 10%, al netto delle relative passività fiscali per le quali sono soddisfatte le condizioni di cui all'articolo 38 (3)) (Q) | 3.087 | 3.359 |
Massimali applicabili per l'inclusione di accantonamenti nel capitale di classe 2 | |||
78 | Rettifiche di valore su crediti incluse nel capitale di classe 2 in relazione alle esposizioni soggette al metodo basato sui rating interni (prima dell'applicazione del massimale) (Q) | 3.032 | 1.784 |
79 | Massimale per l'inclusione di rettifiche di valore su crediti nel capitale di classe 2 nel quadro del metodo basato sui rating interni (Q) | 996 | 1.072 |
Strumenti di capitale soggetti a eliminazione progressiva (applicabile soltanto tra il 1 gennaio 2014 e il 1 gennaio 2022) | |||
82 | Attuale massimale sugli strumenti di capitale aggiuntivo di classe 1 soggetti a eliminazione progressiva | 517 | 775 |
83 | Importo escluso dal capitale aggiuntivo di classe 1 in ragione al massimale (superamento del massimale dopo i rimborsi e le scadenze) | 287 | 243 |
84 | Attuale massimale sugli strumenti di capitale di classe 2 soggetti a eliminazione progressiva | 1.266 | 1.900 |
Note:
(*) Le sotto voci valorizzate a zero ovvero non applicabili non sono riportate.
La tabella sopra esposta è oggetto di riconduzione dei dati alle altre tabelle dell'Informativa come rappresentato nell'Allegato 3.
Fondi Propri
Note alla tabella "Modello per la pubblicazione delle informazioni sui Fondi Propri (Articolo 492, paragrafo 3 e 4 del CRR)"
Laddove non diversamente specificato gli ammontari contenuti nelle note riportate di seguito fanno riferimento al 31 dicembre 2020. Con riferimento agli aggiustamenti transitori al 31 dicembre 2020, si evidenzia che:
risulta applicabile il 20% del limite di phase-out per gli strumenti di Capitale Aggiuntivo di Classe 1 e Capitale di Classe 2 soggetti a grandfathering, in coerenza con l'articolo 486 del CRR (30% nel 2019) - rif. voci 33 e 47 della tabella;
è inoltre in vigore dal 27 giugno 2019 il nuovo regime di grandfathering secondo l'articolo 494 b) del CRR2, applicabile agli strumenti di Capitale Aggiuntivo di Classe 1 e Capitale di Classe 2 emessi prima del 27 giugno 2019 che non rispettano le nuove condizioni di computabilità introdotte dagli articoli 52 e 63 del CRR2;
è stato deciso di applicare il regime transitorio legato all'introduzione del principio contabile IFRS9 secondo l'articolo 473a del Regolamento UE 873/2020 che aggiorna il Regolamento UE 876/2019.
A.
La presente voce non include 609 milioni connessi alle azioni ordinarie sottostanti il contratto di Usufrutto (Cashes), riclassificati come risultato del calcolo del Phase-out secondo le regole del grandfathering della CRR1, nel capitale aggiuntivo di classe 1 nella voce "33. Importo degli elementi ammissibili di cui all'articolo 484 (4) e le relative riserve sovrapprezzo azioni, soggetti a eliminazione progressiva dal capitale aggiuntivo di Classe 1" per 517 milioni e nella voce "47 Importo degli elementi ammissibili di cui all'articolo 484 (5), soggetti a eliminazione progressiva dal capitale di classe 2" per 92 milioni. La variazione rispetto al 31 dicembre 2019 (negativa per 3.770 milioni) è riferita principalmente alla neutralizzazione dalle riserve sovrapprezzo della Riserva negativa di FTA connessa a IFRS9 di UniCredit S.p.A. (negativa per 2.759 milioni) e ad altri effetti per 1.079 milioni relativi al pagamento delle cedole e al ripianamento della perdita di esercizio 2019 di UniCredit S.p.A. in coerenza con l'autorizzazione ricevuta dall'Autorità di vigilanza.
B.
La variazione rispetto al 31 dicembre 2019 (positiva per 6.651 milioni) riflette principalmente: (i) la riallocazione nella presente voce dell'utile dell'esercizio 2019 (pari a 3.373 milioni inclusivo dei dividendi riferiti al FY2019 non distribuiti nel corso del 2020 a fronte della raccomandazione 2020/19 emanata da BCE il 27 marzo 2020) e (ii) il ripianamento della Riserva FTA IFRS9 di UniCredit S.p.A. (effetto positivo per 2.759 milioni). Si precisa che al 31 dicembre 2020, tale voce include, in detrazione, la componente del dividendo in contanti riferito al FY2020 (pari a 268 milioni) oggetto di distribuzione nel 2021. L'ammontare del dividendo in contanti coincide con il 60% della distribuzione di capitale del 2020, calcolata come il 15% dell'utile cumulato riferito agli anni 2019 e 2020, rettificato - come da raccomandazione della BCE - reintegrando nel profitto gli impatti a conto enconomico che non incidono sulla posizione patrimoniale.
C.
La variazione rispetto al 31 dicembre 2019 (negativa per 138 milioni) è riferita principalmente a: (i) variazione negativa su perdite attuariali (pari a 427 milioni), (ii) variazione positiva della riserva oscillazione cambi (pari a 417 milioni), (iii) variazione positiva della riserva di copertura di flussi di cassa (pari a 24 milioni, soggetta al filtro prudenziale per il calcolo dei Fondi Propri incluso alla voce "11. Riserve di valore equo relative agli utili e alle perdite generati dalla copertura dei flussi di cassa") e (iv) altre variazioni principalmente dovute al pagamento delle cedole degli strumenti di Capitale Aggiuntivo di Classe 1 (negativa per 87 milioni).
D.
La variazione rispetto al 31 dicembre 2019 (positiva per 1.594 milioni) è principalmente riferita a: (i) il nuovo trattamento regolamentare relativo ai software assets in linea con l'articolo 36 (1) (b) del CRR (che genera una minore deduzione dal Capitale primario di classe 1 per un importo pari a 707 milioni) e (ii) la svalutazione dell'avviamento (pari a 886 milioni). Per maggiori dettagli sulla svalutazione dell'avviamento, si prega di fare riferimento al Bilancio consolidato del gruppo UniCredit, Nota integrativa consolidata Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Attivo, Sezione 10 - Attività immateriali - Voce 100.
E.
A partire dal 30 giugno 2020 UniCredit ha deciso di applicare le disposizioni transitorie legate all'entrata in vigore del principio contabile IFRS9 ai sensi dell'articolo 473a del Regolamento EU 873/2020 pubblicato in data 27 giugno 2020 che aggiorna il Regolamento UE 876/2019. Il valore riportato nella presente voce (pari a 2.648 milioni) include i seguenti aggiustamenti transitori: i) componente statica per 1.593 milioni (percentuale applicabile nel 2020 pari al 70%); ii) componente dinamica per 912 milioni (percentuale applicabile nel 2020 pari al 100%); iii) attività fiscali differite che dipendono dalla redditività futura e non derivano da differenze temporanee per 39 milioni; iv) sterilizzazione del valore eccedente la soglia del 17,65% del CET1 per 104 milioni a seguito dell'esclusione nel calcolo del netting regolamentare delle attività fiscali differite che dipendono dalla redditività futura e derivano da differenze temporanee generate in seguito all'entrata in vigore del principio contabile IFRS9.
F.
Il valore incluso nella presente voce (pari a 867 milioni) non tiene conto degli effetti derivanti dall'aggiustamento transitorio dovuto a IFRS9 che sono riportati nella voce "9 Aggiustamento transitorio connesso a IFRS9".
Fondi Propri
G.
A partire dal 31 dicembre 2020 l'ammontare incluso in questa voce (negativo per 114 milioni) include la deduzione aggiuntiva sul Capitale primario di classe 1 in linea con l'Articolo 3 del CRR e in accordo con le linee guida della BCE sui crediti deteriorati.
H.
Con riferimento al 31 decembre 2020, l'ammontare riporta l'eccedenza rispetto alla soglia di deduzione condizionale ai sensi dell'articolo 48 del CRR "Soglie per l'esenzione della detrazione dal capitale primario di classe 1". Nello specifico, le attività fiscali differite che dipendono dalla redditività futura e derivano da differenze temporanee, sommate agli strumenti del capitale primario di classe 1 emessi da soggetti del settore finanziario in cui UniCredit S.p.A. ha un investimento significativo e detenuti direttamente, indirettamente e sinteticamente, superano il 17,65% dell'importo residuo degli elementi del capitale primario di classe 1 a seguito dell'applicazione delle rettifiche e delle detrazioni di cui agli articoli da 32 a 36 del CRR. Si precisa inoltre che il valore riportato in questa voce non tiene conto degli effetti derivanti dall'aggiustamento transitorio dovuto a IFRS9 che è riportato nella voce "9 Aggiustamento transitorio connesso a IFRS9".
I.
La perdita di periodo consolidata al 31 dicembre 2020 (pari a 2.785 milioni) è dedotta interamente dal Capitale Primario di Classe 1 ai sensi dell'articolo 36(1)(a) del CRR.
J.
La variazione rispetto al 31 dicembre 2019 (positiva per 1.240 milioni) è dovuta interamente all'emissione nel primo trimestre del 2020 di un nuovo strumento (ISIN XS2121441856).
K.
L'ammontare include le azioni ordinarie sottostanti il contratto di Usufrutto (Cashes), per 517 milioni (per i restanti 92 milioni inclusi nella voce "47. Importo degli elementi ammissibili di cui all'articolo 484 (5), soggetti a eliminazione progressiva dal capitale di classe 2"), e gli strumenti di capitale aggiuntivo di Classe 1 che non soddisfano le nuove condizioni di computabilità introdotte dall' articolo 52 del CRR2 e quindi soggetti al nuovo regime di grandfathering.
L.
La variazione rispetto al 31 dicembre 2019 (negativa per 1.693 milioni) è principalmente dovuta a:
emissione di due nuovi strumenti: i) XS2101558307 il 15 gennaio 2020 (valore computabile di 1.244 milioni), ii) XS2196325331 il 30 giugno 2020 (valore computabile 1.214 milioni);
rimborso anticipato connesso all'autorizzazione ricevuta dall'autorità di vigilanza dello strumento IT0005087116 (con valore computabile pari a 2.482 milioni), effettuato in data 3 maggio 2020, e dello strumento XS0986063864 (con valore computabile pari a 982 milioni), effettuato in data 28 ottobre 2020;
effetto negativo combinato (pari a 725 milioni) di ammortamento e variazione del tasso di cambio.
M.
La variazione rispetto al 31 dicembre 2019 è principalmente riferita al cambio di metodo di consolidamento di Yapi ve Kredi Bankasi A.Ş. da proporzionale all'equity. Di conseguenza gli strumenti ed emessi da Yapi ve Kredi Bankasi A.Ş e detenuti da UniCredit S.p.A. adesso sono dedotti interamente dai Fondi Propri, essendo l'emittente una società finanziaria significativa per UniCredit S.p.A.
N.
La variazione rispetto al 31 dicembre 2019 (negativa per 419 milioni) tiene conto degli effetti derivanti dall'aggiustamento transitorio dovuto a IFRS9 e riferito al ricalcolo dell'eccesso delle rettifiche di valore su crediti rispetto alle perdite attese computabile nel Capitale di classe 2.
O.
L'ammontare non include il requisito di Pillar 2 pari allo 0,98% del CET1 in coerenza con i risultati dello SREP condotto nel 2019 e con l'applicazione anticipata dell'articolo 104a.4 della CRD V sulla base del quale è possibile soddisfare il requisito di Pillar 2 anche attraverso strumenti di AT1 e di T2 (i.e. almeno il 75% con T1 e almeno il 56,25% con CET1).
Fondi Propri
P.
L'ammontare al 31 dicembre 2020 è calcolato sottraendo dal ratio di Capitale Primario di Classe 1 alla data (i.e. voce 61: 15,96%) il requisito minimo di Capitale Primario di Classe 1 inclusivo della riserva combinata di capitale (i.e. voce 64: 8,04%). L'aumento rispetto al 31 dicembre 2019 dipende dai seguenti elementi: (i) aumento del Capitale Primario di Classe 1 pari a 1.918 milioni; e (ii) riduzione delle attività ponderate per il rischio pari a 53.054 milioni.
Q.
Gli ammontari riportati nelle voci 75, 78 e 79 non tengono conto degli effetti derivanti dall'aggiustamento transitorio dovuto a IFRS9 che sono riportati nella voce "9 Aggiustamento transitorio connesso al IFRS9".
Modello IFRS9-FL: Confronto dei fondi propri e dei coefficienti patrimoniali e di leva finanziaria degli enti, con e senza l'applicazione delle disposizioni transitorie in materia di IFRS 9 o analoghe perdite attese su crediti
(milioni di €)
DESCRIZIONE | 31.12.2020 | 30.09.2020 | 30.06.2020 | |
1 | Capitale primario di classe 1 (CET1) (A) | 51.971 | 50.959 | 50.976 |
2 | Capitale primario di classe 1 (CET1) come se non fossero state applicate le disposizioni transitorie in materia di IFRS 9 o analoghe perdite attese su crediti | 49.324 | 48.466 | 48.572 |
3 | Capitale di classe 1 | 59.321 | 58.299 | 58.315 |
4 | Capitale di classe 1 come se non fossero state applicate le disposizioni transitorie in materia di IFRS 9 o analoghe perdite attese su crediti | 56.673 | 55.806 | 55.911 |
5 | Capitale totale | 67.464 | 66.806 | 68.169 |
6 | Capitale totale come se non fossero state applicate le disposizioni transitorie in materia di IFRS 9 o analoghe perdite attese su crediti (B) | 65.235 | 64.655 | 66.000 |
Attività ponderate per il rischio (importi) | ||||
7 | Totale delle attività ponderate per il rischio (C) | 325.665 | 336.396 | 350.670 |
8 | Totale delle attività ponderate per il rischio come se non fossero state applicate le disposizioni transitorie in materia di IFRS 9 o analoghe perdite attese su crediti | 325.787 | 336.361 | 350.687 |
Coefficienti patrimoniali | ||||
9 | Capitale primario di classe 1 (come percentuale dell'importo dell'esposizione al rischio) | 15,96% | 15,15% | 14,54% |
10 | Capitale primario di classe 1 (come percentuale dell'importo dell'esposizione al rischio) come se non fossero state applicate le disposizioni transitorie in materia di IFRS 9 o analoghe perdite attese su crediti | 15,14% | 14,41% | 13,85% |
11 | Capitale di classe 1 (come percentuale dell'importo dell'esposizione al rischio) | 18,22% | 17,33% | 16,63% |
12 | Capitale di classe 1 (come percentuale dell'importo dell'esposizione al rischio) come se non fossero state applicate le disposizioni transitorie in materia di IFRS 9 o analoghe perdite attese su crediti | 17,40% | 16,59% | 15,94% |
13 | Capitale totale (come percentuale dell'importo dell'esposizione al rischio) | 20,72% | 19,86% | 19,44% |
14 | Capitale totale (come percentuale dell'importo dell'esposizione al rischio) come se non fossero state applicate le disposizioni transitorie in materia di IFRS 9 o analoghe perdite attese su crediti | 20,02% | 19,22% | 18,82% |
Coefficiente di leva finanziaria | ||||
15 | Misurazione dell'esposizione totale del coefficiente di leva finanziaria | 954.756 | 1.028.935 | 1.044.549 |
16 | Coefficiente di leva finanziaria (D) | 6,21% | 5,67% | 5,58% |
17 | Coefficiente di leva finanziaria come se non fossero state applicate le disposizioni transitorie in materia di IFRS 9 o analoghe perdite attese su crediti | 5,95% | 5,44% | 5,36% |
Nota:
La tabella sopra esposta è oggetto di riconduzione dei dati alle altre tabelle dell'Informativa come rappresentato nell'Allegato 3.
Note alla tabella "Modello IFRS9-FL: Confronto dei fondi propri e dei coefficienti patrimoniali e di leva finanziaria degli enti, con e senza l'applicazione delle disposizioni transitorie in materia di IFRS9 o analoghe perdite attese su crediti"
A partire dal 30 giugno 2020 UniCredit ha deciso di applicare le disposizioni transitorie legate all'entrata in vigore del principio contabile IFRS9 ai sensi dell'articolo 473a del regolamento EU 873/2020 pubblicato in data 27 giugno 2020 che aggiorna il regolamento UE 876/2019, per maggiori dettagli si prega di far riferimento al paragrafo "Disposizioni transitorie connesse all'applicazione del principio IFRS9".
La tabella sopra riporta le principali informazioni riguardanti il capitale disponibile, i risk-weighted assets, i capital ratios e la leverage ratio dopo l'applicazione delle disposizioni transitorie IFRS9 e come sarebbero stati se queste non fossero state applicate.
Fondi Propri
A.
Il valore riportato nella presente voce (pari a 51.971 milioni) include 2.648 milioni di aggiustamento transitorio dovuto a IFRS9, di cui: i) componente statica per 1.593 milioni (percentuale applicabile nel 2020 pari al 70%); ii) componente dinamica per 912 milioni (percentuale applicabile nel 2020 pari al 100%); iii) attività fiscali differite che dipendono dalla redditività futura e non derivano da differenze temporanee per 39 milioni; iv) sterilizzazione del valore eccedente la soglia del 17,65% del CET1 per 104 milioni a seguito dell'utilizzo nel calcolo del netting regolamentare delle attività fiscali differite che dipendono dalla redditività futura e derivano da differenze temporanee generate in seguito all'entrata in vigore del principio contabile IFRS9.
B.
La presente voce (pari a 65.235 milioni) esclude l'effetto relativo agli aggiustamenti IFRS9 per 2.229 milioni; tale ammontare si compone della quota relativa all'aggiustamento IFRS9 sul Capitale primario di classe 1 riportato al punto A (per 2.648 milioni), parzialmente offsettata dalla quota connessa al ricalcolo dell'eccesso delle rettifiche di valore su crediti rispetto alle perdite attese computabile nel Capitale di classe 2 (negativo per 419 milioni).
C.
Il valore delle attività ponderate per il rischio tiene conto degli effetti derivanti dall'aggiustamento transitorio dovuto a IFRS9 che include:
incremento delle attività ponderate per il rischio connesso al beneficio sul CET1 derivante dalla componente statica connessa al portafoglio standard;
riduzione delle attività ponderate per il rischio connesso al decremento delle attività fiscali differite che dipendono dalla redditività futura e derivano da differenze temporanee oggetto di netting regolamentare e ponderate al 250%.
D.
L'esposizione complessiva del coefficiente di leva finanziaria include l'aggiustamento transitorio IFRS9 applicato al Capitale Primario di Classe 1, in ottemperanza a quanto previsto dall'Articolo 473a(7a) del CRR2. L'effetto complessivo sull'indicatore considerando l'aggiustamento transitorio IFRS9 applicato al Capitale Primario di Classe 1 e all'esposizione è pari a +0,26%.
Fondi Propri
Indicazione separata delle deduzioni (Art. 437.d del CRR)
(milioni di €)
SOGLIE PER LA DEDUZIONE DELLE ATTIVITÀ FISCALI DIFFERITE E DEGLI INVESTIMENTI IN SOCIETÀ DEL SETTORE FINANZIARIO | IMPORTI |
Soglia del 10% del CET1 per gli investimenti non significativi in società del settore finanziario 4.954 | |
Soglia del 10% del CET1 per gli investimenti significativi in società del settore finanziario e per le attività fiscali differite (DTA) che dipendono dalla redditività futura e che derivano da differenze temporanee 4.954 | |
Soglia del 17,65% per gli investimenti significativi e le DTA non dedotti dalla soglia del 10% (A) 7.416 |
(milioni di €)
RIF. ART. CRR | NATURA DELLE DEDUZIONI | AMMONTARE TOTALE SOGGETTO A DEDUZIONE | AMMONTARE DEDOTTO - RIF. COLONNA A DEL MODELLO(*) | RIF. VOCI DEL MODELLO FONDI PROPRI(*) | AMMONTARE ESCLUSO DALLE DEDUZIONI |
36.b | Attività immateriali | 1.221 | 1.221 | 8 | - |
36.c | Attività fiscali differite che dipendono dalla redditività futura, di cui: non derivano da differenze temporanee derivano da differenze temporanee (A) 3.954 867 3.087 910 867 43 - 10 25, 75 3.044 - 3.044 | ||||
36.d | IRB Shortfall | 14 | 14 | 12 | - |
36.e | Attività dei fondi pensione a prestazioni definite | 44 | 44 | 15 | - |
36.f | Propri strumenti di CET1 | 11 | 11 | 16 | - |
36.h | Investimenti non significativi in strumenti di CET1 di società del settore finanziario (B) 1.407 - | 72 | 1.407 | ||
36.i | Investimenti significativi in strumenti di CET1 di società del settore finanziario (A) 4.432 61 23, 73 4.371 | ||||
36.k. | Deduzioni relative a esposizioni che qualificano per una ponderazione del 1.250% 69 69 | 20a | - | ||
56.a | Propri strumenti di AT1 32 32 37 - | ||||
56.c | Investimenti non significativi in strumenti di AT1 di società del settore finanziario (B) 229 - 72 229 | ||||
56.d | Investimenti significativi in strumenti di AT1 di società del settore finanziario - - 40 - | ||||
66.a | Propri strumenti di T2 106 106 | 52 | - | ||
66.c | Investimenti non significativi in strumenti di T2 di società del settore finanziario (B) 151 - 72 151 | ||||
66.d | Investimenti significativi in strumenti di T2 di società del settore finanziario 836 836 55 - |
Nota:
(*) Rif. "Modello per la pubblicazione delle informazioni sui Fondi Propri" entro la presente sezione del Pillar 3.
Note alla tabella "Indicazione separata delle deduzioni (Art. 437.d del CRR)"
Gli ammontari inclusi nella tabella sopra non considerano l'aggiustamento transitorio relativo a IFRS9.
A.
L'ammontare non dedotto dal CET1 (per un importo complessivo pari a 7.416 milioni, ponderato al 250% tra le attività ponderate per il rischio), relativo agli investimenti significativi in strumenti di capitale primario di classe 1 e alle attività fiscali differite che dipendono dalla redditività futura e che derivano da differenze temporanee, coincide con l'ammontare della soglia del 17,65% del CET1. La quota eccedente la soglia (104 milioni, di cui (i) 43 milioni relativa ad attività fiscali differite che dipendono dalla redditività futura che derivano da differenze temporanee e (ii) 61 milioni relativa a investimenti significativi in strumenti di CET1 di società del settore finanziario) è dedotta dai Fondi Propri.
B.
La somma degli investimenti non significativi di cui agli articoli 36.h, 56.c, 66.c del CRR risulta pari a 1.788 milioni ed è in quadratura con la voce "72 Capitale di soggetti del settore finanziario detenuto direttamente, indirettamente o sinteticamente, quando l'ente non ha un investimento significativo in tali soggetti (importo inferiore alla soglia del 10% e al netto di posizioni corte ammissibili)" del "Modello per la pubblicazione delle informazioni sui Fondi Propri". L'ammontare non eccede la soglia del 10% del CET1, pertanto non si registrano deduzioni dai Fondi Propri.
Fondi Propri
Evoluzione dei Fondi Propri (raccomandazione Enhanced Disclosure Task Force n. 11)
(milioni di €)
FONDI PROPRI(*) | 01.01.2020 - 31.12.2020 | 01.01.2019 - 31.12.2019 |
Capitale Primario di classe 1 | ||
Inizio del periodo | 50.054 | 44.903 |
Strumenti e riserve (A) | 744 | 3.687 |
1. Capitale proprio (B) | 66 | 77 |
2. Riserve e sovrapprezzi di emissione propri | 750 | 401 |
3. Altre componenti di conto economico complessivo accumulate (C) | (40) | 1.369 |
4. Utile del periodo (al netto dei dividendi prevedibili) | - | 1.967 |
5. Interessi di minoranza ammissibili | (32) | (127) |
Rettifiche regolamentari | 1.173 | 1.464 |
6. Filtri prudenziali (D) | 79 | 828 |
7. Propri strumenti di CET1 | (2) | 1 |
8. Avviamento e altre attività immateriali (E) | 1.594 | 654 |
9. Perdita relativa all'esercizio in corso (F) | (2.785) | - |
10. Attività fiscali differite che si basano sulla redditività futura e non derivano da differenze temporanee | (168) | (401) |
11. Attività fiscali differite che si basano sulla redditività futura e derivano da differenze temporanee (G) | (43) | 310 |
12. Investimenti significativi e non significativi in strumenti di CET1 di società del settore finanziario (G) | (61) | 306 |
13. Eccedenza delle perdite attese rispetto alle rettifiche di valore su posizioni IRB | (4) | (6) |
14. Deduzioni derivanti da cartolarizzazioni | 32 | (6) |
15. Altre deduzioni | (3) | (3) |
16. Aggiustamenti transitori, di cui: | 2.648 | (219) |
16.1 IAS19 | - | (219) |
16.2 IFRS9 (H) | 2.648 | - |
17. Altre deduzioni del capitale di classe 2 dovute all'articolo 3 del CRR (I) | (114) | - |
Fine del periodo | 51.971 | 50.054 |
Capitale aggiuntivo di classe 1 | ||
Inizio del periodo | 6.360 | 5.585 |
Strumenti | 990 | 730 |
17. Strumenti computabili, inclusi strumenti soggetti a grandfathering (J) | 983 | 730 |
18. Strumenti di capitale aggiuntivo di classe 1 emessi da filiazioni | 7 | 0 |
Rettifiche regolamentari | (0) | 45 |
19. Propri strumenti di AT1 | (3) | 3 |
20. Investimenti significativi in strumenti di AT1 di società del settore finanziario | 3 | 42 |
Fine del periodo | 7.350 | 6.360 |
Capitale di classe 1 | 59.321 | 56.414 |
Capitale di classe 2 | ||
Inizio del periodo | 10.568 | 7.988 |
Strumenti | (1.827) | 2.530 |
21. Strumenti e prestiti subordinati computabili, inclusi strumenti soggetti a grandfathering (K) | (1.669) | 2.457 |
22. Strumenti di classe 2 emessi da filiazioni | (81) | (10) |
23. Eccedenza delle rettifiche di valore rispetto alle perdite attese su posizioni IRB | (76) | 83 |
Rettifiche regolamentari | (598) | 50 |
24. Propri strumenti di T2 (L) | 87 | 7 |
25. Investimenti significativi in strumenti di T2 di società del settore finanziario (L) | (266) | 42 |
26. Aggiustamenti transitori, di cui: | (419) | - |
26.1 Importo relativo all'eccedenza delle perdite attese rispetto alle rettifiche di valore su posizioni IRB (M) | (419) | - |
Fine del periodo | 8.143 | 10.568 |
Totale Fondi Propri alla fine del periodo | 67.464 | 66.982 |
Nota:
La tabella sopra esposta è oggetto di riconduzione dei dati alle altre tabelle dell'Informativa come rappresentato nell'Allegato 3.
Fondi Propri
Note alla tabella "Evoluzione dei Fondi propri (raccomandazione Enhanced Disclosure Task Force n. 11)"
(*)
Ad eccezione dei dati di inizio e fine periodo, le grandezze sono riferite alle variazioni di periodo differentemente dal valore dell'utile che rappresenta lo stock alla data di riferimento.
Oltre all'evoluzione occorsa nel 2020, le variazioni riflettono anche l'applicazione del regime transitorio dovuto all'introduzione del principio contabile IFRS9 ai sensi dell'articolo 473a del regolamento UE 873/2020 che modifica il regolamento UE 876/2019 con la raccomandazione di mitigare gli impatti derivanti dall'emergenza Covid (rif. punti 16 e 26).
A.
Gli ammontari riportati nelle righe 1, 2, 3, 4 del presente schema non sono inclusivi della componente riferita a terzi, ricompresa invece nella voce relativa agli interessi di minoranza ammissibili nel Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 - CET1) ai sensi del CRR (riferimento riga 5 dello schema).
B.
La variazione positiva nel 2020 è connessa principalmente all'emissione di nuove azioni relative all'aumento di capitale per i piani di incentivazione a medio lungo termine del personale per 65 milioni.
C.
Il valore riportato nel 2020 (negativo per 40 milioni) riflette principalmente la variazione intervenuta nei seguenti elementi:
variazione negativa (pari a 427 milioni) su perdite attuariali e sulla riserva connessa a passività finanziarie valutate al fair value;
variazione positiva (pari a 417 milioni) sulla riserva oscillazione cambi.
D.
La variazione positiva nel 2020 (pari a 79 milioni) riflette principalmente la variazione intervenuta nei seguenti filtri: (i) variazione positiva del proprio merito creditizio (art. 33 CRR), pari a 120 milioni; (ii) variazione negativa dovuta all'aumento della deduzione delle rettifiche di valore supplementari (art. 34 CRR), pari a 11 milioni e (iii) variazione negativa dovuta all'aumento delle riserve di cash flow hedge pari a 24 milioni.
E.
La variazione rispetto al 31 dicembre 2019 (positiva per 1.594 milioni) è principalmente riferita a: (i) il nuovo trattamento regolamentare relativo ai software assets in linea con l'articolo 36 (1) (b) del CRR (che genera una minore deduzione dal Capitale primario di classe 1 per un importo pari a 707 milioni) e (ii) la svalutazione dell'avviamento (pari a 886 milioni). Per maggiori dettagli sulla svalutazione dell'avviamento, si prega di fare riferimento al Bilancio consolidato del gruppo UniCredit, Nota integrativa consolidata Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Attivo, Sezione 10 - Attività immateriali - Voce 100.
F.
La perdita di periodo consolidata al 31 dicembre 2020, pari a 2.785 milioni, è dedotta interamente dal Capitale Primario di Classe 1 ai sensi dell'articolo 36(1)(a) del CRR.
G.
Le variazioni negative del 2020 si riferiscono agli ammontari di attività fiscali differite che si basano sulla redditività futura e derivano da differenze temporanee (per 43 milioni) e partecipazioni significative in entità del settore finanziario (per 61 milioni) che eccedevano unitamente la soglia condizionale del 17,65% del Capitale Primario di Classe 1 definita dal CRR (cfr. articolo 48) al 31 dicembre 2020. Si precisa inoltre che il valore riportato in questa voce non tiene conto degli effetti derivanti dall'aggiustamento transitorio dovuto a IFRS9 che è riportato nella voce "16 Aggiustamento transitorio connesso al Regime Transitorio IFRS9".
H.
A partire dal 30 giugno 2020 UniCredit ha deciso di applicare le disposizioni transitorie legate all'entrata in vigore del principio contabile IFRS9 ai sensi dell'articolo 473a del Regolamento EU 873/2020 pubblicato in data 27 giugno 2020 che aggiorna il Regolamento UE 876/2019. Il valore riportato nella presente voce (pari a 2.648 milioni) include i seguenti aggiustamenti transitori: i) componente statica per 1.593 milioni (percentuale applicabile nel 2020 pari al 70%); ii) componente dinamica per 912 milioni (percentuale applicabile nel 2020 pari al 100%); iii) attività fiscali differite che dipendono dalla redditività futura e non derivano da differenze temporanee per 39 milioni; iv) sterilizzazione del valore eccedente la soglia del 17,65% del CET1 per 104 milioni a seguito dell'esclusione nel calcolo del netting regolamentare delle attività fiscali differite che dipendono dalla redditività futura e derivano da differenze temporanee generate in seguito all'entrata in vigore del principio contabile IFRS9.
I.
La variazione negativa riferita al 2020 (pari a 114 milioni) riflette l'impatto della deduzione aggiuntiva sul Capitale primario di classe 1 in linea con l'Articolo 3 del CRR e in accordo con le linee guida della BCE sui crediti deteriorati.
Fondi Propri
J.
La variazione positiva nel 2020 (pari a 983 milioni) è dovuta principalmente a:
l'emissione nel primo trimestre del 2020 dello strumento di Capitale Aggiuntivo di Classe 1 XS2121441856 con valore computabile di 1.240 milioni;
variazione negativa (pari a 256 milioni) che riflette la riduzione dal 30% (nel 2019) al 20% (nel 2020) del limite di phase-out per gli strumenti di Capitale Aggiuntivo di Classe 1 soggetti a grandfathering in coerenza con l'articolo 486 del CRR.
K.
La variazione negativa nel 2020 (pari a 1.669 milioni) è dovuta principalmente a:
emissione di due strumenti (i) XS2101558307 emesso il 15 gennaio 2020 (con valore computabile di 1.244 milioni) e (ii) XS2196325331 emesso il 30 giugno 2020 (con valore computabile pari a 1.214 milioni);
autorizzazione ricevuta dall'autorità competente per il rimborso anticipato degli strumenti IT0005087116 (con valore computabile pari a 2.482 milioni), avvenuto il 3 maggio 2020, e XS0986063864 (con valore computabile pari a 982 milioni), avvenuto il 28 ottobre 2020;
effetto negativo combinato (725 milioni) dovuto principalmente ad ammortamento regolamentare.
L.
La variazione rispetto al 31 dicembre 2019 è principalmente riferita al cambio di metodo di consolidamento di Yapi ve Kredi Bankasi A.Ş. dal metodo proporzionale al metodo del patrimonio netto. Di conseguenza gli strumenti ed emessi da Yapi ve Kredi Bankasi A.Ş e detenuti da UniCredit S.p.A.
adesso sono dedotti interamente dai Fondi Propri, essendo l'emittente una società finanziaria significativa per UniCredit S.p.A.
M.
La variazione rispetto al 31 dicembre 2019 (negativa per 419 milioni) riflette completamente gli effetti derivanti dall'aggiustamento transitorio dovuto a IFRS9 e riferito al ricalcolo dell'eccesso delle rettifiche di valore su crediti rispetto alle perdite attese computabile nel Capitale di classe 2.
Fondi Propri
Riconciliazione dello stato patrimoniale contabile e regolamentare e riconduzione agli elementi dei Fondi Propri (Articolo 437.a del CRR) (milioni di €) | |||||||
DATI CONTABILI(*) | AMMONTARI RILEVANTI AI FINI DEI FONDI PROPRI(**) | RIF. TAVOLA "MODELLO FONDI PROPRI" | |||||
VOCI DELL'ATTIVO | PERIMETRO CIVILISTICO | PERIMETRO REGOLAMENTARE | CAPITALE PRIMARIO DI CLASSE 1 (CET1) | CAPITALE AGGIUNTIVO DI CLASSE 1 (AT1) | CAPITALE DI CLASSE 2 (T2) | NOTE (***) | |
20 C. Attività finanziarie con impatto a conto economico obbligatoriamente al fair value - Partecipazioni | (776) | (773) | (61) | - | - | 23 | A |
30. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva - Partecipazioni | (1.598) | (1.551) | |||||
70. Partecipazioni | (4.354) | (4.781) | |||||
100. Attività immateriali du cui: | (2.117) | (2.117) | (1.221) | - | - | 8 | |
- Avviamento | - | - | (2) | - | - | B | |
- Altre attività immateriali | (2.117) | (2.117) | (1.219) | - | - | C | |
110. Attività fiscali differite di cui principalmente: | (13.098) | (13.097) | (910) | - | - | ||
- Attività fiscali differite che non si basano sulla redditività futura | (9.228) | (9.227) | - | - | - | ||
- Attività fiscali differite che si basano sulla redditività futura | (3.870) | (3.870) | (910) | - | - | 10-25 | D |
DATI CONTABILI(*) | AMMONTARI RILEVANTI AI FINI DEI FONDI PROPRI(**) | RIF. TAVOLA "MODELLO FONDI PROPRI" | |||||
VOCI DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO | PERIMETRO CIVILISTICO | PERIMETRO REGOLAMENTARE | CAPITALE PRIMARIO DI CLASSE 1 (CET1) | CAPITALE AGGIUNTIVO DI CLASSE 1 (AT1) | CAPITALE DI CLASSE 2 (T2) | NOTE (***) | |
Passività subordinate di cui: | 11.033 | 11.033 | - | - | 8.055 | ||
- 10B. Debiti verso clientela | |||||||
- 10C.Titoli in circolazione | |||||||
- 30. Passività finanziarie designate al fair value di cui: | |||||||
- Strumenti computabili | 9.689 | 9.689 | - | - | 7.963 | 46 | E |
120. Riserve di valutazione di cui principalmente: | (6.160) | (6.160) | (6.111) | - | - | 3 - 11 | F |
- Riserve di valutazione di titoli di debito e capitale valutati al fair value | 780 | 761 | 921 | - | - | 3 | |
- Riserve di valutazione delle perdite attuariali nette | (4.007) | (4.007) | (4.066) | - | - | 3 | |
- Altri elementi positivi - Leggi speciali di rivalutazione | 1.744 | 1.738 | 1.746 | - | - | 3 | |
- Riserve di cash flow hedge | (23) | (23) | - | - | - | 3 - 11 | |
- Differenze di cambio | (2.949) | (2.949) | (4.549) | - | - | 3 | |
- Passività finanziarie | (168) | (168) | (162) | - | - | 3 | |
- Riserve relative ad attività non correnti in via di dismissione e partecipazioni valutate al patrimonio netto | (1.537) | (1.511) | - | - | - | F | |
140. Strumenti di capitale di cui: | 6.841 | 6.841 | - | 6.838 | - | ||
- Strumenti computabili | 4.953 | 4.953 | - | 4.953 | - | 30 | |
- Strumenti soggetti a grandfathering | 1.888 | 1.888 | - | 1.885 | - | 33 | G |
150. Riserve di cui: | 31.167 | 31.167 | 30.898 | - | - | ||
- Riserve di utili | 23.292 | 23.292 | 23.023 | - | - | 2 | |
- Altre riserve | 7.875 | 7.875 | 7.875 | - | - | 3 | F |
160. Sovrapprezzi di emissione | 9.386 | 9.386 | 9.381 | - | - | 1 | |
170. Capitale | 21.060 | 21.060 | 20.439 | 517 | 92 | 1 | |
di cui: Azioni ordinarie sottostanti il contratto di usufrutto ("Cashes") | 609 | 609 | - | 517 | 92 | 33 - 47 | G |
180. Azioni proprie (-) | (3) | (3) | (11) | - | - | 16 | H |
190. Patrimonio di pertinenza di terzi | 435 | 479 | 90 | - | - | 5 | I |
200. Utile (Perdita) di periodo (+/-) | (2.785) | (2.785) | (2.785) | - | - | 25a | J |
Fondi Propri
segue: Riconciliazione dello stato patrimoniale contabile e regolamentare e riconduzione agli elementi dei Fondi Propri (Articolo 437.a del CRR) (milioni di €) | |||||
ALTRI ELEMENTI A QUADRATURA DEI FONDI PROPRI | CAPITALE PRIMARIO DI CLASSE 1 (CET1) | CAPITALE AGGIUNTIVO DI CLASSE 1 (AT1) | CAPITALE DI CLASSE 2 (T2) | RIF. TAVOLA "MODELLO FONDI PROPRI" | NOTE (***) |
Totale altri elementi di cui: | 2.263 | (5) | 88 | ||
- Attività a servizio di fondi pensione a benefici definiti | (44) | - | - | 15 | |
- Rettifiche di valore supplementari | (195) | - | - | 7 | |
- Filtri prudenziali applicati al capitale primario di classe 1 di cui: | 51 | - | - | ||
- Variazioni del proprio merito creditizio | 51 | - | - | 14 | |
- Deduzioni per cartolarizzazioni | (69) | - | - | 20c | |
- Eccedenza delle perdite attese rispetto alle rettifiche di valore complessive (modelli IRB) | (14) | - | - | 12 | |
- Aggiustamento connesso al regime transitorio IFRS9 | 2.648 | 9 | K | ||
- Altre deduzioni del capitale di classe 1 dovute all'articolo 3 del CRR | (114) | 20 | L | ||
- Strumenti emessi da filiazioni computati nel capitale di classe 1 | 27 | - | 34 | ||
- Deduzioni posizioni in propri strumenti di capitale aggiuntivo di classe 1 | - | (32) | - | 37 | |
- Strumenti emessi da filiazioni computati nel capitale di classe 2 | - | - | 452 | 48 | |
- Eccedenza delle rettifiche di valore complessive rispetto alle perdite attese (modelli IRB) | - | - | 996 | 50 | |
- Deduzioni posizioni in propri strumenti di capitale di classe 2 | - | - | (106) | 52 | |
- Deduzione di strumenti di capitale di classe 2 di soggetti del settore finanziario quando l'ente ha un investimento significativo in tali soggetti | - | - | (836) | 55 | |
- Rettifiche regolamentari applicate al capitale di classe 2 in relazione agli importi soggetti a trattamento pre-CRR e trattamenti transitori, soggetti a eliminazione progressiva ai sensi del regolamento (UE) No 575/2013 (ossia importi residui CRR) | (419) | 56 | M | ||
Totale Fondi Propri transitori | 51.971 | 7.350 | 8.143 | 29, 44, 58 |
Note:
(*) Le differenze tra grandezze contabili e regolamentari sono sostanzialmente imputabili alla composizione dei perimetri civilistico (IFRS) e regolamentare (rif. Allegato 2 - Ambito di applicazione).
(**) Contribuzione positiva (negativa) ai Fondi Propri. Con riferimento agli elementi negativi dei Fondi Propri (i.e. deduzioni), gli ammontari riportati includono, per ciascuna voce di riferimento, anche la quota relativa ad attività e gruppi di attività in via di dismissione.
Con riferimento agli aggiustamenti transitori al 31 dicembre 2020, si evidenzia che risulta applicabile il 20% del limite di phase-out per gli strumenti di Capitale Aggiuntivo di Classe 1 e Capitale di Classe 2 soggetti a grandfathering, in coerenza con l'articolo 486 del CRR.
(***) Note relative alla colonna "Ammontari rilevanti ai fini dei Fondi Propri".
La tabella sopra esposta è oggetto di riconduzione dei dati alle altre tabelle dell'Informativa come rappresentato nell'Allegato 3.
Fondi Propri
Note alla tabella "Riconciliazione dello Stato Patrimoniale contabile e regolamentare con riconduzione agli elementi dei Fondi propri (Articolo 437.a del CRR)"
A.
Al 31 dicembre 2020: L'ammontare delle partecipazioni non significative in entità del settore finanziario (Financial Sector Entity - FSE) non eccede la soglia condizionale definita dal CRR (cfr. articolo 46); pertanto non sono applicate deduzioni al Capitale Primario di Classe 1.
L'ammontare delle partecipazioni significative in entità del settore finanziario (FSE) eccede la soglia condizionale del 17,65% del Capitale Primario di Classe 1 definita dal CRR (cfr. articolo 48), unitamente all'ammontare delle attività fiscali differite che si basano sulla redditività futura e derivano da differenze temporanee; pertanto, l'eccedenza rispetto a tale soglia (pari in totale a 104 milioni) è dedotta dal Capitale Primario di Classe 1 e ripartita proporzionalmente tra partecipazioni significative (per 61 milioni) ed attività fiscali differite (per 43 milioni - rif. nota D) in base alla rilevanza di ciascuno di tali elementi rispetto all'ammontare totale di partecipazioni significative ed attività fiscali differite.
Il valore della deduzione relativa a partecipazioni significative in entità del settore finanziario, pari a 61 milioni, è in quadratura con l'ammontare riportato nella Voce 23 "di cui: Strumenti di capitale primario di classe 1 di soggetti del settore finanziario detenuti dall'ente direttamente o indirettamente, quando l'ente ha un investimento significativo in tali soggetti" della tavola "Modello per la pubblicazione delle informazioni sui Fondi Propri".
Per completezza si precisa che l'ammontare delle partecipazioni significative in entità del settore finanziario non dedotto dal Capitale Primario di Classe 1 è soggetto ad una ponderazione del 250% nel calcolo delle attività ponderate per il rischio in coerenza con l'articolo 48 del CRR. Si precisa che l'importo sopra indicato non tiene conto degli effetti relativi all'aggiustamento transitorio IFRS9 in accordo con il Q&A 2018_3784.
Con riferimento alla Voce "70 Partecipazioni", la principale differenza tra grandezze contabili e regolamentari è ascrivibile alle Entità consolidate contabilmente secondo il metodo del Patrimonio Netto, in coerenza con quanto esposto nella nota (*).
B.
L'importo della deduzione (pari a 2 milioni) è riferito all'avviamento relativo alla valutazione degli investimenti significativi. Gli ammontari civilistico e regolamentari risultano pari a zero per effetto della svalutazione dell'"Avviamento" (886 milioni al 31 dicembre 2019) riconosciuto al 31 dicembre 2020.
C.
L'ammontare della deduzione (1.219 milioni), nuova metodologia per il calcolo della deduzione dal Capitale primario di classe 1 per i software assets in linea con l'articolo 36 (1) (b) del CRR (pari a 1.271 milioni) e alla riduzione connessa alla presenza di passività fiscali relative a tali attività immateriali ai sensi dell'art. 37 del CRR (pari a 53 milioni).
D.
In riferimento all'ammontare delle attività fiscali differite che si basano sulla redditività futura, l'ammontare dedotto dal Capitale Primario di Classe 1 (pari a 910 milioni), espresso al netto delle passività fiscali differite sulla base dell'articolo 38 del CRR, deriva dalle seguenti componenti:
867 milioni connessi a attività fiscali differite che non derivano da differenze temporanee, dedotte integralmente dal Capitale Primario di Classe 1;
43 milioni relativi a attività fiscali differite che si basano sulla redditività futura e derivano da differenze temporanee, dedotti dal Capitale Primario di Classe 1 per l'ammontare eccedente la soglia condizionale del 17,65% del Capitale Primario di Classe 1 definita dal CRR (cfr. articolo 48), unitamente all'ammontare delle partecipazioni significative in entità del settore finanziario - rif. nota A;
l'ammontare della deduzione (pari a 867 milioni) è in quadratura con l'ammontare riportato nella Voce "10 Attività fiscali differite che dipendono dalla redditività futura, escluse quelle derivanti da differenze temporanee (al netto delle passività fiscali dove siano soddisfatte le condizioni di cui all' articolo 38 (3))" della tavola "Modello per la pubblicazione delle informazioni sui Fondi Propri";
per completezza si precisa che l'ammontare delle attività fiscali differite che dipendono dalla redditività futura e derivano da differenze temporanee non dedotte dal Capitale Primario di Classe 1, è soggetto a ponderazione al 250% nel calcolo delle attività ponderate per il rischio in coerenza con l'articolo 48 del CRR.
E.
L'ammontare degli strumenti computabili (pari a 7.963 milioni) si riferisce ai soli strumenti emessi dalla capogruppo UniCredit S.p.A. in quanto gli strumenti subordinati emessi da filiazioni del Gruppo sono inclusi nei Fondi Propri consolidati per l'ammontare risultante dall'applicazione degli algoritmi di calcolo di cui agli articoli 85-88 del CRR e pertanto non direttamente allocabili alle relative voci di bilancio (gli importi risultanti da tale calcolo sono esposti nella voce "Strumenti emessi da filiazioni computati nel capitale di classe 2" tra gli "Altri elementi a quadratura dei Fondi Propri").
F.
La somma dei valori di bilancio regolamentare delle Voci "120 Riserve di valutazione" (pari a -6.160 milioni) e "150 Riserve" per la componente relativa alle "Altre riserve" (pari a 7.875 milioni) risulta pari a 1.715 milioni ed in quadratura con l'ammontare riportato nella Voce 3 "Altre componenti di conto economico complessivo accumulate (e altre riserve)" inclusi gli utili e le perdite non realizzati ai sensi della disciplina contabile applicabile della tavola "Modello per la pubblicazione delle informazioni sui Fondi Propri".
Fondi Propri
Con riferimento alla Voce "120 Riserve di valutazione" si precisa che l'ammontare rilevante ai fini dei Fondi Propri:
ricomprende, per ciascuna tipologia di riserve, anche la porzione dei valori di bilancio regolamentare riferibile alle riserve relative ad attività non correnti in via di dismissione e partecipazioni valutate a patrimonio netto;
è calcolato applicando al valore di bilancio regolamentare (pari a -6.160 milioni) il filtro prudenziale relativo alle riserve di cash flow hedge, per 48 milioni - rif. Voce "11 Riserve di valore equo relative agli utili e alle perdite generati dalla copertura dei flussi di cassa" della tavola "Modello per la pubblicazione delle informazioni sui Fondi Propri".
G.
L'ammontare degli strumenti soggetti a phase - out si riferisce ai soli strumenti di capitale aggiuntivo di classe 1 e di capitale di classe 2 emessi dalla capogruppo UniCredit S.p.A.
Si riporta di seguito la riconduzione per gli strumenti di capitale aggiuntivo di classe 1 con la voce 33 "Importo degli elementi ammissibili di cui all'articolo 484 (4) e le relative riserve sovrapprezzo azioni, soggetti a eliminazione progressiva dal capitale aggiuntivo di classe 1" della tavola "Modello per la pubblicazione delle informazioni sui Fondi Propri", pari a 2.402 milioni, ossia derivante dalla somma delle seguenti voci del presente schema:
Voce 140 (pari a 1.885 milioni) riferiti a strumenti che non soddisfano le nuove condizioni di computabilità introdotte dall'articolo 52 del Regolamento n.876/2019 (CRR2);
Voce 170 (pari a 517 milioni) connessi alle azioni ordinarie sottostanti il contratto di Usufrutto (Cashes), riclassificati nel capitale di Classe 2 come risultante dal calcolo del phase-out secondo le regole soggette a grandfathering del CRR1.
In aggiunta, la voce 170 (pari a 92 milioni) è riferita alle azioni ordinarie sottostanti il contratto di Usufrutto (Cashes), riclassificati come risultante dal calcolo del phase-out secondo le regole soggette a grandfathering del CRR1, tale ammontare è riconciliato con la Voce 47 "Importo degli elementi ammissibili di cui all'articolo 484 (5), soggetti a eliminazione progressiva dal capitale di classe 2" della tavola "Modello per la pubblicazione delle informazioni sui Fondi Propri".
H.
L'ammontare riferito alla Voce "Azioni proprie" (per 3 milioni) differisce dall'ammontare totale di propri strumenti di CET1 dedotto dai Fondi Propri (11 milioni), principalmente per via della deduzione addizionale connessa a posizioni indirette e sintetiche.
I.
L'importo incluso nei Fondi Propri (90 milioni) è connesso agli interessi di minoranza ammissibili nel Capitale Primario di Classe 1 risultante dall'applicazione degli algoritmi di calcolo di cui agli articoli 85-88 del CRR.
J.
La perdita consolidata di periodo al 31 dicembre 2020 (pari a 2.785 milioni) è interamente dedotta dal Capitale Primario di Classe 1 ai sensi dell'articolo 36, paragrafo 1, lettera a), del CRR.
K.
A partire dal 30 giugno 2020 UniCredit ha deciso di applicare le disposizioni transitorie relative all'entrata in vigore del principio contabile IFRS9 ai sensi dell'articolo 473 bis del Regolamento UE 873/2020 pubblicato il 27 giugno 2020 e che modifica il regolamento UE 876/2019. L'importo incluso in questa voce (pari a 2.648 milioni) comprende le seguenti rettifiche transitorie: i) componente statica per 1.593 milioni (percentuale applicabile nel 2020 pari al 70%); ii) componente dinamica per 912 milioni (percentuale applicabile nel 2020 pari al 100%); iii) attività fiscali differite che si basano sulla redditività futura e non derivano da differenze temporanee per 39 milioni; iv) la sterilizzazione dell'importo eccedente la soglia del 17,65% del CET1 per 104 milioni, a seguito dell'esclusione delle imposte differite attive che dipendono dalla redditività futura e derivano da differenze temporanee, dopo la compensazione regolamentare generata dall'applicazione del principio contabile IFRS9. La voce è in quadratura con l'ammontare riportato alla Voce "9 Aggiustamento transitorio connesso a IFRS9" della tavola "Modello per la pubblicazione delle informazioni sui Fondi Propri".
L.
A partire dal 31 dicembre 2020 l'ammontare incluso in questa voce (negativo per 114 milioni) riflette l'impatto della deduzione aggiuntiva sul Capitale primario di classe 1 in linea con l'Articolo 3 del CRR e in accordo con le linee guida della BCE sui crediti deteriorati. La voce è in quadratura con l'ammontare riportato alla voce 20 "Altre deduzioni del capitale di classe 1 dovute all'articolo 3 del CRR" della tavola "Modello per la pubblicazione delle informazioni sui Fondi Propri".
M.
L'importo incluso in questa voce (negativo per 419 milioni) tiene conto degli effetti dell'aggiustamento transitorio IFRS9 e si riferisce al calcolo dell'eccedenza delle rettifiche per il rischio di credito rispetto alla perdita attesa computabile nel Capitale di Classe 2. La voce è in quadratura con l'importo riportato alla Voce "56 Rettifiche regolamentari applicate al capitale di classe 2 in relazione agli importi soggetti a trattamento pre-CRR e trattamenti transitori, soggetti a eliminazione progressiva ai sensi del regolamento (UE) n.575/2013 (ossia importi residui CRR)" della tavola "Modello per la pubblicazione delle informazioni sui Fondi Propri".
Fondi Propri
Total Loss Absorbing Capacity
A partire dal 27 giugno 2019 il gruppo UniCredit, in qualità di ente a rilevanza sistemica globale ("G-SII"), è soggetto al requisito di "Total Loss Absorbing Capacity" (TLAC), introdotto dal Regolamento n.876/2019 ("CRR2") finalizzato a garantire che le G-SII abbiano un importo sufficiente di Fondi Propri e passività con un'elevata capacità di assorbimento delle perdite.
Il requisito TLAC è formalmente separato e non altera né sostituisce le decisioni dell'Autorità di Risoluzione in materia di requisito minimo MREL ai sensi della Direttiva 2014/59/UE come modificata dalla Direttiva 2019/879/EU.
Il requisito minimo TLAC applicabile al 31 dicembre 2020, in coerenza con le disposizioni transitorie dell'articolo 494 del CRR2, è pari al massimo tra:
16% dell'importo complessivo dell'esposizione al rischio, a cui sommare la riserva combinata di Capitale applicabile al Gruppo (3,54%); pertanto il requisito minimo totale applicabile al 31 dicembre 2020 è pari al 19,54%;
6% della misura dell'esposizione complessiva della leva finanziaria.
Con riferimento al gruppo UniCredit al 31 dicembre 2020 si applica il requisito calcolato sull'esposizione al rischio, pari al 19,54%.
Tali requisiti minimi si applicano fino al 31 dicembre 2021; quindi, a partire dall'1 gennaio 2022, in coerenza all'articolo 92a del CRR2, i requisiti minimi saranno pari al massimo tra:
18% dell'importo complessivo dell'esposizione al rischio a cui sommare la riserva combinata di capitale applicabile al Gruppo alla data di riferimento;
6,75% della misura dell'esposizione complessiva alla leva finanziaria.
Per il gruppo UniCredit i requisiti minimi TLAC si applicano su base consolidata e dovranno essere rispettati dalla Capogruppo (Single Point of Entry (SPE), ovvero unica entità soggetta a risoluzione).
Ai fini del rispetto dei requisiti minimi sopra descritti, la regolamentazione applicabile prevede di considerare i seguenti elementi:
Fondi Propri calcolati ai sensi delle disposizioni del CRR e CRR2;
strumenti di Capitale di Classe 2 (Tier 2) con una durata residua di almeno un anno al 31 dicembre 2020, per l'ammontare relativo all'ammortamento regolamentare, che non è computato nei Fondi Propri, ai sensi dell'articolo 64 del CRR2;
passività ammissibili che soddisfano le condizioni di computabilità di cui all'articolo 72b del CRR2 sono computabili nella misura in cui non siano già considerati tra gli elementi di Capitale aggiuntivo di Classe 1 o di Capitale di Classe 2;
passività ammissibili che non soddisfano il requisito di subordinazione di cui al comma d) dell'articolo 72b 2 del CRR2 ma rispettano le altre condizioni di eleggibilità, computabili ai fini TLAC - se consentito dall'Autorità di Risoluzione - entro il limite del 3,5% dell'importo complessivo dell'esposizione al rischio. Si precisa che tale limite è pari al 2,5% fino al 31 dicembre 2021 in applicazione delle disposizioni transitorie dell'articolo 494 del CRR2.
In applicazione del regime di grandfathering introdotto dall'articolo 494b 3 del CRR2, sono considerate come strumenti ammissibili ai fini TLAC anche le passività emesse prima del 27 giugno 2019 che non rispettino le condizioni di computabilità di cui al comma b) punto ii), e comma da f) a m) dell'articolo 72b del CRR.
I contenuti inclusi nella presente sezione sono stati definiti facendo riferimento alla versione finale dei "Draft implementing technical standards on disclosure on MREL and TLAC" (EBA/ITS/2020/06).
Fondi Propri
Requisito TLAC (a livello del Gruppo soggetto a risoluzione)
La strategia di risoluzione definita dal Single Resolution Board (SRB) per il gruppo UniCredit è Single Point of Entry ed è circoscritta al perimetro di società basate all'interno dell'Unione Europea. Tale strategia prevede come strumento di risoluzione il "Bail-in" applicabile a UniCredit S.p.A. (i.e. unica entità soggetta a risoluzione).
EU KM2 - Metriche principali
(milioni di €)
FONDI PROPRI E PASSIVITÀ AMMISSIBILI, RATIO E COMPONENTI | REQUISITO DI FONDI PROPRI E PASSIVITÀ AMMISSIBILI (TLAC) PER LE G-SII | |||
b | c | d | e | f |
31.12.2020 | 30.09.2020 | 30.06.2020 | 31.03.2019 | 31.12.2019 |
1 | Fondi Propri e passività ammissibili | 87.830 | 87.536 87.307 84.838 85.125 | |
2 | Totale delle attività ponderate per il rischio del gruppo soggetto a risoluzione | 325.665 | 336.396 350.670 360.970 378.718 | |
3 | Fondi Propri e passività ammissibili espresso in percentuale delle attività ponderate per il rischio | 26,97% | 26,02% 24,90% 23,50% 22,48% | |
4 | Esposizione complessiva della Leva Finanziaria del gruppo soggetto a risoluzione | 954.756 | 1.028.935 1.044.549 1.017.305 1.023.319 | |
5 | Fondi Propri e passività ammissibili espresso in percentuale della Esposizione complessiva della Leva Finanziaria | 9,20% | 8,51% 8,36% 8,34% 8,32% | |
6a | Si applica l'articolo 72(b)(4), del Regolamento UE 2019/876 (esenzione del 5% )? | NO | NO NO NO NO | |
6b | Memorandum item: Ammontare aggregato delle passività ammissibili computate che non soddisfano il requisito di subordinazione, se la discrezionalità prevista dagli articoli 72(b)(3) o (4) viene applicata (max 2,5%) | 8.142 | 8.410 8.767 9.024 9.468 | |
6c | Memorandum item: Ammontare delle Passività ammissibili che hanno un ranking pari passu alle passività escluse e classificate nella riga 1 (Regolamento UE 2019/876 - art. 72(b)(3)) dopo l'applicazione del cap diviso per l'ammontare delle Passività ammissibili e che hanno un ranking pari passu alle passività escluse e classificate nella riga 1 (Regolamento UE 2019/876 - art. 72(b)(3)) prima dell'applicazione del cap | 72,45% | 74,97% 84,51% 97,29% 90,51% |
Nota:
La tabella sopra esposta è oggetto di riconduzione dei dati alle altre tabelle dell'Informativa come rappresentato nell'Allegato 3.
EU TLAC1: Composizione del TLAC (a livello del gruppo soggetto a risoluzione)
(milioni di €)
31.12.2020 | ||
REQUISITO DI FONDI PROPRI E PASSIVITÀ AMMISSIBILI (TLAC) PER LE G-SII | ||
Fondi Propri e passività ammissibili e rettifiche regolamentari | ||
1 | Capitale primario di classe 1 (CET1) | 51.971 |
2 | Capitale aggiuntivo di classe 1 (AT1) | 7.350 |
6 | Capitale di classe 2 (T2) | 8.143 |
11 | Fondi Propri e passività ammissibili ai sensi dell'articolo 92a CRR e 45 BRRD | 67.464 |
Fondi Propri e passività ammissibili: passività ammissibili ai fini TLAC (A) | ||
12 | Passività ammissibili emesse direttamente dalla Resolution Entity che sono subordinate alle passività escluse (non grandfathered) (B) | 11.148 |
EU12a | Passività ammissibili emesse da altre società del gruppo che sono subordinate alle passività escluse (non grandfathered) | - |
EU12b | Passività ammissibili che sono subordinate alle passività escluse, emesse prima del 27 giugno 2019 e grandfathered (C) | 30 |
EU12c | Strumenti di T2 con durata residua di almeno un anno nella misura in cui non qualificano come elementi di capitale di classe 2 (T2) (D) | 1.047 |
13 | Passività ammissibili che non sono subordinate alle passività escluse (not grandfathered pre cap) (E) | 6.102 |
EU13a | Passività ammissibili che non sono subordinate alle passività escluse emesse prima del 27 giugno 2019 e grandfathered (pre cap) (F) | 5.136 |
14 | Ammontare delle passività ammissibili non subordinate, dopo l'applicazione dell'articolo 72b (3) CRR (G) | 8.142 |
17 | Passività ammissibili prima delle rettifiche regolamentari | 20.366 |
EU17a | di cui: subordinate | 12.224 |
Fondi Propri e passività ammissibili: deduzioni da passività ammissibili | ||
18 | Fondi Propri e passività ammissibili prima delle rettifiche | 87.830 |
20 | (Deduzioni per investimenti in passività ammissibili) | - |
22 | Fondi Propri e passività ammissibili post rettifiche | 87.830 |
Totale delle attività ponderate per il rischio ed esposizione complessiva della Leva Finanziaria del gruppo soggetto a risoluzione | ||
23 | Totale delle attività | 325.665 |
24 | Esposizione complessiva della Leva Finanziaria del gruppo soggetto a risoluzione | 954.756 |
Totale delle attività ponderate per il rischio del gruppo soggetto a risoluzione | ||
25 | Fondi Propri e passività ammissibili espressi in percentuale delle attività ponderate per il rischio | 26,97% |
26 | Fondi propri e passività ammissibili espressi in percentuale della Esposizione complessiva della Leva Finanziaria | 9,20% |
27 | Capitale primario di classe 1 disponibile (in percentuale sull'importo dell'esposizione al rischio) dopo aver rispettato il requisito del gruppo soggetto a risoluzione (H) | 10,48% |
28 | Requisito combinato di riserva di Capitale, di cui: | 3,54% |
29 | - Requisito della riserva di conservazione del capitale | 2,50% |
30 | - Requisito della riserva di capitale anticiclica | 0,04% |
31 | - Riserva di capitale a fronte del rischio sistemico | - |
EU31a | - Riserva per gli enti a rilevanza sistemica a globale (G-SII) o altri enti a rilevanza sistemica (O-SII) | 1,00% |
EU-32a | Importo totale delle passività escluse di cui all'articolo 72a(2) CRR (I) | 315.181 |
Nota:
La tabella sopra esposta è oggetto di riconduzione dei dati alle altre tabelle dell'Informativa come rappresentato nell'Allegato 3.
Fondi Propri
Note alla tavola: "EU-TLAC 1: Composizione del TLAC (a livello del gruppo soggetto a risoluzione)"
A.
Il valore dei Fondi Propri si riferisce alle grandezze consolidate. I valori riportati sono in quadratura con la tavola "Modello per la pubblicazione delle informazioni sui Fondi Propri", in particolare:
Voce "1 Capitale Primario di Classe 1 (CET1)" del presente schema è in quadratura con la Voce "29 Capitale Primario di Classe 1 (CET1)";
Voce "2 Capitale Aggiuntivo di Classe 1 (AT1) prima delle rettifiche regolamentari" del presente schema è in quadratura con la Voce "44 Capitale Aggiuntivo di Classe 1 (AT1)";
Voce "6 Capitale di Classe 2 (T2) prima delle rettifiche regolamentari" del presente schema è in quadratura con la Voce "58 Capitale di Classe 2 (T2)".
B.
L'ammontare pari a 11.148 milioni si riferisce alle passività emesse da UniCredit S.p.A. che soddisfano il requisito di subordinazione ai sensi dell'articolo 72b(2)(d) CRR2 ed includono titoli Senior Non-Preferred. In questa riga non è riportato né il valore della quota di ammortamento regolamentare degli strumenti di Capitale di Classe 2 con scadenza residua maggiore o uguale ad un anno (articolo 72a(1)(b) del CRR2), riportati alla riga EU12c), né l'ammontare delle passività computate ai dell'articolo 494b(3) del CRR2 (strumenti grandfathered).
C.
L'ammontare pari a 30 milioni si riferisce alle passività emesse da UniCredit S.p.A. prima del 27 giugno 2019 che soddisfano il requisito di subordinazione ai sensi dell'articolo 72b(2)(d) CRR2 e che qualificano come passività ammissibili ai sensi dell'articolo 494b(3) del CRR2 (strumenti grandfathered). Include i titoli subordinati che non qualificano nei Fondi Propri mentre esclude la quota di ammortamento regolamentare degli strumenti di Capitale di Classe 2 con scadenza residua maggiore o uguale a un anno ma ammissibile a fini TLAC (ai sensi dell'articolo 72a(1)(b) del CRR2, riportati alla riga EU12c).
D.
L'ammontare pari a 1.047 milioni si riferisce alla quota di ammortamento regolamentare degli strumenti di Capitale di Classe 2 emessi da UniCredit S.p.A. con scadenza residua maggiore o uguale ad un anno (articolo 72a(1)(b) del CRR2) non computata nei Fondi Propri alla medesima data, ma ammissibile a fini TLAC ai sensi dell'articolo 72b del CRR2.
E.
L'ammontare pari a 6.102 milioni si riferisce alle passività emesse da UniCredit S.p.A. che non soddisfano il requisito di subordinazione ai sensi dell'articolo 72b 2 d) CRR2 ma che qualificano come passività ammissibili ai sensi dell'articolo 72b 3 e include i titoli Senior Preferred. In questa riga non è riportato l'ammontare delle passività computabili ai sensi dell'articolo 494b(3) del CRR2 (strumenti grandfathered) ed è mostrato l'ammontare di tali passività prima dell'applicazione del cap del 2,5% dei RWA.
F.
L'ammontare pari a 5.136 milioni si riferisce alle passività emesse da UniCredit S.p.A. prima del 27 giugno 2019 che non soddisfano il requisito di subordinazione ai sensi dell'articolo 72b 2 d) CRR2 ma che qualificano come passività ammissibili ai sensi dell'articolo 72b 3 del CRR2 e include i titoli Senior Preferred. In questa riga è riportato l'ammontare delle passività computabili ai sensi dell'articolo 494b(3) del CRR2 (strumenti grandfathered) ed è mostrato l'ammontare di tali passività prima dell'applicazione del cap del 2,5% dei RWA.
G.
L'ammontare pari a 8.142 milioni si riferisce all'ammontare dei titoli Senior Preferred dopo l'applicazione del CAP del 2,5% degli RWA. Al 31 dicembre 2020 l'ammontare dei titoli Senior Preferred di 10.374 milioni eccede la soglia del 2,5% dei RWA, di conseguenza il gruppo UniCredit ha computato come Passività Ammissibili ai fini TLAC 8.767 milioni (pari al 2,5% dei RWA).
H.
La grandezza rappresenta il CET1 disponibile al netto dei requisiti minimi di capitale previsti a livello del Gruppo di risoluzione per CET1 e TLAC. Il requisito minimo di capitale da rispettare con il CET1 riflette l'applicazione dell'articolo 104.1.a della CRDV, anticipata a seguito delle misure straordinarie emanate dalla BCE per far fronte all'emergenza sanitaria del Covid-19 coerentemente con quanto riportato nella sezione Fondi Propri, tabella "Requisiti e riserve di capitale per il gruppo UniCredit nel 2020".
I.
L'ammontare pari a 315.181 milioni rappresenta il totale delle passività escluse di cui all'articolo 72a(2) CRR ed è composto principalmente da depositi protetti e privilegiati, depositi a vista e a breve termine con scadenza originaria inferiore a un anno, passività garantite e passività risultanti da derivati e da strumenti di debito che incorporano una componente derivata.
Fondi Propri
EU TLAC 3 - Entità soggetta a risoluzione - Gerarchia dei creditori*
INSOLVENCY RANKING (A) | 1 | 2 | 3 | 4 | TOTALE |
1 | DESCRIZIONE DELL' INSOLVENCY RANKING | CAPITALE | PASSIVITÀ SUBORDINATE (D) | SENIOR NON PREFERRED | PASSIVITÀ NON GARANTITE |
2 | Fondi Propri e passività totali (B) 42.381 16.713 11.332 44.832 | 115.258 | |||
3 | di cui: passività escluse - - - 18.188 | 18.188 | |||
4 | Fondi Propri e passività totali meno passività escluse 42.381 16.713 11.332 26.644 | 97.069 | |||
5 | Subset della riga 4 che sono Fondi Propri e passività potenzialmente ammissibili ai fini TLAC (C) 42.381 15.884 11.148 11.238 | 80.650 | |||
6 | di cui: - con scadenza residua >= 1 anno e < di 2 anni - 1.575 2.443 1.520 | 5.537 | |||
7 | - con scadenza residua >= 2 anni e < di 5 anni - 106 4.661 5.586 | 10.353 | |||
8 | - con scadenza residua >= 5 anni e < di 10 anni - 2.986 4.044 4.030 | 11.060 | |||
9 | - con scadenza residua >= 10 anni escluse gli strumenti perpetui - 4.330 - 102 | 4.432 | |||
10 | - strumenti perpetui 42.381 6.841 - - | 49.222 |
Note alla tavola: "TLAC 3: Entità soggetta a risoluzione - Gerarchia dei creditori"
(*) Le informazioni presenti nella tavola sono riportate a livello di entità soggetta a risoluzione. In considerazione del fatto che la strategia di risoluzione del gruppo UniCredit prevede che la Capogruppo rappresenti il SPE, i valori si riferiscono al Capitale ed alle Passività emesse da UniCredit S.p.A. a livello individuale.
Questa tavola fornisce informazioni relative a tutte le passività di grado inferiore o pari alle passività ammissibili, compresi i fondi propri e altri strumenti di capitale, mostrando la distribuzione delle passività nella gerarchia dei crediti.
A.
L'Insolvency Ranking utilizzato è coerente con quanto previsto dagli articoli 111 e ss. della Legge Fallimentare e dall'articolo 91 paragrafo 1 e 1-bis, del Decreto Legislativo n.385/1993 e recepito nell'Annex 3b - "Insolvency Ranking in the jurisdictions of the Banking Union" pubblicato da SRB (Single Resolution Board), applicabile dall'1 gennaio 2019.
B.
Gli ammontari riportati nella riga 2 si riferiscono al valore outstanding comprensivo dei ratei maturati e al lordo dei rapporti infragruppo. Si precisa che per il Capitale è stato rappresentato l'ammontare del Capitale Sociale e delle riserve al lordo delle deduzioni dai Fondi Propri, mentre per i derivati, inclusi nella colonna 4 "Passività non Garantite", è stato considerato il fair value come rappresentato in bilancio.
C.
Il valore riportato nella riga 5 differisce da quanto inserito nella riga 4 per effetto delle passività che non soddisfano le condizioni di computabilità definite dall'articolo 72 ter 2 del Regolamento n.876/2019 (CRR2), principalmente riferibili a passività infragruppo e passività con scadenza residua inferiore all'anno al 31 dicembre 2020. Si precisa che l'ammontare riportato nella colonna di totale della presente riga differisce dal valore incluso nella riga 18 della tavola TLAC1 "Composizione del TLAC (a livello del gruppo soggetto a risoluzione)" per effetto dell'ammontare dei Fondi Propri consolidati incluso nel calcolo del TLAC.
D.
Tale categoria include gli strumenti di Capitale Aggiuntivo di Classe 1 (AT1) e Capitale di Classe 2 (T2); la gerarchia, in caso di insolvenza, è determinata dalle condizioni contrattuali di ciascun strumento.
L'ammontare delle passività subordinate (colonna 2, di cui alla riga 5) differisce dalla somma dei dettagli per scadenza alle righe 6, 7, 8, 9 e 10 per la presenza di strumenti subordinati inclusi nei Fondi Propri e quindi ammissibili ai fini TLAC con scadenza inferiore all'anno.
Fondi Propri
Requisiti di capitale
Requisiti di capitale
Rischio di credito e controparte
(milioni di €)
RISCHIO DI CREDITO E CONTROPARTE | CONSISTENZE AL 31.12.2020 | CONSISTENZE AL 31.12.2019 | |||
IMPORTI NON PONDERATI | IMPORTI PONDERATI | REQUISITO PATRIMONIALE | IMPORTI NON PONDERATI | IMPORTI PONDERATI | REQUISITO PATRIMONIALE |
A. RISCHIO DI CREDITO E DI CONTROPARTE | 884.676 273.262 21.861 | 815.393 323.655 25.892 | |||
A.1 Metodologia Standardizzata | 442.360 107.265 8.581 | 352.833 144.944 11.596 | |||
Esposizioni verso o garantite da amministrazioni centrali o banche centrali | 286.238 15.593 1.247 | 169.201 23.898 1.912 | |||
Esposizioni verso o garantite da Amministrazioni regionali o autorità locali | 30.042 557 45 | 27.864 680 54 | |||
Esposizioni verso o garantite Organismi del settore pubblico | 10.822 913 73 | 9.006 875 70 | |||
Esposizioni verso o garantite Banche multilaterali di sviluppo | 3.748 9 1 | 1.399 - - | |||
Esposizioni verso o garantite Organizzazioni internazionali | 2.073 - - | 1.354 - - | |||
Esposizioni verso o garantite da Enti | 9.800 1.806 144 | 12.687 2.611 209 | |||
Esposizioni verso o garantite da Imprese | 35.725 33.318 2.665 | 54.527 53.072 4.246 | |||
Esposizioni al dettaglio | 24.596 16.654 1.332 | 33.303 23.762 1.901 | |||
Esposizioni Garantite da immobili | 9.030 3.773 302 | 11.430 4.753 380 | |||
Esposizioni in stato di default | 2.577 2.780 222 | 3.102 3.451 276 | |||
Esposizioni ad alto rischio | 1.747 2.620 210 | 2.221 3.331 266 | |||
Esposizioni sotto forma di obbligazioni bancarie garantite | 262 55 4 | 319 65 5 | |||
Esposizioni verso Organismi di investimento collettivo del risparmio (OICR) | 6 6 0 | 9 8 1 | |||
Esposizioni a breve termine verso imprese o enti | 1.467 627 50 | 2.121 1.176 94 | |||
Esposizioni in strumenti di capitale | 7.152 13.825 1.106 | 6.642 12.528 1.002 | |||
Altre esposizioni | 17.076 14.729 1.178 | 17.648 14.734 1.179 | |||
A.2 Metodologia basata sui rating interni - Attività di Rischio | 441.594 163.589 13.087 | 461.917 176.760 14.141 | |||
Esposizioni verso o garantite da amministrazioni centrali o banche centrali | 25.791 1.875 150 | 27.957 1.599 128 | |||
Esposizioni verso o garantite da enti, enti pubblici e territoriali e altri soggetti | 32.485 8.748 700 | 41.316 11.121 890 | |||
Esposizioni verso o garantite da Imprese - PMI | 49.759 20.976 1.678 | 55.035 27.490 2.199 | |||
Esposizioni verso o garantite da Imprese - Finanziamenti specializzati | 23.168 10.819 866 | 23.173 11.389 911 | |||
Esposizioni verso o garantite da Imprese - Altre imprese | 191.619 88.562 7.085 | 193.475 88.825 7.106 | |||
Esposizioni al dettaglio Garantite da immobili: PMI | 5.338 1.245 100 | 5.504 1.512 121 | |||
Esposizioni al dettaglio Garantite da immobili: persone fisiche | 83.859 17.402 1.392 | 82.933 18.926 1.514 | |||
Esposizioni al dettaglio Rotative qualificate | 5.473 663 53 | 2.371 241 19 | |||
Altre esposizioni al dettaglio: PMI | 11.507 4.148 332 | 14.816 5.413 433 | |||
Altre esposizioni al dettaglio: Persone fisiche | 12.595 5.243 419 | 15.337 6.364 509 | |||
Altre attività diverse dai crediti | 00.01.1900 | 3.909 313 | 00.01.1900 | 3.880 310 | |
A.3 Metodologia basata sui rating interni - Esposizioni in strumenti di capitale | 722 2.409 193 | 642 1.950 156 | |||
Metodo PD/LGD: Attività di rischio | 106 212 17 | 166 340 27 | |||
Metodo dei modelli interni attività di rischio | - - - | - - - | |||
Metodo della ponderazione semplice: Attività di rischio | 615 2.197 176 | 476 1.610 129 | |||
Esposizioni in strumenti di private equity di portafogli sufficientemente diversificati (ponderazione 190%) | 41 78 6 | 83 158 13 | |||
Esposizioni negoziate in mercati regolamentari (ponderazione 290%) | 8 22 2 | 2 7 1 | |||
Altre esposizioni in strumenti di capitale (ponderazione 370%) | 567 2.097 168 | 391 1.445 116 | |||
Esposizioni soggette a disposizioni di vigilanza transitorie per quanto riguarda i requisiti in materia di fondi propri | - - - | - - - | |||
Esposizioni soggette a clausole di grandfathering per quanto riguarda i requisiti in materia di fondi propri | - - - | - - - | |||
A.4 Esposizioni verso controparti centrali nella forma di contributi prefinanziati al fondo garanzia | 00.01.1900 | 205 16 | 00.01.1900 | 70 6 | |
A.5 Elementi che rappresentano posizioni verso le Cartolarizzazioni | 17.673 5.118 409 | 12.929 3.238 259 |
Nota:
La tabella sopra esposta è oggetto di riconduzione dei dati alle altre tabelle dell'Informativa come rappresentato nell'Allegato 3.
La diversa rappresentazione delle esposizioni in cartolarizzazioni tra il quarto trimestre del 2019 e il quarto trimestre del 2020 è dovuto all'entrata in vigore del nuovo framework "EBA Data Point Model 2.9" in linea con il Regolamento di Esecuzione della Commissione (EU) 2020/429 e di conseguenza gli RWA al 31 dicembre 2019 non includono 1,4 miliardi esposti nella Voce "B.6 Altri elementi di calcolo" della tavola "Adeguatezza Patrimoniale".
Con riferimento alla voce "A.1 Metodologia standardizzata", gli ammontari esposti nella colonna "Importi non ponderati" includono le esposizioni fuori bilancio dopo l'applicazione del fattore di conversione del credito.
Requisiti di capitale
Rischio di credito e di controparte - dettaglio RWA e requisito patrimoniale
(milioni di €)
CONSISTENZE AL 31.12.2020
CONSISTENZE AL 31.12.2019
RISCHIO DI CREDITO | RISCHIO DI CONTROPARTE | RISCHIO DI CREDITO | RISCHIO DI CONTROPARTE |
REQUISITO | REQUISITO | REQUISITO | REQUISITO |
RISCHIO DI CREDITO E DI CONTROPARTE | RWA | PATRIMONIALE | RWA | PATRIMONIALE |
Metodologia standardizzata | 105.899 | 8.472 | 1.366 | 109 |
Esposizioni verso o garantite da amministrazioni centrali e banche centrali | 15.593 | 1.247 | 0 | 0 |
Esposizioni verso o garantite da amministrazioni regionali o autorità locali | 536 | 43 | 21 | 2 |
Esposizioni verso o garantite organismi del settore pubblico | 886 | 71 | 27 | 2 |
Esposizioni verso o garantite da banche multilaterali di sviluppo | 9 | 1 | - | - |
Esposizioni verso o garantite da organizzazioni internazionali | - | - | - | - |
Esposizioni verso o garantite da Enti | 1.649 | 132 | 157 | 13 |
Esposizioni verso o garantite da imprese | 32.167 | 2.573 | 1.152 | 92 |
Esposizioni al dettaglio | 16.653 | 1.332 | 1 | 0 |
Esposizioni garantite da immobili | 3.773 | 302 | - | - |
Esposizioni in stato di default | 2.775 | 222 | 5 | 0 |
Esposizioni ad alto rischio | 2.619 | 210 | 1 | 0 |
Esposizioni sotto forma di obbligazioni bancarie garantite | 55 | 4 | - | - |
Esposizioni verso Organismi di investimento collettivo del risparmio (OICR) | 6 | 0 | - | - |
Esposizioni a breve termine verso imprese o enti | 624 | 50 | 3 | 0 |
Esposizioni in strumenti di capitale | 13.825 | 1.106 | - | - |
Altre esposizioni | 14.729 | 1.178 | - | - |
Metodologia basata sui rating interni | 158.325 | 12.666 | 7.672 | 614 |
Di base | 9.134 | 731 | 160 | 13 |
Esposizioni verso o garantite da amministrazioni centrali e banche centrali | 192 | 15 | - | - |
Esposizioni verso o garantite da enti, enti pubblici e territoriali e altri soggetti | 421 | 34 | 16 | 1 |
Esposizioni verso o garantite da imprese - PMI | 2.212 | 177 | 11 | 1 |
Esposizioni verso o garantite da imprese - finanziamenti specializzati | 993 | 79 | 14 | 1 |
Esposizioni verso o garantite da imprese - altre imprese | 5.317 | 425 | 119 | 10 |
Avanzato | 146.782 | 11.743 | 7.512 | 601 |
Esposizioni verso o garantite da amministrazioni centrali e banche centrali | 1.599 | 128 | 83 | 7 |
Esposizioni verso o garantite da enti, enti pubblici e territoriali e altri soggetti | 6.613 | 529 | 1.699 | 136 |
Esposizioni verso o garantite da imprese - PMI | 17.937 | 1.435 | 816 | 65 |
Esposizioni verso o garantite da imprese - finanziamenti specializzati | 9.217 | 737 | 596 | 48 |
Esposizioni verso o garantite da imprese - altre imprese | 78.821 | 6.306 | 4.305 | 344 |
Esposizioni al dettaglio Garantite da immobili: PMI | 1.245 | 100 | - | - |
Esposizioni al dettaglio Garantite da immobili: persone fisiche | 17.402 | 1.392 | - | - |
Esposizioni al dettaglio Rotative qualificate | 663 | 53 | - | - |
Altre esposizioni al dettaglio: PMI | 4.142 | 331 | 7 | 1 |
Altre esposizioni al dettaglio: persone fisiche | 5.236 | 419 | 7 | 1 |
Altre attività diverse dai crediti | 3.909 | 313 | - | - |
Altre esposizioni IRB | 2.409 | |||
Metodo PD/LGD: Attività di rischio | 212 | |||
Metodo dei modelli interni: attività di rischio | - | |||
Metodo della ponderazione semplice: attività di rischio | 2.197 | |||
Esposizioni in strumenti di private equity nell'ambito di portafogli sufficientemente diversificati | ||||
(ponderazione 190%) | 78 | |||
Esposizioni negoziate in mercati regolamentati (ponderazione 290%) | 22 | |||
Altre esposizioni in strumenti di capitale (ponderazione 370%) | 2.097 | |||
Elementi che rappresentano posizioni verso le cartolarizzazioni | 5.118 | |||
Esposizioni verso controparti centrali nella forma di contributi prefinanziati al fondo garanzia | 205 | |||
Nota: |
RWA | PATRIMONIALE | RWA | PATRIMONIALE |
143.281 | 11.462 | 1.664 | 133 |
23.892 | 1.911 | 6 | 0 |
656 | 52 | 24 | 2 |
860 | 69 | 15 | 1 |
- | - | - | - |
- | - | - | - |
2.330 | 186 | 281 | 22 |
51.856 | 4.148 | 1.216 | 97 |
23.758 | 1.901 | 4 | 0 |
4.753 | 380 | - | - |
3.445 | 276 | 7 | 1 |
3.328 | 266 | 3 | 0 |
65 | 5 | - | - |
8 | 1 | - | - |
1.068 | 85 | 108 | 9 |
12.528 | 1.002 | - | - |
14.735 | 1.179 | - | - |
170.743 | 13.659 | 7.968 | 637 |
10.861 | 869 | 130 | 10 |
268 | 21 | - | - |
572 | 46 | 16 | 1 |
2.827 | 226 | 14 | 1 |
1.009 | 81 | 18 | 1 |
6.185 | 495 | 82 | 7 |
157.932 | 12.635 | 7.838 | 627 |
1.272 | 102 | 59 | 5 |
6.953 | 556 | 3.580 | 286 |
24.000 | 1.920 | 649 | 52 |
9.830 | 786 | 532 | 43 |
79.559 | 6.365 | 2.999 | 240 |
1.512 | 121 | - | - |
18.926 | 1.514 | - | - |
241 | 19 | - | - |
5.407 | 433 | 6 | 0 |
6.352 | 508 | 13 | 1 |
3.880 | 310 | - | - |
1.950 | |||
340 | |||
- | - | ||
176 | 1.610 | ||
6 | 158 | ||
2 | 7 | ||
168 | 1.445 | ||
409 | 3.238 | ||
16 | 70 |
193
156
17
-
-
27
-
--129131116259
6
La tabella sopra esposta è oggetto di riconduzione dei dati alle altre tabelle dell'Informativa come rappresentato nell'Allegato 3.
La diversa rappresentazione delle esposizioni in cartolarizzazioni tra il quarto trimestre del 2019 e il quarto trimestre del 2020 è dovuto all'entrata in vigore del nuovo framework "EBA Data Point Model 2.9" in linea con il Regolamento di Esecuzione della Commissione (EU) 2020/429 e di conseguenza gli RWA al 31 dicembre 2019 non includono 1,4 miliardi esposti nella Voce "B.6 Altri elementi di calcolo" della tavola "Adeguatezza Patrimoniale".
Requisiti di capitale
Adeguatezza patrimoniale
(milioni di €)
CATEGORIE/VALORI | IMPORTI NON PONDERATI | IMPORTI PONDERATI/REQUISITI | ||
31.12.2020 | 31.12.2019 | 31.12.2020 | 31.12.2019 | |
A. ATTIVITA' DI RISCHIO | ||||
A.1 Rischio di credito e di controparte | 902.348 | 828.322 | 278.586 | 326.963 |
1. Metodologia standardizzata 1 | 442.360 | 352.833 | 107.470 | 145.014 |
2. Metodologia basata sui rating interni 2 | 442.315 | 462.559 | 165.997 | 178.710 |
2.1 Base | 15.028 | 16.959 | 9.294 | 10.991 |
2.2 Avanzata | 427.287 | 445.601 | 156.703 | 167.719 |
3. Cartolarizzazioni 3 | 17.673 | 12.929 | 5.118 | 3.238 |
B. REQUISITI PATRIMONIALI DI VIGILANZA | ||||
B.1 Rischio di credito e controparte | 20.08.2097 | 03.06.2081 | 22.287 | 26.157 |
B.2 Rischio di aggiustamento della valutazione del credito | 00.01.1900 | 00.01.1900 | 123 | 129 |
B.3 Rischio di regolamento | 00.01.1900 | 00.01.1900 | 3 | 3 |
B.4 Rischi di mercato | 00.01.1900 | 00.01.1900 | 731 | 745 |
1. Metodologia standard | 00.01.1900 | 00.01.1900 | 227 | 131 |
2. Modelli interni | 00.01.1900 | 00.01.1900 | 503 | 615 |
3. Rischio di concentrazione | 00.01.1900 | 00.01.1900 | - | - |
B.5 Rischio operativo | 00.01.1900 | 00.01.1900 | 2.470 | 2.637 |
1. Metodo base | 00.01.1900 | 00.01.1900 | 178 | 247 |
2. Metodo standardizzato | 00.01.1900 | 00.01.1900 | 225 | 277 |
3. Metodo avanzato | 00.01.1900 | 00.01.1900 | 2.066 | 2.114 |
B.6 Altri elementi di calcolo 4 | 00.01.1900 | 00.01.1900 | 440 | 626 |
B.7 Totale requisiti prudenziali | 20.08.2097 | 03.06.2081 | 26.053 | 30.297 |
C. ATTIVITA' DI RISCHIO E COEFFICENTI DI VIGILANZA | ||||
C.1 Attività di rischio ponderate | 00.01.1900 | 00.01.1900 | 325.665 | 378.718 |
C.2 Capitale primario di classe 1/Attività di rischio ponderate (CET1 capital ratio) | 00.01.1900 | 00.01.1900 | 15,96% | 13,22% |
C.3 Capitale di classe 1/Attività di rischio ponderate (Tier 1 capital ratio) | 00.01.1900 | 00.01.1900 | 18,22% | 14,90% |
C.4 Totale Fondi Propri/Attività di rischio ponderate (Total capital ratio) | 00.01.1900 | 00.01.1900 | 20,72% | 17,69% |
Note:
1. L'importo ponderato include le "Esposizioni verso controparti centrali nella forma di contributi prefinanziati al fondo garanzia".
2. L'importo non ponderato e ponderato include le "Esposizioni in strumenti di capitale".
3. La diversa rappresentazione degli elementi che rappresentano posizioni verso le cartolarizzazioni tra il quarto trimestre 2019 e il quarto trimestre 2020 deriva dall'entrata in vigore del nuovo framework segnaletico "EBA
Data Point Model 2.9" in linea con il Regolamento di esecuzione (UE) 2020/429 per cui i valori al 31 dicembre 2019 non includono l'ammontare di RWA pari a 1,4 miliardi inclusi nella voce "B.6 Altri elementi di calcolo".
4. Si veda quanto commentato in calce alla tabella OV1 (con riferimento alla riga 33).
La tabella sopra esposta è oggetto di riconduzione dei dati alle altre tabelle dell'Informativa come rappresentato nell'Allegato 3.
Requisiti di capitale
Overview dei RWA (commento alla tabella EU OV1)
L'ammontare totale dei RWA al quarto trimestre del 2020, pari a 325,7 miliardi, mostra un decremento rispetto al precedente trimestre di circa -10,7 miliardi.
In particolare, per gli RWA relativi al rischio di credito e controparte si evidenzia una riduzione di circa -7,8 miliardi (che include le righe 1,6,17,30 e 32 escludendo la riga 15) principalmente relativa alle attività ponderate per il rischio relative alle esposizioni creditizie calcolate con metodi IRB che registrano una decrescita pari a circa -7,4 miliardi dovuta a quanto segue:
(-4,8 miliardi) effetto volumi (dovuto principalmente ad una riduzione dei crediti) ed al beneficio risultante dalle garanzie statali introdotte in Italia al fine di mitigare gli effetti dell'emergenza Covid;
evoluzione della qualità creditizia delle controparti (-1 miliardo) principalmente dovuto all'effetto dei flussi a default verificatisi nel trimestre;
altri effetti (-1,6 miliardi) principalmente dovuto all'introduzione in Austria dell'utilizzo dell'asset class regolamentare Qualified Retail Revolving e all'effetto del tasso di cambio dovuto al deprezzamento del dollaro statunitense.
Gli RWA relativi al rischio di mercato sono diminuiti per un valore pari a -1,3 miliardi (che include le righe 15,16,23 ed il requisito di capitale addizionale relativo al modello IMod in riga 32) principalmente a causa di una minore esposizione in termini di rischio di tasso di interesse nel portafoglio di negoziazione di UniCredit Bank AG.
Il decremento dei RWA connessi al rischio operativo nel quarto trimestre 2020 (-1,6 miliardi vis-à-vis terzo trimestre 2020) è principalmente dovuto a: (i) minori perdite operative, (ii) impatti derivanti dalle cessioni dei Gruppi Koç e Ocean Breeze (le cui modalità di calcolo comportano il recepimento del completo beneficio entro fine 2022).
Requisiti di capitale
EU OV1 - Overview degli RWA
(milioni di €)
CATEGORIE | RWA | REQUISITO DI CAPITALE | |||
31.12.2020 | 30.09.2020 | 31.12.2020 | |||
1 | Rischio di Credito (escluso CCR) | 246.533 | 254.580 | 19.723 | |
Art 438(c)(d) | 2 | di cui metodo standardizzato | 88.208 | 88.876 | 7.057 |
Art 438(c)(d) | 3 | di cui metodo IRB base (FIRB) | 9.134 | 9.584 | 731 |
Art 438(c)(d) | 4 | di cui metodo IRB avanzato (AIRB) | 146.994 | 154.111 | 11.760 |
Art 438(d) | 5 | di cui strumenti di capitale IRB sotto il metodo della ponderazione semplice o l'approccio di modello interno (IMA) | 2.197 | 2.010 | 176 |
Art 107, Art 438(c)(d) | 6 | CCR | 10.784 | 10.078 | 863 |
Art 438(c)(d) | 7 | di cui valore di mercato | 1.258 | 1.253 | 101 |
Art 438(c)(d) | 8 | di cui esposizione originaria | - | - | - |
9 | di cui metodo standardizzato | - | - | - | |
10 | di cui metodo dei modelli interni (IMM) | 7.724 | 7.011 | 618 | |
11 | di cui metodo semplificato per il trattamento delle garanzie reali finanziarie (per le operazioni SFTs) | - | - | - | |
12 | di cui metodo integrale per il trattamento delle garanzie reali finanziarie (per le operazioni di SFTs) | 57 | 151 | 5 | |
13 | di cui VaR per le operazioni SFT | - | - | - | |
Art 438(c)(d) | 14 | di cui esposizioni al rischio per i contributi al fondo di garanzia verso una controparte centrale (CCP) | 205 | 112 | 16 |
Art 438(c)(d) | 15 | di cui CVA | 1.540 | 1.552 | 123 |
Art 438(e) | 16 | Rischio di Regolamento | 38 | 38 | 3 |
Art 449(o)(i) | 17 | Cartolarizzazioni nel banking book (dopo il cap): | 5.118 | 5.486 | 409 |
18 | di cui SEC - IRBA | 1.749 | 1.835 | 140 | |
19 | di cui SEC - SA | 210 | 221 | 17 | |
20 | di cui SEC - ERBA | 1.660 | 1.677 | 133 | |
21 | di cui metodo della valutazione interna | 1.500 | 1.753 | 120 | |
22 | di cui altro (RW = 1250%)/deduzioni | - | - | - | |
Art 438(e) | 23 | Rischio di Mercato | 9.132 | 10.359 | 731 |
24 | di cui metodo standardizzato | 2.839 | 2.811 | 227 | |
25 | di cui IMA | 6.292 | 7.548 | 503 | |
Art 438(e) | 26 | Grandi Esposizioni | - | - | - |
Art 438(f) | 27 | Rischio Operativo | 30.871 | 32.493 | 2.470 |
28 | di cui metodo base | 2.231 | 2.554 | 178 | |
29 | di cui metodo standardizzato | 2.813 | 3.179 | 225 | |
30 | di cui metodi avanzati di misurazione | 25.826 | 26.760 | 2.066 | |
Art 437(2), 48,60 | 31 | Ammontare delle esposizioni che non superano le soglie per la deduzione (soggette ad una ponderazione del 250%) | 17.691 | 17.630 | 1.415 |
Art 500 | 32 | Requisito minimo di Basilea I (Floor adjustment) | - | - | - |
33 | Altri elementi di calcolo | 5.498 | 5.731 | 440 | |
34 | Totale | 325.665 | 336.396 | 26.053 |
Nota:
La tabella sopra esposta è oggetto di riconduzione dei dati alle altre tabelle dell'Informativa come rappresentato nell'Allegato 3.
La riga 33 "Altri elementi di calcolo" include le misure temporanee su modelli interni relativi al rischio di credito e mercato (legate a "limitazioni" evidenziate dal Regolatore).
A partire da giugno 2020, Il gruppo UniCredit ha deciso di applicare il regime transitorio legato all'introduzione del principio contabile IFRS9 secondo l'articolo 473a del Regolamento UE 873/2020 che aggiorna il Regolamento UE 876/2019 con l'obiettivo di mitigare gli impatti patrimoniali causati dall'emergenza sanitaria provocati dalla pandemia Covid-19.
L'ammontare ponderato al 250% riportato nel template sopra (Voce 31 "Ammontare delle esposizioni che non superano le soglie per la deduzione (soggette ad una ponderazione del 250%)") include gli effetti relativi all'aggiustamento transitorio e riflette in particolar modo l'esclusione delle attività fiscali differite che dipendono dalla redditività futura e derivano da differenze temporanee riferite a IFRS9. In virtù di questa esclusione, il gruppo UniCredit non eccede la soglia del 17,65% del Capitale primario di classe 1.
Requisiti di capitale
Requisito patrimoniale per rischio di mercato
(milioni di €)
DESCRIZIONE | 31.12.2020 | 31.12.2019 |
Rischio di posizione: | 561 | 694 |
- Attività incluse nel portafoglio di negoziazione ai fini di vigilanza | 561 | 694 |
- Attività non incluse nel portafoglio di negoziazione ai fini di vigilanza | - | - |
Rischio di regolamento per le transazioni DVP | 3 | 3 |
Rischio di cambio | 169 | 51 |
Rischio sulle posizioni in merci | 0 | - |
Rischio aggiustamento valutazione del merito creditizio - CVA | 123 | 129 |
Requisito patrimoniale per rischio di mercato | 857 | 877 |
Nota:
La tabella sopra è oggetto di riconduzione dei dati alle altre tabelle dell'Informativa come rappresentato nell'Allegato 3.
EU MR1 - Rischio di mercato - approccio standardizzato
CATEGORIE
Tipologia prodottiRWA
1 2 3 4
Rischio di tasso di interesse (generico e specifico)
Rischio di posizione su strumenti di capitale (generico e specifico) Rischio di cambio
Rischio di posizioni in merci
Opzioni
5 6 7 8 9 10
Metodo semplificato Metodo Delta-plus Metodo "scenario matrix" Cartolarizzazioni (Rischio specifico)
Totale al 31.12.2020
Totale al 30.06.2020
Nota:
La tabella sopra esposta è oggetto di riconduzione dei dati alle altre tabelle dell'Informativa come rappresentato nell'Allegato 3.
a
(milioni di €)
bREQUISITI DI CAPITALE
707 14 2.049 3
57 1 164 0
- 62 - 4 2.839 2.474
- 5 - 0 227 198
Requisiti di capitale
EU CR10: IRB (finanziamenti specializzati - Slotting criteria e strumenti di capitale)
(milioni di €)
FINANZIAMENTI SPECIALIZZATI - SLOTTING CRITERIA | |||||||
CATEGORIE REGOLAMENTARI | DURATA RESIDUA | ESPOSIZIONI PER CASSA | ESPOSIZIONI FUORI BILANCIO | FATTORE DI PONDERAZIONE DEL RISCHIO | IMPORTO DELL' ESPOSIZIONE | RWA | PERDITE ATTESE (EL) |
Categoria 1 | Inferiore a 2,5 anni 220 51 50% 264 129 - | ||||||
Pari o superiore a 2,5 anni 626 75 70% 690 480 3 | |||||||
Categoria 2 | Inferiore a 2,5 anni 1.417 260 70% 1.618 1.118 7 | ||||||
Pari o superiore a 2,5 anni 1.320 228 90% 1.497 1.326 12 | |||||||
Categoria 3 | Inferiore a 2,5 anni 413 45 115% 461 513 13 | ||||||
Pari o superiore a 2,5 anni 320 139 115% 452 495 13 | |||||||
Categoria 4 | Inferiore a 2,5 anni 45 26 250% 54 122 4 | ||||||
Pari o superiore a 2,5 anni 44 - 250% 47 112 4 | |||||||
Categoria 5 | Inferiore a 2,5 anni 120 12 0% 290 - 145 | ||||||
Pari o superiore a 2,5 anni 39 44 0% 104 - 52 | |||||||
Totale al 31.12.2020 | Inferiore a 2,5 anni 2.216 393 | 2.687 1.882 169 | |||||
Pari o superiore a 2,5 anni 2.349 486 | 2.790 2.413 83 | ||||||
Totale al 30.06.2020 | Inferiore a 2,5 anni 2.339 377 | 2.809 2.041 183 | |||||
Pari o superiore a 2,5 anni 2.328 633 | 2.790 2.375 80 | ||||||
STRUMENTI DI CAPITALE IN BASE AL METODO DELLA PONDERAZIONE SEMPLICE | |||||||
CATEGORIE | ESPOSIZIONI PER CASSA | ESPOSIZIONI FUORI BILANCIO | FATTORE DI PONDERAZIONE DEL RISCHIO | IMPORTO DELL' ESPOSIZIONE | RWA | REQUISITO DI CAPITALE | |
Esposizioni in strumenti di private equity 36 5 190% 41 78 6 | |||||||
Esposizioni in strumenti di capitale negoziati in mercati 8 - 290% 8 22 2 | |||||||
Altre esposizioni in strumenti di capitale 552 15 370% 567 2.097 168 | |||||||
Totale al 31.12.2020 596 19 | 615 2.197 176 | ||||||
Totale al 30.06.2020 543 26 | 570 2.010 161 |
Nota:
La tabella sopra esposta è oggetto di riconduzione dei dati alle altre tabelle dell'Informativa come rappresentato nell'Allegato 3.
Requisiti di capitale
Riserva di capitale anticiclica
Di seguito si riporta l'informativa relativa alla "Riserva di capitale anticiclica", predisposta sulla base dei coefficienti applicabili al 31 dicembre 2020.
Ammontare della riserva di capitale anticiclica specifica dell'ente
(milioni di €)
RIGA | DESCRIZIONE | COLONNA - 010 |
010 Totale ammontare esposizione al rischio | 325.665 | |
020 Coefficiente riserva di capitale anticiclica specifica dell'ente | 0,042% | |
030 Requisito di riserva di capitale anticiclica specifica dell'ente | 137 |
Nota:
La tabella sopra esposta è oggetto di riconduzione dei dati alle altre tabelle dell'Informativa come rappresentato nell'Allegato 3.
La tabella che segue riporta la distribuzione geografica delle esposizioni creditizie al 31 dicembre 2020, rilevanti ai fini del calcolo della riserva di capitale anticiclica ai sensi del Regolamento UE n. 1152/2014.
Informativa del Gruppo UniCredit | Pillar III
Requisiti di capitale
Distribuzione geografica delle esposizioni creditizie rilevanti ai fini del calcolo della riserva di capitale anticiclica
VALORE | DELL'ESPOSIZIONE | |
DELL'ESPOSIZIONE | PER IL METODO | |
RIPARTIZIONE PER PAESE | PER IL METODO SA | IRB |
ABU DHABI | 140 | 725 |
ALGERIA | 0 | 103 |
ANGOLA | 0 | 25 |
ARABIA SAUDITA | 107 | 10 |
ARGENTINA | 1 | 3 |
ARMENIA | 0 | 5 |
AUSTRALIA | 6 | 21 |
AUSTRIA | 7.102 | 50.023 |
AZERBAIGIAN | 0 | 168 |
BAHAMAS | 70 | 2 |
BAHRAIN | 1 | 5 |
BANGLADESH | 0 | 98 |
BELGIO | 129 | 1.297 |
BERMUDA | 609 | 215 |
BIELORUSSIA | 47 | 7 |
BOSNIA E ERZEGOVINA | 2.280 | 3 |
BRASILE | 12 | 106 |
BULGARIA | 1.635 | 6.423 |
CANADA | 92 | 310 |
CAYMAN ISOLE | 51 | 16 |
CECA (REPUBBLICA) | 1.703 | 12.807 |
CILE | 2 | 8 |
CINA | 786 | 55 |
CIPRO | 52 | 499 |
COLOMBIA | 1 | 30 |
CONGO | 0 | 2 |
COREA DEL SUD (REPUBBLICA DI) | 6 | 73 |
COSTA RICA | 0 | 14 |
CROAZIA | 7.852 | 239 |
CUBA | 0 | 4 |
DANIMARCA | 51 | 512 |
EGITTO | 15 | 479 |
ESTONIA | 175 | 20 |
ETIOPIA | 113 | 0 |
FILIPPINE | 1 | 8 |
FINLANDIA | 17 | 867 |
FRANCIA | 988 | 5.556 |
GEORGIA | 4 | 4 |
ESPOSIZIONI CREDITIZIE GENERICHE | ||
SOMMA DELLA | VALORE | |
POSIZIONE | DELL'ESPOSIZIONE | |
VALORE | LUNGA E CORTA | NEL PORTAFOGLIO |
DEL | DI NEGOZIAZIONE | |
PORTAFOGLIO DI | PER I MODELLI | |
NEGOZIAZIONE | INTERNI | |
- | 0 | |
- | - | |
- | - | |
- | 0 | |
- | - | |
- | - | |
- | 1 | |
1 | 20 | |
- | - | |
- | - | |
- | - | |
- | - | |
0 | 13 | |
- | - | |
- | - | |
- | - | |
- | 0 | |
- | 1 | |
- | 2 | |
0 | - | |
- | 5 | |
- | 0 | |
- | 1 | |
- | - | |
- | - | |
- | - | |
- | 0 | |
- | - | |
- | - | |
- | - | |
- | 8 | |
- | - | |
- | 0 | |
- | - | |
- | 0 | |
- | 3 | |
1 | 146 | |
- | - |
ESPOSIZIONI NEL PORTAFOGLIO DI | ESPOSIZIONI CREDITIZIE | |||
NEGOZIAZIONE | RILEVANTI | |||
POSIZIONI VERSO LA | DI CUI: | |||
CARTOLARIZZAZIONE | ESPOSIZIONI | ESPOSIZIONI NEL | DI CUI: ESPOSIZIONI | |
NEL PORTAFOGLIO | CREDITIZIE | PORTAFOGLIO DI | VERSO LA | |
BANCARIO | GENERICHE | NEGOZIAZIONE | CARTOLARIZZAZIONE | TOTALE |
- | 22 | 0 | - | 22 |
- | 16 | - | - | 16 |
- | 2 | - | - | 2 |
- | 3 | 0 | - | 3 |
- | 0 | - | - | 0 |
- | 1 | - | - | 1 |
3 | 1 | 0 | 0 | 2 |
429 | 1.282 | 2 | 4 | 1.288 |
- | 2 | - | - | 2 |
- | 1 | - | - | 1 |
- | 1 | - | - | 1 |
- | 14 | - | - | 14 |
- | 62 | 1 | - | 63 |
- | 21 | - | - | 21 |
- | 2 | - | - | 2 |
- | 129 | - | - | 129 |
- | 6 | 0 | - | 6 |
2 | 368 | 0 | 0 | 368 |
- | 13 | 0 | - | 13 |
- | 7 | 0 | - | 7 |
- | 589 | 1 | - | 590 |
- | 1 | - | - | 1 |
- | 65 | 0 | - | 65 |
- | 15 | - | - | 15 |
- | 4 | - | - | 4 |
- | 0 | - | - | 0 |
- | 1 | 0 | - | 1 |
- | 0 | - | - | 0 |
- | 439 | - | - | 439 |
- | 0 | - | - | 0 |
- | 18 | 0 | - | 18 |
- | 23 | - | - | 23 |
- | 10 | 0 | - | 10 |
- | 0 | - | - | 0 |
- | 0 | - | - | 0 |
- | 24 | 0 | - | 24 |
431 | 194 | 12 | 4 | 210 |
- | 1 | - | - | 1 |
31.12.2020
(milioni di €) | |
REQUISITI DI FONDI PROPRI | |
DI CUI: | FATTORI DI |
PONDERAZIONE | |
DEI REQUISITI DI | COEFFICIENTE |
FONDI PROPRI | ANTICICLICO |
0,10 | 0,000% |
0,10 | 0,000% |
0,00 | 0,000% |
0,00 | 0,000% |
0,00 | 0,000% |
0,00 | 0,000% |
0,00 | 0,000% |
6,50 | 0,000% |
0,00 | 0,000% |
0,00 | 0,000% |
0,00 | 0,000% |
0,10 | 0,000% |
0,30 | 0,000% |
0,10 | 0,000% |
0,00 | 0,000% |
0,70 | 0,000% |
0,00 | 0,000% |
1,90 | 0,500% |
0,10 | 0,000% |
0,00 | 0,000% |
3,00 | 0,500% |
0,00 | 0,000% |
0,30 | 0,000% |
0,10 | 0,000% |
0,00 | 0,000% |
0,00 | 0,000% |
0,00 | 0,000% |
0,00 | 0,000% |
2,20 | 0,000% |
0,00 | 0,000% |
0,10 | 0,000% |
0,10 | 0,000% |
0,10 | 0,000% |
0,00 | 0,000% |
0,00 | 0,000% |
0,10 | 0,000% |
1,10 | 0,000% |
0,00 | 0,000% |
Informativa del Gruppo UniCredit | Pillar III
Requisiti di capitale
segue: Distribuzione geografica delle esposizioni creditizie rilevanti ai fini del calcolo della riserva di capitale anticiclica
VALORE | DELL'ESPOSIZIONE | |
DELL'ESPOSIZIONE | PER IL METODO | |
RIPARTIZIONE PER PAESE | PER IL METODO SA | IRB |
GERMANIA | 5.874 | 118.665 |
GHANA | 0 | 2 |
GIAPPONE | 6 | 34 |
GIORDANIA | 5 | 80 |
GRECIA | 7 | 139 |
GUERNSEY C.I. | 26 | 40 |
HONDURAS | 6 | 0 |
HONG KONG | 5 | 263 |
INDIA | 6 | 70 |
INDONESIA | 2 | 46 |
IRAN (REPUBBLICA ISLAMICA DI) | 0 | 3 |
IRAQ | 0 | 25 |
IRLANDA | 487 | 897 |
ISRAELE | 3 | 54 |
ITALIA | 52.016 | 149.119 |
JERSEY C.I. | 0 | 167 |
KAZAKISTAN | 152 | 9 |
KENYA | 0 | 5 |
KUWAIT | 0 | 55 |
LETTONIA | 284 | 22 |
LIBANO | 0 | 7 |
LIBERIA | 0 | 318 |
LIECHTENSTEIN | 2 | 70 |
LITUANIA | 419 | 28 |
LUSSEMBURGO | 1.554 | 3.985 |
MACAO | - | 1 |
MACEDONIA | 1 | 1 |
MALAYSIA | 1 | 37 |
MALTA | 90 | 7 |
MAN ISOLA | 0 | 143 |
MAROCCO | 2 | 80 |
MARSHALL ISOLE | 0 | 426 |
MAURITIUS ISOLE | 0 | 62 |
MESSICO | 41 | 406 |
MONTENEGRO | 20 | 0 |
MOZAMBICO | 22 | 5 |
NIGERIA | 0 | 2 |
NORVEGIA | 18 | 1.319 |
ESPOSIZIONI CREDITIZIE GENERICHE | ||
SOMMA DELLA | VALORE | |
POSIZIONE | DELL'ESPOSIZIONE | |
VALORE | LUNGA E CORTA | NEL PORTAFOGLIO |
DEL | DI NEGOZIAZIONE | |
PORTAFOGLIO DI | PER I MODELLI | |
NEGOZIAZIONE | INTERNI | |
40 | 383 | |
- | - | |
- | 0 | |
- | - | |
- | 0 | |
0 | - | |
- | - | |
- | 0 | |
- | 0 | |
- | - | |
- | - | |
- | - | |
1 | 3 | |
- | 0 | |
13 | 280 | |
- | - | |
- | 0 | |
- | - | |
- | - | |
- | - | |
- | - | |
- | - | |
0 | - | |
- | 3 | |
6 | 2 | |
- | - | |
- | - | |
- | - | |
- | - | |
- | - | |
- | - | |
- | - | |
- | - | |
- | 16 | |
- | - | |
- | - | |
- | - | |
- | 33 |
ESPOSIZIONI NEL PORTAFOGLIO DI | ESPOSIZIONI CREDITIZIE | |||
NEGOZIAZIONE | RILEVANTI | |||
POSIZIONI VERSO LA | DI CUI: | |||
CARTOLARIZZAZIONE | ESPOSIZIONI | ESPOSIZIONI NEL | DI CUI: ESPOSIZIONI | |
NEL PORTAFOGLIO | CREDITIZIE | PORTAFOGLIO DI | VERSO LA | |
BANCARIO | GENERICHE | NEGOZIAZIONE | CARTOLARIZZAZIONE | TOTALE |
4.194 | 2.910 | 19 | 47 | 2.976 |
- | 1 | - | - | 1 |
- | 1 | 0 | - | 1 |
- | 4 | - | - | 4 |
3 | 2 | - | 0 | 3 |
- | 1 | 0 | - | 1 |
- | 0 | - | - | 0 |
- | 8 | 0 | - | 8 |
- | 3 | 0 | - | 3 |
- | 3 | - | - | 3 |
- | 0 | - | - | 0 |
- | 0 | - | - | 0 |
3.046 | 46 | 0 | 62 | 109 |
- | 1 | 0 | - | 1 |
6.810 | 9.422 | 24 | 217 | 9.663 |
- | 9 | - | - | 9 |
- | 13 | 0 | - | 13 |
- | 1 | - | - | 1 |
- | 1 | - | - | 1 |
- | 17 | - | - | 17 |
- | 1 | - | - | 1 |
- | 7 | - | - | 7 |
- | 1 | 0 | - | 1 |
- | 27 | 0 | - | 27 |
22 | 224 | 2 | 0 | 226 |
- | 0 | - | - | 0 |
- | 0 | - | - | 0 |
- | 2 | - | - | 2 |
- | 7 | - | - | 7 |
- | 3 | - | - | 3 |
- | 4 | - | - | 4 |
- | 7 | - | - | 7 |
- | 2 | - | - | 2 |
- | 13 | 0 | - | 13 |
- | 2 | - | - | 2 |
- | 3 | - | - | 3 |
- | 0 | - | - | 0 |
- | 32 | 0 | - | 32 |
31.12.2020
(milioni di €) | |
REQUISITI DI FONDI PROPRI | |
DI CUI: | FATTORI DI |
PONDERAZIONE | |
DEI REQUISITI DI | COEFFICIENTE |
FONDI PROPRI | ANTICICLICO |
15,00 | 0,000% |
0,00 | 0,000% |
0,00 | 0,000% |
0,00 | 0,000% |
0,00 | 0,000% |
0,00 | 0,000% |
0,00 | 0,000% |
0,00 | 1,000% |
0,00 | 0,000% |
0,00 | 0,000% |
0,00 | 0,000% |
0,00 | 0,000% |
0,50 | 0,000% |
0,00 | 0,000% |
48,80 | 0,000% |
0,00 | 0,000% |
0,10 | 0,000% |
0,00 | 0,000% |
0,00 | 0,000% |
0,10 | 0,000% |
0,00 | 0,000% |
0,00 | 0,000% |
0,00 | 0,000% |
0,10 | 0,000% |
1,10 | 0,250% |
0,00 | 0,000% |
0,00 | 0,000% |
0,00 | 0,000% |
0,00 | 0,000% |
0,00 | 0,000% |
0,00 | 0,000% |
0,00 | 0,000% |
0,00 | 0,000% |
0,10 | 0,000% |
0,00 | 0,000% |
0,00 | 0,000% |
0,00 | 0,000% |
0,20 | 1,000% |
78 Informativa del Gruppo UniCredit al 31 dicembre 2020 · Pillar III
Informativa del Gruppo UniCredit | Pillar III
Requisiti di capitale
segue: Distribuzione geografica delle esposizioni creditizie rilevanti ai fini del calcolo della riserva di capitale anticiclica
VALORE | DELL'ESPOSIZIONE | |
DELL'ESPOSIZIONE | PER IL METODO | |
RIPARTIZIONE PER PAESE | PER IL METODO SA | IRB |
OMAN | 1 | 200 |
PAESI BASSI | 602 | 5.906 |
PAKISTAN | 0 | 16 |
PANAMA | 423 | 36 |
PERU' | 0 | 26 |
POLONIA | 272 | 444 |
PORTOGALLO | 11 | 532 |
PRINCIPATO DI MONACO | 1 | 7 |
QATAR | 3 | 514 |
REGNO UNITO | 550 | 5.456 |
ROMANIA | 3.727 | 3.232 |
RUSSIA (FEDERAZIONE DI) | 5.871 | 6.437 |
RWANDA | 2 | - |
SAN MARINO | 2 | 17 |
SENEGAL | 21 | 0 |
SERBIA | 2.824 | 177 |
SINGAPORE | 13 | 1.624 |
SLOVACCHIA | 862 | 5.353 |
SLOVENIA | 1.203 | 820 |
SPAGNA | 380 | 4.373 |
SRI LANKA | 0 | 30 |
ST.KITTS E NEVIS | 0 | 3 |
STATI UNITI | 1.193 | 8.306 |
SUDAFRICANA (REPUBBLICA) | 15 | 240 |
SVEZIA | 24 | 878 |
SVIZZERA | 452 | 5.487 |
TAIWAN | 5 | 24 |
THAILANDIA | 1 | 34 |
TUNISIA | 1 | 34 |
TURCHIA | 602 | 1.375 |
UCRAINA | 10 | 27 |
UNGHERIA | 3.026 | 3.001 |
URUGUAY | 1 | 40 |
UZBEKISTAN | 0 | 29 |
VERGINI BRITANNICHE ISOLE | 0 | 20 |
VIETNAM | 0 | 122 |
Altri Stati | 41 | 11 |
TOTALE | 107.234 | 412.167 |
ESPOSIZIONI CREDITIZIE GENERICHE | ||
SOMMA DELLA | VALORE | |
POSIZIONE | DELL'ESPOSIZIONE | |
VALORE | LUNGA E CORTA | NEL PORTAFOGLIO |
DEL | DI NEGOZIAZIONE | |
PORTAFOGLIO DI | PER I MODELLI | |
NEGOZIAZIONE | INTERNI | |
- | - | |
- | 34 | |
- | - | |
- | - | |
- | 0 | |
- | 6 | |
- | 4 | |
- | - | |
- | - | |
- | 54 | |
- | 0 | |
- | 465 | |
- | - | |
- | - | |
- | - | |
- | - | |
- | 0 | |
- | 2 | |
- | - | |
4 | 60 | |
- | - | |
- | - | |
6 | 113 | |
- | 1 | |
0 | 5 | |
0 | 108 | |
- | - | |
- | - | |
- | - | |
- | 450 | |
- | - | |
0 | - | |
- | - | |
- | - | |
- | - | |
- | - | |
0 | 0 | |
72 | 2.223 |
ESPOSIZIONI NEL PORTAFOGLIO DI | ESPOSIZIONI CREDITIZIE | |||
NEGOZIAZIONE | RILEVANTI | |||
POSIZIONI VERSO LA | DI CUI: | |||
CARTOLARIZZAZIONE | ESPOSIZIONI | ESPOSIZIONI NEL | DI CUI: ESPOSIZIONI | |
NEL PORTAFOGLIO | CREDITIZIE | PORTAFOGLIO DI | VERSO LA | |
BANCARIO | GENERICHE | NEGOZIAZIONE | CARTOLARIZZAZIONE | TOTALE |
- | 7 | - | - | 7 |
1.059 | 243 | 1 | 16 | 260 |
- | 4 | - | - | 4 |
- | 0 | - | - | 0 |
- | 1 | - | - | 1 |
816 | 28 | 0 | 16 | 44 |
39 | 18 | 0 | 2 | 20 |
- | 0 | - | - | 0 |
- | 12 | - | - | 12 |
771 | 189 | 2 | 19 | 210 |
- | 376 | 0 | - | 376 |
- | 604 | 4 | - | 608 |
- | 0 | - | - | 0 |
- | 1 | - | - | 1 |
- | 0 | - | - | 0 |
- | 171 | - | - | 171 |
- | 26 | - | - | 26 |
- | 257 | 0 | - | 258 |
- | 97 | - | - | 97 |
831 | 127 | 5 | 16 | 148 |
- | 1 | - | - | 1 |
- | 0 | - | - | 0 |
311 | 343 | 13 | 6 | 363 |
- | 16 | 0 | - | 16 |
- | 25 | 0 | - | 25 |
- | 178 | 1 | - | 179 |
- | 1 | - | - | 1 |
- | 1 | - | - | 1 |
- | 5 | - | - | 5 |
- | 157 | 0 | - | 157 |
- | 4 | - | - | 4 |
- | 283 | 0 | - | 284 |
- | 2 | - | - | 2 |
- | 4 | - | - | 4 |
- | 0 | - | - | 0 |
- | 12 | - | - | 12 |
16 | 4 | 0 | 1 | 4 |
18.785 | 19.309 | 91 | 410 | 19.810 |
31.12.2020
(milioni di €) | |
REQUISITI DI FONDI PROPRI | |
DI CUI: | FATTORI DI |
PONDERAZIONE | |
DEI REQUISITI DI | COEFFICIENTE |
FONDI PROPRI | ANTICICLICO |
0,00 | 0,000% |
1,30 | 0,000% |
0,00 | 0,000% |
0,00 | 0,000% |
0,00 | 0,000% |
0,20 | 0,000% |
0,10 | 0,000% |
0,00 | 0,000% |
0,10 | 0,000% |
1,10 | 0,000% |
1,90 | 0,000% |
3,10 | 0,000% |
0,00 | 0,000% |
0,00 | 0,000% |
0,00 | 0,000% |
0,90 | 0,000% |
0,10 | 0,000% |
1,30 | 1,000% |
0,50 | 0,000% |
0,70 | 0,000% |
0,00 | 0,000% |
0,00 | 0,000% |
1,80 | 0,000% |
0,10 | 0,000% |
0,10 | 0,000% |
0,90 | 0,000% |
0,00 | 0,000% |
0,00 | 0,000% |
0,00 | 0,000% |
0,80 | 0,000% |
0,00 | 0,000% |
1,40 | 0,000% |
0,00 | 0,000% |
0,00 | 0,000% |
0,00 | 0,000% |
0,10 | 0,000% |
0,00 | 0,000% |
0,10 | 0,000% |
Requisiti di capitale
Segmentazione delle attività ponderate per il rischio
(milioni di €)
IMPORTI PONDERATI | ||
CATEGORIE | 31.12.2020 | 31.12.2019(1) |
Totale attività di rischio | 325.665 | 378.718 |
A. Rischio di credito e di controparte | 283.578 | 334.264 |
A.1 Commercial Banking Italy | 74.479 | 87.290 |
A.2 Commercial Banking Germany | 31.760 | 32.104 |
A.3 Commercial Banking Austria | 18.934 | 20.568 |
A.4 CEE | 49.458 | 60.996 |
A.5 CIB | 69.199 | 69.422 |
A.6 Group Corporate Centre | 33.062 | 53.830 |
A.7 Non Core | 6.686 | 10.053 |
B. Rischio di mercato | 11.217 | 11.490 |
B.1 Commercial Banking Italy | 12 | 3 |
B.2 Commercial Banking Germany | 110 | 26 |
B.3 Commercial Banking Austria | 93 | 46 |
B.4 CEE | 769 | 1.339 |
B.5 CIB | 8.083 | 9.780 |
B.6 Group Corporate Centre | 2.149 | 295 |
B.7 Non Core | 0 | 0 |
C. Rischio operativo | 30.871 | 32.965 |
C.1 Commercial Banking Italy | 8.520 | 8.775 |
C.2 Commercial Banking Germany | 3.667 | 4.040 |
C.3 Commercial Banking Austria | 2.483 | 2.526 |
C.4 CEE | 4.788 | 5.224 |
C.5 CIB | 5.760 | 5.879 |
C.6 Group Corporate Centre | 4.698 | 5.608 |
C.7 Non Core | 955 | 913 |
Note:
1. I dati riferiti al 2019 sono stati ricostruiti, ove necessario, su base omogenea per tenere conto delle variazioni intervenute nei perimetri dei settori di attività e nella metodologia di calcolo. In particolare si segnala che i valori riferiti al sub-gruppo Koc Finansal Hizmetler AS sono stati riclassificati dalla CEE Division al Group Corporate Centre.
2. La tabella sopra è oggetto di riconduzione dei dati alle altre tabelle dell'Informativa come rappresentato nell'Allegato 3.
Requisiti di capitale
Variazioni annuali delle attività ponderate per il rischio - settori di attività
(milioni di €)
AMMONTARI PONDERATI - MOVIMENTI DEL 2020
CATEGORIE | GROUP | CBK ITA | CBK GERM | CBK AUT | CIB | CEE | NON CORE | CENTRE(1) |
Totale attività di rischio, saldo iniziale | 378.718 | 96.067 | 36.171 | 23.141 | 85.081 | 67.560 | 10.966 | 59.733 |
Acquisizioni (+)/Cessioni (-)(2) | (18.647) | - | - | (9) | (43) | - | - | (18.595) |
di cui: | ||||||||
- Rischio di credito e controparte | (18.399) | - | - | (9) | (39) | - | - | (18.351) |
- Rischio di mercato | (244) | - | - | - | - | - | - | (244) |
- Rischio operativo | (4) | - | - | (0) | (4) | - | - | - |
A. Variazioni relative a rischio di | ||||||||
credito e di controparte | (32.287) | (12.810) | (345) | (1.626) | (183) | (11.538) | (3.367) | (2.417) |
A.1 Variazione in termini di esposizione | (27.249) | (9.489) | (1.256) | (647) | (6.355) | (4.818) | (3.082) | (1.602) |
A.2 Variazione nella qualità delle | ||||||||
esposizioni | 6.974 | (945) | 1.252 | 220 | 5.637 | 487 | 3 | 321 |
A.3 Variazione dei modelli di rischio | (654) | - | - | - | - | (654) | - | - |
A.4 Variazioni regolamentari | (5.079) | (1.885) | (676) | (1.016) | 878 | (3.091) | (6) | 717 |
A.5 Effetto Tasso di Cambio | (4.268) | (38) | (62) | 52 | (706) | (2.786) | (3) | (725) |
A.6 Altre variazioni | (2.011) | (453) | 397 | (235) | 363 | (676) | (278) | (1.128) |
B. Variazioni relative a rischio di | ||||||||
mercato | (29) | 9 | 84 | 46 | (1.696) | (570) | 0 | 2.098 |
B.1 Variazioni regolamentari | - | - | - | - | - | - | - | (0) |
B.2 Evoluzione portafoglio | 626 | 9 | 84 | 58 | 461 | 15 | 0 | (0) |
B.3 Altre variazioni | (655) | 0 | (0) | (11) | (2.157) | (585) | 0 | 2.098 |
C. Variazioni relative a rischio | ||||||||
operativo | (2.090) | (255) | (373) | (43) | (115) | (436) | 42 | (910) |
Totale attività di rischio, saldo finale | 325.665 | 83.011 | 35.536 | 21.509 | 83.043 | 55.016 | 7.642 | 39.909 |
Note: |
GROUP CORPORATE
1. COO Services, Corporate Centre Global Functions, elisioni e rettifiche di consolidamento non attribuite ai singoli settori di attività. Sono comprese anche le società del Gruppo in via di dismissione e, con riferimento ai dati relativi al 2019, il sub-gruppo Koc Finansal Hizmetler AS.
2.Acquisizioni (+)/Cessioni (-): Acquisizioni/Cessioni di controllate consolidate. Definizioni
A.1.Variazione in termini di esposizioni: impatto della variazione dell'esposizione allo stato di insolvenza sugli RWA
A.2.Variazione nella qualità delle esposizioni: impatto della probabilità di insolvenza / perdita in caso di insolvenza/esposizione all'insolvenza data dalla riclassifica dei clienti dovuta a ricalibrazioni e migrazioni A.3.Variazione dei modelli di rischio: impatto di implementazione e variazioni di metodologie e modelli
A.4.Variazioni regolamentari: impatto di regolamentazioni nuove/aggiornate e di pareri da parte dell'Autorità di Vigilanza A.5.Effetto Tasso di Cambio: impatto delle fluttuazioni del tasso di cambio
B.1.Variazioni regolamentari: impatto di regolamentazioni nuove/aggiornate e di pareri da parte dell'Autorità di Vigilanza B.2.Evoluzione portafoglio: variazioni dovute all'evoluzione delle attività e agli indicatori di mercato
La tabella sopra esposta è oggetto di riconduzione dei dati alle altre tabelle dell'Informativa come rappresentato nell'Allegato 3.
Requisiti di capitale
Rischio di credito
Rischio di credito
Esposizioni deteriorate e oggetto di misure di concessione
La presente sezione riporta i requisiti informativi richiesti dalle EBA "Guidelines on disclosure of non-performing and forborne exposures" (EBA/GL/2018/10) e EBA "Guidelines on reporting and disclosure of exposures subject to measures applied in response to the COVID‐19 crisis" (EBA/GL/2020/07), rappresentati in coerenza con le informazioni relative alla segnalazione consolidata FINREP al 31 dicembre 2020. Ai fini di una chiara identificazione delle stesse, ciascuna tabella riporta il riferimento alle rispettive EBA Guidelines.
Con riferimento alle tabelle predisposte in base alle EBA/GL/2018/10, la principale variazione rispetto agli ammontari pubblicati con riferimento al 31 dicembre 2019 è relativa al cambio del metodo di consolidamento di Yapi Ve Kredi Bankasi A.Ş (per ulteriori dettagli si rimanda al capitolo Ambito di applicazione).
Tabella 1 (EBA/GL/2018/10): Qualità creditizia delle esposizioni oggetto di misure di concessione
(milioni di €)
9 10
Nota:
In coerenza con l'approccio adottato dal gruppo UniCredit, le esposizioni non performing sono uguali alle esposizioni defaulted e deteriorate.
ESPOSIZIONI | ||||||||
OGGETTO DI | OGGETTO DI | SU ESPOSIZIONI | ||||||
MISURE DI | MISURE DI | OGGETTO DI | ||||||
CONCESSIONE | CONCESSIONE | MISURE DI | ||||||
NON | DI CUI IN STATO | NON | CONCESSIONE | |||||
DESCRIZIONE | DETERIORATE | DI DEFAULT | DI CUI IMPAIRED | DETERIORATE | DETERIORATE | |||
Cassa presso banche centrali e altri depositi a vista | - | - | - | - | - | - | - | - |
Strumenti di debito posseduti per la vendita | 78 | 703 | 703 | 703 | 1 | 486 | 158 | 93 |
5.755 | 9.023 | 9.023 | 9.023 | 534 | 5.143 | 6.131 | 2.604 | |
- | - | - | - | - | - | - | - | |
18 | 6 | 6 | 6 | 0 | 2 | 6 | - | |
- | 2 | 2 | 2 | - | 2 | - | - | |
203 | 590 | 590 | 590 | 8 | 323 | 255 | 105 | |
3.638 | 6.934 | 6.934 | 6.934 | 254 | 3.993 | 3.890 | 1.896 | |
1.897 | 1.491 | 1.491 | 1.491 | 272 | 822 | 1.980 | 603 | |
- | 4 | 4 | 4 | - | - | - | - | |
560 | 375 | 375 | 375 | 5 | 26 | 241 | 123 | |
6.315 | 9.402 | 9.402 | 9.402 | 539 | 5.169 | 6.372 | 2.726 | |
83 |
1 Prestiti e anticipazioni
c
d
e
f
g
hVALORE CONTABILE LORDO/IMPORTO NOMINALE DELLE ESPOSIZIONI OGGETTO DI
MISURE DI CONCESSIONERIDUZIONE DI VALORE ACCUMULATA, VARIAZIONI NEGATIVE ACCUMULATE DEL FAIR VALUE (VALORE EQUO) DOVUTE AL RISCHIO DI CREDITO E
ACCANTONAMENTI
ESPOSIZIONI OGGETTO DI MISURE DI CONCESSIONE
DETERIORATE
Banche centrali Amministrazioni pubbliche Enti creditizi
Altre società finanziarie Società non finanziarie Famiglie
8 Titoli di debito
Impegni all'erogazione di finanziamenti dati Totale
Rischio di credito
Disaggregazione per paese della controparte (società non finanziarie e famiglie) | |
(milioni di €) | |
DESCRIZIONE | VALORE CONTABILE LORDO/IMPORTO NOMINALE DELLE ESPOSIZIONI OGGETTO DI MISURE DI TOLLERANZA |
Titoli di debito | 4 |
Società non finanziarie | 4 |
di cui: - Lussemburgo | 4 |
Prestiti e anticipazioni | 13.961 |
Società non finanziarie | 10.572 |
di cui: - Italia | 4.684 |
- Germania | 1.019 |
- Austria | 756 |
- Russia | 560 |
- Turchia | 551 |
- Altri Paesi | 3.002 |
Famiglie | 3.389 |
di cui: - Italia | 2.626 |
- Austria | 383 |
- Croatia | 85 |
- Russia | 79 |
- Germania | 53 |
- Altri Paesi | 163 |
Nota:
Tabella predisposta in accordo con le "Guidance to banks on non-performing loans" emesse dalla BCE nel mese di marzo 2017.
Tabella 2 (EBA/GL/2018/10): Qualità delle misure di concessione
(milioni di €)
DESCRIZIONE
VALORE CONTABILE LORDO
DELLE ESPOSIZIONI OGGETTO DI MISURE DI
1 Prestiti e anticipazioni che sono stati oggetto di misure di concessione più di due volte
2 Prestiti e anticipazioni oggetto di misure di concessione deteriorati che non hanno soddisfatto i criteri per l'uscita dalla categoria «deteriorati»
CONCESSIONE 2.188 2.348
Rischio di credito
Tabella 3 (EBA/GL/2018/10): Qualità creditizia delle esposizioni deteriorate e non deteriorate per giorni di scaduto
DESCRIZIONE |
Cassa presso banche centrali e |
altri depositi a vista |
Strumenti di debito posseduti per la |
vendita |
1 Prestiti e anticipazioni |
10 | Banche centrali |
11 | Amministrazioni pubbliche |
12 | Enti creditizi |
13 | Altre società finanziarie |
14 | Società non finanziarie |
(milioni di €) | |||||||||||||
j | k | l | |||||||||||
SCADUTE O | SCADUTE | CHE NON | SCADUTE | SCADUTE | SCADUTE | ||||||||
SCADUTE | DA > 30 | SONO | DA > 90 | DA > 180 | DA > 1 | SCADUTE | SCADUTE | DI CUI IN | |||||
DA <= 30 | GIORNI <= | SCADUTE DA | GIORNI <= | GIORNI <= 1 | ANNO <= 2 | DA > 2 ANNI | DA > 5 ANNI | SCADUTE | STATO DI | ||||
GIORNI | 90 GIORNI | <= 90 GIORNI | 180 GIORNI | ANNO | ANNI | <= 5 ANNI | <= 7 ANNI | DA > 7 ANNI | DEFAULT | ||||
167.791 | 167.791 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
1.059 | 1.043 | 15 | 827 | 283 | 5 | 272 | 79 | 123 | 38 | 27 | 827 | ||
483.647 | 481.782 | 1.864 | 21.395 | 10.204 | 811 | 1.446 | 1.967 | 2.874 | 1.478 | 2.615 | 21.395 | ||
2 | Banche centrali | 6.395 | 6.395 | 0 | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
3 | Amministrazioni pubbliche | 23.882 | 23.649 | 233 | 488 | 393 | 50 | 3 | 1 | 17 | 1 | 24 | 488 |
4 | Enti creditizi | 30.521 | 30.518 | 2 | 7 | 6 | - | - | - | 0 | 0 | 0 | 7 |
5 | Altre società finanziarie | 68.936 | 68.914 | 23 | 1.382 | 892 | 24 | 70 | 20 | 120 | 72 | 184 | 1.382 |
6 | Società non finanziarie | 229.884 | 229.223 | 660 | 15.008 | 7.646 | 518 | 746 | 1.117 | 1.989 | 1.162 | 1.830 | 15.008 |
7 | di cui PMI | 74.896 | 74.689 | 207 | 7.402 | 3.089 | 142 | 409 | 722 | 1.159 | 649 | 1.233 | 7.402 |
8 | Famiglie | 124.029 | 123.083 | 946 | 4.510 | 1.267 | 219 | 628 | 829 | 747 | 243 | 577 | 4.510 |
145.062 | 145.062 | - | 135 | 134 | - | - | 1 | - | - | 0 | 135 | ||
4 | 4 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
108.853 | 108.853 | - | 5 | 5 | - | - | - | - | - | - | 5 | ||
19.865 | 19.865 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
11.897 | 11.897 | - | 125 | 124 | - | - | 1 | - | - | - | 125 | ||
4.443 | 4.443 | - | 6 | 6 | - | - | - | - | - | 0 | 6 |
a
b
c
VALORE CONTABILE LORDO/IMPORTO NOMINALEd
e
f
g
h
iESPOSIZIONI NON DETERIORATE
ESPOSIZIONI DETERIORATE
9 Titoli di debito
22 Totale
339.912 | 4.088 | 4.088 | ||
16 | Banche centrali | 1.032 | ||
17 | Amministrazioni pubbliche | 8.879 | 138 | 138 |
18 | Enti creditizi | 25.671 | 10 | 10 |
19 | Altre società finanziarie | 59.525 | 122 | 122 |
20 | Società non finanziarie | 227.970 | 3.762 | 3.762 |
21 | Famiglie | 16.835 | 56 | 56 |
25.618 |
15 Esposizioni fuori bilancio
Note:
La tabella sopra esposta:
non include il portafoglio "Held for Trading";
968.621
626.844
1.864
25.618
è oggetto di riconduzione dei dati alle altre tabelle dell'Informativa come rappresentato nell'Allegato 3.
10.338
811
1.446
1.968
2.874
1.478
2.615
Rischio di credito
Tabella 4 (EBA/GL/2018/10): Esposizioni non deteriorate e deteriorate e relativi accantonamenti
(milioni di €)
1 | anticipazioni |
2 | Banche centrali |
Amministrazioni | |
3 | pubbliche |
4 | Enti creditizi |
Altre società | |
5 | finanziarie |
Società non | |
6 | finanziarie |
7 | di cui PMI |
8 | Famiglie |
9 | Titoli di debito |
10 | Banche centrali |
Amministrazioni | |
11 | pubbliche |
12 | Enti creditizi |
Altre società | |
13 | finanziarie |
Società non | |
14 | finanziarie |
Esposizioni fuori | |
15 | bilancio |
16 | Banche centrali |
Amministrazioni | |
17 | pubbliche |
18 | Enti creditizi |
Altre società | |
19 | finanziarie |
Società non | |
20 | finanziarie |
21 | Famiglie |
22 | Totale |
Note: |
DI CUI: | DI CUI: | |||
STADIO | STADIO | |||
DESCRIZIONE | 1 | 2 | ||
Cassa presso | ||||
banche centrali e | ||||
altri depositi a vista | 167.791 | 167.602 | 189 | - |
Strumenti di debito | ||||
posseduti per la | ||||
vendita | 1.059 | 944 | 115 | 827 |
Prestiti e | ||||
483.647 | 399.485 | 84.162 | 21.395 | |
6.395 | 6.394 | 1 | - | |
23.882 | 21.907 | 1.975 | 488 | |
30.521 | 29.769 | 752 | 7 | |
68.936 | 64.338 | 4.598 | 1.382 | |
229.884 | 171.179 | 58.705 | 15.008 | |
74.896 | 47.944 | 26.952 | 7.402 | |
124.029 | 105.898 | 18.131 | 4.510 | |
145.062 | 143.806 | 1.256 | 135 | |
4 | 4 | - | - | |
108.853 | 108.307 | 546 | 5 | |
19.865 | 19.747 | 118 | - | |
11.897 | 11.564 | 333 | 125 | |
4.443 | 4.184 | 259 | 6 | |
339.912 | 192.553 | 28.079 | 4.088 | |
1.032 | 73 | - | - | |
8.879 | 6.624 | 1.277 | 138 | |
25.671 | 9.801 | 621 | 10 | |
59.525 | 33.294 | 2.509 | 122 | |
227.970 | 134.452 | 20.345 | 3.762 | |
16.835 | 8.309 | 3.327 | 56 | |
968.621 | 735.844 | 113.497 | 25.618 |
DI CUI: | DI CUI: | DI CUI: | DI CUI: | DI CUI: | DI CUI: | |
STADIO | STADIO | STADIO | STADIO | STADIO | STADIO | |
2 | 3 | 1 | 2 | 2 | 3 | |
- | 5 | 4 | 1 | - | 0 | - |
827 | 7 | 4 | 3 | 559 | 0 | 559 |
21.395 | 4.150 | 1.177 | 2.973 | 12.824 | 0 | 12.824 |
- | (0) | (0) | - | - | 0 | - |
488 | 79 | 62 | 17 | 42 | 0 | 42 |
7 | 8 | 7 | 1 | 7 | 0 | 7 |
1.382 | 221 | 70 | 151 | 760 | 0 | 760 |
15.008 | 1.935 | 491 | 1.445 | 9.244 | 0 | 9.244 |
7.402 | 902 | 197 | 706 | 4.943 | 0 | 4.943 |
4.510 | 1.906 | 547 | 1.359 | 2.771 | 0 | 2.771 |
135 | 102 | 70 | 32 | 61 | 0 | 61 |
- | - | - | - | - | 0 | - |
5 | 43 | 31 | 12 | 5 | 0 | 5 |
- | 5 | 3 | 2 | - | 0 | - |
125 | 41 | 34 | 7 | 55 | 0 | 55 |
6 | 13 | 2 | 11 | 2 | 0 | 2 |
2.612 | 378 | 175 | 182 | 1.011 | 0 | 907 |
- | 0 | 0 | - | - | 0 | - |
138 | 4 | 4 | 0 | 0 | 0 | 0 |
- | 5 | 4 | 1 | - | 0 | - |
85 | 51 | 25 | 24 | 49 | 0 | 45 |
2.367 | 286 | 128 | 139 | 956 | 0 | 857 |
21 | 31 | 15 | 16 | 5 | 0 | 5 |
24.142 | 4.630 | 1.422 | 3.187 | 13.896 | 0 | 13.792 |
j
La tabella sopra esposta:
non include il portafoglio "Held for Trading";
è oggetto di riconduzione dei dati alle altre tabelle dell'Informativa come rappresentato nell'Allegato 3.
RIDUZIONE DI VALORE ACCUMULATA, VARIAZIONI NEGATIVE ACCUMULATE DEL FAIR VALUE (VALORE EQUO) DOVUTE AL RISCHIO DI
CREDITO E ACCONTONAMENTIk
l
m | ||
CANCELLAZIONI | ESPOSIZIONI | SU |
PARZIALI | NON | ESPOSIZIONI |
ACCUMULATE | DETERIORATE | DETERIORATE |
- | - | - |
127 | 650 | 128 |
2.008 | 282.503 | 5.585 |
- | 4.402 | - |
3 | 5.416 | 415 |
- | 20.832 | - |
42 | 43.384 | 188 |
1.721 | 116.452 | 3.693 |
747 | 55.107 | 1.773 |
242 | 92.016 | 1.289 |
- | 127 | - |
- | - | - |
- | - | - |
- | 6 | - |
- | 63,357 | - |
- | 58 | - |
- | 58.079 | 820 |
0 | - | - |
0 | 1.011 | 134 |
0 | 1.786 | - |
0 | 23.106 | 11 |
0 | 30.573 | 661 |
0 | 1.604 | 14 |
2007,953 | 340.709 | 6.405 |
n
o
ESPOSIZIONI DETERIORATE -
RIDUZIONE DI VALORE ACCUMULATA, VARIAZIONI NEGATIVE ACCUMULATE DEL FAIR VALUE (VALORE EQUO) DOVUTE AL RISCHIO DI CREDITO
E ACCANTONAMENTI
Rischio di credito
Tabella 5 (EBA/GL/2018/10): Qualità delle esposizioni deteriorate per area geografica
a
b
cVALORE CONTABILE LORDO/IMPORTO NOMINALEd
DI CUI DETERIORATEDESCRIZIONE
1 Esposizioni in bilancio
21.530
836.796
21.530
804.892
2 Italia
341.165
11.878
11.878
334.144
3 Germania
165.884
2.153
2.153
149.668
4 Austria
86.029
1.789
1.789
5 Spagna
24.497
19
19
6 Francia
19.592
14
14
7 Altri Paesi
199.629 344.000
5.678 4.088
5.678
195.256
8 Esposizioni fuori bilancio
4.088
9 Italia
128.492
2.327
2.327
10 Germania
81.970
627
627
11 Austria
28.686
405
405
12 Stati Uniti
14.455
24
24
13 Francia
12.899
3
3
14 Altri Paesi
77.497 1.180.796
702 25.618
702
15 Totale
25.618
804.892
Note:
In coerenza con l'approccio adottato dal gruppo UniCredit, le esposizioni non performing sono uguali alle esposizioni defaulted e deteriorate.
La tabella sopra esposta:
- include il portafoglio "Held for Trading";
- è oggetto di riconduzione dei dati alle altre tabelle dell'Informativa come rappresentato nell'Allegato 3.
e
f
(milioni di €)
gVARIAZIONI NEGATIVE ACCUMULATE DEL FAIR VALUE (VALORE EQUO) DOVUTE AL RISCHIO DI CREDITO SU ESPOSIZIONI DETERIORATE
84.458
24.078
17.287
17.006
10.357
1.200
1.260
4.138
28
24
136 100 11 - - - 25 1.388
421
371
198
19
5
374
17.006
1.388
136
Rischio di credito
Tabella 6 (EBA/GL/2018/10): Qualità creditizia dei prestiti e delle anticipazioni per settore
(milioni di €)
3.886 | 275 | 275 | |
2.435 | 103 | 103 | |
60.161 | 3.641 | 3.641 | |
10.360 | 194 | 194 | |
2.173 | 124 | 124 | |
16.190 | 2.240 | 2.240 | |
37.213 | 2.079 | 2.079 | |
15.511 | 976 | 976 | |
5.227 | 551 | 551 | |
10 Informazione e comunicazione | 8.046 | 244 | 244 |
11 Attività finanziarie e assicurative | 1.232 | 92 | 92 |
12 Attività immobiliari | 42.843 | 1.950 | 1.950 |
13 Attività professionali, scientifiche e tecniche | 14.666 | 473 | 473 |
14 Attività amministrative e di servizi di supporto | 5.917 | 729 | 729 |
15 Amministrazione pubblica e difesa, assicurazione sociale obbligatoria | 603 | 0 | 0 |
16 Istruzione | 387 | 6 | 6 |
17 Attività dei servizi sanitari e di assistenza sociale | 3.809 | 112 | 112 |
18 Arte, spettacoli e tempo libero | 1.394 | 105 | 105 |
19 Altri servizi | 12.839 | 1.114 | 1.114 |
20 Totale | 244.892 | 15.008 | 15.008 |
Note: |
a |
d | e | f | |
VALORE CONTABILE LORDO | |||
VARIAZIONI | |||
NEGATIVE | |||
DI CUI DETERIORATE | ACCUMULATE DEL | ||
FAIR VALUE | |||
(VALORE EQUO) | |||
DI CUI PRESTITI E | DOVUTE AL | ||
ANTICIPAZIONI | RISCHIO DI | ||
SOGGETTI A | RIDUZIONE DI | CREDITO SU | |
DI CUI IN STATO DI | RIDUZIONE DI | VALORE | ESPOSIZIONI |
DEFAULT | VALORE | ACCUMULATA | DETERIORATE |
275 | 237 | - | |
84 | 68 | 18 | |
3.634 | 2.799 | 4 | |
194 | 179 | - | |
124 | 94 | - | |
2.204 | 1.679 | 27 | |
2.074 | 1.722 | 2 | |
976 | 765 | - | |
551 | 424 | - | |
243 | 188 | 1 | |
92 | 64 | - | |
1.912 | 1.336 | 28 | |
470 | 359 | 1 | |
729 | 317 | - | |
0 | 0 | - | |
6 | 6 | - | |
112 | 94 | - | |
105 | 84 | - | |
1.114 | 682 | - | |
14.901 | 11.099 | 81 |
b
c
Agricoltura, silvicoltura e pesca Attività estrattive
Attività manifatturiere
Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata Fornitura di acqua
Costruzioni
Commercio all'ingrosso e al dettaglio Trasporto e magazzinaggio
Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione
In coerenza con l'approccio adottato dal gruppo UniCredit, le esposizioni non performing sono uguali alle esposizioni defaulted e deteriorate.
La tabella sopra esposta:
- non include il portafoglio "Held for Trading";
- è oggetto di riconduzione dei dati alle altre tabelle dell'Informativa come rappresentato nell'Allegato 3.
Rischio di credito
Tabella 7 (EBA/GL/2018/10): Valutazione delle garanzie reali - prestiti e anticipazioni
1.478
1 Valore contabile lordo
505.042
483.647
1.864
21.395
10.204
di cui: garantiti di cui: garantiti da beni immobili
258.622
244.691
1.120
175.217
166.904
779
13.931
6.979
8.313
4.488
di cui: - strumenti con un rapporto prestito/valore superiore al 60% e inferiore
o pari all'80%
40.722
39.544
- strumenti con un rapporto prestito/valore superiore all'80 % e inferiore o pari al 100 %
36.248
34.903
- strumenti con un rapporto prestito/valore superiore al 100 %
29.773
25.751
Rettifiche di valore cumulate per le attività garantite
1.178
730 448
1.345
757 588
4.022
1.818 2.204
10.254
2.545
178
7.709
2.776
8 Garanzie reali
0
0
9 10 11 12
di cui: valore limitato al valore dell'esposizione
235.169
231.206
794
3.964
2.470
di cui: immobili di cui: valore superiore al limite di cui: immobili
149.263 146.756 129.525
145.778 137.526 120.934
666 4.418 1.584
3.485 9.231 8.591
2.102 5.352 4.950
Nota:
13 Garanzie finanziarie ricevute
14 Cancellazioni parziali cumulate
52.919 2.008
51.297 0
309 0
1.622 2.008
1.252 156
La tabella sopra esposta è oggetto di riconduzione dei dati alle altre tabelle dell'Informativa come rappresentato nell'Allegato 3.
11.191
811
1.446
6.951
517
867
3.825
323
558
4.932
246
506
0
1.493
195
293
1.383 3.879 3.641
175 369 325
265 673 637
370 1.852
15 0
47 1
Tabella 8 (EBA/GL/2018/10): Variazioni della consistenza dei prestiti e delle anticipazioni deteriorati
DESCRIZIONE
1 Consistenza iniziale dei prestiti e delle anticipazioni deteriorati
2 Afflussi verso portafogli deteriorati
3 Deflussi da portafogli deteriorati
4 | Deflusso verso un portafoglio non deteriorato | ||
5 | Deflusso dovuto a rimborso parziale o totale del prestito | ||
6 | Deflusso dovuto alla liquidazione di garanzie reali | (430) | (334) |
7 | Deflusso dovuto all'acquisizione del possesso di garanzie reali | (350) | (105) |
8 | Deflusso dovuto alla vendita di strumenti | (2.687) | (697) |
9 | Deflusso dovuto al trasferimento del rischio | - | - |
10 | Deflusso dovuto a cancellazione | ||
11 | Deflusso dovuto ad altre situazioni | ||
12 | Deflusso dovuto alla riclassificazione come posseduto per la vendita |
Note:
13 Consistenza finale dei prestiti e delle anticipazioni deteriorati
La riga 1 fa riferimento agli ammontati al 31 dicembre 2019.
La tabella sopra esposta è oggetto di riconduzione dei dati alle altre tabelle dell'Informativa come rappresentato nell'Allegato 3.
1.967
1.179
647
736
a
336
315 538 523
81 7
93 | 176 |
91 | 164 |
340 | 1.076 |
337 | 955 |
58 | 51 |
192 | 1.224 |
(milioni di €) | |
b |
116 428
(milioni di €)
2.874
2.615
1.781
842
1.765
953
458
888
1.240
690
1.515
401
373 882 865
25.65610.134
(14.395)(1.115)
(1.741)
(2.066)
(2.720)(3.285)21.395
Rischio di credito
Tabella 9 (EBA/GL/2018/10): Garanzie reali ottenute acquisendone il possesso e mediante procedimenti esecutivi
(milioni di €)
a
b
DESCRIZIONE |
1 Immobili, impianti e macchinari |
2 Diversi da immobili, impianti e macchinari |
DELLA RILEVAZIONE | VARIAZIONI NEGATIVE | ||
INIZIALE | ACCUMULATE | ||
1 | (1) | ||
1.469 | (270) | ||
3 | Immobili residenziali | 13 | (3) |
4 | Immobili non residenziali | 823 | (100) |
5 | Beni mobili (autoveicoli, natanti ecc.) | 26 | (7) |
6 | Strumenti rappresentativi di capitale e di debito | 608 | (160) |
7 | Altro | 0 | (0) |
1.470 | (270) |
8 Totale
Tabella 10 (EBA/GL/2018/10): Garanzie reali ottenute acquisendone il possesso e mediante procedimenti esecutivi - dettaglio per anzianità
Garanzie reali ottenute
1 acquisendone il possesso classificate come immobili, impianti e macchinari
Garanzie reali ottenute acquisendone il
2 possesso diverse da quelle classificate come immobili, impianti e macchinari
Immobili residenziali
a
bRIDUZIONE DEL SALDO DEL DEBITOc
d
TOTALE DELLE GARANZIE REALI OTTENUTE ACQUISENDONE IL POSSESSOe
fPIGNORATO DA <=2 ANNIg
h
(milioni di €)
i
j
k
lPIGNORATO >2 ANNI <=5 ANNI
PIGNORATO >5 ANNI
DI CUI ATTIVITÀ NON CORRENTI E GRUPPI IN DISMISSIONE CLASSIFICATI COME POSSEDUTI PER LA VENDITA
VALORE CONTABILE
LORDOVARIAZIONI
NEGATIVE ACCUMULATEVALORE AL MOMENTO
DELLA RILEVAZIONE
INIZIALEVARIAZIONI
NEGATIVE ACCUMULATEVALORE AL MOMENTO
DELLA | VARIAZIONI | DELLA | VARIAZIONI | DELLA | VARIAZIONI | DELLA | VARIAZIONI |
RILEVAZIONE | NEGATIVE | RILEVAZIONE | NEGATIVE | RILEVAZIONE | NEGATIVE | RILEVAZIONE | NEGATIVE |
INIZIALE | ACCUMULATE | INIZIALE | ACCUMULATE | INIZIALE | ACCUMULATE | INIZIALE | ACCUMULATE |
VALORE AL MOMENTOVALORE AL MOMENTOVALORE AL MOMENTO
1
1
1
1
4.072
(2.474)
1.469
(270)
1.011
(18)
270
(57)
151
(180)
37
(16)
12
(4)
13
(3)
3
(0)
6
(1)
3
(1)
-
-Immobili non residenziali Beni mobili (autoveicoli, natanti ecc.)
1.727
(874)
823
(100)
476
(3)
249
(50)
60
(31)
37
(16)
31
(16)
26
(7)
10
(2)
10
(5)
6
(1)
-
-
Strumenti rappresentativi di capitale e di debito
2.301
(1.580)
608
(160)
522
(13)
4
-
82
(147)
-
-
Altro
-
-
0
(0)
-
-
-
-
-
-
0
(0)
8 Totale
4.073
(2.473)
1.470
(269)
1.011
(18)
270
(57)
151
(180)
37
(16)
Rischio di credito
Tabella 1 (EBA/GL/2020/07) - Informazioni su prestiti ed anticipazioni oggetto di moratoria legislativa e non legislativa
a
1 Prestiti e anticipazioni oggetto di moratoria
2 di cui: Famiglie di cui: crediti garantiti da beni immobiliresidenziali a titolo di garanzia reale
4 di cui: Società non finanziarie
bESPOSIZIONI NON DETERIORATE
22.882 5.970
22.132 5.865
4.251
4.207
15.911
15.283
c
d
VALORE CONTABILE LORDO
13.119 2.020
989
10.286
12.751 2.123
1.482
10.518
e
(milioni di €)
f
gESPOSIZIONI DETERIORATE
749 105
515 63
44
30
628
452
di cui: Piccole e medie imprese di cui: Crediti garantiti da beni immobili non residenziali a titolo di garanzia reale
12.147
8.321
11.713
7.919
9.124
8.368
5.019
5.647
434
402
357
457 88
39
353
199
337
152
Segue: Tabella 1 - (EBA/GL/2020/07) Informazioni su prestiti ed anticipazioni oggetto di moratoria legislativa e non legislativa
(milioni di €)
h
i
j
k
l
m
n
oRIDUZIONE DI VALORE ACCUMULATA
VALORE CONTABILE
LORDO
1 2
Prestiti e anticipazioni oggetto di moratoria di cui: Famiglie di cui: crediti garantiti da beni immobili residenziali a titolo di garanzia reale di cui: Società non finanziarie
ESPOSIZIONI NON DETERIORATE
ESPOSIZIONI DETERIORATE
1.046 305
3 4 5
di cui: Piccole e medie imprese di cui: Crediti garantiti da beni immobili non residenziali a titolo di garanzia reale
161 714 519
477
Tabella 2 (EBA/GL/2020/07) - Breakdown per Maturity residua dei prestiti ed anticipazioni oggetto di moratoria legislativa e non legislativa
a
Prestiti e anticipazioni per i quali moratoria è
1 stata offerta
Prestiti e anticipazioni oggetto di moratoria
2 (granted)
4
3 di cui: Famiglie di cui: crediti garantiti da beni immobiliresidenziali a titolo di garanzia reale
5 di cui: Società non finanziarie
686 251
401 72
636 237
361 54
243 29
234 45
499 44
140 418 319
44 315 256
133 386 297
22 296 200
289
219
15 213 163
18 177 99
13 455 354
271
188
154
85
298
(milioni di €)
b
c
d
e
f
g
h
iVALORE CONTABILE LORDO
MATURITY RESIDUA DELLA MORATORIA
<= 3 MESI > 3 MESI <= 6 MESI > 6 MESI <= 9 MESI
> 9 MESI <= 12
MESI
> 1 ANNO
406 389
35.975
34.262 10.069
23.811 5.248
11.380 4.099
18.133 3.027
3.302 2.390
1.001 181
322 293
124 79
7.142
3.195
2.891
1.755
2.020
142
276
58
22.786
18.225
6.875
14.882
792
162
29
45
di cui: Piccole e medie imprese di cui: Crediti garantiti da beni immobili non residenziali a titolo di garanzia reale
15.623
13.899
3.476
11.969
149
22
3
4
11.706
9.500
3.385
7.677
536
66
27
15
Rischio di credito
Tabella 3 (EBA/GL/2020/07) - Informazioni su nuovi prestiti e anticipazioni originati a seguito degli schemi di garanzie pubbliche introdotte per rispondere alla crisi COVID-19
(milioni di €)
a
b
DI CUI: ESPOSIZIONI OGGETTO DI MISURE DI
c
CONCESSIONEGARANZIA PUBBLICA
RICEVUTAdAFFLUSSI NELLE
ESPOSIZIONI DETERIORATE
Nuovi Prestiti e anticipazioni originati
1 soggetti a garanzia pubblica ricevuta
2 di cui: Famiglie di cui: crediti garantiti da beni immobili
16.280
103
14.487
1.274
52 2
3
residenziali a titolo di garanzia reale
0
4 di cui: Società non finanziarie
14.833
94
di cui: Piccole e medie imprese
13.098
9.564
di cui: Crediti garantiti da beni immobili non residenziali a titolo di garanzia reale
111
- 42 17 -
Rischio di credito
EU CRB-B - Valore totale e medio delle esposizioni nette
(milioni di €)
DESCRIZIONE | a | b |
VALORE NETTO DELLE ESPOSIZIONI AL TERMINE DEL PERIODO | ESPOSIZIONI NETTE MEDIE NEL PERIODO | |
1 | Amministrazioni centrali o banche centrali 23.517 25.457 | |
2 | Enti 36.628 44.907 | |
3 | Imprese 429.628 435.731 | |
4 | - di cui: finanziamenti specializzati 24.514 24.818 | |
5 | - di cui: PMI 74.601 74.303 | |
6 | Al dettaglio 137.552 136.500 | |
7 | Garantite da beni immobili 88.182 88.373 | |
8 | - PMI 5.258 5.352 | |
9 | - non PMI 82.925 83.021 | |
10 | Rotative qualificate 8.282 5.547 | |
11 | Altre al dettaglio 41.087 42.579 | |
12 | - PMI 26.559 25.350 | |
13 | - non PMI 14.528 17.229 | |
14 | Strumenti di capitale 722 2.115 | |
15 | Totale con metodo IRB 628.047 644.709 | |
16 | Amministrazioni centrali o banche centrali 250.247 182.008 | |
17 | Amministrazioni regionali o autorità locali 26.590 26.141 | |
18 | Organismi del settore pubblico 12.470 13.130 | |
19 | Banche multilaterali di sviluppo 1.239 1.164 | |
20 | Organizzazioni internazionali 2.069 2.350 | |
21 | Enti 4.540 28.833 | |
22 | Imprese 59.417 68.529 | |
23 | - di cui: PMI 12.217 13.429 | |
24 | Al dettaglio 31.822 32.742 | |
25 | - di cui: PMI 6.779 6.545 | |
26 | Garantite da ipoteche sui beni immobili 9.152 9.462 | |
27 | - di cui: PMI 3.011 3.111 | |
28 | Esposizioni in stato di default 2.805 2.890 | |
29 | Posizioni associate a un rischio particolarmente elevato 1.793 2.012 | |
30 | Obbligazioni garantite 262 290 | |
31 | Crediti verso enti e imprese con una valutazione del merito di credito a breve termine 1.572 10.274 | |
32 | Organismi di investimento collettivo 6 21 | |
33 | Strumenti di capitale 7.152 25.295 | |
34 | Altre esposizioni 17.076 16.812 | |
35 | Totale con metodo standardizzato 428.212 421.955 | |
36 | Totale al 31.12.2020 1.056.259 1.066.664 | |
37 | Totale al 31.12.2019 984.320 1.022.498 |
Nota:
La tabella sopra esposta è oggetto di riconduzione dei dati alle altre tabelle dell'Informativa come rappresentato nell'Allegato 3.
Rischio di credito
EU CRB-C - Ripartizione geografica delle esposizioni
(milioni di €)
DESCRIZIONE | a | b | c | d | e | f | g |
VALORE NETTO | |||||||
EUROPA | DI CUI: AUSTRIA | DI CUI: ITALIA | DI CUI: GERMANIA | DI CUI: REPUBBLICA CECA | DI CUI: SPAGNA | DI CUI: FRANCIA | |
1 | Amministrazioni centrali o banche centrali 2.634 -215 3 798 - - | ||||||
2 | Enti 25.237 3.031 4.854 2.411 405 536 5.571 | ||||||
3 | Imprese 379.393 41.399 145.003 112.523 11.218 5.435 12.427 | ||||||
4 | Al dettaglio 137.281 22.774 69.447 37.224 3.744 7 30 | ||||||
5 | Strumenti di capitale 673 69 229 95 - -1 | ||||||
6 | Totale con metodo IRB 545.217 67.274 219.747 152.255 16.165 5.978 18.029 | ||||||
7 | Amministrazioni centrali o banche centrali 246.186 33.334 132.870 38.022 739 15.807 1.845 | ||||||
8 | Amministrazioni regionali o autorità locali 26.503 4.335 3.300 18.107 1 5 - | ||||||
9 | Organismi del settore pubblico 12.436 1.768 2.298 6.068 0 577 370 | ||||||
10 | Banche multilaterali di sviluppo - - - - - - - | ||||||
11 | Organizzazioni internazionali - - - - - - - | ||||||
12 | Enti 4.097 12 2.301 492 0 9 60 | ||||||
13 | Imprese 42.930 4.464 19.409 3.969 997 101 494 | ||||||
14 | Al dettaglio 28.219 721 17.159 782 782 5 7 | ||||||
15 | Garantite da ipoteche sui beni immobili 7.721 420 3.263 121 36 1 2 | ||||||
16 | Esposizioni in stato di default 2.367 100 1.462 84 15 0 4 | ||||||
17 | Posizioni associate a un rischio particolarmente elevato 1.707 3 1.485 10 - -5 | ||||||
18 | Obbligazioni garantite 262 1 -10 -250 - | ||||||
19 | Crediti verso enti e imprese con una valutazione del merito di credito a breve termine 1.050 12 556 252 0 1 70 | ||||||
20 | Organismi di investimento collettivo 6 1 - - - - - | ||||||
21 | Strumenti di capitale 7.015 21 6.487 174 17 -0 | ||||||
22 | Altre esposizioni 16.702 668 12.051 2.652 67 0 1 | ||||||
23 | Totale con metodo Standardizzato 397.202 45.863 202.640 70.743 2.654 16.756 2.859 | ||||||
24 | Totale al 31.12.2020 942.419 113.137 422.387 222.998 18.819 22.734 20.888 | ||||||
25 | Totale al 31.12.2019 819.773 92.830 355.862 192.661 18.890 24.695 16.390 |
Rischio di credito
segue: EU CRB-C - Ripartizione geografica delle esposizioni
(milioni di €)
DESCRIZIONE | h | i | j | k | l | m | n |
VALORE NETTO | |||||||
DI CUI: CROAZIA | DI CUI: REGNO UNITO | DI CUI: ROMANIA | DI CUI: BULGARIA | DI CUI: UNGHERIA | DI CUI: ALTRI PAESI EUROPEI | AMERICA | |
1 | Amministrazioni centrali o banche centrali 0 -624 78 0 916 5.477 | ||||||
2 | Enti 9 3.548 101 68 647 4.056 1.676 | ||||||
3 | Imprese 294 7.812 5.194 5.286 4.835 27.966 17.276 | ||||||
4 | Al dettaglio 3 55 2 1.897 3 2.095 54 | ||||||
5 | Strumenti di capitale -2 1 2 1 274 39 | ||||||
6 | Totale con metodo IRB 306 11.417 5.922 7.332 5.487 35.307 24.523 | ||||||
7 | Amministrazioni centrali o banche centrali 6.997 411 2.481 5.108 3.729 4.844 135 | ||||||
8 | Amministrazioni regionali o autorità locali 265 -72 40 162 215 0 | ||||||
9 | Organismi del settore pubblico 1.183 0 - 1 25 145 3 | ||||||
10 | Banche multilaterali di sviluppo - - - - - - - | ||||||
11 | Organizzazioni internazionali - - - - - - - | ||||||
12 | Enti 20 126 229 0 29 819 195 | ||||||
13 | Imprese 2.707 716 1.137 679 2.018 6.238 3.286 | ||||||
14 | Al dettaglio 4.134 13 1.522 884 555 1.657 17 | ||||||
15 | Garantite da ipoteche sui beni immobili 1.876 6 1.187 7 600 202 10 | ||||||
16 | Esposizioni in stato di default 293 16 101 133 38 120 59 | ||||||
17 | Posizioni associate a un rischio particolarmente elevato 22 43 18 4 9 107 39 | ||||||
18 | Obbligazioni garantite - - - - - - - | ||||||
19 | Crediti verso enti e imprese con una valutazione del merito di credito a breve termine 3 121 0 - 0 36 237 | ||||||
20 | Organismi di investimento collettivo 5 - - - - - - | ||||||
21 | Strumenti di capitale 13 3 0 0 0 300 123 | ||||||
22 | Altre esposizioni 650 4 44 61 79 426 3 | ||||||
23 | Totale con metodo Standardizzato 18.166 1.459 6.792 6.918 7.243 15.108 4.107 | ||||||
24 | Totale al 31.12.2020 18.472 12.875 12.714 14.250 12.730 50.415 28.630 | ||||||
25 | Totale al 31.12.2019 17.958 13.534 12.543 11.462 12.198 50.750 32.935 |
Rischio di credito
segue: EU CRB-C - Ripartizione geografica delle esposizioni
(milioni di €)
DESCRIZIONE | o | p | q | r | s | t | u |
VALORE NETTO | |||||||
DI CUI: STATI UNITI D'AMERICA | ASIA | DI CUI: TURCHIA | RESTO DEL MONDO | DI CUI: RUSSIA | DI CUI: SVIZZERA | TOTALE | |
1 | Amministrazioni centrali o banche centrali 5.155 13.982 288 1.425 -4 23.517 | ||||||
2 | Enti 1.403 6.539 980 3.176 -2.685 36.628 | ||||||
3 | Imprese 15.354 8.581 1.375 24.377 10.348 8.584 429.628 | ||||||
4 | Al dettaglio 41 50 1 167 7 132 137.552 | ||||||
5 | Strumenti di capitale 29 0 0 10 1 5 722 | ||||||
6 | Totale con metodo IRB 21.982 29.151 2.644 29.155 10.356 11.410 628.047 | ||||||
7 | Amministrazioni centrali o banche centrali 127 254 0 3.672 1.432 -250.247 | ||||||
8 | Amministrazioni regionali o autorità locali 0 - -87 - -26.590 | ||||||
9 | Organismi del settore pubblico 3 5 5 26 - -12.470 | ||||||
10 | Banche multilaterali di sviluppo - - -1.239 - -1.239 | ||||||
11 | Organizzazioni internazionali - - -2.069 - -2.069 | ||||||
12 | Enti 188 29 4 218 200 8 4.540 | ||||||
13 | Imprese 1.526 1.886 393 11.315 7.470 343 59.417 | ||||||
14 | Al dettaglio 9 18 2 3.567 1.287 19 31.822 | ||||||
15 | Garantite da ipoteche sui beni immobili 7 8 0 1.412 552 14 9.152 | ||||||
16 | Esposizioni in stato di default 24 186 182 194 105 15 2.805 | ||||||
17 | Posizioni associate a un rischio particolarmente elevato 10 0 0 47 -0 1.793 | ||||||
18 | Obbligazioni garantite - - - - - -262 | ||||||
19 | Crediti verso enti e imprese con una valutazione del merito di credito a breve termine 182 4 0 281 148 120 1.572 | ||||||
20 | Organismi di investimento collettivo - - - - - - 6 | ||||||
21 | Strumenti di capitale 123 - -13 0 5 7.152 | ||||||
22 | Altre esposizioni 3 4 0 366 26 0 17.076 | ||||||
23 | Totale con metodo Standardizzato 2.201 2.395 586 24.508 11.218 525 428.212 | ||||||
24 | Totale al 31.12.2020 24.184 31.547 3.231 53.664 21.575 11.935 1.056.259 | ||||||
25 | Totale al 31.12.2019 27.818 67.460 37.458 64.152 28.480 14.959 984.320 |
Nota:
La tabella sopra esposta è oggetto di riconduzione dei dati alle altre tabelle dell'Informativa come rappresentato nell'Allegato 3.
La principale variazione rispetto agli ammontari pubblicati con riferimento al 31 dicembre 2019 per la Turchia, è relativa al cambio del metodo di consolidamento di Yapi Ve Kredi Bankasi A.Ş (per ulteriori dettagli si rimanda al capitolo Ambito di applicazione).
Rischio di credito
EU CRB-D - Concentrazione delle esposizioni per settore o tipologia di controparte
(milioni di €)
a | b | c | d | e | f | g | h | i | j | k | l | m | n | ||
VALORE NETTO | |||||||||||||||
DESCRIZIONE | ATTIVITÀ MANIFATTURIERA | FORNITURA DI ENERGIA ELETTRICA, GAS, VAPORE ED ARIA CONDIZIONATA | COSTRUZIONI | COMMERCIO ALL'INGRESSO E AL DETTAGLIO; RIPARAZIONE DI AUTOVEICOLI E MOTOCICLI | TRASPORTO E MAGAZZINAGGIO | SERVIZI INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE | ATTIVITÀ FINANZIARIE E ASSICURATIVE | ATTIVITÀ IMMOBILIARI | ATTIVITÀ PROFESSIONALI, SCIENTIFICHE E TECNICHE | AMMINISTRAZIONE PUBBLICA E DIFESA, SICUREZZA SOCIALE OBBLIGATORIA | ALTRE ATTIVITÀ DI SERVIZI | CONVIVENZE COME DATORI DIPERSONALE DOMESTICO; PRODUZIONE DI BENI E SERVIZI INDIFFERENZIATI PROPRIO DA FAMIGLIE E CONVIVENZE | ATTIVITÀ DI FAMIGLIE E CONVIVENZE COME DATORI DI LAVORO PER PERSONALE DOMESTICO; PRODUZIONE DI BENI E SERVIZI INDIFFERENZIATI PER USO PROPRIO DA PARTE DI FAMIGLIE E CONVIVENZE | ALTRO | TOTALE |
1 | Amministrazioni centrali o banche centrali - - - - - -5.774 - - 17.601 - -142 23.517 | ||||||||||||||
2 | Enti - 21 - - 4 -35.492 147 62 782 9 -112 36.628 | ||||||||||||||
3 | Imprese 126.369 19.194 31.129 54.518 16.553 18.009 49.642 40.959 29.772 278 1.268 176 41.761 429.628 | ||||||||||||||
4 | Al dettaglio 7.830 128 3.474 8.929 1.269 1.218 734 1.769 3.753 4 630 98.481 9.334 137.552 | ||||||||||||||
5 | Strumenti di capitale 0 0 0 0 - 15 620 21 58 -5 -4 722 | ||||||||||||||
6 | Totale con metodo IRB 134.199 19.343 34.603 63.447 17.825 19.242 92.260 42.896 33.646 18.664 1.912 98.658 51.353 628.047 | ||||||||||||||
7 | Amministrazioni centrali o banche centrali - - - - 5 0 151.062 - 0 99.049 0 101 29 250.247 | ||||||||||||||
8 | Amministrazioni regionali o autorità locali - - - 0 18 - 0 4 2 26.506 56 0 4 26.590 | ||||||||||||||
9 | Organismi del settore pubblico 0 27 10 1 1.095 72 6.246 133 8 3.643 186 0 1.050 12.470 | ||||||||||||||
10 | Banche multilaterali di sviluppo - - - - - - 971 - - -- -269 1.239 | ||||||||||||||
11 | Organizzazioni internazionali - - - - - - 561 - - 576 - -931 2.069 | ||||||||||||||
12 | Enti - - - - - -4.531 - - -2 0 7 4.540 | ||||||||||||||
13 | Imprese 11.921 1.985 1.853 6.902 2.339 1.442 12.973 3.639 916 174 1.207 3.948 10.118 59.417 | ||||||||||||||
14 | Al dettaglio 1.289 54 654 1.375 605 123 58 456 805 5 190 24.720 1.489 31.822 | ||||||||||||||
15 | Garantite da ipoteche sui beni immobili 1.207 36 87 1.218 159 75 130 775 297 10 171 4.298 688 9.152 | ||||||||||||||
16 | Esposizioni in stato di default 381 39 179 237 147 36 76 452 42 13 44 529 630 2.805 | ||||||||||||||
17 | Posizioni associate a un rischio particolarmente elevato 13 50 167 1 0 1 1.030 18 95 -5 1 411 1.793 | ||||||||||||||
18 | Obbligazioni garantite - - - - - - 262 - - -- --262 | ||||||||||||||
19 | Crediti verso enti e imprese con una valutazione del merito di credito a breve termine 261 3 3 94 10 5 1.161 - 0 -- 27 8 1.572 | ||||||||||||||
20 | Organismi di investimento collettivo - - - - - - 6 - - -- -- 6 | ||||||||||||||
21 | Strumenti di capitale 1 37 47 435 12 9 6.001 39 15 -110 5 442 7.152 | ||||||||||||||
22 | Altre esposizioni 9 2 3 6 12 1 2.329 2 2 54 15 47 14.595 17.076 | ||||||||||||||
23 | Totale con metodo standardizzato 15.083 2.232 3.002 10.269 4.403 1.763 187.396 5.517 2.182 130.029 1.987 33.677 30.673 428.212 | ||||||||||||||
24 | Totale al 31.12.2020 149.282 21.574 37.605 73.716 22.228 21.005 279.656 48.413 35.828 148.693 3.898 132.335 82.026 1.056.259 | ||||||||||||||
25 | Totale al 31.12.2019 151.762 23.584 40.494 78.190 23.361 20.771 183.780 48.965 31.930 145.887 9.901 137.249 88.446 984.320 |
Nota:
La tabella sopra esposta è oggetto di riconduzione dei dati alle altre tabelle dell'Informativa come rappresentato nell'Allegato 3.
La principale variazione rispetto agli ammontari pubblicati con riferimento al 31 dicembre 2019 per le "Attività finanziarie e assicurative" è principalmente dovuta a UniCredit S.p.A. e UniCredit Bank AG.
Detto incremento è dovuto all'investimento della liquidità attraverso depositi overnight presso Banca d'Italia e Bundesbank, in aggiunta a quanto mantenuto sul conto della Riserva Obbligatoria, per effetto della gestione di una eccedenza netta di provvista rilevata sia (i) nell'ambito dell'attività commerciale con la clientela, sia (ii) nell'ambito dell'attività sull'interbancario.
Rischio di credito
EU CRB-E - Scadenza delle esposizioni
(milioni di €)
DESCRIZIONE | a | b | c | d | e | f |
VALORE NETTO DELL'ESPOSIZIONE | ||||||
A VISTA | <= 1 ANNO | > 1 ANNO <= 5 ANNI | > 5 ANNI | NESSUNA DURATA STABILITA | TOTALE | |
1 | Amministrazioni centrali o banche centrali 4.757 836 12.851 3.433 9 21.885 | |||||
2 | Enti 3.755 9.440 7.660 3.125 267 24.247 | |||||
3 | Imprese 14.385 44.661 80.152 59.154 53 198.405 | |||||
4 | Al dettaglio 5.297 2.976 10.163 95.329 1 113.766 | |||||
5 | Strumenti di capitale - - - 450 250 700 | |||||
6 | Totale con metodo IRB 28.193 57.913 110.826 161.490 580 359.002 | |||||
7 | Amministrazioni centrali o banche centrali 90.407 77.815 52.310 25.248 2.682 248.463 | |||||
8 | Amministrazioni regionali o autorità locali 401 3.838 10.182 8.072 45 22.538 | |||||
9 | Organismi del settore pubblico 324 2.059 5.395 3.438 30 11.246 | |||||
10 | Banche multilaterali di sviluppo - 16 991 169 - 1.176 | |||||
11 | Organizzazioni internazionali - 25 1.240 803 - 2.069 | |||||
12 | Enti 278 1.218 1.266 194 14 2.970 | |||||
13 | Imprese 2.395 13.636 8.758 8.951 1.613 35.353 | |||||
14 | Al dettaglio 1.357 2.937 8.981 12.119 1 25.395 | |||||
15 | Garantite da ipoteche sui beni immobili 26 202 1.160 7.625 - 9.013 | |||||
16 | Esposizioni in stato di default 1.155 231 460 724 0 2.570 | |||||
17 | Posizioni associate a un rischio particolarmente elevato 20 143 194 288 764 1.409 | |||||
18 | Obbligazioni garantite - - 192 69 - 262 | |||||
19 | Crediti verso enti e imprese con una valutazione del merito di credito a breve termine 983 438 - 1 8 1.430 | |||||
20 | Organismi di investimento collettivo 5 - - - 1 6 | |||||
21 | Strumenti di capitale - - - 219 6.909 7.128 | |||||
22 | Altre esposizioni 2.767 1.174 25 358 12.752 17.076 | |||||
23 | Totale con metodo standardizzato 100.119 103.732 91.156 68.276 24.819 388.102 | |||||
24 | Totale al 31.12.2020 128.313 161.645 201.983 229.766 25.398 747.105 | |||||
25 | Totale al 31.12.2019 89.075 114.242 197.960 242.466 26.811 670.554 |
Nota:
La tabella sopra esposta è oggetto di riconduzione dei dati alle altre tabelle dell'Informativa come rappresentato nell'Allegato 3.
La principale variazione rispetto agli ammontari pubblicati con riferimento al 31 dicembre 2019 per la colonna "A vista" e "<=1 Anno" è principalmente dovuta a UniCredit S.p.A. e UniCredit Bank AG.
Detto incremento è dovuto all'investimento della liquidità attraverso depositi overnight presso Banca d'Italia e Bundesbank, in aggiunta a quanto mantenuto sul conto della Riserva Obbligatoria, per effetto della gestione di una eccedenza netta di provvista rilevata sia (i) nell'ambito dell'attività commerciale con la clientela, sia (ii) nell'ambito dell'attività sull'interbancario.
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UniCredit S.p.A. published this content on 24 March 2021 and is solely responsible for the information contained therein. Distributed by Public, unedited and unaltered, on 24 March 2021 10:44:19 UTC.