al 31 dicembre 2020

Indice

Riferimento dei contenuti ai requisiti regolamentari di informativa 3

Riferimento alle raccomandazioni EDTF 3

Riferimento ai requisiti EBA 7

Riferimento alle informazioni richieste dal CRR 11

Misure adottate nel contesto dell'epidemia Covid-19 dalle Autorità di vigilanza europee

e dagli Stati membri nazionali 15

Ambito di applicazione 35

Fondi Propri 45

Total Loss Absorbing Capacity 64

Requisiti di capitale 69

Rischio di credito 83

Esposizioni deteriorate e oggetto di misure di concessione 83

Uso del metodo standardizzato 108

Uso del metodo IRB 114

Uso delle tecniche di attenuazione del rischio 166

Esposizione al rischio di controparte 172

Rischio di mercato 185

Esposizione e uso dei modelli interni 185

Esposizioni in strumenti di capitale non incluse nel portafoglio di negoziazione 188

Esposizioni al rischio di tasso di interesse su posizioni non incluse nel portafoglio di

negoziazione 190

Esposizioni in posizioni verso la cartolarizzazione 195

Rischio operativo 215

Uso dei metodi avanzati di misurazione 215

Rischio di liquidità 221

Coefficiente di copertura della liquidità 221

Attività vincolate e non vincolate 224

Riserve di liquidità e strategie di raccolta 226

Leva finanziaria 231

Glossario/Abbreviazioni 237

Allegato 1 - Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale

e degli strumenti TLAC eligible 251

Allegato 2 - Ambito di applicazione 253

Allegato 3 - Riconduzione dati quantitativi tra le tabelle dell'Informativa 263

Dichiarazione del Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari 273

Dichiarazione conforme agli Orientamenti EBA 2016/11 sugli obblighi di informativa ai

sensi della parte otto del Regolamento (UE) n.575/2013 e successivi aggiornamenti 275

Avvertenze:

  • Tutti gli importi, se non diversamente indicato, sono da intendere in milioni di euro.

  • Le informazioni sono riferite all'area di consolidamento prudenziale.

  • L'eventuale mancata quadratura tra i dati esposti nel presente documento dipende esclusivamente dagli arrotondamenti.

  • Le grandezze esposte sono coerenti con le versioni più recenti delle segnalazioni di vigilanza trasmesse per ciascun periodo; pertanto, talune grandezze possono evidenziare variazioni rispetto a precedenti pubblicazioni.

  • Gli importi non ponderati relativi alle "garanzie rilasciate e impegni a erogare fondi", sia per la metodologia standard, sia per la metodologia basata su rating interni, sono stati considerati in base all'equivalente creditizio, se non diversamente indicato.

  • Si segnala che l'informativa dovuta dalle banche di rilevanza sistemica viene pubblicata sul sito internet del gruppo UniCredit nei tempi previsti dalla normativa di riferimento (https://www.unicreditgroup.eu/it/investors/financial-reports.html).

  • L'Informativa del gruppo UniCredit è predisposta in coerenza con una procedura (Ordine di Servizio) adottata in applicazione dell'articolo 431(3) del CRR, che ne delinea i controlli interni e il processo. Gli elementi chiave di tale procedura sono:

    • - identificazione di ruoli e responsabilità degli organi sociali, delle funzioni aziendali, e delle società del gruppo coinvolte nel processo di produzione dell'Informativa;

    • - identificazione delle informazioni da pubblicare (in coerenza con le Linee Guida EBA 2014/14 e 2016/11 e con gli articoli 432 e 433 del CRR e, in riferimento al 31 dicembre 2020, con il successivo aggiornamento del Regolamento (UE) n.2019/876);

    • - istruzioni per la contribuzione delle società del gruppo e relativi controlli;

    • - consolidamento delle informazioni contribuite relativi controlli;

    • - approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione;

    • - pubblicazione sul sito internet del gruppo UniCredit;

    • - valutazione relativa alla ripubblicazione di documenti Pillar III, già pubblicati, al fine dell'allineamento con le versioni più recenti delle segnalazioni di vigilanza trasmesse.

  • Le tabelle oggetto di riconduzione dei dati alle altre tabelle dell'Informativa come rappresentato nell'Allegato 3, presentano una nota specifica per facilitarne l'identificazione.

Riferimento dei contenuti ai requisiti regolamentari di informativa

Riferimento dei contenuti ai requisiti regolamentari di informativa

In coerenza con le linee guida EBA "GL/2014/14"1 e successivo aggiornamento contenuto nelle linee guida EBA "GL/2016/11"2, le tabelle che seguono riportano il riferimento alla collocazione, nel presente documento o nel documento Bilanci e Relazioni al 31 dicembre 2020, delle informazioni oggetto di pubblicazione annuale.

Riferimento alle raccomandazioni EDTF

Il 29 ottobre 2012 è stato pubblicato il documento "Enhancing the risk disclosures of banks" redatto dal gruppo di lavoro internazionale Enhanced Disclosure Task Force - EDTF costituito sotto l'auspicio del Financial Stability Board (FSB). Il documento contiene 32 raccomandazioni volte a rafforzare la trasparenza informativa delle banche sui profili di rischio per i quali gli investitori hanno evidenziato la necessità di avere informazioni più chiare e complete.

RACCOMANDAZIONE EDTF

RIFERIMENTO NEL PRESENTE DOCUMENTO (P3)/BILANCI E RELAZIONI AL 31.12.2020 (BIL)

SEZIONE/PARAGRAFO/TABELLA

Raccomandazioni generali

1.Informativa - Indicizzazione delle informazioni di rischio

P3

Indice

La presente Informativa rappresenta il documento in cui sono rappresentate tutte le informazioni di rischio inclusi i riferimenti ad altri documenti o mezzi di informazione

2.Informativa - Terminologia e misure di rischio

P3

Glossario

Al termine del presente documento è presente un Glossario / Dizionario delle abbreviazioni. Specifici parametri e definizioni si trovano nelle singole sezioni legate ai rischi

3.Rischi principali ed emergenti

BIL

Nota integrativa consolidata

Parte E - Informazioni sui rischi e sulle politiche di copertura

Sezione 2 - Rischi del consolidato prudenziale - 2.6 - Altri rischi

- Rischi principali ed emergenti

4. Nuovi indicatori chiave regolamentari

P3

Leva finanziaria

Informativa quantitativa

Rischio di liquidità

Coefficiente di copertura della liquidità

Fondi Propri

Total Loss Absorbing Capacity

Governo del rischio e strategie / modello di business della gestione del rischio

5.Assetto organizzativo

BIL

Nota integrativa consolidata

Parte E - Informazioni sui rischi e sulle politiche di copertura

Premessa

Sezione 2 - Rischi del consolidato prudenziale:

2.1 Rischio di credito

Informazione di natura qualitativa:

  • 1. Aspetti generali

  • 2. Politiche di gestione del rischio di credito

2.2 Rischio di mercato

2.4 Rischio di liquidità

2.5 Rischi operativi - A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio operativo

6.Cultura del rischio

BIL

Nota integrativa consolidata

Parte E - Informazioni sui rischi e sulle politiche di copertura

Premessa - La cultura del rischio nel gruppo UniCredit

Sito web gruppo UniCredit

https://www.unicreditgroup.eu/it/governance/compensation.html

7.Gestione del rischio e modello di business

BIL

Nota integrativa consolidata

Parte E - Informazioni sui rischi e sulle politiche di copertura

Premessa

Sezione 2 - Rischi del consolidato prudenziale - 2.6 - Altri Rischi - Altri rischi inclusi nel Capitale Economico (Business, immobiliare, investimenti finanziari); Rischio reputazionale

Nota integrativa consolidata Parte L - Informativa di settore

Sezione A. Schema primario - Tabella "A.2 - Distribuzione per settore di attività: dati patrimoniali e totale attivo ponderato (RWA)"

P3

Requisiti di capitale

Tabella "Segmentazione delle attività ponderate per il rischio"

8.Informativa sullo Stress Testing

BIL

Nota integrativa consolidata

Parte E - Informazioni sui rischi e sulle politiche di copertura

Sezione 2 - Rischi del consolidato prudenziale:

2.1 Rischio di credito - Informazione di natura qualitativa

2.2 Rischio di mercato

2.4 Rischio di liquidità

2.5 Rischi operativi

P3

Rischio di credito

Esposizione al rischio di controparte

  • 1 "Guidelines on materiality, proprietary and confidentiality and on disclosure frequency under Articles 432(1), 432(2) and 433 of Regulation (EU) No 575/2013".

  • 2 "Guidelines on disclosure requirements under Part Eight of Regulation (EU) No 575/2013".

Riferimento dei contenuti ai requisiti regolamentari di informativa

RACCOMANDAZIONE EDTF

RIFERIMENTO NEL PRESENTE DOCUMENTO (P3)/BILANCI E RELAZIONI AL 31.12.2020 (BIL)

SEZIONE/PARAGRAFO/TABELLA

Adeguatezza patrimoniale ed attività ponderate per il rischio

9.Requisiti aggiuntivi di capitale e buffer

P3

Requisiti di capitale

Tabella "Adeguatezza patrimoniale"

10.Patrimonio di Vigilanza: sintesi e riconciliazione

P3

Fondi Propri

Tabelle:

"Riconciliazione dello Stato Patrimoniale e regolamentare con riconduzione agli elementi dei Fondi Propri"

"Modello per la pubblicazione delle informazioni sui Fondi Propri"

11.Patrimonio di Vigilanza: variazioni nel periodo

P3

Fondi Propri

Tabella "Evoluzione dei Fondi Propri"

12.Pianificazione del capitale - livelli target

BIL

Nota integrativa consolidata

Parte F - Informazioni sul patrimonio consolidato

Sezione 1 - Il patrimonio consolidato

Relazione sulla gestione consolidata

Risultati del Gruppo - Gestione del capitale e creazione di valore - Rafforzamento patrimoniale

13.Attività ponderate per il rischio ed attività di business

P3

Requisiti di capitale

Tabella "Segmentazione delle attività ponderate per il rischio"

14.Metodi e modelli per il calcolo delle attività ponderate per il rischio

P3

Requisiti di capitale

Tabelle:

"Rischio di credito e controparte"

"Adeguatezza patrimoniale"

"Requisito patrimoniale per rischio di mercato"

Rischio di credito

Uso del metodo IRB

Esposizione al rischio di controparte

Rischio di mercato

Esposizione e uso dei modelli interni

Rischio operativo

Descrizione del metodo per il calcolo del requisito patrimoniale (AMA)

BIL

Nota integrativa consolidata

Parte E - Informazioni sui rischi e sulle politiche di copertura

Sezione 2 - Rischi del consolidato prudenziale - 2.2 Rischio di mercato

15.Attività ponderate per il rischio calcolate secondo la metodologia basata sui rating interni

P3

Rischio di credito

Uso del metodo IRB e tabelle:

"Metodologia basata sui rating interni - Metodo Avanzato"

"Metodologia basata sui rating interni - Metodo Avanzato - Esposizioni al dettaglio"

"Rating Master Scale di Gruppo"

16.Attività ponderate per il rischio: variazioni nel periodo

P3

Requisiti di capitale

Tabelle:

"Variazioni annuali delle attività ponderate per il rischio"

"EU OV1 - Overview dei RWA"

17.Attività ponderate per il rischio - Backtesting

P3

Rischio di credito

Uso del metodo IRB - paragrafi:

Confronto tra perdita attesa e accantonamenti

Performance dei modelli: raffronto tra stime e risultati effettivi

BIL

Nota integrativa consolidata

Parte E - Informazioni sui rischi e sulle politiche di copertura

Sezione 2 - Rischi del consolidato prudenziale - 2.2 Rischio di mercato

Liquidità

18.Liquidità

BIL

Nota integrativa consolidata

Parte E - Informazioni sui rischi e sulle politiche di copertura

Sezione 2 - Rischi del consolidato prudenziale - 2.4 Rischio di liquidità

P3

Rischio di liquidità

Riserve di liquidità e strategie di raccolta

Ambito di applicazione

Impedimenti giuridici o sostanziali, attuali o prevedibili, che ostacolano il rapido trasferimento di risorse patrimoniali o di fondi all'interno del Gruppo

Riferimento dei contenuti ai requisiti regolamentari di informativa

RACCOMANDAZIONE EDTF

RIFERIMENTO NEL PRESENTE DOCUMENTO (P3)/BILANCI E RELAZIONI AL 31.12.2020 (BIL)

SEZIONE/PARAGRAFO/TABELLA

Funding

19.Raccolta - attività impegnate

P3

Rischio di liquidità

Attività vincolate e non vincolate

20.Raccolta - analisi della maturity

P3

Rischio di mercato

Esposizioni al rischio di tasso di interesse su posizioni non incluse nel portafoglio di negoziazione

BIL

Nota integrativa consolidata

Parte E - Informazioni sui rischi e sulle politiche di copertura

Sezione 2 - Rischi del consolidato prudenziale - 2.4 Rischio di liquidità - Tabella "Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie"

21. Strategia di raccolta

BIL

Nota integrativa consolidata

Parte E - Informazioni sui rischi e sulle politiche di copertura

Sezione 2 - Rischi del consolidato prudenziale - 2.4 Rischio di liquidità

P3

Rischio di liquidità

Riserve di liquidità e strategie di raccolta

Rischio di mercato

22.Rischio di mercato - legame con le posizioni incluse nell'informativa sul rischio di mercato

P3

Rischio di mercato

Esposizione e uso dei modelli interni:

paragrafo "Misure di rischio"

tabella "Legame tra le misure di rischio di mercato e le poste a bilancio"

23.Rischio di mercato - altri significativi fattori di rischio

BIL

Nota integrativa consolidata

Parte E - Informazioni sui rischi e sulle politiche di copertura

Sezione 2 - Rischi del consolidato prudenziale - 2.2 Rischio di mercato

24.Rischio di mercato - informativa sui modelli

25.Rischio di mercato - tecniche per misurare il rischio di perdite oltre i parametri e misure di rischio rappresentati

Rischio di credito

26.Rischio di credito - Profilo di rischio generale e concentrazione del rischio di credito

P3

Rischio di credito

Tabelle:

"Esposizioni in titoli di debito Sovrano ripartite per Stato controparte e portafoglio di classificazione"

"Finanziamenti verso controparti Sovrane ripartite per Stato controparte"

"EU CR1-A", "EU CRB-C", "EU CRB-D", "EU CRB-E"

Tabella 8 "Variazioni della consistenza dei prestiti e delle anticipazioni deteriorati"

"Disaggregazione dei prestiti e delle anticipazioni alle società non finanziarie per codici NACE"

27.Rischio di credito - Politiche sui crediti deteriorati e a sofferenza

BIL

Nota integrativa consolidata

Parte E - Informazioni sui rischi e sulle politiche di copertura

Sezione 2 - Rischi del consolidato prudenziale - 2.1 Rischio di credito - Informazione di natura qualitativa:

3. Esposizioni creditizie deteriorate - 3.1 Strategie e politiche di gestione

4. Attività finanziarie oggetto di rinegoziazioni commerciali e esposizioni oggetto di concessioni

Nota integrativa consolidata Parte A - Politiche contabili

Sezione A.2 Parte relativa alle principali voci di bilancio - 3 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato

P3

Rischio di credito

Tabella 4 "Esposizioni non deteriorate e deteriorate e relativi accantonamenti"

28.Rischio di credito - Dinamiche dei crediti deteriorati e a sofferenza

P3

Rischio di credito

Tabelle "EU CR2-A", "EU CR2-B"

Tabella 8 "Variazioni della consistenza dei prestiti e delle anticipazioni deteriorati"

BIL

Nota integrativa consolidata

Parte E - Informazioni sui rischi e sulle politiche di copertura

Sezione 2 - Rischi del consolidato prudenziale - 2.1 Rischio di credito - Informazione di natura qualitativa - 4. Attività finanziarie oggetto di rinegoziazioni commerciali e esposizioni oggetto di concessioni

Nota integrativa consolidata Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato

Sezione 4 - Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - Voce 40 (Tabelle 4.1 e 4.2)

Riferimento dei contenuti ai requisiti regolamentari di informativa

RACCOMANDAZIONE EDTF

RIFERIMENTO NEL PRESENTE DOCUMENTO (P3)/BILANCI E RELAZIONI AL 31.12.2020 (BIL)

SEZIONE/PARAGRAFO/TABELLA

29.Rischio di credito - Esposizione in derivati

BIL

Nota integrativa consolidata Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato

Sezione Altre informazioni - Tabella 6. Attività finanziarie oggetto di compensazione in bilancio, oppure soggette ad accordi-quadro di compensazione o ad accordi similari

Sezione Altre informazioni - Tabella 7. Passività finanziarie oggetto di compensazione in bilancio, oppure soggette ad accordi-quadro di compensazione o ad accordi similari

Nota integrativa consolidata

Parte E - Informazioni sui rischi e sulle politiche di copertura

Sezione 2 Rischi del consolidato prudenziale:

2.1 Rischio di credito - Informativa relativa agli strumenti finanziari derivati di negoziazione con la clientela

2.3 Gli strumenti derivati e le politiche di copertura - paragrafi 2.3.1 Gli strumenti derivati di negoziazione, 2.3.2 Le coperture contabili - Informazioni di natura quantitativa e 2.3.3 Altre informazioni sugli strumenti derivati (di negoziazione e di copertura)

P3

Rischio di credito

Esposizione al rischio di controparte

30.Tecniche di attenuazione del rischio

P3

Rischio di credito

Uso delle tecniche di attenuazione del rischio - Tabella "Distribuzione delle garanzie reali su esposizioni creditizie verso banche e clientela"

Uso delle tecniche di attenuazione del rischio - Tabella "Distribuzione delle garanzie personali su esposizioni creditizie verso banche e clientela"

Uso delle tecniche di attenuazione del rischio - Tabella "EU CR3"

Esposizione al rischio di controparte

Altri rischi

31.Altri rischi - tipologie di rischio e relativa gestione

BIL

Nota integrativa consolidata

Parte E - Informazioni sui rischi e sulle politiche di copertura

Premessa

Sezione 2 - Rischi del consolidato prudenziale - 2.6 - Altri rischi

P3

Rischio operativo

Descrizione del metodo per il calcolo del requisito patrimoniale (AMA)

32.Altri rischi - eventi pubblicamente noti

BIL

Nota integrativa consolidata

Parte E - Informazioni sui rischi e sulle politiche di copertura

Sezione 2 - Rischi del consolidato prudenziale:

2.5 Rischi operativi - B. Rischi derivanti da pendenze legali, C. Rischi derivanti da cause giuslavoristiche e D. Rischi derivanti da contenziosi di natura tributaria

2.6 Altri rischi - Rischi principali ed emergenti

Informazioni aggiuntive richieste dal documento "Recommendations on a comprehensive set of IFRS 9 Expected Credit Loss disclosures" dalla Taskforce on Disclosures about Expected Credit Losses

BIL

Nota integrativa consolidata

Parte A - Politiche contabili:

A.1 - Parte generale; Sezione 2 - Principi generali di redazione

A.2 - Parte relativa alle principali voci di bilancio

Parte E - Informazioni sui rischi e sulle politiche di copertura, Sezione 2 - Rischi del consolidato prudenziale - 2.1 Rischio di credito:

2.3 Metodi di misurazione delle perdite attese

Tabella "A.1.3 Consolidato prudenziale - Attività finanziarie, impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate: trasferimenti tra i diversi stadi di rischio di credito (valori lordi e nominali)"

Tabella "A.1.2 Consolidato prudenziale - Attività finanziarie, impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate: dinamica delle rettifiche di valore complessive e degli accantonamenti complessivi"

Riferimento dei contenuti ai requisiti regolamentari di informativa

Riferimento ai requisiti EBA

INFORMAZIONI QUALITATIVE

INFORMAZIONI QUANTITATIVE

RIFERIMENTO NEL PRESENTE DOCUMENTO (P3)/BILANCI E RELAZIONI AL 31.12.2020 (BIL)

EBA/GL/2016/11 - Guidelines on disclosure requirements under Part Eight of Regulation (EU) No 575/2013

Table 1 - EU OVA - Metodo di gestione del rischio da parte dell'ente

BIL

Nota integrativa consolidata - Parte E - Informazioni sui rischi e sulle politiche di copertura:

- Premessa

- Sezione 2 - Rischi del consolidato prudenziale - 2.6 Altri rischi

P3

Rischio di credito - Uso delle tecniche di attenuazione del rischio

Table 2: EU CRA - Informazioni qualitative generali sul rischio di credito

BIL

Nota integrativa consolidata - Parte E - Informazioni sui rischi e sulle politiche di copertura - Sezione 2 - Rischi del consolidato prudenziale - 2.1 Rischio di Credito - Informazione di natura qualitativa - 1. Aspetti generali - 2. Politiche di gestione del rischio di credito

Table 3: EU CCRA - Obblighi di informativa qualitativa sul rischio di

P3

Rischio di credito - Esposizione al rischio di controparte

cToanbtlreop4a: ErteU(MCCRRA)- Obblighi di informativa qualitativa sul rischio di mercato

BIL

Nota integrativa consolidata - Parte E - Informazioni sui rischi e sulle politiche di copertura - Sezione 2 - Rischi del consolidato prudenziale - 2.2. Rischio di mercato

Table 5: EU LIA - Descrizione delle differenze tra gli importi delle esposizioni contabili e quelli delle esposizioni determinate ai fini regolamentari

P3

Ambito di applicazione

BIL

Nota integrativa consolidata - Parte A Politiche contabili - A.4 - Informativa sul fair value

Table 6: EU CRB-A - Informativa aggiuntiva in merito alla qualità creditizia delle attività

BIL

Nota integrativa consolidata:

- Parte E - Informazioni sui rischi e sulle politiche di copertura - Sezione 2 - Rischi del consolidato prudenziale - 2.1 Rischio di Credito - Informazione di natura qualitativa - 3. Esposizioni creditizie deteriorate - 3.1 Strategie e politiche di gestione

- Parte A Politiche contabili - Sezione A.2 Parte relativa alle principali voci di bilancio - 3 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato

Table 7: EU CRC - Obblighi di informativa qualitativa sulle tecniche di CRM

P3

Rischio di credito - Uso delle tecniche di attenuazione del rischio

Table 8: EU CRD - Obblighi di informativa qualitativa sull'uso di rating esterni in base al metodo standardizzato per il rischio di credito da parte dell'ente

P3

Rischio di credito - Uso del metodo standardizzato

Table 9: EU CRE - Obblighi di informativa qualitativa sui modelli IRB

P3

Rischio di credito - Uso del metodo IRB

Table 10: EU MRB - Obblighi di informativa qualitativa per gli enti che utilizzano il metodo dei modelli interni (IMA)

BIL

Nota integrativa consolidata - Parte E - Informazioni sui rischi e sulle politiche di copertura - Sezione 2 - Rischi del consolidato prudenziale - 2.2. Rischio di mercato

Template 1: EU LI1 - Differenze tra il perimetro di consolidamento contabile e quello regolamentare e riconciliazione delle poste di bilancio con le categorie di rischio regolamentari

P3

Ambito di applicazione

Template 2: EU LI2 - Principali differenze tra gli importi delle esposizioni determinate a fini regolamentari e i valori contabili determinati in base al perimetro di consolidamento regolamentare

Riferimento dei contenuti ai requisiti regolamentari di informativa

INFORMAZIONI QUALITATIVE

INFORMAZIONI QUANTITATIVE

RIFERIMENTO NEL PRESENTE DOCUMENTO (P3)/BILANCI E RELAZIONI AL 31.12.2020 (BIL)

Template 3: EU LI3 - Differenze nei perimetri di consolidamento (entità per entità)

P3

Allegato 2 - Ambito di applicazione

Template 4 - EU OV1 - Overview dei RWA

P3

Requisiti di capitale

Template 5 - CR10 - IRB (finanziamenti specializzati - Slotting criteria e strumenti di capitale)

Template 6: EU INS1 - Partecipazioni non dedotte in imprese di assicurazione

-

Non pubblicata in quanto non applicabile al 31.12.2020

Template 7: EU CRB-B - Valore totale e medio delle esposizioni nette

P3

Rischio di credito - Esposizioni deteriorate e oggetto di misure di concessione

Template 8: EU CRB-C - Ripartizione geografica delle esposizioni

Template 9: EU CRB-D - Concentrazione delle esposizioni per settore o tipologia di controparte

Template 10: EU CRB-E - Scadenza delle esposizioni

Template 11: EU CR1-A - Qualità creditizia delle esposizioni per classe di esposizione e tipologia di strumento

Template 16: EU CR2-A - Dinamica delle rettifiche di valore specifiche e generiche

Template 17: EU CR2-B - Dinamica delle esposizioni deteriorate lorde: crediti e titoli di debito

Template 18: EU CR3 - Tecniche di mitigazione del rischio

P3

Rischio di credito - Uso delle tecniche di attenuazione del rischio

Template 19: EU CR4 - Metodo standardizzato - Esposizione al rischio di credito ed effetti dell'attenuazione del rischio di credito (CRM)

P3

Rischio di credito - Uso del metodo standardizzato

Template 20 - EU CR5 - Rischio di credito - approccio standardizzato

Template 21 - EU CR6: IRB - Esposizioni per rischio di credito suddivise per classe di esposizione e per scala di PD (AIRB, FIRB, Strumenti di capitale)

P3

Rischio di credito - Uso del metodo IRB

Template 22: EU CR7 - Metodo IRB - Effetto sui RWA dei derivati su crediti utilizzati nell'ambito delle tecniche di attenuazione del rischio di credito (CRM)

Template 23 - EU CR8 - Variazione dei RWA relativi ad esposizioni creditizie calcolate con metodi IRB

Template 24: EU CR9 - Metodo IRB - Backtesting della PD per classe di esposizione (AIRB, FIRB, Strumenti di capitale metodo PD/LGD)

Template 25: EU CCR1 - Analisi dell'esposizione al CCR per metodi applicati

P3

Rischio di credito - Esposizione al rischio di controparte

Template 26: EU CCR2 - Requisito di capitale per il rischio di aggiustamento della valutazione del credito (CVA)

Template 27: EU CCR8 - Esposizioni verso Controparti Centrali (CCP)

Riferimento dei contenuti ai requisiti regolamentari di informativa

INFORMAZIONI QUALITATIVE

INFORMAZIONI QUANTITATIVE

RIFERIMENTO NEL PRESENTE DOCUMENTO (P3)/BILANCI E RELAZIONI AL 31.12.2020 (BIL)

Template 28 - EU CCR3 - Approccio standardizzato - Esposizione al rischio di controparte suddiviso per portafoglio regolamentare e ponderazione

P3

Rischio di credito - Uso del metodo standardizzato

Template 29 - EU CCR4 - IRB - Esposizioni CCR suddivise per portafoglio e per scala di PD (AIRB, FIRB)

P3

Rischio di credito - Esposizione al rischio di controparte

Template 30 - EU CCR7 - Variazione dei RWA relativi a rischio di controparte con approccio IMM

Template 31: EU CCR5-A - Impatto della compensazione e delle garanzie detenute sul valore di esposizione

Template 32: EU CCR5-B - Composizione delle garanzie ai fini di calcolo dell'esposizione al rischio di controparte (CCR)

Template 33: EU CCR6 - Derivati creditizi

Template 34 - EU MR1 - Rischio di mercato - approccio standardizzato

P3

Requisiti di capitale

Template 35 - EU MR2-A - Rischio di mercato - Approccio di modello interno (IMA)

P3

Rischio di mercato

Template 36 - EU MR2-B - Flusso dei RWA per esposizione al Rischio di Mercato - Approccio di modello interno

Template 37: EU MR3 - Valori IMA per portafogli di negoziazione regolamentare

Template 38: EU MR4 - Confronto tra stime del VaR e utili/perdite

BIL

Nota integrativa consolidata - Parte E - Informazioni sui rischi e sulle politiche di copertura - Sezione 2 - Rischi del consolidato prudenziale - 2.2. Rischio di mercato

EBA/GL/2017/01 - Guidelines on LCR disclosure to complement the disclosure of liquidity risk management under Article 435 of Regulation (EU) No 575/2013

Table EU LIQA on liquidity risk management

BIL

Nota integrativa consolidata - Parte E - Informazioni sui rischi e sulle politiche di copertura - Sezione 2 - Rischi del consolidato prudenziale - 2.4 Rischio di liquidità

Template EU LIQ1 (informazioni qualitative)

P3

Rischio di liquidità - Coefficiente di copertura della liquidità

Template EU LIQ1 (informazioni quantitative)

EBA/GL/2018/10 - Guidelines on disclosure of non-performing and forborne exposures

Tabella 1: Qualità creditizia delle esposizioni oggetto di misure di concessione

P3

Rischio di credito - Esposizioni deteriorate e oggetto di misure di concessione

Tabella 2: Qualità delle misure di concessione

Tabella 3: Qualità creditizia delle esposizioni deteriorate e non deteriorate per giorni di scaduto

Tabella 4: Esposizioni non deteriorate e deteriorate e relativi accantonamenti

Tabella 5: Qualità delle esposizioni deteriorate per area geografica

Tabella 6: Qualità creditizia dei prestiti e delle anticipazioni per settore

Riferimento dei contenuti ai requisiti regolamentari di informativa

INFORMAZIONI QUALITATIVE

INFORMAZIONI QUANTITATIVE

RIFERIMENTO NEL PRESENTE DOCUMENTO (P3)/BILANCI E RELAZIONI AL 31.12.2020 (BIL)

Tabella 7: Valutazione delle garanzie reali - prestiti e anticipazioni

P3

Rischio di credito - Esposizioni deteriorate e oggetto di misure di concessione

Tabella 8: Variazioni della consistenza dei prestiti e delle anticipazioni deteriorati

Tabella 9: Garanzie reali ottenute acquisendone il possesso e mediante procedimenti esecutivi

Tabella 10: Garanzie reali ottenute acquisendone il possesso e mediante procedimenti esecutivi - dettaglio per anzianità

EBA/ITS/2020/06 - Final Report on draft ITS on disclosure and reporting on MREL and TLAC

EU KM2 - Metriche principali

P3

Fondi Propri - Total Loss Absorbing Capacity

EU TLAC1: Composizione del TLAC (a livello del gruppo soggetto a risoluzione)

EU TLAC 3 - Entità soggetta a risoluzione

- Gerarchia dei creditori

EBA Statement on supervisory reporting and Pillar 3 disclosure in light of Covid-19

EBA "Statement" emesso il 31 marzo 2020 -Segnalazione di vigilanza e informativa Pillar 3 nel contesto dell'epidemia Covid-19

P3

Capitolo "Misure adottate nel contesto dell'epidemia Covid-19 dalle Autorità di vigilanza europee e dagli Stati membri nazionali"

EBA/GL/2020/07 - Guidelines on reporting and disclosure of exposures subject to measures applied in response to the COVID19 crisis

Tabella 1: Informazioni su prestiti ed anticipazioni oggetto di moratoria legislativa e non legislativa

P3

Rischio di credito - Esposizioni deteriorate e oggetto di misure di concessione

Tabella 2: Breakdown per Maturity residua dei prestiti ed anticipazioni oggetto di moratoria legislativa e non legislativa

Tabella 3: Informazioni su nuovi prestiti e anticipazioni originati a seguito degli schemi di garanzie pubbliche introdotte per rispondere alla crisi COVID-19

EBA/GL/2020/11 - Guidelines on supervisory reporting and disclosure requirements in compliance with the CRR 'quick fix' in response to the COVID 19 pandemic

LRCom: Informativa armonizzata sul coefficiente di leva finanziaria

P3

Leva finanziaria

EBA/GL/2020/12 - Guidelines amending Guidelines EBA/GL/2018/01 on uniform disclosures under Article 473a of Regulation (EU) No 575/2013 (CRR) on the transitional period for mitigating the impact of the introduction of IFRS 9 on own funds to ensure compliance with the CRR 'quick fix' in response to the COVID-19 pandemic

Modello IFRS9-FL - Confronto dei fondi propri e dei coefficienti patrimoniali e di leva finanziaria degli enti, con e senza l'applicazione delle disposizioni transitorie in materia di IFRS 9 o analoghe perdite attese su crediti

P3

Fondi Propri

Inoltre, con riferimento a talune best practices identificate da EBA nel Report "on assessment of Institutions' Pillar 3 Disclosure" (EBA/Rep/2020/09), si riporta di seguito quanto segue:

  • l'informativa in termini di sostenibilità finanziaria e rischi ESG (rischi ambientali, sociali e di governance) è riportata, sulla base delle normative in vigore, sul sito web di Gruppo al linkhttps://www.unicreditgroup.eu/it.html, sezione "Sostenibilità". La sezione include il Bilancio Integrato di UniCredit al linkhttps://www.unicreditgroup.eu/it/a-sustainable-bank/sustainability-reporting.html. Si precisa che l'informativa sui rischi ambientali, sociali e di governance richiesta ai fini Pillar 3 verrà fornita come previsto dall'Articolo 449a del CRR2 a partire da dicembre 2022;

  • al fine di favorire la comprensione della coerenza dei dati quantitativi tra le tabelle della presente Informativa, l'Allegato 3 riporta la riconduzione delle principali grandezze regolamentari rappresentate nelle varie tabelle.

Riferimento dei contenuti ai requisiti regolamentari di informativa

Riferimento alle informazioni richieste dal CRR

La tabella riporta le informazioni richieste dal Regolamento (UE) n.575/2013 e successivo aggiornamento del Regolamento (UE) n.2019/876 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 20 maggio 2019 ("CRR2") con riferimento ai requisiti in vigore al 31 dicembre 2020.

ARTICOLO DEL CRR

CONTENUTO

RIFERIMENTO NEL PRESENTE DOCUMENTO (P3)/BILANCI E RELAZIONI AL 31.12.2020 (BIL)

RIFERIMENTO A DOCUMENTI ESTERNI

435

Obiettivi e politiche di gestione del rischio

BIL

Nota integrativa consolidata - Parte E - Informazioni sui rischi e sulle politiche di copertura:

Documento "Relazione del Governo Societario" sul sito web del gruppo UniCredit (https://www.unicreditgroup.eu/it/governance/governance-system-and-policies.html) che riporta le informazioni sul governo societario, incluso il Comitato Controlli Interni e Rischi e il numero di volte in cui quest'ultimo si è riunito

Premessa

Sezione 2 - Rischi del consolidato prudenziale:

2.1 Rischio di credito - Informazione di natura qualitativa - 1. Aspetti generali - 2. Politiche di gestione del rischio di credito

2.2 Rischio di mercato

2.4 Rischio di liquidità

2.5 Rischi operativi - A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio operativo

2.6 Altri rischi

P3

Rischio di liquidità - Coefficiente di copertura della liquidità

436

Ambito di applicazione

P3

Ambito di applicazione

Allegato 2 - Ambito di applicazione

437/437a

Fondi Propri/Fondi Propri e passività ammissibili

P3

Fondi Propri

Sito web del gruppo UniCredit:

- Termini e condizioni completi di tutti gli strumenti di capitale (articolo 437, comma 1, lettera c) linkhttps://www.unicreditgroup.eu/it/investors/funding-and-ratings/programs/bank-capital.html

- Allegato 1 in formato editabile (excel) al linkhttps://www.unicreditgroup.eu/it/investors/third-pillar-basel-two-and-three.html)

Fondi Propri - Total Loss Absorbing Capacity

Allegato 1 Schema relativo alle principali caratteristiche degli strumenti di capitale e degli strumenti TLAC eligible

BIL

Nota integrativa consolidata - Parte F - Informazioni sul patrimonio consolidato - Sezione 1 Il Patrimonio consolidato - tabelle:

B.1 Patrimonio consolidato: ripartizione per tipologia di impresa

B.2 Riserve da valutazione delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: composizione

B.3 Riserve da valutazione delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: variazioni annue

B.4 Riserve da valutazione relative a piani a benefici definiti: variazioni annue

438

Requisiti di Capitale

P3

Requisiti di capitale

BIL

Nota integrativa consolidata - Parte F - Informazioni sul patrimonio consolidato - Sezione 1 - Il patrimonio consolidato

Relazione sulla gestione consolidata - Risultati del Gruppo - Gestione del capitale e creazione di valore - Rafforzamento patrimoniale

Riferimento dei contenuti ai requisiti regolamentari di informativa

ARTICOLO DEL CRR

CONTENUTO

RIFERIMENTO NEL PRESENTE DOCUMENTO (P3)/BILANCI E RELAZIONI AL 31.12.2020 (BIL)

RIFERIMENTO A DOCUMENTI ESTERNI

439

Esposizione al rischio di controparte

P3

Rischio di credito - Esposizione al rischio di controparte

BIL

Nota integrativa consolidata - Parte E - Informazioni sui rischi e sulle politiche di copertura - Sezione 2 Rischi del consolidato prudenziale - 2.3 Gli strumenti derivati e le politiche di copertura - paragrafi 2.3.1 Gli strumenti derivati di negoziazione, 2.3.2 Le coperture contabili - Informazioni di natura quantitativa e 2.3.3 Altre informazioni sugli strumenti derivati (di negoziazione e di copertura)

440

Riserve di capitale

P3

Requisiti di capitale

441

Indicatori dell'importanza sistemica a livello mondiale

Sito web del gruppo UniCredit linkhttps://www.unicreditgroup.eu/it/investors/financial-reports.html - (sezione G-SIBs Disclosure)

442

Rettifiche per il rischio di credito

P3

Rischio di credito - Esposizioni deteriorate e oggetto di misure di concessione

BIL

Nota integrativa consolidata:

Parte E - Informazioni sui rischi e sulle politiche di copertura - Sezione 2 - Rischi del consolidato prudenziale - 2.1 Rischio di credito - Informazione di natura qualitativa - 1. Aspetti generali - 2. Politiche di gestione del rischio di credito - 3. Esposizioni creditizie deteriorate - 4. Attività finanziarie oggetto di rinegoziazioni commerciali e esposizioni oggetto di concessioni

Parte A Politiche contabili - Sezione A.2 Parte relativa alle principali voci di bilancio - 3 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato

443

Attività non vincolate

P3

Rischio di liquidità - Attività vincolate e non vincolate

444

Uso delle ECAI

P3

Rischio di credito - Uso del metodo standardizzato

Rischio di credito - Uso del metodo IRB (tabella "Rating Master Scale di Gruppo")

Esposizioni in posizioni verso la cartolarizzazione (Elenco delle ECAI)

445

Esposizione al rischio di mercato

P3

Rischio di mercato

Requisiti di capitale - tabella EU MR1

BIL

Nota integrativa consolidata - Parte E - Informazioni sui rischi e sulle politiche di copertura - Sezione 2 - Rischi del consolidato prudenziale - 2.2 Rischio di mercato

446

Rischio operativo

P3

Rischio operativo

BIL

Nota integrativa consolidata - Parte E - Informazioni sui rischi e sulle politiche di copertura - Sezione 2 - Rischi del consolidato prudenziale - 2.5 Rischi operativi - A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio operativo

447

Informativa sulle metriche principali

P3

Fondi Propri

Fondi Propri - Total Loss Absorbing Capacity

Requisiti di capitale - tabella EU OV1

Leva finanziaria

Rischio di liquidità - Coefficiente di copertura della liquidità

Riferimento dei contenuti ai requisiti regolamentari di informativa

ARTICOLO DEL CRR

CONTENUTO

RIFERIMENTO NEL PRESENTE DOCUMENTO (P3)/BILANCI E RELAZIONI AL 31.12.2020 (BIL)

RIFERIMENTO A DOCUMENTI ESTERNI

448

Esposizione al rischio di tasso di interesse su posizioni non incluse nel portafoglio di negoziazione

P3

Rischio di mercato - Esposizione al rischio di tasso di interesse su posizioni non incluse nel portafoglio di negoziazione

449

Esposizione in posizioni verso la cartolarizzazione

P3

Esposizioni in posizioni verso la cartolarizzazione

Requisiti di capitale - tabella EU OV1

BIL

Allegato 3 "Cartolarizzazioni - tavole qualitative" (informazioni in forma tabellare delle caratteristiche delle operazioni di cartolarizzazione sia tradizionali, comprese le auto-cartolarizzazioni, che sintetiche)

Nota integrativa consolidata - Parte E - Informazioni sui rischi e sulle politiche di copertura - Sezione 2 - Rischi del consolidato prudenziale - 2.1 Rischio di credito - C. Operazioni di cartolarizzazioni (tabelle C.1 e C.2 con riferimento alle perdite contabilizzate nel periodo in corso, relativamente alle esposizioni cartolarizzate)

450

Politica di remunerazione

Sito web del gruppo UniCredit linkhttps://www.unicreditgroup.eu/it/governance/compensation.html

451/451a

Leva finanziaria/Informativa sui requisiti in materia di liquidità

P3

Leva finanziaria

Rischio di liquidità - Coefficiente di copertura della liquidità

452

Uso del metodo IRB per il rischio di credito

P3

Rischio di credito - Uso del metodo IRB

453

Uso di tecniche di attenuazione del rischio di credito

P3

Rischio di credito - Uso delle tecniche di attenuazione del rischio

454

Uso dei metodi avanzati di misurazione per il rischio operativo

P3

Rischio operativo - Uso dei metodi avanzati di misurazione

455

Uso di modelli interni per il rischio di mercato

P3

Rischio di mercato - Esposizione e uso dei modelli interni

Rischio di mercato - Esposizione al rischio di tasso di interesse su posizioni non incluse nel portafoglio di negoziazione

BIL

Nota integrativa consolidata - Parte E - Informazioni sui rischi e sulle politiche di copertura - Sezione 2 - Rischi del consolidato prudenziale - 2.2. Rischio di mercato

Nota integrativa consolidata - Parte A - Politiche contabili - A.4 - Informativa sul fair value

Misure adottate nel contesto dell'epidemia Covid-19 dalle Autorità di vigilanza europee e dagli Stati membri nazionali

Misure adottate nel contesto dell'epidemia Covid-19 dalle Autorità di vigilanza europee e dagli Stati membri nazionali

Misure adottate nel contesto dell'epidemia Covid-19 dalle Autorità di vigilanza europee e dagli Stati membri nazionali

La presente sezione è predisposta in coerenza con il documento "Statement on supervisory reporting and Pillar 3 disclosures in light of Covid-19"

emesso da EBA in data 31 marzo 20203.

Panoramica delle misure adottate dalla Banca Centrale Europea e dall'Autorità Bancaria Europea

Nel corso del 2020, il Consiglio Direttivo della Banca Centrale Europea (BCE) ha deciso una serie di misure atte a garantire che le banche direttamente supervisionate potessero continuare a svolgere il loro ruolo di finanziamento dell'economia reale alla luce degli effetti economici del Covid-19.

Inoltre, l'Autorità Bancaria Europea (European Banking Authority - EBA) ha pubblicato diverse dichiarazioni per illustrare aspetti interpretativi del funzionamento del quadro prudenziale in relazione alla classificazione dei prestiti in default, all'identificazione delle esposizioni forborne ed al loro trattamento contabile, con l'intento di garantire coerenza e comparabilità nelle metriche di rischio nell'ambito del settore bancario europeo, fondamentali per monitorare gli effetti dell'attuale crisi.

Tra le misure sopra delineate, si possono citare le seguenti:

  • Misure della BCE emesse il 12 marzo 2020:

    • - Riserve di Capitale e Liquidità : le banche possono utilizzare a pieno le riserve di capitale e liquidità; in particolare le banche posso operare temporaneamente al di sotto:

      • dei requisiti di Secondo Pilastro (Pillar 2 Guidance);

      • della Riserva di Conservazione del Capitale (sono inoltre possibili revisioni dei tassi della Riserva di Capitale Anticiclica da parte delle Autorità nazionali);

      • del Coefficiente di Copertura della Liquidità (LCR).

    • - Requisito di Secondo Pilastro (Pillar 2): le banche sono autorizzate ad utilizzare parzialmente strumenti di capitale che non qualificano come Capitale Primario di Classe 1 (CET1) (ad esempio gli strumenti di Additional Tier 1 e Tier 2) per soddisfare i requisiti di Secondo Pilastro (P2R); ciò anticipa una misura inizialmente pianificata per gennaio 2021, nel contesto della revisione della Direttiva sui Requisiti di Capitale (Capital Requirements Directive - CRD V).

    • - TLTROIII: la BCE ha annunciato la revisione delle condizioni riferite alle operazioni mirate di rifinanziamento a più lungo termine (Targeted Longer-Term Refinancing Operations; TLTRO), introducendo misure più favorevoli. Il Consiglio Direttivo della BCE ha deciso di modificare alcuni dei parametri rilevanti della terza serie del programma TLTROIII per supportare la prosecuzione dell'accesso di imprese e famiglie al credito bancario, al fine di fronteggiare il contesto di temporanea esigenza di liquidità associata alla pandemia.

    • - Altre misure di sostegno: discussione con le banche su specifiche misure, quali la revisione di calendari, processi e scadenze (ad esempio, la BCE prenderà in considerazione la riprogrammazione delle ispezioni in loco e l'estensione delle scadenze per le azioni correttive derivanti da recenti ispezioni on-site ed analisi sui modelli interni). E' stato inoltre comunicato il posticipo di 6 mesi anche dell'emissione delle decisioni TRIM4, delle lettere di follow-up ispettive, e delle decisioni non ancora formalizzate relative ai modelli interni, a meno di richiesta della decisione da parte della banca.

  • Misure dell'EBA emesse il 12 marzo 2020:

    • - Flessibilità incorporata nel quadro regolamentare a sostegno del settore bancario: coordinamento tra EBA e le autorità competenti a livello nazionale per uno sforzo congiunto volto ad alleviare gli oneri operativi per le banche nell'attuale contesto.

    • - EBA Stress Test: decisione di posticipare al 2021 l'esercizio di Stress Test in ambito UE; ciò consentirà alle banche di concentrarsi e garantire continuità alle loro attività principali, incluso il sostegno alla clientela.

  • Misure della BCE emesse il 20 marzo 2020:

    • - Pro-ciclicità nella perdita attesa sulle attività creditizie (Expected Credit Loss - ECL) (IFRS9): nel quadro dei principi contabili internazionali IFRS9, ai fini delle stime di ECL connessi alle politiche di copertura, BCE ha raccomandato alle banche di attribuire un maggior peso allo scenario stabile di lungo periodo evidenziato dall'esperienza pregressa, in particolare laddove vi sia incertezza nell'elaborare previsioni ragionevoli e sostenibili.

    • - Moratorie e garanzie pubbliche: flessibilità (all'interno della Guidance di BCE su Non-performing Loans5 e del relativo Addendum6) in merito alla classificazione delle inadempienze probabili, quando le banche fanno ricorso alle garanzie pubbliche connesse al Covid-19; la BCE ha esteso tale flessibilità anche alla classificazione come inadempienze probabili delle esposizioni coperte da moratorie ex-lege sui pagamenti connesse al Covid-19 con riferimento alle tempistiche e all'ambito della valutazione. Per quanto riguarda le garanzie pubbliche, le FAQs indicano che la BCE applicherà una copertura attesa dello 0% per nuove esposizioni deteriorate che fruiscano di garanzie pubbliche, nei primi sette anni di anzianità di queste NPE.

    • - Applicazione del regime transitorio IFRS9: la BCE ha raccomandato alle banche che non abbiano effettuato scelte in tal senso, di implementare le disposizioni transitorie connesse all'adozione del principio IFRS9 secondo quanto previsto nel Regolamento Europeo n.575/2013 (Capital Requirements Regulation - CRR).

3 La sezione include le misure emesse fino alla fine del mese di gennaio 2021 e che hanno un impatto sui valori e sui coefficienti del gruppo UniCredit al 31 dicembre 2020.Il documento EBA è consultabile al seguente link:https://eba.europa.eu/eba-provides-additional-clarity-on-measures-mitigate-impact-covid-19-eu-banking-sector.

  • 4 Targeted Review of Internal Models.

  • 5 Banca Centrale Europea: "Guidance to banks on non-performing loans", emesso nel mese di marzo 2017.

  • 6 Banca Centrale Europea: "Addendum to the ECB Guidance to banks on non-performing loans: supervisory expectations for prudential provisioning of non-performing exposures", emesso nel mese di marzo 2018.

Misure adottate nel contesto dell'epidemia Covid-19 dalle Autorità di vigilanza europee e dagli Stati membri nazionali

  • Misure EBA emesse il 25 marzo 2020 (sul tema, si vedano anche le misure EBA del 2 aprile 2020):

    • - Flessibilità nel quadro prudenziale: l'EBA ha richiesto flessibilità e pragmatismo nell'applicazione del quadro prudenziale, ed ha chiarito che, in caso di moratoria del debito, non vi è un'automatica classificazione in default, a forborne, e del peggioramento dello stage IFRS9.

    • - Misurazione del rischio: l'EBA ha tuttavia insistito sull'importanza di un'adeguata misurazione del rischio aspettandosi, ove possibile, che le banche diano priorità alla valutazione della capacità di pagamento dei singoli debitori.

  • Misure BCE emesse il 27 marzo 2020:

    - Richiesta della BCE alle banche di non procedere al pagamento dei dividendi almeno fino ad ottobre 2020: la BCE ha aggiornato la propria raccomandazione in merito alla distribuzione dei dividendi da parte delle banche. Al fine di incrementare la capacità di assorbimento delle perdite, e supportare il credito alle famiglie, piccole imprese ed aziende corporate, le banche non dovrebbero corrispondere dividendi per gli anni 2019 e 2020, almeno fino all'1 ottobre 2020. Le banche dovrebbero inoltre astenersi dal riacquisto di azioni proprie volte alla remunerazione degli azionisti.

  • Misure EBA emesse il 31 marzo 2020:

    - Solida base di capitale: l'EBA ha supportato tutte le misure finora adottate per assicurare che le banche mantengano una solida base di capitale e forniscano il necessario sostegno all'economia; a tale scopo, l'EBA ha reiterato ed ampliato la propria indicazione alle banche di astenersi dalla distribuzione dei dividendi, o dai riacquisti di azioni proprie volti alla remunerazione degli azionisti ed a valutare le proprie politiche di remunerazione in linea con i rischi derivanti dalla situazione economica.

  • Misure BCE emesse l'1 aprile 2020:

    - Orientamento e riferimenti nell'utilizzo di previsioni: la BCE ha richiesto di evitare l'utilizzo di assunzioni eccessivamente pro-cicliche nella stima delle ECL durante la pandemia Covid-19; in particolare, gli orientamenti riguardano anche: i) la valutazione collettiva del significativo aumento nel rischio di credito (Significant Increase in Credit Risk - SICR); ii) l'utilizzo di previsioni macroeconomiche di lungo periodo; iii) l'adozione di previsioni macroeconomiche circoscritte a specifici anni.

  • Linee guida EBA emesse il 2 aprile 2020:

    - Linee guida sul trattamento delle moratorie, ex-lege e non, applicate prima del 30 giugno 2020: l'EBA ha chiarito che le moratorie di pagamento (ex-lege e non) non attivano la classificazione a forbearance e la valutazione delle ristrutturazioni onerose; in particolare, le linee guida hanno integrato gli orientamenti dell'EBA sull'applicazione della definizione di default per quanto concerne il trattamento delle ristrutturazioni onerose (è stato chiarito che le moratorie di pagamento, se basate sull'applicazione di leggi nazionali, ovvero su iniziative concordate a livello di industria/settore privato, laddove ampiamente applicate dai principali istituti creditizi, non comportano la classificazione forbearance e non è necessaria la verifica della sussistenza dei requisiti per la riconduzione tra le ristrutturazioni onerose).

  • Misure BCE emesse il 14 aprile 2020:

    - BCE esprime il proprio supporto alle azioni intraprese dalle Autorità macro-prudenziali dell'area Euro al fine di indirizzare gli impatti sul settore finanziario derivanti dal Covid-19 attraverso l'eliminazione o la riduzione delle riserve di capitale: la BCE ha valutato le notifiche sottoposte dalle Autorità macro-prudenziali nazionali per ciascuna misura prevista dal CRR e dalla CRD, emettendo una decisione di "non-obiezione" e, di conseguenza, approvando le misure adottate per ridurre i requisiti di capitale, compresa la riserva di capitale anticiclica.

  • Misure BCE emesse il 16 aprile 2020:

    - La Vigilanza Bancaria della BCE ha fornito una misura temporanea per mitigare il requisito patrimoniale per il rischio di mercato, consentendo alle banche di effettuare un aggiustamento per ridurre il moltiplicatore del rischio di mercato della sua componente qualitativa; il moltiplicatore del rischio di mercato viene utilizzato per compensare una possibile sottostima delle banche nel calcolo dei requisiti di capitale per il rischio di mercato. La deduzione della componente qualitativa dal moltiplicatore del rischio di mercato ne compensa in parte l'incremento della parte quantitativa che può generarsi quando la volatilità dei mercati è superiore a quella definita nei modelli interni delle banche.

  • Misure EBA emesse il 22 aprile 2020:

    - Ulteriori misure e linee guida sulla flessibilità concessa nel contesto Covid-19:

    • Rischio di mercato - Valutazione Prudente: nuovi standard regolamentari per attenuare l'eccessivo effetto pro-ciclico delle attuali norme (impatto atteso non prima del secondo trimestre 2020, applicabile transitoriamente fino al 31 dicembre 2020);

    • Rischio di mercato - VaR: chiarimento sulla flessibilità già presente nel CRR per i moltiplicatori derivanti da back-testing, ed indicazione che una revisione del periodo per lo Stressed VaR potrà essere posticipato fino alla fine del 2020;

    • Rischio di mercato - Fundamental Review of the Trading Book (FRTB) - Standardised Approach (SA): slittamento al 30 settembre 2021 (quale reference date) del primo reporting relativo all'Approccio Standard del FRTB secondo il CRR2;

    • Supervisory Review and Evaluation Process 2020: chiarimento circa il focus, nel contesto delle verifiche da parte delle Autorità, sui rischi materiali e sulle vulnerabilità relative alla crisi attuale, unitamente alla capacità delle banche di affrontarla;

Misure adottate nel contesto dell'epidemia Covid-19 dalle Autorità di vigilanza europee e dagli Stati membri nazionali

  • Cartolarizzazioni: chiarimento sull'applicazione del trattamento migliorativo in caso di classificazione come credito deteriorato / ristrutturato in presenza di moratoria legale o privata; nelle transazioni con significativo trasferimento del rischio, quest'ultimo non sarà influenzato indebitamente;

  • Resilienza operativa digitale: EBA ha sottolineato l'importanza - nell'attuale situazione particolarmente difficile - della resilienza operativa e della gestione del rischio di sicurezza informatica.

  • Misure EBA emesse il 18 giugno 2020:

    - EBA estende le tempistiche di applicazione delle proprie Linee Guida sulle moratorie dei pagamenti fino al 30 settembre 2020. Riconoscendo il ruolo cruciale delle banche nel finanziare il business ed i cittadini su scala europea nel corso della pandemia Covid-19, l'EBA ha

    deciso di estendere di 3 mesi l'applicazione delle proprie Linee Guida sulle moratorie di pagamento (ex-lege e non), pertanto fino al 30

    settembre 2020 (rif. "Linee guida EBA emesse il 2 aprile 2020").

  • Pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell'UE, in data 26 giugno 2020, del Regolamento (UE) 2020/873 (CRR "Quick fix") che apporta modifiche mirate al "Capital Requirements Regulation" (UE) 2013/575 (CRR) e al "revised Capital Requirements Regulation" (UE) 2019/876 (CRR2) che entra in vigore ed è applicabile dal 27 giugno 2020:

    A partire dal reporting del secondo trimestre 2020, sono applicati i seguenti cambiamenti:

    • - applicazione del fattore di sostegno alle PMI in conformità all'art. 501 della CRR2 relativo alla rettifica dei requisiti patrimoniali per le esposizioni verso PMI non in stato di default;

    • - applicazione di un trattamento prudenziale più favorevole ai prestiti verso pensionati o dipendenti con un contratto a tempo indeterminato che sono garantiti da pensioni o stipendi in conformità all'art.123 della CRR2;

    • - applicazione di un trattamento temporaneo del debito pubblico emesso nella valuta di un altro Stato membro di cui al nuovo art. 500a della CRR2. Fino a dicembre 2022 il fattore di ponderazione del rischio applicato alle esposizioni trattate con il metodo standardizzato è pari allo 0% del fattore di ponderazione del rischio assegnato a tali esposizioni in conformità dell'articolo 114, paragrafo 2;

    • - estensione di 2 anni del regime transitorio per mitigare gli impatti sui Fondi Propri derivanti dall'introduzione di IFRS9 (articolo 473a (8) del Regolamento (UE) N.575/2013);

    • - introduzione temporanea del filtro prudenziale per utili e perdite non realizzati misurati al fair value con impatto sulla redditività complessiva, riferito alle esposizioni verso amministrazioni centrali, regionali o locali, nel periodo dall'1 gennaio 2020 al 31 dicembre 2022.

  • Misure BCE emesse il 28 luglio 2020:

    - BCE estende la raccomandazione di non pagare dividendi fino a gennaio 2021 e fornisce chiarimenti circa le tempistiche di ristoro dei buffer.

    La BCE ha esteso la propria raccomandazione nei confronti delle banche circa la distribuzione di dividendi ed il riacquisto di azioni proprie fino al 1° gennaio 2021, richiedendo peraltro di assumere un atteggiamento particolarmente moderato circa le remunerazioni variabili. Essa ha inoltre chiarito che, al fine di non agire pro-ciclicamente, fornirà tempistiche adeguate alle banche per il ristoro delle proprie riserve di capitale e liquidità. L'aggiornamento di tale raccomandazione in merito alla distribuzione dei dividendi rimane temporanea ed eccezionale, ed è volta a preservare la capacità delle banche di assorbire le perdite e supportare l'economia nel presente contesto di eccezionale incertezza.

    La BCE valuterà se la propria posizione dovrà rimanere necessaria anche nel quarto trimestre del 2020, tenendo in considerazione la stabilità del sistema finanziario e l'affidabilità delle pianificazioni sul capitale.

    Per le medesime motivazioni, i.e. preservare la capacità delle banche di assorbire le perdite e sostenere l'economia reale attraverso la concessione del credito, la BCE ha peraltro emesso una lettera nei confronti delle banche, richiedendo estrema moderazione in riferimento al pagamento di remunerazioni variabili, per esempio riducendo l'ammontare complessivo di remunerazioni variabili, ovvero deferendole nel tempo oppure considerando l'utilizzo di strumenti quali azioni proprie.

    Gli stessi principi si applicano al ristoro del coefficiente di copertura della liquidità (LCR), che sarà valutato dalla BCE considerando sia elementi specificatamente riferibili alla banca (e.g. accesso al mercato della liquidità), sia fattori specifici di mercato (e.g. domanda di liquidità da parte di famiglie, imprese e altri partecipanti al mercato).

    In ogni caso, la BCE si impegna nel permettere alle banche di operare al di sotto della Pillar 2 Guidance (P2G) e del requisito combinato di riserva di capitale almeno fino al termine del 2022, ed al di sotto del LCR almeno fino al termine del 2021, senza necessariamente determinare azioni automatiche di supervisione.

  • Misure BCE emesse il 17 settembre 2020:

    - BCE consente una riduzione temporanea del coefficiente di leva finanziaria delle banche dopo aver dichiarato circostanze eccezionali dovute alla pandemia (Decisione (EU) 2020/1306).

    La BCE ha annunciato la decisione sull'esclusione temporanea di talune esposizioni verso le banche centrali dalla misura dell'esposizione complessiva alla luce della pandemia Covid-19 al fine di agevolare l'attuazione delle politiche monetarie, confermando la sussistenza di circostanze eccezionali dovute alla pandemia Covid-19 (ai sensi dell'articolo 500b(2) introdotto dal Regolamento (UE) 2020/873 - "CRR Quick Fix" - che modifica i Regolamenti (UE) n.575/2013 e (UE) n.2019/876). Le banche beneficeranno della misura di sgravio fino al 27 giugno 2021.

Misure adottate nel contesto dell'epidemia Covid-19 dalle Autorità di vigilanza europee e dagli Stati membri nazionali

  • Misure EBA emesse il 21 settembre 2020:

    - EBA elimina gradualmente le sue linee guida sulle moratorie legislative e non legislative per il rimborso dei prestiti.

    L' EBA elimina gradualmente i suoi orientamenti sulle moratorie di pagamento legislative e non legislative in conformità con la scadenza di fine settembre (rif. "Linee guida EBA emesse il 2 aprile 2020" e "Misure EBA emesse il 18 giugno 2020"). Il trattamento regolamentare stabilito nelle Linee guida continuerà ad applicarsi a tutti i pagamenti concessi in base alle moratorie di pagamento ammissibili prima del 30 settembre 2020. Le banche possono continuare a supportare i propri clienti con moratorie di pagamento anche dopo il 30 settembre 2020; tali prestiti devono essere valutati caso per caso secondo il consueto quadro prudenziale.

  • Misure EBA emesse il 2 dicembre 2020:

    - EBA ha deciso di riattivare le proprie Linee guida sulle moratorie legislative e non legislative. Tale riattivazione garantisce che anche i prestiti, che in precedenza non avevano beneficiato di moratorie di pagamento, possano ora beneficiarne. Con la riattivazione di queste Linee guida, l'EBA riconosce le circostanze eccezionali della seconda ondata COVID-19. Le linee guida riviste, che si applicano fino al 31 marzo 2021, includono ulteriori salvaguardie contro il rischio di un aumento indebito delle perdite non riconosciute nel bilancio delle banche (rif. "Linee guida EBA emesse il 2 aprile 2020"; "Misure EBA emesse il 18 giugno 2020" e "Misure EBA emesse il 21 settembre 2020").

  • Misure BCE emesse il 15 dicembre 2020:

    - BCE chiede alle banche di non distribuire o di limitare i dividendi fino a settembre 2021.

    BCE ha raccomandato alle banche di esercitare massima prudenza in merito ai dividendi e al riacquisto di azioni proprie. A tal fine, la BCE ha chiesto a tutte le banche di considerare la possibilità di non distribuire dividendi in contanti né riacquistare azioni proprie oppure di limitare tali distribuzioni fino al 30 settembre 2021. La raccomandazione riflette inoltre una valutazione della stabilità del sistema finanziario ed è stata elaborata in stretta collaborazione con il Comitato europeo per il rischio sistemico.

    Tenuto conto della persistente incertezza circa l'impatto economico della pandemia Covid-19, la BCE si attende che i dividendi e i riacquisti di azioni proprie restino entro il 15% dell'utile cumulato del 2019-2020, oppure non superino 20 punti base in termini di coefficiente di capitale primario di classe 1 (CET1), applicando il valore che risulta più basso. Le banche che intendano conferire dividendi o riacquistare azioni proprie devono essere dotate di redditività e solido profilo patrimoniale. Le banche dovrebbero astenersi dalla distribuzione provvisoria dei dividendi a valere sull'utile del 2021. La precedente raccomandazione del 27 marzo 2020 (e la successiva proroga del 28 luglio) sulla sospensione temporanea di tutti i dividendi in contante e i riacquisti di azioni proprie riflette le circostanze eccezionali e impegnative che l'economia europea ha affrontato nel 2020. La raccomandazione rivista è finalizzata a salvaguardare la capacità delle banche di assorbire le perdite e fornire sostegno all'economia.

    La raccomandazione, connessa alle circostanze eccezionali presenti, resterà in vigore sino alla fine di settembre 2021. In quel momento, in assenza di sviluppi avversi significativi, la BCE intende abrogare la raccomandazione e riprendere a valutare i piani patrimoniali e di distribuzione delle banche in base agli esiti del normale ciclo di vigilanza.

    Le banche dovrebbero continuare a utilizzare le riserve di capitale e di liquidità per erogare credito e assorbire le perdite. La BCE non richiederà alle banche di iniziare a ricostituire le riserve patrimoniali prima che sia raggiunto il picco della riduzione del capitale.

    In una comunicazione alle banche, la BCE ha inoltre ribadito le proprie aspettative nei loro confronti di adottare estrema moderazione riguardo alla componente variabile della remunerazione secondo la stessa tempistica prevista per i dividendi e i riacquisti di azioni proprie (30 settembre 2021). L'autorità di vigilanza esaminerà attentamente le politiche di remunerazione, con particolare riguardo al loro impatto sulla capacità delle banche di mantenere una solida base patrimoniale.

  • Orientamento del Comitato di Basilea per la Vigilanza Bancaria sulle misure introdotte dai Governi e dalle Autorità:

    Per completezza, si segnala che il Comitato di Basilea per la Vigilanza Bancaria (Basel Committee on Banking Supervision - BCBS), con documento emesso il 3 aprile 2020, ha espresso il proprio orientamento sulle misure introdotte dai Governi e dalle Autorità per riflettere l'impatto del Covid-19; più precisamente il Comitato ha convenuto che gli effetti di riduzione del rischio derivanti dalle varie misure di sostegno straordinario adottate nelle giurisdizioni degli stati membri dovrebbero essere riconosciute nei requisiti patrimoniali basati sul rischio. Il Comitato ha altresì convenuto che le misure di sostegno straordinarie adottate dovrebbero essere prese in considerazione dalle banche in sede di calcolo delle loro perdite attese del credito.

Panoramica delle principali misure dagli Stati Membri Nazionali

  • Italia:

    - Moratoria su mutui a clientela privata (iniziativa UniCredit); caratteristiche principali: I) sospensione della rata (quota capitale) per i clienti che, prima della crisi, non mostravano difficoltà finanziarie e la cui transazione non è forborne; II) durata massima: 12 mesi.

Misure adottate nel contesto dell'epidemia Covid-19 dalle Autorità di vigilanza europee e dagli Stati membri nazionali

  • - Moratoria su mutui a soggetti privati (iniziativa del Governo); principali caratteristiche: I) il campo di applicazione viene anche esteso ai clienti che soffrivano di difficoltà finanziarie ante crisi, purché il ritardo nei pagamenti non superi i 90 giorni, nonché ai lavoratori autonomi e professionisti; II) durata massima: 18 mesi; III) il fondo pagherà gli interessi maturati sul debito residuo durante il periodo di sospensione fino al 50%; IV) la moratoria già in vigore per i dipendenti è estesa ai lavoratori autonomi e ai professionisti che abbiano subito a causa dell'emergenza un calo nel fatturato superiore al 33%; V) soppresso il requisito ISEE7 (limite di reddito); VI) sospensione dell'intera rata (capitale e interessi). Il Decreto-legge "Ristori" (entrato in vigore il 25 dicembre 2020) ha prorogato: i) fino al 31 dicembre 2021 la possibilità per la banca di sospendere le rate del mutuo senza attendere l'intervento di Consap; II) fino al 9 aprile 2022 l'accesso al Fondo anche in caso di mutui in ammortamento da meno di un anno (no proroga intervento Fondo per lavoratori autonomi, liberi professionisti e imprenditori individuali).

  • - Moratoria per le PMI (iniziativa dell'Associazione Bancaria Italiana e di UniCredit); principali caratteristiche: I) sospensione della rata (quota capitale); II) durata massima 12 mesi; III) controparti performing ad esclusione dei finanziamenti in relazione ai quali sia stata già concessa la sospensione o l'allungamento nell'arco dei 24 mesi precedenti la data di presentazione della domanda.

  • - Moratoria per le Micro Imprese e le PMI (iniziativa del Governo); principali caratteristiche: I) irrevocabilità (fino al 30.06.2021) delle line di credito garantite "fino a revoca" e dei prestiti concessi su anticipo di crediti (la garanzia copre il 33% della linea di credito utilizzata tra la data di entrata in vigore del decreto e il 30.06.2021); II) il rinvio (fino al 30. 06.2021 alle stesse condizioni) del rimborso di prestiti non rateali che scadono prima del 30.06.2021 (la garanzia copre il 33%); III) la sospensione (fino al 30.06.2021) del pagamento delle rate (capitale e interessi) dei prestiti con scadenza prima del 30.06.2021 (la garanzia copre il 33%).

  • - Decreto-legge "Liquidità" del 8 aprile 2020, convertito con modificazioni dalla Legge n. 40 del 5 giugno 2020, contenente misure temporanee per il sostegno alla liquidità delle imprese. Si prevede, fino al 31 dicembre 2020, la possibilità di concedere garanzie di SACE8 tra il 70% ed il 90% per finanziamenti alle imprese, comprese le PMI che abbiano pienamente utilizzato la loro capacità di accesso al Fondo Centrale di Garanzia, con durata fino a 6 anni e con specifica finalità (costi del personale, costi relativi a canoni di locazione o di affitto di ramo d'azienda, investimenti o capitale circolante per stabilimenti produttivi e attività imprenditoriali localizzati in Italia). La garanzia è a prima richiesta, incondizionata, esplicita, irrevocabile, e conforme ai requisiti previsti dalla normativa di vigilanza prudenziale ai fini della migliore mitigazione del rischio.

    Lo stesso Decreto prevede anche delle modifiche al Fondo Centrale di Garanzia con valenza fino al 31 dicembre 2020, con miglioramenti e semplificazioni tra cui l'estensione della garanzia anche alle MID CAP (fino a 499 dipendenti), l'incremento della copertura al 90% (100% in caso di riassicurazione), l'innalzamento dell'importo massimo garantito a 5 milioni di euro, l'iter semplificato per la misura di finanziamenti fino a 25.000 euro con durata 7 anni (innalzati a 30.000, durata max 10 anni dalla Legge di Conversione n. 40 di Giugno 2020), e rinegoziazioni/consolidamento del debito con finanza aggiuntiva minima (10%, limite aumentato al 25% dalla predetta Legge di Conversione). Il Decreto prevede inoltre la concessione della garanzia su portafogli di finanziamenti e portafogli di minibond a valere sulla disponibilità del Fondo (fermo restando che l'85% della dotazione del fondo deve essere destinata ai singoli finanziamenti).

  • - Misure fiscali (misure a supporto dell'economia in materia fiscale): l'art. 55 del D.L. n. 18/2020 fornisce la possibilità di convertire le esistenti Deferred Tax Assets relative a perdite fiscali IRES a riporto (indipendentemente dal fatto che sia stato iscritto o meno un corrispondente Deferred Tax Assets) e alle eccedenze ACE9 in crediti d'imposta, a seguito della cessione - entro il 31 dicembre 2020, al di fuori del Gruppo e con eliminazione contabile (derecognition) - dei crediti vantati verso debitori inadempienti da almeno 90 giorni. A fronte dell'importo trasformato è dovuto (a partire dal 2021) il pagamento di un canone dell'1,5%. Dal punto di vista del capitale regolamentare, il CET1 beneficerà di tale potenziale conversione; dall'altro lato, tali attività rappresentano le posizioni dei crediti correnti nei confronti dell'Autorità, pertanto sono ponderate per il rischio allo zero %.

  • - Decreto Legge "Rilancio" del 19 maggio 2020, n. 34, convertito in Legge n. 77 del 17 luglio 2020, contenente fra l'altro molteplici misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all'economia, connesse all'emergenza epidemiologica da Covid-19. Fra gli interventi previsti, tale Legge:

    • riconosce, per i soggetti (non banche) che esercitano abitualmente attività d'impresa o arti e professioni in locali aperti al pubblico, un credito di imposta del 60% delle spese sostenute nel 2020 (fino ad un massimo di 80.000 euro) per gli interventi di adeguamento degli ambienti di lavoro per il contenimento della diffusione del virus Covid-19. Il credito d'imposta è cumulabile con altre agevolazioni per le medesime spese, è utilizzabile esclusivamente in compensazione ed è cedibile ad altri soggetti, compresi Istituti di credito e altri Intermediari finanziari, con facoltà di successiva cessione del credito;

    • riconosce, per i soggetti che esercitano abitualmente attività d'impresa o arti e professioni, un credito di imposta del 60% delle spese sostenute nel 2020 (fino ad un massimo di 60.000 euro) per gli interventi di sanificazione e di acquisto di dispositivi di protezione. Il credito d'imposta è cumulabile con altre agevolazioni per le medesime spese, è utilizzabile esclusivamente in compensazione ed è cedibile ad altri soggetti, compresi Istituti di credito e altri Intermediari finanziari, con facoltà di successiva cessione del credito;

  • 7 Indicatore della Situazione Economica Equivalente.

  • 8 SACE società per azioni del gruppo italiano Cassa Depositi e Prestiti, specializzata nel settore assicurativo-finanziario; col il Decreto assume il ruolo di soggetto statale di riferimento e di riassicurazione per gli istituti di credito che presteranno sostegno alle imprese.

9 Aiuto alla Crescita Economica.

Misure adottate nel contesto dell'epidemia Covid-19 dalle Autorità di vigilanza europee e dagli Stati membri nazionali

  • eleva al 110% l'aliquota di detrazione delle spese sostenute dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021 per specifici interventi in ambito di efficienza energetica, di interventi antisismici, di installazione di impianti fotovoltaici o delle infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici. Le nuove disposizioni consentono di fruire di una detrazione di imposta del 110 per cento delle spese sostenute per le finalità suddette, a determinate condizioni, e si aggiungono a quelle già vigenti che disciplinano le detrazioni delle spese spettanti per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio, inclusi quelli di riduzione del rischio sismico (i.e. Sismabonus) e di riqualificazione energetica degli edifici (i.e. Ecobonus). La detrazione è normalmente ripartita tra gli aventi diritto in 5 quote annuali, entro i limiti di capienza dell'imposta annua derivante dalla dichiarazione dei redditi. In alternativa alla fruizione diretta della detrazione, il Contribuente (principalmente Privati e Condomini) può optare per un contributo anticipato sotto forma di sconto dai fornitori dei beni o servizi, oppure, anche in questo caso, per la cessione del credito di imposta - corrispondente alla detrazione spettante - ad altri soggetti, ivi inclusi gli Istituti di credito e altri Intermediari finanziari, con facoltà di successiva cessione;

  • introduce due nuove agevolazioni riservate agli investimenti delle persone fisiche nelle start up e nelle PMI innovative. Si riconosce un tax credit del 50 % della somma investita dal contribuente nel capitale sociale di una o più startup innovative o PMI innovative, direttamente ovvero per il tramite di OICR. L'investimento massimo detraibile non può eccedere, in ciascun periodo d'imposta, l'importo di 100.000 euro (300.000 euro per le PMI innovative) e deve essere mantenuto per almeno tre anni;

  • introduce una doppia agevolazione per i conferimenti in società di medie dimensioni: un tax credit per il conferente pari al 20% del conferimento; un tax credit per la conferitaria pari al 50% delle perdite eccedenti il 10% del patrimonio netto, al lordo delle perdite stesse, fino a concorrenza del 30 % dell'aumento di capitale.

  • - Decreto Legge "Agosto" del 14 agosto 2020, n. 104, convertito in Legge n. 126 del 13 ottobre 2020, contenente fra l'altro molteplici misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all'economia, connesse all'emergenza epidemiologica da Covid-19. Principali misure introdotte dalla Legge:

    • proroga della moratoria alle PMI prevista dal Decreto Legge Cura Italia al 31 gennaio 2021 (precedentemente 30 settembre 2020). La proroga opera automaticamente, salva rinuncia espressa da parte dell'impresa beneficiaria;

    • introduzione di alcune modifiche tecniche alla possibilità prevista dall'art. 55 del D.L. n. 18/2020 di convertire le DTA in crediti di imposta (applicazione a regimi speciali, quali consolidato e trasparenza);

    • estensione del perimetro garanzia finanziamenti garantiti dal Fondo Centrale di Garanzia alle imprese che abbiano ottenuto, su operazioni finanziarie garantite dal Fondo, un prolungamento della garanzia per temporanea difficoltà del soggetto beneficiario, a condizione che le stesse rispettino i requisiti;

    • estensione del perimetro garanzia "Fondo Centrale di Garanzia" 30.000 euro a tutte le persone fisiche esercenti attività di cui alla sezione K del codice ATECO (la sezione include le attività di intermediazione finanziaria, incluse le assicurazioni, le riassicurazioni e i fondi pensione, nonché le attività ausiliarie dell'intermediazione finanziaria. Sono incluse anche le attività di assunzione e detenzione di attività finanziarie, quali l'attività delle holding, delle società fiduciarie, delle società di gestione dei fondi ed altri intermediari finanziari);

    • estensione del perimetro garanzia SACE anche alle imprese che sono state ammesse alla procedura del concordato con continuità aziendale (o piani attestati e accordi di ristrutturazione) a condizione che alla data di presentazione della domanda le loro esposizioni non siano classificabili come esposizioni deteriorate, non presentino importi in arretrato e il soggetto finanziatore possa ragionevolmente presumere il rimborso integrale dell'esposizione alla scadenza;

    • estensione della moratoria, limitatamente alle rate dei mutui, per il settore turistico al 31 marzo 2021 specificando che per imprese del settore turistico si intendono: imprese turistico-ricettive, agenzie di viaggio e turismo e tour operator, aziende termali e centri per il benessere fisico, soggetti che gestiscono parchi di divertimento o parchi tematici, soggetti che svolgono attività di guida e assistenza turistica.

  • - Legge di Bilancio 2021: La Legge di Bilancio 2021 prevede che le Mid Cap (imprese con un numero di dipendenti non superiore a 499) possono accedere allo strumento Garanzia Italia -SACE dall'1 marzo 2021 al 30 giugno 2021 alle seguenti condizioni: concessione delle garanzie a titolo gratuito, percentuale di copertura del 90% e importo massimo dei finanziamenti 5 milioni di euro. Per il rilascio delle garanzie si prevede inoltre I) che non si applichi l'obbligo per l'impresa beneficiaria di gestire i livelli occupazionali attraverso accordi sindacali, II) la procedura semplificata per il rilascio della garanzia. A partire dall'1 luglio 2021 le mid cap possono beneficiare delle garanzie rilasciate da SACE a condizioni di mercato e con una percentuale di copertura dell'80%. Inoltre, la Legge di Bilancio 2021 prevede: i) estensione della "Garanzia Italia - SACE" anche alle rinegoziazioni di finanziamenti esistenti (purché vi sia credito aggiuntivo almeno del 25% in più, e a condizione che il rilascio della garanzia determini un minor costo e/o una maggior durata del finanziamento), II) estensione della "Garanzia Italia-SACE" alle imprese che accedono a strumenti alternativi al finanziamento bancario, quali le cessioni del credito. La stessa Legge proroga la garanzia del FCG fino al 30 giugno 2021 (28 febbraio 2021 per le Mid-Cap) e prevede che i finanziamenti fino a 30k previsti dal Decreto-Liquidità (art. 13, comma 1, lettera m) DL 23/2020) possono avere durata fino a 15 anni (anche se già in corso all'1 gennaio 2021).

    Viene inoltre introdotta una misura volte a migliorare e chiarire alcuni aspetti operativi delle operazioni di cartolarizzazione: I) si consente alle SVP di essere prenditori di finanziamenti; II) si chiarisce che le somme da chiunque corrisposte (purché in relazione ai crediti) sono destinate al soddisfacimento dei diritti incorporati nei titoli emessi; III) si chiarisce che la società veicolo di appoggio può essere destinataria di beni non solo per effetto di operazioni di compravendita, ma anche di operazioni straordinarie.

    In materia di superbonus la Legge di Bilancio 2021 prevede la proroga a giugno 2022 (rispetto al previgente termine del 31 dicembre 2021) con alcune correzioni volte ad estendere l'ambito di applicazione dell'agevolazione.

Misure adottate nel contesto dell'epidemia Covid-19 dalle Autorità di vigilanza europee e dagli Stati membri nazionali

  • Altri principali paesi:

Numerosi paesi in cui il Gruppo opera hanno approvato leggi per la concessione di moratorie sui pagamenti al fine di garantire a soggetti privati e imprese liquidità sufficiente a contrastare l'effetto delle misure di lockdown:

  • - Croazia:

    • Non sono state istituite specifiche moratorie di Legge; moratorie e termini dilatori (cosiddette misure "stand-still") sono stati offerte dalle banche commerciali fino al 30 settembre 2020 alla clientela retail e corporate, con applicazione effettiva su richiesta della clientela.

    • Per la clientela retail, la moratoria ha previsto la sospensione del pagamento fino a 6 mesi, a partire dalla data di approvazione; per la clientela corporate: (i) termini dilatori fino a 3 mesi, e (ii) moratoria di pagamento con estensione della scadenza finale fino a 6 mesi (fino a 12 mesi per taluni settori con significativa stagionalità, per esempio il settore turistico).

    • La quota interessi ha continuato a maturare durante il periodo di sospensione del pagamento quota capitale.

    • Le banche commerciali continuano, anche successivamente al 30 settembre 2020, a offrire misure di supporto alla clientela attraverso moratoria e termini dilatori.

  • - Ungheria:

    • Il 18 marzo 2020 è stata approvata la legge che ha richiesto alle banche di concedere moratorie alla clientela retail, corporate ed istituti finanziari diversi dalle banche; tale legge determina la modifica automatica nel piano di ammortamento previsto per i finanziamenti in essere senza la necessità di una specifica richiesta da parte del cliente.

    • Per tutta la clientela, la moratoria prevede la sospensione dei pagamenti dal 18 marzo 2020 al 31 dicembre 2020 (alla clientela è permesso rinunciare alla moratoria, ovvero optare nuovamente per la sua richiesta, senza limitazioni in merito al numero di scelte); pertanto i pagamenti dovuti in questo arco di tempo saranno rimandati nel 2021 determinando così un aumento della vita residua del finanziamento.

    • La quota interessi continuerà a maturare sulla quota capitale delle rate oggetto di sospensione; gli interessi maturati al termine della moratoria sono sospesi e distribuiti linearmente sulle rate rimanenti.

    • Il 22 dicembre 2020 il governo ungherese ha emanato l'estensione della moratoria fino al 30 giugno 2021 per lo stesso ambito di clientela.

    • I clienti già soggetti a moratoria sugli obblighi di pagamento nel mese di dicembre non devono richiedere la proroga della moratoria, che viene concessa automaticamente dal 1 gennaio 2021.

    • I clienti che non erano in moratoria nel mese di dicembre 2020 devono dichiarare di voler aderire nel mese di gennaio 2021.

    • Per le posizioni rilevanti coinvolte devono essere applicate le stesse regole adottate prima del 31 dicembre 2020 (adesione/non adesione, estensione della scadenza, distribuzione degli interessi cumulati ecc.).

  • - Slovacchia:

    • La legge che impone alle banche di fornire moratoria alla clientela retail ed alle imprese è stata approvata in data 9 aprile 2020; prevede - per tutti i clienti - un periodo massimo di moratoria di 9 mesi (6 mesi per i prodotti di leasing), su richiesta della clientela.

    • I debitori possono richiedere il posticipo delle rate durante il periodo di pandemia iniziato ufficialmente il 12 marzo 2020. Nel caso di posizioni creditizie collegate alla clientela retail, i debitori possono richiedere la sospensione della quota capitale e della componente interessi; nel caso di posizioni creditizie collegate alla clientela corporate, i debitori possono richiedere la sospensione della quota capitale e della componente interessi, ovvero il differimento della sola quota capitale (gli interessi sarebbero comunque corrisposti durante il periodo di sospensione), ovvero per il differimento del ripagamento della posizione creditizia in un'unica soluzione.

    • La quota interessi continuerà a maturare durante il periodo di sospensione; tuttavia, la quota di interessi da corrispondere per il periodo di sospensione non è capitalizzabile.

  • - Bosnia e Erzegovina:

    • Le decisioni da parte dei delle autorità Bancarie (nella Federazione di Bosnia e Erzegovina, e nella Repubblica di Srpska), che obbligano di concedere misure temporanee di moratoria nei confronti della clientela a fronte di richiesta, sono state approvate alla fine di marzo 2020. In coerenza con tali decisioni, una prima misura temporanea può essere approvata, su richiesta della clientela, fino alla cancellazione della situazione straordinaria in essere.

    • Dopo la conclusione della moratoria temporanea, ulteriori misure speciali potranno essere approvate dalle banche, su richiesta della clientela, fino ad un periodo massimo di 6 mesi.

    • La quota interessi continuerà a maturare durante il periodo di sospensione del pagamento della quota capitale delle rate oggetto di sospensione.

    • Le Autorità hanno adottato nuove decisioni (nella Federazione di Bosnia e Erzegovina, a fine agosto e nella Repubblica di Srpska ad inizio settembre) secondo cui le misure speciali possono essere approvate dalla Banca su richiesta del cliente.

    • I clienti possono richiedere le misure speciali fino al 31 dicembre 2020.

    • Il periodo massimo per cui la moratoria può essere approvata è pari a 6 mesi mentre altre misure possono essere approvate fino ai 12 mesi. Misure temporanee o speciali approvate precedentemente (secondo le decisioni di marzo) non sono incluse nel periodo massimo prescritto dalle nuove decisioni.

Misure adottate nel contesto dell'epidemia Covid-19 dalle Autorità di vigilanza europee e dagli Stati membri nazionali

  • - Slovenia:

    • La prima moratoria legislativa, emanata a fine marzo 2020, ha richiesto alle banche di fornire moratoria alla clientela retail ed alle imprese è stata approvata prima della fine del mese di marzo 2020.

      Essa si applica: (i) per quanto concerne i prestatori, alle banche ed agli enti di risparmio con sede legale in Slovenia, nonché alle filiali slovene di banche europee; (ii) per quanto concerne i debitori, alle aziende, cooperative, fondazioni, istituzioni (con sede legale in Slovenia), imprenditori singoli, agricoltori, persone fisiche (se cittadini sloveni residenti in Slovenia).

      I debitori potevano richiedere il posticipo delle rate, inclusi gli interessi maturati, durante il periodo di pandemia iniziato ufficialmente il 12 marzo 2020. La data di scadenza per effettuare la richiesta di moratoria era fissata al 15 novembre 2020.

    • La seconda moratoria legislativa emanata alla fine di novembre 2020 proroga la data di applicazione fino al 31 gennaio 2021 e prevede anche modifiche ai beneficiari delle moratorie includendo le persone fisiche non cittadine con residenza permanente nella Repubblica di Slovenia. La Garanzia di Stato è applicabile anche per questa moratoria legislativa con il limite di 200 milioni che rimane invariato e si applica congiuntamente per entrambe le moratorie legislative.

    • La terza moratoria legislativa emanata alla fine di dicembre 2020 stabilisce che tutte le moratorie concesse ai sensi della seconda legge sono limitate a un periodo di 9 mesi (nella seconda legge la data di scadenza era il 31 gennaio 2021) mentre gli altri requisiti della seconda e della prima la legge rimangono invariati.

    • Tutte le moratorie (legislative o private) sono soggette alle regole di forbearance in linea con le linee guida EBA.

  • - Repubblica ceca:

    • La normativa che richiede alle banche di concedere moratoria alla clientela corporate e retail è stata approvata in data 17 aprile 2020; la sospensione copre il periodo che va dall'1 maggio 2020 fino al 31 ottobre 2020, a fronte di richiesta della clientela.

    • I debitori possono richiedere la sospensione per un periodo inferiore, fino al 31 luglio 2020; nel caso di credito al consumo (retail), i debitori possono effettuare richiesta per la sospensione dell'intera rata (i.e. quota capitale e quota interessi); nel caso di crediti corporate, i debitori possono richiedere la sospensione della sola quota capitale (mentre la quota interessi sarebbe comunque pagata durante il periodo di sospensione).

    • La quota interessi continua a maturare durante periodo di sospensione del pagamento; ad ogni modo, non viene applicata alcuna capitalizzazione degli interessi per il periodo di sospensione (i.e. il calcolo e la maturazione degli "interessi sugli interessi" non viene applicata).

  • - Romania:

    • L'Ordinanza di Emergenza Governativa 37/2020 che impone alle banche di concedere la moratoria nei confronti della clientela è stata approvata in data 30 marzo 2020, mentre le Norme applicative sono state approvate in data 6 aprile 2020; il rinvio dei pagamenti copre un periodo massimo di 9 mesi, a partire dalla richiesta formulata dalla clientela, comunque non eccedente il 31 dicembre 2020.

    • Per tutte le posizioni creditizie, eccetto per i mutui alla clientela retail, la quota interessi relativa al periodo di sospensione sarà capitalizzata, ed il loro pagamento sarà distribuito lungo la durata contrattuale del credito. Per i mutui alla clientela retail, la quota interessi dovuta per il periodo di sospensione sarà trattata come un ulteriore credito, con una durata massima di 5 anni a partire dal termine della sospensione, senza l'applicazione di alcun interesse (in considerazione di una garanzia pari al 100% dell'ammontare concessa dal Ministero delle Finanze); la quota capitale sarà invece distribuita lungo la durata contrattuale del credito.

    • Inoltre, il 31 dicembre 2020 il governo ha emesso un'ordinanza che proroga le moratorie fino al 31 marzo 2021, applicabile a partire dall'1 gennaio 2021. Tale nuova moratoria si applica ai finanziamenti erogati a privati, SME e corporate prima di marzo 2020 che hanno beneficiato o meno della prima moratoria.

    • Il periodo di sospensione massimo consentito (per capitale e interessi) è di 9 mesi (nel caso in cui il debitore abbia beneficiato anche della precedente moratoria - legislative o non legislative, è consentito un periodo di sospensione cumulato massimo pari a 9 mesi).

    • Per i mutui gli interessi sono a carico dello Stato e pagabili in 5 anni mentre per i debitori non privati viene richiesta una dichiarazione secondo cui il reddito degli ultimi 3 mesi è inferiore del 25% rispetto al medesimo periodo dell'anno precedente.

  • - Bulgaria:

    • Non sono state approvate specifiche moratorie di legge; le moratorie, unitamente ad altre misure di supporto, sono offerte dalle banche commerciali del paese alla clientela retail e corporate, a fronte di specifica richiesta di attivazione da parte del cliente. In coerenza con le linee guida EBA del 25 marzo 2020, tale moratoria è definita come "non di legge", in quanto proposta dalla Associazione delle Banche Bulgare, ed approvata dalla Banca Nazionale Bulgara in data 10 aprile 2020.

    • Secondo tale tipologia di moratoria non legislativa, la clientela poteva effettuare richiesta di applicazione fino al 22 giugno 2020 al fine di ottenere la sospensione del pagamento (quota capitale, e/o quota interessi) per 6 mesi. In ogni caso, l'estensione del pagamento era consentita non oltre il 31 dicembre 2020. Alla fine del mese di giugno 2020, la moratoria (proposta dall'Associazione delle Banche Bulgare, ed approvata dalla Banca Nazionale Bulgara, è stata prolungata di ulteriori 3 mesi, consentendo alla clientela di effettuare richiesta fino al 21 settembre 2020.

    • Con decisione della Banca Nazionale Bulgara dell'11 dicembre 2020 è stata approvata una proposta dell'Associazione delle banche bulgare di proroga della moratoria, che consente ai clienti di richiedere una moratoria fino al 23 marzo 2021. I clienti possono ottenere una sospensione dei pagamenti di capitale e / o interessi fino a 9 mesi cumulativamente per tutte le misure moratorie applicate. La proroga dei pagamenti è consentita fino al 31 dicembre 2021.

Misure adottate nel contesto dell'epidemia Covid-19 dalle Autorità di vigilanza europee e dagli Stati membri nazionali

  • In coerenza con le norme relative allo "stato di emergenza" emesse dal Parlamento Bulgaro in data 13 marzo 2020, non venivano applicati interessi di mora sui pagamenti posticipati. L'ordinaria quota interessi maturava con riferimento alla quota capitale della rata sospesa. L'addebito degli interessi di mora è stato reintrodotto al termine del periodo di stato di emergenza.

  • In data 19 marzo 2020, la Banca Nazionale Bulgara ha annunciato tre ulteriori misure per mitigare l'impatto negativo derivante dalla pandemia Covid-19:

    • - vietare la distribuzione dei dividendi per tutte le banche in Bulgaria, con l'obiettivo di rafforzare la loro posizione di capitale;

    • - revocare gli incrementi del coefficiente di capitale anti-ciclico, precedentemente programmati per il 2020 ed il 2021;

    • - introdurre specifiche limitazioni relative al collocamento di liquidità verso l'estero.

  • - Germania:

    • La legge che richiede alle banche di fornire moratoria ai privati e alle piccole imprese è stata approvata in data 1 aprile 2020; a norma di legge, la clientela può richiedere una moratoria dei pagamenti compresi tra l'1 aprile ed il 30 giugno 2020.

  • - Serbia:

    • La normativa emessa dalla Banca Nazionale Serba che richiede alle banche di fornire moratoria a tutti i clienti è stata approvata in data 17 marzo 2020 (per la prima moratoria), il 27 luglio 2020 (per la seconda moratoria) ed il 14 dicembre 2020 (sostegno al debitore). La normativa relativa alla prima e seconda moratoria determina la modifica automatica del piano dei pagamenti previsto per i finanziamenti in essere, senza la necessità di una richiesta da parte del cliente, a meno di una richiesta esplicita di non adesione. Per la terza moratoria è necessaria la richiesta del debitore che ha/potrebbe avere in futuro difficoltà a causa delle circostanze causate dalla pandemia Covid-19, e il debitore non doveva essere in stato di NPL prima della comparsa della pandemia.

    • Per tutta la clientela, la durata della moratoria riguarda:

      • - prima moratoria: il periodo compreso fra il 31 marzo 2020 e il 30 giugno 2020, ad eccezione della clientela che aveva aderito a precedenti moratorie fino alla data di approvazione della nuova legge;

      • - seconda moratoria: il periodo compreso fra l'1 agosto 2020 e il 30 settembre 2020; gli importi non pagati a luglio posso essere altresì inclusi;

      • - terza moratoria: sostegno al debitore, riprogrammazione e rifinanziamento dei prestiti. Le richieste di sgravio possono essere presentate alla banca nel periodo 15 dicembre 2020 - 30 aprile 2021, con l'approvazione di un periodo di sospensione di sei mesi e corrispondente proroga del periodo di rimborso. La banca ha l'obbligo di decidere sulla richiesta e di informare il debitore entro 30 giorni.

    • Ai sensi della prima e seconda moratoria, il capitale dovuto (senza la componente interessi) per entrambe le moratorie, nei tempi indicati, sarà capitalizzato al termine del periodo di moratoria ed i piani di pagamento saranno ridefiniti prevedendo l'estensione della scadenza dei presiti.

    • Durante la moratoria, le rate e gli interessi saranno posticipate; al termine della sospensione del pagamento, sarà calcolato un nuovo piano di ammortamento, al tasso di interesse originario, per il periodo esteso dalla durata della moratoria. La base per il nuovo piano di ammortamento per entrambe le moratorie è il capitale originario senza gli interessi maturati durante il periodo della moratoria, su cui verrà distribuito in parti uguali l'interesse maturato durante il periodo di moratoria. Con la terza moratoria, durante il periodo di sospensione la banca calcola gli interessi ed il debitore, nella richiesta stessa, decide se pagare gli interessi durante il periodo di sospensione o dopo la sua scadenza. In quest'ultimo caso, si può convenire che gli interessi calcolati durante il periodo di sospensione debbano essere rimborsati dopo la fine di tale periodo o possano essere capitalizzati sul debito e distribuiti uniformemente durante il periodo di rimborso.

  • - Austria:

    • La moratoria di legge sui crediti (Covid-19 JuBG) riguarda la sospensione del pagamento sia della quota capitale, sia della quota interessi, dovuti nel periodo tra l'1 aprile 2020 ed il 31 gennaio 2021, e si applica alle posizioni creditizie con famiglie e micro-imprese originatesi prima del 15 marzo 2020, a condizione che le problematiche di pagamento siano connesse alla pandemia Covid-19.

    • In aggiunta alla moratoria di legge sui crediti sono state concesse anche moratorie sui crediti di carattere privato EBA-compliant, a seguito della finalizzazione di un accordo a livello di settore bancario e la notifica ad EBA a settembre. Le moratorie di carattere privato hanno trovato applicazione specialmente sui clienti non coperti dalla moratoria di legge sui crediti, in particolare istituzioni non finanziarie.

    • Oltre alle moratorie EBA-compliant (secondo le "Guidelines on legislative and non-legislative moratoria on loan repayments applied in the light of the Covid-19 crisis", "EBA/GL/2020/02", "EBA/GL/2020/08", "EBA/GL/2020/15"), sono state poste in essere anche moratorie bank specific ed altre misure di Forbearance, indipendentemente dalle regolamentazioni locali.

    • Dal punto di vista legale, le posizioni creditizie garantite dallo Stato sono state erogate al fine di assicurare la necessaria liquidità alla clientela; pertanto, tali posizioni sono garantite fino al 100% in funzione delle specificità relative allo schema di garanzia.

  • - Russia:

    • Una moratoria dei pagamenti (nello specifico, la Legge Federale N106-FZ) è stata approvata in data 3 aprile 2020; si applica alla clientela retail, agli imprenditori ed alla clientela PMI appartenente a 24 settori stabiliti dal Governo (i.e. turismo, aviazione, cultura, sport, etc.), che hanno subito i maggiori impatti dal Covid-19.

Misure adottate nel contesto dell'epidemia Covid-19 dalle Autorità di vigilanza europee e dagli Stati membri nazionali

  • Il termine del programma, stabilito al 30 settembre 2020, prevede le seguenti caratteristiche:

    • - una sospensione del pagamento, ovvero una diminuzione dell'importo da corrispondere, oppure un rinnovo della posizione; per le PMI è prevista una sospensione sia della quota capitale, sia della quota interessi;

    • - interessi e sanzioni per pagamenti non corrisposti fino all'inizio del periodo di moratoria erano sospesi;

    • - gli interessi che maturano durante il periodo di moratoria saranno corrisposti alla scadenza della posizione creditizia (per le carte di credito, saranno dovuti pagamenti di pari importo ogni 30 giorni per i 720 giorni successivi alla scadenza della moratoria);

    • - il periodo di sospensione può avere una scadenza massima di 6 mesi.

In conformità alla dichiarazione dell'ESMA10 che ha chiarito che è improbabile che le modifiche contrattuali derivanti da tali moratorie possano essere considerate come sostanziali, il Gruppo non ha proceduto alla cancellazione contabile delle relative esposizioni creditizie11. Una perdita da modifica è conseguentemente rilevata in voce "140. Utili/Perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni", qualora l'incremento nei futuri pagamenti non sia sufficiente a remunerare il Gruppo per il periodo di posticipo anche alla luce delle leggi e dei regolamenti locali. Al 31 dicembre 2020 l'ammontare della perdita derivante da modifiche contrattuali riconosciuto a conto economico è stato pari a 13 milioni.

Con riferimento alla valutazione del "Significativo Incremento del Rischio di Credito" (SICR) si fa rimando alla Nota integrativa consolidata, Parte E Sezione 2 - Rischi del consolidato prudenziale, 2.1 Rischio di Credito, 2.3 Metodi di misurazione delle perdite attese.

  • 10 Dichiarazione pubblica dell'ESMA: "Implicazioni contabili dell'epidemia di Covid-19 sul calcolo delle perdite attese su crediti in conformità all'IFRS9" del 25 marzo 2020.

  • 11 Secondo l'IFRS9, le modifiche contrattuali devono essere contabilizzate (i) se significative, attraverso la cancellazione contabile, (ii) se non significative attraverso il ricalcolo dell'esposizione lorda attualizzando i flussi finanziari contrattuali dopo la modifica al tasso di interesse effettivo originale. Lo standard non fornisce indicazioni sul fatto che una modifica sia significativa o meno.

Misure adottate nel contesto dell'epidemia Covid-19 dalle Autorità di vigilanza europee e dagli Stati membri nazionali

Impatti sui valori e sui coefficienti del gruppo UniCredit

L'insieme delle misure sopra delineate hanno generato impatti sui valori e sui coefficienti del gruppo UniCredit, ovvero hanno comportato l'adozione di talune decisioni; la descrizione è riportata all'interno delle specifiche tavole del presente documento, secondo quanto sintetizzato nella tabella sottostante (che in taluni casi può già riportare una rappresentazione compiuta del fenomeno):

MISURA

IMPATTI PER IL GRUPPO UNICREDIT

RIFERIMENTO ALLA SEZIONE/TABELLA DEL PRESENTE DOCUMENTO OVVERO AD ALTRA INFORMATIVA

Comunicato stampa da parte della BCE in merito alla distribuzione di dividendi ed al riacquisto di azioni proprie

(emesso in data 27 marzo 2020)

Il Consiglio di Amministrazione di UniCredit S.p.A. ha deliberato di ritirare - senza modificare l'ordine del giorno dell'Assemblea degli Azionisti del 9 aprile 2020 - la proposta di distribuzione di un dividendo. Di conseguenza, al 31 marzo 2020, il Capitale Primario di Classe 1 del gruppo UniCredit, nonché quello di UniCredit S.p.A., sono incrementati per 1.404 milioni, non procedendo più alla deduzione di tale ammontare.

Fondi Propri

Comunicato stampa da parte della BCE in merito alla distribuzione di dividendi ed al riacquisto di azioni proprie

(emesso in data 27 marzo 2020)

Il Consiglio di Amministrazione di UniCredit S.p.A. ha deliberato di ritirare - senza modificare l'ordine del giorno dell'Assemblea degli Azionisti del 9 aprile 2020 - la proposta relativa all'autorizzazione per l'acquisto di azioni proprie ed alla successiva cancellazione. Tale ritiro risulta neutrale ai fini del calcolo dei Fondi Propri al primo trimestre 2020, in quanto non erano previste deduzioni nel calcolo dei Fondi Propri al quarto trimestre 2019.

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Raccomandazione della BCE del 15 dicembre 2020 sulla distribuzione di dividendi nel corso della pandemia COVID- 19 e che abroga la raccomandazione BCE/2020/35 (BCE/2020/62)

Il Consiglio di Amministrazione di UniCredit del 10 febbraio 2021 ha approvato la revisione per il solo anno finanziario 2020 della c.d. "Dividend Policy" sulla remunerazione degli azionisti, così come approvata dal Consiglio di Amministrazione nell'ambito del piano strategico Team 23, in conformità con le raccomandazioni della BCE emesse il 15 dicembre 2020, aggiornando la comunicazione del 28 luglio 2020.

Tale raccomandazione, dal titolo "ECB asks banks to refrain from or limit dividends until September 2021", richiede alle banche di limitare il pagamento di dividendi al minore tra (i) 15% dell'utile cumulato rettificato riferito al periodo 2019-20 e (ii) 20 punti base del CET1 ratio. Per UniCredit, il valore minore è rappresentato dal 15% ("ECB cap") dell'utile cumulato riferito agli anni 2019 e 2020, rettificato come da raccomandazione della BCE.

In particolare, in accordo con la raccomandazione della BCE, l'utile cumulato rettificato riferito al periodo 2019-20 a livello consolidato, sul quale è applicato il 15% di payout ratio, è calcolato rettificando il profitto/ perdita dei seguenti item: (i) svalutazione di avviamento e attività immateriali, (ii) svalutazione delle attività fiscali differite che dipendono dalla redditività futura e non derivano da differenze temporanee al netto delle passività fiscali associate, (iii) riclassifica da riserve relative ad altre componenti di conto economico complessivo accumulate a conto economico e (iv) pagamento di cedole relative a strumenti Capitale aggiuntivo di classe 1 contabilizzati a patrimonio netto.

L'ammontare che risulta dal calcolo è pari a 447 milioni, la cui distribuzione è prevista per (i) il 60% tramite dividendo in contanti (268 milioni) e per (ii) il 40% tramite riacquisto di azioni (179 milioni). La componente in contanti del dividendo è stata dedotta dai Fondi Propri al 4Q2020, mentre la componente di riacquisto di azioni sarà dedotta una volta ricevuta l'autorizzazione da BCE.

Fondi Propri

Raccomandazione da parte di BCE nei confronti delle banche che non hanno applicato l'aggiustamento transitorio (previsto nel CRR) connesso all'applicazione del principio IFRS9

(emessa in data 20 marzo 2020)

A partire dall'1 gennaio 2018, è stato adottato il principio contabile IFRS9, che prevede un nuovo contesto per il calcolo degli accantonamenti basato sulla perdita attesa piuttosto che sulla perdita sostenuta. Al momento della prima applicazione, il gruppo UniCredit ha deciso di non applicare l'aggiustamento transitorio relativo ad IFRS9. Essendo ancora possibile per il gruppo UniCredit beneficiare delle disposizioni transitorie IFRS9 per via della possibilità concessa dalla norma di modificare - per una sola volta durante il periodo transitorio - la scelta effettuata in fase iniziale, il gruppo UniCredit ha richiesto all'Autorità Competente l'autorizzazione per l'applicazione dell'aggiustamento transitorio secondo il quadro rivisto dal CRR2, sia per la componente statica (i.e. effetti della prima adozione

Fondi Propri

Misure adottate nel contesto dell'epidemia Covid-19 dalle Autorità di vigilanza europee e dagli Stati membri nazionali

MISURA

IMPATTI PER IL GRUPPO UNICREDIT

RIFERIMENTO ALLA SEZIONE/TABELLA DEL PRESENTE DOCUMENTO OVVERO AD ALTRA INFORMATIVA

contabilizzati al 1 gennaio 2018) che per la componente dinamica (i.e. considerando separatamente (i) l'aumento delle LLP tra il 1 gennaio 2018 e l'1 gennaio 2020 e (ii) l'aumento delle rettifiche di valore su crediti contabilizzate dopo l'1 gennaio 2020). L'Autorità Competente ha concesso l'autorizzazione ad applicare le disposizioni transitorie di cui all'articolo 473a del CRR a partire dal secondo trimestre 2020 (si rimanda al paragrafo "Disposizioni transitorie connesse all'applicazione del principio IFRS9" del capitolo Fondi Propri per l'impatto sui valori e sui coefficienti).

Autorizzazione da parte di BCE all'utilizzo parziale di strumenti di capitale che non qualificano come Capitale Primario di Classe 1 (e.g. strumenti di Additional Tier 1 ovvero Tier 2), ai fini del requisito di Pillar 2

(emesso in data 12 marzo 2020)

A partire dal 12 marzo 2020, ai fini del calcolo dei requisiti di capitale, il "Total SREP Capital requirements" (TSCR) deve includere:

  • il requisito minimo di capitale dell'8%, da rispettare nel continuo, secondo quanto stabilito dall'articolo 92(1) del CRR;

  • il requisito addizionale di Pillar 2, da detenere in eccesso rispetto al requisito minimo di capitale, e da rispettare nel continuo secondo l'articolo 16.2.a del Regolamento UE N. 1024/2013; come risultato dell'applicazione anticipata delle disposizioni dell'articolo 104a della Direttiva CRDV, il requisito di Pillar 2 può essere soddisfatto con strumenti di capitale aggiuntivo di classe 1 e di classe 2 (i.e. almeno 75% con Tier 1 ed almeno 56,25% con Common Equity Tier 1).

Sulla base di quanto sopra, con riferimento al quarto trimestre 2020, il gruppo UniCredit è tenuto a rispettare - su base consolidata - un "Overall Capital Requirement"12 (OCR) in termini di Total Capital pari a 13,29% (9,75% TSCR + 3,54% per il requisito combinato di riserva di capitale), di cui una quota del 9,03% composta da Capitale Primario di Classe 1 in relazione ai seguenti elementi:

  • 4,50% per il requisito di Pillar 1;

  • 0,98% per il requisito di Pillar 2;

  • 3,54% per il requisito combinato di riserva di capitale13.

Fondi Propri

Riduzione di taluni coefficienti di riserva di capitale anticiclica operate dalle Autorità nel corso del 2020

  • Danimarca: da 1,00% (4°TRIM19) a 0,00% (1°TRIM20)

  • Regno Unito: da 1,00% (4°TRIM19) a 0,00% (1°TRIM20)

  • Islanda: da 1,75% (4°TRIM19) a 0,00% (1°TRIM20)

  • Norvegia: da 2,50% (4°TRIM19) a 1,00% (1°TRIM20)

  • Svezia: da 2,50% (4°TRIM19) a 0,00% (1°TRIM20)

  • Hong Kong: da 2,00% (4°TRIM19) a 1,00% (1°TRIM20)

  • Francia: da 0,25% (1°TRIM20) a 0,00% (2°TRIM20)

  • Irlanda: da 1,00% (1°TRIM20) a 0,00% (2°TRIM20)

  • Lituania: da 1,00% (1°TRIM20) a 0,00% (2°TRIM20)

  • Repubblica Ceca: da 1,00% (2°TRIM20) a 0,50% (3°TRIM20)

  • Slovacchia: da 1,50% (2°TRIM20) a 1,00% (3°TRIM20)

Nel corso del 2020, alcune Autorità Nazionali hanno rivisto i coefficienti di riserva di capitale anticiclica applicabili agli stati. In riferimento al quarto trimestre 2020 i coefficienti di riserva di capitale anticiclica sono rimasti invariati rispetto al terzo trimestre 2020; nello specifico, la riserva di capitale anticiclica per il gruppo UniCredit è risultata pari allo 0,04% (vis-à-vis: 0,10% nel primo trimestre 2020; 0,06% nel secondo trimestre 2020; 0,04% nel terzo trimestre 2020).

Per completezza, si riporta che talune giurisdizioni (e.g. Bulgaria, Francia, Germania) hanno cancellato gli incrementi dei coefficienti programmati per i successivi periodi.

Fondi Propri

  • 12 Overall Capital Requirement = TSCR + requisito combinato di riserva di capitale.

  • 13 Il requisito relativo al coefficiente di riserva di capitale anticiclica, che è parte del requisito combinato di riserva di capitale con la riserva di conservazione del capitale e la riserva per gli enti a rilevanza sistemica globale, deve essere calcolato con frequenza trimestrale.

Misure adottate nel contesto dell'epidemia Covid-19 dalle Autorità di vigilanza europee e dagli Stati membri nazionali

MISURA

IMPATTI PER IL GRUPPO UNICREDIT

RIFERIMENTO ALLA SEZIONE/TABELLA DEL PRESENTE DOCUMENTO OVVERO AD ALTRA INFORMATIVA

Importi accordati per aperture di credito a revoca

(art. 56 del Decreto Legge 17/3 2020, n.18)

Secondo quanto stabilito dal citato Decreto Legge italiano, non possono essere revocati dalle banche - dal 29 febbraio 2020 al 30 settembre 2020, neanche per la parte non ancora utilizzata - le aperture di credito a revoca e i prestiti accordati a fronte di anticipi su crediti (alle piccole e medie imprese con esposizioni debitorie "in bonis").

Dal punto di vista regolamentare, la classificazione di tali linee è stata comunque mantenuta inalterata - data la temporalità delle misure, ed al fine di non generare conseguenze inattese sui profili di liquidità e di capitale delle banche - in considerazione del fatto che la revocabilità / irrevocabilità è sancita contrattualmente, e non sono in corso rettifiche contrattuali ai rapporti in essere con i clienti beneficiari delle misure del Decreto, seppur la Banca sia tenuta ad attenersi alle misure del Decreto.

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Assunzioni della Banca Centrale Europea in merito al calcolo delle ECL IFRS9 per l'aggiornamento dello scenario macro-economico

(emesse in data 1 aprile 2020, richiamando a propria volta la comunicazione IASB14 emessa in data 27 marzo 2020)

Le comunicazioni rese dallo IASB e dalla BCE sono state interpretate dal gruppo UniCredit nel senso di procedere ad un aggiornamento degli scenari macro-economici, tenendo in particolare considerazione: (I) l'utilizzo di dati ed informazioni rivenienti dai Dipartimenti di Ricerca economica interni alle banche, nonché fonti esterne affidabili; (II) l'applicazione di coperture ovvero aggiustamenti ex-post laddove non risulti possibile riflettere tali cambiamenti all'interno dei modelli. Di conseguenza, il gruppo UniCredit ha condotto ulteriori approfondimenti ed analisi, incluso l'aggiornamento degli scenari macro-economici da parte della propria unità interna di Research, pubblicato all'interno del documento15 "The UniCredit Economics Chartbook". Sulla base dell'esito delle analisi, il gruppo UniCredit ha deciso di rivedere, al 31 marzo 2020, gli scenari macro-economici per tutte le proprie giurisdizioni. Detti scenari macro-economici sono stati confermati sia con riferimento al secondo sia con rifermento al terzo trimestre 2020.

Con riferimento al quarto trimestre 2020 il Gruppo, in coerenza con i propri processi interni, ha aggiornato gli scenari macroeconomici utilizzati per il calcolo della ECL IFRS9. Nello specifico il processo definito per includere scenari macroeconomici multipli è pienamente coerente con i processi di stima utilizzati dal gruppo UniCredit per ulteriori scopi di gestione del rischio di credito (es. i modelli usati per tradurre le previsioni macroeconomiche in previsioni di perdite creditizie attese sono gli stessi utilizzati anche nell'ambito degli stress test dell' EBA e dell' ICAAP). Analogamente ad altri processi (ICAAP) gli scenari sono rilasciati dalla funzione indipendente di UniCredit Research. In particolare il Gruppo ha selezionato tre scenari macroeconomici per la determinazione della componente prospettica ("forward looking") delle perdite attese: uno scenario base ("Baseline"), uno scenario migliorativo rispetto al baseline ("scenario positivo") ed uno scenario peggiorativo rispetto al baseline ("scenario negativo") a cui sono applicati opportuni fattori di ponderazione. Gli scenari positivo e negativo rappresentano delle realizzazioni alternative, rispettivamente migliore e peggiore rispetto a quello base in termini di evoluzione delle economie dei paesi in cui opera il Gruppo e si differenziano dallo scenario base per quanto riguarda le attese in merito agli effetti macroeconomici dell'evoluzione della pandemia, della distribuzione di vaccini e delle politiche economiche adottate dai governi.

Comunicato stampa emesso in data 22 aprile 2020

Relazione sulla gestione consolidata al 31 dicembre 2020 (Parte A - Politiche contabili; Sezione 2 - Principi generali di redazione; e Parte E - Informazioni sui rischi e sulle politiche di copertura, Sezione 2 - Rischi del consolidato prudenziale, 2.1 Rischio di Credito, 2.3 Metodi di misurazione delle perdite attese)

14 In data 27 marzo 2020, lo IASB ("IFRS 9 and Covid-19") ha emesso una comunicazione raccomandando di includere nelle proiezioni future sia gli specifici effetti connessi al Covid-19, sia le connesse misure a supporto. In particolare, la comunicazione ha chiarito che i cambiamenti nelle condizioni economiche dovrebbero essere riflessi negli scenari macro-economici e nelle loro ponderazioni, anche attraverso coperture ovvero aggiustamenti qualora non risultasse possibile rifletterli nei modelli.

15 Consultabile al seguente link:https://www.research.unicredit.eu/DocsKey/economics_docs_2020_176448.ashx?EXT=pdf&KEY=C814QI31EjqIm_1zIJDBJFQWHqiVh6iWv-rRmfm0wlw=&T=1.

Misure adottate nel contesto dell'epidemia Covid-19 dalle Autorità di vigilanza europee e dagli Stati membri nazionali

MISURA

IMPATTI PER IL GRUPPO UNICREDIT

RIFERIMENTO ALLA SEZIONE/TABELLA DEL PRESENTE DOCUMENTO OVVERO AD ALTRA INFORMATIVA

Misura di sostegno temporanea della BCE per mitigare i requisiti di capitale regolamentare relativi al rischio di mercato

(emessa in data 16 aprile 2020)

La BCE ha permesso di escludere le violazioni di back-testing hypothetical e actual, registrate nel periodo di marzo 2020, dal calcolo dell'addendo definito secondo l'articolo 366(3) del Regolamento (EU) N.575/2013. La decisione è stata adottata in linea con l'articolo 550c del "CRR quick-fix" approvato nel mese di giugno 2020 e revoca precedenti misure di mitigazione dell'addendo applicate per il reporting del primo trimestre 2020. Con riferimento al quarto trimestre 2020 a livello del gruppo UniCredit, non si sono verificate violazioni di back-testing hypothetical e actual; pertanto la riduzione di RWA realizzatasi nel secondo trimestre 2020 per circa -1,9 miliardi è rimasta invariata al quarto trimestre 2020.

Tabelle EU OV1 e EU MR2-B del documento Pillar III al 30 giugno 202016

Revisione da parte di BCE delle condizioni riferite alle operazioni mirate di rifinanziamento a più lungo termine (Targeted Longer-Term Refinancing Operations III; TLTRO III) (emessa in data

12 Marzo 2020)

In data 18 giugno 2020 UniCredit ha ottenuto nell'asta TLTRO III della Banca Centrale Europea l'assegnazione di 94,3 miliardi a livello di Gruppo, in linea con l'importo massimo richiedibile, così ripartiti:

  • 51,3 miliardi UniCredit S.p.A.,

  • 25,7 miliardi UniCredit Bank AG,

  • 15,4 miliardi UniCredit Bank Austria AG,

  • 1,9 miliardi alle banche della CEE.

Le operazioni in essere del TLTRO II sono state rimborsate entro fine giugno 2020.

Rischio di liquidità

Regolamento (EU) 2020/873 del 24 giugno 2020 (CRR "Quick fix") che modifica i Reg. (UE) n.575/2013 e (UE) 2019/876 per quanto riguarda alcuni adeguamenti in risposta alla pandemia di Covid-19

Si riportano di seguito i trattamenti applicati a livelli di Gruppo alla data del 31 dicembre 2020:

  • applicazione dello SME supporting factor;

  • applicazione di un trattamento prudenziale più favorevole a prestiti concessi a pensionati o lavoratori dipendenti con un contratto a tempo indeterminato;

  • applicazione di un trattamento temporaneo alle esposizioni verso le amministrazioni centrali o le banche centrali degli Stati membri, ove tali esposizioni sono denominate e finanziate nella valuta nazionale di un altro Stato membro;

  • applicazione delle disposizioni transitorie connesse all'applicazione del principio IFRS9, dal quale deriva un requisito di capitale aggiuntivo da considerare in relazione al beneficio sul CET1 derivante dalle minori rettifiche di valore su crediti che comporta un aumento corrispondente del valore delle esposizioni, in conformità con quanto disposto dal CRR articolo 111(1), e connesso alla componente statica dell'aggiustamento transitorio IFRS9 sul portafoglio standard.

Fondi Propri (paragrafo "Disposizioni transitorie connesse all'applicazione del principio IFRS9")

Leva finanziaria

Riduzione temporanea della BCE del coefficiente di leva finanziaria delle banche dopo aver dichiarato circostanze eccezionali dovute alla pandemia Covid-19

(emessa in data 17 settembre 2020)

Con riferimento al quarto trimestre 2020, il Gruppo UniCredit ha applicato l'esenzione temporanea delle esposizioni verso Banche Centrali secondo quanto previsto dall'articolo 500b introdotto dal Regolamento (UE) 2020/873.

Leva finanziaria

Si rimanda, inoltre, alle seguenti sezioni della Nota integrativa consolidata al 31 dicembre 2020 per tutti gli impatti, anche di natura contabile:

  • Parte A Politiche contabili, Sezione 2 - Principi generali di redazione e Sezione 5 - Altri aspetti;

  • Parte B Informazioni sullo stato patrimoniale - Attivo (incluse le informazioni relative ai finanziamenti oggetto di concessione conforme/non conforme alle linee guida EBA):

    - Sezione 4 - Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - Voce 40 (tabella "4.4a Finanziamenti valutati al costo ammortizzato oggetto di misure di sostegno Covid-19: valore lordo e rettifiche di valore complessive");

  • Parte C - Informazioni sul conto economico:

    - Sezione 8 - Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito - Voce 130 (tabella "8.1a Rettifiche di valore nette per rischio di credito relativo a finanziamenti valutati al costo ammortizzato oggetto di misure di sostegno Covid-19: composizione");

16 Le tabelle EU OV1 e EU MR2-B citate sono oggetto di pubblicazione trimestrale e pertanto espongono il confronto con i dati del trimestre precedente; per tale ragione l'impatto in oggetto, verificatosi nel corso del primo semestre 2020, è rappresentato nelle tabelle riportate nel documento Pillar III al 30 giugno 2020.

Misure adottate nel contesto dell'epidemia Covid-19 dalle Autorità di vigilanza europee e dagli Stati membri nazionali

  • Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura, Sezione 2 - Rischi del consolidato prudenziale, 2.1 Rischio di credito:

    • - Informazioni di natura qualitativa:

      • 2. Politiche di gestione del rischio di credito, 2.3 Metodi di misurazione delle perdite attese;

      • 4. Attività finanziarie oggetto di rinegoziazioni commerciali ed esposizioni oggetto di concessioni;

    • - Informazioni di natura quantitativa (incluse le informazioni relative ai finanziamenti oggetto di concessione conforme/non conforme alle linee guida EBA), A. Qualità del credito, A.1 Esposizioni creditizie deteriorate e non deteriorate: consistenze, rettifiche di valore, dinamica e distribuzione economica; tabelle:

      • A.1.3a Finanziamenti oggetto di misure di sostegno Covid-19: trasferimenti tra i diversi stadi di rischio di credito (valori lordi);

      • A.1.5a Finanziamenti oggetto di misure di sostegno Covid-19: valori lordi e netti.

Considerazioni sulla gestione dei rischi

La pandemia di Covid-19 ha scatenato una crisi sanitaria globale implicando rapidamente un impatto senza precedenti sull'economia globale a causa delle prolungate misure di blocco - sia a livello nazionale che locale - così come delle restrizioni di viaggio/commercio. In termini di rischi macroeconomici e (geo) politici, la pandemia di Covid-19 ha spostato l'attenzione in tutto il mondo verso sforzi e misure a livello mondiale e nazionale per far fronte a questa crisi. Ha avuto un impatto nell'accelerazione della massiccia digitalizzazione delle istituzioni finanziarie e uno spostamento verso un nuovo modello operativo con canali di assistenza clienti remoti/online. Le prospettive del percorso di evoluzione della pandemia rimangono ancora altamente incerte, così come l'entità dell'impatto economico.

I rapidi progressi nello sviluppo e nell'approvazione dei primi vaccini Covid-19 da parte delle autorità competenti stanno incoraggiando ad accelerare il recupero. Tuttavia, il loro processo di implementazione e distribuzione sembra essere ancora più lento di quanto originariamente previsto in molti paesi e la loro efficacia, anche alla luce dei nuovi ceppi di virus recentemente dichiarati più contagiosi, deve ancora essere valutata.

Dopo lo scoppio della pandemia nei primi mesi dell'anno, UniCredit ha affrontato la crisi attuando e migliorando costantemente misure preventive e linee guida per affrontare l'emergenza Covid-19, gestendo proattivamente la situazione in evoluzione in tutte le dimensioni del suo profilo di rischio. Per ulteriori informazioni sugli impatti della pandemia Covid-19 sui rischi, si veda quanto riportato sotto in merito alle tipologie di rischio.

Rischio di credito

Con riferimento al rischio di credito, UniCredit ha accolto positivamente tutte le iniziative volte a sostenere l'economia reale messe in atto dal Governo dell'UE e, in via addizionale, offre ulteriori misure per supportare i clienti in questo periodo e ridurre il più possibile gli effetti negativi della crisi. Tutte le concessioni sono definite per rispondere il più rapidamente possibile allo svantaggio derivante dal temporaneo rallentamento del ciclo economico e dei relativi possibili impatti di liquidità. Il potenziale impatto sul profilo di rischio della banca è mitigato:

  • con l'acquisizione di garanzie pubbliche in coerenza con i meccanismi messi in atto dai vari governi;

  • con una valutazione ex ante e nel continuo del profilo di rischio del cliente.

UniCredit ha definito i principi guida del Gruppo per l'erogazione, il monitoraggio e la gestione delle misure di moratoria/soluzioni all'emergenza, per far fronte al nuovo contesto e individuare tempestivamente potenziali segnali di deterioramento della qualità degli attivi.

Con specifico riferimento alle misure di moratoria, ed al fine di limitare gli effetti delle misure di restrizione messe in atto per contenere la pandemia Covid-19, il gruppo UniCredit ha messo a disposizione della clientela un insieme di iniziative, le cui caratteristiche specifiche sono diverse in ciascun paese in termini di clienti di riferimento e di tipologia di prodotti, ed in genere consentono il rinvio del pagamento di rate e l'aumento della durata residua delle esposizioni creditizie.

Tra tali iniziative, alcune moratorie soddisfano specificatamente la definizione di "General Payment" (moratorie governative o assimilate non governative) secondo le "Linee guida in tema di moratorie, ex-lege e non, sui rimborsi di prestiti applicate alla luce della crisi Covid-19"17, pubblicate dall'EBA ad aprile 2020 (e aggiornate a settembre e dicembre 2020) in quanto ampiamente applicate dagli istituti creditizi sulla base di leggi nazionali, ovvero su iniziative private concordate a livello di industria/settore. Il gruppo UniCredit ha altresì messo in opera altre iniziative di moratoria non specificatamente riferite alle suddette linee guida EBA e concesse, quindi, come ulteriori strumenti di supporto alla clientela per far fronte al contesto di difficoltà ed indipendentemente dalla legislazione nazionale o da iniziative private industriali o settoriali.

Sulla base delle Linee guida EBA sopra menzionate, le Linee guida definite dalla Capogruppo indirizzano pertanto tutte le società sul processo di assegnazione del rating e sul trattamento regolamentare delle moratorie sopra menzionate e schemi di garanzia.

Nello specifico sono consentiti diversi trattamenti regolatori in termini di classificazione Forbearance e rilevazione del Default, in particolare dal punto di vista della valutazione delle inadempienze probabili (UTP - Unlikely To Pay):

  • la concessione delle moratorie di tipo General Payment non attiva automaticamente una classificazione di forbearance, tuttavia una specifica valutazione è volta a verificare la difficoltà finanziaria; in tal caso la valutazione di inadempienza probabile è applicata sia durante il periodo di moratoria sia subito dopo la sua conclusione;

  • per le altre iniziative di moratoria concesse specificatamente dalla Banca viene applicato invece il normale processo di forbearance che valuta la difficoltà finanziaria al momento della concessione; in tal caso la valutazione di inadempienza probabile è applicata al momento della concessione e dopo la stessa.

17 Linee guida EBA in tema di moratorie, ex-lege e non, sui rimborsi di finanziamenti applicate alla luce della crisi Covid-19 emesse il 2 aprile 2020 ("EBA/GL/2020/02") e successivo aggiornamento EBA/GL/2020/15.

Misure adottate nel contesto dell'epidemia Covid-19 dalle Autorità di vigilanza europee e dagli Stati membri nazionali

Linee guida specifiche sono stabilite altresì per l'assegnazione del rating con la richiesta di adottare un approccio prospettico per la componente qualitativa del rating con l'obiettivo di incorporare un potenziale rimbalzo macroeconomico combinato con le previsioni settoriali, se applicabile. Tali linee guida sono considerate valide fino alla durata delle General Payment Moratoria e fino alla fine del 2020 per le iniziative specifiche della Banca.

Rischio di liquidità

Il rallentamento dell'attività economica causato dal blocco dei movimenti e delle attività operative in Europa e dalle misure prese dai Governi per fronteggiare gli effetti dell'attuale emergenza sanitaria ed economica ha avuto un impatto sulle operazioni del Gruppo nei diversi Paesi del suo perimetro. I piani di gestione della business continuity sono stati attivati per assicurare il regolare svolgimento delle attività di tesoreria ed il regolare flusso informativo agli amministratori della banca ed ai supervisori.

Sebbene la situazione complessiva di liquidità del Gruppo sia sana e sotto controllo costante, alcuni rischi si possono materializzare nei prossimi mesi, condizionati al blocco e alle limitazioni alla mobilità imposte dal Governo e all'atteso recupero economico.

I rischi più rilevanti a cui il Gruppo è esposto sono: i) un uso eccezionalmente alto delle linee di credito revocabili ed irrevocabili da parte delle imprese; ii) la capacità di rifinanziare il debito istituzionale in scadenza ed i potenziali flussi di cassa o di beni in garanzia in uscita che il Gruppo potrebbe fronteggiare in caso di riduzione del rating delle banche o del debito sovrano delle geografie in cui il Gruppo opera. Inoltre, alcuni rischi possono emergere dai limiti applicati ai prestiti tra banche appartenenti a Paesi diversi e già inaspriti in alcuni Paesi.

Un importante fattore di mitigazione di questi rischi sono le direttive di gestione della banca riferite alle situazioni di emergenza, come delineate nel sistema di regole interne delle banche del Gruppo e le misure previste dalla Banca Centrale Europea, che hanno garantito una maggiore flessibilità nella gestione dell'attuale situazione di liquidità facendo leva sulle riserve di liquidità disponibili.

Rischio di mercato

Per quanto riguarda il rischio di mercato, i bruschi movimenti di mercato e l'incremento della relativa volatilità seguiti all'epidemia di Covid-19 si sono tradotti in un generale aumento delle metriche di misurazione del rischio sia manageriali che regolamentari. Di conseguenza, si è registrato un incremento degli RWA di rischio di mercato da modello interno. In risposta alla pandemia di Covid-19, il Parlamento europeo ha approvato una modifica del regolamento (UE) 575/2013 e (UE) 2019/876, che consente alle istituzioni di escludere dal calcolo dell'addendo quantitativo del moltiplicatore, gli sforamenti di VaR associati alle circostanze eccezionali legate al Covid-19, purché tali eccezioni non derivino da carenze del modello interno; questo ha consentito di ridurre l'impatto in termini di RWA di rischio di mercato da modello interno. Comunque, l'evoluzione della crisi e lo sviluppo delle metriche di rischio correlate è sotto stretto monitoraggio da parte di entrambe le funzioni di Rischio e di Business. L'approccio prudente adottato nella gestione delle posizioni dall'inizio della crisi si è tradotto in una progressiva riduzione dell'utilizzo dei limiti.

Rischi operativi

Per quanto riguarda i rischi operativi, sono state effettuate analisi volte a identificare i rischi derivanti dai cambiamenti di processo tempo per tempo adottati per tutelare la salute dei dipendenti e dei clienti.

Con riferimento ai rischi operativi individuati, si è poi proceduto alla valutazione dell'efficacia delle misure di mitigazione del rischio anche mediante analisi comparative tra diverse società controllate del Gruppo.

Inoltre, sono stati attivati specifici controlli di secondo livello finalizzati a presidiare le aree oggetto di cambiamenti più significativi. E' stato attivato un monitoraggio specifico degli incidenti operativi legati, anche indirettamente, all'epidemia Covid-19 per intercettare tempestivamente potenziali criticità di processo o comportamenti non adeguati.

Misure adottate nel contesto dell'epidemia Covid-19 dalle Autorità di vigilanza europee e dagli Stati membri nazionali

Riferimenti alle pubblicazioni BCE e EBA

  • 12 marzo 2020:

    • - BCE: decisioni di Politica Monetaria;

    • - BCE: la Vigilanza Bancaria fornisce capitale temporaneo e sgravi operativi in risposta al coronavirus;

    • - BCE: annuncia misure per sostenere le condizioni di liquidità bancaria e l'attività del mercato monetario;

    • - BCE: annuncia un allentamento nelle condizioni per le operazioni di rifinanziamento a più lungo termine (targeted longer-term refinancing operations - TLTRO III);

    • - EBA: Dichiarazione sulle azioni per mitigare l'impatto del Covid-19 sul settore bancario della UE.

  • 20 marzo 2020:

    - BCE: la Vigilanza Bancaria offre ulteriore flessibilità alle banche in risposta al coronavirus;

    - BCE: Domande più frequenti (FAQ) sulle misure regolamentari della BCE in risposta al coronavirus.

  • 25 marzo 2020:

    • - EBA: Dichiarazione sull'applicazione del quadro regolamentare in materia di Default, Forbearance e IFRS9 alla luce delle misure del Covid-19;

    • - EBA: Dichiarazione sui problemi dei consumatori e dei pagamenti alla luce del Covid-19;

    • - EBA: Attività posticipate dell'EBA.

  • 27 marzo 2020:

    - EBA: comunicato stampa attraverso il quale viene richiesto alle Banche di non corrispondere dividendi almeno fino ad ottobre 2020, astenendosi peraltro dal riacquisto di azioni proprie finalizzato alla remunerazione degli azionisti.

  • 31 marzo 2020:

    - EBA fornisce ulteriori chiarimenti sulle misure per mitigare l'impatto del Covid-19 sul settore bancario dell'UE (Statement on supervisory reporting and Pillar 3 disclosures in light of Covid-19; Statement on dividends distribution, share buybacks and variable remuneration; Statement on actions to mitigate financial crime risks in the Covid-19 pandemic).

  • 1 aprile 2020:

    - BCE: IFRS9 nel contesto della pandemia di coronavirus (Covid-19).

  • 2 aprile 2020:

EBA: Linee guida (EBA/GL/2020/02) in tema di moratorie, legislative e non, sui rimborsi di prestiti applicate alla luce della crisi Covid-19.

  • 3 aprile 2020:

    - BCBS: Misure per riflettere l'impatto del Covid-19 (orientamento sulle misure straordinarie per alleviare l'impatto economico e finanziario del Covid-19).

  • 14 aprile 2020:

    - BCE supporta le azioni macro-prudenziali definite in risposta alla pandemia da coronavirus.

  • 16 aprile 2020:

    - BCE fornisce una misura temporanea per mitigare il requisito patrimoniale per il rischio di mercato.

  • 22 aprile 2020:

    - EBA fornisce ulteriori indicazioni sull'uso della flessibilità in relazione a Covid-19 e chiede una maggiore attenzione ai rischi.

  • 18 giugno 2020:

    - EBA ha esteso le tempistiche di applicazione delle proprie Linee Guida sulle moratorie dei pagamenti fino al 30 settembre 2020.

  • 26 giugno 2020:

    - Pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell'UE del Regolamento CRR "Quick fix" che apporta modifiche mirate al "Capital Requirements Regulation" (CRR) e al "revised Capital Requirements Regulation" (CRR2).

  • 28 luglio 2020:

    - BCE raccomanda di non effettuare pagamenti di dividendi fino a gennaio 2021 e fornisce chiarimenti circa le tempistiche per il ristoro delle riserve.

Misure adottate nel contesto dell'epidemia Covid-19 dalle Autorità di vigilanza europee e dagli Stati membri nazionali

  • 17 settembre 2020:

    - Decisione della BCE sulla riduzione temporanea del coefficiente di leva finanziaria delle banche dopo aver dichiarato circostanze eccezionali dovute alla pandemia Covid-19.

  • 21 settembre 2020:

    - EBA elimina gradualmente le sue linee guida sulle moratorie legislative e non legislative per il rimborso dei prestiti.

  • 2 dicembre 2020:

    - EBA decide di riattivare le proprie Linee guida sulle moratorie legislative e non legislative.

  • 15 dicembre 2020:

    - BCE chiede alle banche di non distribuire o di limitare i dividendi fino a settembre 2021.

Misure adottate nel contesto dell'epidemia Covid-19 dalle Autorità di vigilanza europee e dagli Stati membri nazionali

Misure adottate nel contesto dell'epidemia Covid-19 dalle Autorità di vigilanza europee e dagli Stati membri nazionali

Ambito di applicazione

Ambito di applicazione

Denominazione della banca cui si applicano gli obblighi d'informativa

UniCredit S.p.A., Capogruppo del gruppo bancario "UniCredit" iscritto all'Albo dei Gruppi Bancari.

Illustrazione delle differenze nelle aree di consolidamento rilevanti per i fini prudenziali e di bilancio

In questa sezione dell'Informativa del gruppo UniCredit è riportata l'area di consolidamento prudenziale del gruppo UniCredit.

L'area di consolidamento è costruita secondo la normativa prudenziale e che la stessa differisce dall'area di consolidamento del Bilancio consolidato, che si riferisce allo standard IAS/IFRS con conseguenti differenze tra i dati finanziari presenti in questo documento e quelli inseriti nel Bilancio consolidato alla stessa data.

Tali diversi trattamenti sono esposti nelle liste presenti in questa sezione:

  • Entità consolidate

    • - società bancarie, finanziarie e strumentali controllate direttamente o indirettamente da UniCredit S.p.A. a cui si applica il metodo di consolidamento integrale;

    • - società bancarie, finanziarie e strumentali partecipate direttamente o indirettamente da UniCredit S.p.A. in misura pari o superiore al 20 per cento, quando siano controllate congiuntamente con altri soggetti e/o in base ad accordi con essi; a queste si applica il metodo di consolidamento proporzionale;

    • - altre società bancarie e finanziarie partecipate direttamente o indirettamente da UniCredit S.p.A. in misura pari o superiore al 20 per cento o comunque sottoposte a influenza notevole, cui si applica il metodo del patrimonio netto;

    • - imprese, diverse dalle società bancarie, finanziarie e strumentali, controllate direttamente o indirettamente da UniCredit S.p.A. in modo esclusivo

      • o congiunto oppure sottoposte ad influenza notevole, cui si applica il metodo del patrimonio netto.

  • Entità soggette al trattamento per i Fondi propri ai sensi degli articoli 46 e 48 del CRR

    - società del settore finanziario in cui è detenuto un investimento non significativo / significativo, soggette a deduzione dai Fondi propri.

Nel contenuto della presente informativa che fa riferimento ai dati consolidati, non sono incluse le partecipazioni che singolarmente presentano un valore inferiore a 1.000 euro:

  • n.54 controllate e società a controllo congiunto

  • n.7 collegate

  • n.152 partecipazioni di minoranza iscritte nei portafogli "Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value" o "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva".

Si segnala che nel Bilancio consolidato sono ricomprese tra le partecipazioni n.130 imprese (n. 126 al 31 dicembre 2019) valutate al costo, controllate direttamente o da imprese consolidate integralmente, di cui:

  • n. 15 appartenenti al Gruppo Bancario (n.13 al 31 dicembre 2019, cfr. allegato 2 "Ambito di applicazione");

  • n. 115 non appartenenti al Gruppo Bancario (n. 113 al 31 dicembre 2019).

Residuano al 31 dicembre 2020 n.66 entità controllate non consolidate non ricomprese nella voce partecipazioni dello Stato Patrimoniale regolamentare.

In allegato 2 "Ambito di applicazione" al presente documento sono riportate le seguenti informazioni:

  • Aree di consolidamento rilevanti per i fini prudenziali e di bilancio al 31 dicembre 2020;

  • Denominazione di tutte le controllate non incluse nel consolidamento e ammontare aggregato delle loro deficienze patrimoniali rispetto ad eventuali requisiti patrimoniali obbligatori.

Cambio del metodo di consolidamento di Yapi Ve Kredi Bankasi A.Ş

Nell'ultimo trimestre del 2019, il Gruppo ha iniziato a porre in essere alcune transazioni che hanno condotto alla riduzione della partecipazione detenuta in Yapi Kredi Bank (YKB):

  • in data 25 novembre 2019, il Consiglio di Amministrazione di UniCredit S.p.A. ha approvato la cessione al Group Koç del 9,02% (vs 40,95% detenuto alla data) dell'investimento detenuto in YKB e nelle sue controllate; il closing di tale transazione è avvenuto nel primo trimestre 2020;

  • in data 5 febbraio 2020, UniCredit S.p.A. ha annunciato il lancio del collocamento di azioni ordinarie in YKB quotate alla Bosa valori di Istanbul, per una quota pari all'11,93% del capitale. L'accelerated book building (ABB) è stato completato con successo in data 6 febbraio 2020, con la cessione dell'intero 11,93% del capitale ad investitori istituzionali.

Pertanto, nel corso del primo trimestre 2020, le quote pari al 9,02% ed all'11,93% sono state oggetto di derecognition contabile, portando la capogruppo UniCredit S.p.A. a detenere in YKB una quota del 20% al 30 giugno 2020, rispetto al 40,95% iniziale.

Ambito di applicazione

In riferimento a tale quota residua del 20%, dal punto di vista regolamentare (rif. comunicato stampa pubblicato in data 11 marzo 2020), in data 10 marzo 2020 la Banca Centrale Europea ha notificato ad UniCredit la propria decisione di ammettere l'applicazione del metodo del patrimonio netto. Pertanto, a partire dal primo trimestre del 2020: (i) gli RWA consolidati del gruppo UniCredit non includono più la contribuzione proporzionale da parte di YKB (40,95% fino al quarto trimestre 2019; la riduzione di RWA in riferimento al primo trimestre del 2020 è risultata pari a circa 20 miliardi); (ii) la quota detenuta del 20% è soggetta al meccanismo della deduzione condizionale, applicabile agli investimenti significativi nelle entità del settore finanziario; (iii) i ratios consolidati di liquidità regolamentare del gruppo UniCredit non includono più YKB (100% fino al quarto trimestre

2019); (iv) le tabelle contenute nella presente informativa non includono la contribuzione proporzionale relativa a Yapi Ve Kredi Bankasi A.Ş, risultando valutata secondo il metodo del patrimonio netto ai fini regolamentari.

Ambito di applicazione

EU LI1 - Differenze tra il perimetro di consolidamento contabile e quello regolamentare e riconciliazione delle poste di bilancio con le categorie di rischio regolamentari(*)

(milioni di)

A

B

C

VALORI CONTABILI

VALORI CONTABILI

RIPORTATI NEI

IN BASE AL

DOCUMENTI DI

PERIMETRO DI

SOGGETTI AL

BILANCIO

CONSOLIDAMENTO

RISCHIO DI

DESCRIZIONE

PUBBLICATI(*)

REGOLAMENTARE(*)

CREDITO

SOGGETTI AL CCR

CARTOLARIZZAZIONE

ATTIVO

Cassa e disponibilità liquide

101.707

101.707

101.707

-

-

Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto

87.825

87.822

14.862

50.910

213

economico:

72.705

72.705

-

49.707

70

a) Attività finanziarie detenute per la negoziazione

a.1) Pronti contro termine attivi

1.887

1.887

-

1.887

-

a.2) Strumenti derivati

45.162

45.162

-

45.092

70

b) Attività finanziarie designate al fair value

226

226

165

157

61

c) Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value

14.894

14.891

14.697

1.046

82

Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività

72.737

72.690

71.562

17.856

1.128

complessiva

Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato:

623.501

623.992

546.761

82.202

15.663

a) Crediti verso banche

117.489

117.487

91.680

25.080

-

a.1) Pronti contro termine attivi

25.080

25.080

25.080

-

b) Crediti verso clientela

506.012

506.505

455.081

35.757

15.663

b.1) Pronti contro termine attivi

35.757

35.757

-

35.757

-

Derivati di copertura

3.802

3.802

-

3.802

-

Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura

3.886

3.886

3.886

-

-

generica (+/-)

Partecipazioni

4.354

4.781

4.716

-

-

Riserve tecniche a carico dei riassicuratori

-

-

-

-

-

Attività materiali

9.939

9.164

9.164

-

-

Attività immateriali

2.117

2.117

857

-

-

di cui: avviamento

-

-

-

-

-

Attività fiscali:

13.098

13.097

11.854

-

-

a) Correnti

1.737

1.736

1.736

-

-

b) Differite

11.361

11.361

10.118

-

-

Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione

2.017

2.034

2.034

-

-

Altre attività

6.473

7.118

7.074

-

-

Totale dell'attivo

931.456

932.210

774.478

154.769

17.003

PASSIVO

Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato:

775.747

776.078

-

68.774

-

a) Debiti verso banche

172.473

172.415

-

30.278

-

a.1) Pronti contro termine passivi

30.278

30.278

-

30.278

-

b) Debiti verso clientela

500.750

501.139

-

38.496

-

b.1) Pronti contro termine passivi

38.496

38.496

-

38.496

-

c) Titoli in circolazione

102.524

102.524

-

-

-

Passività finanziarie di negoziazione

47.787

47.787

-

38.295

-

a) Strumenti derivati

35.843

35.843

-

35.843

-

b) Pronti contro termine passivi

2.452

2.452

-

2.452

-

Passività finanziarie designate al fair value

10.568

10.568

-

-

-

Derivati di copertura

5.699

5.699

-

5.699

-

Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di

6.065

6.065

-

-

-

copertura generica (+/-)

Passività fiscali:

1.358

1.306

1.194

-

-

a) Correnti

792

775

-

-

-

b) Differite

566

531

1.194

-

-

Passività associate ad attività in via di dismissione

761

700

-

-

-

Altre passività

12.749

13.306

-

-

-

Trattamento di fine rapporto del personale

592

591

-

-

-

Fondi per rischi e oneri

10.188

10.124

-

-

-

Totale del passivo

871.514

872.224

1.194

112.768

-

Note:

(*)

F

G

VALORI CONTABILI DELLE POSTE DI BILANCIO(**)

NON SOGGETTI AI

REQUISITI IN

MATERIA DI FONDI

PROPRI O

SOGGETTI AL

SOGGETTI A

RISCHIO DI

DEDUZIONE DAL

MERCATO(***)

CAPITALE( **** )

-

-

72.635

112

72.635

-

1.887

-

45.092

-

-

-

-

112

-

-

-

731

-

727

-

-

-

4

-

-

-

-

-

-

-

65

-

-

-

-

-

1.219

-

-

-

828

-

-

-

828

-

-

-

44

72.635

2.998

-

-

707.304

-

142.137

-

-

-

462.643

-

-

-

102.524

47.787

-

35.843

-

2.452

-

-

10.568

-

-

-

6.065

-

1.067

-

775

-

292

700

-

13.306

-

591

-

10.124

47.787

749.725

D

E

Le differenze tra gli importi di cui alle colonne a) e b) sono sostanzialmente imputabili alla diversa composizione dei perimetri IAS/IFRS rispetto ai perimetri regolamentari (rif. Allegato 2 - Ambito di applicazione).

Tra gli elementi del passivo esposti nella tavola non sono riportate le voci del patrimonio netto già oggetto di esposizione nella tavola

"Riconciliazione dello Stato Patrimoniale contabile e regolamentare con riconduzione agli elementi dei Fondi Propri", entro la sezione "Fondi Propri" del presente documento.

Ambito di applicazione

(**)

La ripartizione dei valori della colonna b) nelle colonne da c) a f) è stata effettuata in coerenza con il seguente approccio:

  • per le voci dell'attivo in funzione delle tipologie di rischio a cui ciascuna voce di bilancio può essere soggetta, considerando anche gli elementi che generano un assorbimento patrimoniale nullo;

  • per le voci del passivo considerando l'ammontare delle passività che concorrono al calcolo delle attività ponderate per il rischio oppure sono utilizzate in compensazione di elementi dell'attivo.

La somma dei valori esposti nelle colonne da c) a g) può essere diverso dall'importo in colonna b) per i seguenti motivi:

  • alcuni elementi sono soggetti a più tipologie di rischio nell'ambito del framework regolamentare (e.g. derivati e pronti contro termine attivi classificati nella voce "Attività finanziarie detenute per la negoziazione");

  • in riferimento ad attività e passività fiscali gli ammontari esposti nelle colonne c) e g): (i) includono gli effetti derivanti dall'aggiustamento transitorio di IFRS9; (ii) sono espressi al netto delle passività fiscali differite secondo le regole di compensazione definite dal CRR, che sono differenti dalle logiche di netting contabile riflesse nei valori di bilancio in colonna b).

(***)

L'ammontare esposto nella colonna f) non corrisponde a quanto riportato nella colonna "Perimetro VaR" della tabella "Legame tra le misure di rischio di mercato e le poste a bilancio", all'interno della sezione "Rischi di mercato" del presente documento, in quanto i valori di bilancio esposti in tale tabella si riferiscono al perimetro di consolidamento civilistico.

( **** )

L'ammontare esposto nella colonna g) include:

  • per le voci dell'attivo, gli elementi soggetti a deduzione dai Fondi Propri per un ammontare totale di 2.998 miliardi (in coerenza, con riferimento alla tabella "Modello per la pubblicazione delle informazioni sui Fondi Propri" esposta all'interno della sezione "Fondi Propri" del presente documento, con la somma delle voci 8, 10, 15, 20a e 55; la somma di tali elementi differisce per un ammontare pari a 39 milioni in quanto l'effetto positivo derivante dall'aggiustamento transitorio di IFRS9 connesso alla voce 10 è riportato nella voce 9);

  • per la voce delle "Attività Fiscali", l'ammontare (pari a 828 milioni) tiene conto dell'effetto positivo derivante dall'aggiustamento transitorio IFRS9 (pari a 39 milioni). Con riferimento alla tabella "Modello per la pubblicazione delle informazioni sui Fondi Propri" la voce 10 non include l'effetto positivo derivante dall'aggiustamento transitorio di IFRS9 che è riportato nella voce 9;

  • per la voce delle "Attività Immateriali", l'ammontare: (i) riflette l'applicazione della nuova metodologia per il calcolo della deduzione per i software assets in linea con l'articolo 36 (1) (b) del CRR; (ii) è rappresentato al netto delle passività fiscali differite (pari a 55 milioni) utilizzate in riduzione dell'ammontare della deduzione;

  • per le voci del passivo, oltre all'ammontare degli elementi del passivo che non rientrano nel framework di calcolo delle attività ponderate per il rischio (per un totale di 750 miliardi), l'ammontare delle passività fiscali differite (pari a 292 milioni), includono gli effetti derivanti dall'aggiustamento transitorio di IFRS9, e sono utilizzate in riduzione delle attività fiscali differite che si basano sulla redditività futura e non derivano da differenze temporanee soggette a deduzione dei Fondi Propri.

Ambito di applicazione

EU LI2 - Principali differenze tra gli importi delle esposizioni determinate a fini regolamentari e i valori contabili determinati in base al perimetro di consolidamento regolamentare(*)

(milioni di)

Valore contabile delle attività in base al

perimetro di consolidamento regolamentare

1

(come nella tabella EU LI1) (**)

2

Valore contabile delle passività in base al perimetro di consolidamento regolamentare (come nella tabella EU LI1) (***)

3

4

Importo netto totale in base al perimetro di consolidamento regolamentare ( **** ) Importi fuori bilancio

5

6

Differenze per Cartolarizzazioni (A) Differenze per SFT (B)

7

8

9

10

Differenze per Derivati (C) Differenze per rettifiche di valore (D) Contributi prefinanziati al fondo di garanzia Differenze per esposizioni on-balance (E)

11

Importi delle esposizioni considerate ai fini regolamentari

A

B

C

D

ESPOSIZIONI SOGGETTE A

SCHEMA DELLA

RISCHIO DI CREDITO

CCR

CARTOLARIZZAZIONE

774.478

154.769

17.003

1.194

112.768

-

774.478

154.769

17.003

80.710

-

-

-

-

669

-

(95.355)

-

-

(17.892)

-

13.423

-

-

-

1.763

-

(12.737)

-

-

855.874

43.285

17.673

946.251

113.962

946.251

342.611

669

(95.355)

(17.892)

13.423

1.763

(12.737)

916.832

Nota:

Il valore dell'esposizione soggetta al requisito regolamentare (i.e. EAD) esposta nella presente tabella (916.832 milioni) non è in quadratura con la voce A.1 della tabella "Adeguatezza Patrimoniale", colonna "Importi non ponderati" (902.348 milioni) poiché include il valore di EAD per le seguenti voci:

  • Esposizioni verso controparti centrali nella forma di contributi prefinanziati al fondo garanzia;

  • Altre attività diverse dai crediti.

EU LIA - Commento sulle differenze tra gli importi delle esposizioni determinate a fini regolamentari e i valori contabili (note riferite alla tabella sopra)

(*)

La presente tabella espone la riconduzione tra (i) valore di bilancio sul perimetro di consolidamento regolamentare (come esposto nella tabella EU LI 1) e (ii) valore dell'esposizione soggetta al requisito regolamentare (i.e. EAD) per le posizioni soggette a rischio di credito, rischio di controparte, framework delle cartolarizzazioni.

Si precisa che nella presente tabella non sono esposte (i) le esposizioni soggette a rischi di mercato per cui il concetto di EAD non è strettamente applicabile e (ii) le esposizioni soggette a deduzione dai Fondi Propri.

(**)

Con riferimento alla riga 1, l'ammontare nelle colonne da b) a d) corrisponde al valore di bilancio sul perimetro di consolidamento regolamentare delle attività esposto nelle colonne c) - e) della tavola EU LI 1 del presente documento.

(***)

Con riferimento alla riga 2, l'ammontare nelle colonne b) e c) corrisponde al valore di bilancio sul perimetro di consolidamento regolamentare delle passività esposto rispettivamente nelle colonne c) e d) della tavola EU LI 1 del presente documento.

( **** )

L'ammontare riportato nella riga 3 coincide con quanto esposto nella riga 1, in quanto eventuali compensazioni contabili di attività e passività sono già riflesse negli ammontari rappresentati in riga 1.

A.

La variazione positiva connessa alle "Differenze per cartolarizzazioni" si riferisce principalmente a:

  • posizioni verso le cartolarizzazioni dove il Gruppo ha un ruolo di sponsor. La rappresentazione "linea per linea" comporta l'iscrizione nel bilancio consolidato:

    • - direttamente delle attività detenute dai veicoli, per quelli oggetto di consolidamento, in sostituzione dei precedenti finanziamenti ad essi concessi

      • o delle passività sottoscritte dalle società del Gruppo, ora oggetto di elisione;

    • - dei finanziamenti nei confronti delle sottostanti Purchase companies, nel caso di veicoli di livello subordinato non consolidati.

Ambito di applicazione

Nel caso di Purchase companies non consolidate, il Bilancio consolidato, pur non comprendendo le attività iscritte nei libri di queste ultime, rappresenta l'ammontare massimo del rischio sostenuto dal Gruppo, che, nel caso di Purchase companies finanziate integralmente dai conduits oggetto di consolidamento, corrisponde all'ammontare delle attività delle Purchase companies medesime.

A livello regolamentare il rischio verso il Programma Conduit (ABCP) è misurato dalla linea di liquidità fornita dal Gruppo a ciascuna Purchase Company (per maggiori dettagli si faccia riferimento alla sezione "Esposizioni in posizioni verso la cartolarizzazione" del presente documento);

  • garanzie con effetto sul valore dell'esposizione.

B.

La variazione negativa connessa alle "Differenze per SFT" si riferisce principalmente ai seguenti effetti riconosciuti nel calcolo dell'esposizione soggetta al requisito regolamentare (i.e. EAD) ai sensi del CRR:

  • applicazione di accordi di compensazione (i.e. master netting agreement);

  • applicazione dei modelli EEPE per il calcolo dell'EAD;

  • inclusione delle garanzie reali secondo il metodo integrale di valutazione degli SFT.

C.

La variazione negativa connessa alle "Differenze per derivati" si riferisce principalmente ai seguenti effetti riconosciuti nel calcolo dell'esposizione soggetta al requisito regolamentare (i.e. EAD) ai sensi del CRR:

  • inclusione nel perimetro del rischio di controparte anche dei derivati con fair value negativo rappresentati contabilmente tra le passività;

  • applicazione dei modelli EEPE per il calcolo dell'EAD;

  • applicazione dei master netting agreement e compensazione con collateral su derivati OTC.

D.

La variazione positiva connessa alle "Differenze per rettifiche di valore" si riferisce all'inclusione delle rettifiche di valore su crediti nel calcolo dell'EAD per le esposizioni valutate con i metodi IRB.

E.

La variazione negativa connessa alle "Differenze per esposizioni on-balance" si riferisce principalmente all'esclusione del framework del rischio di credito di:

  • cash collateral postato a fronte di derivati OTC passivi soggetti a master netting agreement, il cui ammontare è stato ricompreso nel calcolo dell'EAD per il rischio di controparte (rif. nota C);

  • attività fornite come garanzia reale ad una CCP che non sono aggredibili in caso di procedura concorsuale, qualora la CCP diventi insolventi (margine segregato); l'ente può attribuire un valore dell'esposizione pari a zero alle esposizioni al rischio di controparte per tali attività ai sensi dell'articolo 306 del CRR;

  • garanzie con effetto sul valore dell'esposizione.

Ambito di applicazione

Applicazione degli obblighi in materia di informativa su base consolidata e per le filiazioni più importanti

Come previsto dall'articolo 13 del Regolamento (UE) n. 575/2013 ("CRR") e successivi aggiornamenti, il gruppo UniCredit, in qualità di "ente impresa madre nell'UE", rispetta gli obblighi di cui alla parte otto sulla base della situazione consolidata.

Inoltre, le grandi filiazioni e le filiazioni di interesse rilevante nel rispettivo mercato locale, che pubblicano le informazioni specificate agli articoli 437, 438, 440, 442, 450, 451, 451a e 453 (su base individuale o subconsolidata), sono le seguenti:

  • Informativa su base individuale:

    - UniCredit Bank AG.

  • Informativa su base subconsolidata:

    • - UniCredit Bank Austria AG;

    • - UniCredit Banka Slovenija DD;

    • - Zagrebačka Banka DD;

    • - UniCredit Bulbank AD;

    • - UniCredit Bank Czech Republic and Slovakia, a.s.;

    • - UniCredit Bank Hungary Zrt;

    • - UniCredit Bank SA (Romania).

Impedimenti giuridici o sostanziali, attuali o prevedibili, che ostacolano il rapido trasferimento di risorse patrimoniali o di fondi all'interno del Gruppo

Patti parasociali, requisiti regolamentari e accordi contrattuali possono limitare la capacità del Gruppo di accedere alle attività o regolare le passività delle entità controllate o restringere la possibilità di queste ultime di distribuire capitale e/o dividendi.

  • Con riferimento ai patti parasociali si segnala che relativamente alle entità consolidate UniCredit BPC Mortgages S.r.l. e UniCredit OBG S.r.l., società costituite ex legge 130/99 per l'esecuzione di operazioni di cartolarizzazione o di emissione di obbligazioni bancarie garantite, sono presenti patti parasociali che consentono la distribuzione di dividendi solo una volta soddisfatte le pretese creditorie dei creditori garantiti e dei portatori delle obbligazioni bancarie garantite.

  • Nell'ambito dell'operazione di scissione del ramo CEE Banking da UniCredit Bank Austria AG (UCBA) a UniCredit S.p.A, perfezionatasi nel corso del 2016, UniCredit S.p.A. ha sottoscritto un accordo con UniCredit Bank Austria AG e i suoi azionisti di minoranza che prevede fino al 30 giugno 2024 l'impegno di UniCredit a: (i) non deliberare, in qualità di azionista di UniCredit Bank Austria AG, distribuzioni di dividendi di quest'ultima qualora, anche in conseguenza della distribuzione, il CET1 ratio (individuale e consolidato) scendesse al di sotto della soglia del (a) 14% o (b) del più alto tasso minimo di CET1 richiesto al momento dal quadro normativo applicabile, più eventuali buffer richiesti, e (ii) sostenere ogni decisione manageriale e delibera consiliare di UCBA volta a salvaguardare tali requisiti di CET1.

  • Il gruppo UniCredit è un gruppo bancario soggetto alla disciplina prevista dalla Direttiva (UE) 2019/878 del Parlamento europeo e del Consiglio (cosiddetta CRD V), che modifica la direttiva 2013/36/UE sull'"accesso all'attività degli enti creditizi e sulla vigilanza prudenziale sugli enti creditizi e sulle imprese di investimento" e dal Regolamento (UE) 2019/876 del Parlamento europeo e del Consiglio (cosiddetta CRR 2), che modifica il regolamento (UE) n.575/2013 relativo ai "requisiti prudenziali per gli enti creditizi e le imprese di investimento" e che controlla istituti finanziari soggetti alla medesima disciplina.

    La capacità delle banche e delle altre società vigilate controllate di distribuire capitale o dividendi è, quindi, vincolata al rispetto di detta disciplina sia in termini di requisiti patrimoniali che in termini di "Ammontare Massimo Distribuibile" nonché dall'eventuale ulteriore normativa applicabile a livello nazionale e da ulteriori raccomandazioni emanate, tempo per tempo, dalle autorità competenti.

    In particolare, con riferimento alle misure adottate nel contesto dell'epidemia Covid-19 dalle Autorità di vigilanza europee, la Banca Centrale

    Europea (BCE) il 15 dicembre 2020 ha emesso la raccomandazione "sulla distribuzione di dividendi nel corso della pandemia COVID-19 e che abroga la raccomandazione BCE/2020/35 (BCE/2020/62)" chiedendo alle banche di limitare la distribuzione di dividendi in contanti e il riacquisto di azioni proprie fino al 30 settembre 2021. Secondo la raccomandazione, i dividendi devono rimanere entro il 15% dell'utile cumulato del 2019-2020 aggiustato per alcune componenti neutrali sul calcolo del CET1 e non superare 20 punti base in termini di coefficiente di CET1. Questa raccomandazione abroga le precedenti misure della stessa BCE datate 27 luglio 2020 e 27 marzo 2020 che, integrando la misura di EBA del 31 marzo 2020, avevano sospeso il pagamento del dividendo 2019. Le distribuzioni ordinarie di Unicredit S.p.A. nel 2021 rispetteranno i vincoli previsti dalla raccomandazione (per i dettagli si rimanda al capitolo Fondi Propri, paragrafo "Utile/perdita di periodo consolidato riconosciuto nei Fondi Propri").

    Infine, anche in considerazione di raccomandazioni ricevute dalle Autorità di vigilanza locali, talune società controllate del gruppo UniCredit, nel corso del 2020, hanno annullato la delibera di distribuzione del dividendo 2019.

Ambito di applicazione

  • I requisiti patrimoniali richiesti per il 2021 al gruppo UniCredit condivisi con la Banca Centrale Europea (BCE), anche a seguito del Supervisory Review Evaluation Process (SREP) condotto nel 2020, sono superiori a quelli minimi previsti dalla normativa citata. Per l'informativa dei requisiti patrimoniali del gruppo UniCredit per il 2020 e i risultati del processo SREP 2019, si rimanda al capitolo "Fondi Propri".

    Per quanto riguarda invece le controllate, si segnala che presso alcune giurisdizioni e altre entità estere del Gruppo possono essere presenti impegni a mantenere il capitale regolamentare al di sopra delle soglie normative minime anche a seguito del processo SREP posto in essere a livello locale.

  • Con riferimento alla liquidità disponibile a livello di Gruppo, questa risente, in termini di libera circolazione tra entità basate in paesi diversi, di talune limitazioni connesse ai limiti prudenziali delle "Grandi esposizioni", secondo le definizioni regolamentari del CRR e sulla base delle decisioni adottate in materia dagli Stati Membri (in tema di "cross border intragroup exposures"), alcune delle quali adottate di recente nell'ambito delle misure volte a fronteggiare la recente emergenza sanitaria: ne consegue che parte della liquidità disponibile può essere soggetta ad impedimenti che ne limitano il suo trasferimento tra entità del Gruppo. Ulteriori dettagli sono riportati nella Nota integrativa consolidata al 31 dicembre 2020, Parte E - Informazioni sui rischi e sulle politiche di copertura, Sezione 2 - Rischi del consolidato prudenziale, 2.4 Rischio di liquidità.

  • Con riferimento agli accordi contrattuali si segnala che il gruppo UniCredit ha emesso strumenti finanziari il cui rimborso anticipato, riacquisto o ripagamento prima della loro scadenza contrattuale è subordinato all'autorizzazione da parte dell'autorità competente. Il valore contabile di tali strumenti al 31 dicembre 2020 è pari a 40.199 milioni e include gli strumenti di capitale e gli strumenti eleggibili ai fini TLAC.

  • Al 31 dicembre 2020, il gruppo UniCredit ha in essere alcuni accordi di alleanza, nonché alcuni patti parasociali stipulati con altre controparti nell'ambito di accordi di co-investimento (e.g. accordi per la costituzione di joint venture), con particolare riferimento al settore assicurativo. Nell'ambito di tali accordi, come da prassi di mercato, sono previste clausole protettive dell'investimento che, a seconda dei casi, consentono alle parti di negoziare le rispettive posizioni sull'investimento sottostante in caso di "uscita" dallo stesso, attraverso meccanismi di obbligo ad acquistare e/o obbligo a vendere. Tali previsioni trovano normalmente applicazione dopo un determinato periodo di tempo e/o al verificarsi di specifici eventi, anche collegati agli accordi di distribuzione sottostanti.

    Al 31 dicembre 2020, UniCredit S.p.A. non ha in essere impegni definitivi ad acquistare le partecipazioni di pertinenza di una o più controparti contrattuali.

Ambito di applicazione

Ambito di applicazione

Fondi Propri

Fondi Propri

A partire dall'1 gennaio 2014, il calcolo dei requisiti di capitale tiene conto del quadro regolamentare denominato "Basilea 3", trasposto nel Regolamento n.575/2013/UE relativo ai requisiti prudenziali per gli enti creditizi e le imprese di investimento (Capital Requirements Regulation - "CRR"), aggiornato con il Regolamento n.876/2019 ("CRR2") e successivamente modificato con il Regolamento 873/2020, e nella Direttiva 2013/36/UE sull'accesso all'attività degli enti creditizi e sulla vigilanza prudenziale sugli enti creditizi e sulle imprese di investimento (Capital Requirements Directive IV - "CRDIV"), secondo il recepimento nella normativa regolamentare italiana.

Tale regolamentazione prevede la seguente articolazione dei Fondi Propri:

  • Capitale di Classe 1 (Tier 1 Capital), composto a propria volta da:

    - Capitale primario di Classe 1 (Common Equity Tier 1 - CET1) e

    - Capitale aggiuntivo di Classe 1 (Additional Tier 1 - AT1);

  • Capitale di Classe 2 (Tier 2 - T2).

La somma del Capitale di Classe 1 e del Capitale di Classe 2 compone il Totale dei Fondi Propri (Total Capital).

Si segnala che, nell'ambito dell'aggiornamento al Regolamento n.575/2013 trasposto nel Regolamento n.876/2019 (i.e. CRR2), le principali modifiche che hanno impatti sul calcolo dei Fondi Propri di Gruppo applicabili a partire dal 30 giugno 2019 riguardano le condizioni di computabilità degli strumenti di capitale aggiuntivo di Classe 1 e di capitale di Classe 2. In particolare, a fronte delle nuove condizioni previste dagli articoli 52 e 63 del CRR2, è stato introdotto un regime di grandfathering con durata fino al 28 giugno 2025 applicabile agli strumenti emessi prima del 27 giugno 2019 che non rispettino le nuove condizioni di computabilità (rif. articolo 494b del CRR2); si precisa che tale regime si va a sommare al regime di grandfathering già previsto ai sensi degli articoli 484 - 491 del CRR.

Requisiti e riserve di capitale18 per il gruppo UniCredit

I requisiti minimi di capitale applicabili al Gruppo al 31 dicembre 2020 sono pari ai seguenti ratio patrimoniali (Pillar 1) in coerenza con l'articolo 92 del CRR:

CET1: 4,50%

T1: 6,00%

Total Capital: 8,00%

In aggiunta a tali livelli patrimoniali, per il 2020 il Gruppo deve inoltre rispettare i seguenti requisiti:

  • 1,75%, requisito di Pillar 2 (Pillar 2 Requirement) richiesto in coerenza con i risultati SREP; l'applicazione anticipata dell'articolo 104a della Direttiva CRDV, quale misura straordinaria emanata dalla BCE per far fronte all'emergenza sanitaria del Covid-19, consente alle banche di soddisfare il requisito di Pillar 2 con strumenti di capitale aggiuntivo di classe 1 e di classe 2 (i.e. almeno 75% con Tier 1 ed almeno 56,25% con Common Equity Tier 1).

  • 2,50%, riserva di conservazione del capitale ("CCB" buffer), in coerenza con l'articolo 129 della CRDIV;

  • 1,00%, riserva per gli enti a rilevanza sistemica globale ("G-SII" buffer)19;

  • 0,04%, riserva di capitale anticiclica20 (CCyB buffer), in coerenza con l'articolo 130 della CRDIV, calcolata trimestralmente.

Pertanto, al 31 dicembre 2020, il Gruppo deve rispettare i seguenti requisiti complessivi:

CET1: 9,03%

T1: 10,85%

Total Capital: 13,29%

18 La riserva di capitale a fronte del rischio sistemico (systemic risk buffer), volta a prevenire ed attenuare il rischio sistemico o macroprudenziale non ciclico di lungo periodo non previsto dal CRR, non è applicabile al 31 dicembre 2020 in Italia.

19 Si precisa che la Banca d'Italia ha inoltre identificato il gruppo UniCredit come istituzione a rilevanza sistemica nazionale, decidendo di applicare una riserva di capitale aggiuntiva (O-SII buffer); il livello della riserva di capitale O-SII è pari a 0,75% nel 2020, e raggiungerà il livello target dell'1,00% nel 2021. Va tuttavia considerato che l'articolo 131.14 della CRD IV richiede l'applicazione della riserva di capitale più elevata tra la riserva di capitale per le G-SII e la riserva di capitale per le O-SII; pertanto il gruppo UniCredit deve rispettare il requisito connesso alla riserva di capitale G-SII pari all'1,00% per il 2020.

20 Valore arrotondato alla seconda cifra decimale. Con riferimento al 31 dicembre 2020: (I) la riserva anticiclica da applicare è generalmente pari a 0%, con l'eccezione dei seguenti paesi: Repubblica Ceca (0,50%); Hong Kong (1,00%); Norvegia (1,00%); Slovacchia (1,00%); Lussemburgo (0,25%); Bulgaria (0,50%) (II) con riferimento all'esposizione verso le controparti Italiane, la Banca d'Italia ha identificato il tasso pari allo 0%.

Fondi Propri

Di seguito si riporta uno schema di sintesi dei requisiti di capitale e delle riserve per il gruppo UniCredit che evidenzia anche i requisiti di "Total SREP Capital Requirement" (TSCR) e i requisiti di "Overall Capital Requirement" (OCR) richiesti a seguito degli esiti dello SREP condotto nel 2019 ed applicabili per il 2020.

La tabella riflette l'applicazione anticipata dell'articolo 104a.4 della CRDV, come sopra specificato.

Requisiti e riserve di capitale per il gruppo UniCredit nel 2020

REQUISITO

CET1

T1

TOTAL CAPITAL

A) Requisiti di Pillar 1

4,50%

6,00%

8,00%

B) Requisiti di Pillar 2

0,98%

1,31%

1,75%

C) TSCR (A+B)

5,48%

7,31%

9,75%

D) Requisito combinato di riserva di capitale:

3,54%

3,54%

3,54%

di cui: 1. riserva di conservazione del capitale (CCB)

2,50%

2,50%

2,50%

2. riserva per gli enti a rilevanza sistemica globale (G-SII)

1,00%

1,00%

1,00%

3. riserva di capitale anticiclica specifica per UniCredit (CCyB)

0,04%

0,04%

0,04%

E) OCR (C+D)

9,03%

10,85%

13,29%

Note connesse ai Requisiti di Pillar 2:

  • CET1: tale ammontare rappresenta la quota minima di requisito SREP da coprire tramite CET1, nell'assunzione, verificata per il quarto trimestre

    2020, che l'ammontare di AT1 ecceda il minimo regolamentare pari all'1,50% (i.e. essendo pari a 2,26%).

  • T1: tale ammontare rappresenta la quota minima di requisito SREP da coprire tramite il T1, nell'assunzione, verificata per il quarto trimestre 2020,

    che l'ammontare di T2 ecceda il minimo regolamentare pari al 2,00% (i.e. essendo pari a 2,50%).

La tabella di seguito riporta i ratios patrimoniali transitori21 del gruppo UniCredit al 31 dicembre 2020 ed il confronto con i periodi precedenti.

Ratios patrimoniali transitori del gruppo UniCredit al 31 dicembre 2020

UNICREDIT GROUP RATIO PATRIMONIALI TRANSITORI

4° TRIM 20

3° TRIM 20

2° TRIM 20

1° TRIM 20

4° TRIM 19

RATIOS

DELTA T/T

DELTA A/A

CET1 Capital ratio

15,96%

0,81%

2,74%

15,15%

14,54%

13,44%

13,22%

Tier 1 Capital ratio

18,22%

0,89%

3,32%

17,33%

16,63%

15,48%

14,90%

Total capital ratio

20,72%

0,86%

3,03%

19,86%

19,44%

18,01%

17,69%

Ratios patrimoniali transitori di UniCredit S.p.A.

La tabella di seguito riporta i ratios patrimoniali transitori22 di UniCredit S.p.A. al 31 dicembre 2020 ed il confronto con i periodi precedenti.

Ratios patrimoniali transitori di UniCredit S.p.A.

UNICREDIT SPA - RATIO PATRIMONIALI TRANSITORI

4° TRIM 20

3° TRIM 20

2° TRIM 20

1° TRIM 20

4° TRIM 19

RATIOS

DELTA T/T

DELTA A/A

CET1 Capital ratio

22,50%

-0,22%

1,38%

22,71%

21,61%

20,95%

21,11%

Tier 1 Capital ratio

26,37%

-0,06%

2,33%

26,43%

25,14%

24,40%

24,04%

Total Capital ratio

30,68%

-0,00%

1,81%

30,68%

29,78%

28,47%

28,86%

Utile/perdita di periodo consolidato riconosciuto nei Fondi Propri

Al 31 dicembre 2020, il gruppo UniCredit ha registrato una perdita di -2.785 milioni, riconosciuta interamente nei Fondi Propri.

Il 15 dicembre 2020, facendo seguito alla comunicazione del 28 luglio 2020, la BCE ha pubblicato la raccomandazione, dal titolo "ECB asks banks to refrain from or limit dividends until September 2021", in cui viene richiesto alle banche di limitare il pagamento di dividendi al minore tra (i) 15% dell'utile cumulato rettificato riferito al periodo 2019-20 e (ii) 20 punti base del CET1 ratio. Per UniCredit, il valore minore è rappresentato dal 15% ("ECB cap") dell'utile cumulato riferito agli anni 2019 e 2020, rettificato come da raccomandazione della BCE.

In particolare, in accordo con la raccomandazione della BCE, l'utile cumulato rettificato riferito al periodo 2019-20 a livello consolidato, sul quale è applicato il 15% di payout ratio, è calcolato rettificando il profitto/ perdita dei seguenti item: (i) svalutazione di avviamento e attività immateriali, (ii) svalutazione delle attività fiscali differite che dipendono dalla redditività futura e non derivano da differenze temporanee al netto delle passività fiscali associate, (iii) riclassifica da riserve relative ad altre componenti di conto economico complessivo accumulate a conto economico e (iv) pagamento di cedole relative a strumenti Capitale aggiuntivo di classe 1 contabilizzati a patrimonio netto.

  • 21 Gli aggiustamenti transitori al 31 dicembre 2020 sono: (i) il regime di grandfathering per gli strumenti di Additional Tier 1 e Tier 2, e (ii) regime transitorio IFRS9 applicabile a partire dal 30 giugno 2020.

  • 22 L'aggiustamento transitorio al 31 dicembre 2020 è connesso al regime di grandfathering per gli strumenti di Additional Tier 1 e Tier 2.

Fondi Propri

L'ammontare che risulta dal calcolo è pari a 447 milioni, la cui distribuzione è prevista per (i) il 60% tramite dividendo in contanti (268 milioni) e per (ii) il 40% tramite riacquisto di azioni (179 milioni). La componente in contanti del dividendo è stata dedotta dai Fondi Propri al quarto trimestre 2020, mentre la componente di riacquisto di azioni sarà dedotta una volta ricevuta l'autorizzazione da BCE.

Fondi Propri consolidati transitori

Gli aggiustamenti transitori al 31 dicembre 2020 sono relativi a:

  • grandfathering per gli strumenti di AT1 e T2: si evidenzia che risulta applicabile il 20% del limite di phase-out per gli strumenti di Capitale Aggiuntivo di Classe 1 e Capitale di Classe 2 soggetti a grandfathering, in coerenza con l'articolo 486 del CRR (30% nel 2019). E' inoltre applicabile (fino al 2025) il nuovo regime di grandfathering secondo l'articolo 494b del CRR2, applicabile agli strumenti di Capitale Aggiuntivo di Classe 1 e Capitale di Classe 2 emessi prima del 27 giugno 2019 che non rispettano le nuove condizioni di computabilità introdotte dagli articoli 52 e 63 del CRR2;

  • aggiustamento transitorio IFRS9: a partire dal giugno 2020, il gruppo UniCredit ha ricevuto dall'Autorità Competente l'autorizzazione ad applicare le disposizioni transitorie in materia di IFRS9 di cui all'articolo 473a del CRR. L'approccio metodologico è riportato nel paragrafo seguente.

Disposizioni transitorie connesse all'applicazione del principio IFRS9

A partire dall'1 gennaio 2018, è entrato in vigore il principio contabile IFRS9, che prevede un nuovo framework per il calcolo degli accantonamenti su crediti basato sulle perdite attese invece che sulle perdite sostenute. Al momento della prima applicazione, il gruppo UniCredit ha deciso di non applicare l'aggiustamento transitorio previsto nel CRR relativo ad IFRS9.

Essendo ancora possibile per il gruppo UniCredit beneficiare delle disposizioni transitorie IFRS9 per via della possibilità concessa dalla norma di modificare, per una sola volta durante il periodo transitorio, la scelta effettuata in fase iniziale, e anche alla luce della raccomandazione emanata dalla BCE in data 20 marzo 2020 indirizzata agli istituti che non avevano già implementato le disposizioni transitorie relative a IFRS9, il gruppo UniCredit ha richiesto all'Autorità Competente l'autorizzazione per l'applicazione dell'aggiustamento transitorio secondo il quadro rivisto dal CRR2, sia per la componente statica (i.e. effetti della prima adozione contabilizzati al 1 gennaio 2018) che per la componente dinamica (i.e. considerando separatamente (i) l'aumento delle LLP tra l'1 gennaio 2018 e l'1 gennaio 2020 e (ii) l'aumento delle rettifiche di valore su crediti contabilizzate dopo il 1 gennaio 2020). L'Autorità Competente ha concesso l'autorizzazione ad applicare le disposizioni transitorie di cui all'articolo 473a del CRR a partire dal secondo trimestre 2020.

Da un punto di vista metodologico, è opportuno ricordare che l'aggiustamento transitorio IFRS9 rappresenta un aggiustamento positivo "una tantum" da rilevare nel calcolo del CET1, che non genera impatti indiretti sul calcolo di altri elementi del CET1 se non sull'importo delle attività fiscali differite derivanti da differenze temporali. A tal proposito, considerando quanto disposto dall'articolo 473a, paragrafo 7, del CRR2, la parte di DTA derivante da differenze temporali connessa all'aggiustamento transitorio deve essere esclusa dall'importo delle DTA da dedurre dal CET1 dopo aver effettuato la compensazione regolamentare.

Con riferimento ad ogni componente dell'aggiustamento transitorio, è opportuno menzionare i seguenti aspetti connessi all'impostazione del calcolo:

  • la componente statica dell'aggiustamento transitorio deve considerare (rif. agli elementi A2,SA e A2,IRB, art.473a) l'intero ammontare delle rettifiche di valore su crediti, sia riferite ad attività in bonis che ad attività deteriorate, separatamente per le esposizioni standard (STD) e IRB, contabilizzate in fase di First Time Adoption del principio contabile IFRS9. Ai sensi dell'articolo 473a del CRR2 modificato, l'aggiustamento transitorio corrispondente alla componente statica è calcolato applicando i seguenti fattori percentuali: 70% per il 2020, 50% per il 2021, 25% per il 2022, 0% a partire dal 2023;

  • la componente dinamica dell'aggiustamento transitorio include solo le rettifiche di valore su crediti riferite alle attività in bonis (ossia la somma delle rettifiche di valore su crediti determinate ai sensi IFRS9 classificate come Stage 1 e Stage 2) secondo quanto previsto dall'articolo 473a, paragrafo 3. Inoltre, la componente dinamica si compone dei due elementi seguenti:

    • - elemento 1: l'incremento delle rettifiche di valore su crediti tra il 1 gennaio 2020 e il 1 gennaio 2018; nel caso delle esposizioni IRB l'importo delle rettifiche di valore su crediti viene ridotto, ad entrambe le date, dalle perdite attese regolamentari (EL). L'elemento 1 è soggetto alle seguenti percentuali transitorie (le stesse applicate alla componente statica): 70% per il 2020, 50% per il 2021, 25% per il 2022, 0% a partire dal 2023;

    • - elemento 2: l'aumento delle rettifiche di valore su crediti registrate dopo il 1 gennaio 2020. Nel caso delle esposizioni IRB, l'ammontare delle rettifiche di valore su crediti è ridotto della perdita attesa regolamentare (EL) sia al 1 gennaio 2020 che alle successive date di riferimento. L'elemento 2 è soggetto alle seguenti percentuali transitorie: 100% per il 2020 e 2021, 75% per il 2022, 50% per il 2023, 25% per il 2024, 0% a partire dal 2025;

  • in ultimo, secondo quanto previsto dall'articolo 473a, paragrafo 7, del CRR2 modificato, l'adeguamento transitorio applicato al CET1 e relativo al portafoglio delle esposizioni standard (i.e. ABSA) deve riflettersi nel calcolo transitorio delle attività ponderate per il rischio, al fine di considerare l'aumento del valore dell'esposizione determinato conformemente all'articolo 111, paragrafo 1, del CRR e dovuto al minore importo delle rettifiche di valore su crediti che riduce il CET1.

Al quarto trimestre del 2020, in termini quantitativi, l'aggiustamento transitorio IFRS9 ha portato un effetto positivo sul CET1 pari a 2,6 miliardi, uguale a 81 punti base; quindi, mentre il Ratio Transitorio di CET1 è pari a 15,96%, il ratio Fully Loaded di CET1 è pari a 15,14%. Inoltre, alla stessa data, l'aggiustamento transitorio IFRS9 ha avuto un impatto negativo sul T2 pari a -0,4 miliardi originato dal ricalcolo dell'eccedenza delle rettifiche di valore relative al portafoglio IRB computabile nel T2.

Fondi Propri

Nuovo framework prudenziale per il trattamento dei software assets

L'articolo 36(1)(b) del CRR è stato modificato, come parte del "Risk Reduction Measures package", introducendo un'esenzione dalla deduzione dei software assets dal Capitale primario di classe 1, con l'obiettivo principale di incoraggiare gli investimenti in software in un contesto di evoluzione del settore bancario in un ambiente più digitale. Viste anche le misure adottate per fronteggiare l'epidemia Covid-19, questo Regolamento è entrato in vigore il giorno successivo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dell'EU, avvenuta in data 22 dicembre 2020, quindi risulta applicabile dal quarto trimestre 2020.

In particolare, con riferimento a ciascuna componente da calcolare per l'applicazione del nuovo framework prudenziale, è opportuno menzionare le seguenti interpretazioni del Regolamento:

  • l'ammortamento prudenziale deve essere calcolato a livello di singolo software asset, tenendo in considerazione i seguenti aspetti:

    • - durata: a differenza di quello contabile, per il quale la durata dell'ammortamento delle attività immateriali deve riflettere solamente la loro vita utile, la durata dell'ammortamento prudenziale coincide con il minore tra la vita utile di ciascun software e 3 anni;

    • - data di inizio: l'ammortamento prudenziale e quello contabile devono partire nello stesso momento, ovvero quando il software diviene disponibile per l'utilizzo;

  • l'ammontare da dedurre dal Capitale primario di classe 1 è calcolato sottraendo l'ammortamento contabile cumulato dall'ammortamento prudenziale cumulato;

  • l'ammontare da ponderare al 100% è calcolato sottraendo l'ammontare dedotto dal Capitale primario di classe 1 dal valore contabile netto dell'asset;

  • nel caso in cui l'ammortamento dell'asset non fosse ancora iniziato (quindi il software è ancora in fase di costruzione), l'ammontare della deduzione sarebbe pari al suo valore netto contabile alla data di riferimento e l'ammontare da ponderare al 100% sarebbe pari a zero.

In termini quantitativi, al 31 dicembre 2020, il nuovo trattamento prudenziale dei software assets determina un effetto positivo di circa 22 punti base per il Gruppo UniCredit a livello consolidato, derivante da: (i) una minor deduzione dal Capitale primario di classe 1 per 736 milioni (deduzione di 1.269 milioni al quarto trimestre 2020, in confronto ad una deduzione di 2.005 milioni al terzo trimestre 2020); (ii) un'aumento delle attività ponderate per il rischio per 857 milioni.

Requisiti di capitale da detenere, a seguito delle misure adottate nel contesto dell'epidemia di Covid-19, fornite dalle Autorità di vigilanza europee

Tra le misure emanate dalla BCE nel 2020 alla luce degli effetti economici derivanti dall'emergenza sanitaria Covid-19, si riepilogano di seguito le principali novità in termini di requisiti di capitale:

  • le banche possono operare temporaneamente al di sotto della Pillar II Guidance (P2G), ed al di sotto della riserva di conservazione del capitale (CCB);

  • le banche sono autorizzate a utilizzare parzialmente strumenti di capitale che non si qualificano come capitale primario di classe 1 (ad es. strumenti di Additional Tier 1 o di Tier 2) per soddisfare il requisito di Pillar II (P2R) grazie all'anticipazione dell'applicazione dell'articolo 104a, paragrafo 4 della CRD V, la cui entrata in vigore era inizialmente prevista nel 2021. Di conseguenza, a fronte del requisito di Pillar 2 richiesto in coerenza con i risultati dello SREP e pari a 1,75%, il gruppo UniCredit deve rispettare mediante il Capitale Primario di Classe 1 almeno lo 0,98%, e mediante il Capitale di Classe 1 almeno l'1,31%, coerentemente con quanto esposto nella tabella "Requisiti e riserve di capitale per il gruppo UniCredit nel 2020", riportata nella presente sezione;

  • le banche, a seguito della raccomandazione della BCE del 15 dicembre 2020 (BCE/2020/62) che aggiorna la comunicazione del 28 luglio 2020 (BCE/2020/35), dovrebbero limitare il pagamento di dividendi al minore tra (i) 15% dell'utile cumulato rettificato riferito al periodo 2019-20 e (ii) 20 punti base del CET1 ratio".

Revisione Coefficienti di riserva di capitale anticiclica, a seguito delle misure adottate nel contesto dell'epidemia di Covid-19, fornite dalle Autorità di vigilanza europee

La riserva di capitale anticiclica (CCyB buffer), in coerenza con l'articolo 130 della CRDIV viene calcolata trimestralmente.

Durante il terzo trimestre del 2020, a seguito dell'emergenza sanitaria Covid-19 e in seguito ad alcuni rilasci già applicati nel primo e nel secondo trimestre 2020, alcune Autorità Nazionali hanno rivisto i coefficienti di riserva di capitale anticiclica applicabili agli stati, con l'obiettivo di ridurre il requisito di capitale da detenere a fronte della stessa.

I coefficienti applicabili al quarto trimestre del 2020 risultano invariati rispetto al terzo trimestre 2020, la riserva di capitale anticiclica del gruppo UniCredit, pari a 0,04%, è in linea con il terzo trimestre 2020.

Deduzione per investimenti in società del settore finanziario ed attività fiscali differite che dipendono dalla redditività futura e derivano da differenze temporanee

In riferimento al 31 dicembre 2020, UniCredit eccede la soglia di deduzione condizionale connessa a investimenti significativi in strumenti di capitale primario di classe 1 emessi da entità del settore finanziario e attività fiscali differite che dipendono dalla redditività futura e derivano da differenze temporanee generando una deduzione complessiva dal Capitale Primario di Classe 1 pari a 104 milioni. A tal proposito, si precisa che l'ammontare totale di attività fiscali differite che dipendono dalla redditività futura e derivano da differenze temporanee sommato agli strumenti del capitale primario di classe 1 emessi da soggetti del settore finanziario in cui UniCredit ha un investimento significativo e detenuti da UniCredit direttamente, indirettamente e sinteticamente, eccede la soglia del 17,65% dell'importo residuo degli elementi del capitale primario di classe 1 a seguito dell'applicazione delle rettifiche e delle detrazioni di cui agli articoli da 32 a 36 del CRR.

Si precisa inoltre che il valore riportato in questa voce non tiene conto degli effetti derivanti dall'aggiustamento transitorio dovuto a IFRS9.

Fondi Propri

Fondo Atlante e Italian Recovery Fund (ex Fondo Atlante II)

Al 31 dicembre 2020, l'investimento detenuto da UniCredit nelle quote del Fondo Atlante e nell'Italian Recovery Fund (ex Fondo Atlante II), pari a circa 350 milioni, è sostanzialmente riferito ad investimenti in note di cartolarizzazione connesse a crediti deteriorati: il trattamento regolamentare delle quote dei Fondi iscritte nel bilancio di UniCredit prevede l'applicazione dell'articolo 128 del CRR (Posizioni associate a un rischio particolarmente elevato).

In riferimento agli impegni residui, pari a 9 milioni, il trattamento regolamentare prevede l'applicazione di un fattore di conversione del 100% ("rischio pieno" in applicazione dell'Allegato I del CRR) ai fini del calcolo delle relative attività di rischio ponderate.

Conglomerato finanziario

Alla data del 31 dicembre 2020, il gruppo UniCredit risulta esonerato dalla vigilanza supplementare, pur essendo riconosciuto come conglomerato finanziario dal Joint Committee (rif. comunicazione JC 2020 68).

1. Capitale primario di Classe 1 (Common Equity Tier 1 - CET1)

Il Capitale primario di Classe 1 (Common Equity Tier 1 - CET1) è composto prevalentemente dai seguenti elementi:

  • Principali elementi del Capitale primario di Classe 1, riconosciuti soltanto se possono essere utilizzati senza restrizioni e senza indugi dall'ente per la copertura dei rischi o delle perdite nel momento in cui tali rischi o perdite si verificano: (I) strumenti di capitale (azioni ordinarie) purché siano soddisfatte le condizioni di cui all'articolo 28 o, ove applicabile, all'articolo 29 del CRR; (II) sovrapprezzi di emissione relativi agli strumenti di cui al punto (I); (III) utili non distribuiti; (IV) altre componenti di conto economico complessivo accumulate; (V) altre riserve; si comprendono inoltre tra gli elementi del Capitale primario di Classe 1 anche gli interessi di minoranza per l'ammontare computabile riconosciuto dal CRR.

  • Filtri prudenziali del Capitale primario di Classe 1: (I) filtro su utili connessi a margini futuri derivanti da operazioni di cartolarizzazione; (II) filtro connesso alle riserve di valore equo relative ai profitti e alle perdite generati dalla copertura dei flussi di cassa degli strumenti finanziari che non sono valutati al valore equo; (III) filtro connesso ai profitti e le perdite sulle passività dell'ente, valutate al valore equo, dovuti all'evoluzione del merito di credito dell'ente; (IV) filtro connesso ai profitti e le perdite su derivati passivi dovuti a variazioni del merito di credito dell'ente; (V) filtro relativo alle rettifiche di valore supplementari (prudent valuation).

  • Detrazioni dagli elementi del Capitale primario di Classe 1: (I) attività immateriali; (II) attività fiscali differite (DTA) che si basano sulla redditività futura e che non derivano da differenze temporanee; (III) eccedenza delle perdite attese rispetto alle rettifiche di valore (shortfall) per le posizioni valutate secondo metodi IRB; (IV) attività dei fondi pensione a prestazioni definite nel bilancio dell'ente; (V) strumenti propri del capitale primario di Classe 1 detenuti dall'ente direttamente, indirettamente e sinteticamente, compresi gli strumenti propri del capitale primario di Classe 1 che l'ente ha l'obbligo reale o eventuale di acquistare, in virtù di un obbligo contrattuale esistente; (VI) esposizioni dedotte dal Capitale primario di Classe 1 in luogo della ponderazione al 1.250% tra gli RWA; (VII) investimenti non significativi in strumenti di CET1 emessi da società del settore finanziario (dedotti per la quota eccedente la soglia normativamente prevista); (VIII) attività fiscali differite (DTA) che dipendono dalla redditività futura e derivano da differenze temporanee ed investimenti significativi in strumenti di CET1 emessi da società del settore finanziario (dedotti per la quota eccedente le soglie normativamente previste).

Al 31 dicembre 2020, il Capitale primario di Classe 1 è composto da azioni ordinarie emesse da UniCredit S.p.A., pari a 20.439 milioni; tra gli altri elementi, la presente voce non include 609 milioni connessi alle azioni ordinarie sottostanti il contratto di Usufrutto (Cashes), che sono riclassificati, come risultato del calcolo del Phase-out secondo le regole del grandfathering del CRR1, nel capitale aggiuntivo di classe 1 per 517 milioni e nel capitale di classe 2 per 92 milioni.

2. Capitale aggiuntivo di Classe 1 (Additional Tier 1 - AT1)

Gli elementi positivi dell'AT1 sono rappresentati da: (I) strumenti di capitale, riconosciuti soltanto se rispettano le condizioni di cui all'articolo 52 del CRR2; (II) sovrapprezzi di emissione relativi agli strumenti di cui al punto (I); (III) strumenti di capitale computabili nei Fondi Propri in ragione delle disposizioni transitorie previste dal CRR e dal CRR2 (c.d. grandfathering). Si comprendono inoltre tra gli elementi del Capitale Aggiuntivo di Classe 1 anche gli interessi di minoranza per l'ammontare computabile non riconosciuto già nel Capitale Primario di Classe 1.

3. Capitale di Classe 2 (Tier 2 - T2)

Gli elementi positivi del T2 sono rappresentati da: (I) strumenti di capitale e prestiti subordinati, quando sono rispettate le condizioni di cui all'articolo 63 del CRR2; (II) sovrapprezzi di emissione relativi agli strumenti di cui al punto (I); (III) eventuali eccedenze delle rettifiche di valore rispetto alle perdite attese per le posizioni ponderate secondo i metodi IRB; (IV) strumenti di capitale e prestiti subordinati computabili nei Fondi Propri in ragione delle disposizioni transitorie previste dal CRR e dal CRR2 (cosiddetto grandfathering). Si comprendono inoltre tra gli elementi del Capitale di Classe 2 anche gli interessi di minoranza per l'ammontare computabile non riconosciuto già nel Capitale di Classe 1 e gli strumenti di Capitale di Classe 2 emessi da filiazioni per l'ammontare computabile riconosciuto ai sensi del CRR.

Alla data del 31 dicembre 2020, i Fondi Propri del Gruppo:

  • non includono gli strumenti con maturity di 7 anni con un piano di ammortamento contrattuale con inizio prima del 5° anno, emessi dopo la data del 31 dicembre 2011;

  • includono, tra gli strumenti grandfathered soggetti all'articolo 484(5) del CRR, gli strumenti emessi prima del 31 dicembre 2011 e soggetti a regime di granfathering ai sensi del CRR;

  • includono gli strumenti emessi prima del 27 giugno 2019, soggetti a grandfathering secondo l'articolo 494b del CRR2.

Fondi Propri

Modello per la pubblicazione delle informazioni sui Fondi Propri(*) - (Articolo 492, paragrafo 3 e 4 del CRR)

(milioni di)

31.12.2020

31.12.2019

Capitale primario di classe 1 (CET1): strumenti e riserve

1

Strumenti di capitale e le relative riserve sovrapprezzo azioni (A)

29.820

33.591

di cui: Azioni ordinarie

29.820

33.591

2

Utili non distribuiti (B)

23.023

16.372

3

Altre componenti di conto economico complessivo accumulate (e altre riserve) (C)

1.715

1.852

5

Interessi di minoranza (importo consentito nel capitale primario di classe 1 consolidato)

90

122

5a

Utili di periodo verificati da persone indipendenti al netto di tutti gli oneri o dividendi prevedibili

-

1.967

6

Capitale primario di classe 1 (CET1) prima delle rettifiche regolamentari

54.648

53.904

Capitale primario di classe 1 (CET1): rettifiche regolamentari

7

Rettifiche di valore supplementari

(195)

(184)

8

Attività immateriali (al netto delle relative passività fiscali) (D)

(1.221)

(2.815)

9

Aggiustamento transitorio connesso a IFRS9 (E)

2.648

-

10

Attività fiscali differite che dipendono dalla redditività futura,escluse quelle derivanti da differenze temporanee (al netto delle passività fiscali dove siano soddisfatte le condizioni di cui all' articolo 38 (3)) (F)

(867)

(698)

11

Riserve di valore equo relative agli utili e alle perdite generati dalla copertura dei flussi di cassa

48

72

12

Importi negativi risultanti dal calcolo degli importi delle perdite attese

(14)

(11)

14

Utili o perdite su passività valutate al valore equo dovuti alle variazioni del merito di credito

51

(63)

15

Attività dei fondi pensione a prestazioni definite

(44)

(41)

16

Strumenti propri di capitale primario di classe 1 detenuti dall'ente direttamente o indirettamente

(11)

(8)

20

Altre deduzioni del capitale di classe 1 dovute all'articolo 3 del CRR (G)

(114)

-

20a

Importo dell'esposizione dei seguenti elementi, che possiedono i requisiti per ricevere un fattore di ponderazione del rischio pari al 1250%, quando l'ente opta per la deduzione

(69)

(102)

20c

di cui: Posizioni verso cartolarizzazioni

(69)

(102)

22

Importo eccedente la soglia del 17,65% (H)

(104)

-

23

di cui: Strumenti di capitale primario di classe 1 di soggetti del settore finanziario detenuti dall'ente direttamente o indirettamente, quando l'ente ha un investimento significativo in tali soggetti

(61)

-

25

di cui: Attività fiscali derivanti da differenze temporanee

(43)

-

25a

Perdite relative all'esercizio in corso (I)

(2.785)

-

28

Totale delle rettifiche regolamentari al capitale primario di classe 1 (CET1)

(2.677)

(3.850)

29

Capitale primario di classe 1 (CET1)

51.971

50.054

Capitale aggiuntivo di classe 1 (AT1): strumenti

30

Strumenti di capitale (J)

4.953

3.713

33

Importo degli elementi ammissibili di cui all'articolo 484 (4) soggetti a eliminazione progressiva dal capitale aggiuntivo di classe 1 (K)

2.402

2.658

34

Capitale di classe 1 ammissibile incluso nel capitale aggiuntivo di classe 1 consolidato (compresi gli interessi di minoranza non inclusi nella riga 5) emesso da filiazioni e detenuto da terzi

27

20

36

Capitale aggiuntivo di classe 1 (AT1) prima delle rettifiche regolamentari

7.382

6.392

Capitale aggiuntivo di classe 1 (AT1): rettifiche regolamentari

37

Strumenti propri di capitale aggiuntivo di classe 1 detenuti dall'ente direttamente o indirettamente

(32)

(29)

40

Strumenti di capitale aggiuntivo di classe 1 di soggetti del settore finanziario detenuti dall'ente direttamente, indirettamente o sinteticamente quando l'ente ha un investimento significativo in tali soggetti (importo superiore alla soglia del 10% e al netto di posizioni corte ammissibili)

-

(3)

43

Totale delle rettifiche regolamentari al capitale aggiuntivo di classe 1 (AT1)

(32)

(32)

44

Capitale aggiuntivo di classe 1 (AT1)

7.350

6.360

45

Capitale di classe 1 (T1= CET1 + AT1)

59.321

56.414

Fondi Propri

segue: Modello per la pubblicazione delle informazioni sui Fondi Propri(*) - (Articolo 492, paragrafo 3 e 4 del CRR)

(milioni di)

31.12.2020

31.12.2019

Capitale di classe 2 (T2): strumenti e accantonamenti

46

Strumenti di capitale (L)

7.963

9.656

47

Importo degli elementi ammissibili di cui all'articolo 484 (5), soggetti a eliminazione progressiva dal capitale di classe 2

92

68

48

Strumenti di Fondi Propri ammissibili inclusi nel capitale di classe 2 consolidato (compresi gli interessi di minoranza e strumenti di capitale aggiuntivo di classe 1 non inclusi nella riga 5 o nella riga 34) emessi da filiazioni e detenuti da terzi

452

533

50

Rettifiche di valore su crediti

996

1.072

51

Capitale di classe 2 (T2) prima delle rettifiche regolamentari

9.503

11.330

Capitale di classe 2 (T2): rettifiche regolamentari

52

Strumenti propri di capitale di classe 2 detenuti dall'ente direttamente o indirettamente e prestiti subordinati

(106)

(193)

55

Strumenti di capitale di classe 2 e prestiti subordinati di soggetti del settore finanziario detenuti dall'ente direttamente o indirettamente, quando l'ente ha un investimento significativo in tali soggetti (al netto di posizioni corte ammissibili) (M)

(836)

(570)

56

Rettifiche regolamentari applicate al capitale di classe 2 in relazione agli importi soggetti a trattamento pre-CRR e trattamenti transitori, soggetti a eliminazione progressiva ai sensi del regolamento (UE) No 575/2013 (ossia importi residui CRR) (N)

(419)

-

57

Totale delle rettifiche regolamentari al capitale di classe 2 (T2)

(1.360)

(763)

58

Capitale di classe 2 (T2)

8.143

10.568

59

Capitale totale (TC= T1+T2)

67.464

66.982

60

Totale delle attività ponderate per il rischio

325.665

378.718

Coefficienti e riserve di capitale

61

Capitale primario di classe 1 (in percentuale dell'importo dell'esposizione al rischio)

15,96%

13,22%

62

Capitale di classe 1 (in percentuale dell'importo dell'esposizione al rischio)

18,22%

14,90%

63

Capitale totale (in percentuale dell'importo dell'esposizione al rischio)

20,72%

17,69%

64

Requisito della riserva di capitale specifica dell'ente (requisito relativo al capitale primario di classe 1 a norma dell'articolo 92 (1) (a)), più requisiti della riserva di conservazione del capitale, della riserva di capitale anticiclica, della riserva di capitale a fronte del rischio sistemico, della riserva di capitale degli enti a rilevanza sistemica, in percentuale dell'importo dell'esposizione al rischio) (O)

8,04%

8,09%

65

di cui: Requisito della riserva di conservazione del capitale

2,50%

2,50%

66

di cui: Requisito della riserva di capitale anticiclica

0,04%

0,09%

67a

di cui: Riserva di capitale dei Global Systemically Important Institutions (G-SII - enti a rilevanza sistemica a livello globale) o degli Other Sistemically Important Institution (O-SII - enti a rilevanza sistemica)

1,00%

1,00%

68

Capitale primario di classe 1 disponibile per le riserve di capitale (in percentuale dell'importo dell'esposizione al rischio) (P)

7,92%

5,13%

Importi inferiori alle soglie di deduzione (prima della ponderazione del rischio)

72

Capitale di soggetti del settore finanziario detenuto direttamente o indirettamente, quando l'ente non ha un investimento significativo in tali soggetti (importo inferiore alla soglia del 10% e al netto di posizioni corte ammissibili)

1.788

1.694

73

Strumenti di capitale primario di classe 1 di soggetti del settore finanziario detenuti dall'ente direttamente o indirettamente, quando l'ente ha un investimento significativo in tali soggetti (importo inferiore alla soglia del 10% e al netto di posizioni corte ammissibili)

4.432

3.924

75

Attività fiscali differite che derivano da differenze temporanee (importo inferiore alla soglia del 10%, al netto delle relative passività fiscali per le quali sono soddisfatte le condizioni di cui all'articolo 38 (3)) (Q)

3.087

3.359

Massimali applicabili per l'inclusione di accantonamenti nel capitale di classe 2

78

Rettifiche di valore su crediti incluse nel capitale di classe 2 in relazione alle esposizioni soggette al metodo basato sui rating interni (prima dell'applicazione del massimale) (Q)

3.032

1.784

79

Massimale per l'inclusione di rettifiche di valore su crediti nel capitale di classe 2 nel quadro del metodo basato sui rating interni (Q)

996

1.072

Strumenti di capitale soggetti a eliminazione progressiva (applicabile soltanto tra il 1 gennaio 2014 e il 1 gennaio 2022)

82

Attuale massimale sugli strumenti di capitale aggiuntivo di classe 1 soggetti a eliminazione progressiva

517

775

83

Importo escluso dal capitale aggiuntivo di classe 1 in ragione al massimale (superamento del massimale dopo i rimborsi e le scadenze)

287

243

84

Attuale massimale sugli strumenti di capitale di classe 2 soggetti a eliminazione progressiva

1.266

1.900

Note:

(*) Le sotto voci valorizzate a zero ovvero non applicabili non sono riportate.

La tabella sopra esposta è oggetto di riconduzione dei dati alle altre tabelle dell'Informativa come rappresentato nell'Allegato 3.

Fondi Propri

Note alla tabella "Modello per la pubblicazione delle informazioni sui Fondi Propri (Articolo 492, paragrafo 3 e 4 del CRR)"

Laddove non diversamente specificato gli ammontari contenuti nelle note riportate di seguito fanno riferimento al 31 dicembre 2020. Con riferimento agli aggiustamenti transitori al 31 dicembre 2020, si evidenzia che:

  • risulta applicabile il 20% del limite di phase-out per gli strumenti di Capitale Aggiuntivo di Classe 1 e Capitale di Classe 2 soggetti a grandfathering, in coerenza con l'articolo 486 del CRR (30% nel 2019) - rif. voci 33 e 47 della tabella;

  • è inoltre in vigore dal 27 giugno 2019 il nuovo regime di grandfathering secondo l'articolo 494 b) del CRR2, applicabile agli strumenti di Capitale Aggiuntivo di Classe 1 e Capitale di Classe 2 emessi prima del 27 giugno 2019 che non rispettano le nuove condizioni di computabilità introdotte dagli articoli 52 e 63 del CRR2;

  • è stato deciso di applicare il regime transitorio legato all'introduzione del principio contabile IFRS9 secondo l'articolo 473a del Regolamento UE 873/2020 che aggiorna il Regolamento UE 876/2019.

A.

La presente voce non include 609 milioni connessi alle azioni ordinarie sottostanti il contratto di Usufrutto (Cashes), riclassificati come risultato del calcolo del Phase-out secondo le regole del grandfathering della CRR1, nel capitale aggiuntivo di classe 1 nella voce "33. Importo degli elementi ammissibili di cui all'articolo 484 (4) e le relative riserve sovrapprezzo azioni, soggetti a eliminazione progressiva dal capitale aggiuntivo di Classe 1" per 517 milioni e nella voce "47 Importo degli elementi ammissibili di cui all'articolo 484 (5), soggetti a eliminazione progressiva dal capitale di classe 2" per 92 milioni. La variazione rispetto al 31 dicembre 2019 (negativa per 3.770 milioni) è riferita principalmente alla neutralizzazione dalle riserve sovrapprezzo della Riserva negativa di FTA connessa a IFRS9 di UniCredit S.p.A. (negativa per 2.759 milioni) e ad altri effetti per 1.079 milioni relativi al pagamento delle cedole e al ripianamento della perdita di esercizio 2019 di UniCredit S.p.A. in coerenza con l'autorizzazione ricevuta dall'Autorità di vigilanza.

B.

La variazione rispetto al 31 dicembre 2019 (positiva per 6.651 milioni) riflette principalmente: (i) la riallocazione nella presente voce dell'utile dell'esercizio 2019 (pari a 3.373 milioni inclusivo dei dividendi riferiti al FY2019 non distribuiti nel corso del 2020 a fronte della raccomandazione 2020/19 emanata da BCE il 27 marzo 2020) e (ii) il ripianamento della Riserva FTA IFRS9 di UniCredit S.p.A. (effetto positivo per 2.759 milioni). Si precisa che al 31 dicembre 2020, tale voce include, in detrazione, la componente del dividendo in contanti riferito al FY2020 (pari a 268 milioni) oggetto di distribuzione nel 2021. L'ammontare del dividendo in contanti coincide con il 60% della distribuzione di capitale del 2020, calcolata come il 15% dell'utile cumulato riferito agli anni 2019 e 2020, rettificato - come da raccomandazione della BCE - reintegrando nel profitto gli impatti a conto enconomico che non incidono sulla posizione patrimoniale.

C.

La variazione rispetto al 31 dicembre 2019 (negativa per 138 milioni) è riferita principalmente a: (i) variazione negativa su perdite attuariali (pari a 427 milioni), (ii) variazione positiva della riserva oscillazione cambi (pari a 417 milioni), (iii) variazione positiva della riserva di copertura di flussi di cassa (pari a 24 milioni, soggetta al filtro prudenziale per il calcolo dei Fondi Propri incluso alla voce "11. Riserve di valore equo relative agli utili e alle perdite generati dalla copertura dei flussi di cassa") e (iv) altre variazioni principalmente dovute al pagamento delle cedole degli strumenti di Capitale Aggiuntivo di Classe 1 (negativa per 87 milioni).

D.

La variazione rispetto al 31 dicembre 2019 (positiva per 1.594 milioni) è principalmente riferita a: (i) il nuovo trattamento regolamentare relativo ai software assets in linea con l'articolo 36 (1) (b) del CRR (che genera una minore deduzione dal Capitale primario di classe 1 per un importo pari a 707 milioni) e (ii) la svalutazione dell'avviamento (pari a 886 milioni). Per maggiori dettagli sulla svalutazione dell'avviamento, si prega di fare riferimento al Bilancio consolidato del gruppo UniCredit, Nota integrativa consolidata Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Attivo, Sezione 10 - Attività immateriali - Voce 100.

E.

A partire dal 30 giugno 2020 UniCredit ha deciso di applicare le disposizioni transitorie legate all'entrata in vigore del principio contabile IFRS9 ai sensi dell'articolo 473a del Regolamento EU 873/2020 pubblicato in data 27 giugno 2020 che aggiorna il Regolamento UE 876/2019. Il valore riportato nella presente voce (pari a 2.648 milioni) include i seguenti aggiustamenti transitori: i) componente statica per 1.593 milioni (percentuale applicabile nel 2020 pari al 70%); ii) componente dinamica per 912 milioni (percentuale applicabile nel 2020 pari al 100%); iii) attività fiscali differite che dipendono dalla redditività futura e non derivano da differenze temporanee per 39 milioni; iv) sterilizzazione del valore eccedente la soglia del 17,65% del CET1 per 104 milioni a seguito dell'esclusione nel calcolo del netting regolamentare delle attività fiscali differite che dipendono dalla redditività futura e derivano da differenze temporanee generate in seguito all'entrata in vigore del principio contabile IFRS9.

F.

Il valore incluso nella presente voce (pari a 867 milioni) non tiene conto degli effetti derivanti dall'aggiustamento transitorio dovuto a IFRS9 che sono riportati nella voce "9 Aggiustamento transitorio connesso a IFRS9".

Fondi Propri

G.

A partire dal 31 dicembre 2020 l'ammontare incluso in questa voce (negativo per 114 milioni) include la deduzione aggiuntiva sul Capitale primario di classe 1 in linea con l'Articolo 3 del CRR e in accordo con le linee guida della BCE sui crediti deteriorati.

H.

Con riferimento al 31 decembre 2020, l'ammontare riporta l'eccedenza rispetto alla soglia di deduzione condizionale ai sensi dell'articolo 48 del CRR "Soglie per l'esenzione della detrazione dal capitale primario di classe 1". Nello specifico, le attività fiscali differite che dipendono dalla redditività futura e derivano da differenze temporanee, sommate agli strumenti del capitale primario di classe 1 emessi da soggetti del settore finanziario in cui UniCredit S.p.A. ha un investimento significativo e detenuti direttamente, indirettamente e sinteticamente, superano il 17,65% dell'importo residuo degli elementi del capitale primario di classe 1 a seguito dell'applicazione delle rettifiche e delle detrazioni di cui agli articoli da 32 a 36 del CRR. Si precisa inoltre che il valore riportato in questa voce non tiene conto degli effetti derivanti dall'aggiustamento transitorio dovuto a IFRS9 che è riportato nella voce "9 Aggiustamento transitorio connesso a IFRS9".

I.

La perdita di periodo consolidata al 31 dicembre 2020 (pari a 2.785 milioni) è dedotta interamente dal Capitale Primario di Classe 1 ai sensi dell'articolo 36(1)(a) del CRR.

J.

La variazione rispetto al 31 dicembre 2019 (positiva per 1.240 milioni) è dovuta interamente all'emissione nel primo trimestre del 2020 di un nuovo strumento (ISIN XS2121441856).

K.

L'ammontare include le azioni ordinarie sottostanti il contratto di Usufrutto (Cashes), per 517 milioni (per i restanti 92 milioni inclusi nella voce "47. Importo degli elementi ammissibili di cui all'articolo 484 (5), soggetti a eliminazione progressiva dal capitale di classe 2"), e gli strumenti di capitale aggiuntivo di Classe 1 che non soddisfano le nuove condizioni di computabilità introdotte dall' articolo 52 del CRR2 e quindi soggetti al nuovo regime di grandfathering.

L.

La variazione rispetto al 31 dicembre 2019 (negativa per 1.693 milioni) è principalmente dovuta a:

  • emissione di due nuovi strumenti: i) XS2101558307 il 15 gennaio 2020 (valore computabile di 1.244 milioni), ii) XS2196325331 il 30 giugno 2020 (valore computabile 1.214 milioni);

  • rimborso anticipato connesso all'autorizzazione ricevuta dall'autorità di vigilanza dello strumento IT0005087116 (con valore computabile pari a 2.482 milioni), effettuato in data 3 maggio 2020, e dello strumento XS0986063864 (con valore computabile pari a 982 milioni), effettuato in data 28 ottobre 2020;

  • effetto negativo combinato (pari a 725 milioni) di ammortamento e variazione del tasso di cambio.

M.

La variazione rispetto al 31 dicembre 2019 è principalmente riferita al cambio di metodo di consolidamento di Yapi ve Kredi Bankasi A.Ş. da proporzionale all'equity. Di conseguenza gli strumenti ed emessi da Yapi ve Kredi Bankasi A.Ş e detenuti da UniCredit S.p.A. adesso sono dedotti interamente dai Fondi Propri, essendo l'emittente una società finanziaria significativa per UniCredit S.p.A.

N.

La variazione rispetto al 31 dicembre 2019 (negativa per 419 milioni) tiene conto degli effetti derivanti dall'aggiustamento transitorio dovuto a IFRS9 e riferito al ricalcolo dell'eccesso delle rettifiche di valore su crediti rispetto alle perdite attese computabile nel Capitale di classe 2.

O.

L'ammontare non include il requisito di Pillar 2 pari allo 0,98% del CET1 in coerenza con i risultati dello SREP condotto nel 2019 e con l'applicazione anticipata dell'articolo 104a.4 della CRD V sulla base del quale è possibile soddisfare il requisito di Pillar 2 anche attraverso strumenti di AT1 e di T2 (i.e. almeno il 75% con T1 e almeno il 56,25% con CET1).

Fondi Propri

P.

L'ammontare al 31 dicembre 2020 è calcolato sottraendo dal ratio di Capitale Primario di Classe 1 alla data (i.e. voce 61: 15,96%) il requisito minimo di Capitale Primario di Classe 1 inclusivo della riserva combinata di capitale (i.e. voce 64: 8,04%). L'aumento rispetto al 31 dicembre 2019 dipende dai seguenti elementi: (i) aumento del Capitale Primario di Classe 1 pari a 1.918 milioni; e (ii) riduzione delle attività ponderate per il rischio pari a 53.054 milioni.

Q.

Gli ammontari riportati nelle voci 75, 78 e 79 non tengono conto degli effetti derivanti dall'aggiustamento transitorio dovuto a IFRS9 che sono riportati nella voce "9 Aggiustamento transitorio connesso al IFRS9".

Modello IFRS9-FL: Confronto dei fondi propri e dei coefficienti patrimoniali e di leva finanziaria degli enti, con e senza l'applicazione delle disposizioni transitorie in materia di IFRS 9 o analoghe perdite attese su crediti

(milioni di)

DESCRIZIONE

31.12.2020

30.09.2020

30.06.2020

1

Capitale primario di classe 1 (CET1) (A)

51.971

50.959

50.976

2

Capitale primario di classe 1 (CET1) come se non fossero state applicate le disposizioni transitorie in materia di IFRS 9 o analoghe perdite attese su crediti

49.324

48.466

48.572

3

Capitale di classe 1

59.321

58.299

58.315

4

Capitale di classe 1 come se non fossero state applicate le disposizioni transitorie in materia di IFRS 9 o analoghe perdite attese su crediti

56.673

55.806

55.911

5

Capitale totale

67.464

66.806

68.169

6

Capitale totale come se non fossero state applicate le disposizioni transitorie in materia di IFRS 9 o analoghe perdite attese su crediti (B)

65.235

64.655

66.000

Attività ponderate per il rischio (importi)

7

Totale delle attività ponderate per il rischio (C)

325.665

336.396

350.670

8

Totale delle attività ponderate per il rischio come se non fossero state applicate le disposizioni transitorie in materia di IFRS 9 o analoghe perdite attese su crediti

325.787

336.361

350.687

Coefficienti patrimoniali

9

Capitale primario di classe 1 (come percentuale dell'importo dell'esposizione al rischio)

15,96%

15,15%

14,54%

10

Capitale primario di classe 1 (come percentuale dell'importo dell'esposizione al rischio) come se non fossero state applicate le disposizioni transitorie in materia di IFRS 9 o analoghe perdite attese su crediti

15,14%

14,41%

13,85%

11

Capitale di classe 1 (come percentuale dell'importo dell'esposizione al rischio)

18,22%

17,33%

16,63%

12

Capitale di classe 1 (come percentuale dell'importo dell'esposizione al rischio) come se non fossero state applicate le disposizioni transitorie in materia di IFRS 9 o analoghe perdite attese su crediti

17,40%

16,59%

15,94%

13

Capitale totale (come percentuale dell'importo dell'esposizione al rischio)

20,72%

19,86%

19,44%

14

Capitale totale (come percentuale dell'importo dell'esposizione al rischio) come se non fossero state applicate le disposizioni transitorie in materia di IFRS 9 o analoghe perdite attese su crediti

20,02%

19,22%

18,82%

Coefficiente di leva finanziaria

15

Misurazione dell'esposizione totale del coefficiente di leva finanziaria

954.756

1.028.935

1.044.549

16

Coefficiente di leva finanziaria (D)

6,21%

5,67%

5,58%

17

Coefficiente di leva finanziaria come se non fossero state applicate le disposizioni transitorie in materia di IFRS 9 o analoghe perdite attese su crediti

5,95%

5,44%

5,36%

Nota:

La tabella sopra esposta è oggetto di riconduzione dei dati alle altre tabelle dell'Informativa come rappresentato nell'Allegato 3.

Note alla tabella "Modello IFRS9-FL: Confronto dei fondi propri e dei coefficienti patrimoniali e di leva finanziaria degli enti, con e senza l'applicazione delle disposizioni transitorie in materia di IFRS9 o analoghe perdite attese su crediti"

A partire dal 30 giugno 2020 UniCredit ha deciso di applicare le disposizioni transitorie legate all'entrata in vigore del principio contabile IFRS9 ai sensi dell'articolo 473a del regolamento EU 873/2020 pubblicato in data 27 giugno 2020 che aggiorna il regolamento UE 876/2019, per maggiori dettagli si prega di far riferimento al paragrafo "Disposizioni transitorie connesse all'applicazione del principio IFRS9".

La tabella sopra riporta le principali informazioni riguardanti il capitale disponibile, i risk-weighted assets, i capital ratios e la leverage ratio dopo l'applicazione delle disposizioni transitorie IFRS9 e come sarebbero stati se queste non fossero state applicate.

Fondi Propri

A.

Il valore riportato nella presente voce (pari a 51.971 milioni) include 2.648 milioni di aggiustamento transitorio dovuto a IFRS9, di cui: i) componente statica per 1.593 milioni (percentuale applicabile nel 2020 pari al 70%); ii) componente dinamica per 912 milioni (percentuale applicabile nel 2020 pari al 100%); iii) attività fiscali differite che dipendono dalla redditività futura e non derivano da differenze temporanee per 39 milioni; iv) sterilizzazione del valore eccedente la soglia del 17,65% del CET1 per 104 milioni a seguito dell'utilizzo nel calcolo del netting regolamentare delle attività fiscali differite che dipendono dalla redditività futura e derivano da differenze temporanee generate in seguito all'entrata in vigore del principio contabile IFRS9.

B.

La presente voce (pari a 65.235 milioni) esclude l'effetto relativo agli aggiustamenti IFRS9 per 2.229 milioni; tale ammontare si compone della quota relativa all'aggiustamento IFRS9 sul Capitale primario di classe 1 riportato al punto A (per 2.648 milioni), parzialmente offsettata dalla quota connessa al ricalcolo dell'eccesso delle rettifiche di valore su crediti rispetto alle perdite attese computabile nel Capitale di classe 2 (negativo per 419 milioni).

C.

Il valore delle attività ponderate per il rischio tiene conto degli effetti derivanti dall'aggiustamento transitorio dovuto a IFRS9 che include:

  • incremento delle attività ponderate per il rischio connesso al beneficio sul CET1 derivante dalla componente statica connessa al portafoglio standard;

  • riduzione delle attività ponderate per il rischio connesso al decremento delle attività fiscali differite che dipendono dalla redditività futura e derivano da differenze temporanee oggetto di netting regolamentare e ponderate al 250%.

D.

L'esposizione complessiva del coefficiente di leva finanziaria include l'aggiustamento transitorio IFRS9 applicato al Capitale Primario di Classe 1, in ottemperanza a quanto previsto dall'Articolo 473a(7a) del CRR2. L'effetto complessivo sull'indicatore considerando l'aggiustamento transitorio IFRS9 applicato al Capitale Primario di Classe 1 e all'esposizione è pari a +0,26%.

Fondi Propri

Indicazione separata delle deduzioni (Art. 437.d del CRR)

(milioni di)

SOGLIE PER LA DEDUZIONE DELLE ATTIVITÀ FISCALI DIFFERITE E DEGLI INVESTIMENTI IN SOCIETÀ DEL SETTORE FINANZIARIO

IMPORTI

Soglia del 10% del CET1 per gli investimenti non significativi in società del settore finanziario

4.954

Soglia del 10% del CET1 per gli investimenti significativi in società del settore finanziario e per le attività fiscali differite (DTA) che dipendono dalla redditività futura e che derivano da differenze temporanee

4.954

Soglia del 17,65% per gli investimenti significativi e le DTA non dedotti dalla soglia del 10% (A)

7.416

(milioni di)

RIF. ART. CRR

NATURA DELLE DEDUZIONI

AMMONTARE

TOTALE SOGGETTO A DEDUZIONE

AMMONTARE DEDOTTO - RIF.

COLONNA A DEL MODELLO(*)

RIF. VOCI DEL MODELLO FONDI

PROPRI(*)

AMMONTARE ESCLUSO DALLE

DEDUZIONI

36.b

Attività immateriali

1.221

1.221

8

-

36.c

Attività fiscali differite che dipendono dalla redditività futura, di cui: non derivano da differenze temporanee derivano da differenze temporanee (A)

3.954 867 3.087

910 867 43

- 10 25, 75

3.044 - 3.044

36.d

IRB Shortfall

14

14

12

-

36.e

Attività dei fondi pensione a prestazioni definite

44

44

15

-

36.f

Propri strumenti di CET1

11

11

16

-

36.h

Investimenti non significativi in strumenti di CET1 di società del settore finanziario (B)

1.407

-

72

1.407

36.i

Investimenti significativi in strumenti di CET1 di società del settore finanziario (A)

4.432

61

23, 73

4.371

36.k.

Deduzioni relative a esposizioni che qualificano per una ponderazione del 1.250%

69

69

20a

-

56.a

Propri strumenti di AT1

32

32

37

-

56.c

Investimenti non significativi in strumenti di AT1 di società del settore finanziario (B)

229

-

72

229

56.d

Investimenti significativi in strumenti di AT1 di società del settore finanziario

-

-

40

-

66.a

Propri strumenti di T2

106

106

52

-

66.c

Investimenti non significativi in strumenti di T2 di società del settore finanziario (B)

151

-

72

151

66.d

Investimenti significativi in strumenti di T2 di società del settore finanziario

836

836

55

-

Nota:

(*) Rif. "Modello per la pubblicazione delle informazioni sui Fondi Propri" entro la presente sezione del Pillar 3.

Note alla tabella "Indicazione separata delle deduzioni (Art. 437.d del CRR)"

Gli ammontari inclusi nella tabella sopra non considerano l'aggiustamento transitorio relativo a IFRS9.

A.

L'ammontare non dedotto dal CET1 (per un importo complessivo pari a 7.416 milioni, ponderato al 250% tra le attività ponderate per il rischio), relativo agli investimenti significativi in strumenti di capitale primario di classe 1 e alle attività fiscali differite che dipendono dalla redditività futura e che derivano da differenze temporanee, coincide con l'ammontare della soglia del 17,65% del CET1. La quota eccedente la soglia (104 milioni, di cui (i) 43 milioni relativa ad attività fiscali differite che dipendono dalla redditività futura che derivano da differenze temporanee e (ii) 61 milioni relativa a investimenti significativi in strumenti di CET1 di società del settore finanziario) è dedotta dai Fondi Propri.

B.

La somma degli investimenti non significativi di cui agli articoli 36.h, 56.c, 66.c del CRR risulta pari a 1.788 milioni ed è in quadratura con la voce "72 Capitale di soggetti del settore finanziario detenuto direttamente, indirettamente o sinteticamente, quando l'ente non ha un investimento significativo in tali soggetti (importo inferiore alla soglia del 10% e al netto di posizioni corte ammissibili)" del "Modello per la pubblicazione delle informazioni sui Fondi Propri". L'ammontare non eccede la soglia del 10% del CET1, pertanto non si registrano deduzioni dai Fondi Propri.

Fondi Propri

Evoluzione dei Fondi Propri (raccomandazione Enhanced Disclosure Task Force n. 11)

(milioni di)

FONDI PROPRI(*)

01.01.2020 - 31.12.2020

01.01.2019 - 31.12.2019

Capitale Primario di classe 1

Inizio del periodo

50.054

44.903

Strumenti e riserve (A)

744

3.687

1. Capitale proprio (B)

66

77

2. Riserve e sovrapprezzi di emissione propri

750

401

3. Altre componenti di conto economico complessivo accumulate (C)

(40)

1.369

4. Utile del periodo (al netto dei dividendi prevedibili)

-

1.967

5. Interessi di minoranza ammissibili

(32)

(127)

Rettifiche regolamentari

1.173

1.464

6. Filtri prudenziali (D)

79

828

7. Propri strumenti di CET1

(2)

1

8. Avviamento e altre attività immateriali (E)

1.594

654

9. Perdita relativa all'esercizio in corso (F)

(2.785)

-

10. Attività fiscali differite che si basano sulla redditività futura e non derivano da differenze temporanee

(168)

(401)

11. Attività fiscali differite che si basano sulla redditività futura e derivano da differenze temporanee (G)

(43)

310

12. Investimenti significativi e non significativi in strumenti di CET1 di società del settore finanziario (G)

(61)

306

13. Eccedenza delle perdite attese rispetto alle rettifiche di valore su posizioni IRB

(4)

(6)

14. Deduzioni derivanti da cartolarizzazioni

32

(6)

15. Altre deduzioni

(3)

(3)

16. Aggiustamenti transitori, di cui:

2.648

(219)

16.1 IAS19

-

(219)

16.2 IFRS9 (H)

2.648

-

17. Altre deduzioni del capitale di classe 2 dovute all'articolo 3 del CRR (I)

(114)

-

Fine del periodo

51.971

50.054

Capitale aggiuntivo di classe 1

Inizio del periodo

6.360

5.585

Strumenti

990

730

17. Strumenti computabili, inclusi strumenti soggetti a grandfathering (J)

983

730

18. Strumenti di capitale aggiuntivo di classe 1 emessi da filiazioni

7

0

Rettifiche regolamentari

(0)

45

19. Propri strumenti di AT1

(3)

3

20. Investimenti significativi in strumenti di AT1 di società del settore finanziario

3

42

Fine del periodo

7.350

6.360

Capitale di classe 1

59.321

56.414

Capitale di classe 2

Inizio del periodo

10.568

7.988

Strumenti

(1.827)

2.530

21. Strumenti e prestiti subordinati computabili, inclusi strumenti soggetti a grandfathering (K)

(1.669)

2.457

22. Strumenti di classe 2 emessi da filiazioni

(81)

(10)

23. Eccedenza delle rettifiche di valore rispetto alle perdite attese su posizioni IRB

(76)

83

Rettifiche regolamentari

(598)

50

24. Propri strumenti di T2 (L)

87

7

25. Investimenti significativi in strumenti di T2 di società del settore finanziario (L)

(266)

42

26. Aggiustamenti transitori, di cui:

(419)

-

26.1 Importo relativo all'eccedenza delle perdite attese rispetto alle rettifiche di valore su posizioni IRB (M)

(419)

-

Fine del periodo

8.143

10.568

Totale Fondi Propri alla fine del periodo

67.464

66.982

Nota:

La tabella sopra esposta è oggetto di riconduzione dei dati alle altre tabelle dell'Informativa come rappresentato nell'Allegato 3.

Fondi Propri

Note alla tabella "Evoluzione dei Fondi propri (raccomandazione Enhanced Disclosure Task Force n. 11)"

(*)

Ad eccezione dei dati di inizio e fine periodo, le grandezze sono riferite alle variazioni di periodo differentemente dal valore dell'utile che rappresenta lo stock alla data di riferimento.

Oltre all'evoluzione occorsa nel 2020, le variazioni riflettono anche l'applicazione del regime transitorio dovuto all'introduzione del principio contabile IFRS9 ai sensi dell'articolo 473a del regolamento UE 873/2020 che modifica il regolamento UE 876/2019 con la raccomandazione di mitigare gli impatti derivanti dall'emergenza Covid (rif. punti 16 e 26).

A.

Gli ammontari riportati nelle righe 1, 2, 3, 4 del presente schema non sono inclusivi della componente riferita a terzi, ricompresa invece nella voce relativa agli interessi di minoranza ammissibili nel Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 - CET1) ai sensi del CRR (riferimento riga 5 dello schema).

B.

La variazione positiva nel 2020 è connessa principalmente all'emissione di nuove azioni relative all'aumento di capitale per i piani di incentivazione a medio lungo termine del personale per 65 milioni.

C.

Il valore riportato nel 2020 (negativo per 40 milioni) riflette principalmente la variazione intervenuta nei seguenti elementi:

  • variazione negativa (pari a 427 milioni) su perdite attuariali e sulla riserva connessa a passività finanziarie valutate al fair value;

  • variazione positiva (pari a 417 milioni) sulla riserva oscillazione cambi.

D.

La variazione positiva nel 2020 (pari a 79 milioni) riflette principalmente la variazione intervenuta nei seguenti filtri: (i) variazione positiva del proprio merito creditizio (art. 33 CRR), pari a 120 milioni; (ii) variazione negativa dovuta all'aumento della deduzione delle rettifiche di valore supplementari (art. 34 CRR), pari a 11 milioni e (iii) variazione negativa dovuta all'aumento delle riserve di cash flow hedge pari a 24 milioni.

E.

La variazione rispetto al 31 dicembre 2019 (positiva per 1.594 milioni) è principalmente riferita a: (i) il nuovo trattamento regolamentare relativo ai software assets in linea con l'articolo 36 (1) (b) del CRR (che genera una minore deduzione dal Capitale primario di classe 1 per un importo pari a 707 milioni) e (ii) la svalutazione dell'avviamento (pari a 886 milioni). Per maggiori dettagli sulla svalutazione dell'avviamento, si prega di fare riferimento al Bilancio consolidato del gruppo UniCredit, Nota integrativa consolidata Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Attivo, Sezione 10 - Attività immateriali - Voce 100.

F.

La perdita di periodo consolidata al 31 dicembre 2020, pari a 2.785 milioni, è dedotta interamente dal Capitale Primario di Classe 1 ai sensi dell'articolo 36(1)(a) del CRR.

G.

Le variazioni negative del 2020 si riferiscono agli ammontari di attività fiscali differite che si basano sulla redditività futura e derivano da differenze temporanee (per 43 milioni) e partecipazioni significative in entità del settore finanziario (per 61 milioni) che eccedevano unitamente la soglia condizionale del 17,65% del Capitale Primario di Classe 1 definita dal CRR (cfr. articolo 48) al 31 dicembre 2020. Si precisa inoltre che il valore riportato in questa voce non tiene conto degli effetti derivanti dall'aggiustamento transitorio dovuto a IFRS9 che è riportato nella voce "16 Aggiustamento transitorio connesso al Regime Transitorio IFRS9".

H.

A partire dal 30 giugno 2020 UniCredit ha deciso di applicare le disposizioni transitorie legate all'entrata in vigore del principio contabile IFRS9 ai sensi dell'articolo 473a del Regolamento EU 873/2020 pubblicato in data 27 giugno 2020 che aggiorna il Regolamento UE 876/2019. Il valore riportato nella presente voce (pari a 2.648 milioni) include i seguenti aggiustamenti transitori: i) componente statica per 1.593 milioni (percentuale applicabile nel 2020 pari al 70%); ii) componente dinamica per 912 milioni (percentuale applicabile nel 2020 pari al 100%); iii) attività fiscali differite che dipendono dalla redditività futura e non derivano da differenze temporanee per 39 milioni; iv) sterilizzazione del valore eccedente la soglia del 17,65% del CET1 per 104 milioni a seguito dell'esclusione nel calcolo del netting regolamentare delle attività fiscali differite che dipendono dalla redditività futura e derivano da differenze temporanee generate in seguito all'entrata in vigore del principio contabile IFRS9.

I.

La variazione negativa riferita al 2020 (pari a 114 milioni) riflette l'impatto della deduzione aggiuntiva sul Capitale primario di classe 1 in linea con l'Articolo 3 del CRR e in accordo con le linee guida della BCE sui crediti deteriorati.

Fondi Propri

J.

La variazione positiva nel 2020 (pari a 983 milioni) è dovuta principalmente a:

  • l'emissione nel primo trimestre del 2020 dello strumento di Capitale Aggiuntivo di Classe 1 XS2121441856 con valore computabile di 1.240 milioni;

  • variazione negativa (pari a 256 milioni) che riflette la riduzione dal 30% (nel 2019) al 20% (nel 2020) del limite di phase-out per gli strumenti di Capitale Aggiuntivo di Classe 1 soggetti a grandfathering in coerenza con l'articolo 486 del CRR.

K.

La variazione negativa nel 2020 (pari a 1.669 milioni) è dovuta principalmente a:

  • emissione di due strumenti (i) XS2101558307 emesso il 15 gennaio 2020 (con valore computabile di 1.244 milioni) e (ii) XS2196325331 emesso il 30 giugno 2020 (con valore computabile pari a 1.214 milioni);

  • autorizzazione ricevuta dall'autorità competente per il rimborso anticipato degli strumenti IT0005087116 (con valore computabile pari a 2.482 milioni), avvenuto il 3 maggio 2020, e XS0986063864 (con valore computabile pari a 982 milioni), avvenuto il 28 ottobre 2020;

  • effetto negativo combinato (725 milioni) dovuto principalmente ad ammortamento regolamentare.

L.

La variazione rispetto al 31 dicembre 2019 è principalmente riferita al cambio di metodo di consolidamento di Yapi ve Kredi Bankasi A.Ş. dal metodo proporzionale al metodo del patrimonio netto. Di conseguenza gli strumenti ed emessi da Yapi ve Kredi Bankasi A.Ş e detenuti da UniCredit S.p.A.

adesso sono dedotti interamente dai Fondi Propri, essendo l'emittente una società finanziaria significativa per UniCredit S.p.A.

M.

La variazione rispetto al 31 dicembre 2019 (negativa per 419 milioni) riflette completamente gli effetti derivanti dall'aggiustamento transitorio dovuto a IFRS9 e riferito al ricalcolo dell'eccesso delle rettifiche di valore su crediti rispetto alle perdite attese computabile nel Capitale di classe 2.

Fondi Propri

Riconciliazione dello stato patrimoniale contabile e regolamentare e riconduzione agli elementi dei Fondi Propri (Articolo 437.a del CRR)

(milioni di)

DATI CONTABILI(*)

AMMONTARI RILEVANTI AI FINI DEI FONDI PROPRI(**)

RIF. TAVOLA

"MODELLO FONDI PROPRI"

VOCI DELL'ATTIVO

PERIMETRO CIVILISTICO

PERIMETRO REGOLAMENTARE

CAPITALE PRIMARIO DI

CLASSE 1

(CET1)

CAPITALE AGGIUNTIVO DI CLASSE 1

(AT1)

CAPITALE DI CLASSE 2 (T2)

NOTE (***)

20 C. Attività finanziarie con impatto a conto economico obbligatoriamente al fair value - Partecipazioni

(776)

(773)

(61)

-

-

23

A

30. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva - Partecipazioni

(1.598)

(1.551)

70. Partecipazioni

(4.354)

(4.781)

100. Attività immateriali du cui:

(2.117)

(2.117)

(1.221)

-

-

8

- Avviamento

-

-

(2)

-

-

B

- Altre attività immateriali

(2.117)

(2.117)

(1.219)

-

-

C

110. Attività fiscali differite di cui principalmente:

(13.098)

(13.097)

(910)

-

-

- Attività fiscali differite che non si basano sulla redditività futura

(9.228)

(9.227)

-

-

-

- Attività fiscali differite che si basano sulla redditività futura

(3.870)

(3.870)

(910)

-

-

10-25

D

DATI CONTABILI(*)

AMMONTARI RILEVANTI AI FINI DEI FONDI PROPRI(**)

RIF. TAVOLA

"MODELLO FONDI PROPRI"

VOCI DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO

PERIMETRO CIVILISTICO

PERIMETRO REGOLAMENTARE

CAPITALE PRIMARIO DI

CLASSE 1

(CET1)

CAPITALE AGGIUNTIVO DI CLASSE 1

(AT1)

CAPITALE DI CLASSE 2 (T2)

NOTE (***)

Passività subordinate di cui:

11.033

11.033

-

-

8.055

- 10B. Debiti verso clientela

- 10C.Titoli in circolazione

- 30. Passività finanziarie designate al fair value di cui:

- Strumenti computabili

9.689

9.689

-

-

7.963

46

E

120. Riserve di valutazione di cui principalmente:

(6.160)

(6.160)

(6.111)

-

-

3 - 11

F

- Riserve di valutazione di titoli di debito e capitale valutati al fair value

780

761

921

-

-

3

- Riserve di valutazione delle perdite attuariali nette

(4.007)

(4.007)

(4.066)

-

-

3

- Altri elementi positivi - Leggi speciali di rivalutazione

1.744

1.738

1.746

-

-

3

- Riserve di cash flow hedge

(23)

(23)

-

-

-

3 - 11

- Differenze di cambio

(2.949)

(2.949)

(4.549)

-

-

3

- Passività finanziarie

(168)

(168)

(162)

-

-

3

- Riserve relative ad attività non correnti in via di dismissione e partecipazioni valutate al patrimonio netto

(1.537)

(1.511)

-

-

-

F

140. Strumenti di capitale di cui:

6.841

6.841

-

6.838

-

- Strumenti computabili

4.953

4.953

-

4.953

-

30

- Strumenti soggetti a grandfathering

1.888

1.888

-

1.885

-

33

G

150. Riserve di cui:

31.167

31.167

30.898

-

-

- Riserve di utili

23.292

23.292

23.023

-

-

2

- Altre riserve

7.875

7.875

7.875

-

-

3

F

160. Sovrapprezzi di emissione

9.386

9.386

9.381

-

-

1

170. Capitale

21.060

21.060

20.439

517

92

1

di cui: Azioni ordinarie sottostanti il contratto di usufrutto ("Cashes")

609

609

-

517

92

33 - 47

G

180. Azioni proprie (-)

(3)

(3)

(11)

-

-

16

H

190. Patrimonio di pertinenza di terzi

435

479

90

-

-

5

I

200. Utile (Perdita) di periodo (+/-)

(2.785)

(2.785)

(2.785)

-

-

25a

J

Fondi Propri

segue: Riconciliazione dello stato patrimoniale contabile e regolamentare e riconduzione agli elementi dei Fondi Propri (Articolo 437.a del CRR)

(milioni di)

ALTRI ELEMENTI A QUADRATURA DEI FONDI PROPRI

CAPITALE PRIMARIO DI

CLASSE 1

(CET1)

CAPITALE AGGIUNTIVO DI CLASSE 1

(AT1)

CAPITALE DI CLASSE 2 (T2)

RIF. TAVOLA

"MODELLO FONDI PROPRI"

NOTE (***)

Totale altri elementi di cui:

2.263

(5)

88

- Attività a servizio di fondi pensione a benefici definiti

(44)

-

-

15

- Rettifiche di valore supplementari

(195)

-

-

7

- Filtri prudenziali applicati al capitale primario di classe 1 di cui:

51

-

-

- Variazioni del proprio merito creditizio

51

-

-

14

- Deduzioni per cartolarizzazioni

(69)

-

-

20c

- Eccedenza delle perdite attese rispetto alle rettifiche di valore complessive (modelli IRB)

(14)

-

-

12

- Aggiustamento connesso al regime transitorio IFRS9

2.648

9

K

- Altre deduzioni del capitale di classe 1 dovute all'articolo 3 del CRR

(114)

20

L

- Strumenti emessi da filiazioni computati nel capitale di classe 1

27

-

34

- Deduzioni posizioni in propri strumenti di capitale aggiuntivo di classe 1

-

(32)

-

37

- Strumenti emessi da filiazioni computati nel capitale di classe 2

-

-

452

48

- Eccedenza delle rettifiche di valore complessive rispetto alle perdite attese (modelli IRB)

-

-

996

50

- Deduzioni posizioni in propri strumenti di capitale di classe 2

-

-

(106)

52

- Deduzione di strumenti di capitale di classe 2 di soggetti del settore finanziario quando l'ente ha un investimento significativo in tali soggetti

-

-

(836)

55

- Rettifiche regolamentari applicate al capitale di classe 2 in relazione agli importi soggetti a trattamento pre-CRR e trattamenti transitori, soggetti a eliminazione progressiva ai sensi del regolamento (UE) No 575/2013 (ossia importi residui CRR)

(419)

56

M

Totale Fondi Propri transitori

51.971

7.350

8.143

29, 44, 58

Note:

(*) Le differenze tra grandezze contabili e regolamentari sono sostanzialmente imputabili alla composizione dei perimetri civilistico (IFRS) e regolamentare (rif. Allegato 2 - Ambito di applicazione).

(**) Contribuzione positiva (negativa) ai Fondi Propri. Con riferimento agli elementi negativi dei Fondi Propri (i.e. deduzioni), gli ammontari riportati includono, per ciascuna voce di riferimento, anche la quota relativa ad attività e gruppi di attività in via di dismissione.

Con riferimento agli aggiustamenti transitori al 31 dicembre 2020, si evidenzia che risulta applicabile il 20% del limite di phase-out per gli strumenti di Capitale Aggiuntivo di Classe 1 e Capitale di Classe 2 soggetti a grandfathering, in coerenza con l'articolo 486 del CRR.

(***) Note relative alla colonna "Ammontari rilevanti ai fini dei Fondi Propri".

La tabella sopra esposta è oggetto di riconduzione dei dati alle altre tabelle dell'Informativa come rappresentato nell'Allegato 3.

Fondi Propri

Note alla tabella "Riconciliazione dello Stato Patrimoniale contabile e regolamentare con riconduzione agli elementi dei Fondi propri (Articolo 437.a del CRR)"

A.

Al 31 dicembre 2020: L'ammontare delle partecipazioni non significative in entità del settore finanziario (Financial Sector Entity - FSE) non eccede la soglia condizionale definita dal CRR (cfr. articolo 46); pertanto non sono applicate deduzioni al Capitale Primario di Classe 1.

L'ammontare delle partecipazioni significative in entità del settore finanziario (FSE) eccede la soglia condizionale del 17,65% del Capitale Primario di Classe 1 definita dal CRR (cfr. articolo 48), unitamente all'ammontare delle attività fiscali differite che si basano sulla redditività futura e derivano da differenze temporanee; pertanto, l'eccedenza rispetto a tale soglia (pari in totale a 104 milioni) è dedotta dal Capitale Primario di Classe 1 e ripartita proporzionalmente tra partecipazioni significative (per 61 milioni) ed attività fiscali differite (per 43 milioni - rif. nota D) in base alla rilevanza di ciascuno di tali elementi rispetto all'ammontare totale di partecipazioni significative ed attività fiscali differite.

Il valore della deduzione relativa a partecipazioni significative in entità del settore finanziario, pari a 61 milioni, è in quadratura con l'ammontare riportato nella Voce 23 "di cui: Strumenti di capitale primario di classe 1 di soggetti del settore finanziario detenuti dall'ente direttamente o indirettamente, quando l'ente ha un investimento significativo in tali soggetti" della tavola "Modello per la pubblicazione delle informazioni sui Fondi Propri".

Per completezza si precisa che l'ammontare delle partecipazioni significative in entità del settore finanziario non dedotto dal Capitale Primario di Classe 1 è soggetto ad una ponderazione del 250% nel calcolo delle attività ponderate per il rischio in coerenza con l'articolo 48 del CRR. Si precisa che l'importo sopra indicato non tiene conto degli effetti relativi all'aggiustamento transitorio IFRS9 in accordo con il Q&A 2018_3784.

Con riferimento alla Voce "70 Partecipazioni", la principale differenza tra grandezze contabili e regolamentari è ascrivibile alle Entità consolidate contabilmente secondo il metodo del Patrimonio Netto, in coerenza con quanto esposto nella nota (*).

B.

L'importo della deduzione (pari a 2 milioni) è riferito all'avviamento relativo alla valutazione degli investimenti significativi. Gli ammontari civilistico e regolamentari risultano pari a zero per effetto della svalutazione dell'"Avviamento" (886 milioni al 31 dicembre 2019) riconosciuto al 31 dicembre 2020.

C.

L'ammontare della deduzione (1.219 milioni), nuova metodologia per il calcolo della deduzione dal Capitale primario di classe 1 per i software assets in linea con l'articolo 36 (1) (b) del CRR (pari a 1.271 milioni) e alla riduzione connessa alla presenza di passività fiscali relative a tali attività immateriali ai sensi dell'art. 37 del CRR (pari a 53 milioni).

D.

In riferimento all'ammontare delle attività fiscali differite che si basano sulla redditività futura, l'ammontare dedotto dal Capitale Primario di Classe 1 (pari a 910 milioni), espresso al netto delle passività fiscali differite sulla base dell'articolo 38 del CRR, deriva dalle seguenti componenti:

  • 867 milioni connessi a attività fiscali differite che non derivano da differenze temporanee, dedotte integralmente dal Capitale Primario di Classe 1;

  • 43 milioni relativi a attività fiscali differite che si basano sulla redditività futura e derivano da differenze temporanee, dedotti dal Capitale Primario di Classe 1 per l'ammontare eccedente la soglia condizionale del 17,65% del Capitale Primario di Classe 1 definita dal CRR (cfr. articolo 48), unitamente all'ammontare delle partecipazioni significative in entità del settore finanziario - rif. nota A;

  • l'ammontare della deduzione (pari a 867 milioni) è in quadratura con l'ammontare riportato nella Voce "10 Attività fiscali differite che dipendono dalla redditività futura, escluse quelle derivanti da differenze temporanee (al netto delle passività fiscali dove siano soddisfatte le condizioni di cui all' articolo 38 (3))" della tavola "Modello per la pubblicazione delle informazioni sui Fondi Propri";

  • per completezza si precisa che l'ammontare delle attività fiscali differite che dipendono dalla redditività futura e derivano da differenze temporanee non dedotte dal Capitale Primario di Classe 1, è soggetto a ponderazione al 250% nel calcolo delle attività ponderate per il rischio in coerenza con l'articolo 48 del CRR.

E.

L'ammontare degli strumenti computabili (pari a 7.963 milioni) si riferisce ai soli strumenti emessi dalla capogruppo UniCredit S.p.A. in quanto gli strumenti subordinati emessi da filiazioni del Gruppo sono inclusi nei Fondi Propri consolidati per l'ammontare risultante dall'applicazione degli algoritmi di calcolo di cui agli articoli 85-88 del CRR e pertanto non direttamente allocabili alle relative voci di bilancio (gli importi risultanti da tale calcolo sono esposti nella voce "Strumenti emessi da filiazioni computati nel capitale di classe 2" tra gli "Altri elementi a quadratura dei Fondi Propri").

F.

La somma dei valori di bilancio regolamentare delle Voci "120 Riserve di valutazione" (pari a -6.160 milioni) e "150 Riserve" per la componente relativa alle "Altre riserve" (pari a 7.875 milioni) risulta pari a 1.715 milioni ed in quadratura con l'ammontare riportato nella Voce 3 "Altre componenti di conto economico complessivo accumulate (e altre riserve)" inclusi gli utili e le perdite non realizzati ai sensi della disciplina contabile applicabile della tavola "Modello per la pubblicazione delle informazioni sui Fondi Propri".

Fondi Propri

Con riferimento alla Voce "120 Riserve di valutazione" si precisa che l'ammontare rilevante ai fini dei Fondi Propri:

  • ricomprende, per ciascuna tipologia di riserve, anche la porzione dei valori di bilancio regolamentare riferibile alle riserve relative ad attività non correnti in via di dismissione e partecipazioni valutate a patrimonio netto;

  • è calcolato applicando al valore di bilancio regolamentare (pari a -6.160 milioni) il filtro prudenziale relativo alle riserve di cash flow hedge, per 48 milioni - rif. Voce "11 Riserve di valore equo relative agli utili e alle perdite generati dalla copertura dei flussi di cassa" della tavola "Modello per la pubblicazione delle informazioni sui Fondi Propri".

G.

L'ammontare degli strumenti soggetti a phase - out si riferisce ai soli strumenti di capitale aggiuntivo di classe 1 e di capitale di classe 2 emessi dalla capogruppo UniCredit S.p.A.

Si riporta di seguito la riconduzione per gli strumenti di capitale aggiuntivo di classe 1 con la voce 33 "Importo degli elementi ammissibili di cui all'articolo 484 (4) e le relative riserve sovrapprezzo azioni, soggetti a eliminazione progressiva dal capitale aggiuntivo di classe 1" della tavola "Modello per la pubblicazione delle informazioni sui Fondi Propri", pari a 2.402 milioni, ossia derivante dalla somma delle seguenti voci del presente schema:

  • Voce 140 (pari a 1.885 milioni) riferiti a strumenti che non soddisfano le nuove condizioni di computabilità introdotte dall'articolo 52 del Regolamento n.876/2019 (CRR2);

  • Voce 170 (pari a 517 milioni) connessi alle azioni ordinarie sottostanti il contratto di Usufrutto (Cashes), riclassificati nel capitale di Classe 2 come risultante dal calcolo del phase-out secondo le regole soggette a grandfathering del CRR1.

In aggiunta, la voce 170 (pari a 92 milioni) è riferita alle azioni ordinarie sottostanti il contratto di Usufrutto (Cashes), riclassificati come risultante dal calcolo del phase-out secondo le regole soggette a grandfathering del CRR1, tale ammontare è riconciliato con la Voce 47 "Importo degli elementi ammissibili di cui all'articolo 484 (5), soggetti a eliminazione progressiva dal capitale di classe 2" della tavola "Modello per la pubblicazione delle informazioni sui Fondi Propri".

H.

L'ammontare riferito alla Voce "Azioni proprie" (per 3 milioni) differisce dall'ammontare totale di propri strumenti di CET1 dedotto dai Fondi Propri (11 milioni), principalmente per via della deduzione addizionale connessa a posizioni indirette e sintetiche.

I.

L'importo incluso nei Fondi Propri (90 milioni) è connesso agli interessi di minoranza ammissibili nel Capitale Primario di Classe 1 risultante dall'applicazione degli algoritmi di calcolo di cui agli articoli 85-88 del CRR.

J.

La perdita consolidata di periodo al 31 dicembre 2020 (pari a 2.785 milioni) è interamente dedotta dal Capitale Primario di Classe 1 ai sensi dell'articolo 36, paragrafo 1, lettera a), del CRR.

K.

A partire dal 30 giugno 2020 UniCredit ha deciso di applicare le disposizioni transitorie relative all'entrata in vigore del principio contabile IFRS9 ai sensi dell'articolo 473 bis del Regolamento UE 873/2020 pubblicato il 27 giugno 2020 e che modifica il regolamento UE 876/2019. L'importo incluso in questa voce (pari a 2.648 milioni) comprende le seguenti rettifiche transitorie: i) componente statica per 1.593 milioni (percentuale applicabile nel 2020 pari al 70%); ii) componente dinamica per 912 milioni (percentuale applicabile nel 2020 pari al 100%); iii) attività fiscali differite che si basano sulla redditività futura e non derivano da differenze temporanee per 39 milioni; iv) la sterilizzazione dell'importo eccedente la soglia del 17,65% del CET1 per 104 milioni, a seguito dell'esclusione delle imposte differite attive che dipendono dalla redditività futura e derivano da differenze temporanee, dopo la compensazione regolamentare generata dall'applicazione del principio contabile IFRS9. La voce è in quadratura con l'ammontare riportato alla Voce "9 Aggiustamento transitorio connesso a IFRS9" della tavola "Modello per la pubblicazione delle informazioni sui Fondi Propri".

L.

A partire dal 31 dicembre 2020 l'ammontare incluso in questa voce (negativo per 114 milioni) riflette l'impatto della deduzione aggiuntiva sul Capitale primario di classe 1 in linea con l'Articolo 3 del CRR e in accordo con le linee guida della BCE sui crediti deteriorati. La voce è in quadratura con l'ammontare riportato alla voce 20 "Altre deduzioni del capitale di classe 1 dovute all'articolo 3 del CRR" della tavola "Modello per la pubblicazione delle informazioni sui Fondi Propri".

M.

L'importo incluso in questa voce (negativo per 419 milioni) tiene conto degli effetti dell'aggiustamento transitorio IFRS9 e si riferisce al calcolo dell'eccedenza delle rettifiche per il rischio di credito rispetto alla perdita attesa computabile nel Capitale di Classe 2. La voce è in quadratura con l'importo riportato alla Voce "56 Rettifiche regolamentari applicate al capitale di classe 2 in relazione agli importi soggetti a trattamento pre-CRR e trattamenti transitori, soggetti a eliminazione progressiva ai sensi del regolamento (UE) n.575/2013 (ossia importi residui CRR)" della tavola "Modello per la pubblicazione delle informazioni sui Fondi Propri".

Fondi Propri

Total Loss Absorbing Capacity

A partire dal 27 giugno 2019 il gruppo UniCredit, in qualità di ente a rilevanza sistemica globale ("G-SII"), è soggetto al requisito di "Total Loss Absorbing Capacity" (TLAC), introdotto dal Regolamento n.876/2019 ("CRR2") finalizzato a garantire che le G-SII abbiano un importo sufficiente di Fondi Propri e passività con un'elevata capacità di assorbimento delle perdite.

Il requisito TLAC è formalmente separato e non altera né sostituisce le decisioni dell'Autorità di Risoluzione in materia di requisito minimo MREL ai sensi della Direttiva 2014/59/UE come modificata dalla Direttiva 2019/879/EU.

Il requisito minimo TLAC applicabile al 31 dicembre 2020, in coerenza con le disposizioni transitorie dell'articolo 494 del CRR2, è pari al massimo tra:

  • 16% dell'importo complessivo dell'esposizione al rischio, a cui sommare la riserva combinata di Capitale applicabile al Gruppo (3,54%); pertanto il requisito minimo totale applicabile al 31 dicembre 2020 è pari al 19,54%;

  • 6% della misura dell'esposizione complessiva della leva finanziaria.

Con riferimento al gruppo UniCredit al 31 dicembre 2020 si applica il requisito calcolato sull'esposizione al rischio, pari al 19,54%.

Tali requisiti minimi si applicano fino al 31 dicembre 2021; quindi, a partire dall'1 gennaio 2022, in coerenza all'articolo 92a del CRR2, i requisiti minimi saranno pari al massimo tra:

  • 18% dell'importo complessivo dell'esposizione al rischio a cui sommare la riserva combinata di capitale applicabile al Gruppo alla data di riferimento;

  • 6,75% della misura dell'esposizione complessiva alla leva finanziaria.

Per il gruppo UniCredit i requisiti minimi TLAC si applicano su base consolidata e dovranno essere rispettati dalla Capogruppo (Single Point of Entry (SPE), ovvero unica entità soggetta a risoluzione).

Ai fini del rispetto dei requisiti minimi sopra descritti, la regolamentazione applicabile prevede di considerare i seguenti elementi:

  • Fondi Propri calcolati ai sensi delle disposizioni del CRR e CRR2;

  • strumenti di Capitale di Classe 2 (Tier 2) con una durata residua di almeno un anno al 31 dicembre 2020, per l'ammontare relativo all'ammortamento regolamentare, che non è computato nei Fondi Propri, ai sensi dell'articolo 64 del CRR2;

  • passività ammissibili che soddisfano le condizioni di computabilità di cui all'articolo 72b del CRR2 sono computabili nella misura in cui non siano già considerati tra gli elementi di Capitale aggiuntivo di Classe 1 o di Capitale di Classe 2;

  • passività ammissibili che non soddisfano il requisito di subordinazione di cui al comma d) dell'articolo 72b 2 del CRR2 ma rispettano le altre condizioni di eleggibilità, computabili ai fini TLAC - se consentito dall'Autorità di Risoluzione - entro il limite del 3,5% dell'importo complessivo dell'esposizione al rischio. Si precisa che tale limite è pari al 2,5% fino al 31 dicembre 2021 in applicazione delle disposizioni transitorie dell'articolo 494 del CRR2.

In applicazione del regime di grandfathering introdotto dall'articolo 494b 3 del CRR2, sono considerate come strumenti ammissibili ai fini TLAC anche le passività emesse prima del 27 giugno 2019 che non rispettino le condizioni di computabilità di cui al comma b) punto ii), e comma da f) a m) dell'articolo 72b del CRR.

I contenuti inclusi nella presente sezione sono stati definiti facendo riferimento alla versione finale dei "Draft implementing technical standards on disclosure on MREL and TLAC" (EBA/ITS/2020/06).

Fondi Propri

Requisito TLAC (a livello del Gruppo soggetto a risoluzione)

La strategia di risoluzione definita dal Single Resolution Board (SRB) per il gruppo UniCredit è Single Point of Entry ed è circoscritta al perimetro di società basate all'interno dell'Unione Europea. Tale strategia prevede come strumento di risoluzione il "Bail-in" applicabile a UniCredit S.p.A. (i.e. unica entità soggetta a risoluzione).

EU KM2 - Metriche principali

(milioni di)

FONDI PROPRI E PASSIVITÀ AMMISSIBILI, RATIO E COMPONENTI

REQUISITO DI FONDI PROPRI E PASSIVITÀ AMMISSIBILI (TLAC) PER LE G-SII

b

c

d

e

f

31.12.2020

30.09.2020

30.06.2020

31.03.2019

31.12.2019

1

Fondi Propri e passività ammissibili

87.830

87.536

87.307

84.838

85.125

2

Totale delle attività ponderate per il rischio del gruppo soggetto a risoluzione

325.665

336.396

350.670

360.970

378.718

3

Fondi Propri e passività ammissibili espresso in percentuale delle attività ponderate per il rischio

26,97%

26,02%

24,90%

23,50%

22,48%

4

Esposizione complessiva della Leva Finanziaria del gruppo soggetto a risoluzione

954.756

1.028.935

1.044.549

1.017.305

1.023.319

5

Fondi Propri e passività ammissibili espresso in percentuale della Esposizione complessiva della Leva Finanziaria

9,20%

8,51%

8,36%

8,34%

8,32%

6a

Si applica l'articolo 72(b)(4), del Regolamento UE 2019/876 (esenzione del 5% )?

NO

NO

NO

NO

NO

6b

Memorandum item: Ammontare aggregato delle passività ammissibili computate che non soddisfano il requisito di subordinazione, se la discrezionalità prevista dagli articoli 72(b)(3) o (4) viene applicata (max 2,5%)

8.142

8.410

8.767

9.024

9.468

6c

Memorandum item: Ammontare delle Passività ammissibili che hanno un ranking pari passu alle passività escluse e classificate nella riga 1 (Regolamento UE 2019/876 - art. 72(b)(3)) dopo l'applicazione del cap diviso per l'ammontare delle Passività ammissibili e che hanno un ranking pari passu alle passività escluse e classificate nella riga 1 (Regolamento UE 2019/876 - art. 72(b)(3)) prima dell'applicazione del cap

72,45%

74,97%

84,51%

97,29%

90,51%

Nota:

La tabella sopra esposta è oggetto di riconduzione dei dati alle altre tabelle dell'Informativa come rappresentato nell'Allegato 3.

EU TLAC1: Composizione del TLAC (a livello del gruppo soggetto a risoluzione)

(milioni di)

31.12.2020

REQUISITO DI FONDI PROPRI E PASSIVITÀ

AMMISSIBILI (TLAC) PER LE G-SII

Fondi Propri e passività ammissibili e rettifiche regolamentari

1

Capitale primario di classe 1 (CET1)

51.971

2

Capitale aggiuntivo di classe 1 (AT1)

7.350

6

Capitale di classe 2 (T2)

8.143

11

Fondi Propri e passività ammissibili ai sensi dell'articolo 92a CRR e 45 BRRD

67.464

Fondi Propri e passività ammissibili: passività ammissibili ai fini TLAC (A)

12

Passività ammissibili emesse direttamente dalla Resolution Entity che sono subordinate alle passività escluse (non grandfathered) (B)

11.148

EU12a

Passività ammissibili emesse da altre società del gruppo che sono subordinate alle passività escluse (non grandfathered)

-

EU12b

Passività ammissibili che sono subordinate alle passività escluse, emesse prima del 27 giugno 2019 e grandfathered (C)

30

EU12c

Strumenti di T2 con durata residua di almeno un anno nella misura in cui non qualificano come elementi di capitale di classe 2 (T2) (D)

1.047

13

Passività ammissibili che non sono subordinate alle passività escluse (not grandfathered pre cap) (E)

6.102

EU13a

Passività ammissibili che non sono subordinate alle passività escluse emesse prima del 27 giugno 2019 e grandfathered (pre cap) (F)

5.136

14

Ammontare delle passività ammissibili non subordinate, dopo l'applicazione dell'articolo 72b (3) CRR (G)

8.142

17

Passività ammissibili prima delle rettifiche regolamentari

20.366

EU17a

di cui: subordinate

12.224

Fondi Propri e passività ammissibili: deduzioni da passività ammissibili

18

Fondi Propri e passività ammissibili prima delle rettifiche

87.830

20

(Deduzioni per investimenti in passività ammissibili)

-

22

Fondi Propri e passività ammissibili post rettifiche

87.830

Totale delle attività ponderate per il rischio ed esposizione complessiva della Leva Finanziaria del gruppo soggetto a risoluzione

23

Totale delle attività

325.665

24

Esposizione complessiva della Leva Finanziaria del gruppo soggetto a risoluzione

954.756

Totale delle attività ponderate per il rischio del gruppo soggetto a risoluzione

25

Fondi Propri e passività ammissibili espressi in percentuale delle attività ponderate per il rischio

26,97%

26

Fondi propri e passività ammissibili espressi in percentuale della Esposizione complessiva della Leva Finanziaria

9,20%

27

Capitale primario di classe 1 disponibile (in percentuale sull'importo dell'esposizione al rischio) dopo aver rispettato il requisito del gruppo soggetto a risoluzione (H)

10,48%

28

Requisito combinato di riserva di Capitale, di cui:

3,54%

29

- Requisito della riserva di conservazione del capitale

2,50%

30

- Requisito della riserva di capitale anticiclica

0,04%

31

- Riserva di capitale a fronte del rischio sistemico

-

EU31a

- Riserva per gli enti a rilevanza sistemica a globale (G-SII) o altri enti a rilevanza sistemica (O-SII)

1,00%

EU-32a

Importo totale delle passività escluse di cui all'articolo 72a(2) CRR (I)

315.181

Nota:

La tabella sopra esposta è oggetto di riconduzione dei dati alle altre tabelle dell'Informativa come rappresentato nell'Allegato 3.

Fondi Propri

Note alla tavola: "EU-TLAC 1: Composizione del TLAC (a livello del gruppo soggetto a risoluzione)"

A.

Il valore dei Fondi Propri si riferisce alle grandezze consolidate. I valori riportati sono in quadratura con la tavola "Modello per la pubblicazione delle informazioni sui Fondi Propri", in particolare:

  • Voce "1 Capitale Primario di Classe 1 (CET1)" del presente schema è in quadratura con la Voce "29 Capitale Primario di Classe 1 (CET1)";

  • Voce "2 Capitale Aggiuntivo di Classe 1 (AT1) prima delle rettifiche regolamentari" del presente schema è in quadratura con la Voce "44 Capitale Aggiuntivo di Classe 1 (AT1)";

  • Voce "6 Capitale di Classe 2 (T2) prima delle rettifiche regolamentari" del presente schema è in quadratura con la Voce "58 Capitale di Classe 2 (T2)".

B.

L'ammontare pari a 11.148 milioni si riferisce alle passività emesse da UniCredit S.p.A. che soddisfano il requisito di subordinazione ai sensi dell'articolo 72b(2)(d) CRR2 ed includono titoli Senior Non-Preferred. In questa riga non è riportato né il valore della quota di ammortamento regolamentare degli strumenti di Capitale di Classe 2 con scadenza residua maggiore o uguale ad un anno (articolo 72a(1)(b) del CRR2), riportati alla riga EU12c), né l'ammontare delle passività computate ai dell'articolo 494b(3) del CRR2 (strumenti grandfathered).

C.

L'ammontare pari a 30 milioni si riferisce alle passività emesse da UniCredit S.p.A. prima del 27 giugno 2019 che soddisfano il requisito di subordinazione ai sensi dell'articolo 72b(2)(d) CRR2 e che qualificano come passività ammissibili ai sensi dell'articolo 494b(3) del CRR2 (strumenti grandfathered). Include i titoli subordinati che non qualificano nei Fondi Propri mentre esclude la quota di ammortamento regolamentare degli strumenti di Capitale di Classe 2 con scadenza residua maggiore o uguale a un anno ma ammissibile a fini TLAC (ai sensi dell'articolo 72a(1)(b) del CRR2, riportati alla riga EU12c).

D.

L'ammontare pari a 1.047 milioni si riferisce alla quota di ammortamento regolamentare degli strumenti di Capitale di Classe 2 emessi da UniCredit S.p.A. con scadenza residua maggiore o uguale ad un anno (articolo 72a(1)(b) del CRR2) non computata nei Fondi Propri alla medesima data, ma ammissibile a fini TLAC ai sensi dell'articolo 72b del CRR2.

E.

L'ammontare pari a 6.102 milioni si riferisce alle passività emesse da UniCredit S.p.A. che non soddisfano il requisito di subordinazione ai sensi dell'articolo 72b 2 d) CRR2 ma che qualificano come passività ammissibili ai sensi dell'articolo 72b 3 e include i titoli Senior Preferred. In questa riga non è riportato l'ammontare delle passività computabili ai sensi dell'articolo 494b(3) del CRR2 (strumenti grandfathered) ed è mostrato l'ammontare di tali passività prima dell'applicazione del cap del 2,5% dei RWA.

F.

L'ammontare pari a 5.136 milioni si riferisce alle passività emesse da UniCredit S.p.A. prima del 27 giugno 2019 che non soddisfano il requisito di subordinazione ai sensi dell'articolo 72b 2 d) CRR2 ma che qualificano come passività ammissibili ai sensi dell'articolo 72b 3 del CRR2 e include i titoli Senior Preferred. In questa riga è riportato l'ammontare delle passività computabili ai sensi dell'articolo 494b(3) del CRR2 (strumenti grandfathered) ed è mostrato l'ammontare di tali passività prima dell'applicazione del cap del 2,5% dei RWA.

G.

L'ammontare pari a 8.142 milioni si riferisce all'ammontare dei titoli Senior Preferred dopo l'applicazione del CAP del 2,5% degli RWA. Al 31 dicembre 2020 l'ammontare dei titoli Senior Preferred di 10.374 milioni eccede la soglia del 2,5% dei RWA, di conseguenza il gruppo UniCredit ha computato come Passività Ammissibili ai fini TLAC 8.767 milioni (pari al 2,5% dei RWA).

H.

La grandezza rappresenta il CET1 disponibile al netto dei requisiti minimi di capitale previsti a livello del Gruppo di risoluzione per CET1 e TLAC. Il requisito minimo di capitale da rispettare con il CET1 riflette l'applicazione dell'articolo 104.1.a della CRDV, anticipata a seguito delle misure straordinarie emanate dalla BCE per far fronte all'emergenza sanitaria del Covid-19 coerentemente con quanto riportato nella sezione Fondi Propri, tabella "Requisiti e riserve di capitale per il gruppo UniCredit nel 2020".

I.

L'ammontare pari a 315.181 milioni rappresenta il totale delle passività escluse di cui all'articolo 72a(2) CRR ed è composto principalmente da depositi protetti e privilegiati, depositi a vista e a breve termine con scadenza originaria inferiore a un anno, passività garantite e passività risultanti da derivati e da strumenti di debito che incorporano una componente derivata.

Fondi Propri

EU TLAC 3 - Entità soggetta a risoluzione - Gerarchia dei creditori*

INSOLVENCY RANKING (A)

1

2

3

4

TOTALE

1

DESCRIZIONE DELL' INSOLVENCY RANKING

CAPITALE

PASSIVITÀ SUBORDINATE (D)

SENIOR NON PREFERRED

PASSIVITÀ NON

GARANTITE

2

Fondi Propri e passività totali (B)

42.381

16.713

11.332

44.832

115.258

3

di cui: passività escluse

-

-

-

18.188

18.188

4

Fondi Propri e passività totali meno passività escluse

42.381

16.713

11.332

26.644

97.069

5

Subset della riga 4 che sono Fondi Propri e passività potenzialmente ammissibili ai fini TLAC (C)

42.381

15.884

11.148

11.238

80.650

6

di cui: - con scadenza residua >= 1 anno e < di 2 anni

-

1.575

2.443

1.520

5.537

7

- con scadenza residua >= 2 anni e < di 5 anni

-

106

4.661

5.586

10.353

8

- con scadenza residua >= 5 anni e < di 10 anni

-

2.986

4.044

4.030

11.060

9

- con scadenza residua >= 10 anni escluse gli strumenti perpetui

-

4.330

-

102

4.432

10

- strumenti perpetui

42.381

6.841

-

-

49.222

Note alla tavola: "TLAC 3: Entità soggetta a risoluzione - Gerarchia dei creditori"

(*) Le informazioni presenti nella tavola sono riportate a livello di entità soggetta a risoluzione. In considerazione del fatto che la strategia di risoluzione del gruppo UniCredit prevede che la Capogruppo rappresenti il SPE, i valori si riferiscono al Capitale ed alle Passività emesse da UniCredit S.p.A. a livello individuale.

Questa tavola fornisce informazioni relative a tutte le passività di grado inferiore o pari alle passività ammissibili, compresi i fondi propri e altri strumenti di capitale, mostrando la distribuzione delle passività nella gerarchia dei crediti.

A.

L'Insolvency Ranking utilizzato è coerente con quanto previsto dagli articoli 111 e ss. della Legge Fallimentare e dall'articolo 91 paragrafo 1 e 1-bis, del Decreto Legislativo n.385/1993 e recepito nell'Annex 3b - "Insolvency Ranking in the jurisdictions of the Banking Union" pubblicato da SRB (Single Resolution Board), applicabile dall'1 gennaio 2019.

B.

Gli ammontari riportati nella riga 2 si riferiscono al valore outstanding comprensivo dei ratei maturati e al lordo dei rapporti infragruppo. Si precisa che per il Capitale è stato rappresentato l'ammontare del Capitale Sociale e delle riserve al lordo delle deduzioni dai Fondi Propri, mentre per i derivati, inclusi nella colonna 4 "Passività non Garantite", è stato considerato il fair value come rappresentato in bilancio.

C.

Il valore riportato nella riga 5 differisce da quanto inserito nella riga 4 per effetto delle passività che non soddisfano le condizioni di computabilità definite dall'articolo 72 ter 2 del Regolamento n.876/2019 (CRR2), principalmente riferibili a passività infragruppo e passività con scadenza residua inferiore all'anno al 31 dicembre 2020. Si precisa che l'ammontare riportato nella colonna di totale della presente riga differisce dal valore incluso nella riga 18 della tavola TLAC1 "Composizione del TLAC (a livello del gruppo soggetto a risoluzione)" per effetto dell'ammontare dei Fondi Propri consolidati incluso nel calcolo del TLAC.

D.

Tale categoria include gli strumenti di Capitale Aggiuntivo di Classe 1 (AT1) e Capitale di Classe 2 (T2); la gerarchia, in caso di insolvenza, è determinata dalle condizioni contrattuali di ciascun strumento.

L'ammontare delle passività subordinate (colonna 2, di cui alla riga 5) differisce dalla somma dei dettagli per scadenza alle righe 6, 7, 8, 9 e 10 per la presenza di strumenti subordinati inclusi nei Fondi Propri e quindi ammissibili ai fini TLAC con scadenza inferiore all'anno.

Fondi Propri

Requisiti di capitale

Requisiti di capitale

Rischio di credito e controparte

(milioni di)

RISCHIO DI CREDITO E CONTROPARTE

CONSISTENZE AL 31.12.2020

CONSISTENZE AL 31.12.2019

IMPORTI NON PONDERATI

IMPORTI PONDERATI

REQUISITO PATRIMONIALE

IMPORTI NON PONDERATI

IMPORTI PONDERATI

REQUISITO PATRIMONIALE

A. RISCHIO DI CREDITO E DI CONTROPARTE

884.676

273.262

21.861

815.393

323.655

25.892

A.1 Metodologia Standardizzata

442.360

107.265

8.581

352.833

144.944

11.596

Esposizioni verso o garantite da amministrazioni centrali o banche centrali

286.238

15.593

1.247

169.201

23.898

1.912

Esposizioni verso o garantite da Amministrazioni regionali o autorità locali

30.042

557

45

27.864

680

54

Esposizioni verso o garantite Organismi del settore pubblico

10.822

913

73

9.006

875

70

Esposizioni verso o garantite Banche multilaterali di sviluppo

3.748

9

1

1.399

-

-

Esposizioni verso o garantite Organizzazioni internazionali

2.073

-

-

1.354

-

-

Esposizioni verso o garantite da Enti

9.800

1.806

144

12.687

2.611

209

Esposizioni verso o garantite da Imprese

35.725

33.318

2.665

54.527

53.072

4.246

Esposizioni al dettaglio

24.596

16.654

1.332

33.303

23.762

1.901

Esposizioni Garantite da immobili

9.030

3.773

302

11.430

4.753

380

Esposizioni in stato di default

2.577

2.780

222

3.102

3.451

276

Esposizioni ad alto rischio

1.747

2.620

210

2.221

3.331

266

Esposizioni sotto forma di obbligazioni bancarie garantite

262

55

4

319

65

5

Esposizioni verso Organismi di investimento collettivo del risparmio (OICR)

6

6

0

9

8

1

Esposizioni a breve termine verso imprese o enti

1.467

627

50

2.121

1.176

94

Esposizioni in strumenti di capitale

7.152

13.825

1.106

6.642

12.528

1.002

Altre esposizioni

17.076

14.729

1.178

17.648

14.734

1.179

A.2 Metodologia basata sui rating interni - Attività di Rischio

441.594

163.589

13.087

461.917

176.760

14.141

Esposizioni verso o garantite da amministrazioni centrali o banche centrali

25.791

1.875

150

27.957

1.599

128

Esposizioni verso o garantite da enti, enti pubblici e territoriali e altri soggetti

32.485

8.748

700

41.316

11.121

890

Esposizioni verso o garantite da Imprese - PMI

49.759

20.976

1.678

55.035

27.490

2.199

Esposizioni verso o garantite da Imprese - Finanziamenti specializzati

23.168

10.819

866

23.173

11.389

911

Esposizioni verso o garantite da Imprese - Altre imprese

191.619

88.562

7.085

193.475

88.825

7.106

Esposizioni al dettaglio Garantite da immobili: PMI

5.338

1.245

100

5.504

1.512

121

Esposizioni al dettaglio Garantite da immobili: persone fisiche

83.859

17.402

1.392

82.933

18.926

1.514

Esposizioni al dettaglio Rotative qualificate

5.473

663

53

2.371

241

19

Altre esposizioni al dettaglio: PMI

11.507

4.148

332

14.816

5.413

433

Altre esposizioni al dettaglio: Persone fisiche

12.595

5.243

419

15.337

6.364

509

Altre attività diverse dai crediti

00.01.1900

3.909

313

00.01.1900

3.880

310

A.3 Metodologia basata sui rating interni - Esposizioni in strumenti di capitale

722

2.409

193

642

1.950

156

Metodo PD/LGD: Attività di rischio

106

212

17

166

340

27

Metodo dei modelli interni attività di rischio

-

-

-

-

-

-

Metodo della ponderazione semplice: Attività di rischio

615

2.197

176

476

1.610

129

Esposizioni in strumenti di private equity di portafogli sufficientemente diversificati (ponderazione 190%)

41

78

6

83

158

13

Esposizioni negoziate in mercati regolamentari (ponderazione 290%)

8

22

2

2

7

1

Altre esposizioni in strumenti di capitale (ponderazione 370%)

567

2.097

168

391

1.445

116

Esposizioni soggette a disposizioni di vigilanza transitorie per quanto riguarda i requisiti in materia di fondi propri

-

-

-

-

-

-

Esposizioni soggette a clausole di grandfathering per quanto riguarda i requisiti in materia di fondi propri

-

-

-

-

-

-

A.4 Esposizioni verso controparti centrali nella forma di contributi prefinanziati al fondo garanzia

00.01.1900

205

16

00.01.1900

70

6

A.5 Elementi che rappresentano posizioni verso le Cartolarizzazioni

17.673

5.118

409

12.929

3.238

259

Nota:

La tabella sopra esposta è oggetto di riconduzione dei dati alle altre tabelle dell'Informativa come rappresentato nell'Allegato 3.

La diversa rappresentazione delle esposizioni in cartolarizzazioni tra il quarto trimestre del 2019 e il quarto trimestre del 2020 è dovuto all'entrata in vigore del nuovo framework "EBA Data Point Model 2.9" in linea con il Regolamento di Esecuzione della Commissione (EU) 2020/429 e di conseguenza gli RWA al 31 dicembre 2019 non includono 1,4 miliardi esposti nella Voce "B.6 Altri elementi di calcolo" della tavola "Adeguatezza Patrimoniale".

Con riferimento alla voce "A.1 Metodologia standardizzata", gli ammontari esposti nella colonna "Importi non ponderati" includono le esposizioni fuori bilancio dopo l'applicazione del fattore di conversione del credito.

Requisiti di capitale

Rischio di credito e di controparte - dettaglio RWA e requisito patrimoniale

(milioni di)

CONSISTENZE AL 31.12.2020

CONSISTENZE AL 31.12.2019

RISCHIO DI CREDITO

RISCHIO DI CONTROPARTE

RISCHIO DI CREDITO

RISCHIO DI CONTROPARTE

REQUISITO

REQUISITO

REQUISITO

REQUISITO

RISCHIO DI CREDITO E DI CONTROPARTE

RWA

PATRIMONIALE

RWA

PATRIMONIALE

Metodologia standardizzata

105.899

8.472

1.366

109

Esposizioni verso o garantite da amministrazioni centrali e banche centrali

15.593

1.247

0

0

Esposizioni verso o garantite da amministrazioni regionali o autorità locali

536

43

21

2

Esposizioni verso o garantite organismi del settore pubblico

886

71

27

2

Esposizioni verso o garantite da banche multilaterali di sviluppo

9

1

-

-

Esposizioni verso o garantite da organizzazioni internazionali

-

-

-

-

Esposizioni verso o garantite da Enti

1.649

132

157

13

Esposizioni verso o garantite da imprese

32.167

2.573

1.152

92

Esposizioni al dettaglio

16.653

1.332

1

0

Esposizioni garantite da immobili

3.773

302

-

-

Esposizioni in stato di default

2.775

222

5

0

Esposizioni ad alto rischio

2.619

210

1

0

Esposizioni sotto forma di obbligazioni bancarie garantite

55

4

-

-

Esposizioni verso Organismi di investimento collettivo del risparmio (OICR)

6

0

-

-

Esposizioni a breve termine verso imprese o enti

624

50

3

0

Esposizioni in strumenti di capitale

13.825

1.106

-

-

Altre esposizioni

14.729

1.178

-

-

Metodologia basata sui rating interni

158.325

12.666

7.672

614

Di base

9.134

731

160

13

Esposizioni verso o garantite da amministrazioni centrali e banche centrali

192

15

-

-

Esposizioni verso o garantite da enti, enti pubblici e territoriali e altri soggetti

421

34

16

1

Esposizioni verso o garantite da imprese - PMI

2.212

177

11

1

Esposizioni verso o garantite da imprese - finanziamenti specializzati

993

79

14

1

Esposizioni verso o garantite da imprese - altre imprese

5.317

425

119

10

Avanzato

146.782

11.743

7.512

601

Esposizioni verso o garantite da amministrazioni centrali e banche centrali

1.599

128

83

7

Esposizioni verso o garantite da enti, enti pubblici e territoriali e altri soggetti

6.613

529

1.699

136

Esposizioni verso o garantite da imprese - PMI

17.937

1.435

816

65

Esposizioni verso o garantite da imprese - finanziamenti specializzati

9.217

737

596

48

Esposizioni verso o garantite da imprese - altre imprese

78.821

6.306

4.305

344

Esposizioni al dettaglio Garantite da immobili: PMI

1.245

100

-

-

Esposizioni al dettaglio Garantite da immobili: persone fisiche

17.402

1.392

-

-

Esposizioni al dettaglio Rotative qualificate

663

53

-

-

Altre esposizioni al dettaglio: PMI

4.142

331

7

1

Altre esposizioni al dettaglio: persone fisiche

5.236

419

7

1

Altre attività diverse dai crediti

3.909

313

-

-

Altre esposizioni IRB

2.409

Metodo PD/LGD: Attività di rischio

212

Metodo dei modelli interni: attività di rischio

-

Metodo della ponderazione semplice: attività di rischio

2.197

Esposizioni in strumenti di private equity nell'ambito di portafogli sufficientemente diversificati

(ponderazione 190%)

78

Esposizioni negoziate in mercati regolamentati (ponderazione 290%)

22

Altre esposizioni in strumenti di capitale (ponderazione 370%)

2.097

Elementi che rappresentano posizioni verso le cartolarizzazioni

5.118

Esposizioni verso controparti centrali nella forma di contributi prefinanziati al fondo garanzia

205

Nota:

RWA

PATRIMONIALE

RWA

PATRIMONIALE

143.281

11.462

1.664

133

23.892

1.911

6

0

656

52

24

2

860

69

15

1

-

-

-

-

-

-

-

-

2.330

186

281

22

51.856

4.148

1.216

97

23.758

1.901

4

0

4.753

380

-

-

3.445

276

7

1

3.328

266

3

0

65

5

-

-

8

1

-

-

1.068

85

108

9

12.528

1.002

-

-

14.735

1.179

-

-

170.743

13.659

7.968

637

10.861

869

130

10

268

21

-

-

572

46

16

1

2.827

226

14

1

1.009

81

18

1

6.185

495

82

7

157.932

12.635

7.838

627

1.272

102

59

5

6.953

556

3.580

286

24.000

1.920

649

52

9.830

786

532

43

79.559

6.365

2.999

240

1.512

121

-

-

18.926

1.514

-

-

241

19

-

-

5.407

433

6

0

6.352

508

13

1

3.880

310

-

-

1.950

340

-

-

176

1.610

6

158

2

7

168

1.445

409

3.238

16

70

193

156

17

-

-

27

-

--129131116259

6

La tabella sopra esposta è oggetto di riconduzione dei dati alle altre tabelle dell'Informativa come rappresentato nell'Allegato 3.

La diversa rappresentazione delle esposizioni in cartolarizzazioni tra il quarto trimestre del 2019 e il quarto trimestre del 2020 è dovuto all'entrata in vigore del nuovo framework "EBA Data Point Model 2.9" in linea con il Regolamento di Esecuzione della Commissione (EU) 2020/429 e di conseguenza gli RWA al 31 dicembre 2019 non includono 1,4 miliardi esposti nella Voce "B.6 Altri elementi di calcolo" della tavola "Adeguatezza Patrimoniale".

Requisiti di capitale

Adeguatezza patrimoniale

(milioni di)

CATEGORIE/VALORI

IMPORTI NON PONDERATI

IMPORTI PONDERATI/REQUISITI

31.12.2020

31.12.2019

31.12.2020

31.12.2019

A. ATTIVITA' DI RISCHIO

A.1 Rischio di credito e di controparte

902.348

828.322

278.586

326.963

1. Metodologia standardizzata 1

442.360

352.833

107.470

145.014

2. Metodologia basata sui rating interni 2

442.315

462.559

165.997

178.710

2.1 Base

15.028

16.959

9.294

10.991

2.2 Avanzata

427.287

445.601

156.703

167.719

3. Cartolarizzazioni 3

17.673

12.929

5.118

3.238

B. REQUISITI PATRIMONIALI DI VIGILANZA

B.1 Rischio di credito e controparte

20.08.2097

03.06.2081

22.287

26.157

B.2 Rischio di aggiustamento della valutazione del credito

00.01.1900

00.01.1900

123

129

B.3 Rischio di regolamento

00.01.1900

00.01.1900

3

3

B.4 Rischi di mercato

00.01.1900

00.01.1900

731

745

1. Metodologia standard

00.01.1900

00.01.1900

227

131

2. Modelli interni

00.01.1900

00.01.1900

503

615

3. Rischio di concentrazione

00.01.1900

00.01.1900

-

-

B.5 Rischio operativo

00.01.1900

00.01.1900

2.470

2.637

1. Metodo base

00.01.1900

00.01.1900

178

247

2. Metodo standardizzato

00.01.1900

00.01.1900

225

277

3. Metodo avanzato

00.01.1900

00.01.1900

2.066

2.114

B.6 Altri elementi di calcolo 4

00.01.1900

00.01.1900

440

626

B.7 Totale requisiti prudenziali

20.08.2097

03.06.2081

26.053

30.297

C. ATTIVITA' DI RISCHIO E COEFFICENTI DI VIGILANZA

C.1 Attività di rischio ponderate

00.01.1900

00.01.1900

325.665

378.718

C.2 Capitale primario di classe 1/Attività di rischio ponderate (CET1 capital ratio)

00.01.1900

00.01.1900

15,96%

13,22%

C.3 Capitale di classe 1/Attività di rischio ponderate (Tier 1 capital ratio)

00.01.1900

00.01.1900

18,22%

14,90%

C.4 Totale Fondi Propri/Attività di rischio ponderate (Total capital ratio)

00.01.1900

00.01.1900

20,72%

17,69%

Note:

  • 1. L'importo ponderato include le "Esposizioni verso controparti centrali nella forma di contributi prefinanziati al fondo garanzia".

  • 2. L'importo non ponderato e ponderato include le "Esposizioni in strumenti di capitale".

  • 3. La diversa rappresentazione degli elementi che rappresentano posizioni verso le cartolarizzazioni tra il quarto trimestre 2019 e il quarto trimestre 2020 deriva dall'entrata in vigore del nuovo framework segnaletico "EBA

Data Point Model 2.9" in linea con il Regolamento di esecuzione (UE) 2020/429 per cui i valori al 31 dicembre 2019 non includono l'ammontare di RWA pari a 1,4 miliardi inclusi nella voce "B.6 Altri elementi di calcolo".

4. Si veda quanto commentato in calce alla tabella OV1 (con riferimento alla riga 33).

La tabella sopra esposta è oggetto di riconduzione dei dati alle altre tabelle dell'Informativa come rappresentato nell'Allegato 3.

Requisiti di capitale

Overview dei RWA (commento alla tabella EU OV1)

L'ammontare totale dei RWA al quarto trimestre del 2020, pari a 325,7 miliardi, mostra un decremento rispetto al precedente trimestre di circa -10,7 miliardi.

In particolare, per gli RWA relativi al rischio di credito e controparte si evidenzia una riduzione di circa -7,8 miliardi (che include le righe 1,6,17,30 e 32 escludendo la riga 15) principalmente relativa alle attività ponderate per il rischio relative alle esposizioni creditizie calcolate con metodi IRB che registrano una decrescita pari a circa -7,4 miliardi dovuta a quanto segue:

  • (-4,8 miliardi) effetto volumi (dovuto principalmente ad una riduzione dei crediti) ed al beneficio risultante dalle garanzie statali introdotte in Italia al fine di mitigare gli effetti dell'emergenza Covid;

  • evoluzione della qualità creditizia delle controparti (-1 miliardo) principalmente dovuto all'effetto dei flussi a default verificatisi nel trimestre;

  • altri effetti (-1,6 miliardi) principalmente dovuto all'introduzione in Austria dell'utilizzo dell'asset class regolamentare Qualified Retail Revolving e all'effetto del tasso di cambio dovuto al deprezzamento del dollaro statunitense.

Gli RWA relativi al rischio di mercato sono diminuiti per un valore pari a -1,3 miliardi (che include le righe 15,16,23 ed il requisito di capitale addizionale relativo al modello IMod in riga 32) principalmente a causa di una minore esposizione in termini di rischio di tasso di interesse nel portafoglio di negoziazione di UniCredit Bank AG.

Il decremento dei RWA connessi al rischio operativo nel quarto trimestre 2020 (-1,6 miliardi vis-à-vis terzo trimestre 2020) è principalmente dovuto a: (i) minori perdite operative, (ii) impatti derivanti dalle cessioni dei Gruppi Koç e Ocean Breeze (le cui modalità di calcolo comportano il recepimento del completo beneficio entro fine 2022).

Requisiti di capitale

EU OV1 - Overview degli RWA

(milioni di)

CATEGORIE

RWA

REQUISITO DI CAPITALE

31.12.2020

30.09.2020

31.12.2020

1

Rischio di Credito (escluso CCR)

246.533

254.580

19.723

Art 438(c)(d)

2

di cui metodo standardizzato

88.208

88.876

7.057

Art 438(c)(d)

3

di cui metodo IRB base (FIRB)

9.134

9.584

731

Art 438(c)(d)

4

di cui metodo IRB avanzato (AIRB)

146.994

154.111

11.760

Art 438(d)

5

di cui strumenti di capitale IRB sotto il metodo della ponderazione semplice o l'approccio di modello interno (IMA)

2.197

2.010

176

Art 107, Art 438(c)(d)

6

CCR

10.784

10.078

863

Art 438(c)(d)

7

di cui valore di mercato

1.258

1.253

101

Art 438(c)(d)

8

di cui esposizione originaria

-

-

-

9

di cui metodo standardizzato

-

-

-

10

di cui metodo dei modelli interni (IMM)

7.724

7.011

618

11

di cui metodo semplificato per il trattamento delle garanzie reali finanziarie (per le operazioni SFTs)

-

-

-

12

di cui metodo integrale per il trattamento delle garanzie reali finanziarie (per le operazioni di SFTs)

57

151

5

13

di cui VaR per le operazioni SFT

-

-

-

Art 438(c)(d)

14

di cui esposizioni al rischio per i contributi al fondo di garanzia verso una controparte centrale (CCP)

205

112

16

Art 438(c)(d)

15

di cui CVA

1.540

1.552

123

Art 438(e)

16

Rischio di Regolamento

38

38

3

Art 449(o)(i)

17

Cartolarizzazioni nel banking book (dopo il cap):

5.118

5.486

409

18

di cui SEC - IRBA

1.749

1.835

140

19

di cui SEC - SA

210

221

17

20

di cui SEC - ERBA

1.660

1.677

133

21

di cui metodo della valutazione interna

1.500

1.753

120

22

di cui altro (RW = 1250%)/deduzioni

-

-

-

Art 438(e)

23

Rischio di Mercato

9.132

10.359

731

24

di cui metodo standardizzato

2.839

2.811

227

25

di cui IMA

6.292

7.548

503

Art 438(e)

26

Grandi Esposizioni

-

-

-

Art 438(f)

27

Rischio Operativo

30.871

32.493

2.470

28

di cui metodo base

2.231

2.554

178

29

di cui metodo standardizzato

2.813

3.179

225

30

di cui metodi avanzati di misurazione

25.826

26.760

2.066

Art 437(2), 48,60

31

Ammontare delle esposizioni che non superano le soglie per la deduzione (soggette ad una ponderazione del 250%)

17.691

17.630

1.415

Art 500

32

Requisito minimo di Basilea I (Floor adjustment)

-

-

-

33

Altri elementi di calcolo

5.498

5.731

440

34

Totale

325.665

336.396

26.053

Nota:

La tabella sopra esposta è oggetto di riconduzione dei dati alle altre tabelle dell'Informativa come rappresentato nell'Allegato 3.

La riga 33 "Altri elementi di calcolo" include le misure temporanee su modelli interni relativi al rischio di credito e mercato (legate a "limitazioni" evidenziate dal Regolatore).

A partire da giugno 2020, Il gruppo UniCredit ha deciso di applicare il regime transitorio legato all'introduzione del principio contabile IFRS9 secondo l'articolo 473a del Regolamento UE 873/2020 che aggiorna il Regolamento UE 876/2019 con l'obiettivo di mitigare gli impatti patrimoniali causati dall'emergenza sanitaria provocati dalla pandemia Covid-19.

L'ammontare ponderato al 250% riportato nel template sopra (Voce 31 "Ammontare delle esposizioni che non superano le soglie per la deduzione (soggette ad una ponderazione del 250%)") include gli effetti relativi all'aggiustamento transitorio e riflette in particolar modo l'esclusione delle attività fiscali differite che dipendono dalla redditività futura e derivano da differenze temporanee riferite a IFRS9. In virtù di questa esclusione, il gruppo UniCredit non eccede la soglia del 17,65% del Capitale primario di classe 1.

Requisiti di capitale

Requisito patrimoniale per rischio di mercato

(milioni di)

DESCRIZIONE

31.12.2020

31.12.2019

Rischio di posizione:

561

694

- Attività incluse nel portafoglio di negoziazione ai fini di vigilanza

561

694

- Attività non incluse nel portafoglio di negoziazione ai fini di vigilanza

-

-

Rischio di regolamento per le transazioni DVP

3

3

Rischio di cambio

169

51

Rischio sulle posizioni in merci

0

-

Rischio aggiustamento valutazione del merito creditizio - CVA

123

129

Requisito patrimoniale per rischio di mercato

857

877

Nota:

La tabella sopra è oggetto di riconduzione dei dati alle altre tabelle dell'Informativa come rappresentato nell'Allegato 3.

EU MR1 - Rischio di mercato - approccio standardizzato

CATEGORIE

Tipologia prodottiRWA

1 2 3 4

Rischio di tasso di interesse (generico e specifico)

Rischio di posizione su strumenti di capitale (generico e specifico) Rischio di cambio

Rischio di posizioni in merci

Opzioni

5 6 7 8 9 10

Metodo semplificato Metodo Delta-plus Metodo "scenario matrix" Cartolarizzazioni (Rischio specifico)

Totale al 31.12.2020

Totale al 30.06.2020

Nota:

La tabella sopra esposta è oggetto di riconduzione dei dati alle altre tabelle dell'Informativa come rappresentato nell'Allegato 3.

a

(milioni di)

bREQUISITI DI CAPITALE

707 14 2.049 3

57 1 164 0

- 62 - 4 2.839 2.474

- 5 - 0 227 198

Requisiti di capitale

EU CR10: IRB (finanziamenti specializzati - Slotting criteria e strumenti di capitale)

(milioni di)

FINANZIAMENTI SPECIALIZZATI - SLOTTING CRITERIA

CATEGORIE REGOLAMENTARI

DURATA RESIDUA

ESPOSIZIONI PER

CASSA

ESPOSIZIONI FUORI BILANCIO

FATTORE DI PONDERAZIONE

DEL RISCHIO

IMPORTO DELL'

ESPOSIZIONE

RWA

PERDITE ATTESE

(EL)

Categoria 1

Inferiore a 2,5 anni

220

51

50%

264

129

-

Pari o superiore a 2,5 anni

626

75

70%

690

480

3

Categoria 2

Inferiore a 2,5 anni

1.417

260

70%

1.618

1.118

7

Pari o superiore a 2,5 anni

1.320

228

90%

1.497

1.326

12

Categoria 3

Inferiore a 2,5 anni

413

45

115%

461

513

13

Pari o superiore a 2,5 anni

320

139

115%

452

495

13

Categoria 4

Inferiore a 2,5 anni

45

26

250%

54

122

4

Pari o superiore a 2,5 anni

44

-

250%

47

112

4

Categoria 5

Inferiore a 2,5 anni

120

12

0%

290

-

145

Pari o superiore a 2,5 anni

39

44

0%

104

-

52

Totale al 31.12.2020

Inferiore a 2,5 anni

2.216

393

2.687

1.882

169

Pari o superiore a 2,5 anni

2.349

486

2.790

2.413

83

Totale al 30.06.2020

Inferiore a 2,5 anni

2.339

377

2.809

2.041

183

Pari o superiore a 2,5 anni

2.328

633

2.790

2.375

80

STRUMENTI DI CAPITALE IN BASE AL METODO DELLA PONDERAZIONE SEMPLICE

CATEGORIE

ESPOSIZIONI PER

CASSA

ESPOSIZIONI FUORI BILANCIO

FATTORE DI PONDERAZIONE

DEL RISCHIO

IMPORTO DELL'

ESPOSIZIONE

RWA

REQUISITO DI

CAPITALE

Esposizioni in strumenti di private equity

36

5

190%

41

78

6

Esposizioni in strumenti di capitale negoziati in mercati

8

-

290%

8

22

2

Altre esposizioni in strumenti di capitale

552

15

370%

567

2.097

168

Totale al 31.12.2020

596

19

615

2.197

176

Totale al 30.06.2020

543

26

570

2.010

161

Nota:

La tabella sopra esposta è oggetto di riconduzione dei dati alle altre tabelle dell'Informativa come rappresentato nell'Allegato 3.

Requisiti di capitale

Riserva di capitale anticiclica

Di seguito si riporta l'informativa relativa alla "Riserva di capitale anticiclica", predisposta sulla base dei coefficienti applicabili al 31 dicembre 2020.

Ammontare della riserva di capitale anticiclica specifica dell'ente

(milioni di)

RIGA

DESCRIZIONE

COLONNA - 010

010

Totale ammontare esposizione al rischio

325.665

020

Coefficiente riserva di capitale anticiclica specifica dell'ente

0,042%

030

Requisito di riserva di capitale anticiclica specifica dell'ente

137

Nota:

La tabella sopra esposta è oggetto di riconduzione dei dati alle altre tabelle dell'Informativa come rappresentato nell'Allegato 3.

La tabella che segue riporta la distribuzione geografica delle esposizioni creditizie al 31 dicembre 2020, rilevanti ai fini del calcolo della riserva di capitale anticiclica ai sensi del Regolamento UE n. 1152/2014.

Informativa del Gruppo UniCredit | Pillar III

Requisiti di capitale

Distribuzione geografica delle esposizioni creditizie rilevanti ai fini del calcolo della riserva di capitale anticiclica

VALORE

DELL'ESPOSIZIONE

DELL'ESPOSIZIONE

PER IL METODO

RIPARTIZIONE PER PAESE

PER IL METODO SA

IRB

ABU DHABI

140

725

ALGERIA

0

103

ANGOLA

0

25

ARABIA SAUDITA

107

10

ARGENTINA

1

3

ARMENIA

0

5

AUSTRALIA

6

21

AUSTRIA

7.102

50.023

AZERBAIGIAN

0

168

BAHAMAS

70

2

BAHRAIN

1

5

BANGLADESH

0

98

BELGIO

129

1.297

BERMUDA

609

215

BIELORUSSIA

47

7

BOSNIA E ERZEGOVINA

2.280

3

BRASILE

12

106

BULGARIA

1.635

6.423

CANADA

92

310

CAYMAN ISOLE

51

16

CECA (REPUBBLICA)

1.703

12.807

CILE

2

8

CINA

786

55

CIPRO

52

499

COLOMBIA

1

30

CONGO

0

2

COREA DEL SUD (REPUBBLICA DI)

6

73

COSTA RICA

0

14

CROAZIA

7.852

239

CUBA

0

4

DANIMARCA

51

512

EGITTO

15

479

ESTONIA

175

20

ETIOPIA

113

0

FILIPPINE

1

8

FINLANDIA

17

867

FRANCIA

988

5.556

GEORGIA

4

4

ESPOSIZIONI CREDITIZIE GENERICHE

SOMMA DELLA

VALORE

POSIZIONE

DELL'ESPOSIZIONE

VALORE

LUNGA E CORTA

NEL PORTAFOGLIO

DEL

DI NEGOZIAZIONE

PORTAFOGLIO DI

PER I MODELLI

NEGOZIAZIONE

INTERNI

-

0

-

-

-

-

-

0

-

-

-

-

-

1

1

20

-

-

-

-

-

-

-

-

0

13

-

-

-

-

-

-

-

0

-

1

-

2

0

-

-

5

-

0

-

1

-

-

-

-

-

-

-

0

-

-

-

-

-

-

-

8

-

-

-

0

-

-

-

0

-

3

1

146

-

-

ESPOSIZIONI NEL PORTAFOGLIO DI

ESPOSIZIONI CREDITIZIE

NEGOZIAZIONE

RILEVANTI

POSIZIONI VERSO LA

DI CUI:

CARTOLARIZZAZIONE

ESPOSIZIONI

ESPOSIZIONI NEL

DI CUI: ESPOSIZIONI

NEL PORTAFOGLIO

CREDITIZIE

PORTAFOGLIO DI

VERSO LA

BANCARIO

GENERICHE

NEGOZIAZIONE

CARTOLARIZZAZIONE

TOTALE

-

22

0

-

22

-

16

-

-

16

-

2

-

-

2

-

3

0

-

3

-

0

-

-

0

-

1

-

-

1

3

1

0

0

2

429

1.282

2

4

1.288

-

2

-

-

2

-

1

-

-

1

-

1

-

-

1

-

14

-

-

14

-

62

1

-

63

-

21

-

-

21

-

2

-

-

2

-

129

-

-

129

-

6

0

-

6

2

368

0

0

368

-

13

0

-

13

-

7

0

-

7

-

589

1

-

590

-

1

-

-

1

-

65

0

-

65

-

15

-

-

15

-

4

-

-

4

-

0

-

-

0

-

1

0

-

1

-

0

-

-

0

-

439

-

-

439

-

0

-

-

0

-

18

0

-

18

-

23

-

-

23

-

10

0

-

10

-

0

-

-

0

-

0

-

-

0

-

24

0

-

24

431

194

12

4

210

-

1

-

-

1

31.12.2020

(milioni di)

REQUISITI DI FONDI PROPRI

DI CUI:

FATTORI DI

PONDERAZIONE

DEI REQUISITI DI

COEFFICIENTE

FONDI PROPRI

ANTICICLICO

0,10

0,000%

0,10

0,000%

0,00

0,000%

0,00

0,000%

0,00

0,000%

0,00

0,000%

0,00

0,000%

6,50

0,000%

0,00

0,000%

0,00

0,000%

0,00

0,000%

0,10

0,000%

0,30

0,000%

0,10

0,000%

0,00

0,000%

0,70

0,000%

0,00

0,000%

1,90

0,500%

0,10

0,000%

0,00

0,000%

3,00

0,500%

0,00

0,000%

0,30

0,000%

0,10

0,000%

0,00

0,000%

0,00

0,000%

0,00

0,000%

0,00

0,000%

2,20

0,000%

0,00

0,000%

0,10

0,000%

0,10

0,000%

0,10

0,000%

0,00

0,000%

0,00

0,000%

0,10

0,000%

1,10

0,000%

0,00

0,000%

Informativa del Gruppo UniCredit | Pillar III

Requisiti di capitale

segue: Distribuzione geografica delle esposizioni creditizie rilevanti ai fini del calcolo della riserva di capitale anticiclica

VALORE

DELL'ESPOSIZIONE

DELL'ESPOSIZIONE

PER IL METODO

RIPARTIZIONE PER PAESE

PER IL METODO SA

IRB

GERMANIA

5.874

118.665

GHANA

0

2

GIAPPONE

6

34

GIORDANIA

5

80

GRECIA

7

139

GUERNSEY C.I.

26

40

HONDURAS

6

0

HONG KONG

5

263

INDIA

6

70

INDONESIA

2

46

IRAN (REPUBBLICA ISLAMICA DI)

0

3

IRAQ

0

25

IRLANDA

487

897

ISRAELE

3

54

ITALIA

52.016

149.119

JERSEY C.I.

0

167

KAZAKISTAN

152

9

KENYA

0

5

KUWAIT

0

55

LETTONIA

284

22

LIBANO

0

7

LIBERIA

0

318

LIECHTENSTEIN

2

70

LITUANIA

419

28

LUSSEMBURGO

1.554

3.985

MACAO

-

1

MACEDONIA

1

1

MALAYSIA

1

37

MALTA

90

7

MAN ISOLA

0

143

MAROCCO

2

80

MARSHALL ISOLE

0

426

MAURITIUS ISOLE

0

62

MESSICO

41

406

MONTENEGRO

20

0

MOZAMBICO

22

5

NIGERIA

0

2

NORVEGIA

18

1.319

ESPOSIZIONI CREDITIZIE GENERICHE

SOMMA DELLA

VALORE

POSIZIONE

DELL'ESPOSIZIONE

VALORE

LUNGA E CORTA

NEL PORTAFOGLIO

DEL

DI NEGOZIAZIONE

PORTAFOGLIO DI

PER I MODELLI

NEGOZIAZIONE

INTERNI

40

383

-

-

-

0

-

-

-

0

0

-

-

-

-

0

-

0

-

-

-

-

-

-

1

3

-

0

13

280

-

-

-

0

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

0

-

-

3

6

2

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

16

-

-

-

-

-

-

-

33

ESPOSIZIONI NEL PORTAFOGLIO DI

ESPOSIZIONI CREDITIZIE

NEGOZIAZIONE

RILEVANTI

POSIZIONI VERSO LA

DI CUI:

CARTOLARIZZAZIONE

ESPOSIZIONI

ESPOSIZIONI NEL

DI CUI: ESPOSIZIONI

NEL PORTAFOGLIO

CREDITIZIE

PORTAFOGLIO DI

VERSO LA

BANCARIO

GENERICHE

NEGOZIAZIONE

CARTOLARIZZAZIONE

TOTALE

4.194

2.910

19

47

2.976

-

1

-

-

1

-

1

0

-

1

-

4

-

-

4

3

2

-

0

3

-

1

0

-

1

-

0

-

-

0

-

8

0

-

8

-

3

0

-

3

-

3

-

-

3

-

0

-

-

0

-

0

-

-

0

3.046

46

0

62

109

-

1

0

-

1

6.810

9.422

24

217

9.663

-

9

-

-

9

-

13

0

-

13

-

1

-

-

1

-

1

-

-

1

-

17

-

-

17

-

1

-

-

1

-

7

-

-

7

-

1

0

-

1

-

27

0

-

27

22

224

2

0

226

-

0

-

-

0

-

0

-

-

0

-

2

-

-

2

-

7

-

-

7

-

3

-

-

3

-

4

-

-

4

-

7

-

-

7

-

2

-

-

2

-

13

0

-

13

-

2

-

-

2

-

3

-

-

3

-

0

-

-

0

-

32

0

-

32

31.12.2020

(milioni di)

REQUISITI DI FONDI PROPRI

DI CUI:

FATTORI DI

PONDERAZIONE

DEI REQUISITI DI

COEFFICIENTE

FONDI PROPRI

ANTICICLICO

15,00

0,000%

0,00

0,000%

0,00

0,000%

0,00

0,000%

0,00

0,000%

0,00

0,000%

0,00

0,000%

0,00

1,000%

0,00

0,000%

0,00

0,000%

0,00

0,000%

0,00

0,000%

0,50

0,000%

0,00

0,000%

48,80

0,000%

0,00

0,000%

0,10

0,000%

0,00

0,000%

0,00

0,000%

0,10

0,000%

0,00

0,000%

0,00

0,000%

0,00

0,000%

0,10

0,000%

1,10

0,250%

0,00

0,000%

0,00

0,000%

0,00

0,000%

0,00

0,000%

0,00

0,000%

0,00

0,000%

0,00

0,000%

0,00

0,000%

0,10

0,000%

0,00

0,000%

0,00

0,000%

0,00

0,000%

0,20

1,000%

78 Informativa del Gruppo UniCredit al 31 dicembre 2020 · Pillar III

Informativa del Gruppo UniCredit | Pillar III

Requisiti di capitale

segue: Distribuzione geografica delle esposizioni creditizie rilevanti ai fini del calcolo della riserva di capitale anticiclica

VALORE

DELL'ESPOSIZIONE

DELL'ESPOSIZIONE

PER IL METODO

RIPARTIZIONE PER PAESE

PER IL METODO SA

IRB

OMAN

1

200

PAESI BASSI

602

5.906

PAKISTAN

0

16

PANAMA

423

36

PERU'

0

26

POLONIA

272

444

PORTOGALLO

11

532

PRINCIPATO DI MONACO

1

7

QATAR

3

514

REGNO UNITO

550

5.456

ROMANIA

3.727

3.232

RUSSIA (FEDERAZIONE DI)

5.871

6.437

RWANDA

2

-

SAN MARINO

2

17

SENEGAL

21

0

SERBIA

2.824

177

SINGAPORE

13

1.624

SLOVACCHIA

862

5.353

SLOVENIA

1.203

820

SPAGNA

380

4.373

SRI LANKA

0

30

ST.KITTS E NEVIS

0

3

STATI UNITI

1.193

8.306

SUDAFRICANA (REPUBBLICA)

15

240

SVEZIA

24

878

SVIZZERA

452

5.487

TAIWAN

5

24

THAILANDIA

1

34

TUNISIA

1

34

TURCHIA

602

1.375

UCRAINA

10

27

UNGHERIA

3.026

3.001

URUGUAY

1

40

UZBEKISTAN

0

29

VERGINI BRITANNICHE ISOLE

0

20

VIETNAM

0

122

Altri Stati

41

11

TOTALE

107.234

412.167

ESPOSIZIONI CREDITIZIE GENERICHE

SOMMA DELLA

VALORE

POSIZIONE

DELL'ESPOSIZIONE

VALORE

LUNGA E CORTA

NEL PORTAFOGLIO

DEL

DI NEGOZIAZIONE

PORTAFOGLIO DI

PER I MODELLI

NEGOZIAZIONE

INTERNI

-

-

-

34

-

-

-

-

-

0

-

6

-

4

-

-

-

-

-

54

-

0

-

465

-

-

-

-

-

-

-

-

-

0

-

2

-

-

4

60

-

-

-

-

6

113

-

1

0

5

0

108

-

-

-

-

-

-

-

450

-

-

0

-

-

-

-

-

-

-

-

-

0

0

72

2.223

ESPOSIZIONI NEL PORTAFOGLIO DI

ESPOSIZIONI CREDITIZIE

NEGOZIAZIONE

RILEVANTI

POSIZIONI VERSO LA

DI CUI:

CARTOLARIZZAZIONE

ESPOSIZIONI

ESPOSIZIONI NEL

DI CUI: ESPOSIZIONI

NEL PORTAFOGLIO

CREDITIZIE

PORTAFOGLIO DI

VERSO LA

BANCARIO

GENERICHE

NEGOZIAZIONE

CARTOLARIZZAZIONE

TOTALE

-

7

-

-

7

1.059

243

1

16

260

-

4

-

-

4

-

0

-

-

0

-

1

-

-

1

816

28

0

16

44

39

18

0

2

20

-

0

-

-

0

-

12

-

-

12

771

189

2

19

210

-

376

0

-

376

-

604

4

-

608

-

0

-

-

0

-

1

-

-

1

-

0

-

-

0

-

171

-

-

171

-

26

-

-

26

-

257

0

-

258

-

97

-

-

97

831

127

5

16

148

-

1

-

-

1

-

0

-

-

0

311

343

13

6

363

-

16

0

-

16

-

25

0

-

25

-

178

1

-

179

-

1

-

-

1

-

1

-

-

1

-

5

-

-

5

-

157

0

-

157

-

4

-

-

4

-

283

0

-

284

-

2

-

-

2

-

4

-

-

4

-

0

-

-

0

-

12

-

-

12

16

4

0

1

4

18.785

19.309

91

410

19.810

31.12.2020

(milioni di)

REQUISITI DI FONDI PROPRI

DI CUI:

FATTORI DI

PONDERAZIONE

DEI REQUISITI DI

COEFFICIENTE

FONDI PROPRI

ANTICICLICO

0,00

0,000%

1,30

0,000%

0,00

0,000%

0,00

0,000%

0,00

0,000%

0,20

0,000%

0,10

0,000%

0,00

0,000%

0,10

0,000%

1,10

0,000%

1,90

0,000%

3,10

0,000%

0,00

0,000%

0,00

0,000%

0,00

0,000%

0,90

0,000%

0,10

0,000%

1,30

1,000%

0,50

0,000%

0,70

0,000%

0,00

0,000%

0,00

0,000%

1,80

0,000%

0,10

0,000%

0,10

0,000%

0,90

0,000%

0,00

0,000%

0,00

0,000%

0,00

0,000%

0,80

0,000%

0,00

0,000%

1,40

0,000%

0,00

0,000%

0,00

0,000%

0,00

0,000%

0,10

0,000%

0,00

0,000%

0,10

0,000%

Requisiti di capitale

Segmentazione delle attività ponderate per il rischio

(milioni di)

IMPORTI PONDERATI

CATEGORIE

31.12.2020

31.12.2019(1)

Totale attività di rischio

325.665

378.718

A. Rischio di credito e di controparte

283.578

334.264

A.1 Commercial Banking Italy

74.479

87.290

A.2 Commercial Banking Germany

31.760

32.104

A.3 Commercial Banking Austria

18.934

20.568

A.4 CEE

49.458

60.996

A.5 CIB

69.199

69.422

A.6 Group Corporate Centre

33.062

53.830

A.7 Non Core

6.686

10.053

B. Rischio di mercato

11.217

11.490

B.1 Commercial Banking Italy

12

3

B.2 Commercial Banking Germany

110

26

B.3 Commercial Banking Austria

93

46

B.4 CEE

769

1.339

B.5 CIB

8.083

9.780

B.6 Group Corporate Centre

2.149

295

B.7 Non Core

0

0

C. Rischio operativo

30.871

32.965

C.1 Commercial Banking Italy

8.520

8.775

C.2 Commercial Banking Germany

3.667

4.040

C.3 Commercial Banking Austria

2.483

2.526

C.4 CEE

4.788

5.224

C.5 CIB

5.760

5.879

C.6 Group Corporate Centre

4.698

5.608

C.7 Non Core

955

913

Note:

1. I dati riferiti al 2019 sono stati ricostruiti, ove necessario, su base omogenea per tenere conto delle variazioni intervenute nei perimetri dei settori di attività e nella metodologia di calcolo. In particolare si segnala che i valori riferiti al sub-gruppo Koc Finansal Hizmetler AS sono stati riclassificati dalla CEE Division al Group Corporate Centre.

2. La tabella sopra è oggetto di riconduzione dei dati alle altre tabelle dell'Informativa come rappresentato nell'Allegato 3.

Requisiti di capitale

Variazioni annuali delle attività ponderate per il rischio - settori di attività

(milioni di)

AMMONTARI PONDERATI - MOVIMENTI DEL 2020

CATEGORIE

GROUP

CBK ITA

CBK GERM

CBK AUT

CIB

CEE

NON CORE

CENTRE(1)

Totale attività di rischio, saldo iniziale

378.718

96.067

36.171

23.141

85.081

67.560

10.966

59.733

Acquisizioni (+)/Cessioni (-)(2)

(18.647)

-

-

(9)

(43)

-

-

(18.595)

di cui:

- Rischio di credito e controparte

(18.399)

-

-

(9)

(39)

-

-

(18.351)

- Rischio di mercato

(244)

-

-

-

-

-

-

(244)

- Rischio operativo

(4)

-

-

(0)

(4)

-

-

-

A. Variazioni relative a rischio di

credito e di controparte

(32.287)

(12.810)

(345)

(1.626)

(183)

(11.538)

(3.367)

(2.417)

A.1 Variazione in termini di esposizione

(27.249)

(9.489)

(1.256)

(647)

(6.355)

(4.818)

(3.082)

(1.602)

A.2 Variazione nella qualità delle

esposizioni

6.974

(945)

1.252

220

5.637

487

3

321

A.3 Variazione dei modelli di rischio

(654)

-

-

-

-

(654)

-

-

A.4 Variazioni regolamentari

(5.079)

(1.885)

(676)

(1.016)

878

(3.091)

(6)

717

A.5 Effetto Tasso di Cambio

(4.268)

(38)

(62)

52

(706)

(2.786)

(3)

(725)

A.6 Altre variazioni

(2.011)

(453)

397

(235)

363

(676)

(278)

(1.128)

B. Variazioni relative a rischio di

mercato

(29)

9

84

46

(1.696)

(570)

0

2.098

B.1 Variazioni regolamentari

-

-

-

-

-

-

-

(0)

B.2 Evoluzione portafoglio

626

9

84

58

461

15

0

(0)

B.3 Altre variazioni

(655)

0

(0)

(11)

(2.157)

(585)

0

2.098

C. Variazioni relative a rischio

operativo

(2.090)

(255)

(373)

(43)

(115)

(436)

42

(910)

Totale attività di rischio, saldo finale

325.665

83.011

35.536

21.509

83.043

55.016

7.642

39.909

Note:

GROUP CORPORATE

1. COO Services, Corporate Centre Global Functions, elisioni e rettifiche di consolidamento non attribuite ai singoli settori di attività. Sono comprese anche le società del Gruppo in via di dismissione e, con riferimento ai dati relativi al 2019, il sub-gruppo Koc Finansal Hizmetler AS.

2.Acquisizioni (+)/Cessioni (-): Acquisizioni/Cessioni di controllate consolidate. Definizioni

A.1.Variazione in termini di esposizioni: impatto della variazione dell'esposizione allo stato di insolvenza sugli RWA

A.2.Variazione nella qualità delle esposizioni: impatto della probabilità di insolvenza / perdita in caso di insolvenza/esposizione all'insolvenza data dalla riclassifica dei clienti dovuta a ricalibrazioni e migrazioni A.3.Variazione dei modelli di rischio: impatto di implementazione e variazioni di metodologie e modelli

A.4.Variazioni regolamentari: impatto di regolamentazioni nuove/aggiornate e di pareri da parte dell'Autorità di Vigilanza A.5.Effetto Tasso di Cambio: impatto delle fluttuazioni del tasso di cambio

B.1.Variazioni regolamentari: impatto di regolamentazioni nuove/aggiornate e di pareri da parte dell'Autorità di Vigilanza B.2.Evoluzione portafoglio: variazioni dovute all'evoluzione delle attività e agli indicatori di mercato

La tabella sopra esposta è oggetto di riconduzione dei dati alle altre tabelle dell'Informativa come rappresentato nell'Allegato 3.

Requisiti di capitale

Rischio di credito

Rischio di credito

Esposizioni deteriorate e oggetto di misure di concessione

La presente sezione riporta i requisiti informativi richiesti dalle EBA "Guidelines on disclosure of non-performing and forborne exposures" (EBA/GL/2018/10) e EBA "Guidelines on reporting and disclosure of exposures subject to measures applied in response to the COVID19 crisis" (EBA/GL/2020/07), rappresentati in coerenza con le informazioni relative alla segnalazione consolidata FINREP al 31 dicembre 2020. Ai fini di una chiara identificazione delle stesse, ciascuna tabella riporta il riferimento alle rispettive EBA Guidelines.

Con riferimento alle tabelle predisposte in base alle EBA/GL/2018/10, la principale variazione rispetto agli ammontari pubblicati con riferimento al 31 dicembre 2019 è relativa al cambio del metodo di consolidamento di Yapi Ve Kredi Bankasi A.Ş (per ulteriori dettagli si rimanda al capitolo Ambito di applicazione).

Tabella 1 (EBA/GL/2018/10): Qualità creditizia delle esposizioni oggetto di misure di concessione

(milioni di)

9 10

Nota:

In coerenza con l'approccio adottato dal gruppo UniCredit, le esposizioni non performing sono uguali alle esposizioni defaulted e deteriorate.

ESPOSIZIONI

OGGETTO DI

OGGETTO DI

SU ESPOSIZIONI

MISURE DI

MISURE DI

OGGETTO DI

CONCESSIONE

CONCESSIONE

MISURE DI

NON

DI CUI IN STATO

NON

CONCESSIONE

DESCRIZIONE

DETERIORATE

DI DEFAULT

DI CUI IMPAIRED

DETERIORATE

DETERIORATE

Cassa presso banche centrali e altri depositi a vista

-

-

-

-

-

-

-

-

Strumenti di debito posseduti per la vendita

78

703

703

703

1

486

158

93

5.755

9.023

9.023

9.023

534

5.143

6.131

2.604

-

-

-

-

-

-

-

-

18

6

6

6

0

2

6

-

-

2

2

2

-

2

-

-

203

590

590

590

8

323

255

105

3.638

6.934

6.934

6.934

254

3.993

3.890

1.896

1.897

1.491

1.491

1.491

272

822

1.980

603

-

4

4

4

-

-

-

-

560

375

375

375

5

26

241

123

6.315

9.402

9.402

9.402

539

5.169

6.372

2.726

83

1 Prestiti e anticipazioni

c

d

e

f

g

hVALORE CONTABILE LORDO/IMPORTO NOMINALE DELLE ESPOSIZIONI OGGETTO DI

MISURE DI CONCESSIONERIDUZIONE DI VALORE ACCUMULATA, VARIAZIONI NEGATIVE ACCUMULATE DEL FAIR VALUE (VALORE EQUO) DOVUTE AL RISCHIO DI CREDITO E

ACCANTONAMENTI

ESPOSIZIONI OGGETTO DI MISURE DI CONCESSIONE

DETERIORATE

Banche centrali Amministrazioni pubbliche Enti creditizi

Altre società finanziarie Società non finanziarie Famiglie

8 Titoli di debito

Impegni all'erogazione di finanziamenti dati Totale

Rischio di credito

Disaggregazione per paese della controparte (società non finanziarie e famiglie)

(milioni di)

DESCRIZIONE

VALORE CONTABILE

LORDO/IMPORTO

NOMINALE DELLE ESPOSIZIONI OGGETTO

DI MISURE DI TOLLERANZA

Titoli di debito

4

Società non finanziarie

4

di cui:

- Lussemburgo

4

Prestiti e anticipazioni

13.961

Società non finanziarie

10.572

di cui: - Italia

4.684

- Germania

1.019

- Austria

756

- Russia

560

- Turchia

551

- Altri Paesi

3.002

Famiglie

3.389

di cui: - Italia

2.626

- Austria

383

- Croatia

85

- Russia

79

- Germania

53

- Altri Paesi

163

Nota:

Tabella predisposta in accordo con le "Guidance to banks on non-performing loans" emesse dalla BCE nel mese di marzo 2017.

Tabella 2 (EBA/GL/2018/10): Qualità delle misure di concessione

(milioni di)

DESCRIZIONE

VALORE CONTABILE LORDO

DELLE ESPOSIZIONI OGGETTO DI MISURE DI

  • 1 Prestiti e anticipazioni che sono stati oggetto di misure di concessione più di due volte

  • 2 Prestiti e anticipazioni oggetto di misure di concessione deteriorati che non hanno soddisfatto i criteri per l'uscita dalla categoria «deteriorati»

CONCESSIONE 2.188 2.348

Rischio di credito

Tabella 3 (EBA/GL/2018/10): Qualità creditizia delle esposizioni deteriorate e non deteriorate per giorni di scaduto

DESCRIZIONE

Cassa presso banche centrali e

altri depositi a vista

Strumenti di debito posseduti per la

vendita

1 Prestiti e anticipazioni

10

Banche centrali

11

Amministrazioni pubbliche

12

Enti creditizi

13

Altre società finanziarie

14

Società non finanziarie

(milioni di)

j

k

l

SCADUTE O

SCADUTE

CHE NON

SCADUTE

SCADUTE

SCADUTE

SCADUTE

DA > 30

SONO

DA > 90

DA > 180

DA > 1

SCADUTE

SCADUTE

DI CUI IN

DA <= 30

GIORNI <=

SCADUTE DA

GIORNI <=

GIORNI <= 1

ANNO <= 2

DA > 2 ANNI

DA > 5 ANNI

SCADUTE

STATO DI

GIORNI

90 GIORNI

<= 90 GIORNI

180 GIORNI

ANNO

ANNI

<= 5 ANNI

<= 7 ANNI

DA > 7 ANNI

DEFAULT

167.791

167.791

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

1.059

1.043

15

827

283

5

272

79

123

38

27

827

483.647

481.782

1.864

21.395

10.204

811

1.446

1.967

2.874

1.478

2.615

21.395

2

Banche centrali

6.395

6.395

0

-

-

-

-

-

-

-

-

-

3

Amministrazioni pubbliche

23.882

23.649

233

488

393

50

3

1

17

1

24

488

4

Enti creditizi

30.521

30.518

2

7

6

-

-

-

0

0

0

7

5

Altre società finanziarie

68.936

68.914

23

1.382

892

24

70

20

120

72

184

1.382

6

Società non finanziarie

229.884

229.223

660

15.008

7.646

518

746

1.117

1.989

1.162

1.830

15.008

7

di cui PMI

74.896

74.689

207

7.402

3.089

142

409

722

1.159

649

1.233

7.402

8

Famiglie

124.029

123.083

946

4.510

1.267

219

628

829

747

243

577

4.510

145.062

145.062

-

135

134

-

-

1

-

-

0

135

4

4

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

108.853

108.853

-

5

5

-

-

-

-

-

-

5

19.865

19.865

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

11.897

11.897

-

125

124

-

-

1

-

-

-

125

4.443

4.443

-

6

6

-

-

-

-

-

0

6

a

b

c

VALORE CONTABILE LORDO/IMPORTO NOMINALEd

e

f

g

h

iESPOSIZIONI NON DETERIORATE

ESPOSIZIONI DETERIORATE

9 Titoli di debito

22 Totale

339.912

4.088

4.088

16

Banche centrali

1.032

17

Amministrazioni pubbliche

8.879

138

138

18

Enti creditizi

25.671

10

10

19

Altre società finanziarie

59.525

122

122

20

Società non finanziarie

227.970

3.762

3.762

21

Famiglie

16.835

56

56

25.618

15 Esposizioni fuori bilancio

Note:

La tabella sopra esposta:

  • non include il portafoglio "Held for Trading";

    968.621

    626.844

    1.864

    25.618

  • è oggetto di riconduzione dei dati alle altre tabelle dell'Informativa come rappresentato nell'Allegato 3.

10.338

811

1.446

1.968

2.874

1.478

2.615

Rischio di credito

Tabella 4 (EBA/GL/2018/10): Esposizioni non deteriorate e deteriorate e relativi accantonamenti

(milioni di)

1

anticipazioni

2

Banche centrali

Amministrazioni

3

pubbliche

4

Enti creditizi

Altre società

5

finanziarie

Società non

6

finanziarie

7

di cui PMI

8

Famiglie

9

Titoli di debito

10

Banche centrali

Amministrazioni

11

pubbliche

12

Enti creditizi

Altre società

13

finanziarie

Società non

14

finanziarie

Esposizioni fuori

15

bilancio

16

Banche centrali

Amministrazioni

17

pubbliche

18

Enti creditizi

Altre società

19

finanziarie

Società non

20

finanziarie

21

Famiglie

22

Totale

Note:

DI CUI:

DI CUI:

STADIO

STADIO

DESCRIZIONE

1

2

Cassa presso

banche centrali e

altri depositi a vista

167.791

167.602

189

-

Strumenti di debito

posseduti per la

vendita

1.059

944

115

827

Prestiti e

483.647

399.485

84.162

21.395

6.395

6.394

1

-

23.882

21.907

1.975

488

30.521

29.769

752

7

68.936

64.338

4.598

1.382

229.884

171.179

58.705

15.008

74.896

47.944

26.952

7.402

124.029

105.898

18.131

4.510

145.062

143.806

1.256

135

4

4

-

-

108.853

108.307

546

5

19.865

19.747

118

-

11.897

11.564

333

125

4.443

4.184

259

6

339.912

192.553

28.079

4.088

1.032

73

-

-

8.879

6.624

1.277

138

25.671

9.801

621

10

59.525

33.294

2.509

122

227.970

134.452

20.345

3.762

16.835

8.309

3.327

56

968.621

735.844

113.497

25.618

DI CUI:

DI CUI:

DI CUI:

DI CUI:

DI CUI:

DI CUI:

STADIO

STADIO

STADIO

STADIO

STADIO

STADIO

2

3

1

2

2

3

-

5

4

1

-

0

-

827

7

4

3

559

0

559

21.395

4.150

1.177

2.973

12.824

0

12.824

-

(0)

(0)

-

-

0

-

488

79

62

17

42

0

42

7

8

7

1

7

0

7

1.382

221

70

151

760

0

760

15.008

1.935

491

1.445

9.244

0

9.244

7.402

902

197

706

4.943

0

4.943

4.510

1.906

547

1.359

2.771

0

2.771

135

102

70

32

61

0

61

-

-

-

-

-

0

-

5

43

31

12

5

0

5

-

5

3

2

-

0

-

125

41

34

7

55

0

55

6

13

2

11

2

0

2

2.612

378

175

182

1.011

0

907

-

0

0

-

-

0

-

138

4

4

0

0

0

0

-

5

4

1

-

0

-

85

51

25

24

49

0

45

2.367

286

128

139

956

0

857

21

31

15

16

5

0

5

24.142

4.630

1.422

3.187

13.896

0

13.792

j

La tabella sopra esposta:

  • non include il portafoglio "Held for Trading";

  • è oggetto di riconduzione dei dati alle altre tabelle dell'Informativa come rappresentato nell'Allegato 3.

RIDUZIONE DI VALORE ACCUMULATA, VARIAZIONI NEGATIVE ACCUMULATE DEL FAIR VALUE (VALORE EQUO) DOVUTE AL RISCHIO DI

CREDITO E ACCONTONAMENTIk

l

m

CANCELLAZIONI

ESPOSIZIONI

SU

PARZIALI

NON

ESPOSIZIONI

ACCUMULATE

DETERIORATE

DETERIORATE

-

-

-

127

650

128

2.008

282.503

5.585

-

4.402

-

3

5.416

415

-

20.832

-

42

43.384

188

1.721

116.452

3.693

747

55.107

1.773

242

92.016

1.289

-

127

-

-

-

-

-

-

-

-

6

-

-

63,357

-

-

58

-

-

58.079

820

0

-

-

0

1.011

134

0

1.786

-

0

23.106

11

0

30.573

661

0

1.604

14

2007,953

340.709

6.405

n

o

ESPOSIZIONI DETERIORATE -

RIDUZIONE DI VALORE ACCUMULATA, VARIAZIONI NEGATIVE ACCUMULATE DEL FAIR VALUE (VALORE EQUO) DOVUTE AL RISCHIO DI CREDITO

E ACCANTONAMENTI

Rischio di credito

Tabella 5 (EBA/GL/2018/10): Qualità delle esposizioni deteriorate per area geografica

a

b

cVALORE CONTABILE LORDO/IMPORTO NOMINALEd

DI CUI DETERIORATEDESCRIZIONE

  • 1 Esposizioni in bilancio

    21.530

    836.796

    21.530

    804.892

  • 2 Italia

    341.165

    11.878

    11.878

    334.144

  • 3 Germania

    165.884

    2.153

    2.153

    149.668

  • 4 Austria

    86.029

    1.789

    1.789

  • 5 Spagna

    24.497

    19

    19

  • 6 Francia

    19.592

    14

    14

  • 7 Altri Paesi

    199.629 344.000

    5.678 4.088

    5.678

    195.256

  • 8 Esposizioni fuori bilancio

    4.088

  • 9 Italia

    128.492

    2.327

    2.327

  • 10 Germania

    81.970

    627

    627

  • 11 Austria

    28.686

    405

    405

  • 12 Stati Uniti

    14.455

    24

    24

  • 13 Francia

    12.899

    3

    3

  • 14 Altri Paesi

    77.497 1.180.796

    702 25.618

    702

  • 15 Totale

25.618

804.892

Note:

  • In coerenza con l'approccio adottato dal gruppo UniCredit, le esposizioni non performing sono uguali alle esposizioni defaulted e deteriorate.

  • La tabella sopra esposta:

    - include il portafoglio "Held for Trading";

    - è oggetto di riconduzione dei dati alle altre tabelle dell'Informativa come rappresentato nell'Allegato 3.

e

f

(milioni di)

gVARIAZIONI NEGATIVE ACCUMULATE DEL FAIR VALUE (VALORE EQUO) DOVUTE AL RISCHIO DI CREDITO SU ESPOSIZIONI DETERIORATE

84.458

24.078

17.287

17.006

10.357

1.200

1.260

4.138

28

24

136 100 11 - - - 25 1.388

421

371

198

19

5

374

17.006

1.388

136

Rischio di credito

Tabella 6 (EBA/GL/2018/10): Qualità creditizia dei prestiti e delle anticipazioni per settore

(milioni di)

3.886

275

275

2.435

103

103

60.161

3.641

3.641

10.360

194

194

2.173

124

124

16.190

2.240

2.240

37.213

2.079

2.079

15.511

976

976

5.227

551

551

10 Informazione e comunicazione

8.046

244

244

11 Attività finanziarie e assicurative

1.232

92

92

12 Attività immobiliari

42.843

1.950

1.950

13 Attività professionali, scientifiche e tecniche

14.666

473

473

14 Attività amministrative e di servizi di supporto

5.917

729

729

15 Amministrazione pubblica e difesa, assicurazione sociale obbligatoria

603

0

0

16 Istruzione

387

6

6

17 Attività dei servizi sanitari e di assistenza sociale

3.809

112

112

18 Arte, spettacoli e tempo libero

1.394

105

105

19 Altri servizi

12.839

1.114

1.114

20 Totale

244.892

15.008

15.008

Note:

a

d

e

f

VALORE CONTABILE LORDO

VARIAZIONI

NEGATIVE

DI CUI DETERIORATE

ACCUMULATE DEL

FAIR VALUE

(VALORE EQUO)

DI CUI PRESTITI E

DOVUTE AL

ANTICIPAZIONI

RISCHIO DI

SOGGETTI A

RIDUZIONE DI

CREDITO SU

DI CUI IN STATO DI

RIDUZIONE DI

VALORE

ESPOSIZIONI

DEFAULT

VALORE

ACCUMULATA

DETERIORATE

275

237

-

84

68

18

3.634

2.799

4

194

179

-

124

94

-

2.204

1.679

27

2.074

1.722

2

976

765

-

551

424

-

243

188

1

92

64

-

1.912

1.336

28

470

359

1

729

317

-

0

0

-

6

6

-

112

94

-

105

84

-

1.114

682

-

14.901

11.099

81

b

c

Agricoltura, silvicoltura e pesca Attività estrattive

Attività manifatturiere

Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata Fornitura di acqua

Costruzioni

Commercio all'ingrosso e al dettaglio Trasporto e magazzinaggio

Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione

  • In coerenza con l'approccio adottato dal gruppo UniCredit, le esposizioni non performing sono uguali alle esposizioni defaulted e deteriorate.

  • La tabella sopra esposta:

    - non include il portafoglio "Held for Trading";

    - è oggetto di riconduzione dei dati alle altre tabelle dell'Informativa come rappresentato nell'Allegato 3.

Rischio di credito

Tabella 7 (EBA/GL/2018/10): Valutazione delle garanzie reali - prestiti e anticipazioni

1.478

1 Valore contabile lordo

505.042

483.647

1.864

21.395

10.204

di cui: garantiti di cui: garantiti da beni immobili

258.622

244.691

1.120

175.217

166.904

779

13.931

6.979

8.313

4.488

di cui: - strumenti con un rapporto prestito/valore superiore al 60% e inferiore

  • o pari all'80%

40.722

39.544

- strumenti con un rapporto prestito/valore superiore all'80 % e inferiore o pari al 100 %

36.248

34.903

- strumenti con un rapporto prestito/valore superiore al 100 %

29.773

25.751

Rettifiche di valore cumulate per le attività garantite

1.178

730 448

1.345

757 588

4.022

1.818 2.204

10.254

2.545

178

7.709

2.776

8 Garanzie reali

0

0

9 10 11 12

di cui: valore limitato al valore dell'esposizione

235.169

231.206

794

3.964

2.470

di cui: immobili di cui: valore superiore al limite di cui: immobili

149.263 146.756 129.525

145.778 137.526 120.934

666 4.418 1.584

3.485 9.231 8.591

2.102 5.352 4.950

Nota:

  • 13 Garanzie finanziarie ricevute

  • 14 Cancellazioni parziali cumulate

52.919 2.008

51.297 0

309 0

1.622 2.008

1.252 156

La tabella sopra esposta è oggetto di riconduzione dei dati alle altre tabelle dell'Informativa come rappresentato nell'Allegato 3.

11.191

811

1.446

6.951

517

867

3.825

323

558

4.932

246

506

0

1.493

195

293

1.383 3.879 3.641

175 369 325

265 673 637

370 1.852

15 0

47 1

Tabella 8 (EBA/GL/2018/10): Variazioni della consistenza dei prestiti e delle anticipazioni deteriorati

DESCRIZIONE

  • 1 Consistenza iniziale dei prestiti e delle anticipazioni deteriorati

  • 2 Afflussi verso portafogli deteriorati

  • 3 Deflussi da portafogli deteriorati

4

Deflusso verso un portafoglio non deteriorato

5

Deflusso dovuto a rimborso parziale o totale del prestito

6

Deflusso dovuto alla liquidazione di garanzie reali

(430)

(334)

7

Deflusso dovuto all'acquisizione del possesso di garanzie reali

(350)

(105)

8

Deflusso dovuto alla vendita di strumenti

(2.687)

(697)

9

Deflusso dovuto al trasferimento del rischio

-

-

10

Deflusso dovuto a cancellazione

11

Deflusso dovuto ad altre situazioni

12

Deflusso dovuto alla riclassificazione come posseduto per la vendita

Note:

13 Consistenza finale dei prestiti e delle anticipazioni deteriorati

  • La riga 1 fa riferimento agli ammontati al 31 dicembre 2019.

  • La tabella sopra esposta è oggetto di riconduzione dei dati alle altre tabelle dell'Informativa come rappresentato nell'Allegato 3.

1.967

1.179

647

736

a

336

315 538 523

81 7

93

176

91

164

340

1.076

337

955

58

51

192

1.224

(milioni di)

b

116 428

(milioni di)

2.874

2.615

1.781

842

1.765

953

458

888

1.240

690

1.515

401

373 882 865

25.65610.134

(14.395)(1.115)

(1.741)

(2.066)

(2.720)(3.285)21.395

Rischio di credito

Tabella 9 (EBA/GL/2018/10): Garanzie reali ottenute acquisendone il possesso e mediante procedimenti esecutivi

(milioni di)

a

b

DESCRIZIONE

1 Immobili, impianti e macchinari

2 Diversi da immobili, impianti e macchinari

DELLA RILEVAZIONE

VARIAZIONI NEGATIVE

INIZIALE

ACCUMULATE

1

(1)

1.469

(270)

3

Immobili residenziali

13

(3)

4

Immobili non residenziali

823

(100)

5

Beni mobili (autoveicoli, natanti ecc.)

26

(7)

6

Strumenti rappresentativi di capitale e di debito

608

(160)

7

Altro

0

(0)

1.470

(270)

8 Totale

Tabella 10 (EBA/GL/2018/10): Garanzie reali ottenute acquisendone il possesso e mediante procedimenti esecutivi - dettaglio per anzianità

Garanzie reali ottenute

  • 1 acquisendone il possesso classificate come immobili, impianti e macchinari

    Garanzie reali ottenute acquisendone il

  • 2 possesso diverse da quelle classificate come immobili, impianti e macchinari

Immobili residenziali

a

bRIDUZIONE DEL SALDO DEL DEBITOc

d

TOTALE DELLE GARANZIE REALI OTTENUTE ACQUISENDONE IL POSSESSOe

fPIGNORATO DA <=2 ANNIg

h

(milioni di)

i

j

k

lPIGNORATO >2 ANNI <=5 ANNI

PIGNORATO >5 ANNI

DI CUI ATTIVITÀ NON CORRENTI E GRUPPI IN DISMISSIONE CLASSIFICATI COME POSSEDUTI PER LA VENDITA

VALORE CONTABILE

LORDOVARIAZIONI

NEGATIVE ACCUMULATEVALORE AL MOMENTO

DELLA RILEVAZIONE

INIZIALEVARIAZIONI

NEGATIVE ACCUMULATEVALORE AL MOMENTO

DELLA

VARIAZIONI

DELLA

VARIAZIONI

DELLA

VARIAZIONI

DELLA

VARIAZIONI

RILEVAZIONE

NEGATIVE

RILEVAZIONE

NEGATIVE

RILEVAZIONE

NEGATIVE

RILEVAZIONE

NEGATIVE

INIZIALE

ACCUMULATE

INIZIALE

ACCUMULATE

INIZIALE

ACCUMULATE

INIZIALE

ACCUMULATE

VALORE AL MOMENTOVALORE AL MOMENTOVALORE AL MOMENTO

1

1

1

1

4.072

(2.474)

1.469

(270)

1.011

(18)

270

(57)

151

(180)

37

(16)

12

(4)

13

(3)

3

(0)

6

(1)

3

(1)

-

-Immobili non residenziali Beni mobili (autoveicoli, natanti ecc.)

1.727

(874)

823

(100)

476

(3)

249

(50)

60

(31)

37

(16)

31

(16)

26

(7)

10

(2)

10

(5)

6

(1)

-

-

Strumenti rappresentativi di capitale e di debito

2.301

(1.580)

608

(160)

522

(13)

4

-

82

(147)

-

-

Altro

-

-

0

(0)

-

-

-

-

-

-

0

(0)

8 Totale

4.073

(2.473)

1.470

(269)

1.011

(18)

270

(57)

151

(180)

37

(16)

Rischio di credito

Tabella 1 (EBA/GL/2020/07) - Informazioni su prestiti ed anticipazioni oggetto di moratoria legislativa e non legislativa

a

  • 1 Prestiti e anticipazioni oggetto di moratoria

  • 2 di cui: Famiglie di cui: crediti garantiti da beni immobiliresidenziali a titolo di garanzia reale

4 di cui: Società non finanziarie

bESPOSIZIONI NON DETERIORATE

22.882 5.970

22.132 5.865

4.251

4.207

15.911

15.283

c

d

VALORE CONTABILE LORDO

13.119 2.020

989

10.286

12.751 2.123

1.482

10.518

e

(milioni di)

f

gESPOSIZIONI DETERIORATE

749 105

515 63

44

30

628

452

di cui: Piccole e medie imprese di cui: Crediti garantiti da beni immobili non residenziali a titolo di garanzia reale

12.147

8.321

11.713

7.919

9.124

8.368

5.019

5.647

434

402

357

457 88

39

353

199

337

152

Segue: Tabella 1 - (EBA/GL/2020/07) Informazioni su prestiti ed anticipazioni oggetto di moratoria legislativa e non legislativa

(milioni di)

h

i

j

k

l

m

n

oRIDUZIONE DI VALORE ACCUMULATA

VALORE CONTABILE

LORDO

1 2

Prestiti e anticipazioni oggetto di moratoria di cui: Famiglie di cui: crediti garantiti da beni immobili residenziali a titolo di garanzia reale di cui: Società non finanziarie

ESPOSIZIONI NON DETERIORATE

ESPOSIZIONI DETERIORATE

1.046 305

3 4 5

di cui: Piccole e medie imprese di cui: Crediti garantiti da beni immobili non residenziali a titolo di garanzia reale

161 714 519

477

Tabella 2 (EBA/GL/2020/07) - Breakdown per Maturity residua dei prestiti ed anticipazioni oggetto di moratoria legislativa e non legislativa

a

Prestiti e anticipazioni per i quali moratoria è

  • 1 stata offerta

    Prestiti e anticipazioni oggetto di moratoria

  • 2 (granted)

    4

  • 3 di cui: Famiglie di cui: crediti garantiti da beni immobiliresidenziali a titolo di garanzia reale

5 di cui: Società non finanziarie

686 251

401 72

636 237

361 54

243 29

234 45

499 44

140 418 319

44 315 256

133 386 297

22 296 200

289

219

15 213 163

18 177 99

13 455 354

271

188

154

85

298

(milioni di)

b

c

d

e

f

g

h

iVALORE CONTABILE LORDO

MATURITY RESIDUA DELLA MORATORIA

<= 3 MESI > 3 MESI <= 6 MESI > 6 MESI <= 9 MESI

> 9 MESI <= 12

MESI

> 1 ANNO

406 389

35.975

34.262 10.069

23.811 5.248

11.380 4.099

18.133 3.027

3.302 2.390

1.001 181

322 293

124 79

7.142

3.195

2.891

1.755

2.020

142

276

58

22.786

18.225

6.875

14.882

792

162

29

45

di cui: Piccole e medie imprese di cui: Crediti garantiti da beni immobili non residenziali a titolo di garanzia reale

15.623

13.899

3.476

11.969

149

22

3

4

11.706

9.500

3.385

7.677

536

66

27

15

Rischio di credito

Tabella 3 (EBA/GL/2020/07) - Informazioni su nuovi prestiti e anticipazioni originati a seguito degli schemi di garanzie pubbliche introdotte per rispondere alla crisi COVID-19

(milioni di)

a

b

DI CUI: ESPOSIZIONI OGGETTO DI MISURE DI

c

CONCESSIONEGARANZIA PUBBLICA

RICEVUTAdAFFLUSSI NELLE

ESPOSIZIONI DETERIORATE

Nuovi Prestiti e anticipazioni originati

  • 1 soggetti a garanzia pubblica ricevuta

  • 2 di cui: Famiglie di cui: crediti garantiti da beni immobili

16.280

103

14.487

1.274

52 2

3

residenziali a titolo di garanzia reale

0

  • 4 di cui: Società non finanziarie

14.833

94

di cui: Piccole e medie imprese

13.098

9.564

di cui: Crediti garantiti da beni immobili non residenziali a titolo di garanzia reale

111

- 42 17 -

Rischio di credito

EU CRB-B - Valore totale e medio delle esposizioni nette

(milioni di)

DESCRIZIONE

a

b

VALORE NETTO DELLE ESPOSIZIONI AL TERMINE

DEL PERIODO

ESPOSIZIONI NETTE MEDIE

NEL PERIODO

1

Amministrazioni centrali o banche centrali

23.517

25.457

2

Enti

36.628

44.907

3

Imprese

429.628

435.731

4

- di cui: finanziamenti specializzati

24.514

24.818

5

- di cui: PMI

74.601

74.303

6

Al dettaglio

137.552

136.500

7

Garantite da beni immobili

88.182

88.373

8

- PMI

5.258

5.352

9

- non PMI

82.925

83.021

10

Rotative qualificate

8.282

5.547

11

Altre al dettaglio

41.087

42.579

12

- PMI

26.559

25.350

13

- non PMI

14.528

17.229

14

Strumenti di capitale

722

2.115

15

Totale con metodo IRB

628.047

644.709

16

Amministrazioni centrali o banche centrali

250.247

182.008

17

Amministrazioni regionali o autorità locali

26.590

26.141

18

Organismi del settore pubblico

12.470

13.130

19

Banche multilaterali di sviluppo

1.239

1.164

20

Organizzazioni internazionali

2.069

2.350

21

Enti

4.540

28.833

22

Imprese

59.417

68.529

23

- di cui: PMI

12.217

13.429

24

Al dettaglio

31.822

32.742

25

- di cui: PMI

6.779

6.545

26

Garantite da ipoteche sui beni immobili

9.152

9.462

27

- di cui: PMI

3.011

3.111

28

Esposizioni in stato di default

2.805

2.890

29

Posizioni associate a un rischio particolarmente elevato

1.793

2.012

30

Obbligazioni garantite

262

290

31

Crediti verso enti e imprese con una valutazione del merito di credito a breve termine

1.572

10.274

32

Organismi di investimento collettivo

6

21

33

Strumenti di capitale

7.152

25.295

34

Altre esposizioni

17.076

16.812

35

Totale con metodo standardizzato

428.212

421.955

36

Totale al 31.12.2020

1.056.259

1.066.664

37

Totale al 31.12.2019

984.320

1.022.498

Nota:

La tabella sopra esposta è oggetto di riconduzione dei dati alle altre tabelle dell'Informativa come rappresentato nell'Allegato 3.

Rischio di credito

EU CRB-C - Ripartizione geografica delle esposizioni

(milioni di)

DESCRIZIONE

a

b

c

d

e

f

g

VALORE NETTO

EUROPA

DI CUI: AUSTRIA

DI CUI: ITALIA

DI CUI: GERMANIA

DI CUI: REPUBBLICA

CECA

DI CUI: SPAGNA

DI CUI: FRANCIA

1

Amministrazioni centrali o banche centrali

2.634

-215

3

798

-

-

2

Enti

25.237

3.031

4.854

2.411

405

536

5.571

3

Imprese

379.393

41.399

145.003

112.523

11.218

5.435

12.427

4

Al dettaglio

137.281

22.774

69.447

37.224

3.744

7

30

5

Strumenti di capitale

673

69

229

95

-

-1

6

Totale con metodo IRB

545.217

67.274

219.747

152.255

16.165

5.978

18.029

7

Amministrazioni centrali o banche centrali

246.186

33.334

132.870

38.022

739

15.807

1.845

8

Amministrazioni regionali o autorità locali

26.503

4.335

3.300

18.107

1

5

-

9

Organismi del settore pubblico

12.436

1.768

2.298

6.068

0

577

370

10

Banche multilaterali di sviluppo

-

-

-

-

-

-

-

11

Organizzazioni internazionali

-

-

-

-

-

-

-

12

Enti

4.097

12

2.301

492

0

9

60

13

Imprese

42.930

4.464

19.409

3.969

997

101

494

14

Al dettaglio

28.219

721

17.159

782

782

5

7

15

Garantite da ipoteche sui beni immobili

7.721

420

3.263

121

36

1

2

16

Esposizioni in stato di default

2.367

100

1.462

84

15

0

4

17

Posizioni associate a un rischio particolarmente elevato

1.707

3

1.485

10

-

-5

18

Obbligazioni garantite

262

1

-10

-250

-

19

Crediti verso enti e imprese con una valutazione del merito di credito a breve termine

1.050

12

556

252

0

1

70

20

Organismi di investimento collettivo

6

1

-

-

-

-

-

21

Strumenti di capitale

7.015

21

6.487

174

17

-0

22

Altre esposizioni

16.702

668

12.051

2.652

67

0

1

23

Totale con metodo Standardizzato

397.202

45.863

202.640

70.743

2.654

16.756

2.859

24

Totale al 31.12.2020

942.419

113.137

422.387

222.998

18.819

22.734

20.888

25

Totale al 31.12.2019

819.773

92.830

355.862

192.661

18.890

24.695

16.390

Rischio di credito

segue: EU CRB-C - Ripartizione geografica delle esposizioni

(milioni di)

DESCRIZIONE

h

i

j

k

l

m

n

VALORE NETTO

DI CUI: CROAZIA

DI CUI: REGNO UNITO

DI CUI: ROMANIA

DI CUI: BULGARIA

DI CUI: UNGHERIA

DI CUI: ALTRI PAESI EUROPEI

AMERICA

1

Amministrazioni centrali o banche centrali

0

-624

78

0

916

5.477

2

Enti

9

3.548

101

68

647

4.056

1.676

3

Imprese

294

7.812

5.194

5.286

4.835

27.966

17.276

4

Al dettaglio

3

55

2

1.897

3

2.095

54

5

Strumenti di capitale

-2

1

2

1

274

39

6

Totale con metodo IRB

306

11.417

5.922

7.332

5.487

35.307

24.523

7

Amministrazioni centrali o banche centrali

6.997

411

2.481

5.108

3.729

4.844

135

8

Amministrazioni regionali o autorità locali

265

-72

40

162

215

0

9

Organismi del settore pubblico

1.183

0

-

1

25

145

3

10

Banche multilaterali di sviluppo

-

-

-

-

-

-

-

11

Organizzazioni internazionali

-

-

-

-

-

-

-

12

Enti

20

126

229

0

29

819

195

13

Imprese

2.707

716

1.137

679

2.018

6.238

3.286

14

Al dettaglio

4.134

13

1.522

884

555

1.657

17

15

Garantite da ipoteche sui beni immobili

1.876

6

1.187

7

600

202

10

16

Esposizioni in stato di default

293

16

101

133

38

120

59

17

Posizioni associate a un rischio particolarmente elevato

22

43

18

4

9

107

39

18

Obbligazioni garantite

-

-

-

-

-

-

-

19

Crediti verso enti e imprese con una valutazione del merito di credito a breve termine

3

121

0

-

0

36

237

20

Organismi di investimento collettivo

5

-

-

-

-

-

-

21

Strumenti di capitale

13

3

0

0

0

300

123

22

Altre esposizioni

650

4

44

61

79

426

3

23

Totale con metodo Standardizzato

18.166

1.459

6.792

6.918

7.243

15.108

4.107

24

Totale al 31.12.2020

18.472

12.875

12.714

14.250

12.730

50.415

28.630

25

Totale al 31.12.2019

17.958

13.534

12.543

11.462

12.198

50.750

32.935

Rischio di credito

segue: EU CRB-C - Ripartizione geografica delle esposizioni

(milioni di)

DESCRIZIONE

o

p

q

r

s

t

u

VALORE NETTO

DI CUI: STATI UNITI D'AMERICA

ASIA

DI CUI: TURCHIA

RESTO

DEL MONDO

DI CUI: RUSSIA

DI CUI: SVIZZERA

TOTALE

1

Amministrazioni centrali o banche centrali

5.155

13.982

288

1.425

-4

23.517

2

Enti

1.403

6.539

980

3.176

-2.685

36.628

3

Imprese

15.354

8.581

1.375

24.377

10.348

8.584

429.628

4

Al dettaglio

41

50

1

167

7

132

137.552

5

Strumenti di capitale

29

0

0

10

1

5

722

6

Totale con metodo IRB

21.982

29.151

2.644

29.155

10.356

11.410

628.047

7

Amministrazioni centrali o banche centrali

127

254

0

3.672

1.432

-250.247

8

Amministrazioni regionali o autorità locali

0

-

-87

-

-26.590

9

Organismi del settore pubblico

3

5

5

26

-

-12.470

10

Banche multilaterali di sviluppo

-

-

-1.239

-

-1.239

11

Organizzazioni internazionali

-

-

-2.069

-

-2.069

12

Enti

188

29

4

218

200

8

4.540

13

Imprese

1.526

1.886

393

11.315

7.470

343

59.417

14

Al dettaglio

9

18

2

3.567

1.287

19

31.822

15

Garantite da ipoteche sui beni immobili

7

8

0

1.412

552

14

9.152

16

Esposizioni in stato di default

24

186

182

194

105

15

2.805

17

Posizioni associate a un rischio particolarmente elevato

10

0

0

47

-0

1.793

18

Obbligazioni garantite

-

-

-

-

-

-262

19

Crediti verso enti e imprese con una valutazione del merito di credito a breve termine

182

4

0

281

148

120

1.572

20

Organismi di investimento collettivo

-

-

-

-

-

-

6

21

Strumenti di capitale

123

-

-13

0

5

7.152

22

Altre esposizioni

3

4

0

366

26

0

17.076

23

Totale con metodo Standardizzato

2.201

2.395

586

24.508

11.218

525

428.212

24

Totale al 31.12.2020

24.184

31.547

3.231

53.664

21.575

11.935

1.056.259

25

Totale al 31.12.2019

27.818

67.460

37.458

64.152

28.480

14.959

984.320

Nota:

La tabella sopra esposta è oggetto di riconduzione dei dati alle altre tabelle dell'Informativa come rappresentato nell'Allegato 3.

La principale variazione rispetto agli ammontari pubblicati con riferimento al 31 dicembre 2019 per la Turchia, è relativa al cambio del metodo di consolidamento di Yapi Ve Kredi Bankasi A.Ş (per ulteriori dettagli si rimanda al capitolo Ambito di applicazione).

Rischio di credito

EU CRB-D - Concentrazione delle esposizioni per settore o tipologia di controparte

(milioni di)

a

b

c

d

e

f

g

h

i

j

k

l

m

n

VALORE NETTO

DESCRIZIONE

ATTIVITÀ MANIFATTURIERA

FORNITURA DI

ENERGIA

ELETTRICA, GAS, VAPORE

ED ARIA CONDIZIONATA

COSTRUZIONI

COMMERCIO ALL'INGRESSO

E AL DETTAGLIO; RIPARAZIONE

DI AUTOVEICOLI E MOTOCICLI

TRASPORTO E MAGAZZINAGGIO

SERVIZI INFORMAZIONE

E

COMUNICAZIONE

ATTIVITÀ FINANZIARIE E ASSICURATIVE

ATTIVITÀ IMMOBILIARI

ATTIVITÀ PROFESSIONALI, SCIENTIFICHE E

TECNICHE

AMMINISTRAZIONE

PUBBLICA E

DIFESA, SICUREZZA

SOCIALE OBBLIGATORIA

ALTRE ATTIVITÀ

DI SERVIZI

CONVIVENZE COME DATORI DIPERSONALE

DOMESTICO; PRODUZIONE DI BENI E SERVIZI INDIFFERENZIATI

PROPRIO DA

FAMIGLIE E CONVIVENZE

ATTIVITÀ DI FAMIGLIE E CONVIVENZE COME DATORI DI

LAVORO PER PERSONALE DOMESTICO; PRODUZIONE DI BENI E SERVIZI INDIFFERENZIATI

PER USO PROPRIO DA

PARTE DI FAMIGLIE E CONVIVENZE

ALTRO

TOTALE

1

Amministrazioni centrali o banche centrali

-

-

-

-

-

-5.774

-

-

17.601

-

-142

23.517

2

Enti

-

21

-

-

4

-35.492

147

62

782

9

-112

36.628

3

Imprese

126.369

19.194

31.129

54.518

16.553

18.009

49.642

40.959

29.772

278

1.268

176

41.761

429.628

4

Al dettaglio

7.830

128

3.474

8.929

1.269

1.218

734

1.769

3.753

4

630

98.481

9.334

137.552

5

Strumenti di capitale

0

0

0

0

-

15

620

21

58

-5

-4

722

6

Totale con metodo IRB

134.199

19.343

34.603

63.447

17.825

19.242

92.260

42.896

33.646

18.664

1.912

98.658

51.353

628.047

7

Amministrazioni centrali o banche centrali

-

-

-

-

5

0

151.062

-

0

99.049

0

101

29

250.247

8

Amministrazioni regionali o autorità locali

-

-

-

0

18

-

0

4

2

26.506

56

0

4

26.590

9

Organismi del settore pubblico

0

27

10

1

1.095

72

6.246

133

8

3.643

186

0

1.050

12.470

10

Banche multilaterali di sviluppo

-

-

-

-

-

-

971

-

-

--

-269

1.239

11

Organizzazioni internazionali

-

-

-

-

-

-

561

-

-

576

-

-931

2.069

12

Enti

-

-

-

-

-

-4.531

-

-

-2

0

7

4.540

13

Imprese

11.921

1.985

1.853

6.902

2.339

1.442

12.973

3.639

916

174

1.207

3.948

10.118

59.417

14

Al dettaglio

1.289

54

654

1.375

605

123

58

456

805

5

190

24.720

1.489

31.822

15

Garantite da ipoteche sui beni immobili

1.207

36

87

1.218

159

75

130

775

297

10

171

4.298

688

9.152

16

Esposizioni in stato di default

381

39

179

237

147

36

76

452

42

13

44

529

630

2.805

17

Posizioni associate a un rischio particolarmente elevato

13

50

167

1

0

1

1.030

18

95

-5

1

411

1.793

18

Obbligazioni garantite

-

-

-

-

-

-

262

-

-

--

--262

19

Crediti verso enti e imprese con una valutazione del merito di credito a breve termine

261

3

3

94

10

5

1.161

-

0

--

27

8

1.572

20

Organismi di investimento collettivo

-

-

-

-

-

-

6

-

-

--

--

6

21

Strumenti di capitale

1

37

47

435

12

9

6.001

39

15

-110

5

442

7.152

22

Altre esposizioni

9

2

3

6

12

1

2.329

2

2

54

15

47

14.595

17.076

23

Totale con metodo standardizzato

15.083

2.232

3.002

10.269

4.403

1.763

187.396

5.517

2.182

130.029

1.987

33.677

30.673

428.212

24

Totale al 31.12.2020

149.282

21.574

37.605

73.716

22.228

21.005

279.656

48.413

35.828

148.693

3.898

132.335

82.026

1.056.259

25

Totale al 31.12.2019

151.762

23.584

40.494

78.190

23.361

20.771

183.780

48.965

31.930

145.887

9.901

137.249

88.446

984.320

Nota:

La tabella sopra esposta è oggetto di riconduzione dei dati alle altre tabelle dell'Informativa come rappresentato nell'Allegato 3.

La principale variazione rispetto agli ammontari pubblicati con riferimento al 31 dicembre 2019 per le "Attività finanziarie e assicurative" è principalmente dovuta a UniCredit S.p.A. e UniCredit Bank AG.

Detto incremento è dovuto all'investimento della liquidità attraverso depositi overnight presso Banca d'Italia e Bundesbank, in aggiunta a quanto mantenuto sul conto della Riserva Obbligatoria, per effetto della gestione di una eccedenza netta di provvista rilevata sia (i) nell'ambito dell'attività commerciale con la clientela, sia (ii) nell'ambito dell'attività sull'interbancario.

Rischio di credito

EU CRB-E - Scadenza delle esposizioni

(milioni di)

DESCRIZIONE

a

b

c

d

e

f

VALORE NETTO DELL'ESPOSIZIONE

A VISTA

<= 1 ANNO

> 1 ANNO <= 5

ANNI

> 5 ANNI

NESSUNA DURATA STABILITA

TOTALE

1

Amministrazioni centrali o banche centrali

4.757

836

12.851

3.433

9

21.885

2

Enti

3.755

9.440

7.660

3.125

267

24.247

3

Imprese

14.385

44.661

80.152

59.154

53

198.405

4

Al dettaglio

5.297

2.976

10.163

95.329

1

113.766

5

Strumenti di capitale

-

-

-

450

250

700

6

Totale con metodo IRB

28.193

57.913

110.826

161.490

580

359.002

7

Amministrazioni centrali o banche centrali

90.407

77.815

52.310

25.248

2.682

248.463

8

Amministrazioni regionali o autorità locali

401

3.838

10.182

8.072

45

22.538

9

Organismi del settore pubblico

324

2.059

5.395

3.438

30

11.246

10

Banche multilaterali di sviluppo

-

16

991

169

-

1.176

11

Organizzazioni internazionali

-

25

1.240

803

-

2.069

12

Enti

278

1.218

1.266

194

14

2.970

13

Imprese

2.395

13.636

8.758

8.951

1.613

35.353

14

Al dettaglio

1.357

2.937

8.981

12.119

1

25.395

15

Garantite da ipoteche sui beni immobili

26

202

1.160

7.625

-

9.013

16

Esposizioni in stato di default

1.155

231

460

724

0

2.570

17

Posizioni associate a un rischio particolarmente elevato

20

143

194

288

764

1.409

18

Obbligazioni garantite

-

-

192

69

-

262

19

Crediti verso enti e imprese con una valutazione del merito di credito a breve termine

983

438

-

1

8

1.430

20

Organismi di investimento collettivo

5

-

-

-

1

6

21

Strumenti di capitale

-

-

-

219

6.909

7.128

22

Altre esposizioni

2.767

1.174

25

358

12.752

17.076

23

Totale con metodo standardizzato

100.119

103.732

91.156

68.276

24.819

388.102

24

Totale al 31.12.2020

128.313

161.645

201.983

229.766

25.398

747.105

25

Totale al 31.12.2019

89.075

114.242

197.960

242.466

26.811

670.554

Nota:

La tabella sopra esposta è oggetto di riconduzione dei dati alle altre tabelle dell'Informativa come rappresentato nell'Allegato 3.

La principale variazione rispetto agli ammontari pubblicati con riferimento al 31 dicembre 2019 per la colonna "A vista" e "<=1 Anno" è principalmente dovuta a UniCredit S.p.A. e UniCredit Bank AG.

Detto incremento è dovuto all'investimento della liquidità attraverso depositi overnight presso Banca d'Italia e Bundesbank, in aggiunta a quanto mantenuto sul conto della Riserva Obbligatoria, per effetto della gestione di una eccedenza netta di provvista rilevata sia (i) nell'ambito dell'attività commerciale con la clientela, sia (ii) nell'ambito dell'attività sull'interbancario.

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UniCredit S.p.A. published this content on 24 March 2021 and is solely responsible for the information contained therein. Distributed by Public, unedited and unaltered, on 24 March 2021 10:44:19 UTC.