MILANO (MF-NW)--Due giorni dopo la pubblicazione dei risultati dei nove mesi, chiusi con 6,7 mld di utili, e la revisione al rialzo della guidance, l'assemblea di Unicredit in sede ordinaria ha dato il via libera al piano di acquisto di azioni proprie da 2,5 mld e in sede straordinaria ha approvato l'annullamento successivo delle azioni derivanti dal buyback e il cambio di governance dal sistema tradizionale a quello monistico, che prevede che la gestione dell'azienda sia demandata a un organo unitario - il cda - al cui interno è designato un apposito comitato di controllo formato da membri dello stesso board. All'assemblea, in entrambe le versioni, sono state apportate 1.232.045.932 azioni, pari al 69,03% del capitale ordinario. In particolare tra i principali soci istituzionali hanno presenziato con un

loro rappresentante BlackRock (6,439%) e Allianz (3,901%), che così

confermano la propria quota di partecipazione.

PADOAN (PRES), ANTICIPIAMO PARTE DEL PIANO

Il buyback è stato approvato con il voto favorevole del 99,45% del capitale presente. "La banca sta dimostrando una costante capacitá di

generare organicamente capitale che si coniuga con performance,

finanziarie e non, superiori agli obiettivi prefissati. Ciò ci consente,

dopo aver ottenuto l'autorizzazione dell'Autoritá di Vigilanza, di

anticipare una parte del piano 2023 di riacquisto di azioni proprie", ha esordito il presidente Pier Carlo Padoan dopo avere sottolineato "lo

straordinario impegno profuso nella realizzazione del piano strategico,

Unicredit Unlocked, grazie all'azione molto efficace del nostro

management team e in generale dei dipendenti tutti: il piano è stato

sfidante, ciononostante la banca ha conseguito e continua a conseguire

risultati in crescita, anche in un contesto finanziario competitivo e

complesso quale quello che stiamo vivendo". Per questo, ha aggiunto Padoan, "sono fermamente convinto che Unicredit potrà ottenere ancora molti successi. La trasformazione della banca non è ancora terminata e stiamo già guardando al futuro e alla prossima fase di crescita che sarà

certamente affrontata avendo di fronte una serie di sfide uniche,

soprattutto in un mondo in cui la sostenibilità, sia in termini di

risultati finanziari che di responsabilità ambientale e sociale, è

fondamentale".

IL DETTAGLIO DEL BUYBACK

Nel dettaglio il buyback, autorizzato ieri dalla Bce, ha le seguenti caratteristiche:

1) il numero massimo di azioni Unicredit acquistabile corrisponderà a

un esborso massimo di 2,5 miliardi e, comunque, non dovrá essere

superiore a 160 milioni di azioni Unicredit, circa il 9% delle azioni in

circolazione alla data odierna;

2) l'autorizzazione scadrà alla data più prossima tra quella in cui si

terrà l'assemblea chiamata ad approvare il bilancio 2023 e il 30 giugno 2024;

3) con riferimento ai prezzi minimi e massimi di ciascun acquisto, il

prezzo non dovrà differire al ribasso o al rialzo di oltre il 10% dal

prezzo ufficiale della Borsa di Milano nel giorno di contrattazione

precedente;

4) le operazioni di acquisto saranno effettuate utilizzando quota

parte delle riserve disponibili e nello specifico della riserva statutaria;

5) l'annullamento delle azioni proprie eventualmente acquistate non

comporterà una riduzione del capitale sociale in quanto le azioni

Unicredit sono prive di valore nominale. L'annullamento avverrà mediante

riduzione del numero delle azioni esistenti, con conseguente aumento del

valore contabile implicito. L'articolo 5 dello Statuto sarà modificato di

conseguenza;

6) l'esecuzione della tranche del buyback avrà luogo mediante un

intermediario incaricato da Unicredit.

ORCEL (AD), CET1 AL 16,33% DOPO RIACQUISTO

L'ad dell'istituto, Andrea Orcel, ha rimarcato gli elevati livelli

di capitale, con un Cet1 ratio fully loaded pari al 17,19% e "una

generazione organica di capitale ai vertici della categoria alla fine del terzo trimestre, sostenuta da una performance finanziaria costantemente elevata, da una ottima qualità degli attivi e da un costo del rischio strutturalmente basso. Anche al netto della tranche da 2,5 miliardi di euro di buyback", ha continuato il manager,, "il Cet1 ratio fully loaded

pro-forma si attesta al 16,33% al terzo trimestre 2023, mantenendosi molto al di sopra dei requisiti regolamentari e manageriali. Tutto questo ha permesso di confermare o incrementare le guidance finanziarie per il 2023 e mette la societá nella posizione ottimale per affrontare eventuali

incertezze macroeconomiche, consentendo di anticipare una parte della

distribuzione di 6,5 miliardi complessivi agli azionisti prevista per il 2023. Il positivo completamento dei programmi di distribuzione agli azionisti relativi al 2021 e al 2022, insieme all'intenzione di lanciare una tranche del programma di acquisto di azioni proprie 2023, rappresentano un ulteriore passo verso la completa realizzazione della nostra strategia Unicredit Unlocked e delle nostre ambizioni finanziarie, generando forti rendimenti e creazione di valore per gli azionisti", ha concluso Orcel.

GOVERNANCE PIU' EFFICIENTE

Per quanto riguarda la parte straordinaria dell'assemblea, i soci hanno dato via libera anche al passaggio della governance dal modello tradizionale a quello monistico con il voto favorevole del 99,7% del capitale presente. "Unicredit ha adottato il modello tradizionale sin dalla sua costituzione e tale modello si è rivelato nel tempo efficiente; tuttavia il modello monistico risulta oggi preferibile alla luce dell'attuale contesto economico e regolamentare. Inoltre, il modello monistico rende maggiormente efficace la governance interna tramite l'incorporazione dell'organo di controllo all'interno dello stesso cda. Di conseguenza, con il nuovo assetto, il consiglio potrà beneficiare delle valutazioni svolte dall'organo di controllo, i cui membri saranno al contempo amministratori, al fine di perseguire in modo ancor piú efficace la sana e prudente gestione della banca", aveva spiegato Padoan prima del voto.

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MF NEWSWIRES (redazione@mfnewswires.it)

2715:16 ott 2023


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October 27, 2023 09:17 ET (13:17 GMT)