I rappresentanti del principale investitore di Telecom Italia, Vivendi, diranno al Ministro dell'Economia italiano che rimangono scettici riguardo al piano sponsorizzato dal Governo di vendere la rete elettrica dell'azienda di telecomunicazioni, hanno detto fonti familiari con la questione.

Telecom Italia (TIM) ha avviato colloqui esclusivi con KKR per vendere NetCo, un'impresa che comprende la rete di accesso fisso nazionale del gruppo e l'unità di cavi sottomarini Sparkle.

L'accordo con KKR, che valuta NetCo circa 23 miliardi di euro (24,2 miliardi di dollari) includendo il debito e alcune voci variabili, è un elemento chiave della strategia dell'Amministratore Delegato di TIM Pietro Labriola per rinnovare l'ex monopolio nazionale, fortemente indebitato.

L'amministratore delegato di Vivendi Arnaud de Puyfontaine e il presidente della società Yannick Bollore si preparano a ribadire le loro preoccupazioni sull'accordo quando incontreranno il Ministro dell'Economia italiano Giancarlo Giorgetti a Roma giovedì, hanno detto le fonti.

La vendita è stata di fatto avallata dall'amministrazione di destra di Giorgia Meloni, che ha autorizzato il Tesoro a partecipare all'offerta del fondo per la dorsale di telecomunicazioni, un asset ritenuto di interesse strategico nazionale.

Con la sua quota di voto del 24%, Vivendi potrebbe mettere i bastoni tra le ruote in qualsiasi assemblea degli azionisti di TIM per votare l'accordo o successivamente sfidarlo in tribunale.

In particolare, Vivendi esprimerà le sue preoccupazioni sulla sostenibilità della restante attività di servizi di TIM secondo i termini della vendita della rete, mentre anche la valutazione rimane un ostacolo, secondo le fonti.

Il gruppo francese, che ha lasciato il consiglio di amministrazione di TIM a gennaio dopo un ciclo di colloqui infruttuosi con il Governo sul futuro di TIM, ha previsto un prezzo di 31 miliardi di euro per sostenere la vendita della rete, hanno detto in precedenza le fonti. Vivendi, che ha investito per la prima volta in TIM nel 2015, è stata ripetutamente costretta a svalutare il valore della sua partecipazione e affronta una perdita teorica del 75% sul suo investimento iniziale di 4 miliardi di euro. (1 dollaro = 0,9517 euro) (Servizio di Elvira Pollina - Redazione di Keith Weir)