MILANO (MF-DJ)--Webuild guarda a piccole acquisizioni e al Ponte sullo stretto di Messina, forte di conti 2020 solidi e di un outlook 2021 positivo.

La società di costruzioni non solo è pronta a costruire la prima vera linea di alta velocità con treno proiettile degli Usa, secondo quanto ha annunciato l'ad, Pietro Salini, nel corso della conference call a seguito della diffusione dei conti 2020 del gruppo, ma ha il progetto del Ponte sullo stretto di Messina nel portafoglio "e siamo pronti a partire subito e a creare nuova occupazione nel Sud per ottimizzare il collegamento delle linee ad alta velocità da Napoli fino alla Sicilia", ha previsto il ceo, rimarcando come sia "necessario rafforzare gli investimenti in infrastrutture con spesa pubblica per avviare la ripresa del Paese e soprattutto l'occupazione". Inoltre, ha rimarcato Salini, "è molto difficile immaginare l'alta velocitá da Napoli a Palermo che si ferma sullo Stretto per far passare i passeggeri con la nave per poi riprenderli, direi che è non ha senso".

Webuild si impegna a ridurre l'impatto delle emissioni di carbone del 35% il prossimo anno rispetto al 2017. L'obiettivo è quello di "accelerare la climate transition. Inoltre, circa 90% dei progetti di Webuild sono volti a raggiungere i target dei Sustainability Development Goals. "L'89% dei nostri ricavi", ha spiegato Salini, "proviene da progetti finalizzati a sviluppo sostenibile". I progetti in corso di realizzazione dal gruppo genereranno benefici per 87 milioni di persone nel mondo, in termini di migliore accesso a infrastrutture idriche, energetiche, di mobilità e di pubblica utilità, con una riduzione annua delle emissioni di gas serra pari a oltre 19 milioni di tonnellate.

La società ha anche assicurato il suo impegno alla riduzione del gap di genere tra uomini e donne e si è impegnata a raggiungere entro il 2023 "il 20% delle donne in ruoli chiave". Nonostante il Covid-19, "tutte le nostre attività con poche eccezioni sono operative, nel rispetto di protocolli locali e delle più rigide misure di sicurezza per dipendenti diretti e indiretti", ha osservato ancora Salini, confidente nel dire che "siamo "on track" per raggiungere i risultati 2023 che ci siamo prefissati".

Mentre sul fronte M&A, il managing director, Massimo Ferrari, ha sottolineato che "guardiamo a nuove piccole acquisizioni nei mercati di interesse per il 2021 e guardiamo a business adiacenti". I mezzi freschi per farlo non mancano al gruppo. Alla fine del 2020, ha precisato Ferrari, "abbiamo registrato 2,5 miliardi di euro in cash a livello di gruppo, 1,2 miliardi a livello corporate".

Webuild ha superato i target annuali. I conti 2020, anno che ha visto a inizio novembre l'acquisizione del controllo di Astaldi, il portafoglio ordini è risultato pari a 41,7 miliardi, di cui 33,3 miliardi di construction backlog e 8,1 miliardi di concessioni e operation & maintenance. L'89% del backlog construction del gruppo è relativo a progetti legati all'avanzamento degli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) delle Nazioni Unite e il 63% relativo a progetti focalizzati sulla riduzione di emissioni di carbonio.

La società ha anche rimarcato la considerevole posizione di liquidità, pari a 2,5 miliardi (1 miliardo a dicembre 2019), di cui 1,2 miliardi detenuti a livello corporate, il patrimonio netto in forte crescita: 2,1 miliardi (1,5 miliardi a dicembre 2019) nonostante le operazioni di svalutazione di alcuni asset volti a migliorare la qualità dell'attivo (tra cui la svalutazione della totale esposizione in Venezuela) e il fatto che siano stati collocati con successo bond per 1 miliardo di euro e gestite anticipatamente le principali scadenze finanziarie del gruppo fino al primo semestre 2022 e allungata la vita media ad oltre quattro anni.

fch

(END) Dow Jones Newswires

March 22, 2021 06:03 ET (10:03 GMT)