Tuttavia, l'utile adjusted di 1,26 dollari per azione ha superato le stime degli analisti di 1,11 dollari, secondo i dati Lseg, grazie a una crescita di quasi il 5% dei ricavi delle attività bancarie.

Gli scambi premarket sul titolo sono nervosi e dopo un iniziale calo le azioni sono in rialzo dell'1,4%.

Il margine di interesse della banca (Nii) - la differenza tra ciò che guadagna sui prestiti e ciò che paga per i depositi - è sceso dell'8% a 12,23 miliardi di dollari.

Il Nii è stato penalizzato tra l'altro dall'aumento dei tassi d'interesse sui costi di finanziamento, compreso l'impatto dello spostamento dei clienti verso prodotti di deposito a più alto rendimento, ha detto la banca.

Gli impieghi medi sono scesi di 20,6 miliardi di dollari, pari al 2%, rispetto all'anno precedente, con cali nella maggior parte delle categorie di prestiti.

La banca ha ribadito che il Nii potrebbe scendere dal 7% al 9% quest'anno.

(Tradotto da Camilla Borri, editing Sabina Suzzi)