BRUXELLES (awp/ats/ans) - Arriva l'euro digitale. Sarà la Banca centrale europea a deciderne l'adozione effettiva, e ci vorranno ancora anni perché sia realtà, ma la Commissione europea ha preparato il quadro giuridico necessario.

La nuova moneta unica digitale, emessa da Francoforte, affiancherà l'euro in contanti e non lo sostituirà. E oltre alla possibilità di scelta sarà garantito che possa sempre avvenire lo scambio tra digitale e contante.

"Siamo solo all'inizio di questa nuova ed entusiasmante sfida", hanno segnalato Fabio Panetta, membro dell'esecutivo Bce (neo designato governatore Bankitalia) e Valdis Dombrovskis, vice presidente dell'esecutivo comunitario, in un intervento sul Corriere della Sera. Il sistema monetario dell'eurozona "deve prepararsi a un futuro digitale". Che sia in contanti o digitale "un euro resterà sempre un euro", ha garantito Dombrovskis.

La Commissione ha anche previsto misure per rafforzare il corso legale del contante in tutta l'eurozona, considerato il continuo calo dei bancomat sul territorio (da 420mila nel 2016 a 370mila nel 2022) e dei pagamenti in contanti (da 72% pre-pandemia al 59%). Un monitoraggio sarà affidato agli Stati, anche per valutare interventi in caso di minacce alla circolazione del contante.

L'idea è "rassicurare il pubblico che intendiamo proteggere i contanti e che un euro digitale, se emesso dalla Bce, lo integrerà e non sostituirà il contante", ha detto il Commissario Ue all'Economia Paolo Gentiloni. La riservatezza dei dati sarà quella dei pagamenti già esistenti, e anche più elevata offline (dovrà essere possibile pagare con l'euro digitale anche senza connessione internet). "Questo non è un progetto del Grande Fratello", ha sottolineato la Commissaria ai servizi finanziari Mairead McGuinnes.

L'eurozona non sarebbe comunque la prima a passare al digitale: già cento banche centrali hanno avviato il lavoro dopo la sfida posta al sistema dalle criptovalute. Nell'Ue la Svezia valuta la corona elettronica. Ed extra Ue, il Regno Unito la sterlina digitale. Sono in corso riflessioni negli Stati Uniti. Mentre la Cina ha già emesso lo yuan digitale. "Non possiamo immaginare in un futuro digitale la moneta dominata soltanto da privati, da criptovalute e l'assenza di un ruolo per gli Stati, per la sovranità monetaria", ha segnalato Gentiloni.

Dopo un'indagine di due anni, a ottobre la Bce completerà la propria analisi su caratteristiche tecniche e modalità di distribuzione e deciderà quindi se avviare la fase di preparazione dell'euro digitale. Perché sia realtà ci vorranno comunque anni, difficilmente sarà prima del 2028.