VIENNA (Reuters) - La Banca centrale europea potrebbe iniziare a ridurre i tassi di interesse a giugno, con l'inflazione che potrebbe scendere più rapidamente del previsto, ma non dovrebbe anticipare troppo la sua controparte statunitense perché questo diminuirebbe l'efficacia dell'allentamento.

L'inflazione nell'area dell'euro è crollata nell'ultimo anno e la crescita economica è in stallo, il che sposta il dibattito su quanto velocemente e fino a che punto la Bce debba muoversi per invertire una serie record di rialzi dei tassi.

"Aprile non è nel mio radar", ha dichiarato Holzmann in un'intervista a Reuters. "A giugno avremo maggiori informazioni".

"Se i dati lo permetteranno, verrà presa una decisione", ha detto. "Non ho obiezioni di principio a un allentamento a giugno, ma vorrei prima vedere i dati e voglio rimanere data-dependent".

Ma ha avvertito che se la Federal Reserve non taglierà i tassi a giugno, la reazione del mercato alla divergenza di politiche monetarie annullerà gran parte dei benefici di un taglio della Bce, per cui la banca centrale dovrebbe essere cauta nel procedere da sola.

"Se a giugno i dati mostreranno un contesto fortemente favorevole a un taglio, una settimana prima che la Fed prenda la sua decisione, è molto probabile che lo faremo, sperando che la Fed arrivi", ha detto Holzmann durante l'intervista nel suo ufficio a Vienna. "Se non dovesse arrivare, l'impatto economico della nostra mossa potrebbe ridursi".

(Versione italiana Antonella Cinelli, editing Gianluca Semeraro)