I rendimenti obbligazionari dell'Eurozona sono scesi martedì per attestarsi un po' al di sotto dei massimi di tre settimane del giorno precedente, con l'attenzione rivolta ai dati sull'inflazione degli Stati Uniti e alla riunione della Banca Centrale Europea prevista nel corso della settimana.

Il rendimento a 10 anni della Germania è sceso di 5 punti base al 2,39%. Il benchmark della zona euro ha toccato un massimo di tre settimane al 2,457% lunedì, ma è stato scambiato in un range abbastanza stretto da metà febbraio, in quanto i trader attendono di diventare più fiduciosi sul fatto che il rallentamento dell'inflazione permetterà alle banche centrali di tagliare i tassi di interesse nei prossimi mesi.

La Banca Centrale Europea si riunisce giovedì. Qualsiasi cambiamento dei tassi in questa riunione sarebbe una grande sorpresa. L'attenzione si concentrerà piuttosto sul modo in cui il Presidente Christine Lagarde presenterà il pensiero dei responsabili della fissazione dei tassi sulle mosse future.

I prezzi di mercato riflettono circa il 90% di possibilità che la Banca Centrale Europea tagli i tassi di 25 punti base durante la riunione di giugno. Tre tagli di questo tipo sono attualmente pienamente prezzati per il 2024.

"La BCE si rallegrerà del fatto che l'inflazione principale sia scesa al 2,4%. L'inflazione di base è ora (sotto) il 3%, la più bassa da qualche tempo a questa parte. Credo che siano piuttosto intenzionati a tagliare i tassi entro giugno", ha dichiarato Guy Miller, chief market strategist di Zurich Insurance Group.

"Sarà interessante capire cosa accadrà mercoledì, quando avremo i numeri dell'IPC negli Stati Uniti, perché l'inflazione tende ad avere una dinamica globale", ha aggiunto.

Numeri sorprendentemente forti negli Stati Uniti, in combinazione con l'aumento dei prezzi del petrolio, potrebbero far riflettere la BCE.

Un'inflazione elevata negli Stati Uniti potrebbe anche far slittare le aspettative per il primo taglio dei tassi della Federal Reserve a luglio. I prezzi attualmente riflettono circa il 50% di possibilità che la Fed si muova a giugno, secondo lo strumento Fedwatch del CME.

Le aspettative del mercato che la BCE possa tagliare i tassi di interesse prima della Fed hanno fatto sì che il divario tra i rendimenti tedeschi e statunitensi a 10 anni si ampliasse. Attualmente è vicino al suo massimo dall'inizio di novembre 2023, a circa 200 punti base.

Il rendimento del Tesoro statunitense a 10 anni di riferimento ha raggiunto il 4,464% lunedì, il massimo da novembre. Martedì è sceso di 3 punti base al 4,39%.

Il rendimento a 10 anni dell'Italia, il benchmark per la periferia della zona euro, è sceso di 6 bps al 3,74%, lasciando lo spread attentamente osservato tra i rendimenti tedeschi e italiani a 10 anni a 133 bps.