Uno sguardo alla giornata in corso sui mercati europei e globali da parte di Tom Westbrook.

I metalli brillanti sono in piena ascesa. I prezzi dell'oro, dell'argento, del rame, dello zinco e dell'alluminio hanno iniziato il trimestre con un'impennata grazie ai segnali che indicano che il fondo è stato toccato per la produzione globale.

I guizzi di vita della produzione statunitense e cinese sono stati seguiti questa settimana da un'inaspettata ripresa dell'edilizia tedesca, e gli investitori sembrano osare sognare anche una stagione al sole per le azioni europee, che si trovano vicino ai massimi storici.

Dall'inizio di marzo, l'indice EuroSTOXX è salito del 2,3%, il DAX tedesco del 3,2%, il FTSE del 3,4% e l'IBEX spagnolo dell'8,4%. Il Nasdaq è rimasto piatto e il Nikkei ha perso l'1%.

L'oro ha raggiunto un record lunedì e il bitcoin era in agguato vicino a una pietra miliare simile.

Ci sono ragioni per essere dubbiosi. Il sondaggio sui prestiti bancari europei di martedì potrebbe mostrare una visione meno rosea sulle prospettive del continente.

Ci sono le guerre ad est, in Ucraina e nel Levante, e le aspettative di riduzione dei tassi d'interesse negli Stati Uniti sono in calo. Ma anche qui sta il problema: nessuno parla o si aspetta un aumento dei tassi, mentre l'attenzione si concentra sul perché e sul quando dei tagli.

Ed è qui che entra in gioco la Banca Centrale Europea giovedì, per dare un'idea della sua funzione di reazione. La scorsa settimana il Presidente della Federal Reserve Jerome Powell ha ribadito la sua dipendenza dai dati, ma ha detto che le recenti sorprese al rialzo non faranno deragliare i tagli.

I mercati si aspettano che il Presidente della BCE, Christine Lagarde, faccia un'offerta per un taglio a giugno, ma la resistenza dell'euro ultimamente indica che potrebbero esserci dei nervi a fior di pelle per una sorpresa da falco, come quella fornita dalla banca centrale filippina lunedì scorso.

L'euro si è mantenuto in un range stretto per circa un anno e si trova più o meno a metà di questo range, appena sopra 1,08 dollari. I bund tedeschi hanno ceduto questa settimana, ma i mercati obbligazionari rimangono posizionati per un abbassamento dei tassi quest'anno.

Gli scambi nella sessione asiatica sono stati modesti in vista del test sull'inflazione degli Stati Uniti di mercoledì. I futures del greggio Brent si sono mantenuti sopra i 90 dollari al barile. Lo yen ha vacillato sull'orlo del livello di 152 per dollaro, che ha reso i trader timorosi di un intervento.

Le azioni di TSMC sono balzate del 4% a un livello record dopo che il gigante dei chip ha ottenuto una sovvenzione di 6,6 miliardi di dollari per un impianto di produzione in Arizona.

Sviluppi chiave che potrebbero influenzare i mercati martedì:

Sondaggio della BCE sui prestiti bancari