Uno sguardo alla giornata in corso sui mercati europei e globali da Tom Westbrook

Dopo che la sorpresa dello 0,1% sull'inflazione statunitense ha riportato i rendimenti e il dollaro ai massimi pre-natalizi, l'attenzione si concentra ancora di più sulla volontà percepita della Banca Centrale Europea di tagliare i tassi.

I mercati non si aspettano cambiamenti nella riunione politica della BCE di oggi, anche se potrebbe segnalare un taglio dei tassi in arrivo già a giugno.

A differenza degli Stati Uniti, i dati hanno mostrato che l'inflazione della zona euro è scesa inaspettatamente a marzo. Il blocco valutario si trova nel sesto trimestre consecutivo di stagnazione economica e il mercato del lavoro sta iniziando ad ammorbidirsi.

Tuttavia, con i mercati che non prevedono un taglio da parte della Fed fino a novembre, la segnalazione di una mossa a giugno metterebbe i responsabili politici europei nella posizione poco familiare di essere in anticipo rispetto alla Fed.

Prima dei dati sull'inflazione statunitense, le speculazioni sul fatto che questo potrebbe essere scomodo e che la riunione della BCE presenta rischi da falco, avevano sostenuto l'euro e, a 1,0745 dollari in Asia giovedì, è rimasto al di sopra della resistenza del grafico a 1,0724 dollari.

Il grande rialzo del dollaro ha anche riportato la fiamma ossidrica sullo yen e sullo yuan.

Lo yen si è indebolito oltre il livello di 152 per dollaro, che i trader avevano tenuto in grande considerazione per un intervento, toccando un minimo di 34 anni. Il ministro delle Finanze giapponese e il principale diplomatico valutario hanno entrambi affermato che tutte le opzioni sono sul tavolo.

Nessuno dei due, tuttavia, ha detto se la mossa fosse "eccessiva". Lo yen è salito leggermente sui cross e si è attestato a 152,82 per dollaro.

La banca centrale cinese ha reagito alla debolezza dello yuan fissando la sua banda di negoziazione in modo più o meno stabile, nonostante il balzo notturno del dollaro - aprendo il più grande divario tra la fissazione e le aspettative del mercato da almeno il 2018.

Fitch ha tagliato l'outlook sul rating sovrano della Cina a negativo mercoledì e Pechino e Washington sono ai ferri corti sugli effetti dell'eccesso di capacità manifatturiera percepito dalla Cina. L'inflazione al consumo cinese si è raffreddata più del previsto a marzo e la deflazione dei prezzi alla produzione è persistita.

Altrove, Lufthansa ha sospeso i voli per Teheran, con il Medio Oriente in allerta per possibili ritorsioni iraniane a causa di un presunto attacco aereo israeliano all'ambasciata iraniana in Siria. I futures sul greggio Brent sono aumentati del 3,7% ad aprile, insieme ai prezzi di altre materie prime, aumentando le pressioni inflazionistiche.

Il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden e il Primo Ministro giapponese Fumio Kishida hanno svelato piani di cooperazione militare e progetti che vanno dai missili agli sbarchi sulla luna, rafforzando la loro alleanza con l'obiettivo di contrastare Cina e Russia.

Sviluppi chiave che potrebbero influenzare i mercati giovedì:

Decisione politica della BCE

PPI STATUNITENSE