ZURIGO (awp/ats/awp) - La Banca nazionale svizzera (BNS) ha nuovamente abbassato il suo tasso guida di 0,25 punti percentuali portandolo all'1,25%. Gli analisti si aspettavano il mantenimento del livello all'1,5%.

La pressione inflazionistica è nuovamente diminuita rispetto al trimestre precedente, ha spiegato la BNS in un comunicato odierno. Riducendo il tasso di interesse di riferimento, la Banca nazionale è così in grado di mantenere condizioni monetarie adeguate.

A marzo, la BNS è stata una delle prime grandi banche centrali al mondo a ridurre il proprio tasso guida, il che è stata una sorpresa. In precedenza, la BNS aveva aumentato il tasso di interesse di riferimento da -0,75% nel giugno 2022 all'1,75% in sole cinque fasi, per poi lasciarlo due volte invariato.

La BNS continuerà a seguire da vicino l'andamento dell'inflazione, ha precisato oggi. Adeguerà la propria politica monetaria "se necessario" per garantire la stabilità dei prezzi anche a medio termine. Qualora fosse necessario, la BNS è pronta ad intervenire ancora sul mercato dei cambi.

Previsione su inflazione nuovamente abbassata

La Banca nazionale ha inoltre nuovamente rivisto al ribasso la sua previsione sull'inflazione per l'anno in corso. Il rincaro dovrebbe salire all'1,3%, rispetto all'1,4% stimato in precedenza.

Per gli anni 2025 e 2026, la BNS prevede un'inflazione rispettivamente dell'1,1% e dell'1,0%, si legge ancora nella nota.

La crescita del prodotto interno lordo (PIL) per l'anno in corso è ancora prevista "intorno all'1%". Per il 2025, la nuova proiezione parla di un incremento di circa l'1,5%.