BERNA/ZURIGO (awp/ats) - Sono aumentate sensibilmente anche in febbraio le riserve di divise detenute dalla Banca nazionale svizzera (BNS): a fine mese si sono attestate a 677 miliardi di franchi, 15,4 miliardi in più di gennaio, periodo in cui erano già salite di 8,0 miliardi, dopo il +11,8 miliardi di dicembre.

L'insieme delle riserve (oro escluso) è passato da 675 a 690 miliardi di franchi, ha indicato oggi l'istituto sul suo sito internet. Gli sbalzi dei dati non sono inconsueti e hanno spesso a che fare con l'evoluzione dei mercati valutari. Possono però anche essere il frutto di manovre di politica monetaria.

Secondo le statistiche della BNS, a fine febbraio l'euro è salito a 0,9527 franchi, da 0,9339 franchi di fine gennaio (+2,0%). Nello stesso periodo, il dollaro americano è progredito a 0,8781 franchi da 0,8629 franchi (+1,8%). Dollaro ed euro rappresentano insieme quasi l'80% delle riserve valutarie.

Come noto l'istituto guidato da Thomas Jordan ha proceduto per anni, sino alla fine del 2022, a massicci acquisti di divise, in particolare dopo l'abbandono della soglia minima di cambio con l'euro all'inizio del 2015.