ZURIGO (awp/ats/awp) - Dopo una leggera flessione in febbraio, in marzo i prezzi delle abitazioni di proprietà sono di nuovo saliti lievemente. Dal canto suo l'evoluzione degli affitti richiesti è variata notevolmente da cantone a cantone: mentre nelle regioni con una maggiore domanda essi hanno continuato ad aumentare, sono diminuiti in altre parti del paese.

Stando allo Swiss Real Estate Offer Index pubblicato oggi da Swiss Marketplace Group (entità che riunisce diversi portali tra cui Immoscout24) e la società di consulenza immobiliare IAZI, in cui si esaminano gli annunci immobiliari, i prezzi richiesti per gli appartamenti di proprietà sono saliti dello 0,4% rispetto a febbraio e del 2,3% rispetto allo stesso mese del 2023.

Anche le case unifamiliari sono diventate leggermente più care a marzo: +0,3% su base mensile. Su base annua sono invece rimasti praticamente invariati: ciò suggerisce che gli offerenti non si aspettano di poter aumentare ulteriormente i prezzi, viene affermato nello studio.

A prescindere dall'attuale andamento dei prezzi, tuttavia, gli acquirenti di immobili residenziali si concentrano verosimilmente sugli appartamenti piuttosto che sulle case, per due motivi: in primo luogo, l'offerta è significativamente maggiore in tutta la Svizzera e, in secondo luogo, i prezzi sono più bassi e quindi più facili da finanziare.

I locatari possono invece tirare un sospiro di sollievo, almeno in media. Secondo l'analisi, gli affitti richiesti sono diminuiti dello 0,2% in media nazionale a fine marzo. Tuttavia, nel corso dell'anno si è registrato un sensibile aumento: +2,8%.

Le differenze regionali sono notevoli: i canoni locativi sono aumentati nella Svizzera centrale (+1,7%), nella regione di Zurigo (+0,7%) e nella Svizzera orientale (+0,2%). Per contro, si sono registrati cali nella regione del Lago di Ginevra e in Ticino (-1,3% ciascuno), nella Svizzera nordoccidentale (-0,7%) e nell'Espace Mittelland (-0,4%).

Stando agli autori dello studio, nelle regioni di Zurigo e della Svizzera centrale - con gli hotspot di Zugo e Lucerna - bisogna aspettarsi ulteriori aumenti dei prezzi a causa della marcata carenza di alloggi.

Intanto l'abbassamento all'1,5% del tasso guida da parte della Banca nazionale svizzera (BNS), il mese scorso, è una buona notizia per gli inquilini che non hanno intenzione di traslocare: secondo gli esperti la riduzione favorirà probabilmente la fissazione al livello attuale del tasso d'interesse di riferimento applicabile per gli adeguamenti delle pigioni. Un calo degli affitti non è però ancora d'attualità.