I volumi di trading globali tornano a livelli più normali martedì, quando i mercati degli Stati Uniti e del Regno Unito riaprono dopo le vacanze di un giorno, con l'ottimismo per un accordo sul tetto del debito degli Stati Uniti che dovrebbe sostenere gli asset di rischio e sollevare i rendimenti obbligazionari e il dollaro.

Il dollaro lunedì si è mantenuto intorno al livello più forte in oltre due mesi rispetto ad un paniere di valute principali e ad un picco di sei mesi rispetto allo yuan cinese, e si è rafforzato ad un nuovo massimo di sei mesi rispetto allo yen giapponese.

Lo yuan onshore è stato scambiato più debole di 7,00 per dollaro per l'ottavo giorno consecutivo, mentre i mercati si posizionano per un altro rialzo dei tassi d'interesse statunitensi e per un potenziale allentamento della politica da parte di Pechino.

Il dollaro ha toccato quota 141 yen prima di chiudere in leggero ribasso, con le previsioni da falco della Fed rispetto alle prospettive politiche della Banca del Giappone che hanno mantenuto i tori del dollaro in vantaggio.

Se i tassi impliciti e i rendimenti obbligazionari degli Stati Uniti aumenteranno martedì, c'è motivo di credere che la recente corsa al rialzo del dollaro continuerà, soprattutto contro le valute dell'Asia, dove molte banche centrali hanno segnalato che i loro cicli di rialzo sono terminati.

Martedì dovrebbero arrivare maggiori dettagli e chiarezza sull'accordo provvisorio di Washington per sospendere il tetto del debito federale da 31.400 miliardi di dollari.

L'accordo è ancora soggetto all'approvazione di entrambe le Camere del Congresso, ma i leader di entrambi gli schieramenti si dicono fiduciosi che passerà. Questo dovrebbe rilanciare i mercati, ma presto dovranno affrontare la prospettiva che il Tesoro emetta potenzialmente oltre 1.000 miliardi di dollari di banconote nei prossimi mesi.

Ma questo è un altro giorno. Il sollievo per aver evitato un default senza precedenti e probabilmente catastrofico dovrebbe essere l'emozione principale per ora.

L'indice di riferimento giapponese Nikkei 225 è salito dell'1% lunedì, raggiungendo un nuovo massimo di 33 anni, mentre le azioni cinesi sono state miste e gli indici MSCI Asia ex-Japan e MSCI World hanno chiuso sostanzialmente piatti.

Al momento della scrittura, i futures sulle azioni statunitensi indicavano guadagni a Wall Street fino allo 0,5% martedì.

Il calendario economico asiatico di martedì è leggero, con i dati sulla disoccupazione giapponese come unica pubblicazione importante. Il tasso di disoccupazione, che è balzato al 2,8% a marzo, il più alto da oltre un anno, dovrebbe tornare al 2,7% ad aprile.

Ecco tre sviluppi chiave che potrebbero fornire una maggiore direzione ai mercati martedì:

- Disoccupazione in Giappone (aprile)

- Intervento di Barkin della Fed

- Inflazione statale CPI in Germania (maggio)