Le aperture di posti di lavoro negli Stati Uniti sono aumentate inaspettatamente a dicembre e i dati del mese precedente sono stati rivisti al rialzo, suggerendo che il mercato del lavoro rimane probabilmente troppo forte perché la Federal Reserve inizi a tagliare i tassi di interesse nel primo trimestre.

Le aperture di posti di lavoro, una misura della domanda di lavoro, sono aumentate di 101.000 unità a 9,026 milioni l'ultimo giorno di dicembre, ha dichiarato il Bureau of Labor Statistics del Dipartimento del Lavoro nel suo rapporto mensile Job Openings and Labor Turnover Survey, o JOLTS, martedì.

I dati di novembre sono stati rivisti al rialzo per mostrare 8,925 milioni di posizioni non occupate, invece degli 8,79 milioni riportati in precedenza. Gli economisti intervistati da Reuters avevano previsto 8,75 milioni di posti di lavoro aperti a novembre.

Le aperture di posti di lavoro hanno raggiunto un picco record di 12,0 milioni nel marzo 2022.

I funzionari della Fed dovrebbero mantenere invariati i tassi di interesse al termine di una riunione politica di due giorni, mercoledì, sullo sfondo di un'economia resiliente, sostenuta dal mercato del lavoro e dalla spesa dei consumatori. I mercati finanziari hanno abbassato le probabilità di un taglio dei tassi a marzo al di sotto del 50%.

Dal marzo 2022, la Banca centrale statunitense ha aumentato il tasso di policy di 525 punti base, portandolo all'attuale intervallo 5,25%-5,50%.

Il Dipartimento del Lavoro dovrebbe riferire venerdì che le buste paga non agricole sono aumentate di 180.000 posti di lavoro a gennaio, secondo un sondaggio Reuters tra gli economisti. L'economia ha aggiunto 216.000 posizioni a dicembre.

Sebbene la crescita dell'occupazione sia rallentata rispetto al ritmo sostenuto registrato nel 2022, l'aumento delle buste paga rimane ben al di sopra dei circa 100.000 posti di lavoro necessari al mese per tenere il passo con la crescita della popolazione in età lavorativa.

Il tasso di disoccupazione è previsto in aumento al 3,8% dal 3,7% di dicembre. Il tasso di disoccupazione è rimasto al di sotto del 4%, in quanto le aziende hanno accumulato lavoratori in seguito alle difficoltà di reperire manodopera in seguito alla pandemia COVID-19. (Relazioni di Lucia Mutikani; Redazione di Paul Simao)