(Alliance News) - Le principali piazze europee si dirigono verso un'apertura positiva, giovedì, in scia alla chiusura rialzista delle americane e al buon andamento delle asiatiche, mentre nel Vecchio Continente si attendono, in mattinata, i PMI manifatturieri da Spagna, Italia, Francia e Germania.

Il FTSE Mib, secondo i futures di IG, è atteso in rialzo dello 0,7% dopo aver chiuso in verde dello 0,9% a 27.985,44.

In Europa, il FTSE 100 di Londra è previsto in verde dello 0,6%, il CAC 40 di Parigi sale dello 0,8% e il DAX 40 di Francoforte è dato in rialzo dello 0,7%.

Nella notte, i mercati statunitensi hanno chiuso la sessione in rialzo, mentre il calo dei rendimenti visto prima della chiusura europea è continuato sulla scia della conferenza stampa del presidente della Fed Jerome Powell e sembra destinato a vedere i mercati europei proseguire lo slancio questa mattina.

Come previsto, ieri la Federal Reserve ha mantenuto i tassi invariati per la seconda riunione consecutiva. Nella conferenza stampa, il presidente della Fed ha voluto sottolineare che la pausa non rappresenta necessariamente la fine dei rialzi o un'indicazione sulle prossime decisioni, che veranno prese riunione per riunione in funzione del target dell'inflazione al 2,0%.

Tuttavia, "anche se a prima vista Powell cercava di apparire come un falco, i mercati non gli hanno creduto, soprattutto perché i dati economici di ieri hanno mostrato che l'economia statunitense sembra rallentare - ha commentato Michael Hewson, Chief Market Analyst di CMC Markets -. Come ogni altra cosa, si tratta di un atto di bilanciamento per Powell così come per il resto del FOMC, e con questa riunione ora è chiaro che il resto del comitato può mostrare le proprie mani dato il forte calo dei rendimenti obbligazionari di ieri che ha indicato che i mercati ritengono che la Fed abbia finito".

"Oggi è il turno della Banca d'Inghilterra di decidere se alzare i tassi e, anche se possiamo aspettarci di vedere una decisione simile a quella adottata ieri dalla Fed, le sfumature di qualsiasi decisione saranno probabilmente nettamente diverse", ha aggiunto l'analsita.

Tra i listini minori italiani, mercoledì sera, il Mid-Cap è salito dello 0,8% a 38.704,92, lo Small-Cap ha guadagnato lo 0,6% a 24.509,14 e l'Italia Growth ha finito su dello 0,6% a 7.664,52.

Sul listino principale di Piazza Affari, buoni scambi su Stellantis, che si è portata su dell'1,9% a EUR17,94 per azione. La società ha comunicato martedì di aver registrato un aumento del 7% su base annua dei ricavi del terzo trimestre a EUR45,1 miliardi.

Il numero di veicoli consegnati è stato dell'11% superiore rispetto a un anno, fa attestandosi a 1,43 milioni, come ha riferito la casa automobilistica con sede ad Amsterdam. Nei primi nove mesi, il fatturato è cresciuto del 10% rispetto all'anno precedente attestandosi a EUR143,5 miliardi.

Acquisti anche su BPER Banca, su del 2,3% a EUR3,1380 per azione, facendo seguito alle precedenti tre sedute concluse fra i rialzisti.

Migliori del paniere, però, sono state Nexi e Telecom Italia, in rialzo del 4,0% e del 3,7%, rispettivamente.

La coda del listino è invece di Iveco, che ha ceduto l'8,96%. Il board ha comunicato mercoledì di avere chiuso il terzo trimestre con un utile netto adjusted pari a EUR84 milioni, rispetto a EUR54 milioni del terzo trimestre 2022. Il risultato diluito per azione adjusted è stato pari a EUR0,28, in aumento di EUR0,18 rispetto al terzo trimestre 2022. I ricavi consolidati sono stati pari a EUR3,8 miliardi, in crescita del 6,7%.

Vendite marcate anche su CNH Industrial, giù dell'1,6% dopo il rialzo della vigilia del 2,3%.

Enel - in rialzo dello 0,8% - ha comunicato martedì di aver acquistato 479.787 azioni ordinarie proprie tra il 23 e il 27 ottobre. Le azioni sono state rilevate al prezzo medio unitario di EUR5,7318, per un controvalore complessivo di EUR2,8 milioni.

Sullo Mid-Cap, BFF Bank è salita del 2,5%, chiudendo la sua quarta seduta di fila da rialzista.

Fra i migliori anche Sanlorenzo, in aumento del 3,3% e rialzando la testa dopo due sedute in rosso.

Carel Industries - in rialzo dello 0,4% - ha comunicato martedì che i ricavi dei primi nove mesi sono saliti del 24% su base annua a EUR497,2 milioni da EUR401,1 milioni dello stesso periodo dell'anno precedente. Escludendo la variazione di perimetro legata alle acquisizioni per EUR52,1 milioni e all'effetto negativo dei cambi di EUR6,8 milioni, l'incremento sarebbe stato del 13%.

Industrie de Nora ha ceduto invece l'1,4%, con prezzo a EUR13,14 per azione dopo il 2,5% di rialzo della seduta precedente.

Antares ha invece perso il 3,2% dopo il 2,5% di guadagno della vigilia.

Sullo Small-Cap, Bialetti ha chiuso in parità a EUR0,27 per azione mentre Softlab è salita invece del 6,4%. Il titolo - che non stacca il dividendo dal 2003 - rimbalza dopo due sedute ribassiste in cui ha accumulato un passivo di quasi il 15%.

BasicNet - giù dello 0,9% - ha fatto sapere martedì che il consiglio di amministrazione ha esaminato i risultati dei primi nove mesi, durante i quali i ricavi sono cresciuti del 5,3%, passando a EUR297,5 milioni da EUR282,6 milioni dello stesso periodo del 2022. L'Ebitda passa a EUR44,7 milioni da EUR44,1 milioni, con una minima variazione in positivo dell'1,3%.

Fra le PMI, male ancora ESI, che ha ceduto il 6,4% e chiude la quarta seduta di fila tra i ribassisti.

NVP - su dello 0,7% - ha comunicato martedì di aver registrato ricavi in aumento del 57% su base annua a EUR19,5 milioni da EUR12,4 milioni nei primi nove mesi. Il perimetro di consolidamento comprende le società controllate EG Audiovisivi Srl e Produzioni Italia Srl, quest'ultima dal 14 settembre 2023, che hanno contribuito con ricavi per EUR500.000, interamente realizzati in Italia.

In Asia, il Nikkei ha terminato in rialzo dell'1,2% a 31.949,89, l'Hang Seng è in verde dello 0,9% a 17.244,00 e lo Shanghai Composite ha terminato in calo dello 0,5% a 3.009,41.

A New York, nella notte europea, il Dow ha chiuso su dello 0,7% a 33.274,58, il Nasdaq ha terminato in rialzo dell'1,6% a 13.061,47 e l'S&P 500 ha chiuso su dell'1,1% a 4.237,86.

Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0601 contro USD1,0542 registrato in chiusura azionaria europea di martedì, mentre la sterlina vale USD1,2176 da USD1,2137 di ieri sera.

Tra le commodity, il Brent vale USD85,39 al barile da USD86,71 al barile di ieri in chiusura. L'oro, invece, scambia a USD1.984,98 l'oncia da USD1.986,37 l'oncia di ieri sera.

Il calendario macroeconomico di giovedì prevede i PMI manifatturieri di Spagna, Italia, Francia, Germania, Eurozona e UK tra le 0915 CET e le 1030 CET, dopo i dati sul bilancio del governo francese, in arrivo alle 0845 CET.

Occhi anche sull'occupazione della Germania, in arrivo alle 0955 CET, e sulla decisione della Bank of England, in arrivo alle 1300 CET.

Nel pomeriggio, dagli USA, focus sui beni durevoli e sulle jobless claims degli USA, alle 1330 CET, e sulle scorte di gas naturale, in arrivo alle 1530 CET. La giornata si chiuderà con il bilancio della Federal Reserve, atteso alle 2130 CET.

Di Chiara Bruschi, Alliance News reporter

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