Ecco una panoramica della settimana che ci attende sui mercati mondiali, a cura di Rae Wee a Singapore, Ira Iosebashvili e Lewis Krauskopf a New York, Naomi Rovnick e Tommy Wilkes a Londra.

1/ FED AVANTI

Si prevede che la Fed lascerà i tassi invariati nella riunione del 30-31 gennaio, con i mercati a caccia di indizi su quando la banca centrale più importante del mondo inizierà a tagliare i costi di finanziamento dopo uno dei cicli di restrizione più aggressivi degli ultimi decenni.

Le aspettative di un taglio dei tassi già a marzo hanno innescato un rally esplosivo delle azioni e delle obbligazioni alla fine del 2023. Gli investitori sono ancora convinti che i tagli arriveranno quest'anno, ma i dati più forti del previsto e la reazione dei responsabili politici hanno ridotto la convinzione di una mossa dei tassi nel primo trimestre.

I segnali che il capo della Fed Jerome Powell è favorevole a mantenere i tassi più alti per un periodo leggermente più lungo potrebbero dare un colpo di coda ad alcune delle mosse che il ripensamento dei tassi ha scatenato, come il rimbalzo dei rendimenti del Tesoro e del dollaro.

I mercati osserveranno gli annunci dei rimborsi trimestrali del Tesoro degli Stati Uniti, con i totali dei finanziamenti complessivi previsti per il 29 gennaio e la ripartizione delle scadenze per il 31 gennaio. Le preoccupazioni per l'emissione di debito pubblico degli Stati Uniti hanno contribuito al crollo delle obbligazioni in autunno.

E i trader non avranno molto tempo libero dopo la riunione della Fed, con l'atteso rapporto sui salari non agricoli degli Stati Uniti in uscita venerdì. Un sondaggio Reuters prevede che l'economia statunitense abbia creato 162.000 nuovi posti di lavoro a gennaio, contro i 216.000 del mese precedente.

2/ TORO ESAURITO

I tori della sterlina potrebbero non avere molto da correre.

Si prevede che la Banca d'Inghilterra manterrà i tassi fermi il 1° febbraio, ma il segnale è che i tassi non resteranno ai massimi di 16 anni ancora per molto.

La sterlina, in rialzo di circa il 5% rispetto al dollaro in tre mesi, ha fatto bene grazie alle aspettative che la BoE possa muoversi più lentamente sui tagli dei tassi rispetto alla Fed. Questo sostegno sembra vacillare: Gli economisti si aspettano che la BoE abbandoni il suo avvertimento di lunga data che prevede un nuovo rialzo dei tassi se l'inflazione dovesse riprendersi.

Gli investitori temono anche che il partito conservatore al potere tagli le tasse in modo troppo generoso nel bilancio di marzo, in vista delle elezioni previste per fine anno. Potrebbero avere un certo margine di manovra, ma la prospettiva di entrare in un territorio di spesa insostenibile potrebbe danneggiare la sterlina.

3/ SENSAZIONE DI AFFONDAMENTO

Il rilascio dei dati ufficiali dell'indice dei responsabili degli acquisti (PMI) in Cina, mercoledì, potrebbe rafforzare la tesi che è necessario un serio lavoro di riparazione nella seconda economia più grande del mondo.

Le richieste di ulteriori stimoli per sostenere la debole ripresa post-pandemia sono state finora accolte con pacchetti di salvataggio a pioggia. Gli investitori sono fuggiti da un mercato che una volta era un must-have per i portafogli globali - mandando le azioni cinesi ai minimi pluriennali.

La banca centrale, con un taglio profondo alle riserve bancarie che inietterà circa 140 miliardi di dollari di liquidità nel sistema bancario, sembra aver portato solo un sollievo temporaneo. Sebbene la Cina abbia superato di poco l'obiettivo di crescita del 5% dello scorso anno, gli analisti sono scettici sul fatto che la tendenza possa essere sostenuta.

Anche i dati PMI di altre regioni - Corea del Sud, Tailandia e India - sono un po' troppo numerosi nel calendario dei dati.

4/ MEGACAPS IN PARATA Una settimana intensa di risultati societari statunitensi vede le megacap tecnologiche e le aziende in crescita al centro della scena.

Sono attese le relazioni di Apple, Microsoft, Alphabet, Amazon e Meta Platforms - cinque dei "Magnifici Sette" che hanno registrato guadagni da capogiro nel 2023 e hanno contribuito a portare l'S&P 500 a un nuovo record a gennaio per la prima volta in due anni. Con l'S&P 500 ufficialmente in un mercato toro, i risultati dei Magnifici Sette saranno cruciali per determinare se l'indice potrà mantenere il suo slancio. Complessivamente, le società dell'S&P 500 sono sulla buona strada per registrare un aumento del 4,5% degli utili del quarto trimestre rispetto al periodo dell'anno precedente, secondo i dati di LSEG. I mercati si concentrano sul fatto che gli utili aziendali saranno effettivamente più rosei nel 2024, come previsto, con le aziende dello S&P 500 che si stima aumenteranno gli utili di oltre il 10% quest'anno.

5/ GIORNI FELICI?

Le banche europee si stanno crogiolando in una sensazione che non avevano da anni: l'aumento degli utili e la sovraperformance delle azioni. I tassi più alti degli ultimi decenni hanno visto il reddito netto da interessi degli istituti di credito - l'importo guadagnato sui prestiti meno i costi dei depositi - impennarsi. I pagamenti degli azionisti hanno raggiunto livelli record.

BBVA presenterà i risultati dell'intero anno martedì, Santander mercoledì e Deutsche Bank, BNP Paribas e UniCredit giovedì.

Gli investitori osserveranno i segni che la spinta dei tassi più alti ha raggiunto il picco, soprattutto con la BCE che dovrebbe iniziare a tagliare i tassi quest'anno, ma anche valutare la velocità con cui la qualità dei prestiti delle banche si sta deteriorando. L'aumento dei tassi alla fine solleva la questione se gli istituti di credito potranno essere altrettanto generosi con i buyback e i dividendi.

I numeri del PIL Q4 dell'eurozona di mercoledì e i dati flash sull'inflazione di gennaio di giovedì dovrebbero fornire al settore bancario e al mercato più ampio la data in cui potrebbero arrivare i tagli della BCE.