I mercati pensano che sia tutto finito. Dopo una lunga e storica campagna di inasprimento monetario per combattere l'alta inflazione, le principali banche centrali mantengono i tassi d'interesse elevati, per ora, mentre i trader prevedono tagli rapidi.

Il presidente della Federal Reserve statunitense, Jerome Powell, ha dichiarato mercoledì: "Abbiamo fatto abbastanza". La Banca Centrale Europea e la Banca d'Inghilterra giovedì hanno lasciato i tassi fermi, ma la BoE ha respinto le scommesse sul taglio dei tassi, mentre la Norvegia ha sorpreso con un rialzo dei tassi.

I principali istituti di fissazione dei tassi hanno aumentato i costi di prestito di 4.015 punti base (bps) fino ad ora in questo ciclo, con il Giappone che è stato il colomba più fermo.

Ecco come si posizionano, in termini di scala dei rialzi dei tassi in questo ciclo.

1) STATI UNITI

La Fed ha scatenato una nuova ondata di ottimismo nei mercati il 13 dicembre, mantenendo il suo tasso di riferimento al 5,25%-5,5% e rilasciando le previsioni sorprendentemente dovish dei funzionari, che prevedono tagli di 75 punti base nel 2024.

Powell ha osservato che l'inflazione si sta allentando più rapidamente del previsto e che i tagli dei tassi sono "in vista", confermando che il periodo di stretta monetaria aggressiva da parte della banca centrale più influente del mondo è finito.

I mercati hanno anticipato le previsioni dei funzionari della Fed, prevedendo che il tasso sui fondi sarebbe stato inferiore di circa 150 punti base entro il prossimo dicembre.

2) NUOVA ZELANDA

La Reserve Bank of New Zealand ha mantenuto il suo tasso di interesse ad un massimo di 15 anni del 5,5% a novembre, ma ha sorpreso i mercati rivedendo al rialzo la sua previsione per il picco dei tassi al 5,69%.

I mercati scommettono che la banca centrale abbia finito con i rialzi, e che l'allentamento sia previsto già a maggio.

3) BRITANNIA

La BoE si è opposta alle speculazioni di taglio dei tassi del mercato giovedì, lasciando il suo tasso di riferimento ad un massimo di 15 anni del 5,25% e affermando che i tassi dovranno rimanere alti per un "periodo prolungato".

I mercati hanno ridotto le scommesse sul taglio dei tassi in seguito a questo commento, ma continuano a prevedere un allentamento di oltre 100 punti base per il prossimo anno.

4) CANADA

Il 6 dicembre, la Banca del Canada ha lasciato il suo tasso d'interesse di riferimento fermo ad un massimo di 22 anni del 5%, ma ha lasciato la porta aperta ad un altro rialzo, affermando che le condizioni finanziarie si sono allentate e che è ancora preoccupata per l'inflazione.

5) ZONA EURO

Si prevede che la BCE sarà una delle prime grandi banche centrali ad iniziare a tagliare i tassi il prossimo anno, a causa del peggioramento delle prospettive economiche.

Giovedì ha mantenuto il suo tasso di deposito fermo al 4% e ha segnalato la fine anticipata del suo ultimo programma di acquisto di obbligazioni, concludendo un esperimento decennale di accumulo del debito nella zona euro.

I mercati prevedono circa 140 punti base di tagli dei tassi nel 2024.

6) NORVEGIA

La Norges Bank ha aumentato il suo tasso di riferimento di 25 punti base al 4,50% in una decisione che ha sorpreso i mercati, aggiungendo che probabilmente rimarrà fermo per qualche tempo da qui in poi.

Sebbene l'inflazione di base a novembre, pari al 5,8%, sia stata inferiore alle previsioni della banca centrale, pari al 6,1%, la corona norvegese è stata costantemente più debole del previsto, alimentando potenzialmente l'inflazione.

7) AUSTRALIA

La Reserve Bank of Australia ha mantenuto i tassi di interesse fermi a dicembre al 4,35% e i mercati prevedono tagli dei tassi a partire dalla metà del 2024.

L'inflazione australiana è rallentata inaspettatamente al 4,9% in ottobre e l'economia è cresciuta a malapena nel terzo trimestre, poiché l'aumento dei costi dei mutui ha colpito la spesa dei consumatori.

8) SVEZIA

Economisti e trader ritengono che la banca centrale svedese abbia probabilmente finito di aumentare i tassi, dopo averli mantenuti al 4% a novembre.

Gli alti costi di prestito hanno messo sotto pressione le imprese immobiliari commerciali. Il FMI prevede che l'economia svedese si sia contratta quest'anno.

L'inflazione svedese è rallentata al 3,6% su base annua a novembre, in calo rispetto al 10,2% di dicembre 2022.

9) SVIZZERA

La Banca Nazionale Svizzera giovedì ha mantenuto i tassi d'interesse all'1,75% per la seconda riunione consecutiva, dopo che l'inflazione è rimasta all'interno dell'obiettivo dello 0%-2% della banca centrale per il sesto mese consecutivo a novembre.

Gli economisti ritengono che la BNS manterrà i tassi fino a settembre, anche se i prezzi del mercato monetario mostrano che gli investitori prevedono tagli a partire da marzo.

10) GIAPPONE

La Banca del Giappone conclude una riunione di due giorni martedì e il Governatore Kazuo Ueda mirerà a riconoscere le pressioni inflazionistiche senza suggerire una fine imminente dei tassi di interesse negativi.

Oltre l'80% degli economisti si aspetta che la BOJ ponga fine a questa politica di lunga durata il prossimo anno, e molti prevedono una mossa ad aprile.

In ottobre, la BOJ ha modificato il limite dell'1% sul rendimento delle obbligazioni giapponesi a 10 anni in un "limite superiore" allentato, consentendo ai costi di prestito a lungo termine di aumentare gradualmente.