La Gran Bretagna ha appena presentato le sue "Riforme di Edimburgo" per rafforzare la competitività globale della City di Londra come centro finanziario, ora che deve affrontare l'ulteriore concorrenza di sedi dell'Unione Europea come Amsterdam, Francoforte e Parigi.
TheCityUK ha dichiarato che il surplus commerciale del Regno Unito per i servizi finanziari e i relativi servizi legali e contabili è salito a 81 miliardi di sterline (99,24 miliardi di dollari) nel 2021, rispetto ai 79,6 miliardi di sterline del 2020.
Gli Stati Uniti sono stati il primo cliente per il secondo anno consecutivo, con il 34,1% del totale, seguiti dall'UE con il 29%.
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Questo dato si confronta con i dati di TheCityUK per il 2019, quando la Gran Bretagna aveva ancora pieno accesso al mercato dell'Unione Europea, che allora rappresentava il 40,5% delle esportazioni totali del settore, pari a 82,7 miliardi di dollari, con gli Stati Uniti al secondo posto con una quota del 26,6%.
L'aumento delle ultime cifre contribuirà a rassicurare i nervi del settore, dato che la concorrenza globale rimane intensa.
"Durante il tumulto economico degli ultimi anni, l'industria dei servizi finanziari e dei servizi professionali correlati si è dimostrata resistente e adattabile", ha dichiarato Anjalika Bardalai, capo economista e responsabile della ricerca di TheCityUK in un comunicato.
Londra rimane un centro finanziario internazionale leader a livello mondiale, ma questo non può essere dato per scontato, ha detto Bardalai.
"È essenziale che l'industria, il governo e le autorità di regolamentazione lavorino insieme per garantire che il Regno Unito rimanga competitivo a livello globale e che sia un hub per le aziende che vogliono investire e fare affari", ha affermato.
Grafico 2: TheCityUK Grafico 2, https://fingfx.thomsonreuters.com/gfx/mkt/dwvkdajbzpm/TheCityUK%20Graphic%202021%20Exports%202.PNG
(1 dollaro = 0,8162 sterline)
