Intorno alle 10,40, i futures sul Brent sono in rialzo di 1,86 dollari, o del 2,09%, a 91,78 dollari il barile. I futures del greggio West Texas Intermediate (WTI) guadagnano 2 dollari, +2,32%, a 88,67 dollari il barile.

Già nei primi scambi europei, entrambi i benchmark hanno guadagnato oltre i 2 dollari toccando i massimi da due settimane.

I mercati scontano un premio per il rischio, dopo che ieri centinaia di palestinesi sono stati uccisi in un'esplosione in un ospedale di Gaza City. I funzionari israeliani e palestinesi si sono accusati reciprocamente della responsabilità dell'attacco.

"Un'occupazione prolungata si profila come lo scenario che spinge i futures del petrolio Brent al di sopra dei 100 dollari al barile perché aumenta il rischio che il conflitto tra Israele e Hamas si espanda e potenzialmente coinvolga direttamente l'Iran", ha detto Vivek Dhar, analista della Commonwealth Bank of Australia.

A parte le tensioni geopolitiche, anche altri fattori stanno sostenendo i prezzi del petrolio.

Le scorte di greggio degli Stati Uniti sono diminuite di 4,4 milioni di barili nella settimana conclusasi il 13 ottobre, rispetto alle previsioni di un calo di 300.000 barili, secondo fonti di mercato che hanno citato i dati dell'American Petroleum Institute di ieri. [API/S]

I dati ufficiali del governo statunitense sono attesi per oggi.

Sul fronte della domanda, i dati ufficiali mostrano che l'economia cinese è cresciuta più velocemente del previsto nel terzo trimestre, suggerendo che la recente serie di misure sta contribuendo a sostenere una timida ripresa.

I dati mostrano anche che la produzione delle raffinerie di petrolio cinesi ha raggiunto a settembre un tasso giornaliero record, con un aumento del 12% rispetto al 2022, grazie all'aumento dei tassi di produzione per far fronte alla forte domanda di carburante per il trasporto durante le vacanze della Settimana d'Oro e il miglioramento dell'attività manifatturiera.

Gli analisti rimangono comunque cauti sull'economia cinese, con il settore immobiliare del Paese ancora in pericolo.

(Tradotto da Camilla Borri, editing Andrea Mandalà)