Uno sguardo alla giornata in corso sui mercati europei e globali da parte di Wayne Cole.

L'inizio dei mercati asiatici è stato cauto, mentre le truppe israeliane, sostenute da carri armati, si sono spinte nel nord di Gaza con un assalto di terra che ha suscitato un aumento degli appelli internazionali per la protezione dei civili.

Tuttavia, i prezzi del petrolio sono diminuiti e i futures azionari statunitensi sono più solidi, il che suggerisce che gli investitori stanno scommettendo che il conflitto non si allargherà e non ostacolerà le forniture di petrolio, almeno per il momento.

Il Nikkei ha subito il colpo più forte, in parte a causa delle speculazioni sulla possibilità che la Banca del Giappone modifichi, o addirittura abbandoni, la sua politica di controllo della curva dei rendimenti al termine della riunione di due giorni di martedì.

La banca centrale è considerata quasi certa di rivedere al rialzo le sue previsioni sull'inflazione, ma gli analisti sono divisi sul fatto che agirà per consentire ai rendimenti delle obbligazioni a 10 anni di salire ulteriormente, dato che la scorsa settimana ha speso miliardi per tenerli al di sotto dell'1%.

I rendimenti erano in rialzo allo 0,88% lunedì, dopo essere saliti di 11 punti base fino a questo mese, una mossa importante per il mercato, e c'è pressione sulla BOJ affinché aumenti ulteriormente il tetto o allarghi la banda di negoziazione dei rendimenti.

Secondo la maggior parte delle voci, questa volta resterà in attesa, ma discuterà di gettare le basi per un eventuale cambiamento.

Le principali istituzioni finanziarie, come la giapponese Dai-Ichi Life Insurance, prevedono un cambiamento nella politica della BOJ all'inizio del prossimo anno, e quasi due terzi degli economisti intervistati da Reuters prevedono che la BOJ porrà fine ai tassi negativi nel 2024.

Qualsiasi modifica comporterebbe un aumento dei rendimenti giapponesi e si aggiungerebbe al dolore avvertito nel mercato dei Treasury, dove i rendimenti a 10 anni sono saliti al 4,87% lunedì, con scarsi segnali di offerte di rifugio sicuro.

I commercianti sono invece preoccupati per l'ammontare delle nuove emissioni che il Tesoro annuncerà in occasione del rimborso di questa settimana, con un aumento quasi certo date le esigenze di prestito del Governo.

Gli analisti di NatWest Markets prevedono 885 miliardi di dollari di prestiti negoziabili nel 4° trimestre e 700 miliardi di dollari nel 1° trimestre. Prevedono aumenti di 3 miliardi di dollari per i titoli da 2, 5 e 10, di 2 miliardi di dollari per i titoli FRN, 3 e 30, e di 1 miliardo di dollari per i titoli da 7, 20 e TIPS da 5 e 10 anni.

L'annuncio del 31 luglio di un fabbisogno di finanziamento di 1,007 trilioni di dollari per il terzo trimestre ha spaventato gravemente il mercato obbligazionario, portando ad un forte aumento dei volumi delle aste.

È inoltre degno di nota il fatto che l'indebitamento abbia continuato a salire nonostante l'economia abbia sorpreso tutti con la sua forza. La crescita nominale del PIL nel terzo trimestre ha raggiunto un incredibile 8,5% annualizzato, il tipo di ritmo di cui la Cina era solita vantarsi e un ritmo che normalmente sarebbe una bonanza per le entrate fiscali.

Il forte aumento dei costi di prestito sul mercato ha convinto gli analisti che la Federal Reserve rimarrà ferma alla riunione politica di questa settimana, con i futures che indicano una probabilità del 97% che i tassi rimangano al 5,25-5,5%.

Il mercato ha anche prezzato 165 punti base di allentamento per il 2024, a partire dalla metà del 2024.

La stagione degli utili continua anche questa settimana, con Apple, Airbnb, McDonald's, Moderna ed Eli Lilly tra le tante aziende che presenteranno relazioni. Finora i risultati sono stati deludenti e hanno contribuito al ripiegamento dell'S&P 500 in territorio di correzione.

Sviluppi chiave che potrebbero influenzare i mercati lunedì:

- La Banca del Giappone inizia una riunione politica di due giorni

- Dati tedeschi sul PIL e sull'IPC, clima economico dell'UE

- Interventi del Vicepresidente della BCE Luis de Guindos e del Governatore della Riksbank Erik Thedéen

- Il Tesoro annuncia le stime di indebitamento per il quarto trimestre e il primo trimestre del 2024.