La crescita del settore dei servizi irlandese si è leggermente moderata a giugno, portando la crescita dei posti di lavoro ad un punto quasi morto, ma un forte calo dei costi dei fattori produttivi ha offerto un gradito sollievo alle aziende, secondo un sondaggio condotto mercoledì.

L'Indice AIB Global S&P Purchasing Managers è sceso a 54,2 da 55,0 in maggio, sostanzialmente in linea con la tendenza per la prima metà del 2024, dopo essersi mantenuto al di sopra della soglia di 50 che separa la crescita dalla contrazione da marzo 2021.

Il tasso di crescita è rimasto più veloce rispetto ai PMI flash della zona euro e del Regno Unito, rispettivamente a 52,6 e 51,2.

Il leggero rallentamento della crescita irlandese è stato guidato dalle aziende che hanno aggiunto nuove attività al ritmo più lento da gennaio. Il settore dei trasporti, del turismo e del tempo libero ha registrato il calo di attività più marcato dall'ottobre 2023 e ha anche perso posti di lavoro nel corso del mese.

Questo ha fatto sì che l'occupazione nel settore dei servizi sia aumentata al ritmo più lento degli ultimi 40 mesi. La disoccupazione irlandese è attualmente al minimo storico del 4%.

Il tasso di inflazione dei prezzi degli input è rallentato ad uno dei tassi mensili più forti nei 24 anni di storia del sondaggio, attestandosi al livello più debole dal febbraio 2021 e al di sotto del trend di lungo periodo.

L'indice che misura i prezzi applicati dalle aziende di servizi è sceso a un minimo di sette mesi, ma è rimasto relativamente alto, secondo gli autori del sondaggio.

La banca centrale irlandese prevede che l'inflazione in tutta l'economia si attesterà intorno all'obiettivo della Banca Centrale Europea del 2% quest'anno e il prossimo, ma i responsabili politici restano preoccupati per la tenuta dell'inflazione dei servizi.