LONDRA/TOKYO (Reuters) - Il dollaro statunitense ha raggiunto i massimi da quasi cinque mesi, dopo che dati economici più robusti del previsto hanno indotto gli investitori a ridurre le scommesse su un taglio dei tassi a giugno, favorendo la valuta.

Tuttavia, i timori di un intervento da parte delle autorità giapponesi frenano i guadagni del dollaro rispetto allo yen, nonostante i rendimenti dei Treasury a lungo termine - che la coppia di valute tende a seguire - siano balzati ai massimi di due settimane nella notte.

L'indice del dollaro è salito a 105,1, il livello più alto dal 14 novembre, sulla scia dei forti guadagni di ieri dopo che i dati statunitensi hanno mostrato inaspettatamente la prima espansione del settore manifatturiero dal settembre 2022. Intorno alle 10,55, scambia a 105,03 invariato rispetto a ieri.

L'euro tocca i minimi da metà febbraio e resta non molto lontano dai minimi di novembre, scambiando in leggero calo dello 0,1% a 1,0729 dollari. I dati di stamattina hanno mostrato che la flessione del manifatturiero della zona euro è nuovamente peggiorata a marzo.

Lo yen è poco mosso a 151,62, dopo essere sceso in precedenza a 151,79. Il cambio si mantiene in un range ristretto da quando mercoledì ha raggiunto il minimo di 34 anni a 151,975, che ha spinto il Giappone a intensificare gli avvertimenti di un possibile intervento.

Nel 2022 c'è stato un intervento delle autorità giapponesi quando lo yen è scivolato verso un minimo di 32 anni.