In una svolta storica rispetto a decenni di massicci stimoli monetari, la BoJ ha posto fine a otto anni di tassi di interesse negativi e ad altri residui della propria politica non convenzionale, al termine di un meeting di due giorni.

Tuttavia, dopo la notizia lo yen è scivolato oltre il livello di 150 contro il dollaro, poiché la maggior parte degli investitori aveva già prezzato una modifica dei tassi.

Intorno alle ore 10,30 italiane, lo yen si attesta a 150,56 contro il dollaro. Contro l'euro, la valuta giapponese scivola di oltre lo 0,7% a 163,27, sui minimi delle ultime tre settimane.

La decisione della Fed è attesa domani e si prevede che manterrà i tassi al livello attuale, anche se c'è un certo grado di incertezza su ciò che i funzionari potrebbero segnalare sul probabile corso della politica monetaria fino al 2025.

L'indice del dollaro, che misura l'andamento della valuta statunitense rispetto ad altre sei, si aggira sui massimi da due settimane, in rialzo dello 0,54%, a 103,988.

Il dollaro ampiamente più forte spinge l'euro e la sterlina ai minimi di due settimane.

L'euro cede lo 0,2% a 1,0843 dollari, mentre la sterlina scivola dello 0,4% a 1,2678 dollari. Contro lo yen, la sterlina guadagna lo 0,6% e si attesta a 190,95.

Il dollaro australiano perde lo 0,7% toccando i minimi da circa due settimane contro il biglietto verde, dopo che la Reserve Bank of Australia ha lasciato i tassi invariati, come il mercato si aspettava, segnalando però maggiore fiducia nel ritorno dell'inflazione al target mentre l'economia rallenta.

Il Bitcoin, la prima criptovaluta per valore di mercato, perde il 5,3% a 63.761 dollari.

(Tradotto da Enrico Sciacovelli, editing Atonella Cinelli)