LONDRA (awp/ats/ans) - La Bank of England (BoE) ha lasciato invariati i tassi d'interesse britannici al 5,25% per la quinta volta consecutiva, dopo i 14 rialzi di fila adottati per contrastare l'impennata inflattiva. La decisione del Monetary Policy Committee s'allinea a quella della Fed americana, malgrado i dati mensili di ieri sull'inflazione, calata ora nel Regno Unito al 3,4%,, ai minimi dal 2021.

Il governatore Andrew Bailey insiste del resto su un approccio prudente, in attesa di un consolidamento dei segnali positivi, in risposta agli auspici del mondo politico ed economico verso un allentamento dei tassi a sostegno del rilancio della crescita.

"Non siamo ancora in condizione di poter tagliare i tassi d'interesse, ma le cose si stanno muovendo nella giusta direzione", ha sottolineato Bailey in una dichiarazione allegata alla decisione odierna, aprendo in effetti qualche spiraglio per il prossimo futuro. Il governatore della BoE ha citato in particolare in positivo il calo della rincorsa dei prezzi nel Regno, aggiungendo tuttavia che occorrono "ulteriori segnali d'incoraggiamento" verso il ritorno dell'inflazione verso l'obiettivo "del 2%" e la certezza che essa sia poi destinata "a restare lì".

I media britannici precisano che questa volta il Monetary Policy Committee ha votato 8 contro 1 a favore del mantenimento dei tassi al 5,25%, con un primo membro dell'organismo dell'istituto di emissione della City favorevole a una riduzione al 5%.

A suggerire prudenza resta d'altronde il dato sul debito pubblico, in calo ma tuttora ai massimi storici per gli standard britannici (almeno negli ultimi 16 anni) e con un'indicazione sul deficit appena tornata ad aumentare nell'ultimo mese censito: alimentato fra l'altro da spese di sostegno sociale messe in bilancio dal governo Tory di Rishi Sunak in un anno elettorale e dalla necessità di finanziare gli incrementi di stipendi concordati con varie categorie di dipendenti pubblici dopo l'ondata di vertenze e scioperi degli ultimi due anni.