MILANO (MF-DJ)--"L'aggressione russa ha generato un grandissimo cambiamento nel sistema energetico europeo. La Russia ha interrotto unilateralmente le esportazioni di gas verso un certo numero di Paesi membri e sono stati i consumatori europei a soffrire di più per l'aumento dei prezzi dell'energia e la volatilità. Questa sfida ha reso necessaria una risposta rapida e veloce da parte dell'Ue. Abbiamo fornito misure per la risposta a breve e medio termine grazie a RePowerEu. Abbiamo posto fine alla nostra dipendenza dai combustibili fossili russi. Un anno fa questo sarebbe stato impensabile".

Lo ha detto la commissaria europea per l'Energia, Kadri Simson, al convegno 'European Energy Security: One Year into Russia's War in Ukraine' in corso a Varsavia, sottolineando che "al cuore di questo risultato ci sono i nostri sforzi di diversificazione: da settembre 2022 il gas russo è circa l'8% di tutto il gas importato nell'Ue. Il primo fornitore di gas dell'Europa non è più la Russia ma la Norvegia".

"In meno di un anno abbiamo anche costruito l'infrastruttura per ricevere il Gnl di cui avevamo bisogno, 3 terminal aggiuntivi sono stati aperti e 5 saranno aperti entro la fine dell'anno per una capacità totale di 50 miliardi di metri cubi. Questo ci ha permesso lo scorso anno di ricevere 135 bcm di Gnl dal mercato globale e nel complesso la fornitura di gas da nuovi fornitori rispetto alla Russia è stata del 10% in più rispetto a quanto avevamo previsto inizialmente", ha aggiunto.

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April 19, 2023 05:32 ET (09:32 GMT)