BRUXELLES (Reuters) - L'Unione europea ha avviato i colloqui di adesione con l'Ucraina, dando al Paese una spinta politica nel pieno della guerra contro l'invasione russa, anche se la strada per l'adesione è ancora lunga e difficile.

Il primo ministro ucraino Denys Shmyhal, intervenendo all'incontro in Lussemburgo in collegamento video, ha detto che l'avvio dei colloqui rappresenta un momento storico e un passo significativo sia per Kiev che per l'Ue verso "la nostra grande vittoria comune".

"Per la nostra nazione, l'Unione europea rappresenta molto più di uno spazio fisico", ha detto. "Rappresenta i valori e la casa".

L'incontro è stato più simbolico che concreto. Infatti i negoziati inizieranno seriamente solo dopo che l'Ue avrà vagliato la legislazione ucraina per valutare tutte le riforme necessarie a soddisfare gli standard comunitari.

Tuttavia, avviando i colloqui con l'Ucraina e con la vicina Moldavia, l'Ue riconosce che entrambi i Paesi hanno intrapreso un percorso di allontanamento dall'influenza russa e di maggiore integrazione con l'Occidente.

"Il futuro dell'Ucraina spetta agli ucraini", ha detto alla riunione la ministra degli Esteri belga Hadja Lahbib, il cui Paese presiede attualmente il Consiglio dell'Ue.

"L'Ue continuerà a sostenere il diritto del popolo ucraino di scegliere il proprio destino".

Il momento è stato toccante per molti ucraini, che fanno risalire l'inizio del conflitto con Mosca alla rivolta di Maidan di un decennio fa, quando i manifestanti rovesciarono il presidente filorusso Viktor Janukovyc che aveva rinnegato la promessa di sviluppare legami più stretti con Bruxelles.

(Tradotto da Laura Contemori, editing Francesca Piscioneri)