I nuovi prestiti bancari in Cina sono diminuiti meno del previsto a febbraio da gennaio, con la banca centrale che ha cercato di frenare la crescita del credito per contenere i rischi legati al debito mantenendo allo stesso tempo il supporto per le piccole imprese in difficoltà.

Alla chiusura, l'indice di riferimento Shanghai Composite era in rialzo del 2,36% a 3.436,83, registrando la giornata migliore dal 12 ottobre 2020. L'indice blue-chip CSI300 è avanzato del 2,49% a 5.128,22, la sessione migliore in quasi due mesi.

Il sottoindice del settore finanziario ha guadagnato il 2,67%, il settore dei beni di prima necessità è avanzato del 3,45%, il comparto immobiliare è salito dell'1,17% e il sottoindice healthcare ha chiuso a +2,72%.

L'indice minore di Shenzhen ha chiuso in rialzo del 2,17% e l'indice di start-up ChiNext Composite del 2,61%.

Le relazioni sino-statunitensi sono tornate al centro dell'attenzione, con il mercato che spera in una distensione delle relazioni tra le due più grandi economie del mondo.

Un portavoce del ministero degli Esteri cinese ha comunicato ieri che i diplomatici cinesi incontreranno funzionari statunitensi in Alaska il 18 e 19 marzo.