Alla chiusura l'indice blue-chip CSI300 era in ribasso dell'1,93%, registrando la maggiore flessione dal 9 settembre. L'indice Shanghai Composite ha ceduto lo 0,91%.

I casi di Covid-19 nella provincia nordorientale dell' Heilongjiang sono quasi triplicati, evidenziando la crescente criticità della situazione a poche settimane da un'importante festa nazionale, nel corso della quale centinaia di persone sono solite viaggiare.

Oltre 28 milioni di persone sono già in lockdown nelle province dell'Heilongjiang e dell' Hebei, che circondano Pechino.

Le aziende del settore dei consumi hanno guidato le perdite, con il comparto dei beni di consumo primari che ha registrato un calo del 2,42%.

Il sottoindice finanziario ha ceduto l'1,17%, mentre il comparto healthcare è scivolato dell'1,8%.

Tuttavia i solidi dati macro relativi alle importazioni per il mese di dicembre hanno sottolineato la forte ripresa dell'economia cinese, mentre le esportazioni hanno registrato una crescita superiore alle attese in un quadro in cui i disagi causati dal coronavirus in tutto il mondo hanno innescato un aumento della domanda dei prodotti cinesi.

L'indice minore di Shenzhen ha chiuso in ribasso dell'1,42% mentre il listino delle start-up ChiNext Composite ha ceduto l'1,314%.

L'indice Hang Seng di Hong Kong chiude in rialzo dello 0,9% a 28.496,86 punti.

(Tradotto da Redazione Danzica, in redazione a Roma Francesca Piscioneri, michela.piersimoni@thomsonreuters.com, +48 587696616)