(Alliance News) - Martedì le principali piazze europee dovrebbero aprire con trend contrastato, con Milano poco sopra la parità, mentre gli investitori considerano gli sviluppi della situazione in Medio Oriente.

"I mercati europei hanno iniziato la settimana con cautela ma in rialzo in assenza di un'escalation di tensioni nel fine settimana, anche se potete star certi che gli investitori terranno d'occhio gli eventi in Medio Oriente mentre Israele valuta la sua prossima mossa", ha affermato CMC Markets Michael Hewson.

FTSE Mib, così, avanza di 10,00 punti, dopo avere chiuso in rialzo dell'1,2% a 27.810,61 ieri sera. Il Mid-Cap, ieri sera, è salito dello 0,8% a 39.176,04, lo Small-Cap ha registrato un rialzo dello 0,3% a 25.210,61 e l'Italia Growth ha chiuso in lieve aumento a 8.096,67.

In Europa, il FTSE 100 di Londra sta cedendo 11,00 punti, il CAC 40 di Parigi è vicino alla linea di parità, mentre il DAX 40 di Francoforte avanza di 5,00 punti.

Sul listino principale di Piazza Affari, ieri sera, ha fatto meglio di tutti UniCredit che si è preso la vetta salendo del 2,6%, seguita da BPER Banca ed ERG in verde del 2,3%.

Italgas ha guadagnato l'1,4%. La società ha fatto sapere lunedì di aver concluso l'acquisizione dal gruppo Veolia Environnement SA del ramo d'azienda cui fanno capo le concessioni detenute in Italia nel settore idrico.

Per l'acquisto la società potrà riconoscere al gruppo Veolia complessivamente fino a EUR115 milioni - in termini di equity value -, in parte subordinati al raggiungimento di alcuni obiettivi delle società operative.

Recordati - in attivo dello 0,5% - ha comunicato la nomina di Milan Zdravkovic come Executive Vice President di Research & Development.

Tra i ribassisti ci sono stati i titoli legati al petrolio, con Saipem che cede l'1,4% e Tenaris che cede lo 0,7%.

A fare peggio di tutti è stato Telecom Italia, in rosso del 6,2%. La presentazione dell'offerta vincolante da parte di KKR, largamente attesa, non rilancia il titolo dell'ex colosso telefonico di Stato. Anzi, pare affossarlo. Pesano la scelta di separare Telecom Sparkle e le parole del ministro Giancarlo Giorgetti, assai cauto sul buon esito dell'operazione.

"Il mercato cerca di decifrare le parole del ministro dell'Economia, improntate alla massima cautela, ma forse interpretate anche come un po' fredde. Nel corso della conferenza stampa di presentazione della Manovra 2023, a una domanda sull'offerta del fondo Usa per la rete, Giorgetti ha prima definito il tema "complesso", ricordando che in prima battuta si devono esprimere cda e assemblea dei soci. Poi ha affermato: "Vediamo l'esito finale e soprattutto se la proposta sarà accettata, altrimenti si penserà a qualcosa di diverso"", ha scritto Francesco Bonazzi, columnist di Alliance News.

Tra le midcap, Salvatore Ferragamo - in rialzo dello 0,8% - ha comunicato di essere stata ammessa al regime di adempimento collaborativo.

Iren è salita dello 0,6%, dopo aver fatto sapere mercoledì che, tramite la controllata Iren Ambiente Toscana, ha perfezionato l'acquisizione del controllo della società Semia Green, azienda attiva nel campo dell'economia circolare.

La restante quota del capitale sociale è detenuta da Sienambiente, già socio di Semia Green ed in cui il gruppo Iren è presente con una partecipazione del 40%.

Sullo Small-Cap, Itway ha chiuso in rialzo del 5,9% dopo aver comunicato lunedì di aver siglato una partnership strategica con la società One Identity in ambito identity governance.

Il gruppo Itway prevede nel prossimo biennio ricavi per circa EUR4 milioni operando nei settori banche e assicurazioni, sanità, energia, istruzione e pubblica amministrazione.

Tra le PMI, Almawave ha chiuso in rosso del 7,8%, dopo aver comunicato lunedì che Davide Diotallevi ha assunto il ruolo di Chief Financial Officer e Investor Relations Manager del gruppo.

Jonix ha chiuso in rosso del 2,3% dopo aver comunicato venerdì di aver chiuso i primi nove mesi con ricavi di EUR960.000, in calo rispetto a EUR2,0 milioni dello stesso periodo dell'anno precedente. I ricavi dall'estero ammontano a EUR300.000 da EUR530.000, quelli dall'Italia calano a EUR660.000 da EUR1,5 milioni.

A New York, nella notte europea, il Dow ha raccolto lo 0,9%, il Nasdaq ha chiuso su dell'1,2%, mentre l'S&P 500 è avanzato dell'1,1%.

Tra le piazze asiatiche, invece, il Nikkei ha chiuso avanti dell'1,1%, lo Shanghai Composite poco sopra la parità, mentre l'Hang Seng sta segnando un più 0,6%.

Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0542 contro USD1,0549 registrato in chiusura azionaria europea di lunedì, mentre la sterlina vale USD1,2191 da USD1,2195 di lunedì sera.

Tra le commodity, il Brent vale USD89,67 al barile da USD90,26 al barile di lunedì in chiusura. L'oro, invece, scambia a USD1.917,47 l'oncia da USD1.934,75 l'oncia di lunedì sera.

Il calendario macroeconomico di martedì, alle 1100 CEST sia dalla Germania sia dall'Eurozona arriva l'indice ZEW delle condizioni economiche tedesche e il sentiment di fiducia in Europa.

Alle 1200 CEST parte il meeting ECOFIN.

Oltreoceano, alle 1430 CEST arrivano i dati sulle vendite al dettaglio USA per il mese di settembre. Alla stessa ora dal Canada arriva l'inflazione.

Ancora dagli USA, alle 1515 CEST vengono resi noti i dati sulla produzione industriale e manifatturiera di settembre.

Tra le società quotate a Piazza Affari non sono previste particolari comunicazioni.

Di Maurizio Carta, Alliance News reporter

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