L'Ibex-35 ha aperto giovedì con un moderato ribasso, in un clima di nervosismo dovuto agli eventi in Medio Oriente, mentre i mercati ricevono una nuova ondata di risultati societari dall'andamento misto in Europa e attendono il discorso del presidente della Federal Reserve (Fed).

Come di consueto, le osservazioni di Jerome Powell saranno attentamente esaminate dagli investitori, in uno scenario turbolento e straordinariamente complesso, in quanto alla forza mostrata dall'occupazione e dalle vendite al dettaglio statunitensi - che sostengono la necessità di un inasprimento monetario - si contrappone l'inasprimento delle condizioni finanziarie nei mercati del debito e il conflitto tra Israele e Hamas.

Gli analisti intervistati da Reuters prevedono che la Fed lascerà invariato il tasso di interesse di riferimento il 1° novembre e potrebbe aspettare più a lungo di quanto si pensasse prima di tagliarlo, dato che il messaggio della banca centrale di "tassi più alti più a lungo" sta prendendo piede.

Tra i fattori negativi della giornata, il brokeraggio Renta evidenzia nel suo rapporto giornaliero l'impennata dei rendimenti obbligazionari statunitensi, nonché la tensione sul mercato petrolifero, dove i timori di un ampliamento del conflitto israelo-palestinese sono stati compensati dalla revoca delle sanzioni al Venezuela.

Alle 07:15 GMT di giovedì, l'indice selettivo del mercato azionario spagnolo Ibex-35 era in calo di 69,40 punti, pari allo 0,74%, a 9.143,30 punti, mentre l'indice FTSE Eurofirst 300 dei grandi titoli europei era in calo dello 0,80%.

Nel settore bancario, Santander ha perso lo 0,36%, BBVA lo 0,68%, Caixabank lo 0,40%, Sabadell lo 0,76% e Unicaja Banco lo 0,70%.

Tra i titoli che hanno pubblicato i risultati, Bankinter ha perso lo 0,59% dopo aver annunciato un aumento del 68% degli utili del terzo trimestre.

Tra i grandi titoli non finanziari, Telefónica ha perso lo 0,99%, Inditex l'1,20%, Iberdrola l'1,11%, Cellnex l'1,01% e la compagnia petrolifera Repsol lo 0,26%.

(Informazioni di Tomás Cobos; a cura di Flora Gómez)