I mercati hanno reagito anche all'annuncio del salvataggio della First Republic Bank da parte degli Stati Uniti, avvenuto lunedì, e alla sua successiva vendita a JPMorgan, che ha riacceso le preoccupazioni su una possibile crisi bancaria globale, e ai risultati della più grande banca europea, HSBC, che ha riportato un utile trimestrale triplicato rispetto alle aspettative.
Nel quadro macroeconomico, l'inflazione di fondo dell'eurozona, una misura attentamente monitorata che esclude i prezzi volatili di cibo ed energia, è scesa ad aprile per la prima volta dal gennaio 2022, pur rimanendo a un livello molto alto del 7,3%, secondo i dati Eurostat.
Dall'altra parte dell'Atlantico, le aperture di posti di lavoro negli Stati Uniti sono diminuite per il terzo mese consecutivo a marzo, ma sono rimaste a livelli coerenti con un mercato del lavoro rigido.
L'Ibex-35 spagnolo ha chiuso martedì in calo di 159,00 punti, pari all'1,72%, a 9.082,00 punti, la peggiore seduta dal 24 marzo.
L'indice FTSE Eurofirst 300 dei grandi titoli europei ha perso l'1,23%.
Nel settore bancario, Santander ha perso il 2,59%, BBVA il 3,70%, Caixabank il 2,54%, Sabadell il 3,47%, Bankinter il 4,66% e Unicaja Banco l'1,41%.
Tra i grandi titoli non finanziari, Telefónica ha perso l'1,89%, Inditex l'1,06%, Iberdrola lo 0,21%, Cellnex l'1,31% e la compagnia petrolifera Repsol il 4,72%.
Tra le altre società elettriche, Naturgy è scesa dell'1,98%, mentre Endesa ha perso lo 0,74%.
(Informazioni di Benjamín Mejías Valencia; a cura di Javier Leira)