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Il produttore di veicoli elettrici Tesla ha mancato le previsioni sui margini lordi e ha promesso ulteriori tagli ai prezzi, facendo crollare le sue azioni di oltre l'8% dopo l'apertura dei mercati a New York e pesando su un titolo tecnologico su cui gli investitori contavano per resistere alla recessione statunitense ampiamente prevista.
In Europa, il presidente della BCE Christine Lagarde ha dichiarato che l'inflazione della zona euro è troppo alta e che la banca centrale "ha ancora un po' di strada da fare" per riportare l'inflazione al suo obiettivo del 2%.
La giornata ha visto anche la pubblicazione dei verbali della riunione di marzo della BCE, in cui si prevede che l'inflazione scenderà gradualmente al suo obiettivo del 2% entro il 2025 e in cui alcuni dei suoi 26 responsabili della politica monetaria hanno espresso dubbi su quella che hanno definito "disinflazione immacolata".
L'Ibex-35 spagnolo ha chiuso giovedì in ribasso di 43,90 punti, in calo dello 0,46%, a 9.450,90 punti, mentre l'indice FTSE Eurofirst 300 dei grandi titoli europei ha perso lo 0,10%.
All'inizio della stagione dei risultati del primo semestre dell'Ibex-35, Bankinter ha perso l'1,17%, nonostante abbia battuto le previsioni con il suo utile del primo trimestre grazie all'aumento dei ricavi da prestiti.
Nel resto del settore bancario, Santander ha perso l'1,54%, BBVA l'1,50%, Caixabank lo 0,49%, Sabadell l'1,39% e Unicaja Banco l'1,63%.
Tra i grandi titoli non finanziari, Telefónica è scesa dello 0,90%, Inditex ha perso lo 0,70%, Iberdrola ha guadagnato l'1,07%, Cellnex è scesa dello 0,16% e la compagnia petrolifera Repsol ha perso l'1,66%.
Naturgy ha guadagnato lo 0,64%, mentre Endesa è avanzata dello 0,18%.
(Informazioni di Benjamín Mejías Valencia; a cura di José Muñoz)
