IBEX 35 
Il rapporto pubblicato mercoledì dall'elaboratore di buste paga ADP ha mostrato che le assunzioni nel settore privato statunitense sono aumentate a marzo meno del previsto. Nella stessa sessione, anche il PMI non manifatturiero ISM di marzo ha disatteso le aspettative.
Insieme ai deboli dati sulle aperture di posti di lavoro JOLTS di martedì, questi dati sembrano indicare che la stretta monetaria della Fed, volta a combattere l'alta inflazione, sta avendo l'effetto desiderato.
In un'ottica più pessimistica, questi dati rafforzano il timore che il rapido aumento dei tassi di interesse da parte della Fed possa spingere l'economia statunitense verso la recessione.
Alla luce di questi sviluppi, alcuni analisti raccomandano cautela nei confronti delle azioni europee, con particolare attenzione alle prossime mosse delle banche centrali.
"Le azioni dell'UE sono tornate vicino ai massimi storici, vicino al nostro obiettivo di medio termine, anche se le prospettive non sembrano migliori", hanno dichiarato gli strateghi di Barclays guidati da Emmanuel Cau.
In questo contesto, l'Ibex-35 spagnolo ha chiuso in rialzo di 71,40 punti mercoledì, con un incremento dello 0,78% a 9.234,70 punti, mentre l'indice FTSE Eurofirst 300 dei grandi titoli europei ha perso lo 0,11%.
Nel settore bancario, Santander ha perso lo 0,81%, BBVA ha guadagnato l'1,16%, Caixabank ha ceduto lo 0,56%, Sabadell è scesa del 2,44%, Bankinter ha perso l'1,06% e Unicaja Banco ha perso lo 0,51%.
Tra i grandi titoli non finanziari, Telefónica ha guadagnato il 2,23%, Inditex è avanzata dello 0,65%, Iberdrola è salita del 2,45%, Cellnex ha guadagnato il 3,39% e la compagnia petrolifera Repsol è salita dello 0,68%.
(Servizio di Flora Gómez; informazioni aggiuntive di Danilo Masoni)
