MILANO (MF-DJ)--Wall Street continua a trattare dopo il rally di ieri in scia alle notizie positive sul vaccino di Moderna che hanno spinto i listini verso nuovi record, con il Dow Jones che ha chiuso a un passo da quota 30.000 punti.

Il Dow Jones lascia sul terreno lo 0,47%, l'S&P 500 lo 0,27% e il Nasdaq Composite lo 0,03% dopo la pubblicazione dei dati macroeconomici Usa. In forte calo Cvs Health e Walgreens Boots che sono arrivate a perdere oltre l'8% dopo che Amazon.com ha introdotto delle offerte farmaceutiche che consentiranno ai clienti di acquistare farmaci su prescrizione dalla sua piattaforma.

Le vendite al dettaglio negli Usa sono cresciute dello 0,3% su base mensile a ottobre, deludendo il consenso degli economisti che si aspettavano un aumento dello 0,5% m/m. Escludendo la componente auto, le vendite sono aumentate dello 0,2% rispetto al mese precedente, deludendo anche in questo caso le aspettative degli esperti (+0,6% m/m).

La produzione industriale negli Usa è invece aumentata dell'1,1% a livello mensile a ottobre, sopra quanto previsto dal consenso degli economisti (+0,8% m/m). Il tasso di utilizzo degli impianti si è attestato al 72,8%, rispetto al 72,1% atteso. Infine il dato sulla produzione industriale di settembre è stato infine rivisto al rialzo a -0,4% m/m.

I prezzi import Usa sono poi scesi dello 0,1% a livello mensile a ottobre. Il dato è inferiore al consenso degli economisti che si aspettavano un incremento dello 0,3% m/m. I prezzi delle importazioni al netto dei prodotti petroliferi, sempre nel mese di ottobre, sono invece rimasti invariati su base mensile.

Le scorte delle imprese negli Usa, in termini destagionalizzati, sono aumentate dello 0,7% a livello mensile a settembre. Il consenso degli economisti si aspettava una lettura in crescita dello 0,4% m/m.

Infine l'indice Nahb sull'andamento del mercato immobiliare statunitense nel mese di novembre si è attestato a 90 punti, sul massimo storico e in rialzo rispetto al dato di ottobre a quota 85 punti. La lettura è superiore a quanto atteso dal consenso degli economisti, a 85 punti.

"C'è ancora molto vento lá fuori. Si tratta solo di sistemare le vele per sfruttarlo", afferma Peter Dixon, economista senior di Commerzbank, puntualizzando che "ci sará sempre la sensazione che lo slancio iniziale di entusiasmo sia seguito da un pò di ritracciamento".

Le notizie positive sul vaccino di Moderna, in seguito ai risultati di Pfizer, aumentano la convinzione in una forte e sostenuta accelerazione della crescita economica globale nel corso del prossimo anno, aggiungono gli esperti di Abn Amro. Sembra sempre piú probabile che avremo livelli elevati di immunitá per gruppi vulnerabili e lavoratori chiave nel secondo trimestre del 2021, puntualizzano gli economisti. Ciò consentirebbe ai Governi di revocare in modo significativo le restrizioni nel secondo trimestre e in particolare nel terzo, innescando una rapida ripresa della crescita economica.

Le prospettive brillanti per il prossimo anno sono però in contrasto con il deterioramento delle prospettive di breve termine, dati i contagi in aumento e l'aumento delle restrizioni, che causeranno contrazioni del Pil nel quarto trimestre nella maggior parte delle principali economie avanzate, concludono da Abn Amro.

Le buone notizie sul vaccino probabilmente non cambieranno la traiettoria macroeconomica prima della metá del 2021, conferma Gilles Moec, capo economista di Axa Investment Managers. Anche se fosse confermata un'efficacia superiore al 90%, elemento sufficiente per fornire l'immunitá di gregge, il vaccino potrebbe non essere abbastanza veloce da modificare il trend dell'economia questo inverno, performance che in larga misura guiderá le prestazioni di crescita complessiva del 2021, puntualizza Moec. Axa Investment Managers prevede una leggera ripresa nel primo trimestre del 2021.

Anche Matteo Ramenghi, Chief Investment Officer di UBS Wealth Management Italia, ritiene che "i prossimi mesi saranno complessi, ma il progredire dei vaccini e l'abitudine a convivere con il virus consentiranno un graduale miglioramento nel corso del prossimo anno". Per l'esperto "gli utili aziendali potranno tornare ai livelli pre-crisi, almeno per gran parte dei settori, giá entro il 2022".

alb

alberto.chimenti@mfdowjones.it

(END) Dow Jones Newswires

November 17, 2020 12:51 ET (17:51 GMT)