Le azioni australiane sono rimbalzate mercoledì, dopo che la pubblicazione del bilancio federale nazionale ha stimolato i guadagni dei minatori, mentre gli investitori hanno atteso il rapporto chiave sull'inflazione, previsto più tardi nel corso della giornata, per avere indicazioni sui tassi di interesse.

L'indice S&P/ASX 200 è salito dello 0,6% a 7.773,0 punti alle 0032 GMT. Il benchmark ha chiuso in ribasso dello 0,3% martedì.

A livello globale, gli investitori hanno digerito i prezzi alla produzione degli Stati Uniti, che sono aumentati più del previsto ad aprile, mentre attendevano il rapporto sull'inflazione al consumo della maggiore economia mondiale.

A Sydney, il governo locale ha pubblicato il suo bilancio annuale dopo le ore di mercato di martedì per affrontare le pressioni sull'inflazione e sul costo della vita, prevedendo di spendere miliardi per ridurre le bollette energetiche e gli affitti.

Il Tesoriere Jim Chalmers ha promesso un aumento dei fondi per le energie rinnovabili, i minerali critici e la difesa, confermando anche una riduzione delle imposte sul reddito, precedentemente programmata, per un importo medio di 1.888 dollari australiani all'anno per contribuente.

I minatori sono saliti dell'1,7% grazie alla promessa del bilancio federale nazionale di rafforzare i finanziamenti per i minerali critici. Il sottoindice era sulla buona strada per registrare la sua migliore giornata dal 9 aprile.

I colossi minerari BHP Group, Rio Tinto e Fortescue hanno guadagnato tra l'1,3% e il 2,9%.

Il sottoindice dei titoli finanziari, sensibile ai tassi, è avanzato dello 0,2%, con le banche "Big Four" che hanno guadagnato tra lo 0,1% e lo 0,3%.

I titoli tecnologici hanno seguito i loro colleghi d'oltreoceano, salendo dello 0,2%. Le azioni di Block, quotate all'ASX, sono avanzate dell'1,1%.

Le azioni dell'oro sono aumentate dello 0,2%, con le azioni di Genesis Minerals, St Barbara ed Evolution Mining in rialzo tra lo 0,3% e l'1,9%.

I titoli immobiliari nazionali hanno guadagnato lo 0,5%, con le azioni di Charter Hall Group e Goodman Group in aumento rispettivamente dello 0,6% e dello 0,5%.

Dall'altra parte del Mar di Tasman, l'indice di riferimento neozelandese S&P/NZX 50 è sceso dello 0,1% a 11.607,95 punti.