Le azioni australiane sono salite ai livelli più alti delle ultime due settimane lunedì, guidate dai pesi massimi dei titoli finanziari e minerari, mentre gli investitori attendono i dati sull'inflazione locale previsti nel corso della settimana per avere ulteriori indizi sulla traiettoria dei tassi d'interesse della banca centrale.

L'indice S&P/ASX 200 era in rialzo dello 0,7% a 7.825,70 punti alle 0029 GMT. Il benchmark ha registrato un guadagno settimanale dell'1,3% venerdì.

Gli investitori attendono con impazienza i dati sull'indice dei prezzi al consumo (CPI) previsti per mercoledì, dopo che la Reserve Bank of Australia (RBA) è rimasta ferma sui tassi d'interesse la scorsa settimana e ha abbandonato il suo orientamento restrittivo.

I dati sul lavoro della scorsa settimana hanno mostrato che l'occupazione australiana è rimbalzata bruscamente a febbraio, mentre il tasso di disoccupazione è sceso ben al di sotto delle previsioni, segno che il mercato del lavoro è ancora rigido.

I titoli minerari hanno guadagnato fino all'1,3% lunedì, grazie all'aumento dei futures sul minerale di ferro sulle prospettive di un miglioramento della domanda in Cina.

Fortescue ha guadagnato fino al 5,2%, toccando il livello più alto dall'8 marzo. Le azioni di Rio Tinto e BHP Group hanno guadagnato rispettivamente l'1,4% e l'1,1%.

I titoli finanziari sensibili ai tassi sono aumentati dello 0,8%, il livello più alto dal 12 marzo. Le banche "Big Four" hanno guadagnato tra lo 0,3% e l'1,1%.

I titoli energetici sono avanzati fino all'1,2%. Le azioni della società petrolifera e del gas Santos sono salite fino all'1,5%, raggiungendo il livello più alto dal 7 febbraio.

In controtendenza, i titoli dell'oro hanno perso l'1%, con il top minerario Northern Star Resources in calo dell'1,3%.

I titoli tecnologici sono aumentati dell'1,5%, raggiungendo il livello più alto dal 22 novembre 2021.

Dall'altra parte del Mar di Tasman, l'indice di riferimento neozelandese S&P/NZX 50 è salito dello 0,7% a 12.056,85 punti.