Le azioni australiane hanno seguito il ribasso di Wall Street martedì, con i titoli delle materie prime e quelli finanziari in testa al calo, mentre i nuovi dati economici degli Stati Uniti hanno ridotto le aspettative di un taglio anticipato dei tassi di interesse.

L'indice S&P/ASX 200 è sceso dell'1,1% a 7.670,30 alle 1236 GMT ed era diretto verso la quarta sessione consecutiva di ribassi, con le tensioni in Medio Oriente che hanno pesato sulla propensione al rischio degli investitori.

Le vendite al dettaglio degli Stati Uniti a marzo hanno superato le previsioni grazie ad un'impennata degli incassi dei rivenditori online, fornendo un'ulteriore prova del buon andamento dell'economia alla fine del primo trimestre.

I futures indicano ora un allentamento di circa 44 punti base (bps) previsto per quest'anno, in calo rispetto ai 160 bps previsti all'inizio dell'anno.

A Sydney, gli investitori attendevano un sondaggio australiano sulla forza lavoro e la lettura dell'inflazione trimestrale per avere indizi sulla futura politica monetaria della Reserve Bank of Australia (RBA).

I titoli minerari sono scesi dell'1,1%, con BHP Group, Rio Tinto e Fortescue che hanno perso tra lo 0,8% e l'1,4%.

I pesi massimi del settore finanziario sono scesi dell'1,2%, con le "Big Four" in calo tra lo 0,6% e l'1,1%. Commonwealth Bank of Australia, il più grande istituto di credito del Paese, è sceso dell'1,1%.

I titoli energetici sono scesi dell'1,3% e si sono avviati alla peggiore sessione in più di tre settimane, dopo che i prezzi del petrolio hanno chiuso al ribasso durante la notte.

Woodside Energy e Santos sono scesi rispettivamente dell'1,4% e dell'1%.

I titoli dell'oro sono scesi dello 0,6%, con Northern Star Resources ed Evolution Mining in calo rispettivamente dello 0,2% e dello 0,3%.

I titoli tecnologici sono scesi dell'1%, con Block e Xero che hanno perso il 4,5% e lo 0,6%, rispettivamente.

Tra i singoli titoli, Star Entertainment Group è stato il principale perdente del benchmark con un calo del 9,8% dopo che i broker hanno declassato il titolo.

L'indice di riferimento neozelandese S&P/NZX 50 è sceso dello 0,7% a 11.837,85, in vista dei dati sull'inflazione del primo trimestre previsti per mercoledì.