Le azioni australiane sono scese mercoledì, guidate dalle perdite dei pesi massimi dei minerari e dei finanziari, con gli investitori concentrati sull'imminente rilascio dei dati sull'inflazione degli Stati Uniti e sull'annuncio della politica della Federal Reserve.

L'indice S&P/ASX 200 è sceso dello 0,5% a 7.720,1 alle 0035 GMT. Il benchmark ha toccato il minimo da oltre una settimana.

Oltre ai dati sull'inflazione negli Stati Uniti, che potrebbero influenzare la tempistica dell'allentamento della politica monetaria della Fed, i trader sono attenti all'esito della riunione politica di due giorni della banca centrale, prevista più tardi nella giornata.

A Sydney, la riunione di politica monetaria di due giorni della Reserve Bank of Australia è prevista per la prossima settimana.

"Ora ci aspettiamo il primo taglio del tasso di liquidità (da parte della RBA) nel febbraio 2025 e ci aspettiamo un allentamento poco dopo (molto probabilmente ad aprile, anche se maggio è possibile)", hanno dichiarato gli analisti di ANZ Research in una nota.

I titoli minerari sono scesi dell'1,1% ai minimi dal 27 marzo, a causa del calo dei prezzi del minerale di ferro.

I giganti minerari Rio Tinto e Fortescue hanno perso rispettivamente l'1,3% e l'1,4%.

Nel frattempo, il sindacato australiano delle miniere e dell'energia ha dichiarato di aver presentato un'istanza per ottenere lo stesso lavoro e la stessa retribuzione per 1.700 lavoratori delle miniere di carbone a noleggio presso tre grandi miniere di carbone di BHP nel Queensland. Le azioni di BHP sono scese dell'1,5%, toccando il minimo dal 14 maggio. I titoli finanziari sensibili ai tassi sono scesi dello 0,6%, con le "Big Four" che hanno perso tra lo 0,4% e lo 0,7%.

Le azioni dell'oro hanno subito un calo dello 0,8%, raggiungendo il livello più basso dall'inizio di aprile, anche se i prezzi dell'oro si sono rafforzati.

In controtendenza, i titoli energetici hanno guadagnato fino allo 0,6%, seguendo l'aumento dei prezzi del petrolio.

Le major energetiche Woodside Energy e Santos hanno guadagnato rispettivamente l'1,6% e lo 0,7%. Dall'altra parte del Mar di Tasman, l'indice neozelandese S&P/NZX 50 è sceso dello 0,1% a 11.776,64 punti. Il benchmark è destinato a registrare perdite per la quinta sessione consecutiva. (Servizio di Sherin Sunny a Bengaluru; Redazione di Eileen Soreng)