E' quanto emerge dalla lettura preliminare resa nota oggi, secondo la quale nei tre mesi da ottobre a dicembre il Pil ha segnato un decremento, corretto per gli effetti di calendario, dello 0,1% congiunturale (consensus -0,2%) a fronte di un progresso dell'1,7% a perimetro annuo (consensus +1,6%).

La contrazione, seppur lievemente migliore delle attese, rafforza i timori recessivi.

Nel terzo trimestre il Pil aveva evidenziato un'espansione dello 0,5% su trimestre e un +2,7% su anno (rivisto da +2,6%).

"La stima preliminare che ha, come sempre, natura provvisoria, riflette dal lato dell'offerta una contrazione dei settori dell'agricoltura e dell'industria, e una lieve crescita nel comparto dei servizi", spiega l'Istituto di statistica nella nota che accompagna i dati, aggiungendo che dal lato della domanda vi è un contributo negativo della componente nazionale, al lordo delle scorte, e uno positivo della componente estera netta.

Il quarto trimestre del 2022, ricorda Istat, ha avuto tre giornate lavorative in meno rispetto al trimestre precedente e due giornate lavorative in meno rispetto al quarto trimestre del 2021.

Nel corso del 2022 il Pil italiano, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è aumentato del 3,9% rispetto al 2021, aggiunge.

La variazione acquisita per il 2023 è pari a +0,4%.

Le prospettive per quest'anno sono offuscate da un'inflazione alle stelle, sostenuta dallo shock energetico esacerbato dalla guerra in Ucraina, che ha intaccato la fiducia delle imprese e dei consumatori, frenando gli investimenti e colpendo la capacità di spesa delle famiglie.

Roma prevede ufficialmente una crescita annuale di appena lo 0,6% quest'anno.

A novembre il Tesoro ha stimato che l'economia si sarebbe contratta nel quarto trimestre dello scorso anno e anche nel primo trimestre del 2023, facendo entrare il Paese in recessione tecnica - definita come due trimestri consecutivi di calo del Pil.

Seguono i dati trimestrali per il 2021 forniti dall'Istituto:

T4 2022 T3 2022 T2 2022 T1 2022

TRIM/TRIM (%) -0,1 +0,5 +1,1 +0,1

A/A (%) +1,7 +2,7r +5,0 +6,4

r= rivisto

(Valentina Consiglio, editing Stefano Bernabei)