ROMA (MF-DJ)--Nel 2022, l'intensa stagione contrattuale ha portato al recepimento di 33 contratti collettivi e la crescita delle retribuzioni contrattuali è stata, nella media dell'anno, pari a +1,1%. Il divario tra la dinamica dei prezzi - misurata dall'Ipca - e quella delle retribuzioni contrattuali è salito a 7,6 punti percentuali, raggiungendo il valore più elevato dal 2001, primo anno di diffusione dell'indicatore dei prezzi armonizzato a livello europeo (in passato il valore massimo era stato raggiunto nel 2012 ed era pari a 1,8 punti percentuali).

Lo rileva l'Istat aggiungendo che nel quarto trimestre 2022 la dinamica tendenziale delle retribuzioni contrattuali (+1,5 in media) è stata più marcata nei settori dell'agricoltura e della pubblica amministrazione (+3,2% e +2,4%), mentre si è fermata a +0,6% in quello dei servizi.

Nella media del 2022, l'indice delle retribuzioni orarie è cresciuto dell' 1,1% rispetto all'anno precedente. L'indice mensile delle retribuzioni contrattuali a dicembre 2022 registra un aumento dello 0,1% rispetto a novembre e dell' 1,5% rispetto a dicembre 2021. In particolare, l'aumento tendenziale ha raggiunto l'1,5% per i dipendenti dell'industria, lo 0,6% per quelli dei servizi privati e il 2,8% per la pubblica amministrazione.

Nel dettaglio, gli aumenti tendenziali più elevati riguardano l'attività dei vigili del fuoco (+11,7%), dei ministeri (+9,3%) e del Servizio Sanitario Nazionale (+6,1%); nessun incremento per commercio, farmacie private e pubblici esercizi e alberghi.

pev


(END) Dow Jones Newswires

January 31, 2023 06:16 ET (11:16 GMT)