(Alliance News) - Il settore delle costruzioni in Italia ha chiuso l'anno con una performance negativa, come reso noto giovedì dai risultati di un sondaggio di S&P Global.

Il PMI delle costruzioni dell'Italia è sceso a 47,0 a dicembre da 52,0 di novembre, calando sotto quota 50,0 che separa la contrazione dall'espansione dell'attività del settore.

Come spiega S&P Global, a livello settoriale, sono state registrate nuove contrazioni sia nel settore residenziale che in quello commerciale, con tassi di calo elevati in entrambi i casi. Nel frattempo, i livelli di attività dell'ingegneria civile sono rimasti sostanzialmente stazionari rispetto al mese precedente, ma hanno comunque riportato i risultati migliori tra i tre settori monitorati.

Il calo complessivo dell'attività nel mese di dicembre è stato accompagnato da una nuova riduzione del flusso di nuovi ordini presso le imprese edili italiane.

Altrove, la debolezza della domanda avrebbe indotto le imprese a ridurre gli acquisti di fattori produttivi nel mese di dicembre. L'ultimo calo è stato il più rapido in quattro mesi e forte rispetto agli standard storici. Ciononostante, nell'ultimo mese del 2022, i tempi medi di consegna dei fornitori hanno continuato ad allungarsi, con diffuse segnalazioni di carenza di materiali.

Per quanto riguarda i costi, a dicembre si è registrato il trentunesimo aumento mensile consecutivo dei prezzi di acquisto sostenuti dalle imprese edili italiane. Le aziende campione hanno collegato tale incremento al rincaro dei materiali, legato a sua volta alla loro carenza.

in merito alle previsioni di attività nei prossimi 12 mesi, le imprese sono rimaste mediamente ottimiste. L'evidenza aneddotica attribuisce la fiducia alla speranza di una maggiore domanda da parte dei clienti. Tuttavia, il livello di fiducia di dicembre è sceso ai minimi in tre mesi registrando una forte riduzione rispetto ai dati storici, con alcuni intervistati che hanno riferito di essere preoccupati per i programmi di bonus governativi e per i livelli di produttività.

I dati sono stati raccolti tra 200 manager del settore edile tra il 6 e il 23 dicembre.

Di Giuseppe Fabio Ciccomascolo, Alliance News senior reporter

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