Si tratta sulla conversione di alcuni debiti in equity

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 16 nov - Un piano alla Sorgenia, con l'ingresso delle banche nel capitale e la loro successiva uscita con piena soddisfazione. E' quello che Iren, in queste settimane, sta approntando per Egea, la multiutility di Alba alle prese con oltre 600 milioni di debiti, poco meno di 400 nei confronti delle banche. Lo schema riguarderà tutto il perimetro della società eccetto la parte dell'efficienza energetica legata al 110% e punterà sul rilancio dei principali business dell'azienda, ovvero acqua, ambiente e teleriscaldamento. Ai creditori, tuttavia, verrà chiesto qualche sacrificio come quasi sempre avviene in contesti simili di salvataggio.

L'ipotesi allo studio, secondo quanto ricostruito da Radiocor, è la creazione di una newco in cui verranno fatti confluire tutti gli asset di Egea, ma anche i crediti garantiti allungandone la scadenza. Il resto dell'esposizione, peraltro nei confronti di tutti i principali istituti italiani, sarà convertito "a sconto" in equity o strumenti partecipativi, ma con la promessa che al più tardi nel 2028 verrà recuperato tutto il valore nominale. Il riassetto renderà le banche socie al 50% mentre Iren, in virtù di un impegno di un impegno in equity calibrato, avrà l'altro 50% e, dunque, non consoliderà.

L'impianto, come è evidente, è complesso e verrà limato nelle prossime settimane di negoziati. L'obiettivo è firmare un accordo vincolante entro fine anno (o al massimo a gennaio) e il closing entro il primo trimestre.

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(RADIOCOR) 16-11-23 19:31:29 (0703)NEWS,ENE,UTY 3 NNNN


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November 16, 2023 13:31 ET (18:31 GMT)