ZURIGO (awp/ats) - Molte banche cantonali non rendono pubblici gli stipendi dei loro presidenti della direzione, malgrado si tratti di istituti la cui solvibilità è garantita dal contribuente.

Delle 24 banche - che beneficiano tutte di una garanzia illimitata in caso di insolvenza, ad eccezione di quelle di Berna (BEKB), Vaud (BCV), Ginevra (BCGE) - un totale di otto (sei svizzero-tedesche e due romande) non pubblicano i dati sui compensi dei loro Ceo, emerge da un'indagine condotta dalla rivisita consumeristica Saldo.

Interpellati dall'agenzia Awp, gli istituti di Nidvaldo (NKB), Obvaldo (OKB), Uri (UKB) e Friburgo (BCF) affermano di non essere obbligate alla trasparenza, in quanto società non quotate in borsa. La Banca Cantonale di Sciaffusa (SHKB), da parte sua, sostiene che a causa delle "piccole dimensioni del cantone" e visto che anche altre aziende pubbliche non forniscono dati, il consiglio di banca - composto da rappresentanti politici - ha espressamente optato per la discrezione.

Più profilata è l'opinione del direttore generale della Banca cantonale dell'Appenzello (APPKB) Ueli Manser: "la pubblicazione di stipendi specifici (parziali) porterebbe solo a discussioni inutili, che non aiuterebbero nessuno", afferma. Il manager ha descritto il suo istituto come una tipica piccola e media impresa.

La Banca cantonale di Neuchâtel (BCN) assicura di prestare "grande attenzione" a garantire che i dati pubblicati "soddisfino i requisiti legali e normativi, nonché quelli degli investitori e del pubblico". I colleghi di Svitto (SZKB) concordano, affermando di "rispondere alle richieste con attenzione e serietà, al meglio delle possibilità". Queste società fanno riferimento ai loro rapporti annuali, che includono i dettagli delle remunerazioni pagate all'intero gruppo dirigente.

Anche l'Unione delle Banche cantonali svizzere (UBCS) è stata contattata, ma ha rifiutato di avanzare commenti riguardo al tema, limitandosi a riferire di non aver emesso linee guida o raccomandazioni in questo ambito: la portata della divulgazione delle questioni retributive è di competenza di ciascun istituto.

Gli istituti presenti in borsa devono fornire le informazioni in questione. Vi sono però anche banche che, pur non essendo quotate, offrono le stesse informazioni, quali per esempio BancaStato in Ticino, la Banca cantonale di Argovia e quella di Zurigo, quest'ultima di importanza sistemica.

Un'indagine rivela inoltre che quattro delle cinque banche i cui bilanci superano di gran lunga quelli dei rispettivi cantoni sono restii a rivelare le remunerazioni dei loro dirigenti. Altro aspetto che emerge: tutte e otto le banche non trasparenti hanno Ceo in carica da almeno 10 anni.

Secondo la definizione della Legge federale sulle banche, per istituti cantonali si intendono quelli in cui il cantone detiene più di un terzo del capitale e dei diritti di voto: il requisito della garanzia statale è stato abolito a livello federale nel 1999.