ROMA (MF-DJ)--La raffineria di Priolo, la più importante del Paese, può essere salvata solo con un intervento dello Stato. Secondo fonti coinvolte nell'operazione, riporta "Repubblica", il Consiglio dei ministri che si terrà giovedì prossimo sarà chiamato a deliberare la nazionalizzazione dell'impianto in provincia di Siracusa.

Fallito il tentativo di chiedere una proroga alla Ue, arrivato fuori tempo massimo, il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, e il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, stanno predisponendo in queste ore il provvedimento con cui l'impianto siciliano finirà sotto il controllo del Tesoro. Direttamente, così come è avvenuto per Mps, o tramite Invitalia, seguendo il modello dell'operazione Ilva.

A costringere l'esecutivo a questo passo è la scadenza del 5 dicembre, quando diventerà operativo l'embargo sul petrolio di Mosca da parte della Ue. A quel punto, la raffineria - di proprietà del colosso russo Lukoil - non potrà più ricevere il greggio finora assicurato dalla società energetica, mettendo così a rischio oltre 10 mila lavoratori, tra dipendenti e indotto. Entrando lo Stato nella gestione, l'impianto potrà continuare la produzione acquistando petrolio da altri fornitori, con una garanzia fornita da Sace alle banche creditrici.

gug


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November 29, 2022 04:10 ET (09:10 GMT)