ZURIGO (awp/ats) - Torna il sereno alla borsa svizzera, dopo tre sedute negative: l'indice dei valori guida SMI ha chiuso a 11'295.02 punti, in progressione dello 0,32% rispetto a ieri, mentre il listino allargato SPI ha guadagnato lo 0,37% a 14'501,36 punti.

Il mercato si è mantenuto per tutta la giornata all'interno di una ristretta fascia di oscillazione, con gli investitori sostanzialmente titubanti fra la tentazione di procedere a qualche acquisto di azioni finite sotto pressione e l'idea di realizzare i guadagni per approfittare del buon inizio d'anno.

Negli ultimi giorni alcuni deboli dati congiunturali hanno rinfocolato i timori di una recessione negli Usa e poi a livello globale. Nel contempo non è per nulla scongiurato il pericolo dell'inflazione e le banche centrali non intendono ammorbidire la loro politica di rialzo dei tassi: l'ha ribadito oggi la stessa presidente della Banca centrale europea (Bce) Christine Lagarde al Forum economico mondiale (WEF) di Davos.

Le piazze finanziarie sono quindi prese fra due fuochi. Gli esperti sono ben lungi dall'avere una visione chiara del futuro e a dominare è l'incertezza, in un periodo che è peraltro dedicato soprattutto all'analisi dei risultati aziendali. Il timore è che le imprese, sulla scia del rallentamento economico, vedano ridursi i loro utili e quindi il loro intrinseco valore.

In Svizzera al centro dell'attenzione figuravano ABB (+1,27% a 31,07 franchi), che ha venduto una divisione incassando 500 milioni di dollari, e Holcim (+0,73% a 52,20 franchi), che si è vista attribuire 328 milioni di euro dal fondo dell'innovazione dell'Unione europea.

Osservata speciale era ancora una volta Credit Suisse (+3,32% a 3,08 franchi), dopo che ieri il titolo è tornato a scendere sotto 3 franchi. Nello stesso comparto finanziario non hanno sfigurato UBS (+1,57% a 19,45 franchi) e Partners Group (+1,90% a 867,40 franchi).

Fra gli altri valori principali si è messo in mostra soprattutto Swiss Life (+2,59% a 538,00 franchi), che dall'inizio dell'anno ha ormai già guadagnato il 10%. Non lontano dai blocchi di partenza si sono fermati i pesi massimi difensivi Nestlé (-0,25% a 112,04 franchi), Roche (-0,05% a 294,30 franchi) e Novartis (-0,04% a 84,48 franchi).

Nel mercato allargato brillante si è rivelata la ticinese Interroll (+9,34% a 2635,00 franchi), spinta dal commento di un analista. Hanno inoltre informato sull'andamento degli affari tutta una serie di aziende, a partire da Autoneum (+0,17% a 119,00 franchi), Huber+Suhner (+0,22% a 89,50 franchi), Zehnder (+6,60% a 66,20 franchi) e BB Biotech (+0,68% a 59,60 franchi).