ZURIGO (awp/ats) - Seduta decisamente negativa per la borsa svizzera, che ha archiviato la sesta peggiore giornata dell'anno: l'indice dei valori guida SMI ha terminato a 11'260,61 punti, in flessione dello 0,97% rispetto a ieri.

Il mercato era chiamato a digerire una valanga di dati aziendali, sia in Svizzera che all'estero. A livello globale particolarmente importanti erano considerati i trimestrali di IBM e di Meta, che non si sono mostrati all'altezza delle aspettative.

Cattive nuove sono giunte anche sul fronte congiunturale: negli Stati Uniti il prodotto interno lordo americano è cresciuto meno di quanto atteso e tutto questo in un contesto di inflazione tuttora elevata. Nel frattempo l'andamento degli swap indica che gli operatori si aspettano un primo taglio dei tassi d'interesse da parte della Federal Reserve solo in dicembre.

Le piazze finanziarie hanno reagito al quadro poco incoraggiante entrando in modalità "vendita". Non è sfuggita a questa tendenza Zurigo, trascinata al ribasso da Nestlé (-2,02% a 92,08 franchi), che non ha convinto con il suo dato sul fatturato. Assai poco ispirata si è mostrata anche Roche (-1,53% a 218,80 franchi), lasciando quindi solo al terzo peso massimo difensivo, Novartis (+0,99% a 90,00 franchi), il compito di trainare il listino.

Non si è potuta sottrarre alla corrente generale Holcim (-1,77% a 77,76 franchi), malgrado risultati trimestrali superiori ai pronostici. Poso ispirati sono apparsi anche altri valori particolarmente sensibili alla congiuntura quali ABB (-0,09% a 44,51 franchi), Kühne+Nagel (-0,91% a 238,50 franchi) e Sika (-1,19% a 256,40 franchi). In ambito finanziario UBS (-0,24% a 24,96 franchi) ha limitato le perdite, mentre più in difficoltà sono apparsi gli assicurativi Swiss Re (-1,24% a 99,50 franchi) e Swiss Life (-1,73% a 612,20 franchi)

Nel mercato allargato hanno pubblicato i conti Ems-Chemie (-0,28% a 713,50 franchi), Vontobel (+3,22% a 51,30 franchi), Bucher (-1,25% a 365,50 franchi) e Inficon (+5,82% a 1272,00 franchi).