ZURIGO (awp/ats) - Dopo sei sedute consecutive in ribasso la borsa svizzera torna a chiudere in positivo: l'indice dei valori guida SMI ha terminato a 10'716,72 punti, in progressione dello 0,80% rispetto a ieri, mentre il listino allargato SPI ha guadagnato lo 0,87% a 13'951,57 punti.

Il mercato ha accolto con favore il fatto che il molto atteso dato dell'inflazione negli Stati Uniti - al 6,0% in febbraio dopo il 6,4% di gennaio, in linea con le attese - non abbia riservato sorprese: in un momento molto delicato per le piazze finanziarie gli investitori sono infatti alla ricerca di certezze.

Anche dalle banche regionali americane, che si sono trovate in difficoltà dopo il fallimento di Silicon Valley Bank (SVB), non sono giunte ulteriori cattive nuove: al contrario, a Wall Street hanno vissuto un deciso rimbalzo. Il grosso della paura - non sono mancati i parallelismi con il 2008, quando il tracollo di Lehman Brothers causò una crisi globale - sembra quindi essere alle spalle.

A questo punto ci si interroga sulle prossime mosse monetarie. Per quanto riguarda la Federal Reserve l'aumento dei tassi di 50 punti base, che sino a pochi giorni or sono sembrava scontato, ora appare poco probabile: si punta su un rialzo più contenuto o addirittura nullo, ma c'è persino chi scommette su un calo. Anche in relazione alla Banca centrale europea (Bce) il mercato esprime dubbi sulla stretta da 50 punti base che in precedenza era nell'aria.

Sul fronte interno sorvegliate speciali erano ancora una volta UBS (+3,56% a 18,34 franchi) e Credit Suisse (-0,75% a 2,24 franchi), dopo le turbolenze degli ultimi giorni. Il secondo istituto, il cui titolo sia ieri che oggi ha toccato un minimo storico di giornata a 2,12 franchi, ha nel frattempo diffuso il rapporto d'esercizio, la cui pubblicazione era slittata la settimana scorsa: emerge che i deflussi di denaro dei clienti non sono ancora finiti.

Hanno rimbalzato, dopo le perdite di ieri, i valori particolarmente dipendenti dalla congiuntura quali ABB (+2,53% a 30,81 franchi), Holcim (+2,90% a 57,48 franchi) e Sika (+2,11% a 255,90 franchi). Fra i pesi massimi difensivi, Roche (+0,45% a 265,45 franchi) - che teneva oggi l'assemblea generale - è stato preferito a Nestlé (+0,37% a 107,16 franchi) e Novartis (+0,19% a 74,86 franchi).

Nel mercato allargato hanno informato sull'andamento degli affari BKW (+0,77% a 130,30 franchi), Flughafen Zürich (+1,54% a 171,30 franchi), Komax (-9,84% a 256,50 franchi) e Polypeptide (-14,58% a 19,75 franchi).