ZURIGO (awp/ats) - La borsa svizzera archivia la settimana con una seduta in rialzo: l'indice dei valori guida SMI ha terminato a 11'443,35 punti, in progressione dell'1,30% rispetto a ieri.

Il mercato è subito partito bene, sulla scia dell'accordo sul tetto del debito raggiunto al Senato americano: la temuta insolvenza è scongiurata e di conseguenza si allontana lo spettro di turbolenze nel settore finanziario. Nel pomeriggio è poi giunto il rapporto sul mercato del lavoro americano, che non ha mancato di sorprendere: l'economia a stelle e strisce si è dimostrata assai robusta, creando un numero di impieghi nettamente superiore alle attese. Nel contempo comunque il tasso di disoccupazione è salito, raggiungendo il 3,7%.

Stando così le cose secondo gli esperti è diventato più probabile che la Federal Reserve statunitense aumenti nuovamente i tassi di interesse nel corso della prossima riunione. Dovrebbero quindi assottigliarsi le schiere di coloro che, negli ultimi tempi, scommettevano su una pausa nel ciclo di inasprimento della politica monetaria. Decisivi saranno comunque i dati sull'inflazione, che saranno pubblicati fra alcuni giorni.

In un contesto di volumi di contrattazione molto limitati l'SMI ha così chiuso per un soffio con una performance settimanale positiva, ma molto limitata: +0,1%.

A livello di singoli titoli osservate speciali erano Roche (+1,05% a 292,80 franchi) e Novartis (+1,49% a 89,37 franchi), in occasione del congresso oncologico Asco di Chicago, un evento che inizia oggi e che durerà sino a martedì: dai lavori scaturiscono spesso indicazioni interessanti. Un po' meno dinamismo è stato mostrato dal terzo peso massimo difensivo, Nestlé (+0,75% a 109,60 franchi).

Particolarmente ispirati sono apparsi alcuni valori molto sensibili alla congiuntura quali Sika (+2,81% a 255,80 franchi) e Geberit (+2,15% a 498,50 franchi). Richemont (+2,28% a 145,75 franchi) si è confermata azione molto ricercata nel corrente 2023. Acquisti sono stati segnalati anche sui bancari UBS (+2,41% a 18,08 franchi) e Credit Suisse (+2,32% a 0,79 franchi). In contro tendenza si è invece mossa Swisscom (-1,22% a 568,80 franchi).

Nel mercato allargato Dufry (+2,47% a 41,50 franchi) ha precisato ulteriori dettagli riguardo all'acquisizione di Autogrill e all'uscita della borsa dell'impresa italiana. In calo è risultata Clariant (-0,75% a 13,16 franchi), come conseguenza però di un versamento odierno agli azionisti. AMS Osram (+3,49% a 6,99 franchi) ha una volta ancora tenuto fede alla fama di valore assai volatile.