ZURIGO (awp/ats) - La borsa svizzera archivia la settimana con una seduta in ribasso, la quinta fra le ultime sei giornate: l'indice dei valori guida SMI ha terminato a 10'948,59 punti, in flessione dello 0,41% rispetto a ieri.

Il mercato è partito in modo titubante per poi assumere tonalità decisamente negative, prima di recuperare nel pomeriggio parte delle perdite. La settimana si chiude così con un arretramento dell'1,1%: la cosa di per sé non sorprende, poiché settembre è noto per essere un mese non troppo favorevole alle azioni. E il momento appare complicato, in particolare sul fronte congiunturale, con la locomotiva cinese che presenta evidenti segnali di difficoltà.

Gli investitori hanno inoltre evitato di esporsi prima del week end. La prossima settimana appare infatti cruciale: è in agenda la decisione sui tassi di interesse da parte della Banca centrale europea (Bce). Secondo taluni non è affatto scontato che il costo del denaro venga aumentato di altri 25 punti base, presumibilmente per l'ultima volta: alla luce della debolezza dell'economia, soprattutto in Germania, il consiglio direttivo della Bce sembrerebbe essere diviso sulla questione.

Anche negli Stati Uniti non è ancora chiaro cosa accadrà in termini di politica monetaria. Decisivi, in vista della riunione della Federal Reserve del 20 settembre, potrebbero essere i dati sull'inflazione che saranno diffusi mercoledì. Il timore che la Fed aumenti nuovamente i tassi di interesse di riferimento è cresciuto nuovamente nel corso di questa settimana a causa dei robusti indicatori economici statunitensi.

In Svizzera oggi scarseggiavano le notizie degne di nota concernenti le aziende principali. UBS (-0,74% a 22,76 franchi) si è confermata interessata da realizzi di guadagno dopo i recenti rialzi seguiti alle novità circa l'assorbimento di Credit Suisse, operazione apparsa ampiamente lucrativa. Nello stesso comparto finanziario si è mossa meglio Partners Group (+0,79% a 1021,50 franchi).

I dubbi circa la tenuta della congiuntura globale hanno tagliato le gambe a valori quali ABB (-1,44% a 32,87 franchi), Sika (-2,61% a 242,60 franchi) e Holcim (-0,94% a 56,74 franchi). La giornata è stata da dimenticare anche per Lonza (-1,75% a 483,80 franchi) e Sonova (-3,19% a 215,20 franchi), mentre Richemont (+0,82% a 117,00 franchi) è apparsa in ripresa dopo aver sofferto nei giorni scorsi per i gelidi venti provenienti dalla Cina. Fra i pesi massimi difensivi Roche (+0,02% a 256,70 franchi) è andata a braccetto con Nestlé (+0,02% a 105,22 franchi), mentre meno dinamica si è dimostrata Novartis (-0,58% a 88,12 franchi).

Nel mercato allargato in primo piano è rimasta Swatch (-0,44% a 248,70 franchi), sulla scia del nuovo modello di orologio che sarà lanciato domani. EFG International (+2,43% a 10,10 franchi) ha da parte sua avviato un programma di riacquisto di azioni.